L'Unità - anno VI - n.22 - 31 maggio 1917

168 a,twa.110 1·cw famosu \'ufficio nel erto co111n1rre1a k di Cardiff e d1c si 1'ias.,u111cnu10 nella rnanran za di t)l'alicilà, 11€'gliacquh,li pcdodiri, nelle sl'ar ~••,·:outele cirn, le qualità., CC<'. .\11:ofì11e(]PI HllG la ensa è a C::ordi[f 11ol,.,i" l(' fp11·0, i(." non a\('vano attnparratn dw il 20<-}{, eir ,·,,. di'! fahhlsng110 pcl 1!116, e, idenlemc11lc nella il lu~i,11h. 1 rlir la guPrra don's:--P filiiir p1 to! E iultn qur~lo n1enlrc il Gon•n1u tli l~u111a l'iJII un.i srrit' di p1·0,\'edime11n, l'uno più inupporlu 110 dpll'aJtro, 1·nn calrnirri r rN1td~izio11i a ,an \t'ra impedha o distoglir,a il libero eomme1·ciu da.I tll'Ov,e,lere ulJ'approvvigio11a111Plllo del Paese! l1wlll'C, ton la l'Onsueta te11tena 1Ju1·oc·ratica qut'll'uffi<'io di Curdifl las<·iav,t ,cadere offerte rn11- taggi11sc.... per 1>oiconcludel'C l'affare con le sie,,,, ditte pii, t,ll'<li, " 1>1·ezzonaturalmenl,c più ele, al11. PN un solo contralto di circa 250 mitn: lon11. il <lanno l)t1i, ,•rt.Iutn:-si a non meno di 1nezzn milio ne. a causa ùi un inesplicitbilc ritAJ'do nell'acc-el– tazio11c clj u1Htoffcl'la! VL\ra111entese al buon uo1110 di PantalnnP \(' 11issr mai in mente cUdomandar ronlo di lati sprr peri, finil'ebbe col lare u11a brulla figura, perchè i• assai prolmbile che le rcsponsal>ililà verrebbero palleggiale fra Homa e Cardiff. ... senza che pro– habilm(lnle alcuno pToteslasse ('Ontro il balordo si~lema di lra.ttare afla,i rmnine1Ti,ili di CO$lalta e ùclirala imporLanza come una qualsiasi pratira di uffìcio. Varie oflertl' lurono lasciate decadC'rC, per altre si fecero contraUi a...~urdi, ~enza alcuna gara.'nzia l'irra lti qualità. ciel carbone. QuaJ meraviglia cl1e oggi le cose siano al punto da tutti dcplornlo, con IP scorte paurosmnenle sparute? Quanto al tonnellaggio, le cose non procedelle– rn meglio che pei carboni: nel dicembre 1915 e nel gennaio 1916 non fu concluso quasi alcun con• tratto di noleggio ..... perchè i noli cominciavano P, salire fortemente e si aspettava il ribasso! L'assurdo modo di procedere in materia di ton– nellaggio Ìwovocò - secondo autorevoli voc-i mol– to diffuse - rimostranze da parte dell'Ammil'a– gliato inglese, il quale fin dal gennaio 1916 ebbe a dolersi, perchè l'Tlalia non aveva ritirale le stabi– lile quantità di carbone, le quali fmono poi do– vute accruistare e lrasport.are nel 1916 con noli du– plicati, triplicali o quintuplicati. ~atura1rnente giunse un momento in c-ui l'ar. qua era alla gola e bisognava in qualche modo prO\'\'edere. Parve allora alla Delegazione di Lon– dra che la migliore soluzione fosse quella di tan– ciarsi >lll'aoquisto di carboni e alla conclu ione ad ogni costo di noleggi. Anche in questa occasione si manifestò la man– cànza cli conoscenza 'Politica clell'ambienle ing,le– se eia pa1·tc della Delegaz-ione :\Iayor. Infatti, non erano stati ancora del tutto 'PagaLi i piroscafi, comprali quasi tutti dal Hunciman padre del mi– nistro, qua.ndo il governo inglese v.ietò i passaggi ùi bandiera e costrinse a ricorrere al ripiego della « Romc Sh.ip7iing Co. "· Su lutto quesl-0 affare, carità di paLria vuole che si so1·voU, in questo momento. ~asterà dccen- 1rnre che la <letta compagnia, cioè il governo ita– liano, do\'eYa soggiacere oltre che alle lasse in– ,rlesi, compresa quella dei sopraprofitti di guerl'8, anche a tutte le limitazioni a cui era:no sottopo– ste le compagnie britanniche, per la politica piil sopra accennata di Lloyd George. lTI definitiva quindi l'azione della Delegazione, cnn la ricerca affannosa a'd ogni costo di noli, si ~Yolgeva in rJi,rezione opposta a quella di Lloycl George! E questo, in verità, è un colmo! Tanln un rolmo, che non può non aYer meravi– A"iialo il governo inglese, con quanto ,,antagglo degli interessi cl'ltalia è facile imma.ginare, spr– cialmente se è vero quel che si dice circa una proposta del governo inglese per sbarazzare quel– lo italiano della « Rome Shippina "· >lon possiamo addentrarci in maggiori detta· gli, rhr sarei>bc inopportuno rendere di puhhliC'a rag-ione, almeno in questo momento, tanl-0 pii, rhe la critica del passalo potrebbe essere giudicata sterile. Ed il giudizio sarebbe esalto, se ora si fosse mula la via. Purtroppo, malgrado l'innegabile gra– vità della situazione odierna, dobbiamo consta- ca Gino 81 neo L'VNITÀ till'l' rltP !-:)i ~wgur precbalHl'llic la llll'dL'"'i111a , ia 1'1 r t 1, dH' ri ha condotto H ~111est,) p1111to, L' ,, •. ti IIJCI dw il IL <.u1111nk-. ...a1'10 dt'i rH1ho11i 1·01 I 1 111·1 ,,., :11,ale1·-,i a 1.onclra, dry/i .st,·ssi rtementi bum /l/'u/i1·i 1·/1c hm11w rl'/lo 1'11//ìrio di /'1mli/{ co11 ·" l11ù111hi1•n, ri.\altal"! t·HH•s111 é il pu11tn \f'l'alfl<'HÌ<' µ-r:1\ ◄' l..JL1 q ~ti~1H\ ~ul qualP o!.t11i huo11 ilaliu11(1 11011pot1rli!.1• nc1~·011dPl'l'Ja , Pril;\, H. Splint. IL COKE METALLURGICO Dal,· te ditlirolta 1>e1·l'approvvigionamento cl I earlio11e, i' 9lal11 ('Osliluilo u11 Consor:io approvl'i– aw1u1111r11li fra 111etalltirgici e meccanici, li qua 1,, a sue spese tenta di far venire un vapore di roke 111etallu1·gico dall'lnghiltel'l'a per distribuir lo fra gli stahilimenli. 11Governo dirà a queslo, ptmlo u1L,uomo rn gione\'Ole - sarà lieto di questa iniziativa, l' non creerà ,-~tacoli all'O'Pet·a del Consorzio! Ma. il Governo, n lellorc ragionevole, è la bu,·ocrazia, cioè in queg(u caso è un certo numero di mangia– pane a trndimenlo, clte è stato mandato in Jn. gltillc·rrn in qualità di Commissi?nc per gli _ap– p,·ov, igionamen I i. E la liu 1·ocraz1a non sa,·ebbr bt11·or1·azla; se non parnlizzngse ogni 'libera ini ziatin1. r.osì è avvenuto ehC' il ,apore BettU•di, noleggialo dal Consorzio pe1• il l1'8spo1'lo del coke, è stato fermalo in Inghilterra per 1parecchj gior- • 1n dalltl r.ommis.sione govcrnaiva, mentre tutt 1 1 era pronto per la pa1'lenza. Cosi il coke, invece di costare lire -\50 la ton– nellata \'errà a costllre uncol'a di più, grazie alle aure p;·ovvidenziali dei 11osll'i burocratici. LE INCHIESTE MINISTERIALI On. Dire,ione deLL'l 'nità, " Fra le val'ic statistiche quotidiane da rim.ct – lèrc ai dh·ersl :\linisleri e Comitati e Commissioni, è arri\'alo agli stabllimenti addetti a lavorazioni -li guerra dal ~linis(Pl'O -· non sappiamo più qua– le, sono tanti! -- nn modulo slR>tistico da rielll'pire con la massima sollecitudine. Si tratta di "noti– zie statisti.che sugli stabilimenti le cui lavora– zione interessano la condotta della guerra». .\nimati da lluone intenzioni e pazie11za, pren– diamo il Cflle5tionario e ci mettiamo a riem,piTlo. ~la alla scronda pagina abbiamo do~ulo ri– nunziarvi. A ,·olere riempire scrupolosamente il questionario, sn.rel1be stato necessario il lruvoro di 1<111 in1riegnlo per almeno otto giorni. Un solo quesito, pel' es., il 13°, ci ob1iligherebbe alla re– visione minuta dei nostri rngi lri del 1913 e del 1!)16 •per dichiarare quanti maschi sopra o sollo i 15 anni, e quante femmine sopra i 21 anni, dai 1o ai 21 anni e sotto i n anni (sic) erano ad– detti alle macchine o in lavori manuali al 31 di– cembre Hl13 r al 31 dicembre 1916, e {llllanli di q1.esli lavoranti erano occupati in locali chiusi o a,perti. E q11esto non è certo il pi1'1complicalo fra i H qttestili, che ci sono stati scaraventali fra capo e collo. Ora, in grazie della g,uerra, gl'impi~gali sono 'pochi, e quei pochi l:tanno lavori più urgenti da fare che non sono te... statistiche. >lon sarebbe meglio rimettere le statistiche a guerrn finita, e se c'è a Roma personale sovrall- 1,ondunle n~lla ,llurocrazia, impiegarlo a liqui– rta,·e più rapidamente te pensioni ai mutilali r alle famiglie dei niilita,·i morti in guerra? Il flirettnre di uno stabilimento ausiliario. LA PESCA DELLE SEPPIE. In una località, cl1e chian,eremo X, della costa fHlriHtira, i pescatori hanno ntlernuto il permesso cl; peseH~·e con le nasse (una specie di ga.bbie cli d111i11i, buone a t>rendere le seppie), non oltre p-li 00 m. clttlla spiaggia. Si noli che )lei' collo– cnrC' le IH.\S~C ncrorre che non C'i sia un fondo pii, ha<so d<·i tre: la pesca, dunque, avviene in zone d1c non possono UNrre, nessun interesse militare. La •pesca avvienr 11el modo seguente: si collo– cano le na~se in gran numPro, fino a 20.000; e que– ~lo la,oro richfode almeno 11na settimana; quando l'ultima nassa è collocata, si cominciano a riti– rare le nasM collocale pe1· le prime, si prendono '" S<'ppic che vi sono capitate dentro, e si rimel- 1111111 a t>•>,lo. E co, 1 si cnntin,ua per turno du– ranti• alcuni mesi. \·a da s.è clw pcl' collocare le nasse occo1·1"' pa~an una ta~sa, e elle nel caso noc;tro la. ~as~·t i• ~tata t1<.1.gata per ottrnen• il pC."rmesso. I~ 1 ~>l' ~r,itnri hnnno Jn,·nratn j loro bravi nt.lo g101·111 H 111etfl'l'l' a po:-to IP lnl'u 10.000 IHlS:Sl'. lXUdiido il J:.LH>ro(• t·ompiuto 1 che l\ 11011non l•, ar;·1\'a al pae~r . il dhirto Ui te1H'l'l' ~e naM,t' d'. Lnlt(• sul fnndo 11n"l'ino: si cn11<.,i.edc ai pesca.to 1· 1 s,,ta111ente cli collo<'ure le 11u se lit maUinll e riti raJ'lr al tramonto: il thc è 1u11 ass:u1·do, e lanlo , ili<' \'iCtarc sent'tdlro la pesta. Si noti cltc, su'1>poslo che ogni nassa rieSCll a ..atlurarc una seppia, il provento della -pesca sa– rei.al> <' stato nnternlo e per i pescatori e per la 1,0110l azione. Si noti che, 111entre \'iene così proibita la pesca, i prefetti in\'ia11o circolari ai sindaci ,pel'chè dieno rugguagli s111modo di aumetotare i 1>•·oventi della 1 1)esca. :\la quel elle 1iiù importa domandare è perchè 111;1i è stato cnnc·esso il 1iermesso e so110 stat~ futlr pairare ,~ lllSsc, e sono lati incoraggiali i pesnttori eù <111licipare i capitali necessari alla ,·ostrnzione e al collocame11to delle nasse, se la pese:, era proibita. f.·1 ri~posta è semplice. I.a tas,,,. [u 1iagat.a all11 f11rn11za; il divieto di 1:>eS<:a è venuto dall'auloriti, mili tu re nmrittim:i; e l'invito a intensificare la pùsrc1 viene dal Comrnissat'iato dei consumi. Og11t1110 fa a modo suo. E i 1iesèatori vengonu tormentali da lutti, e imparano così a non la,. 111enlarsi della gue,·ra. Ordini, contrordini, di~orclini. Il brigantaggioscientifico Nell'im 1portante Ii.bt·o del Comandante de Ger lachti, Lit TJe/gìque et les Belges pendant la gue,·– re, Paris, Berger Levrault, H)17, si trovano al– cun i cìocwnenli caratteristici n.ssai dello stato mo– ra le della Germania di fl'onte aJle depredazioni, che sono state commesse nel Belgio. Pe:r esempio, un graive articolo del Dr. ICarl Dallod nello Srhmoller Jaltrbuch fii,r Ge.<et,ac- 1,ung 1·erwaltuno w1d VoUnvirtschaft calcola fino al grammo e al centesimo il guadagno fatto dalla Germ«nia col bollino predalo nel Belgio. E un al– tro !}t'ofessore, il Dr. Ludwig Ganghofer, e nella Miinchcn.er Seuste Nachrichten ca.lcola a i,500,000 o '>,000000 per giorno il valore ciel bot– tino nizzialo durnnte i •primi 4- mesi di g.uerra ,wt Belgio. « Questo he11eflcio - continua li Dr. Ganghofcr si accresce ogni giorno, coi 'benefici della gu;ir. n, economica, ronllotta conformemente al diritto a1 1 lle genti, contro i territori conquistati, cioè l'u– tilizzazione delle imme-nse risorse tras,portale dal Gelgio dal 1 ord della Francia in Germania. Quel– lo, che la Ge1·mani~ guadagna in questa guerra commerciale condotlct con intelligen;a. è enorme; si t)uò calcolare a 6 o 7 milioni di marchi a.J gior– no, due miliardi circa dal principio della guerra"· Il Gerlache esh-ac anche dai giomali tedeschi le notizie <!elle " Compagnie centrali per lo sfrut– tamento nel Belgio ", fondale in Germania con i11fìnilc bezioni e dirette a me_glio ntili;;are il 111ateriale estratto da questa comoda miniera, clte è il Belgio. Le u Compagnie u si OCClU[la.110 di C– S[)Ol'ta,·e non solo i quadri, le ipendvle, i piano– forti, gli stalloni, te vacche, i mantelli o le pellic– rie, rnfl a.nche i ma.crhina.ri cogli uomini pi,ì adatti, i quali conoscono il valore delle macchine e vossono u5ufruirne meglio. :\ligliaia di impian– ;; industriali, cli cui il Gerlache dà nomi e cogno– rni, sono stati così trasportali in Germania in tut– to il periodo ciella g:uerra. ninall'li n. q11c•sli falli il parlare, come fanno 1·erti pac-iflsti e ~ncialisti, di 7,ace sen:a indennità, cioè senza restituzione di ciò che è stato rullatn e distrutto, è un rendersi c ·ompli.ci del briga11ta.g– !!io s<'ienlificamenle organizzatn clalln. Germania. Gerente responsabile: ERNESTO FRATONI OFFICINA POLIGRAFICA ITALIANA 110~1A - Via della Guardiola, N. 22 - ROMA I

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