L'Unità - anno III - n.38 - 11 dicembre 1914

586 L ' UNITÀ 1m'c.nlrat" anglo-fr ,rncese nel Belgio. Ed era natural e che si accordas se con la Fran cia e I' In ghilterra su ciò che do\·esscro fare nel caso che la neutralità fosse violata dalla Ger– mania e dopo che la violazio,ie f osse avvenuta. Èra questa una prcca1i.~ionc element arissima. E il Belgio doveva prende rla d'ac cordo con la f.'rancia e con l'In ghilterra, e non con la Germa nia. Avrchbc dov uto, forse , affidare le pecore :-ti lupo ? E che Franci a e Inghilterra non avessero 1nc~sun int c,rcssc a invade re il Belgio, risulta lclnaro dall andamento genera le della guerra. ! La Fran cia era inesp ugnabile su tutta la j·fronti cra tedesca e indi fesa sulla frontiera f bctga . Se la Germania avesse tenut o fcdc, \ com'era suo dovere:, al trattato di ncutralit tl, / ' eser cito tedesco sarebbe rimasto imm obi– / Hzzato per chi sa quanto temJX>di fronte alla 1 fron tiera fran co-tedesca, e intant o la Russia J avrebbe decisa la guerra nello scacc hiere orien- ta le. 11 pia no fran cese era semplice e chiaro: immobi lizzare la maggior quant ità possibile l di forze tedcscho in Alsazia e Lorena, dand o I alla Russia il tem1x, e il modo di schiacciare: altro ve il comune avve rsario. AJla riuscita cli questo piano 110 11 occorreva invade re il Bel- gio: b...1.stava che la frontiera del Belgio fosse garcntita dalla neutralit à e che la flotta in– glese: assicurasse la l\fanica . I tede schi, invece. non potevano mandar e t in aria il pia no fran cese, che prostrando rapi – r, da mente la Fran cia ; e a quest o occorreva la 1 sorpresa de l Belgio. I L'l sorpresa non riusci elci tutt o in Belgio, e non l'iuscl affatto in Francia. E ora la Ger– mania deve soppor ta re il peso cieli' insuccesso militare e della respo nsabilità morale cli un delitt o, che ha an che il tor to di essere stato un erro re. E finora nè i documenti nè i commenti della Nonldcutsclu : Affgcmei11e Zeitiwg hanno dis-..ipata quella terribile responsab ilità. I soclalf:iti tedeschi. li fatto pili preocc upante della seduta ciel Reichstag del 2 dicembre non ò la stranezza e la pov ertà degli argoment i, con cui il Can– celliere cicli' Impero ha cercato cli fare l' av– vocato della Germa nia : un Govern o, che lotta per affermare il predominio del suo paese nel mondo , non può evidenteme nte fare appe llo a principt di giustizia, e quando si mette su questo terre no non può che ca– villare miseramen te. Quel che impr essiona e pr eoccupa è l'atteggiament o dei deputati so– cialisti. Il voto dato dai socialisti tedeschi alla po– litica impe riale, nella seduta del 4 agosto, si può in larga misura giustificare. Una colossale ca mpagna di menzogne, orga – nizzata nella stampa. di tutto il pa ese come :solo i tedeschi sanno organ izzare le cose buone e le cattiv e, aveva fatto credere al popolo intero che la German ia era stata assalita da lla Russia e da lla Fran cia: i deputati so– cialisti potevano, quindi , in buona fede, con – sentir e ad una guerra che veniva. descritta come difesa contro lo zarismo. Coloro che, in quel momeuto vivend o fuori dell'ambient e spe– cialissimo creat o in Germania dalla stampa ot ti– mam ente irrigimentata dal governo, hanno par– lato cli trad imento dei socia listi tedeschi contr o I' internazi onalismo, sono stat i troppo pii1 severi di quanto la equità consentire bbe. Che qualcun o · dei deputati socialisti pii.1 aut orevoli fos~e d' accordo col Governo, e abb ia consapevo l– mente tenuto il sacco ali' impr esa, è assai probab ile: e in quest i casi individual i si può dav vero pari.tre cli tradimento. ì\Ja la massa de i deputati e del par tit o deve essersi lnsciat a tras cinare in buona fede: sopratut to se si consideri che tutto il socialismo germanic o è stato sempre educa to ali' idea di dovere es– sere il condotti ero del mondo verso la felicità socialista, e cli clovCl'c difend ere la civiltà oc– ciden tale cont ro le aggr essioni dell a Ru ssia. Ma oggi, dopo quatt ro mesi da llo scoppio della. gue rra , dopo che le mont ature giorna li– stiche delle prim e setti mane si sono rive late in tutt a la loro artifi ciosità, è spav en tevole che i deputati socialisti ted~c hi continu ino t,ranquillam cntc a parlare come patlasa no il 4 agosto. Sarebbe difficile trovare nella sto ria delle \ degenerazioni umane una pagina pii1 igno– bile di quella, che ~ stata letta. al Reichstag dal <lcputato I laase in rap presentanza del grup po socia lista . Riguard o al Belgio, questo signore ha la bontà di dichiarare che r:i fatti rcsisi noti in 111 seguito (i famosi documenti di Brux elles) 11011 , ba.stano a far abband onare il e punto di vista e esposto dallo stesso Cancell iere nella seduta e elci ,1 agosto •· E niente alt ro. l socialist i tedeschi non prendono sul scrio i doc ument i 5cop~rti in seguito, ma non sentono il bisogno <li abband onare la prim a gfostificaz ione della nece.(sità che non Jrn.legge. - Inoltr e, il de– putato H.aa :,c dichiara che e essendo ancora e i confini de lla patria mina cciat i, come il 4 e agosto, vota i nuovi crediti di guerra •· I cre– diti avrebbe pot uto votarli con una giustifi – cazione più giusta e pili umana : :.:il punto a cui sono arri,•at c le c0<,e, si capisce che gli c;;tcssi so :ialisti ted eschi, coc;;tretti a scegliere fra la guerra e un.t di~fatta disas trosa, di cui il papo lo pJ.ghcrebbc lo maggiori spese, rimangano fodcli per {orza alla g-uerra , sa!vo a fare i cont i a suo temp o coi responsab ili. ?,fa no: biso. gnava c;ontinuare a ment ire per non essere ohbligati a protc 'ita.rc . - Ino ltre l' ottimo so– citLli<;ta teclosco si compiace cli far sape re al mondo che eogni po1>0lo ha il diritt o ali ' indi– pendenza naziona le • e che si dev e rispettar e la integrità ,!clic altre i.azioni , se non si vuole porre ,·il gcrmt: di ulterio ri guerre •. s· intende che, dop.:>il pre cedente del Belgio, l' indipen – denza e l'int egrità. vann o rispettate solo fino ,11 mom~nto in cui necessità non abbia legge. - Finalmente il !'.ignor Haase chiede che ela 1 guerra cessi non ap pena sia raggi unto lo escopo : la sicurezza nazioaa le 1; C.ome se Gu– glielmo l r pretendesse altro : I' imp ortante ~ sapere quali sono le condizioni e le pretese della sicure1.1.a nazionale germanica. ì':: una pagina, in cui non si sa se prevalga la vigliaccher ia cli chi non osa aver e una opinione di versa da l governo , o il gesuitismo di chi av c11do la stessa opinione del governo vuole far credere di averne una diversa. La malattia di un ~!o, Siamo, insomma, di fronte al documento pii, dolorosamente caratteri stico Qi quelle eh~ sono le malatti e costitu zionali del socialismo Scrmanico: la eccessiva presunzione della pro– pria supe riorità di fronte agli altri popoli, che fa di esso un alleat o fedele del pang er– mani smo; e la eccessiva remissività di fronte ai poteri dello Stato, che come lo ha reso incapa ce a conqu istare in Prussia il suffragio universa le, così gli consentirebbe cli lasciar si cacciare dal Reichstag a pedate non appena Guglielmo IT volesse farla finita con la farsa di una opposizione impotente , e cosi lo ha obbli– gato oggi alla obbrobriosa. dichiarazi one dc 1 2 diccm.bre. Forse qucst' atteggia mento deplorevo le dei socialist i tedeschi non sarà senza un gra nde vantaggio per la German ia e per l'Eur opa ali' indomani della sconfitta della Germania. JI giorno, in cui il popolo tedesco si sveglierà dal suo sogno ingannatore cli gran dezza e , cercherà i respo nsabili dcli' inganno - in quc-1 giorno nessuno potrà dar colpa ai socialisti del disastro: sarann o, invece, quest i che dopo avere sparso il loro sang ue per la patria, in una causa maga ri ingiusta , avra nno il diritt o cli accusare I' Impcratore e le classi domi – nant i. L'attu ale att eggiamento dei socialisti tedesc hi prepara, p:::r il caso di scont1tta, il trio nfo della de mocrazia e fors' anche della repub blica, in Germa nia. E una Germania democratizzata da una rivoluzione interna e resa consapevole dei limiti della sua forza reale da lla triste esperienza di questa guerra , s;u~l la migliore garante della futura pace de l mond o. ì\fa bisogna che questo popolo abbi a la le– zione cli una sconfitta per guari re della sua n11latt ia. E bisogna. che tutti gli alt ri popoli si m?tt:ano d 'acco rdo per contribu ire alla guari gione. AG RICO LA. Chi intende abbona rsi è pregato di in– viare con sollecitudine cortese l' importo dell'abbonamento; chi ston intende a9bo– nars1 è prega to di respinge re il giornale sen,a staccare la fasce/la. Biblioteca Gino Bianco I TUMULTI PER IL GRANO I tumu lti di Bar letta, sru:ce.duti ,a pochi giorni. di dista,1za, a quelli tli .Min ervi110 Nlurge e di Spi,iazzota, so110 passati quasi del tutto i,1os– servaJi. E' il solito lasciar amlare imprevid~11te ed egoistico del nostro paese. Qll(mdo i guai s<1ra11110 divenuti gravi, t1llora ci stropicceremo gli occhi, domanderemo estere/atti chi è stato, e giù a,rni di galera sui primi disgraziati che saranno capita ti ml/ e rrnglue della così detta gi ustizill. fu parec&hie provincie del il1ezzogiorno il grano sta per mancare del lutto. Prima " soffrire della carestia è stata l' indu– stria delle paste t1lime11tari, costretta a dispu– tarsi a prezzi elevatissimi (da alcrwe setJimane oramai si sono sorpassate le .,o lire II quintale) le pode partite ,li grm1i duri paesani. l1 a già comincia a fa rsi sentire q1,a e là qualche cosa di simil e anche per il grano da pane. Le varie provincie meridiom,li si trovano -in btm differenti condizioni in dipe,11.te111:a della varia– bilità del raccolto ultimo . tl1olto opportirnam enle il Valenti, rispondendo alla inchiesta del Gior– nale cli Agricoltura della Domen ica, invita va a tener presenti le enormi differem:e verificatesi quest'ann o nella produzio ne del grano da /1,ogo a luogo del ,Mez:ogior110. La Basilicata ionica e il Tarautino - le zone del J"1ezzogiorno pe11insulare che più l,a,mo sofferto per la siccità - si p1HJ dire 110n ab– bia,w raccolto. Furono costrelti a comprare le sementi per la nuova produzione : le acque co– piose di 11ovembre hamu, rianimat o gli m1imi, e mollo si è seminalo; a semi11efin ite no" ci sarà in questa regione pilt grano . Sola di tutto il :Mezzogiorno la Campa11ill (non per 1mlla delJa Felice) ha avuto 1m rac– colto discreto. Il Tavo liere, il grande produt-, tore e for nitore della restatile Puglia arborala , ha avuto 1ma be"H scarsa prod1 zitJne, e 110,i è certo in grado di soste11ere l1,ngamente i bisogni di Terra di Bari e di 'f erra d'Otranto. Ne l srto insieme la sihuuio 11e 110,i è del tutto rassicurante, senza essere per altro disperata. Bisogna soltanto - a parer 11ostro - preoc– Bttparsi presto di perequare le condizioni delle dive rse zone, per evilare clie in qllalche p1mto esse si fauian o talmen te criticl,e da prooocare la scintilla che fa ccia Jivampare l'incendio . Per buona forhwa del J\1ezzogiorno, i1f molta pa rte delle campagne della .zona collinare e sub montagnosa, la popolazione vi11e della prod1t– z-io11e da essa ,,i.,desim!I co11Seg"ita, e sa approv– vigionarsi e conservarsi ad ogni costo il grano occorrente/e. Questo approvvigiona mento st1rtì partico/ar– me11te penoso, a mò tl' esemp io, per molti co– mun i delle medie vam del Ba.sento, dell'Agri e del Simii in Bti.silicata, dove la produzione quasi mancò, e dove 110n si ha11110 rttpidi mezzi di co– m1micazione coii le circostanti zone sub mo11ta11e, che qualche poco di gra110 sono in grarlo di ce– dere. CiJo, a mò ll' esempio, il fatto che il tra– sporto di u11 qriiutale di grano per via rotabile dai comuni dell'Alta Valle dell'Agri a Santar– cangclo e paesi limit rofi della media valle, ri– chiedendo due od micl,e tre giornate di traino, costa (tenuta presente la ecce:ionale carestia dei mangimi per gli animal i da tiro) 11011me,10 di 4-7 lire. C?me sii gra11 PMle dell'Appc1111iuo twa volta, ed ancora attualmente per molle zone, comprntori-venditori sono gli stessi tra inieri, os– sia i propri e/Mi co11(/1tuntidel carretto coi muli , i quali debbouo pure gmulllgm,re qualche cosa fo più della spesa viva pcl trasporto. Nfa - da/a la relativa scarsiltì della popola– zio ne in tali zone tippc1rni11iche, e data la tibi– tudine aliti sobrietà anche ccccssivti e lo spi riJo innato di rasscg11azio11e, comime aliti popola– t-ione meduima ùt Basilicata, iu Calrrbria, da,p– pertulto ttel Mcz:ogio nio, - c' è da essere re– lativame11te trauquilli che l'i nvernata passerà i,i queste zo11e, sew:a gravi guai. Per quanto la siccitd persiste nte abbia pure ridotlo di parecchio i minori raccolti delle patate - se 11e è vietata la esport,,zione, qmmd o noii ce ,i' erano piiì I - del grtmturc o, dei legumi secchi - molti ccci dalle Puglic se ne sono tm – dati in German itt (vùi Basilea) - j, ,gioli ecc., pur e queste derrate alimenfr,ri gioveran no a ri– drirre il consum o del grtmo, data lrr consuetu- dine a11tic11di mescolare patate alla /arm a 11et far e il pane t di nutri rsi per seJtimane e mesi di fagi oli. b i.somma, dove la terra è pi,ì povera e la po– polazion e pi 1ì. scarsa, perchè forte la emig ra– zione transoce.anica, ivi 110n c' è - a parer 110- stro - dli nutr ire grand i timori per la defic ienza del grano. Serie preoccupa.rioni si debbono <llJer, inv e– ce nei grossi centri abitati delle! Pu glie, <tove gramli sono le masse di popolarione che vivono del pan e di grano comprato col contante del sa– lario. Altr ettanto dicasi - va da sè - pel mas– simo centro : di popolazi one del i11tzzogiorno e per i centri vici,1iori. In Puglia necessita preoccupa rsi di arrivare se11za gravi incidenti ali' epoca prima verile, quando i legumi freschi, che ivi anti cipano molto, dthmo tm grande aiuto all' alimentazi one della po-po/azione. Gio,.:erebbe assai poter sosti– tr,ire al gra,10 ltgum i secchi, di. cui si fa pure grande uso. A volere evittlre disordini pericolosi, sembraci sia:urge11te rilevarefcon melodildraco11ia11i,che non lascino i ncerti risultati, le esistenze attuali di g rano nelle varie localittl, ,per evitare sopratutto che si mantcngmio - se csisto110 - forti m;– centra,nenli di grano iti ma110 di pochi, impo- 1:endo, ove occorra, il calmiere (I/la ù,gordigia di alcuni. Nel Ta voliere il metodo generalmente in uso della co1i.serva:ione del grano nella fosse o fog– gie, facilita gran demente a compit o della in – chiesta presso i produtt ori. Per cid che riguarda le intraprese commer– ciali ed i11d11slrialidi compera e di lavorazione del grano, 110n sarà difficile - pur che si voglia farlo - procedere a un rapido e m;curato ri– lievo delle giacen.ze . h1somma, 11el complesso, sarà possibile ri– mediare, purch è si fa ccia in tempo , a q11alche grave deficienza , e cosi riuscire a tirare in11an.zi, for se mi po' penosamente ma senza gravi in– co,wenienti. 1Wa quegli i11convem'.c11ti non 111a11- cl,ermwo - e i fatti di Spi 11an ola e J\'1inervitio M11rge e Barletta stmm o ll ad ammo nirci - qualora si abbam/011i completamente in balìa dai privali n rifornim ento di wi gc,ur c di così ffrandc 11ecessitd i,, tempi cosi difficili come quelli che corrono. Se è vero clic il gover11n J,a compralo ,nollo grano nel Nord America ,per l' esercito, perchè 110,i lo re11dedi pubblica ragio11e i' Una 11otizia simile gio11erebbe assai a moderare il mercato. E. AZ IMONTJ , VISCONT I VENOST A La Germania cercò sempre di tener lo lon - tano dal Governo dell a politica estera dcl– i' Ita lia. Nei pochi anni che fu mini st ro degli este ri - dopo una lunga esclusione più che vente nnale - migliorò le rela zioni fra It alia e Francia e rallen tò i nodi, che ci incate na– vano alla German ia e ali 'Austr ia.. Rappre – sentò l' Ita lia ad Algesiras: ed osò staccarsi dai ple!lipotenziari austro-t edeschi, votando con quell i de ll' In ghilter ra, della Ru ssia, della Fra ncia. i\[anca.rono ai suoi funerali gli ambascia – tori di Austria e di Germania. È questo il suo più grand e elogio. DE S T R EE Asco ltand o la sua parola terribile nella sua calma semplicità, abbiamo sentito - come rare volte ci era avvenuto nella vit.i. - la potenza delle forze morali nella storia. Ques t'uom o, che porta per il mondo la testi – monianza vivent e di una mostruosa ingiustizia, quest'uomo vale un inte ro corpo di armata per il suo pove ro e piccolo paese oppresso, contro il grnnde e potente paese oppre ssore. Se il principe di Blllow troverà in Italia estre• mamentc difficile la sua opera di punt ellatore della Tr iplice, lo dovr:\ andte, in larga misura , alla propaganda di Destr ée. li quale non ha domandato mai agi' italiani di uscire da lla neu– tralità in appoggio del suo 1>aese: si è limitato ad esporre, senza grandi paro le, il dolore del popolo suo e ad affermare la ingiustiz ia cli que– sto dolore.... E ascoltand olo con una commozione 1>1ofonda, che vi travo lge tutta l'anima, voi sentite ciuant-? ~ poco « real ista • la famosa c. politica rea li– sta • degli scimmiotti bism arckiani .

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