L'Unità - anno VI - n.14 - 6 aprile 1917

fl•I 2 tL 'li nostr o ·a.m.ico Ettore Lolin.i ha 1n()J!Jlimto sul Cor'riere ·economi co un 111'1.i'colo· sui « Pr olimirwr i e ba.si della rilomm. ' bul'ocr a tica », il •qual e c•rn – thih e molte ide e assennate e p1·ntfohe, su cu; i I uostro •giornale avrà spesso occasiotte di Mtorn ,1rc Ulsctllendo di questo argomento. P er ora ci 'Preme •piùttosto di manife sta rci ·~ n– 'zu· rilltrd o asso lut.am ent e avve1•si atl urfà P.roposi,, del •,].,o.lini, alla qu ale - ne siamo sicur~ - 'ri'on man cherà l'appoggio di tutti i ·burocr àtic i roma – ni: la istitu!iione, cioè, 1li un nuo vo scali no nrl· la già complicatissim a nostr a gera r·chi n. runmini· strati va: un Segretario g enerale in •ciascun mini– stero! «·Per dare '-- se-rive iJ Lolini - •que ll'llnlt.à e C'Òn~inuità d'indiri 1<zo;che ogigi manca nei ii'ù importanti rami dell e n ost re pubblich e amm ini– st razioni e che sarebbe cosi n ecessa ri o a l loro ret– to ·funzi onamento, dovrèbbe esse re \•ipi-istinat o, presso ogni ìVUrustero, il posto tli ' Se,gl' etar.io ge– nerale. sopJlJ'eSSOcolia legge 12 !ebbi-aio •l 888, dandogli, come in ln g,hiterra , Ja sup rema direzt ,1- ne a:mministraW,va dei ser.vizi centrali e provin– ciàli d el relativo Dkastero, sottraendo cosi, spe– cialmnnt~ quei servi, .i, che hanno oarnrte re 'mc· nico, come per esem11ioqu elli lìna n,,ia,:i_ a.Ile vi· cende della politi ca pa rla menta .re e del Governo di partito. 11•Segr eta rio generale , scelto dall a ou– rocrw.i a. o fuori, so lo in ba se a i crit eri M ila com– petenza e della capacità persona le, Yappresente– rebbe la suprema autorità amm ini st,rat,i,va, ,.,,_ sponsa bilc personalment .e vNso il :\1ini stro del buon and ,ameJ\to di tut ti i ser vizi, d,i,pendertti j ,al ~1inlste ro. al qua le fòsse 1J\-ep6sto. Si èllminen Jh bero ,così ,g:li antagon ismi 'più o , meno lar vat i, ,_.,,.. gi es istenti, fr a: le di verse Dire zioni generali di nn o stesso Minist ero e sa rebbero cosi rese an che più 'facili tutte q1ie)le 1ifo11ne in (é1·ne dei servizi, che oggi, 11& 'la tendenza delJc diverse Direzio'1' ge nerali a pr evaler e l'una suJl'alt r.a, rsono"'rese "im– poss ibi1i dal tena ce e sa pient e ostruzi oni smo dd – l'a lta burocr azia "· Lasciamo andare la S'alita. condizione eh.e il Sc– gl'eta rio ,generale deve essere scelto II in •ba.se ui crìt eri della comp ete nza e della capac ità -persr,n ,1- le ». Questo si dice anche dei diTetto1i genero.li · e avviene quasi sempre il contrnr io. Quelle ste s 0 ,J influ enze camords tiche, le quali per t.nrhano la scclt.a dei di,rettori generali, a.gii·ebbern anch e a pertu rbar e la nomin a dei Segretari gener ali: e non si o,v,rebbe che un ufficio cam01,isti co di più. Che ,e si riescis sc a fa.re S<',egliere « in ibase ai criterì della competenza e della capacità perso– naJe" i Di•·ettoai g;Jnerali, che bisogno ci sarebbe più dei Segreta1·j generali ? L'ufficio dei Dir etto ,-; gene rali non consi ste a p– pu11t,) nel {lare unità .e conlim.iità d'indfa izzo al– l'r11nministrazione? .E non ci sono forse le rìunloni dei J.lkettori ;generali in ciascnn ,ninl •stei·o, per c0- 0rdiriar e vi lavoro dell e singol e 'direzioni? Queste ri unia0ni riescrr e!Ybero 1,iù efficaé i se 'fossero pr 2- siedut ç_da un Sèg1-etario gelieral é? 'E i 'J:11rettori generali non sono for se res-[)Onsabili pe rson ::1- 'mente vel'so il' ì\Iirlish·o d'él 'bu on ·a ndamento di lul(i i servizi? il.a l'esponsab ilit à, èhe è illusoriu per un Diret.tore gener a le, clivent.erelìbe t·éale ;,e l' un Segl'eta rio .ge rfora le, che dovesse ri'Spond erè al Mini st ro dell'opera di pal'ecèhi 'Difeltbn gene – rali? La sto ri,. è sempr e la ste'ssa. Si parl a: contin11.1- ment e di rlform ,n e e seìnplifìéar e 1 1 anllilinistra.– zione. Ma n:on appè 11a la inqul etu\line )t\m'era:le ob llli'ga 'la 'buro crazia a fare qu ttJc·osa per ·salva.r;;:i da.I naù fi'agio, ceco che spunl.(], 1 1'itlE!a-di.. .. c()m• plicàre semp re più r ;imininistrazi one 'crea ndo nu ovi tgr a di! ' Questo Segr etar io ' genera le, che ·doheib be ave– re « la l;uprem a dir ezione mrunini st'rativa 'dei s•,,.. vizi centrali •e pr ovinciali, 1non •potrebbe fàr •tutto da sè: aVJ>ebe bisogno cli 11<11 ese1·cito di segre•a – ri, di capi sezion e, di capi divi sion e. S arebbe un nu o_vo ministero in ciasc un mini ste ro. E e.i ,·art– dop·p•ierebb e il hivo ro ca rta ceo, ,graP<Je,ai nu o,i <apporti, che na.scerebbero fr a Dir e'aioni gener ali e Segretariato gr nor!lle. E oosl nuovi 11osti da coprir e, e nuove frifo~m ~ d i•otg-an!smi, e pr nmozioni sine (i11e r dice.nt us per tul.ti i ,peggi ori intril!'anti e ,l'l)a\1giapan e a. i~a :li– mento d·ella burocr azia romani:.. neo L',UNI1'À BURO:CRATtcO l:le11 aJt.ra tlir ezione deve avere la riforma ,rn1,~ wnm1nist razion i c·enlrali . Abblizione di tutti i gradi della ca rri era h·rt Oirrlto rc ge ner ale e Capo !f(lzione; abolizion e di o;,11i èliffcrcnza di g radi fr a segret a ri; ridu zion e rlcll" gcra rdùa a 'trn soli gra di: segr éta rio, cn· po sezione , di1·etto rc genera le; aum enti di stipe~– dio a Jler·iodi fissi per tutt i; nomin a dei segreLa– ri per concorso fr a gl'imp ieg-0:tiè!èlle amministra – zioni pr ovln ci~li ; p1·òmozione a capo seziòne a scelta del Dir etto re g•en.era le; nomin a del Dlrettu – re g-en·ern le senza limit azione di sorta pe r opera ciel C'ortst glio dei :\1inistri. Abòlizione cioè di ogn i cai-1iera per anzia nità nelle a:mnìinistrazioni ce•,– tr'd<li.''Q11est.o è il progrnn1ma per cui <1eeorre com . liatt.e're. E 'nient e nuovi gra di gerrurchlci umori sti– ci, costos i e ingJnibr anti. L'Unità 1 1 trucchi deUabur.ocrazia J 3(1 milioni riohiesti pElr il famige, ·a.to nuo vo Pitlazso di Montecitorio , non 'sono più 30, ma 31 e mer.zo. F, dove era aJ1da.to a, oa.ooia.rsi questo milione e mezz o O Immag inat e I F ra le rovin e del ten·emoto. Di 1 fatt,i è st ato distribuito w1 disegn ino di !(lj:(– ge pe.r la <'.01:}Vérsione di un ,decréto luo gotene.o– ·7.iale oon il quaJe ·si au tori zza la, spesa di 22 mi– lioni sul bila.noio dei LL. PP . dei quali ,20 milioni e me~w servit.i.perop ei·e urg enti nelle località.dan– negg iate dal tevremoto della Mar sica;, ed uno e n:iez".o occorr era.nno .pei·,la, prnsoouzion e dei w.vo- 1·1nella nuova aula, della. Ca.mera dei de puta.ti , eoc. E così non è ancora appro va.to il grosso dei 20 1nilioni ohe già mostra.no timiaamente il capo altr-i'milioni s]ioradici, ·tutti im,ieme spesi per un b:i'ùtt-0 edi.ficio, per il genio ·aell ;aroll!tètto Basil e e <laTesponsa,bili tà di nessunq. 'B isognerel.;be che si sme ttess e una buona , ol-· ta dall 'a bitudin e dell e leggi-po 1pè tton e, nell e gua– ii si provvede a materi' e ,sva.ria.tiss ime, lo quali non hanno null a, da vedere le une coll e altr e, in m'o\ib tia "Sl><idisfare contempora~ 'èll.rhllilte •molti ·pi.titlòli!inter ess i e da. 'consociru:e questi interes si intoxuo aJ.la •leg:ge, ohe si vuol ,fare ,pa.ss 'OJ'e. A ,qua.nd0 .lo, .formazionB di ,iu1 gruppo di depu– ta.ti - non occon-e chè sieno molti : une. dozzina. bastarù . - che s ',impegnino a resister e , energica.– m ente a queste indegne degene razioni della. fun– zione 'Jegislàtiva? La voce 0 del Ctit>re Dilcudendu la Corte dei Conti dall e .accus e di Junga.ggini nell,a liquid azione delle pensioni a lle lami:glie d-ei morti in ,guerra, 1il ,segretar io ~ e.ne– ra le d ella •Cort e, comm. ·Melograni, ha ' fatto saoe c, che « si è evàtato assolutam ent e qualsiasi au men · lo ,di o~ganico, o il grande lavor o del- tutto nuo vo ·no11 ·ha· frutt ato al personale della Gort.e dei Cnnti neppure un posto di €aipo Divis ione in più "· Si -~ratl a, in vero, di un ·eroi smo ·nu ovo negli 011 ·11ali ,de!Jn. slor ia, ,burocratica e degno d'essere tra– manda to nei secoli. .\fa qu esta voce del cuor,• s[u.ggit.«a l comm . Melograni è oarat.ter istica deJh mentalità bur ecua t.ica: un aumento di lavor o, cl,r non ,,port,i una riforma di orga nid , e un aum ento di .posì i ,nei ,gradi sup er iori della gerarchip., è ◄111 ratto ' ecceziona,Je, in er-ed\'hile, eroico! l~oco rperohè •la buro crazi a complka sistemati – ca mente te ,pratic he più semplici , e aooentr a n;.:i Mini sleri ta,nti affari , che ;potrebbero essere s'1r'– ga.lir,n~gli uffici •provin ciali .più ,r.a,pida.mente. Cor, quelle ,complica-iioni e con ,quell'a,icentramenl o si area. q·uel lavoro, che è ,necessauio per a.ument.aro. ,gllimpiegnti e pen ,moltipli ca re nei ruoli , i .posi.i cli ca pi divis ione. p·osTA DELL' "'CJNffA' " I nomi tgeog,rafici della Vemeai~ Giulia Cara Unitd, Coloro ohe si metto no a soottoz za-re i nomi di luoghi nelle reg ioni occupate dall e nestre furu.ppe , e stan no prep a.rando tutto un imme nso o.ate.logo di nuovi nom i iba.1.iani da. sostituire agli a.ntiobi, sono eg ual.i a que.gJi anticle rica li da. stra.pazzo, è.be appen a. « conquistan o ,. i con.sigli comunl!.li si met tono a cambia.r e i nomi a, tutte le !ltrsde 'dei com uni « conqu ista.ti », •m etté.ntlo Oiordllillo •Bru– no a.I post o dello Sant issima . Immaoola.t&, eiF?an– eisco Fe1Ter a l posto di Sant' E spedito. iLa mentalità è la, stessa . Ma. le conseguenze, nel .caso . nostro , sono assa.i pi,, da.nri-Ose; .pei:,chè q uesta politica di prepo te nv.a. to.ponomastica, mi – na.ooia, di inosp1-ire inutilm ente contro di noi le popola:zior;ii dei' paesi eia.vi , che dovra.m10 entrare nel nuovo · confin e ita.liooo. I ,frnnce,;i , c,he si occupano del problema. a.Isa,. ziMo , non solo non ch iedono mutazioni •nella, to– ponom es tica , ma, insistono, ·perchè dopo llwnnes– sione alla. Francia l'in segna.mento del tedeeoo,~ – le dne nuov e provin cie non ahbi,a ad essere limi– tato, nè si a,bbiano a. canceJ.laJ>ele trMce dell a civiltà tedesca e a, ostawla.r o le rela,,.ioni intell et– tuali anc,h e co lla Germania. La. civiltà fran cooe ha , certamente C6ercitato un nmggiore e pit'l dur evole ascendente su M-etz, Strasb urgo e su molt e loca,lit à min ori daJ nome prettam ent e tedesco, di quello che la. civiltà 1-0- mana. e italiana . r;,on si siano fatte ,,•aJ.ere a, ·Brdice o a ,S000z ece. Noi troviamo oostiale •c,he ,i l;eqe– sohi ohiamiJ10 Pi sino Mitterburfl', Ma non è al– trettanto besti ale che Brdice ~= collinetta) sia ohiomat a B~izza , che non dice niente , come pro– pon e il 'Muso ni ? ':Ha. ro.gione l ' « Unità .», che non vuole ch e « l 'Ttalia prenda il E,'.3to dell 'I\ ustri a, e la.sci far e degli sjlropos iti agl italiani ». >Bié?gn~ eb~ ohe lo « •sta.tu quo ~ ·della. 'toponomast100- gniha e la inommiss ib!lità di arbitrarie ,e sr !tifìcia.li 'modifi– che fossero, fin d'ora., un prineipio gene ralment e riconosciuto e risp ettato. Si ricordi ohe 6imili pro– cedim enti, tra altro , provocarono le « giornate di Lubi ana » {settembre Hl08) 1 e gue,;te c:rea.r~– no i primi ve1; martiri na.ziooaJ.i deg li s1ovém. 'Ne!Ja Venezia Giulil!, noi doboiamo accetta.re la conviv~nza. e la, llo<>pernz ,ione )>li-tlifrca dél.l'èl.e– men·to slavo , ehe va. tr&t~t-0 coi •maasimi i riguar– di. Se . geogcrafl,cam ente e atorioomenbe, Ùl- V ene– ,io. •Giulia - oom e l '.Alsazia ,·delle. Flra.ncia - . è pa,·te integrante dell'Italia. , etnicamente e, so– pratutto, economicamen te '- prqprio coll!e 1' A_l– SM>ia per la, Francia , - , essa, è zona.. mista, il! cu i sarebbe ingiusto e pericoloso cons iderare gli slav i come semp lici stranieri , mag:a.ri , per .giunta, impo rtuni. ì,a, civiltà slaòV'a.,ooche se ' in'feriore alla. 'nootra :. ,\jasta oorti.pleta.mente--aJ. si.to •~))lto ed è in •oontinuo e r11pitlo 1 prog,r.easo. ·Un!tdea •d1 supe riori¼ , stromba.~eata, da, ,va.r.te nostra .•o .s.frut– tata ·de. ce,rtuni •per ·loro 1 secondi ,fini, l)Olrebbe,re– ea.rci qu ei seri ,gua i, ohe ora, sta,. stibend o la.,« Kul - tu:r » ,eletta .·da, dio. , . . , 'E l' "'Unità» ha. ra,gione una volta d1 ,pru , ~ uando afferma , ohe « la, tendenza. nazionalista è l n.lleata del municip alismo irred entista >. ·'Il qua-– le mllb-ièipa.lismo contiene trlttora, •~òlti 1 13leml?in– ti •'!li)'lmalati di ·« nostalgi e germa -rltohe \t, r°';'nile– "Uonl !ia.di quella. 'J)Oli\ica sbwofooo •ad •QgDt , co– ito, ohe nel rl914, . a"5oli ,oin.que mesi ,di , distanza. clal conflitto 1eurapeo. -proferiva. pol.'taJ>e .m ~10 al cons ig,Liomunieipale di Gori,i a. du e tedasclu, ~ra cui un ex -ufficiale aust ria co, più tosto ohe vomr e ad un ra~ion ev ole com vmm esso cogli sloiVi; ~di quella politi ca ciooamei,te slavofob a, ch e a, Trie– ste nel luglio 1914 faceva sl!httax e coll'inno •tli n ari·baldi i solda:ti -partenti pér la ~u.érra , 0011~0 1n, Serbia , la Ru ss ia.. l'In ghilte1,;a, e la. Francia.. I. ,b. La re spol'is'abìlitii •dd rgiorn ale e ,cdei due ,dir..ettor, nè impegnata dai soli artiGoli che escono senza akutla ·n'l'tn'a 'b'llfirm'ati < L'Unità •·• ,Per , tut.tl, ,g:liealtri ,a.r,t-icoli s0no respohsa1'Ui ·1 sin-g6H''a'.utori. '(','etetlte r'e•S)iO'm1ibile ,~ElRNES'rodFRNtllNr OFFICINA ROLIGRAFIG.A 11:AILI'ANA-~ ROMA - ~-\Ila. d&lla sGuai:diol&, ,N,,,'22 - -'ROMA

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