L'Unità - anno V - n.1 - 8 dicembre 1916

6 Se è vero che le fabbr iche tedesche hanno con – tinuato " lavora.re dur ante la gu er ra per accu– mular merci da e~poriare fuori di Germania, non appe na fatta. la rpace, noi oc dobbiam o esser lieti. Quelle me rci se rvirann o a paga.r e un a part e al – meno dello. indennità. I tedeschi, invece di ven– drrle, dovrari110 cederl e sen.:a compenso. Questo vuol dire che i tedesoh.i d ovranno espor – /.arc scn:a imvor tare. Se i tedeschi fossero scimu – riili remo i nostri « naz ionalisti economici II do– vrohl>ero ooscrc felici di questo. pr ospet tiva. l i « na,iono.lismo economico 11, in[aUi, vuole espo r tare senzo. ln,portare: cioè vuol o vendere senza rom1}r1tre; cioè vuole lavora re pe r cedere ngll st rnn i<' ri il r, uLto del proprio lavoro; cioè vuo le pagnrr ~ponta nea mente una ind ennit à che ne s– s111mp~rsona di bu on sen&> amerobbe pag are se nnn dlfpo una comp leta sconfitt a milita1 ,e. La indennità annua (.!Ul"llapar te ùi indennità, che la Germania non putm pugure 1111mediat.a.mente,si potrà conside– rn.rlu come debito pubblico della Germania., d i , 11i il Governo te-desco pagh erà gl'inter essi ann ui : SUJJJJOlliam o cinque miliardi all'anno. 11 Gove11notedc;,co, cioè, d ovrà prelevar e cinque m ili<ll'di amrni sul [)Opolo tedesco per 'l)agare J'in– terC'sse del <Il-bilo. Jl popolo tedesco pagherà cosi l<Lrnl1>a ùi non esse rsl r ivoltato cont ro il suo go\\• 1·110su i primi dell"agos t0 1914, allor chè il Go– , .. ,·110 tedesco scatenò lo. guerra. l' na. p:ute di questi ciruiue miliard.i saranno rpagut i con la riduzione di spese pubbliche an – nu uli lra cui, specialme nte, quell e ,lei.le spe68 mi– litari che la Int esa viltoriosa dovrebbe imporr e al vint o. Il re,s1•l- per esempi o cinqu e milia rdi - sn ri, 1>agato dalle tasse. ~la per vagar-e cinqu e miliard.i all'an no di ta.."6e, ollrt' ,1uelle che occow erann ) per pagar e i debiti cli guer ra ù<'lla. Germania e sostene re le s1}8Se normali della 1iubblica ammmistraz ion e, il 1iopolo tedN<co ùovrà lavo ra.re a produrre nuo va ri c– chez,.~: dovrà lruvorare acc,tnitament c : dovrà la– vor:ir• rpiù che non lavora~se pr ima . Potrebbe lavora re, se noi nretende6Si.mo di ro– vinarlo, rio~ di dist mg gere le fonti della sua ric– chcuu e cli impedirg li di lavorare? Anche se ciò fos,w possib ile, il r-isulta.to sareb be uno solo: l'In – tesa si troverebbe di fronte ad un pa ese che e96!t ~te,sa avrebbe reso ste rile. Sarehbe quc,t,, la conseguenza assu rda d i un udi 11 a nli ledesrn cieco e ign orante , che volesse confoncle1·e la. g uerra p oliti ca, cbe è necessaria per s!)ezzarc nella Germa nia ogn.i p iet ra di ege– litr>nia politira, .con la. guerra economica che si ,·on,•hl~ fa.re dopo la vittori a politi ca; ma che , ic<',èrsa ..a, ebhe in ro tradò izlone con le co11se– ~1 1t•111C' fina.n,i ar ic dello vittnria politica! Agricola. Premio agli abbonati Gli umici che invieranno all'Amministrazio– ne lite 1.50, oltre il prC>zzo di abbonamento, ri– cevemnno una copia del volume COMESIAMO ANDATI IN LIBIA studi di Agricola, E. Azimonti, A. Bernin i, L. Cuelani , C. Colamonico, .\ . Ghisleri, c. Girelli , C. Maranelli, G. Prezzolini, G. Ricchini, A. Hinè, G. Sall'emini, V. Simonelli, Ungeografo, Uno studioso di storia antica, E. Vaina . La lettura dr questo libro è utilissima spe– cialmente oggi in cui, quegli ste si signori, che Lurlupinarono con le loro menzogne l'll alia al tempo della pazzia tripolina, tentano ingannar– la ancora una mila con gli stessi metodi, con gli sles i tipi cli menzogne, e sviare la guerra d • Italia dai suoi -fini di giustizia nazionale e internazionale, e farne una bestiale guerra di imprriali smo preparatrice di altre guerre peg– giori. C:onoscrre e far conoscere le menzogne di ieri e gli autor i di quelle menzogne, è il mezzo migliore che ri sia per rompere le punte allr 11110\'e mPnzogne degli stessi autori . oggi. FATE OGGI (JUf'/ che potreste far e domani. rioè, se il giornale l'i piac e e pensate di ab– bonan•i, non lardale a comprare una cartolina - 1·aglia di cinq ue lir e per l'intemo e di dieci lire 71erl' estero, e speditela all' Amministra ziorie ,/1'1/'llnilù, via Adda, 4-- ROl!l1a. ,no Bi neo L'U NITÀ Frammenti della vita italiaoa. Per la posa di un a prima pietra I I. Ila.I Jluma di a,p,)li, 12 nuvemh, ·e 191:l. Circolo soc,ùti• ta cli Stella. « Cittadini/ " ;-,;,,11' ultima lotta eleLl.orule poliLica, noi pl'o • rnl'lu:nu11u ohe il ùeJ)utato soci alisto, mentr e a – , ,·clJlJo dedicato LuLt.) le sue cure a lle classi lu– vurut rici e 1:roleLarie, a, reobe posto in cima ai l>l"OJJl'ii pensieri gl"inte ,ess i locali del collegi o. " L'o11. Art w·o Labriola ha piename nte adem– ~1iulo al le proprie promesse. Il mandamento rii Giugllo.no in Camp ania, parte cospi cua del VI col legio, !la visto ri l'Olte iml)Ortanti qu esLioni , alle quali la sua vita era connessa: la cattedr3: d r ag ri coltur a, la ~truùa di Sant o Null o, la _corJ·1e_n~ postoJe di Quaglino, il miglioramento dei serv1z1 postali e di sk u re,,a. pubb lica, ed altre impo r– tanti questioni. " Siam o poi lieti di c"municar, •i che i maggiori problemi inter !l6&anti la sezione Stella stanno pe r a vere dovero sa soddisfazione. u Il J2 novemb1·e, col concorso delle autor ità municipali, vHr a nno inaugurati i \o,vori 'l)er la lastl"ica1,u1·a e la sistemaz ion e di via Sa.ola Te– re~a e via Nuo,·a Capodimonte , della fognatura della parte alta d ella sezion~ e por l'ediflc io sco– la,tico in p iazza ~lari o Pagano. Più in là sarà pOlllOmano a i lavori per l'uscensol'8 fra In Sa– nilà e Capoùimonle. " Cosi prnltlema quaranlennali cbe la negli genza. e l'abba ndono da parte di uomini .dediti solo alla soddisf azione di inte<ressi personah, ave– va.no trascu 1,at i tro,·ano per mezzo dell'on. La– bri ola, efllcace.rr: enw coa diuv ato dal vice sind aco Francesco Lui se e dal cons igliere \Jro:v. Giuseppe Olas ucci, la loro soddisfa:làon e. " I socialis ti mante ngono le loro promesse! li Comi tat o ctire lt ivo " · II . Urti Roma del 13 novembre 1916: l eri ha av uto luogo la solenn e ce,rimonill dell a posa della 1Hima pietr a per ; lavori ùi IMtric a– mento delle vie di S. Teres o. e Nuova <11Ca.podi n,ont e dal Museo Nazionalo al Tond o. Poe~ dopo le und ici cominciano a giungere le "ùLorità.. Vediamo fra i pr.imi il deputato sezio– nale ,111. ,\!rt!.lro Lab,·iola. Giungono poi il smdaco nu ca del Pezzo, i! JJref ett o Meiuinger, gli onore– voli Lucci e Ga.1,giulo, il generale Ferri, coman– d'lnte la Divisione. L'on . Labriol a dice: Nata dal... 'l)opolo, l'Amm in istra:ion e blo ccar . da sapev a di dover sfidare l'odio e l' o.vv. ?rsloue c!i quei ceti nobiliari, curialesch i, rncrestani e JH"OJ)rietari, che, ininte rrottamente, dal 1860 al 191 i avevano av11/o in feu.to la ci ttd. Complica– zioni imprev edibil i e spaventose aggravarono la sua posizion e e le tolse-ro og,ni possibili tà dì at– tend ere al sistematico svolt im,ento del p ropri o piano. ,; Tuttavia , come 'l)uò, con tutte le inevitabili con– coosloni a.Ile circostan1,e, simile a mare in tem – pesta, che pur fra lo infuriare delle onde mira ai porlo, la nostra Ammin is!,raz.ione non dim entic a i doveri che essa si è assunti verso il popolo dell a ca.ra città. In epoche di vive re caro t più conveniente una 7,otitica di cpere pubblich e. Come rappresentante politico di questa sezione sono lieto di aver part ecipato alla riparazion e, sia p1Lre in minima misura, dei torti che si erano fatti ad essa dalle passate amministrazioni nel – l'assegnamento dei la vori pubblici. Sono convinto che il suo miglioramento edilizi o contri buirà al suo miglioram ento sociale , eleivando questa n o– stra plebe dal la miser a condizione morale in cu i irl'l'putridi soe a un o stato di maggior di_gnitò. u mana. Term inati i discor si tutt e le au toritd pr esenti appongono la loro ~rma a.t una artistica perga . mena prep ar ata in ricord,> della odierna data 1lall'11f~ cio tecnico municipale . III . Oal Roma del 26 novembre 1916: L'att uale gabinetto, che ha indiscutibilmente il torto <I i una composizione pletor ica e farr ag ino– sa, ha però rivelato tempe ramenti energici e 'Per– duranti di ablll ammin istratori. DtLe sottosegre- tari: iI Cànepa e tl De Vito, hanno riab!l i tat o I uffìdo, creandosi còmpili , e or!e1~am em,, chP non sarn nn o 1ierduti per l ammmis tra.uon e. ARTURO LABRIOLA . IV. Dal M essaggero dell'S novembre !91~: Unn democ 1,a.zia politiru nel Mc1.zog1orn0 deve comincia.re dal con ~epire gil'inl ereS&idi 1,utt"-un a regio n • al disopra ùi quelli del comu nello ~ del n,anùamento. Ogni democru_z10. ne.1 ¼ezz~1orn o com inci dal tbatter e in brecc ia la lue loca.w1t1ca, cominci dal dispr ezza,rn e le rorzc dal sov'lertl rle mercè J'organ izzazwne degli interessi e la d ff\l - sione dei 'l)rincipii. .-\.lHUHO LABRlOL:\ . Partita patta_! .llc,rni eminen ti 11ensatori, t ra questi il 71rof~s– scre lR\ tNG F1s11t:11, che g1Lardan o come neutri e s 1,etta tori ser eni l'immane conflitt o, hanno. s?ste– nuto che la 11.auoiore fort1Lna per La mnanita sa– rebbe che questa gu ~rra flni;se come p ai·tit~ patta. Così oylli be/l i gcr1mt e us cir ebbe clal conflt/to co11 t, costol e rotte e con la persu~<ione della perfetta ;,rnlitilcì di ricorrere a nuo vt nuer r e, per tentar e. conquiste di /erritori e sovr :1ffa:.ionf di p opoli. . l. 'a/Lraen te ragionamento non turne conto it , questa cir costanza: - che nel. con flitto. euro~eo w 11,lla tt ono, da un,1 part e, le democr azi e pa, La• menta,· i del! 'Europ a occiden!al e, che erano contro la guerrn e che sarnnno contro ogni g1Lerra di conq1Lista; e, dall'altra, g/'Imperi cen trali i1'. cui domina la casta terriera e militare , che comtdera ancora la guerra come m•::o di con q1tista all' e· stero e di dominio all'in terno. l!:J)J)erò se i! con (litl o finisse come ~lita patta,_ ~uesto risultato no n pc,r egucr ebbe tra i du e gru11p, bel/iggeranti i ,ischi fut1Lri di r eciproch e aggres sioni. La 'Par tita patt a sarebbe per la Germania ·una uiez:o.i sconfi tta e alimentlreb be lo spirilo ciella ri vi ncita . La ;Jaritd d ii rischi futuri non .1i ult errà se non SCLllflggend o e rtbbattendo il mi – litarismo pr,,ssiano . Agli amici dell' "Unità ,, f pr ezzi enormi raggiunti dalla carta in que_– slo periodo di guerra, ci _obbli gano q. dare _il giornale in forma assai dimessa, afftnchè sia possibil e mant enere il prezzo dell'abbon amento a li re 5 annue, e del numero separato a 10 cen– tesimi . Con lulto questo, la pubblicazione del gipm a– el non potrà avvenire senza una. notevole pas– sidtà. AIla quale è necessario che gli amici del giornale fac ciano fr onte con sacri f ici straordi– nari, se considerano utile la nostra opera e se roylio110che continui. A noi non sarebbe diffici le raccogliere un gruppo qi pochi ami ci, che cop1-isseroqualun– que clisavanzo con le prop rie riso rse personali. Ma ci rifiutamo e ci rifiuteremo sempre di ri– correre a questa forma di benefi cenza giornali– stica per continuare nella nostra opera. Noi in – tendiamo che quest 'opera sia sostenuta preva– lentemente dfllla solidarietà attiva dei lettori. O i lettori consentono al nostro la voro, e de– rono assicurarne le condizioni fìnanziarie per– chè esso possa essere continuato. O trascurano di assicurarci queste condizioni : e questo vor– rebbe clire che l'opera nostra non è considera ta da essi necessaria, e che quindi noi dobbiamo rinunziare a un la voro che non risponde a nes– suna corrente imp oi'lantl' del nostro spiri to pullblfro . f,a nostra opera 7ntòessere aiutala : t• Sottoscrfrendo una o più azioni df'/. l'Unit:ì; 2• Prr>ndmdo un abhonmnPnto sostmitorl' 11,muodi lire 20 , o srmntralP cli lire iO; 3° T'rendenrlo un abbonamento normale d1 lirP :i annui', piuttosto che comprar e setlima– nrt pn Sl'llimana il ginrn all' dal rivl'nditore; 4° Facendo conoscerp l'Unità al maggior numero 71ossibill' rii amiri. chi Pr/l'nr/olo in /et. tura nl'i crrf{ è. nei circo li. nei 11ubblici ritM ni: 5° fnriand o all'Amm inis tra zionl' dell'Un i– lù (Roma , Via Adda; 4-). nomi di possibili ab– honati. 71erl'invio di mtm l'l'Ì di saggi.o.

RkJQdWJsaXNoZXIy