L'Unità - anno VI - n.4 - 26 gennaio 1917

32 Una nuova rivistastorica La « Società editr ice Dant e Alighieri di Albri – ghi, Segati e C. " (R o11w, Lungoteve re .Vlellini, 33) pubblica un a N uova Ri vis ta Storica, il cui Comitato d'i Tedazione è form ato da Antoni o An– zilotti, Corrado Ba ribagallo, G uido !Porzio, Et– tor e ,Rota. Nel manif -esto che aam11nziava 1a rivista il Comita to di redà zione spiega che il prognunma della nu ova rivi sta vuol essere un po' di verso d a qu ello comun e alle a ltre ri viste st.oriche. « E ssa non si prop one di far posto a qu ell'ec– cesso di · pro duzion e, che non trovereb be altri– menti il modo ed il luogo di pale sa rsi; nè -di ser – vire q uale nu ovo campo ap erto a una più rap ida (come dir e?) titolo grafia .. lsssa aspira inv ece ad esercit are una speciale azio ne nell'à mbit o del– la nostr a cult u-ra storiografica: quell a che nel pensie ro dei suoi ideato ,'i è piwsa la più conform e a i 3iisogni dell'or a elle volge. « E' noto ad ognuno (<i an che negli ultimi Con– gressi stor ici s'rè levata qualc he voce a utorevole a d eplor arl o); è noto - diciamo - ad ognun o come la nostr a coltura sto,·ica sia, da cinqua n– t'a n ni ad oggi, tutta intesa alla tr att azione cri-– tica (taiora ipercrit ica), non illuminat a da al cuna idea ge nera le, di docu menti, qu asi delibera ta a rinun zia re ad oper e dal lar go respir o, qua s i sde– gnosament e aliena da ogni contatto con la v"ita e con la politi ca , da cui nei secoli pas sati la sto– riografi a at tin g,eva il suo più vita! nutrim ento. « Cotale indhizzo ,ha la sua 1·emota origine nei metod i ini ziati dai grandi erurHt.i, italian i e fr an– cesi, dei secoli XVII e XVJlJ, allo scopo rti ai utare e r ender e più sever a e pl·ecisa la sto ri ografia urna. nisti ca del tempo; ma esso non si collega diretta-– mente a quegli inizi. Si ricollega, inv ece, a l nu o– vo, st rano credito, che quei metodi , a comin cia re da lla metà del secolo XIX, godettero in Germ a– nia , e all' autorità, che vi acqu istrurono n el!a ela– boraz ione della mat eri a sto-ri ca. « Or bene il di vulg a rsi, l'esageraz ione cli co– d esto metodo · h ann o appo rta to al!a stor ing,·fliia italiana (,e potrebbe dirsi lo stesso di qua si tut ta Ja r estant e storio grafia europ ea ed amer icana ) danni ma gg iori o'h.e non ,al!a sto riog>rafia tedesca. In Germania il così detto « metod o criti co-sto– nico » non h a imp edito che l'elaborazione stor ica seguisse altr e ispir az ibni ed altri crit erii; ohe, in una pa rola, la storin continua sse ad essere qu ella espr ess ion e d'intell elt'Uale ~e rgia , ,ch'es sa era sta ta n ei tem pi antic hi e nei secoli precedenti all' età nostra ; ch' essa, anzi , fos se - quell o ch e sempre fu - strum ento di educazione e di eleva – zione nazi onale e sociale. Fu ori di Germa nia, in– vece, il cosi detto metodo sto ri co, dopo avere eser- -citato, specie in su gli inizii , un'azi one 1 benefìca, ammaestr ando e adu-sando ad un a più esa tt a ri - -cerca dell e fonti e a un più prud e nt e uso a·i esse, h a finito con i-rr!gidir e la stor iografia in una · fo,·– ma ,quas i unica, e peT giunt a la più aliena della sua vera natu ,ra. La stori a è cli,vent ata fìlolo– gia: eseges i numi sma tica, ar cheologica , paJeogra - flca , d.rohivistica , docum entari a. · « Ora n oi vorrem(llo eser citare sull a nost ra col– tura italiana tale az ione , da poter ri condurr e la storiografia -alla sua natura vera e 1'0ale, ch'è quest a e non altra: inteq>retaz ion e e intell igenz a dei fatti sociali, specialm ente dr qu elli politi ci, nel semso pilÌ ampi-o e più comprens ivo dell a pa– rola . Sicchè tutto lo studio , in cui fin o,·a pare va quasi esclusivamente asso mm arn i il lavoro del!a indagin e storica , debba. essC're bensl un o degli ele– me_nti necessa ri per condurl a a fine, ma non i1 solo, n è il prin cipa le. A inie fine noi vor,remmo che tendessero tutt e le pa rti e gli -sforzi dell'or– ga no di coltura, a .cui ci propon iamo da r vita . Questa, anzi , sa rà l'uni ca limit azion e, che in– tendiamo fissa re a l suo svolgimento e aDa sua azi<,me. Chè la JYtt ova Ri-vista Stori ca n on deve, second o n oi, subir e il giogo cli alc un a ltro limi te, nè nel tempo , nè nel ,genere. « Noi credia mo fermam ente che quella forma cli attività intellettua.le , ohe si dice stor ia, non possa soi~rar si ad alcun contatlo con· la resinn te o Bi ne L'UNITÀ vita e coltura . Stonia è rivi viscenza e rappr esen– tazion e cli tu tte ~e forme del f•atto sociale. Null a quindi ,per n oi d i più bias im evole degli sca rsi ra,p– porti che la no stra stori ograf ia manWene con qu el– le disciplin e, che ne costituiscono qu as i la so– sta nza stessa, e che sono in grado di da r le ln \'isione e l'in telligenza delle foi•ze operant i nella società um a na: J'econon1ia, il diri tto, la ,·elig ion e, la geog rafi a, la lettera tu ra, la filosofia, ecc. ecc. :-'iull a per n oi di più bias imevole dell'isolam ento, (Jua si cla ustr ale, in cui gli siudiosi del passa lo vivon o, gl i uni est ra nei agli ait rj , n second a del campo , o dell'angolo di ter reno sto!rico, che hanno 'impr esa a dissoda re, e tutti, estranei a lla vita che si agita in torn o a loro. Nulla , infine, per noi, di più dan noso dell'abo rr imento, che da gran tempo la stor io~rafl a itali a na, che pur e ~!)be un Uav ila, un ,Benti voglio, un Bott a, sembra. nu drir e . verso lo stud io degli avve nime nti deg li a ltri paesi europei. Tutto qu esto, noi siamo sicuri , non pu ò non restring ere la loro visione , non pu ò non vi– ziare i frutti della loro op erosità. 11 senso stori co si alimenta dello. conosce nza storica· univer sale, della compre ssion e viv,:i. del present e. P er tutt o ciò la Nuova Rivis ta Storica corch erà di ri con – giun ge re Ja stJJria a tu tte le disciplin e ad essa af– fini ch e sono i suoi element i essenzi a li più ohe a us'ilia rii. Ben int eso nel modo che si convi ene a un a ri vista sto ri ca, ba dando a que \lo ch e, nei fatti giuridi ci o economici o leit era ,; o filosofici o di altro gen ere, sia mov imento e svilup po . P er ta le inten to sa rà nostr a cur a di avv icin ar e tra lo– ro gli stori ci <lelle va,i·ie ·epoche e in corag g <ia.re indagin i sopr a le vicende deg li aHri popo li. Nè l"ifugg i,·emo dal tra it are anche la stori a di iel"i o que lla stessa di oggi, ohe noi andiamo tessendo e vive.nclo, consid ernncloln nei suoi precedenti. n el!a sua pr eparaz ione , nel suo_svolgiment o ». *** Si t ratta dri un a ini ziat iva, che pu ò l'iu scir c as- sa i utile non solo agli st ndi stor ici, ma anche alla coltur a politi ca del nostro pa ese. E ce n'è biso– gno: chè al div orzio avvenuto in questi cinqu an – t'a nn,i fra il lavoro sto rico e il movim ento poli – lic0 si devono · attrilbuir e non solo certe forme rle– plo110voJ.i di aridità scientifi ca, ma -anc h e la mas – sima part e deg li errori comm essi nel!a soluzi o– ne dei pr oblemi ,polit.ici. Qu an ti spropositi di me: no, per es., si dir ebbero oggi su lla questione del– l'Adriatico, · e su qu ello. d'Ori ente, e su quella dell'Af,ri ca setten tri one.le e centra le, solo che i nostri sc,~itt or i e lettor i cli g.iornali fossero un po· men o Lgnora.nti de omni bus r ebus et de qui– busdam aliis. •La respon salhilità di qu esti guai non si deve a:ttribuir e al mondo giorn alisiico e •politi– co: •è tutta degli studios i e d egli insegna nti di stor ia, i qua li si sono sequ estrati d al mondo, han– no evitat o sistema ticament ,e tntti gli argo men ti di studio inter essa nti e attua li per pa1.1ra di non esser e « obbiettivi », ha nno aJ:Jbandonat.o così gli a,rgoment i storico-politi ci aJ monopolio degli im– provvnsator! , dei pa sticcioni più o meno disin – ter essat i, dei falsari. ,Se la Nuov a Rivi .sta Storic a Tiuscir à a deter– minar e il r avvicinam en to fr a gli studi stori ci e il movim en to politico , avrà compiut a un' ope ra nreziosa '!)er la nostr a coltura e per 1~ seri etll della. vita politi ca naziona.Je. Noi sa lutiamo con aug nri o e con spera nza Jn · buona inizi ativa . R vorremm o oh e essa trova sse in tutte le persone di seri a coltur a incora ggiam en– ti e a,ppoggi. L'abbon am en to annuo ~ d i lir e 12. Il fasc icolo del 1. genn aio 1917 conti ene i seguenti articolà r: Gius epp e Fraccar oli , La st0<ri a e l'eò11cazione n a.zion ale. Ettor e Rota., Razionalismo e stori cismo: Rap– porti intell ettu ali tra Ttalia e Fr ancia inn anzi e dopo la Rivoluzione. · (;uid o Por zio, L'ar isto crazia dei Ba cchi adi in Corinto. Georges Plat on, Il prolet ari ato intellettua le te– 'desco nel secolo XVI e la Riform a protestante. RASSEGNE: Arcangel o Ghi sler i , Questioni . di na– zionalità nell'Europa cont empor an ea . NOTE, QUESTIONISTORICHE, DISCUSSIONI: I. Un'i m– pr esa it ali ana nel campo della storio grafia: Il " Dizionari o epigra fico di antichità romane " di 1-;tt or e De Ruggi ero, Roma , P asqu_alu cc1, _1894... (C. B.). _ li . La politica ge rmarµ ca dell Im p:· ratore Augus to e un sagg io stori co tedesco-ame r1- (c B ) _ III . " Pe r 1'eman cLpaz1one della ca no . . . coltura ita liana " d i 1::. Ciccott i (C. B.). . •HECENSIONI - SPOGLIO DELLEH1VISTE-- BO!.Uf· TINO BIBLIO GRAFICO. Agli amici dell' ''Unità,, 111 capi tale aziona ri o, che occorre per a.ssicurru·e ai nostr o g:ioma:le la vita , durante tr e anm '. m condizi oni norma li , è vdcino ad esse re sott?s cr1tt 0 : E noi n e ringraz iamo vivamente 1 n ostrt lelt,ori e ami ci. . Ma le condiz io1li ecceziona li del per10do, ch e att ra versiam o, ,1widono assa i graivose le s~ èieilla nostra t}ubblicazione, e rich iedono che ,1 m– si.eme del le a.zioni sottos critt e ga.rentisca a,11 am– mini stra zione un aiuto annn o 8.SS8.l. superior e a quello che occorrerebbe in t<lmpi normali ~ cDpriire ogni eventu ale disavanzo. ,Ecco perchè siamo costret ti a tenere sempre :1,r,erta la sott oscr izione per a 7Jio_ni di Ure 5?, e. a rit a,·dare anc ora J,e pratiche per la costi tuz10n e della " Società an onim a coope ratirVa L'Unitd A noi non sa rehbe diffìcile racco gliere un g1rup– pr c1ipochi amici, che c.opri sse:ro qualunque di – ~ava nzo con ae proprie ri sorse perao nwli. Ma d rifiuti amo e ci rifiuteremo sempre di ricorr ere a quesk'l. forma di beneficenz a giornali-stirca ip:er con– lmua re nella nostr a opera. Noi intend iamo che quest'o pera sia soste nuta prevalentemente da.Ila solida rietà attiva dei letto ri. O ru letton consen– tono a1 nostro lav0 ro, e devono a.ssicuTarne le condizio ni ,lìnan.ztarie perch'è esso possa esseTe continu ato. O trascuro.no di assicurarci queste condizioni: e quest o vol1I10bbedire che ['opera no - . str a non è considerata da ;iss!i 1 necessruria, e che quindi noi dobbiamo ' rinunziare a un favoro, che 110n ri spond e a nessuna corr ente important<l del nostro spirito pubiblico. ' A. DEVITI DE MARCO. G. S.A!LViE)MINI. Sottoscrizione per le azioni sotto scritt i dichiarano di sottoscrivere il se.– a11ente nu?Jiero di azioni, ciascuna di lire 50, del– l a "Socie tà anonima cooperativa L'Unità avente l o scopo di pubblic are i! periodico « L'Unità , Pro– Dlcmi della vita ita liana», sotto la direzio™ del– l"on. ANTONIO DE VITI DE MARCO e del prof. GAETANO SALVEMINI. Cognome e nome : Ind irizzo: Nu mero delle azioni sotf.osoritte (in tettere) : Rinvi are il foglio ft.nnato all 'Amm inùt1· azione c'cll'« Unità ,, : Via Ad/la 4 -· Roma . 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