L'Unità - anno VI - n.3 - 19 gennaio 1917

diverge re, allorch è ~i tr atta r ipart ire tr a gli agen– ti dolla pr oduziono la ri cche1,ia pr odotta . Solida– riet à di class i nel primo cas o : lott a di class i nel– l'altr o. I borghesi e gli oper a i in dustr iali lo sa n– no ben issim o: e ment re si ba ttono con scioperi e serr ate sulle quc$tioni delle ore di lavoro, di sa la rio, ccc., si trova no sempr e d'accorcio quan– clu si tr atta di as sicura r si dei privilegi doga nali , tribut ar i, scolostlci, ecc., a 5J:>CSe degli agr icolto– ri : e i de<put ali sociali sti , anche ultr ari voluzi ona– ri , sono sempre d'a ccordo nel retrob ott ega coi de– put at i consevat or i dei paes i ind ust r iali , qu a ndo si tr atta di ossicurnr e a i prop1·! elettor i dei buon i posti a lla m an gia toia dello Stat o. La lotta di classe lntr arnslgente ed asso lut a la prenclon n su l scri o e l'ap plica no cosrlenziosam ente I soli min chion i del -"lczzogiorn o agricolo. li Comi zio Agrar io d i Bari, se vu ol fare oper a efficace , deve nella elabo razion e del 'Programma dell a Lega tener pr esen ti gl'interessl e i d'lritti di tutt i gli ag ricoltori, pro pri etari e pr oleta ri. Noi non sappi amo so 11 Comizio Agrari o di Eari potrà rit orn are sul suol pM si. Slamo, anzi , sicuri che i nove rlecimi degli ader enti al nu ovo Partito cer cherann o d'im 1 edire la formu lazione di un pr ogramm a ben def inito e determinato che li compr omett a , e menerann o Il can 'Per 'l'aia con grandi stambur ate di retorica agr a ria, tan to et,. 'potere arriv are a lle elezioni ripetendo giorn o e_ notte la formula del cc Grande P arti to Agr a- 1·11, " senza deflni'l'e mni gl'int ere ssl concreti ch e prnc la.mano di voler tutelare e I modi e le forme concr ete della. tute la. Un contra sto tra le persone di bu ona vol_ontà e i mistificatori dovrà n ascere per forza. Noi lo segui remo attent ament e e lo commen terP– mo via via che si svilu,pperà. Agricola, FRANCESCOCRISPI La societd editri ce cc Tluman i tas ,. di Bari ha 1.111bbl'icato un 'inter essant e volume tt o di MJCHELE V1uRuo, Tr e p ,·eour sori : Iinbri a ni , Bovio Caval– letti: con un a nota polemi ca a propo sito di cc vec– chio e nuavo i1Tedenhlsm o ", nel quale é tratt eg– oia ta brevement e, ,n ~, con esatt ezza ell efltcacia , onche la f!uma storic a di Fran cesco Cris pi . L'UNITÀ Al che Crispi ricord a qua li rivendica zioni at– tendano l'Italia sull e Alpi orientali , riv endica– zioni che la quesLlone d' Oriente potr ebbe l'iap:rire . u Nulladim eno - ribatt e Bisma rck - se v'im - 1 pegnaste cont ro l'Austri a , me ne dorr ebbe, ma non far emm o la guerra 1>er ques to 11. u E allora - dice Crispi - li mi ti am oci al tr ai– la to lii all eam a pel caso che la Franc i a ci at ta cchi "· « Pre nd erò ,gli ordini dall 'Imperat ore - con– chiud e fredd am ente Bismar ck - per tr attar e io via ufficiale ,,. E' ch iar o dunque che sin dal 1877 - quattr o a nni prima d~l co\po di Tuni si - pe1· Crispl la nemi ca vera, qu ella donde occorr eva gu ardar si ad e>gni costo era la F ra ncia . La flrase pr onunclata nel 1881, e tant e volte citata dal suol apologi sti : " Un con flitto con la Fr ancia sru·ebbe, la guerra civile 11, è come un richiam o della rea ltà stori ca , tenu e b a rlum e nelle tenebr e; m a perde ogni va – lere innaazl a tutt o ciò ch e Cdspi fece contro la Fr a ncia . F or se In lui erano remi ni scenze del Rlsorgl – n•ento - della Re'pnbbll ca Romana, di Villa fran– ca , di .Mentana - ; fors<>la cr icca che gli si ern messa att or no, e che abusava della sua Ingenuità quas i in verosimil e t: del suo carattere Impul sivo. gli aveva falsificato la verità sin o al segn o di crear e in lui una str aord ina ria ossessione per il timor e di un 'agg ressione fra ncese. ComU1'.ique, è indubi ta to che Crispl orllò la Fr an cia col mede– simo odio ohe prim a aveva sentito contro gli op– pr essor i della Patria. Si mise verciò - sia detto senza irrJJverenza - a i servizi del Principe di Bismar ck, che per lui divenn e, nientemeno, -un ,grande e genia le asser– tore di pace. « In questo asilo del patriottism o, dov e si ve(Jlia al man tenimento della 71ace d'EU– r opa, lascio questo mio ricordo 11, scriveva In un album, il 2 otto bre '87, ne l castello di Frledrichs– ruh e. Ne lla mente <li CriS'!;)iera la Germ ania dunqu e, che impone va la pac e eruropea, mentr ~ '" F1anelo. avrebbe voluto turba rla !... spi? - « La lega delle tre mona rchi e - egli scm– , eva, U 5 otlol>re 1891, al pubblic ista frances e n esma rest -, cioè Ita lia, German ia. e Austria – Llnghe.ria , è stata costituita per garentire la pa – ce nel contin ent e e senza alcun desiderio di con– quista . Essa è, orm ai, il 1JIÌmo nodo della con- f 1rlera :i on e europea. s~ la Francia volesse, po– trebbe associa rsi all -. tr e 1)0t enze, le quali la rl– •·e,·er ebbero nella loro compagn ia con entusia – smo . li suo esempio sarebbe senza dubbio segui– t.. dalle alt.re, e noi a vremm o, senza pena e d'un tratto, gli Sta ti Unit i d' EurO'pa. Na turalmente, ne segu irebbo il disarmo gen..ra le, lo sgravio del cilan cl, il sollievo del cont rihuentl. .. ". L'It alia al leat a dell'Austl'i n., la Fr anc ia alleat a della Germani a ... Tu ta l modo, pel vecohlo sta– tista, l'Europ a s.i sarebbe avviata verso I futuri Sta ti Unili! E ne sare bbero stati patrocinatori - · secondo lui - Gug lielmo Il e Francesco Giu– s0ppel Semb ra Oi vanegg iare ... I quali, d'altra parte, non ci ebbero mai cosi fedeli a lleati come durante I due lunghi mini – ste ri presieduti da Crisp l. Nel 1889 egli diceva a l conte Nigra, aJnbascia .tore a Vienna, che ccn on . ci gioverebbe ave re Tr ieste", mentre Invece con– venivano in sieme sull'utilit à di a,vere Il Trenti – no: giud izio, questo, che abb iam santito ripeter e, sin o al maggi0 ID15 e a nche dopo, dal suol runici Chauvet e Sca rfoglio e do. suo nipote Palamen – ~hi, che, app ellandosi alla memoria del mln'istro sicilian o, volevano che l'It alia si tosse contenta ta dell'Arei vescovado di 11rentol Nel discorso (I i Firenz e rlell'8 ottobre 1890 Cri – S'Jli diceva: « Circondato i.n apparenza dal!~ cal – tla poesia de.Ila patr ia , l'Irr edentism o non è me – no oggi il più da nn oso degli errori In Italia ... 1 pr incipio di nazionalità, nella sua ultima espressione, u vrt può infatti, qualunque sia Il de– s' derio id,ealc , essere costa ntemente , la norm a t •clusiv.a del et iritt o J)olltico e d.itplomatlco "· E i, spirandosi a questi p,rincip ii, scioglieva Il Co- 1nitato Irred enti sta \Jer Tr ent o e Trieste e desti – tu iva. il mmi Rt1·0 del tesoro Seismit-Doda, che In un ban chetto a Udine aveva ascoltato In silenzi o ,un di,scorso iu cui gli si aug ura,va ccdi tornare 11. Trie stP con nave ita liana ba ttente Il tric olor e, mentire in gioventù da Trieste era venuto alla difesa di Vene.zia"· Ogni ta nto !lerò aveva come un ritorno aJ suo st esso passato e telegrafava al Cancelllere au – striaco o a qu ello tedesco, reclamando si tratt.a-e– se l'o meglio gl' italian i soggetti all'Austria · ma e1·ano lam pi d l nessuna durata e di nesau'n ef– fetto, come era una mera illusione quella dt cre – dere l'Ita lia, nella Triplice, alla pari (eon sue i-,arole) della Germania e dell'Austria! Questa convinzione - nota !'on. Colajanni - a , rl vò al pàmss ismo nell'anno 1889. e le su e let– tere a l min ist.ro della guerr a Bertolè- Vlale, che però non dt videva i suoi all armi, contr ibui scono a da re la misul'a di tale parosshsmo. In data 15 apri le .gli a nn unz ia che il 1889 è l'an no della pr e– p~raz ione alla gue rra contr o la Franci a. Consi– glia come pref eribil e, l'adozi one del r eciut9.IDent o territo ri ale alla prussiana, vuole svecchiare J'e serc1to, affretta la fab bl'ica di munizi oni chioma .,_ Roma gli amba sciatori Catalani e Ni~ra , spe – cHsce F rancesco Oucchi , suo uomo di fidu cia, da 131smarck a Ber lino, Invoca il con corso dell'Au – stria e della Go1mania, cerca intendersi col Vati– cn.no. i:>er mezzo del cardinale Hohenl ohe... Nel lel1br1le diar io di quei giorni 'Parl a continuamen – ~e cli mobilitaz ione, arm i, stato rnagg-fore, coman - Nel 1894, IPOi, favo riva con ogni meno l'lnilzla– t,va banca ri a. tedesca in Italia , telegrafando ap– positamente , il 7 g iugno, all'ambasciatore Le.nza a Ber lm o. E il 23 de l m ese stesso la Ce.sa Blei– chroder contribui va con 5 milioni alla. nascita della_ Banca Ccnnmerciale Ital iana, destinata a cll'V,emre la g,·an cte a ziend a bancaria tedesca in !talla. I n torno a questo pers onaygio é stata creata dai ·r,a:!ona/i sti , in questi 1,l/imi anni , tutta una l eggend a, ura:i e a una in terpr etazfone t enden– ziosa e in mr•lti caSi allllirittura cerv ell oti ca dei docttmenti. crisJJ·ini J)ttbblicati non int egralment e t con abili ray!)ru)))Jamenti arti {tci osi dal Pal a- 11ienuhi-Cris pi, 1:: lii un uom o iun o'ran tissimo -''./ttiUbrc,lissimu , buono per moti rivoluzionari '. s, é volu to f ar e un a svecie lii eroe nazionale quasi che tutt a la sua poli tic a estera, dal fa '. moso colloqui o di Oastein con Bisma r k alla b t– ta~lia di ".1,dua, non sia stata altro che un :e- 0tti to con ti nuo di illusioni opp oste a tutti i d _ ti ~ell a r e~ltà , lii im pu lsività in f antili, di i1:– z1ati~e ~rb itra rie , di sprop orz ioni orossolane fra t fini e i mezzi, e di in successi penosi e dann osi al va ese, la cui ora1utezza euli confondeva in b~ona fede - scusa 7,er l'uomo, non (Jiusti{t ca– ~1one v er il governant e - col 1)ropri o org ogli o 1)l rso,ial e. ll _V_it erbo, 11ur non avenrlo fatto uno studio analiti co lii tutt o il ma teriale disp o!libile, ha sa– puto_ f!ssar e ~on p~chi tra t ti sin tetici la fig ura st_onca del Cn ~1n._E 11oi r iproduciamo le su 1, va– ame, a{ftn~ hé t gi ovani non ig norino che /a leu– ae'.ula nazionalis ta non é <la accettar e ad occhi chiu~i e che certe glorif!ccv.ioni rumorose ed arro– ga~ti s~no ben lontane dall'essere fond ate su ba.,i sene e incrollabili . _o sup remo... Tutto ciò, per chè un « X a 11 torevo - 1_1ssuno ''.• _persona _lleuna di f ede, avente larghe 1rlaz 1on1 m Fr ancia, a.veva assicur ato al gen e– rate Menalbi1'0ae ad altri che i trancesi erano pr~nti alla gruerra e volevano a tta.ccare per mare . L~tnlam, at~asciator.e, a Londra, se ne mostra ~tup ito, ma Cr1spi gli dice ch'é n ecessario rit e– nere la cosa vera e prepararsi all a difesa. Inv e– ce, ~a cosa e.ra cosi falsa . che non vollero cre– clerc1 nè Sallsbury, nè Kaln oki, nè lo stesso Bl– sma rck, che cHch!arò al Cucchi di " non cr eder e asso~uta":ente alla 71ossibi !itd di un att acco con– tr o l lt al ta ", e aggiu nse che le notizi e allarma nti avut e . da Crispi proveniyano " dalla Parte mo– n_n.rchica del lpa,rtlto boùlangista , che int rig a al l ' alicano ». E' e,normel Questa_, in lbt1evissima sintesi, fu la politica estern di Fr ancesco C:rispi - politica da impe – rta.hsta, da dominatore cesareo di un paese che ::v ece a ve.va bisogno dli rac cogliment o per ·curar e • _sue ferite e cr ~cere e svilupparsi , _ la quale poi ha trov.ato ab tllssimi difensori e Incensatori che, sto rpi ando a loro profitto la verità I h ' creato un Crispi di maniera, veggente ~ ;rore1t: cont ro la Fra ncia contr o la Turch ' 1 A t ,· ' 1a, contro us ita, e P_erfln '> - se si volesse credere ad alcune recenti cosidd ette riivelazloni· d ' m ec1· te 1 un suo ?r ispi, allora 1 residente c!ella Carnera , Vide la prim a volta B1s_mark a Wil dbad , il 17 febbr aio 18 77._ " Io -: e~lt disse - sono incaricato di chie– dervi se <vo1siat e di sposto a sti,pula'!'e con noi un trattato cli alleanza eventuale, nel· caso fosslmo cos_tirett i a .ba tter ci con la Franci a O con l'Au– stria u. E Bismarck: - " Se l'It alia . fosse attaccata dalla Fr an cia, la Germ ania si riterr ebbe solidal e e s1 ururebb e a voi. .. P er l'Austria dirò franca – ment e c~e non voglio neanch e prevedere cotest o e,,entuaJità "· Que~ta ossessione cri~pina costò all o stato t' 1·itì, i inau diti. Men tr e nel triennio 1884-1887 ~ med'.a tra • spese ordinar le e straordinarie . b. la nci della , i 1- 335 381 guenr~ e .della marina presero lir e - . .066, n~l tr1en010 1887-1890, consu le Crlspi . secon~o _unaccur.ata stati stica del Colajanni - gh stosoo bilanci presero In media lire 459921166· ~:ioè t,omp les_sivamente, 373 milioni e 6W ~ila. lir;, 1l u, spes i per arm a rci contro la ~ran cia Non ~olo:. :ec~ diminui re anche le e:ntr a te, per .circa J(I milioni lii lir e, oltr e poi al danni inge nti ssimi cagionali dalla ,g,uerra di tsr(ff e Un dJi t l'u e proprio! · sas ro ve- E alla F1ra · h R . . ncia, c e Intanto s'era alleata della '.'ss1a 'per controbilan ciar e la pot enza dell Tr ' ph ce, sapete qual consiglio dava, Fran cese: c~: ico curan - contro la Germania!. .. fatti però par lano assai più chiaramente che non le interessate apo logie e dànn fi' cr· . ·1 t , o a rancesco . ispi I no evole posto che certo gli spetta 1 lo nc s~ra storia cont emp oranea, come ne - ,, 1voluzionar io a,git atoo-e 1.,.,.. 1 to patriota, ' · ' '""0 • 9 a re, ma senza ciedere ag l'inl at uam enti ed alle esagera.zl 1 S d1. lui il g1iudizio pi ù coscienzioso lo dà l'~~. r.:_ br 1ola , qJUando scrive che C . . . meridionale im uJ • . ~ 1 &!1 1 " &a un verù . . _r>. sivo, d1sord rnato, pi eno di lam- pi e d1 merav1gh05e lintuiz ioni tutto t I 5 , stess . , es er ore a e . t o e pnvo •li ogni potere di concentra.zio ne ·n e1:n_a"; e ag li effetti talvolta deleteri! deil~ sua poht1ca la migliore scusa ci seml) 1 . I on. Colajanni . ra a porti . 1 . , qu an do dice che ccanche gli er i or suot n on furono che con - costanti pr eoccupazi oni patriotsesru.tich enza delle sue e».

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