L'Unità - anno V - n.4 - 29 dicembre 1916

tatti ca . Se le difficoltà , in ~ui l'Intes a si tro"\'a ~ se le man ov,rc di Bethman.n Hollveg serviran'. no _afar capiI ,e a tutti che le lentezz e e gli equi – voci e l<i r~strizi oni mentali e :ill non f,ar ma i og,gi •.[uel che ;,1 pu ò fa.r domani, e il non parlar e mai cluaro, òhe so.no la d1elizia dei diplomatici cli pr 0- f.es $1-on,e m tempo cbi pace, sono .una imbe cilli tà e ." n ,pe1icolo e un delitt o in momenti come qu e– , t,, s~ msornm a gli uomin-i di Govern o de!Ja Qua– d ,·wphce Int esa si avvedTanno una buon.a volt,, che le ,cose si devono fame sul seri o e lea lment e e olrn -è ,gi unta per tutti l'ora supn nna delle re'. ~jlon~a ,hihiJtà anche -personali, facile ci sarà rip a– rare m b reve a,gli ewrori diel pa;,sato e avvicinar ci rapidam ent e alla p-ace - alla nostra pac,3. L'Unità . Il caso della Romania Il Jounial ile Genè·ve, i cui artieo li di politic a estena sono molto aplprezzat i dai competent i per la serietà delle informazioni e la. rettitudine dei gi udizi, prubblica intomo al retroscena de1l'inter – vento rumeno de lle notizie assai verosim ili e d•e– gne della maggiore attenwone. E' oe.ne che il mondo sappia - afferma il Jour– nal de Genève - che gli Alleati non hann o ne s– sun r imp,rover o a farsi in questo doloròso avve– nim em.to. Anzitutto, si cr<ide gen.ern.lmenoo che i rumeni si,eno sta ti ol)bligati dag li Alleat i a jntervenir e. Ma qu esta è !a version e tedesca del f atto: ed è falsa. Ricord famo che anche per l'It alia la Ger– mania ha me!;so in circo laziooe la. frotto la che sia stata obbligata a intervenire dalle minacc e dell'ln,gh'ilterra. •La ve,iità è che i rnmeni entr &rono ne ll~ guer ra di loro Ube,ra i111iz.iativa,dopo due anni cli es ita– zionj, non sul fatto dell'i ntervento, ma su ll.-i.dat a e su lle condizioni di esso. Si può dire anz i che se una pressione è stata esercitata, questa si è avù– b da ·paJ-te de.Ila Romania sugli AlleatJi·. Le do– mande deUa ,Rom ania in premio del suo inte1,von– to son o state enormi; e certi Governi alleati, per es. la Rus sia, hanno semvre ritenuto ch e l'inter– Yento d&lla Romam.ia 111011 valeva il pr-ewo, che la Romani.a domandava. Finalm ente 1a Romania ot– tenne qu el che vo'leva grazie ·all' appog,g-io della Fmncia ~ dell'lm,gfriilt erra, fr 81.tolose di ripa ,·a •:e l'ln ,-u,coesso bu.g ,ar_o con un ,s,uccesso d,jJploma. ·•-~~ ~la~O ."ùSO. Quanto aUa data de ll 'interven.to , essa !u· scelta dalla Romania, tor se sotto la minaccia deJla Ger– mania, non ~erto per la pressione degli Alleati, che non !o consid eravan o affatto urgent e. Gli Stati maggiori degli Allea ti av-evan o me sso in guardia i loro gove-rni con~o ogni s'l)eranza inconisiderata. I circoli militari mon ignoca~no , iuatti, che !"esercito romen o non era pr-ov,visto l:li su1ficient e artiglier ia, che mancava del tutto cl i a rtiglieria pesant e e che la dotazione in cartucce era insuffici ente . Sapeva.mo che l'a lto comand o ro– meno , ad eccezion e del genera le Averescù, non isp'.iirava piena flduda d,al punto di vista 'milit a re . Sapevano che Qa Romania, per diffidenza verso la Russia, a vev,a volut o fissare essa 1a misura dei soccors i ohe la R,uss ia awebbe dovuto mand a re : misura derisoria , che i ru ssi fino dal primo gioT– no fornirono IPUThtualm ente . Sapevano che , sem pre per la stessa difflden~a, il lprob'lama del co– mando , delle tnuppe russe era rimasto in sospe – so ; e le trup pe russe ·, che operavano in Romani a, si trov,a-rono poste sotto un comando romeno , che non dspir ava una int ieiia fiduci a. Finalmente, co– nos cevan o il piano di cam p agna della Romani a, che s'e:ra lasc iata addormentare dalle sue tr&tt à– ti v<i con la Bulg,aria, e che voleva prec i'pitarsi fi– no da l prbno giorno sui territori agognati con – tra;riamente a i con sigli più preci.si degli Stati mas,gior J alleati. E' stata un a ser ie di gravi errori, ciasc un o dei q uali può esseire sp iegabile , ma che riu ruti dov-e– vano fatalmente condurre a una catastrofe . L'errore dei Governi alleati, in siffatte condizio – n.i, fu quel lo di lasciar mRgniflcar e l'in tervento Tumen o come un av,ve.nlmento decisivo. E dal pun to cli vista ~lpl omatlco avevano ragi one. Ma l1ot ca.Gino Bianco L'UNITÀ doveva,no temer pr esent e il lat o militar e. Hann o sac rifica to l'av ven ire a l tri onfo imm ediato. Cedo ,. non è lecito dim in,uire ;3 !PCSO di questo av,v,enun ento. Ma è ingiu stizia somm a rov esciar– r,e la responsabilit à su lla R,ussia . I ru ssi hanno disapl)'rovat o l'int ervent o dei rumwl.i. Con tutto t_iò, ha,n~ o pr omesso un cont ing ente di tr1Uppe, e 1hanno rnv1ato , rinur.ic" i-ando an che al diTitto di comandarlo. Hann o fatto di più: hoon o aJbban – donat o Halicz, pr eda che tenevano ,«ià nell e ma– ni, per and are in- soccor so dell a R;nenia. Si fa ad essi 1iJ 1irnprov er o di non a,ver sa lvat a la Va– lachi a . Ma come avreb'b ero 'potut o salvarla? Bi– sognerebbe' inve ce lodaTli di non avere arr ischia– to ,la loro artigli e·ri a in -un'avventura votata al– l'in successo . Di fronte a 3000 cann oni p esa nti del– l'esercito di Mackensen- -F alkenhayn , Ja sola sa g– gezza era di ritirar si. A coo avrebbe servit o sa – crificaTsi? La Rumenia, ,oan tutti i su o,i erroTi ha reso ag li Alleati un servigio: ha attivato co~tro rii sè l'eser cito che era destina ,to a 'battere Brussiloff: €- di questo ser v_igio ,gli Alleati dovranno tenern e conto. M-a -questo servig io avre'b'be pxodotto un di– sastro, se i rus si av-essero comm esso l'irn[pnud,en– za di avvem.turarsi n ei piani della Valachia in – vece di limitarsi, come ha .n fatto , a stabiilirn 'una t,arl1ÌJeo•a n ei Carp azi bo~ osi. Queste informazioni del Journal de Genève me– ritan '<l, come dicevam o in principò ·o, la maggior e atte=ione, •anzitutto pe~:chè ci con senton o di cal– colare l'esatto valore mi'lita re tlei fatti cli Ro– mania. Questi fatti •sono oe:rto doloro sissimi per i ru– meni, che pagano a prezzo assai ca"Togli CJrrori del loro Governo, ma in realtà non hann o spo– stato in nulila l'ecpilibrio dell e forze. Quelle sol ~ furn:ioni, che l',eser ci-to num en o poteva com'pie1·e in q1uesta guevr a : non pass are dalla parte dei te– deschi, obbligando la Russia a immob ili7.zare mezzo mi lione di, uomini in Bessa11aJ1:,ia., e passa- 1·e dal'la p&l'te dell'Lntesa obbligand o i tede schi a fare essi uno sforzo di mezzo milion e di uom 1ru - queste funzi oni l'eserci to rum eno le compi e sempr e oggi, come le avreùJ'be comp iu te se non fosse stato costretto a ritirarsi. Le condiz ioni mi – litari dell'Inte\Sa, graz ie aJl'~111tervent o della Ro– mani a, ,non sono mig liornte nelle ,p roporzioni c:hc $Ì as pettavano coloro a oui eran o ignote le con– cli,iioni .r,ea li dell' esercit o rumen o, ma non sono affatto peg,giorabe, a,nzi sono mi gliorat e. Se i ru– meni non fossero ent1,at i in gueTra, i tedeschi &vrebbero uti1i'zzate le loro forre su :un altro fron– t e, e l'Intesa non aMl'®b e ,avuto q1uattn.,o mesi di 1,e11retta ,tvanq ,uill ità 'per prepararsi sempre me– glio alle battagli e deicisiv e. _ Ghe gli agen,ti tedes chi albbiano approlìttat o del– l'in su ccesso nu.meno per ,fa.re pr opaga.nd a cli sco– ragigia.ment:i e di diffidenza contr o Ja Russia, si eapi sce; come pur e si capisc e che )a Trip lica gio– litti a,n a-cle-rkale-s ocia lista ufficia le carchi di spe– oular e su og ni insu ccesso 'pe:r impadronirsi del Gove•m o e fare la (Pace separ ata . Quel ch e non si capis ce è ohe in molte città · d'Itali a certi pezzi g rossi nazionali sti si sieno dat a la vooe di f,ar e anch' ess i Ja propag a.nda dello sconforto e della r1 :ffidenza. Credon o f.orse già a.rriv ato il momen– to •buono per ta re il volt&faccia e ritorn are ai rpri– mi amori ted ,esc.hi e -ai coru:ubin agigi giolittian i? CENSURA L'Unità 29 " Organizziamoci ! ,, 1' utti i giornal i quotid iani e molt i uomini poli – tici gridano ai qua ttr o venti , che è (J'iunta !'ora li, 01,gani zzar si, che si devono mob ilitare i com– pet_en'.i, prend enrloli dove si tr ovan o, fra g!'ind u – st_riali, _fra Oli agricoltori, fra oli studi osi, dalia vita priv ata o dalla pubblica, senza riguardo al "g rad o » politi co o burocratico, ma collr,i sola 11reoccu1mzione della "capadtà » personale d·i– i~ostrata nel!a ~rati ca quotidiana degli affari , aeU~ prof essioni o de(Jli stud i. Ma intanto non si ha il coraggio civico, che in questo caso sarebbe ne~essar io per il bene del paes e, quanto e fors e 1nu del coraggfo milita re, di protestar e ad alt a v_oce in _Parlamento e fu ori contro il sist ema ita– liano di subordinar e sempr e ed in ogni caso la competenza spec'i{ica, all'opp Òrtunità politica ed elettorale . Con recente decreto del Ministero dell'Interno sono sta_ti istit uiti dodici circoli d'isp ezion e pe; mg'.!~re sull'appli cazi.one delle norm e dir ette a f acilit an gli appr ovvigioname nti e per regolar e la vendit.a di gene ri alim entari e di merci di lar(Jo consumo . . Cr~ando questa duplicazione d'or(Jani e di funzioni si è data una pa tent e ufficiale di in_cap~c'.tà all'uffic io speciale. creato per gli ap- 1'' ovvigw namenti, pr esso il Mini stero d'agricol- . tura , che potr ebbe trovar e un' atten uante ai suoi m ol!~pli ci errori , in mat eria. di consum i, non solo nell inc a_pacità organi ca della bur ocrazia a prov– vedere, in un campo cosi difficile e pur cosi estra– n eo alle sue ~?noscenze ed all e sue compe tenz r, m a ancora Vii< alla pressione del policantismo ignora nte, in m at eria economic a, àei var i Ver– ~nan m i, v er i quali la fobia ed il disprez zo rlcl- 1 economia sono stati titoli suffl cient,1 a,t elevarli al ara_do_ ili consulenti e dirig enti (attrav erso la CommiHwn e Cent:al e de(Jli app rovvigionamenti) d~lla .vita economica na zionale, in un momento difficil e e grave, com e il presente . . ~ a la cosa più... aUegra dir emmo, se la tra(Ji– c,ta del mom ento storico, che attrav ersiamo non ci vroibisse prend ere le cose 'da questo lato' s· è che ai dodici Circoli d'ispezion e degli approv~ig 1 iv– n.am enti, sono stati preposti... indovinate ottimi l'-lt ori, chi?!... DeUe persone pratiche di comm er– cio, di a(Jricultu1·a, di trasporti , che si foss ero oc– ci:pat e, durant e la lom vit a, di acquisti e di ven– dite di generi alim entari ?! Man co per sogno! _Questa sar ebbe stata v era or(Janizzazione tec– ni ca, come la sanno far e i no stri n emici tedeschi e sarebbe rius cita , se non in tutto, alm eno i~ vart e al!o scopo. Nel nostro paese le ragi oni e !e i,reocc·upazion i di opvortunità politica ed eletto– rale soffocano le consid erazioni di compet enza e capacità perso nale, ed att raver so !a scu sa dell'or– gani zi azion e degli appro11vi(Jionamenti si organiz– zano le... futur e elezioni po!iticlte. Infatti ai do– dici Circoli d'isp ezione de(Jl-i appro vvigionamenti sono proposti Ispettori centrali de! Ministero del– l'Int ern o o Pr ef etti a disposizion e. Ma quali com– v etenz e potranno essi av ere in materi a di approv – vigi ona.m enti ?! Si potr ebbe far !oro torto se non sapessero distingu ere il grano dall'av ena, /a ghianda dall e castagn e, un bue da una va cca?! Non parlia mo clelle condizion i dei vart m ercati dei vr ezzi, delle astuzi e degli in cettatori , dei pro '. dutt ori, ecc. E ver far qu,esto si è aumentato cl.i quattro posU il numero de(Jli Isp ettori centrali del Ministero degli Interni. L'industria dell' or(Ja– nico e l'industria elettoral e per il Ministero d,egl'i Int erni sembrano sorelle/ Intan to i nostri grandi quotidian i ed i nostri uomini polit ici o politicanti ripeton o, come or(Ja– ne tti meccan ici, 11 organi zziamoci »I Liberto. Si può collaborare utilmente all' '' Unità ,, I chiedendo il giornale a tutti i rivenditori e se~nalando aJl'amministrazione i nomi di ri– vend•t~ri a c_ni si possa affidare utilment e lo smercio del giornale; 2 segnalando senza ritardo all'amministra– zone tutti i ritardi o altri inconvenienti che possano occorrere net servizio 11ostale o di 'riven– dita;

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