L'Unità - anno V - n.3 - 22 dicembre 1916

L'UNITÀ 21 L'INDUSTRIA DeGLI ARMAMENTI Vi sono molti, i quali rit eng ono che la pr e– sent e gu en a eur o1:>ea debb a cagi on are modifica– zioni P'l'olond e nell'~se tto econom ico e socia le dei paesi eur opei, sovi·atutt o aco11escendo le fun– zioni dello S tato, il qu ale si ,è abi tu~to a 1am troppe c~ du,r ante ' la gu err a, perchè si decida ad a bban don arl e in segui to. Fin o dal 1915, nella rivi sta Mine rva ed a ltro– ve, io ho espr esso il con vincim en to che q uesta tendenza verso il colletti vismo loSBe affatt o tem– poranea, e che n on fosse per null a conveni ente continu rure negli esperimenti, pur e· necessa ri, ma cos tooissimi , che lo Stato va facend o. G I i in succe;isi nell e imp rese pri vate assunt e dag li S ta ti dur a nt e 1a g uerr a pr esente , più non si contan o ; sic ohè, alla rn sa dei conti, la guer ra av rà finit o per dai -e un a nu ova dim ostraz ione della supe riori tà della jnizi at iva pri vata sulla incompetenza bur ocratica. Il solo punto che la g uen-a m i sembra abbia messo in chi aro è la opportuni tà di dàr cara tt ere pubbli co alla industri a della fab bri cazione delle a rmi, del materi ale e del n av iglio da guerr a. Forse , a ppunt o pe rchè q uesta è la conclu sione logica della g uer ra, gli Stati segu itera nno ali ab band on a re questa fun zione pub bli ca alla ini– ziativa p riv a ta ; m elit re si ostin erann o a la re a ltri mestieri, di assic ur atori , ban chi eri o nego– zianti di gr an o, in cui ri escono assa i m edi ocre– ment e. Gli uomini son o fat ti cosi: che reputan o di esse re capac iss imi di lar e ciò che n on sann o e dispr eg iano le cose in cu i potn·ebbero riu scir e. La q ual verit à non toglie il dovere in noi di in– sistere su Quella che ci sem bra la r ett a via. J>o.recch ie sono le rag ioni le qu a li dovrabb ero persu adere a dar ca ratt ere pub blico all e in du– stri e d'armam ento (la bhri che d'arm i, di canno . ni, di cor azze, a rsena li e ca nti eri p er la cootr u– zion e de!la mar ina da g uerr a), con di vieto as– solut o ai p riva ti di esercitarl e, se non sott o il controllo e la parte cipazione dei goverru: 1° ee un fabbr ic ant e italiano di pas te ali– men tari ri esce a vendern e molle n egli Stati Un iti, egli avva nt aggia sè ed il paese e non cag iona alcu n dann o ai consum ato ri nazion ali. Se inv ece un cantiere n ava le ita liano (o inglese, o tedesco, ecc .) riesce a collocare alcun e nav i da. guerr a a ll'estero, siccome l'uni co client e possi– bile è lo Stato , egli accresce la forza milita re degli str anieri e diminui sce pr 0JJ0rzion at am en te la forza mili trure dell' It alia ; sicchè il nostro Sta to è cost retto ad au menta re le sue ordin a– i>ioni di nav i da guerra, per ri stabil ir e la pa ri tà di posi zio ne . E ' dann oso al l'int eress e pubblico ed è contr a– rio ai prin cipi fond am entali del govern o rappr e– senta tivo che la ooliti ca mi lita re ed i bil anc i della gue rr a e della m arin a sian o deliberat i n on da lla libera volon tà, aperta mente ra giona ta, del Pa rlam ento e del Govern o, sibbene in seg ui to alla sugges tion e prov ocata da.Ila in iziativa. ir respon– sa bile ed in teressat a d i un fa bbri ca nte [)Tivat o. L'esperienza, specia lm ente ins lese e tedesca , sem . br a dim ost ral'8 che un o dei mezzi p iù efficac i per provoca re un a doman da in terna di a rmi e n av i da g uerna è l'a ccorta con clusione di contr atti di fornitur e m ilitaTi con Stati st ran ier i, con cu i e.•\. ste o si suppo ne esist ere con trast o di int eress i ; 2° per la stessa r ag ione, m ent re un au mento nella doma nda della b irn 1.in Germania ci lascia indi fferenti , n on cosi un a umento nella domand a di cann on i e corazze fatta dal Govern o tedesco a.Ila Cas a Kru pp . Questo ci costringe a doman . dar e an che n oi cann oni e cora zze a lla stess a. Casa Krup p e ad alt re ditt e pr odu ttri ci, n azionali ed estere. Anche qui il vero padron e del bila ncio nazi onal e non è pi ù il P arlam ent o itali an o ; sono forze extra-co tituzi on ali ed irr espo nsab ili, i cui inter es i 1>0ssono esser e contrast.a.nti a qu elli del n ostr o pae96 ; G·no Bianco 3' pro voca re una doma nda ma,ggiurn di bin a non ,è !acile ; poichè occorr er ebbe crescere la sete o il desiderio di di sseta rsi bevendo birra, ed in– sieme i redditi necessa ri p er acq uista re la be– vand a. ,Cosa la qua le non è, se n on m piccola parte con la r écl am e, in pote re dei fabb ricanti. Nel caso degli wrma.menti, l'unico con~um atoro è lo ,Sta to, i cui fondi sono o paiono ill imita ti, !lvend o esso la potestà di ripa.rth '\l im poste s ui contribu enti. P er otte nere ordin azio1ù, il fab– bricante di a rmi deve solta nt o ma nt enerP vivo il senso del tim ore di aggressio1ù da !l'e stero e di compli cazi oni int ern az ionali. Pa re sia abbastan . za facile mant enere l'opinione pu.bblica in qu esto stat o di sovrecc itaz ion e e di app,·ensione, che è assai' propiz io al moltipli ca rsi delle 01·diriazion.i militari; 4° a Jar qu esto, le dit te produt trici di armi e di n avi da guerra sono spii1te altr esì da lla– necess ità di tenere occupato il loro enorm e ca pi. ta le. P oche ordin azioni all'rurno basta no a rimu – nerarl o lru,ga.mente; e, ma n can do qu este , il bi– lancio si chiud e a l contr ru·io con ingenti perdite. Si compTende quindi come le imp, ·ese facciano ogni sforzo per pr ovocar e r1valit à Ira Stato e Stato ne gli armam enti. E poichè le riva lità n egli a rmamen ti sono ca usa potente di guerr a, sembra contr a rio aJl'rlnte1'8Sse gene ral e che le g uerr e n on siano determin ate soltant o da gr aviss imi m oti vi riflettenti la vita dello Stato o della n az ione, bensl an che da motivi cert ame nte appr ezzabil i, ma non pubbli ci, come qu ello di rim unerare il ca pital e di alcune impr ese pr iva te ; 5• fa d,-uopo notare come le impr ese di a rm a– menti, le quali p ossono dete rmin are atti grav is– simi per l'avveni:re di un paese ed influir e sull o. volontà dei P,arlam enti , ft-equen temen te siru10 col– legate ,fr a loro con accordi, consor zi, trus ts in ter . n azionali. !Molte delle magg ior i ditte hann o fi. liali a,ll'estero; pa,recchie, an che di pa esi che fu– rono e ,possono ridi ventar e nemici, sono tra di lO1'0 collega te. Tedeschi ,seggo no n ei Consi gli di ammin ist rau..ion e di Soc ietà anonime ingl esi o fr8.11oesi o itahla ne. Il che, se pu ò essere util e o indiff e1mile qu and o si t ratti di fabbri cai ·e ll' rra o cioccolata , divent a 1>0r i.coloso qua.ndo si ta,bbri – ca no cann oni o n avi da gmerr o.. P oi<:hè all ora la nostra po liti ca mili ta re, l'amm onta re delle n osti·e sp ese, il tip o de:i nost ,i a rmam enti vengon o de– termi na ti sotto l'influ enza di interess i priva.ti non solo, ma str a.ruieri 1:>er g iun ta. E su qu esti int e– ressi pri,va ti str ani eri posso no inn estar si interess i pub blici, pur e str anieri , contr ari ai nostri . 6' h8.11no sp esso l'a bitu dine, codeste im prese di arm am enti, di as ,w m ere come impi ega ti ed in tenn edi ar i persone che fur ono u fficia li nell'e ser– cito e nella ma rin a dei Governi Joro clienti. Co– slum e n on bello, che lodevolmente si cer cò di ,,cp rinl ere in J tal ia e che testim oni a in esM fidu– cia d i ottene re ordin azioni più con influenz~ per – s,m ali r.he con la bont à del pr odotto. La. attribud one allo Sta to del cont roJlo 31.1 ogni sorta di fabbri che d 'arm i dovreb be esse re un a delle clauso le del trattato di pa ce, iI qua l< >mette.rà frne alla g,uerra europ ea. iLe P otenze le qua li com – ho.ttono per la indip endenza e la libertà dell'E u– ropa dovrcllbero esse re d'Meo rdo !per asiger e qu e– sta , che è •una delle cond izioni car dinal i per ser– bare la pace e l'a.rmon ia fr a i !Paesi in avvenir e. .\ ta l fine la obbliga tori età della regola per tu tti 1 pa esi è indi spensabile. Da.re l'osemp io della sta– tizzazion e delle industrie di gu erra sareN>e peri – coloso per una n azione singola., qu and o tutti gli al tr i paes i seg,uitasse ro ad a:bban dona re senza contr ollo la ,fab brioa.zione delle arm i alla indu – str i.a pri vata. In qu esti u ltimi i pr ogressi tecn ici potr ebbero esse.re assa i più rapidi che nel prim o paese: e pr og.ress i tecn ici vogliono di re ma ggior copie. e pe rfezion e di armi, con conseguenze dan– nose per qu ei pae~ che d a soli si fo9S6ro appi – gliat i alla .statizzazione. Nella gar a degli arm e, u1enti n on si pu ò r ima ner e secondi, sebben e sia ctesidera,bile trovare qu alch e mezzo con cui il pas – ~o di tutti gli Stati d ivenga più lent o e pruù com– porLabile per i contr ib uen ti. Un tratta to intern aziona le, per il quale tiutti gli Stat i a.de1'Clllti si obbh gassero a falhb,·icare armi e na vi da ,guerr a solo in stab ilimentù o ca nti el'i i, ulJblici o contr olla ti dal gove rn o e si òrnterd ices– sero l'ac quis to sia aU'in tern o e.he all'este ro da sta:bilim &nti pl'ivu,ti, 1>J1esente relbbe par ecc.hi va.n– ui.gg i: 1. la ,pol itica degli a rm am en ti dive,nterebbc un a.fare pu bbLico, come deve esse re. Dalle som– me spese e reg istr ate nei bil Rnci pul!Yhlici 1)0tr eb!be g iudi cars i d•ell'importa nza degli ar mrun enti dei singoli paesi. La fab bri cazione delle a rmi sa reb– be sogge~ta aJ co ntr ollo ed al fr eno dei contri – buenti, i quaLi sa rellbero ,necessa riam ent e chi a– ma ti a lor ni1,e i ca pita li necessa ri al lo impr ese •ptiliblich e; 2. ogrui Sta to sai•ebbe rid otto alle sue q>roprie r isorae od all e ,,iso,i,se degli staibiliment i pubbli ci dei ·paes i suoi a lleat,i, e n essuno Stato potreb be f.l r sorgere sul suo ~en·1·itod o sta bilim enti str apo– tenti, perchè dotati di ùm pi onti rbastevo ii a soddi – srarn alle doman de n on solo dell'int er no, ma an che dell'este ro. Gli stabilim enti Krnp p d i Esoon, e in min or mi,sura il Creusot, sono tern•iJbili strn – menti di g uerra , pe1rchè in tem po di pace !limn o sapu to acq uista.re dim eooioni suffl.cientJi iper sod– di sfare le dom 8.11de anc he degli Sta ti strani eri. Dimension i du nque più efficaci econom icame nt e· per queste <mp rese; e dimens ion i di sada tt e per gli stab ilim en ti pri " abi e gove rn at i\'i de,g>l:i Sta ti loro clienti. Scoppiata la g uerJ·a , i prim i sta bi– limenti son o attrezz ati a produr re un a rnassa di armi e di m uni zion i sufficien ti ,, coprir e il fal>– llisogno del pr O!pri o Stato , perchè prim a, in temp o di vace, soddi sfacevan o ai b isogni prop ri ed a que lli di Sta ti ~steri; e gli ,stabilim enti d i ques ti ultim i devono allarg,ru·si a furi a, perc hè essi. ave – va no dim ens ioni insul'flcienti persin10 a i bisogni d1 pace del IPl'O!>J'io Stato. Quan do, per trattato in te.rna ziona le, la fa,libri– ca11ione delle arm i diventas.<;eu n affar e di Stato , ogni Stato dovreb be dare a i pr opri stab ilim enti la dimensione econ omicam ent e più ada tta a sod– cli-sfRre liJ p ropri ,bisog,ni. La. ga ra degli :umam enti non cessercllbe ; ma non avverr ebbe più pe r ini – ziati va irrespo11..<.a.biie di pr ivati e di str a.nieri , si,h– bene dei pote ri re,;;ponsa.l:>ili e go"erna tivJ. Vince– rebbero in questa g ara q uei Governi, in cui fosse più ,~1;ile il sen so della di fasii naz iona le. Quan do si dice " sta tizzazi on e delle fa,bbri cho d'anni », non si vuol dii-e ~t ion e dir etta lrnr o– cra t,ica o gestione a mezzo di un a cosid etta azien– da autonoma, come quella de1le fer r ovie di Sta to e dell'Istituto n azional e delle ass icuraz ioni. Alt ro è la u stat izzazio ne », che " uol di re gestion e pub– bl'ica di un impr esa, con . criteri esclu siJvamont.c, pubbli ci; altr a è J'a>p lica zione pra tica del con cetto. Vi sono m olliss ime m ani ere di con cepir ~ la statizzazione: da lla p iù semp lice e più dan – nosa con cui semp licemen te si att ribui sce Qliel nuovo lavor o ad un a bra nca. della b ur ocr azia a quelle alquan to più snelle delle aziende a uto'. nome, in cui si ha alme.no la realtà o la pa rvem,a ùi un bilancio specia le cLelle entr ate e delle spese. L a.m.mini strazion e delle ferr ovie di Stato e l'Ist i– tut o nazional e delle assicu razioni sono g ià qua l– cosa di meglio di ,una dirrezionc gener ale dei Mi– nisteri dei lav,ori pu!bhli ci o dell' ndustr ia. La d il– feren.za n on è g ran de; poichè tut to si/ r idu ce r, poter e esam in ar e e criti ca.re un b:ila ncio parti c0- la re, !)Gr veder e se si sia perso o g\Uadagn a to un n. somma magg iore o min ore. Le ap par0Il7,e delln. autonomi a e di u na certa libertà di i.niziati vn g iovan o tut tavia pu r sempre . Ricorr ere a questi metodi an tiqua ti di stn.tiv.- 1.a:rJ.one sa relJbe eno rmemente pe ricoloso in temii di raobrich e d'ann i. Ci si pu ò adatt o.re a paga re co.rl i tra sport i ferr oviarl 1 si l)'UÒ ~o])'J)orter c di

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