L'Unità - anno VI - n.4 - 26 gennaio 1917

., !°'o 'Gt .i ~ldo .t.nd :reol i l i;;l F · n-'- D·•i "• t ... S..1c s .t:-i :::> .... ". .. ""- zeNA DI GUEF.RA problemi della vita L'UNITÀ _ Roma .,;,_ c. c. con la Posta - _ _____ .._.._ Direttoti• ANTONIO DE VITI DE MARCO e GAETANO SALVEMINI _Ditaione,e Amministrazione: 1 Roma, via Adda, 4. - Abbonamento ordinario annuo Liré 5 · per il Remo, per l'atao Lift, IO Abbonamento soste:nitore:annuo Lire: 20 ; se:me:strale:Lire: 10; un numero Centesimi JO, Si pubblica il ve:nerdi a ROMA - Conto corrente: con la posta. N. 4. SOMMARIO. UN DISCORSO nr PROPAGANDA PACCF!STA - Obse:rver. l DEPUTATI E LA GUERRA - L'Unità . I PREZZI DELL 'OLlO - s. Azzollini . IL RESCRITTO DELL O CZ AR - d. V. LA GERMANIA G!UDlCATA DALL'IDEALE GER · MANICO - G. Pre:zzolini. LA CAPRA E I CAVOLI. ERAMMENTl DELLA VITA ITAl TANA. UNA NUOVA RIVISTA STORICA . Proteste ingi"usti'jù:atc. Premio agli abbonati Gli amici che invieranno · ali' Ammi1tistrazio– ne lire 1.50 , oltre il prezzo di abbonam ento , riceveranno una cGpi,a del volume COME SIAMO ANDATI IN LlllIA studi di Agricola , E. Azimonti, A."Bernini , L. .1 · Caetani, C. Colamonico, A. Ghisleri , r.. Giret– ti, C. Maranelli, G. Prezzolini , G. Ricchien , A. Rinè, G. Salvemini, V. Simonelli , Un geo– grafo ; Uno studioso di storia antica , E'. Vaioa. La lettura di questo libro , che la Librer ia della « Voce" vende a L. 3.5(), è utilissima specialmente oggi' in cui, quegli stess i signo– ri, che turlupinar ono con le lorò menzogne l' Italia al tempo della pazzia tripo lina , ten– tano ingannarla ancora una volta con gli stes – si metodi, con gli st essi tipi di menzogne. e svia're la guerra .d'Italia dai suoi fini rti giu– stizia nazionale e int ernazional e, e farn e una bestiale guerra di imperialismo preparatri ce di alt.re guerre peggiori. Conoscere e far conosce re le menzogne di ieri e gli au lo'l'i di quelle menzogne, P: il mez– zo migliore , che ci sia per romp ere le punte a lle nuove menzogne degli stessi autori , oggi. FATE OGGI quel che potr este fa re domani. Cioè, se il giornale ri 71iace e pensate di ab– bom,rvi , non tardate a comprar e una cartoli– na-vaglia di cinque lii ;e per l'int erno e di dic– ci lir e per l'estero , e speditel a ali ' Ammini– strazion e dell'" Unità " , via Adda, 4- - Roma. 26 Gennaio l 917, Un discorso di propaganda pacifista .E' ·difficile, a prima. vista, definire e cloosifica.– re il discorro di Wilson al Senato ame.rioa.no. Non è una nota diplomatica. dest inata ai paesi belligeranti . e neutri ; eppur e esso è un anello nel- . la catena delle .note diplom atich e che t'hanno prooeduto. Non è un atto ufficiale del governo degli Stati Uniti , perchè Wil son ha dichiarato di par lare a titolo personale; o nondimeno egli è il ca.po responsab.ile di un gran de gover no ed ha, vo– luto fare del suo pensie,ro persona le un a comuni– ooz ione solenne ed ufffoiale al Senato degli Sta– ti Uniti. Bi sogna quindi ritenere e.be il Pr esiden– te Wil son ha inte so rivolger&i anzitutto al po– polo amellica.no. ìl discorso è un atto preparatoi;o della opinio– ne pul.Jblica am ericana, con cui il Presidente mi– ra a formare unn <lOITente popo]JJ,rein favore del– la. sua politica., ohe valga a sostener lo nell 'azione più concreta ohe si propone certa.mente di svol– ger e vers o i paes i bellige,ra.nti e neutri. La. futul:'!l,azione del Pr esidente Wilson dipen – derà anp.itutt o dall'acco glienza ohe ,il discorso tr overà nella. stam pa. a.mericana. Ciò avrebbe do– vuto consigliare tal,urii giorna li nostra ni a mag– gior caute la e riserbo di giudizi. ,.. ,.. ,.. Il Pr esidepte Wilson ha detto: « Spero e cre– do di parlar e in realtà per i li,bem li di tutte le na– zioni, di tutto . il pro~amma della libertà» . Infat– ti egli non ha avvert ito ohe il suo discorso , ri– spetto ali 'Europa , è un « programma di parti – to » ; è il programma della dcmocrw.ia liberal e di tutoo le na,zioni del mondo , a. cui non aderi– &eono i partiti conservatori e imperialisti , eppe – l'Ò non può ancora essere il programma di gover– no di una nazione presa nel suo in°iem e , là so– pratutto dove i part iti conserva tori c naziona ,li– st i eserc itano una notevole influ enza politica. Quest a dissonnm :a non sarà for<>P dlevat a in .\m erica,, la cui democ.i ·a.r.ia è fonda ta su quei principi , ohe sono perciò implicitA.mente aooet– tati da tutti i partiti ; ma non può non apparir e nella stampa europea. I partiti da noi sono scompa1-si di fronte alla guen ·a ; ma essi rina,;cono di fronte alla pa<ie; e sono rinati di front e al prog:ramm fydi Wil son. In– fatt i a oom.batt erlo con veemenza sono insorti i giorna li conservatori e imperial isti e protezionisti , ohe •hanno il culto del· privilegio di class e o.ll 'inter– no e della egemonia polit ica e della conquist a nei mpport i inte rna?.ionali , che adorano in pubb lico la bellooza esteti ca. e mora le ed eroica della.•g1.1er– m ed ama.no in segreto le indu ski e belliche , che chiedono da 1.i doganali allo Stato e dànno i sus si– di -alla stamp a . Quest i giornali natural.ment e a– bon·ono da lla pa-0e duratura , fondat a sull 'accor – do dello nazioni e sul disarmo , 'e la, trattano come un pericolo ohe incomb e sulla um anità , perohè minoooia di insterilire il tw-reno ohe dà ad essi il pan e quotidiano. Dal nostro punto di vista politico , il Pr esiden– te Wil son avrebbe colpito più giusto sè, invece di propu gnar e la Le ga mondial e delle nl!,Zioni per la pace. a vesse propu gnata la Lega mon– diale delle democraz ie naz ionnJi, ohe in ogni paese lpt ta no per la reali1.za1.ione dell'id eale, ohe egli ha eloqu enooment e illustrato . · True è per noi il significa.to pratico del suo messag gio; come tal e 1~ nooettiamo dan dogli la nostra a.d.esìone. La demoorazia liberal e del! 'In – tesa sarà a lui perma.nentem ent e grata se potrà mette re il peso degli Stati ·Uniti d'Am erica. a. vantaggio della civiltà politica. della vecc.hia Eu – q•opa, avvìan dola verso un assetto .che somigli a.Ila cost ituzion e degli Stati Uni t i d'Europa., so– stituen do a.Ila politica. dell 'equilibrio quella del concerto, abolendo e fondendo gli eserciti e le at-mate nazionali in un eserc ito e in una .flot ta europ ea p& la poliziO: della te rra e dai mari a.– perii al traffico libero <l.i tutti i popoli. * * * •::Via dopo ciò, passando da!1a ,formulazione a.strnt– ta del programma alla sua r ealizzaz ione conore– ta, non pos&iamo anche noi non riconoscere ohe, nelle rea.li condizioni storiche e ])Olitioh e del n;io– mento, Wilson si è messo fuori delle. realtà. e L' i– dealista ha. pr eso la ma.no a.Tui. esperienza dell 'u o– mo di St ato i> {l ). A pa.rte _la quest ione di temperamento, · eii;li non si ronde conto esatto della differenza di am– biente storico ohe esiste tra. la veoohia Euro- . pa. e l' America. per <lhi tent i riform e e innova- 7.ioni . L' attuMa one anche di una. piccola parte del – l'iaea le demoorntico-paoifista prE1Suppone in Eu– i·opa uno sforzo enorme per abbattere preventi – vn.mente iI sistem a storico politico e giuridico vi– gen te da secoli . Non si tratta quasi ma.i di libera · scelta a caso vergin e, come p.uò' avvenir e nei pae– si nùovi. Ogni innovazione urt a con tro tradizioni e mie– ressi r diri•tti consolidati a f1avor e di dina.stie , di ca.sta, di gruppi , di istituzion i secolari , radi ca.ti nella coscienza viva di chi li possiede, ohe di rego– la ha a.nohe la forza per difenderli . Epperò il ca.mmino verso ' le libertà degl'individu.i, delle class i e dei popoli è segnato da gu&r e e da rivo. luzioni , ed è necessari amente più lento in. Eu rro– pn. che non sin' ~tnto in Am&rica.. Lo sforv.o ohe ln. democraz ia europ ea rleve compi ere p& disfa.– re il passato è impiegato dalla demoora,zia ame– ricana a e.rea.re l' avven ire. Il Presid ent e Wilson pensa inveoe ohe n.Ua guerra di· oggi possa. sost itu irsi la volontà e l'oo – cm·do dei govern i, OS&.ia. di pochi uomini di 4'le– va.to senso mora.le , che ngisca.no inspirandosi nl- 1 'int eresse del maggior numero. E cosi egli si pone fuori della teoria europ ea e si preclude la vin. per oompr endere ohe le demo– ca-ar.ie dell 'In tesa. sono entrate in questa guerra, per aibbatter e un secolare sistema di sorpassati diritti divin i, di vieti privil egi di ca.sta., ohe vor– rebbero ancora. oggi legittima.r e e perpetuare la conquista. di terr e e il dominio '1.i popoli ohe oo– clama,no la propri a indipendenm. • Per abbattere questo sistema e inaug urar e un ord ine nuovo in Europa noi pens iamo ohe occor– ra vinc&e la g:uer,ra e che solo dalla vittoria, pos– sa, nascer e la pace. Non cred iamo che altri mez•z1 più civili o meno -barbari esista.no . n Presidente Wilso n crede il oontra.rio . Lo afferma . Gli vonremmo credere; ma egli devo provn.rlo a sè st esso e a noi. La, via della. prova è semplice , ed egli ha. Il dovere di tenta,rla; ohieda n.lla Germania. oho gli {1) Vedi «Unit à» del 29 dio. 1916 -e La pa.co dei Neutri >.

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