L'Unità - anno VI - n.4 - 26 gennaio 1917

la. guerra vittorios a, senza, parl&1:e di ciò, e tratta di astrattismo ogni disoorso che ricord i e tocchi questi punt i fonda.m enta li , pretend e ch o il popolo nostro si batta per una discip lina forma le, vera– mente astratta, contra.ria a tutta la nostra sto– ria, che noo possediamo, e che, aooh e nell 'ipo– tesi depr ecab ile ohe si potess e aeq uista,re, non' potr e=o certo proournrci nel breve tempo in cui si svolge lo. guerra. Pr ete nder e dunqu e lo. guerra. &enza l'ap pello ai princip i1 sa.orosa.nti ohe l 'inspira,no , è volere per dere la. gue rm . L'ideali smo è ooo noi. Certo: ancora. troppi ci sono ohe ripetono frasi vuote di senso , mo. in ogni partito esistono imbecilli e in ogni eserc ito viglia.oohi. Sa.rii. bene se l' educa zione democr ati– ca. andrà sempr e più persua dendosi di quan– to - r,empre in senso democrat ico - il primo so– cia.lismo e poi il sindo.ca.lismo inseg oo.rooo: dhe cioè la. vita i lotta non idillio , e sempre ohe bat- • ta. o.Ile porte il duro appello della rea ltà occorre 6S()Ìre fuori e guardar e io fa.ocia ù nemico , oon rintanM"Si do:atro a sognare nel cald o rinohiu•o del la. propria stanza.. Ma. la lotta è, sem pre più , lotta di spiriti , sem pr e più tenderà a. svolgers i in uo ca.mpo eup eriore . Avventur e tr em end e come la pre&ente ai rip eteran no aooom poich è a.ocora una folla, incolta, appena. sbozzata. dalla sua. bestia.li – ti\ Il'.Ul68iooia, oon inumidita. neppur e dal ba.gno eri.etio.no di seco li , e.siste; ma lo. stessa. reazio n e, ohe ha. suscitato in tutt i i popoli il sacri ficio, di– mostra. oome sia possibile convincere della sua evita bilità. futura coloro che debbono forniro l'o– loca.ust.o. D ichiarando ridi colo, in nom e della filo– sofia. ohe sa. che la, vita è lott a, ogni sforzo per la p a.oo , r,i gioca sull 'eqnivooo: _perohè se lotta è, oome certamenfle è, e non idillio , alt rottnJ1to vero appar e che non debba neoessa,ria.meote a.ve – re il oa.ra.ttere di guerr a e di mort e. Orma i a.oche la. Germania è entrata. in questa linea di pretto idealis mo dov e n oi abbio.mo avuto, ooo maggior e o minore coscienza , il coraggio di procederla e Bperiruno di aver o anohc l'energ ia di mant ener la per il futuro . Giuseppe Prezzolini. La capra e i cavoli 11 u Comitato nazionale per i trattali di com– mercio " - cioè la 011ga.nùzzazione di !battag lia cJegJ'indu.striali aflarisli, ohe pr etend ono :trri c– chi r si con l'aiuto dct!lo Stato a .spese della no – zione, anzic hè parl, ociJ)8Jldo col loro 1Javoro a l p ro– ·grosso econ omi co della nazi on e - ha iocni-icaw il prof. Gino Va.lenLi di anda.re in giro per J'J. talia a lpr omellero mar i e monti agli agri coltori e raccogliere cosi anch e nelle loro file odesi-,ni a l parassitismo doga nale. Dopo esse re stato a Bari, il prof. Valonl.i è an – dato a piant.n.r le t,end e a :-.,titano, insieme con un a. troup e di altri Mla rinli suoi pari . E u. Mi– lano, in ,un convegno di ag,·ir.ollori, si è da.lo a p.romu ovor voli pr olea.lonisli per le piante tessili , per le 1pa.tate, per la bnrbabielola da. zuccher o, pel mallo da. llirra , pcl seme bac hi, poi bestinme bov ino, pel form aggi o. Dell'oper a. di quest o signnre , che non contrnt o cli esse re pr ofessore di u niversità, ho tental o en– trar e nella bu rocraz ia _: e non e8scnd o ri oscilo u. tarsi una nicchio sutbì lc fra i mon gin.pan o di Homn., si è messo ni saJo.ri del ca.morrism o in du sLriale, ritor neremo od occup a rci con lutt o qu el ri spetto che si monita . Per ora vogiliarno non ta rdar e o. richinm a rc l'attenzione dei nostri lettori sull'atteg giam ento ass unt o dn ll 'Ava11ti d.l lr ontc al Convegn o 14rT11rio , di Milano. L'Avan ti del 15 gennaio , commentò i voti pro– fe-Llomsti del Co1wes-no col scg1.1ente tra.Il.letto: cc Anche noi, come Partilo, dobbiam o far e - e, adesso, per Il d<>mani - le nostr o dich1am– z1oni di prin cipio; dobbiamo esprim ere il pens iero nostro su lutto questo affannarsi di indu stri a li e dl a(!:ricollori per ipot ecar e l'a vvenir e. per o.ssi– cur n.rs1 un a più o meno la uta pr otezione. uon prooperilà più o meno fittizi a. Limitand osi al so lo camp o a,g-ricolo, non sa robbe dil.flcile il dim ostrar e come molli dei da1,l e degli aiuti ri ch iesti non sian o affa tto necessari e non rappr esen tin o, ta lora, che il van tag gio dei pochl e il dann o o l'intralcio per la generalità . E, a.esat spesso , non si lralla. ohe di rendere L'UNITÀ omagg io alla mi opia e a.I mi soneismo cosi diffu si in 8lcuni stra li ag r ari. Ma, a pa rte lut to questo , noi ci sen tiam o di poter affarma re che ca.usa prLncipale della pre – sent.e gue rr a - come di molle - è la esist e= delle ibarriere dogana li, è l'int recciaJ'Sii di int e– ress i di g nllJ)pi e di categori e che voglion o pre . va lere; e vogHono prnva lere appunto con lult.o il bagagli o d el protezion ismo dir etto ed indir etto ... quando n on ri conrino, come estre mo mezzo, alla g,uerra. Cosi che e pe r l'inte res e immediato del nostro P aese , e per un .avvenire che all ontani o tolga la causa di nuove gu e11M, n oi dobbiamo esser e o dob' bia.mo ri afferm ar ci pe r la s~pressio ne di ogni bar riera . con tr a ri ad ogni o qu alunqu e da.zio. E al prossimo conv egno di Roma, anche d; qu esto ci si dovrà ricordaM! "· P a role d'orn, e prom esse pneziosel Se noo eh~ i I tra fil etto non era an onimo, come avv ien e di og,n.i man ifestazi one cc:/llctt ivit del giomale, ma t>ra firm alo m. s. Non si tra tta va, dunqu e, di a.llro che di ,una opinion e individua le. J\la c'è serDiJ)re a 'l'• eslo mondo della ~ nt e, eh~ ha bisQgno di cred ere. E a.I lraflllello dell"Av anti si affrettò sub ilo a i ~via.re il suo consenso Ugo Guido Mondolfo. « Ho letto con piac€\J•e- esclama il Mond olfo sull 'Avanti dEil 18 genna io -- i!I ,comm ento dJi rn. s. aJIJa. invocazione di una. ,più elwala protezi one rlog~nn,Ie falla nel conveg no degli agra ri, dome– nica scor sa, qui a :\1ilano; e m'anauro e ,p er o ch e quel cornrnen to rappr esenti il pensi er o anche dPU'I 1·edaoion e 1lel ai-Ornale. E' tempo infatti che su questo e u altri 1>ro– blemi che concer nono l'avvenit- e imm ediato e in– veston o i lpiù fondamentali interessi della class e opera ia ìl nostro P artilo espr ima un a sua , 1 olonl lt precisa e decisa, e si tracc i un program ma n'r– zion.e e com inci a svolger lo in modo organ ico o con f,erm ezza. Per quel che riguÀrd a in ,partic olar modo il prob lema doga n ale, non si p,uò n on dolersi su!tì – cientem ente della trascura nza in cui l'ha len nlo sin qui il nostro p a rtil o; il qu o.le ha bensl votalo un or?ine del giorn o a l Con~esso di Ancona , ha pubblicalo ,u'n op uscolo, ha acc ollo nell 'Avanti qualc he artico lo mio e di pochi altri , ma non ha m ai affro ntalo il ,problema col propos ito d; im– por.re una soluzio ne conc reta e conform e oll'in – teroose dell pro letari ato e alle esigenze del movi– menlo socialtsta. Non 8ono ancora ,pochi i protezionisti nelle no– stro flle, specie fr a: gli 01·ganizzalo ri , i !(1.1ruli tropp,1 spesso si ferm ano alla con side razione dei soli in– teress i di categoria .che essi rap pr esenta no e hanno il compi to di tutelare, e si p reoccupan o che l'ab – bassam ento della protezi one ad ,un' Industria pos 8" ge nera re la ch iusu ra di un'off1cina e un a temp o– ra nea cU.soccupazione di qualc he -<!orina o di qual – ch e centinaio di operai. o si nfl1·eltano a corl't'r e a i ripari scma vede.re tulfi gli nitri a pelli mollo più ampt, d0l pr ob lema. ' S~no lpoi molli colorn che per q11rsto probl em.1 della poli tica dogo,nale, come pe r molli alf,ri , of– rett,ano un superb o d1sp110zzo, come per cosa chr può inte ressare il riformi smo piccolo horg-hese. ma non si rlallacci ,i a nt'!SS1mo <lei "ll[ll'emi prin cip! della dottrina soci,1lista . EfYl)11rrio non sa– pr ei H'<:lere nessuna questi one che, p11r concor nen<lo la possihilità di un' az io.ne immediata. . abbi n cnsì stretta relaz ione con li• Onolit /i. mass ime nel Partito " · A questo p11nfo snltrt in i!'Cenn , per metter e lr cose a posto, p ropri o la redazio ne dell'A ~anU , ,·on una p ostilla non firm ata . r io~ con .una vera e 1woprio. manifestazion e ufficial e. E ripete le ,io. lite dich iarazioni gen eri che contr o il pr otezioni – sm o, fa capi~ chr il <:ongresso cli Roma awò a ltro tJ)er il capo che il prote,.ionis mn. « 1 i libero scambi o è la fin e del nazionali 9mn r il (011da111Pnto r il pre sn1n>Mlo er o11om ico · ti r i ' fintcnw:i onale: è la solida rietà sosUluif n al par l1colar 1sm o r all a lotta. ~ il rim r<lio pii, crn,•are contr o l'inas [lrir si rlellc dvnlit :\ na zionali e cont ~o le minacce di g1.1err>t. ~[enfr r i nazlon aJLsli si 'prepa ra no a rin nornrr . do1>0 la guerra, più oruti a.nta~oni ~mi frn na zioni sa rà be ne, mi pare , !"he noi veniam o organi zzan lfo le d1~rse e I contratt acchi : da M li , iocnzn. com prn– mcss1, mn ro n un pr ogrn.mma chi nro r con la v0- lonlà di ra rio tri onfar e. E Aar à bene che se ne pnrli n.l con vegno di Homo. "· u 1 0 n ~appia.mo ~P il r.onvc ,rno 1, azionnlf' d i Roma_anà tempo per orc up nrsi della que~tione. ori,raniz zot.o come è 1ler tra tto.re esr h1sirnmente '.lella_ sil un.zione politica e dclln a: inn, 71ralirn 1mrn 111e11tc dt'I nostr o P.a rlit o "· 11 tru cco è -sempr e lo stesso. Si pr Qclarn a rhe il Pa rtilo Socia lista e anli'prolezion ista in tec n o: wa si rin unzia. siste matica m ente a qu alunq ue. az ione pr a tica. irnm ed iat.a per contro.s ta re le cor– r enti protezi on iste. Cosl si sa lvano In capra e i cavo li. 31 Frammenti della vita italiana Un ufficiale italo-prussiano ? li Giornale del commer cio di Fir enze ha pub– blicalo , nel numero dCll 21 novembre 1916, qu anto segu e: cc E' stata . cost.ituit.a, n rogito n ota.io Bar beris di Torino, la Soci età Anoni11,a Walter Martin11 per l'indu stri a. del1Ja gomma , avente sedo in To– ri no. E' una grande società che ha un ca p ita le rii ben 4 mil ioni, Ln az ioni da Lir e 2.00 cad aun o. Il ci pitaJe è g ià intera mente versat o. cc Nell'assemblea di costituzione, avvenuu.. il 3 ottobre corrente fu eletto 1»·esidenle t"a,vv. J.1i– chele Donn ed a consi g,hiere d elega.to il signor Walter Marliny. " Noi abb iam o con osci uto tr e ~rate lli di q uesto casato Martioy . « Sap piamo ch e il maggiore di essi ha com/bat– tuto nehl'esercito del Kaiser contr o i fTaJ1cesi cd ,, stato fatto priaioniero drui nost ri allea.ti . ' cc Sa tlPiamo aJtre sl che gli altr i due fr atehli, Ira cui il Marliny Walter Francesco - ora con – sigliere delegalo dchla grand e anon ima - sono i,, ,,ece uf(! ciali del genio nel Regio Eserci to Tta– lia110. cc Avendo r ichiesto nolizio a ll' uffir.io n.na.graio ciel Comune di Torin o su l conto del sigrnor Mar – finy Walter , ci è st.ato 1·ilnsc iato il segue nt e cer – tificalo: cc Martimy Walter Fra11ce~co f u F ra11cesc,1e fu \Vill ecke E?-nésta, nato in Torino il 28 ap ril e 1887, :t uldi to prussiano, marito di Sciold o Amalia, in– d~tslriale, è inscritto ·i11 qu ei /o ,·,,aist ro di p opolfl – :1011.e dal 1887 com, abitante i,n Piaz za Solf ~– rino 3 col f>at e/l o "· Nel numero del 2,l . novern'lwe 1916, lo sle550 Giornale del conim ,r cio , ri lorn a,·a a Ua carico, af– ferm ando cli essere in poss,1sso di un a carlolin ,t illustr ata, nell a qu ale il nomi nat o \Valte r .Mar tinl' è fotografato in veste di soldato tedesco e inl'ia i suoi saluf.i a un amico ilOJlinno, con le se– guen ti parole: L a ndsb er a a/ Lech, 17/VI/1912 9eS Feld ,l rti/!erie Reat li Bat terie Per ri cordo al mio servi:io milit are d 11·antc i' Hll2. . Coi 71itì cordiali salnt i . (.o W. MA RTIN )'. Nel num ero del 16 genn a io 1017, il Giornale dot , , 1 mm ercio 1·iturno nd occuparsi u a ncora del pru ssiano u , scrivend o : « Come ma i i signori Tlnns e \Va lter Ma,·tiny, non sudditi ilaJi oni, l111nno otten uto di csse 1 C umm essi quaU t'<>lontari 1101 nost ro esercito? u E come va cho, amme ssi, invece di trovu.r :-1i D; fronte , il solo '{lo5to per chi dom anda volon ta, ria menl e di far parte dell'esercito in tempo di g uer ra ; si sono rin cantu cciali ne! Coman do del ~• Hegg. Genio a Casal e Monferrato? « Perchò i pre<lrlti ~Lgnor i nel maggio 1015 se s11pova no cli essere ita.linni hanno ceduta in tu tt a fretta, s011za ln vcnf.a rio, po.r sole 400 mila lir e 'n loro ozienda che si sa valevn più di 1111 mil ion~ ,, rlur Sori elà in ncrnmn.11/lita creat e fr n, parenti <'Il ami ci ita lian i o prr 111 dural o di soli due anni ? " Pcr c!1è i sempr e lodali ~ignori Marl lny a.Ilo ~copp lo della nostr a. ~uerra SI' sa.'J)ornno di esse ,·o i1nliani si sono recnti a Roma a hrigaro per non C!<~rr c intern ali? 11 Quest e doma nde rivolginm o n.i Sig11ori Ha nA e Woltcr Martiny rrl r,lf r au tori tà r he hann1J 011l/11r sso nelle (!le d•L nostro e.rrrri to du e tede.ir1,; rwt r nrici r v e li m11nl rn(Jon o "· :sloi ignori amo d n qu a li mov<>nti sia del.ermi 11 • 1 tn ~ella cam pag na ront ro i ~1a rlin y il giorna lr, <I~ r'.11 _str alcmmo qu esti framm enti. Ma in que . siioni d1_questo genen , non contan o le intenzi on i. ,·onta no , fatti. O i falli rac~onlnti tlal gioi ;nn.le non son o V'O'l'I, e null a . impedi sce nl Mlni sf<:'ro della g uerr a di ~ment1rh . O i falli sono veri : e allora perchè . tollera que sto sca nd alo? ' 81 ♦ I sottoscrittori di azioni sono pregati di manda re, con cortese pu ntualit à, le loro quote in ragione di lire 20 ·per ogni azione sottoscritt a al!'Amministra zione del giornale : via Adda , 4 - Roma.

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