L'Unità - anno VI - n.22 - 31 maggio 1917

, , \ problemi della vita italiana. Direttori I ANTONIO DE VITI DE MARCO e GAETANO SALVEMiNl Direzio1:1e e Amministrazione: koma, vi:i Adda, 4. - Abbonamento ordinario annuo I ,re 5 per il Regno, per l'estero Lire IO Abbonamento s0stenitore annuo I_· re 20; semestrale Lire 10; un numero Centesimi IO. S, P~-"11ca il 1riovedi a KOMA - Conto corrente con la posta. Anno VI - N. 22, SOMMARIO. LA l;UERRA sorroMAIUNA - A. Crespi. i\L SALVATAGGTO DET.l.'J\USTRT,\ · g. s. "L'UNITÀ", LA "NEW EURQPE" E LA" 0 ERBIE,, DUCUMÉNTI DELLA GUERRA, DOCUMENTI NAZIONALISTI. LA FE TA DELL'IMPERO BRITANNICO. L'EDUCAZIONE STORICA DEI TEDESCHI - I. b. IL PROBLEMA DOGANALE IN INGHILTERRA · G. Luzzatto e A. Crespi lL GOVERNO BU§OCRATICO. lL BRIGANTAGGIO SCIENTIF.ICO. ♦ ♦ Premio agli abbonati Gli amici che invieranno all'Ammi1,istrazio– nc lire 1.50, oltre il prezzo di abbonamento, ricevel'anno una copia del volume COME SIAMO ANDATI IN LIBIA studi di Agricola, E. Azimonti, A. Bernini, L. Caetani, C. Colamonico, A. Ghisleri, C. Giret– ti, C. Maranelli, G. Prezzolini, G. Ricchier1, A. Rinè, G. Salvemini, V. Simonelli. Un geo– grafo, Uno studioso di.storia antica. E. Vaina. che In libreria della Voce vende a L. 3.50. ♦ ♦ LA NOSTRA OPERA ;•uò c.osereaiutata: 1• Sottoscrivendo vna o µizì azioni dell'Unità, 2• Prendendo un abbonamento soste11itore an 11uodi lire 20, o semestrale di lire 10; :io Prendendo un abbonamento normale di lir~ 5 annue, piuttosto che com]Jrare settimana ver set timana il giornale dal rivent/itore; 1° Facendo conou.,re !'Unità al maa11ior numer. rossibile di amici, chiedendolo in lettu·ra nei cafl/>, nei circoli, nei pubblici ritrovi; 5° Inviando all'Amministra=ione dell'Unità (Ro– :na, Via Adda, 4). 11omi d·1possibili aul>onati, per /'1111•io di nwneri di saggio. ♦ FATE OGGI quel che potrl'sle lare domani. ♦ Cioì>, se il qiornale 1•i viace e prnsall' di oh– bonorl'i, non tarclatr a comprare ww carloli- 11a-1•nglia di cinque lire 71rrl'interno e di die– ci lire 71erl'estero, e s71editela all'Ammini– ç/rozio11edell'" Unità", ,·ia Adda, 4 - Roma. Gino Bianco guerra Ou;,u1(10 la guerra ~rop11io. 1~"S:.Sh1111 pt'<"Vedevn. la ~ur1Ta sottomarina. La Gerrna11ia, che secondo i suoi ammiratori pi evedc lutt~, non aveva che 30-40 sommergibili; non asova calcolato sull'intervento inglese; e an– che do1>0avvenuto questo, sperava di poter -vin– <·rre coi soli ese, citi di tena. e è ricorsa al som– mergil)ile, gli è che per terra ha ca'!)ito di non po– ler più vincere. D'altra parte l'Inghilterra - e tutte le nazioni alleate - non s'aspettavano che il so1nmergibile sarebbe stato usato contro le marine mercantili, direttamentè o per 'disseminar mine, nonostanto, t,,U,c le convenzioni internazionali in contTario. F. nella misura, in aui la di/fesa contro il sommer. gibilc ora stata sturliata, cio~ in rapporto ali~ flotte da guerra, l'esperienza ha dimostrato, co– rno si 11revedeva, che i! sommergilbilc non ha che u11a eff1cacia limitatissima. Da queste insufficienti '!)revisioni da 1111 lato e dall'altro, /> derirnta oggi una situazione bellica paradossale. La Gennania "ede il suo ese,·cilo ogni dl più messo alle strette rla 1111esercito impreveduto, l'ingle e. E l'Inghilterra vede il suo esercito e !a ~11allolla e le sue industrie e la sua popolazioM stessa minacciali da una flotta impreveduta, quel– la clri ~ommergibili tedeschi, che dànno la caccia rii "uoi tra.sporti: essa ha tuttora il comando mi– litare del mare, ma la sua capacità a valersi eco– nomicamente del mare medesimo, per Sf' e per gli alleati. è minacciata. L'elefante è sceso in mare ,, la balena t- salita sulla terra!erma. E' ovrvioche, se la distruzione del naviglio mer– canti le britannico, alleato e neutro, raggiupgesse ,,,.r[e climen~ioni prima dell'intervento di nuovo lonnella,rgio inglrse Nl <1me1·!cono,o in altre pa 1 olc se la Germania trova.SSè modo di distrugge– r" i Lrasporti inglesi dell'Intesa più rapidamente che il mondo ne possa fabbricare, e senza che il 111nndopossa limitare l'azione dei sommergibili, In Gei mania potrebbe costringere il mondo intero p<'r fame n riconoscere la vittoria della. T(Jt1ltur. Senonchè la Germania s'è acco1·ta Lroppo lru·cli •lcl ,·alo1·e bellico del sottomarino. Per ora gli ef. fctli dannosi della guerra sottomarina sono sem– ;1re ron"idere\'0lroente al disotto di que!Ji che era– 'ln ,stati [)revisti dal Gahine\tQ ingle~e. JK1, guerr't sottomarina renderà necessario il razionamento 111Tn~·hil\crra durante il periodo critico prececlen– tc In rlisponibilità del nuovo raccolto. Ma non è rrl'!o nel 1!)17, o nemmeno per ,una parte de! 1n8 ehc i lcclc•ehi possono sperare rli eosL1-ingerc l'In– ;tliilterra a negoziare la pare. Chò anzi, sia la di,aq-p,s.,in mare, da luglio in poi, di nuovo ton– nPll;iggin inirle!'c, sia la cliscr$a in mare, da otto– hrr in poi, cli n110\'o lonnellagi;rio americano, si:i I:, rirl111ionenelle importazioni e !'rRtensione clrllr rrcc rnltinihili a patate e a grano nei 1paesi alleati, t111 (r <J~1rs(eeirrosh.nzP rendrranno possibile che Jr csi~ze cli guerra sieno, nei limiti della strel- 1,l necessità, soddisatte per il resto della guerra. ~r la Germania 11011 eo5tringe 1,nghi !terra alla 3J Maggio J'JJ7. sottomarina pace entro il 'l)r-os•imo ottobre non oi riesce più; e ~e pc, sist,e nelle ostili là dopo tal data, può solo rnlcr dire che essa. spcr,a di trionfare delle ®e1·– gie e ciel genio inventivo del mondo intero! '.\'essuno 11•uòprevedere quale sia lo stato d'a– nimo del popolo tedesco verso U '!)rossimo ottobre, c 1uanclo l'Inghilterra sarà più che mai lontana dalla pace - e la battaglia. sul fronte anglo-fran– cese avrà assorbito non solo le truppe che Hinden– hurg sperava risparmiare con la famosa ritirata strate_'ìica sull'Aisne, ma ancora quelle prOIV'Ve– dutegli dalla leva in massa del 1916, con cui s'l)e– rava compiere qualche nuova disperata offensiva, e ino!lre app,arirà cert<1 11cl 1918 la riorganizza– zione militare della Russia e la presenza ln E.u– r,,pa di eserciti americani. Non è da escludere che in quel momento la crisi finale investa Ja Germa-– nia. ::11aè meglio rinunziare a questa e,venlmalità. '.lleglio è fin da ora tener per sicuro che la guerr,i non 11otrà finire 1>rima del 1918 in auùunno, e ma– gari si prolung,herà anche nel 1919. Vi è un pessi– mismo metodologico, che è preliminare tndispen– •abile ad ogni robusto e razionale ottimismo. La piena disfalla della Germania - per chi non vo– glia calcolar sull'imprevedibile - è impossibile nel 1917, 1>el fatto che la rivol'l!zione russa ha conti– n,,ato l'oper:i disintegratrice dell'esercito già co– minciala sollo l'antico regime, e fino al ritorno di un assetto militare normale un'offensiva russa ~ improbabile. * * * Ciò po to, vi sono alcune conchusioni da trane dai falli finora osservati. 1-"''l. guerra sottomarina rende ormai irn;posslbile qualsiasi pace negoziata: ,più che mai si Lratta di <leci<le.-etra la pace germanica, col mondo ai piedi rlel Kaiser, e la [)ace <li p;iuslizia del mes– saggio di \Vilson. Se la Germania crede di l)Ote,· ('OI sommergi.bile imporre la sua pace vittoriosa, essa non esiterà ad adO'!)crare tale arma a fondo. 0~'11i pace, che non sia quella impostale dalla sconfitta del soltom:irino, sarel>be per ,essa una pace vitto,;osa. In secondo luogo è bene che sin dimostrato che il ~otlomarino non assicura l'invincibilità e l'ir. 1·es1}0nsabilità di chi lo usa. Le for1.e del mondv intero devono armarir capaci di domare Il più pos– sente degli imperi militari della storia. Solo que– ~ta dimostrazione sperimentalo darà base salda per un bel pezzo alla pace lutnra contro le rina– S('Cllli velleità d'egemonia della Germania o di a!Lri Stati. Tn t~rzo luogo è bene che sia dimostrato che tul– tn il mondo non è cli trorpo in la! compito, e che sr eia cuno, è necessario, nessuno è sufficiente. olo co8l la pace Out11ra,oltre all'essere l'opera di tntli, cnnti,werà ari essere un interesse univer– s>tle. Si pen5i a ciò che sarebhe il mondo, se il ~ottomarinn come arma di g,urna non tosse bat– tuto: in avvenire, anche nazioni piccole, come la Grecia e la Norrngia, potrebbero disporre di flot• fr ~otlomarine formidabili capaci di mettere a soq. quadro rd affamare il mondo intero!

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