L'Unità - anno V - n.3 - 22 dicembre 1916

22 dover s i ass icurar e sulla vita ad un istitut,o di Sta to. Sono malanni , imp osti dalla gelosia demo– cra tica ; a cu.i si fa l'abit udin e, come al la. gran – dine , a llo 1brin ate, a l caldo eccess ivo ed al troppo fredd o. Con la fab'bd caz ione delle (trmi invece non s i sch.ena. Non sono in gioc o alcun i pochi <• m olti quatt rini, un po' d i temp o e molta pa– zie02a; bens ì i supr emi in ter essi del paese . Non s i può amm ettere che, m ent re le fabb ri che d' a,rml cli un Govru•no straniero dotato cli un a burocra11ia inte llige nte e ipenetrat a dall'id ea ili Stato prn gre. discon o e si ,,endon o sempre 1 più formidabi li, •a bm·O<'ra zia a mmini stratri ce delle pr opr ie fa.bor i– che son:n.oochi e s i dia a l sollazzevole divertiment o deg li orga nici e dei l'ica tt i per iodici a lla borsa dei con ti·àtbuerrti. lo n on so in qu a: altrn modo risolvere il p.ro – blema, ru orclrè con il vecc hio metodo della Regia ·cointeress ata, attua to con la nuova formula della. Societ à anonima. Maf! èo Panta leoni, con la sua co;ns ueta penetrn.zi on e, ha gi:'.1. dett o che la "ocietà anonimo è .la forma dell e stat izzazion i dell 'avve – n ir e. Hicordo che alct1ni anni ru· sono ehbi a far stuclia re da un dist into a:IHevo della Università c,,nun e1·cia le di :Milano (il Dott . Ma.rio Lt;p cn n i) il càso tipi co cli appLi~a zione di que sto conc etto , clie è quello delle fel'l'ovie narli onal i del Messico. Ora w ai il !\lessico è uu. pa ese ro vinat o dalle 1,i,vo– luzioni e da i crupi-band a. Ma. n on bi sogna dimen – tica re che \ler u.n trentennio li! uVlessico parve un 'f)nese destin ato ad un g1ra11de pr og;resso econo– mico; mira colo che sa,rebb e stato dovut o ad un uomo di genio, Po rfirio Diaz, coadi uv,ato n egli i:llirnii tempi da un va loros issimo ministro ùeJlc fina nze, il Liman tour . Questi du e uomini aveva no tirat o su il i\lfessico dal fallim en to ad un alto grndo di credito nelle ga·andi pi azze eur opee; essl . 10 ruvevano atti-e~zato di ska de, renov ie, poste e cli qu aut '.a.ltri sono gli striumenti della civilt à mo– derna. Jl>osti fra l'inc:uùà!lle e il martello, fr a la r,ove.rtà di ,capit ali del loro pa ese, la qua le ren– deva necessar io ricor rere al ·capita le stràni ero, e il per icolo di abdi~are la pr dpr ia ind'ipende nza in mano dei capi talisti sunericani ed inglesi sov– ventru,i , i qua li si precipitavano sulle migliori r_i– sor se del pa ese 1>et· ottenere concess ioni perpetu e o a lunga scadenzo, essi inventarono la forma genia lissin1a della Società anonima, con parteci– paz ione. dello St ato . La rete prin otlpale delle fer – rovi e messica ne iè proprietà di 1Una Società ano – nim a ; la qua le ha em esso obbligaz ioni, a.zioni pr i– vilegiate ed azioni ordinari e. Le obbligaz iorui tutt e e la magg ior part e delle a.zioni pri valegiate son o in mano di priv at i. Non c'è n essun peric olo in ciò. Gli obbJ.igazionist i non hanno voce nelle cose soci~Lli~e gli azionis ti privi legiati, rui quali viene ass icurato, sull'uti le eventuale, il di.ritto a goder e per i p1·imi di un dividendo minim o, Il.anno una pa rtccipazi011e modesta nell 'az iend a socia le. Es si corr ono un a parte sola dei ri schi e quind i è cor– retto che non siano chi amat i, se non in piccola parte, a detilberrure ed' amministrar e. lnvece la m agigior parte delle az ioni or din ar ie è in man o del Gove rn o; il qu ale nomin a quindi la m aggio– ra112a dei consig li-eri d'ammjnà :stra.zion e. E' gi usto che l'amministrazione spetti agli azionisti ordi- 1,aai, poichè essi cor rono i rischi magg iori del– l'impresa e sono remunerat i solo quando si sieno pagati gli int ere ssi ag li dbbligamonisti ed il divi– dendo ass icurato ag li azionist i pri vtilegiati. E il Governo, serbando a sè la ma,ggio.ranza dello azioni ordina.rie , in fondo è il padrone dell'im– r,resa. Sia un 'impr esa con 5 milion i di obbliga– zioni, 10 m ilioni di azioni 'priv ilegiate e 5 mili oni cli azioni ord inari e. Il Gover n o, sottoscr ivendo a 4 mili oni soli di az ioni ordlinarie, n omina 9 sui 1:J amministratori, il !)residente e 8 cons ig1ieri Gli altri consig liar.i sono nomin at i : 2 drui porta – tori del resid,uo mili one di azionà ord inari e, e 2 dagli azioni sti 1>\ivilegiati. Si serba cosl il carattere pubblico aJl' intru.presa; null a può tlarsi che non piac cia al Governo e·rnm ris,ponda ai suo i fin i. Ma non si !perdono i hene– ficl dell'iniziati va pri vata . W sono 4 consiglier i d'ammini strazione i quali n on vogliono che l'im– [)resa lavo ri dn perdit a., i quali hanno intere sse a distr ibuir e divid endi, a non ad dormentar si, a compi ere orog ressi tecn ici. Ba stano questi 4 - e potrebb ero senza pericolo esse r e 6 su 13 - aro - .. ne L'U NITÀ n ,ini stra!,ori a dar e al consiglio ed a tutta l'am – rninist.raz iono un tono diverso do qu ello di un a a mrni n istl\8.zionc 'buro cratJica. Lo St ato ha d'a ltr o C<\nt,o int eresse a contr olla re un 'aziend a che in par te non è s u'a. I risu ltat i, buoni o catt ivi , del– l'irn1lresa s i m isu ra no doll'a ltezrn del dividend o di strib uito a.Ile azioni ordinar ie. Non è gra n mal e che il di vidrn do guadagnato sia alto, pe rchè i qu attro quint i di esso finiscon o nelle casse dello Stato . ·Gli o'bhligaz ionisti e gLi a1.ionisti pri vile– !l'inli posson o esse re mess i a lla. por zione congru a. I capi ta listi vann o matti pe,· 1.ma impr esa, la quale h a l'a ria cli esse re ga rantita dall o Stato, ~ si decidon o ad in vesti re i loro ri spam1i al m i– nimo tasso cc,r,·cnte su.I merc ato. In Svizzer a, il Govot•no fede1·a1e riusci a trovare , 1Per la sua Ba.n– eo. di emi ss io11c di Sta to, az ioni sti i quali si contenta ron o di un div idendo mas simo ciel 4 pe r cento . Questa se.mhra a mc la form a pi ù sn ella, più prat ica., men o peu·icolosa !) Cl' i cont rib uenti , più pr ofittevol e per l'e ra rio, delle future statizzll'1.ioni e 1DU11ici1)ahzzazio1d. lira.zi e a questa !orina, tro– vata bell 'e fatta, l ln gllil Lerru, elle 11e e la Hl ~. gior e azioni sta , pe.rcepisce fior di divid endi dul- 1c,se,·cizio del Canale di Suez e ne è pol iti orunenLe cd econo micrun ent e lu. pad ro.na . L lt alia h.. per– cc,p ito, g1raz ie ad L1t1 sistema allm e d1 pru"tec,pa. zioue agli uti1i, ben ti.027 m ila lir e nel Wl-1-15 e 12.~12 mila lire nel w1:..1G ùi s ,1a quota ùegli utili gua dagnat i c!alla Ban ca d'lt &lia, dal Banco d1 1 apo l.i e ·dal B1u1co di Sicilia. Se si av esse il co– r agg io e il IJuou 9enso di far rà.co rso ad ,un me– t,,do sim ile a quello che fun.ziòna ott imrune111te per la Bau ca d'lt a lia, la statizzaz ione delle fab – l:l'ich.e d'al'ln.i potrebbe esse re attua ta senza peri – colo di vedersi distanz iat i dag li altri Stati nell a· ga ra degli armamenti. * * * Dal gi om o in clli io sostenn i la tesi sovra espo– sta, l'id ea della naz ionalizzaz ione delle !abbrà che cl'armi h a fallo in It alia qualche passo . Disgra– ziatam ente se oo sono impadronit i i sociali,sti ed i n e•ut.ralis t•, ,pa rol e at~ua lmente imprdprie pe"· ind ica re coloro i quali desidera no la vittoria dei nosti· i ne mi ci. In un a r ecente toma ta de lla Camera (7 Jicem– Lre 1916) qu ella testa fine che r.isp onde al n om~ clell'on. Di Robilant prop on eva a,ppunto la sta,tiz– ziCfJle delle faibbriche d'armi; ma per scopi butt'a f– fatt,o div e"'Si da q·ue.lli per cui essa può essere un a cosa iagi onevole. E' qu·obabile che il pr opc1,ent e non si fosse neruiu,re acco rto che la sua pr oposta. cri, quanto di più gradito nel momen!,o pt>esen te potess e imm agtina rsi ai govem i austn,o-tedesc hi ; ma sta di fatto che un a stat.izzazione: - la qu a le voglia sul serio sig nifi care avoca– zione allo Stato e<L eserci, io in economi a dellà. prod'llZii.one di pr oiet tili, esplos ivi, canno ni, fu . ciii, ecc. - 111 quale abbia pe,r isoopo di impedi ,ro agli ind ustriali pr ivati di f.are guad rugmri. n ella fabbri– cazione di cose ne cessa rie allo guerra; - di imp edir e ag-li Ol!}erai dJi ottener e salati cresciuti ; una simil e statJizzazio ne saiw be oggi folle, cri – minosa, des iderabile solo da oki voglia la vittoria • clel nemico. Tu tti n oi, cJ1e non albbiamo aspe ttato fino ad r,ggi per dire ch e era u.n error e lasc iare alla ini – ziati va privat:i. la fabbri caz ione degli oggetti d'a r– mamento, rubbiam o però . subordinato la. n ostr a t esi alla condi zione essemsiaJe che la f,aJbbri cazio ne dov·esse esse re non men o efficace , prodJUttiva, e– ne rgi ca, inventiva . di quanto si ha coll!ini zia tiv a pnivata. P erciò si pr oponeva la forma della, So– cietà anonima, con partecip azion e dell o Sta to al ca pitale, alì' ammini stnazione ed ag li utili. E' n e– cess a,rio che .lo Stat o sor vegH, int erven ga, diriga questa _indu stri a, perch.è si tmtta di un gran de inte resse pu l>bli co, int orn o a cui devono lp:ron– clersi decisi on,i con vedu te di carattere pub blico. Ma la s,est ion e economi ca, la tecn ica produt– ti va debbon o ancora farsi con criteri privati; i qu al i non possono no·n esse re criteTi di lucro. Si pucì rid 1mT e la 'part ecipazio n e del ca pita1 e·privat o, com e <prop onevo io, ad un qu into, ct1escendo a quat tr o qu inti la, '(>artccipaz ion o dello Statb. Già era si fa cosi con l'im posta sui sopr aprofitti la quale, in uni one con l'imp osta dJi ricchezza mo – bile, a.sso1'be il 76 % dei profit ti di guerra. Ma a,s. snl'bir e il 100 % dei profitt i d'i guerra e ridw-re il sa la rio degli opern i al sala rfo n ormale è propo– sito pazz esco . Quel buon uomo del s ig. Di Robilant v-01-.rebbe pe rsin o cho lo Stato nsso rWsse tutti gli utili dell & fa,bbl'iche che lwvorru10 1-.er conto oo, gQVerni es teri! Queste sono chiacchi ere, ho detto e riipeto, paz– zesche cd in consa,pevolmente dannose alla con – dotta dell a g,ue,-ra. A me fu r accontato il. ca.so di una squadra di 25 0Jle ra i ch e in w1 mese, oltre il sala ri o quo tidi ano cli 5 lir e al giorno, guadagnò un cottimo comp less ivo di 16.000 lire. Guadagn o enorme, di Guas i 25 li re al giorno, ii1 aggiu.nta. alle solite 5 li.re, Bisogna impedire questo scon– cio, esc lam a il buon uomo, inorridil,o che vi sia , qua lcuno che lu cri sulla guerra . Bisogn a., di co io, persuader e, senza cost rizione verun ·a, (j\uei 25 o• pera i a. Jisp a rm iar e tutte o quasi tutte le 16 mil a ltre del cottim o, nel loro inte re56e e nell'int.eresse ael paes e; ma sopp,· imerle, con l'avocaz ion e di– retta allo Stat o dell'Jndu st ria, sa relbbe JUndelitt o. C:ucgli opera i, 4laga ti a 5 iiire aJ gio rru1, la.voa– ,EilJIJero per il valsente di 5 lire e nulla più. Fin che gli •uom iru non saranno camil:Ji"'ti ilo quello che sono , fin che non siano disposti a la– vorare tutt i per la patr ia con maggiore fervoi ·e che per sè ste ss i, ridane i salari, anche -s~opoi· – zionati , deg li ope,rai vuol dil'e chiede re che si pr.o– clucano meno cannoni , meno ~ucili, meno proi.et, .. tdi. Ed in tal caso con che cosa si difendemnn o nelle tr incee, me lo sa dir e il lbuon uomo Di Ro- 1..ila nt, quei contadini, di cui egli pigli a tant o a cuo re le sorti? Finiamo la con quest i pi ag ni ste i elettorali sui contad ini, quando la salvewLa di tuttr, contadini ed oipera.i, diipend c dal la vorar e tutti il più pos – sibile, ciasc un o nel l)rop,tio cam po! Il Hdh.iJant, che rapp reseRta dei contadini alla Came ra , ha ma i cred uto che q uesti pensassero a lul'Orare con int ensità od anch e semp licem ente a lavo ra11e quando si fa cesse loro il dtiscorso che egli fa ag li ind ,ustria li : " Producete e ri schiate. Se gli affar i andrann o ma.le , ipegigio per voi; se a.ndran- 110 bene , lo Stat o vj piglierà il 100 % dell'util e,,? Il buon sens o insegma che se sii v,(lglian in– du t·t•e ca,t)Ltal ist i ed indu striali ad a rrischi.ar e ca- 1p;tali , enei,g ie, lavo ro nell'ind ustri a degli wnna– menti, bisogna a !ore, lasc iar e alrriea:to una part e .deg li utili: un a m età, un qua ,rto, un quànto; pu.rchè riceva no qual cosa . P rete nd ere di mr as– sorbi1,e, da llo ,Stato tutti gli utili di giuerra è in– vitare g,li j!lldustriali C'he lavorano per 1a gu erra a oh.i'Udere !botteg,a. Io non vogli o t-'.là' monum enti e ll'illl.sciare pa – tenti di patr iottism o a colbro che per tempo han – no prodotto e fomit,o i carri • auwm~m •, le md:tra– gliat1ici, i carunoni, gli· ooroipla.n.i,, corr cui a!blìitr– mo r intuzzato l'offens iv,a del Trentino e vint o le battag lie del Carso. Han no fatt o tutt 'o ciò per· guada,,"'llare. Ma se di'Ò fu utile, w necessario , !'u omo d i Stato non ch'iudei gli ocelli' alla • luce del sole; e conclude: lasciam o a· costbro quelle. quota deg li ,utili eh-e è ne cessa ri-a per mo!ti'(>Hco, r e, iper centuplica re i l'oro sforzi. li buon uom o Robilant deve av-er ca pito · che se si r iducono i sala ri degli operai aJI' liv ello normo , le e si asso rb ono coll'ilD!posta tut!i I p.rofit-ti' de – gli ind ,ust riali , la frullbricazione · delle munizioni ' e d,i,Ue a rmi si• rid\.trr eblle eno1memente. E' sicco– me non vuole chi a mar e gli austri aci· fiho nella : sua Chiv asso, m a ne l tempo stesso v.uole me t– tersi in gra:1,ia dei su.od eletto1i contadini, sbmi– ta por la stll.tizz,azion e delle indu strie di gu ena . Ha egli fattb un'dJnclliesta 1 come em suo dbve1•e wi1na di a.prir bocca, in torno allo. lprodu~ione · com1>ara tivn. degli sta!bilim ent i, d ii Sfiato, degli! sta:bilim enti a m età ge riti · dllllb ·Stato e QÌ' quelli [).rivali su cui lo Stato ese.roit:a.• solb• u.n ctmtrollo .più o meno diretto? In Italia • ab!biamo stwbilimen– fi di tutti i generi ; e ad i un 1 de1>utatb, irtfla.mmat ò d i pu'.tJblico relo, 11011 dovev a riusciJ 'e impossibil e raccogliere da.tl 1dn argo mentb. P roballlilmente : se li avesse r acco lti, non a vrebbe parla-to; poichè è

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