L'Unità - anno III - n.31 - 31 luglio 1914

L'UN I TÀ reprensibile; sua madre era una cittadina un– gherese: suo padre, nato a Trieste, era venuto a Fiume intorno al t86o e vi era rimasto fino alla morte, a, 1 ,•cnuta. al senizio di una società ungherese . s.. condo la legge del 1870sulla citta– dina nza, a\'rebbc avuto diritt o lld essere dichia– rato ciltadino di Fiume. Tutt o qut"sto il Mar– cuzzi prova con documenti, fra i quali è anche il certificato di buona condoua rilasciatogli il giorno stesso dalla polizin. Non conta. t ban– dito lo stcssn, e nelle tnoti,•azioni si dice che è b,rndit o pcrchè II da notizie confidenzia li per– venute alla polizi a di St:1to egli esplica un'at– tivit :'t contrnria agli intc re~si de llo Stat o unga– rico! • Non sì dice che sor ta lii not zie siano queste • confidenziali • che pnssono essere an• che la ,·endeltA cli unn .!!pia falsa e pagata. li Marcuzzi deve abbandonare entro 24- ore 13 pa– tria, famiglia , impiego, am:ci tutti, e part ire sfrattato come un malfattore tra li addii della cittadinanza commossa e indignata. E gli sfratti continmmo ; e pcr.!lino se scoppia uno sciope ro, un conflitto qualunque tra operaio e <latore di lavoro, intervi ene la polizia di Stato e scelti tra gli sdopernnti gl' itnfomi, li sfra ttn. imme– drntamente e nel migliore dei casi con la mo– tivaz ione di " reato per Istigazione allo scio– pero I " Nè In barbarie qui si arresta . Il gene• ralt't tliventnt o padrone e despota della citlà , gira li mestolo n suo talento. Ingolfa nelle list e elett ora li ultri ungheresi, ne caccia o.Itri citta– dini, dispone tiella cassa pubblica, degli impi e gatl munici1>nli,si sos tit uisce al Consiglio, alla Dcle-gozione, annulla decreti emana ti dalla rap– prt·sentanza, sospende impiegati, ordi na una revisione generale dell'amm inistraz ione antica, risalendo a cinque anni addie tro, si vate della pohzm di Stato per i suoi interessi e le sue vendette private; ~ insomma, in piena attività, a capo dei suoi sgher ri e dei seim ila ungeresi, per rompere la res istenza dei \'ent iseim ila ita• linni e ridur li seni in casa loro, per fare di Fiume italiana , di una d ltà libe ra, che seppe mantenere l,1 propri11 libert:\ traverso i secoli di una citt:\ cnstiero, aperta n tutte le liber i:\, un borgo ungheres e simile ad un:1 q~a lsiasi cittntluzzn sperduln nell' i111mensi1:\ della puszta, senza cnrnllere proprio, senza coltura, senza stori11, n111111asso di case e capanne dell e quali la più grnnde è de l pad rone, un pndrone rozzo negl' istinti e primilivf', che governa col ter• rore e con l:1 co,ruzione, nel solo pro;>osito da rotlgiungere scopi inunediati, personali, miseri sernprt-, ignobili SIHSSO, stupidamen te comp ro– mettendo l':tv\' enire a danno de lla stessa Un• gh .. ria . Egh calputa col rozzo tall\,ne tesori di sentimento, antiche liberti\, leggi scritte, tutt o ìl patri monio di una dltadinanzn mite, gentilr-, Chlda e laborio'il , it.lliana, insomma, ntl senso pii1 gener ?so della parola. Si potrebbe assis tere indifferenti a tanto sce mpio? No. E\l ~ propril) dnl1' Italia c-herlevc venir e il consig lio nmichevole di temperanza e di utile snggeun, P,1rll Rom:l II Butlapesl. Nessu n altro potr ebbe: ;1011 cer to i soli cittad ini eh<", come nbb duno vi;çto, sono ridotti a condizioni assni nll!Ne, tanto che l! mollo se possono continuare nell., resistenza contro l'incalzare se mpre più spietato cli fflrz,. prepotenti. E il consiglio do– vrebbe rur \'rnirc da tuu o il popolo italiano; ,In quel popolo che comb:m~ insieme coll'Un. J;::ht'rt-scper comuni ideali di libertà, da quel popolo ch'era avveuo A considerare il ma– giaro :alla s1re5tu.1d, amico e fratello. M, gli ital nni de\·ono purtroppo oggi , di fronte all't ·nghtria, dimenticar !"ancor ,·in leg• 1:endn qunran tottes ca, e affro ntar e la realt:\ che mo,;tra le rose in una luc~ ben diver:5:a. O~gl gli l "nghere si, o p<'r n,('gho dire il governo un• ~htrese, si mostrAno, r;spcuo a Fiumr, pci!gio intenzionati drgli austrittci !tess i; chè gl' ita– liani ~o,:cgetti all' J\ustri:. hanno almeno certe a.;arnntie e certi dirilli , mentre i fiumani non hanno pit\ nien tC",e de,·ono comball<'re non contro un solo nemico, come i loro connazionali ,Id litorale, mia contro due fortissimi avver– sari. Se a Budapest vige I" insano conceno di ,·o– luc la violenta magi:ariuuione di Fiume, se non arrl\•ano a comprenJere quei go'\"erni (hc in tal modo non fanno altro che fa,•r,rire pode– ros..tmenle la croatizz:uione della città, ,·oci a– miche debbono (arsi sentire sul O.i.nubio, che amm oniscano gl' incauti reggitori del pericolo prossimo assai al quale essi ,·anno incontro cancellando la vecchia fiumana. Fiume, non già magiara come si fontastic.t, ma croata, sarà. senza dubbio una splendida affermazione dello sla\'ismo meridionale sull' Adriu tico, e da1à nuo• ve ali al SOf:tno,che potrebbe in tempo non lon– t:rno, cosi mala mente procedendo le cose , tra– mutarsi in rea li:\, tlel grande regno indipen– dente, se rbo-croa to. Fida tevi deg li slavi! E pnssnndo a rngionar e di un interesse im– media to, tutto suo , notere mo come l' Italia, e precisame n1c il governo di Roma , non può nt: deve dimentic:-tre che n Fiume viv~no seim ila regnicolì e che In barbara legge sui forestieri fu introdo n a esclusivamen te contro di essi ed I! la spada <.Il Damocle che penJe contmuamen te sulle lnro trste . Ragioni di natura le simpatia, non meno che ra:ioni d'interesse immedi ato , esigono dunque che 11governo d' Italia e il popolo ita liano con– ~ o agii .,! lea li di mutare indiri zzo: , Fiume. Non s~ tratta di pretendere ac ujsti , ma resti– tuzione d, beni - mo~;i i d' inc stim~bil e val ore posse duti da ; ecoli, e rispe tto di leggi violate nper tame nte-, non soltn nto n d,mno dei citta – dini inJigcnl, ma degli stranier i. È tempo che cess i l'asse dio. g. d. I Nel puu10 numero Jtll'U,.il.l nunc~mmn di no11re che l'ar- 1icolo /,. 911i•1ie1i,Ji J,,'i,.,",. • ri,~1111110 da un opuscolo.di Fu– Jus 10 Sr 11u1.L1, /I ,.,1,.,.;., Jì 1m,1 dtt.l ilelia11,1, Derg1no, l11i• luto d'Ar1i Gr1tìche, 191 I• Il nazionalismo economico. ( Ntlf lden Naz1onalc dtl 17 luglio 191, 1.il si– g nor F,1,ppo Cnrli. cou adnio ne tJpl icila dtlla Rtdaoio,u propoor, iu 110111 dtl t1a:sio11alismo rco11omico, l'aumen to dei dazi sui prodoui in– dus triali. Comùuiano co~}a mn11ijtslar si gli ejf,lli co,,. crtli dtll'alltlmtsn fra i ,,nt:ioualisli t i sidtmr• gici: t/fdli 11011 ctrlo tsfra,,r, m· ,lue milioni sol• loscrilli, s, 11011 111rsali, p,r il ,1uolidi'a110 11acio– m1/tsln. Ni ti /trmrrmmo urlo a q,ustn I, im– pre se fltlln Sanln All ra11Jacltl'ico pro/rtio ,,isla, , l,t gi11oct1 lt sut fmrtil t polilicltr colle /or~, rlrll,m,l i dti parr oci t colle fo r •t fim 111Jiari t dt l!t i11dusl1ù: pro/tilt. l o s,ritlo,t ~" intlicftlo so.ditnt lii lesi gt11t– rt1le cht /Jiso.rm, slimolt1rt il ca/nla/t artificial– mente "'I af/lulrt alle m1J,rtst i,1t/11slri11li. E'gb ,gnora, witl111ltu1111lr, cl,t fi11d11slria J,ri111t1 t 11a/11ralr drll'//1,lùt , l't1.tfrirol/11ra. la11g11t app,mlo p,r ma 11m11on d, rnp,1a/1 1 t a qu,slo lur rot1lri– lmilo 11J,Jnmlo la prolt1:io11tro11rhsa a q,ullt in- 1/ustrit arllficla/1 dt Jw11 b1sog110di prolt•1'o11r. Dalla ltsi guuralr, poi, dtdua lfl ro11clusio11t prnllm cl,r h1sog11a • /nuorfrt f'm largmu,11/t I' imporl(ll:io11t dtllt matrr, t primt, ,l,mi1111ire i ,lm;J ~M olnmt dtrrt1lr nhmt11h1r1(1tra1to) c:d au– mentare i dazi sui protlotti industri ..li e so– p·atutto sui prodotti industria li di tipo supc• rior c •· Il 11oslro g11lnnl11omo dtt 11011 """' il tlncio sul g rm, o, duumlim .... il / tr ro, com, se ,I frrro 11011 /OS$f lt1 p,;,,,,, drl/t m11/rrie primt, lt1 più nism:,it,lr n//o su,luppo di 1111/t le nlliuilri uo- 11vmid1t, t com, St il tla~u, ·"" 1711,/10 111111 fosst ,I /J'!!lfÌOr 11t1111ro tlrll'im/11'1/ria ilflhm1n . .lit, tli– wwlt c"11tlo il frrro, ,lrl du 11011 J,os'-011011011 tS· :it'.~I, gmh ; _..,,J,,.,,rgici s011:1r11tor1 dtl 11a::,fo11a– lismo ,co11omico, i/ mrnrrt dnrdr /'mm11t1l0 sui pr0t.lo/Ji mdu strurlt, àol ro11r,tu, a, ~ùltr11rgici l'ammo riti md11ll11rKtci t dri ,nrcca11ic1, i qual, dal dacio sul frrro S0'10 d"""'Gglnlt t lt "" in– J,,slru s<.rgtrdbtro nd a//,, 1111porlnmmst 'Jlltl dacio fosst abolito. In .<~ostm,1:,1 l lt1 t·tcrl,,n /al– lim dtllt1 lm11dt1 pro/rcio11isla: la polthct1 dri romJ,t11ji. Fmorn nessuno nt•t:•a osalo ofrrfamrnft d11t- 1ltrt m, aumento di prol11io11t. C, t!oltva il 11a• ~,onafo,mo u,momito p{r ,a,rcumgtr, q,us/o rrcord ,ltlltr faccia tosltJ. Agi. 250 MILA LIRE ALL'A NNO ~pende 11 CO\·ernu italmno, per il protc.-7.Joni• ,mo <lor:anale. :-.ul ,olo 1t1c<"hero. che \'iene consumato dal)' esercito. Sono z50 ch,tnbu,mni annue. th 15 grammi I" una, ai z50 mli., uonum <h for.ta bilanciata. t. ciOO,circa un nuhunr d1 chilogrammi di 1ucchero. che con, um:t r ~rcito ogni anno. E a z5 cent. a chllo,:::rammo, !'<,mo circa z50 mila hrc ali' anno, eh cu1 5-1 potreblx-ro alle-g~enrc le ~P"C per l'esercito, ~ 11 Go– \''CmO non l~-.c obhh,:;ato a ~1tlt»: -la.rc allo ,troumaggm della • l'nionc zuccheri•, il quale ... trozzma,is;10 nrn duamato protezione al– i" mdustna nMionale ,. Gino Bianco Diritto di cattura L'organo radicale- in~lc~ Thr Xt1lio,, non si lascia sfu1,?gu·t• alcuna occnsirne per combat – tere · la buona battaglia ini1iata da Cobdcn nel 1862, coi suoi fnm<Kì cliscorsi in Par la– mento, e pro!'.>cguitaclai ~uoi seguaci, Ja h,"Lt– taglia cioè contro l' 111ìqua IL'f:ROmarittima che permetto il blocco dei porti nemici in caso cli guC'rra e la c.1ttura ddlc n:wi nll'rcantili in mare. Il prohi<.'llla dt•gli armanwnti, o-.scn ·a il giornalt• ingk-s<- in un i-_110 ;;irlicolo ret:cnte, offre a chi pii1 o nwnt, pal~mcntc \'i pre– siede.•, duC' lati cguahm•ntt- gr.wi . Non hasta traccia re dt"i piani di difl''-a ron tm l ' inv.i!-ionc del nemico clw ,ta oltrc.- la fronllC'm, ma OC· corre opponi ad un' im·:t.o,;ionC' non meno pc· rico~1. t•ntro Il" frontiere: tiuclla delle idee. Son ba.sta progettare nuo\'c co~tru1.ioni na– \'ali; bi!.ogna giu01.tificnrnc I' c.~iirtcn1.a,e JX>i– chè 1' opinione pubbli ca è ai nostri ~iomi i.em – prc pii1 cnntraria alla. guerra o alle inerenti :>pese, è intli;;pen~'lhi lo r:ultl oppinrc, acuire ogni ~ror.:o per con,·inc.:el'la <ll•lla loro nc.-ccssif.1. Il imlito argomento, che bi~ogn.\ armanii per– ché gli altri lo fanno, comì nl·iava (fr~t• presso molti a perdere ùclla !-.Ua efficacia: il buon senso cmnincia\'a a morm orare chC', i,::e si t.rat– ta,·a unicamente di quello, un accorcio non rlo\·cva 4.-·• .sere irra~a~iunJ;iùilc, :'Ila <"CCO un pronto l<l()CCONO, almeno per quanto riguarda le s1x.-sona, ·.1li, nella sopm,·– \'Ì\'cnza drlln legge internal.ion:,lc che ammette la cattura di na,·i mC'rcantili in t<'mpo di guerra: la flotta ~ rappr('S('nlatn come la pm– tetl"rice del comme1cio e l'argoment o acquista "igorc in mi.. ura che il contml'rcit) del pae<.c si S\'ilnppa e si C!:\tl'ndc. l 'n aggr.n-io di ta.s..<;e per la c~truzione tli 11110\'t• Jrtt1,h1011ghls che clifendernnno 1I !IUO traffico , apparo agli occhi del mercante di Amburgo o di :\l:\nchester una :-.pccic di :,s.•dcur:uinne contro I' c\'cntualc ro\'i1m. f:. m:-.!'<cg:nato a p,1t,:aro como paga l' assicurazione.• contro l' incendio. Scnonch\! 1111 fatto nuovo ~ \'0nuto a scal– zare anclw <Jlicl hahrnnlo ptrnkllato cl.ii traf– fican ti dc·ll.i RHerrn. EnM> Ml re~~wva :,;mtanto che I' lnghilt L•rrn, fmh .• tlt>la :-.ua pre\'alen:r .. "L mcontrata :-.ulnun·, ni o:..tllla\'a n non \'0lcr ~opprimere 11 chrillo 1h l'a tlura, nnn(n,lantc le protc-.tc clcllc altrC' nn,iuni. :\l,l L...,~ crolla da che \'edrnmo 11 :\luu-,,tcro della :'llarma Te• dci,co, un tempo a\·,·cn-..lno accamto 1h <1uel princ1pm, mutare att1tml111{• l' nppo~gmrlo. Come :,;i può credcrt• alle r.1j::mni dl'gh inglesi, quando pmdamnnn che mu p1l1 forte marina costitui-.cc un pc~wnte llll'llo i1i...1eme, eh pro – te:rione e <1 ofk~,. tnl'lllll· ti' altm parte i tcdC8Cl11,con una llott ., mforiorc ali., britan– nica, :-.ono 1x-n,un-.i eh 11011 dover perciò rinun– ciare alfaltu a \'a)('n.t d, qucll' arma contro 11 commeri..io inglcsl•, an.:i ~i clmu,...u ano i.fa – ,·ore\'oli alla sopprcs-.i•mc tli t•:-,..,a?('omc mai · preforiscono anront,1rc il n:-,chin ddlc loro merci , a11111h\! nclo1wrnrsi untlc uttcmrc che quel pencolo !'-ia l'1111Un.itc1 ? Po:..tn cc):--11 qut•:-,ilo non ~ (1ill1.-ih.- ris1xm– den·i. Il diritto di l'altura ildll· n;wi mrn :antili nun ~ l',..,l.'1111.ilmcntt•un' .,rnM per ntlt·1Hlf·rc e prottggl·rc. O~i.:i, rlt'JI' ;ttl11;1lctom li,ionc dt•I :-.t'lllllll<'lltopuhhlu:u l''" t an11tulto un · ,1nna contro l,1 puhhli<:a npmmnc. f.: <1ua.n1 I' unkll acguuu:nto c..hc po,.,-..l .,p1>.1r1ro\",,!allo l>t'r ~111- !-.t1hcart'la (l)'\trnwint• «kilt• nuo,·t• dr~ad,iou,:hts: egualnwnh• 111<h!-.J~n-..Rh1lc alla X1wy /Jagut e– al Flfllltn l'rrrm. ,;11 Amnura~hati wntono p1\1 o nwno ttl' \t.ll' 11lt'mcntc Il\ qtll'II,, ll'ggc la pietra angolare dcli' Nhf1ci,,. &• 11 lettore h:l. presente cu\ chC' Il l'l'rn.., e.i rivela dei re• tro;,,cena clt·gli aumenti tl1 rur,c mihtan, 11011 ~h rim,cir.'t 11illit11<•111tu1rc i \·ari intt:rL~:;i all'opera. Ecco quindi una dl'llo p1i1 forti ragioni clt•lla rilutt,1111 .. efl ahohrc ,111dla IL-,::gcdegna di p1rat1. Date però I' ochc:inc rapidit.\ di comunica- 1ioni medi:mt<" la. tcl<"grnfia. )farC'" m. l' ipo– tetico bnttm I andrchbe a ']Uclla. Potcn1..a.che ctrettua,-.c un· :i.,:gre-.,ivnc improvvisa ~ulle mc'fti dc1 ne-mie,,, po1chi ~ ovv1r, che la na• 7fone mini\cciat."L, ;tpp,.-na aY<".-.t.' un lontano s.entore e.Id pericolu, prcnclcrebbc ogni prc- 559 e spese militari. cauzione. ordi nand o ai propri piroscafi mer– canti li di rifugiarsi nel più \'icino porto nl'n– trnlc, o cli non p.,rtirc, Dunque qud \'antaggio non può 0$SCr conquistato che «talla Polenta che assalta il nemico sc. •n1a.pro ,· ia dichiara– ziono cli guerra, E so ò cosl porch~ non può faro l'id entico gioco la na7.iono piì1 <!obolo? Non si tratt.-i di maggior numero o forza, ma unicam ente di maggioro ~corrottczm, an:ri cli piì1 sfilcciata piratc.-ria. Qnt•lla clii;pm:izionc oltro a pcrprtu:tre un'antica(' barbara u~nta, offre un prcmio a chi piì1 brigank-;camcnto viola le lcggi civili. Essendo di por ~t un' o(– fosa al ca.none g<'nt'ralc cho <.~cnta {nlnwno in teoria) la proprietà privata dai ,·andali,mi della guerra , coshtui"-Ce una tcnt.nione a contr.\\'\'Cniro alll,· norml" che la rt'golano. Il p.'lcsc che intende u.... ue con rrntto. tli <1uclla facoltà, non protrae i negoziati, non aspetta proposto di mcclin7ion<' ne,) dichiara fonnalmente lo intent ioni lUll'. ma cercherà di colpire il nemico prim a che po.s.-.., correre al riparo. Riman e la que stione dol cliritll > di bloc-co, non meno iniquo o dannoso n t uttc le parti. Se infatti il bl<)CC0 raf:'.r;iungo il ~mo scopo, avviene spesso cho ne ri8cntr un danno pii1 cruddc la na.:iono neutrale cui la merce L'r:i diretta chC' la na,ion r esportatrice.•: coni(' ad es. a,·,·(' 1mc clurar\lc la gurrm civ ile in Amc• rie.a, la quale cblx• per contracco lpo la lèrri – ùile crisi cotoniero in lnghiltl'rra, cau-;a di fame e di rovina a migliai:\ di operai e di ma– nifatturieri. '.\la vi sono dei C."L"li n cui il blocco dei porli m:lrittimi non scr\'c che a do\·iarc il traOico per altre straclc: lo merci giungono a dcstiua- 7.ione egualmente, ma il lll('rc-ato llt'utralo ri– mane danneggiato ct.,1 loro preuo aumentato dalle difficolta del transito o dalle mene clcgli speculator i. Altre volte avvicnu che gli n"l<;.\– hlori ~tc.--;si permettano ad alcuni porti di ri– man ere aper ti per un periodo MnOii;ionlo al– i' approvv igionam ento dei loro rispettivi pac-.i. Un c-.cmpio tipico ti' amlx.'<l11t"le cvcntu: llìt:i. ,_j chbc nella guerra cli Crimea . l),tlla dic hia– r.vi onc di guerra avvenuta nd 111:11·..-o 185,1, ~ino al nmn o 18.55, cioò per un anno inte ro i portj comm<'rciali ru~:-,I hmrno Ja-.ciall li– beri pt•r l't"' iport:v.ion ~ del gmno, th cui Fran– cia e lngh illerm re-cero larga prtl\"\' ist..'l: l' tal e pa.cifico Ull111lll'rt'io :l,·,·cniva durantt.• l'assedio di &•lX\ .. topoh I l'd1 tan.li, ;w\'enuto anche 11 blocco cli lrun .. tadl, 11 tr,lll icd pre-.c la ,·ia d<>llaPni .... ,ia 1llt.i.li: mte i porli d1l• (JIIC'• sta J)O<,,sicclo :-.ul Baltico, r.tJ,:giungendo rnsl cgualmentt.• Francia e lnghiltt •rr.1.: a quakhe rimo-.tran:r.a fatta al Con·mo drca tak• con– trnbbamlo si oppo,;e t'OII :..UC('l•,-,o la (';unrm di Comnwrdo cli llu ncll'L't.~nrtamlo Il C:ovt•rno a 11011 imp<"dirlo, MC non \'oleva pro\'Ol':trt· la carest ia tra quei h>s'illori cli uumpa. Du11q11L• rfr,..,..,.,nwntlc1: Sotto l' aspetto c-110 i ;\Jini,,.tt,n ddl ,t :\la rina pretl•n1lano attnl111iro al 1l1riltc1 111:,nt– timo ,li c..·attura, t•..,..,o si clun,r.trn lullan•: I' ipo– tetico \irntllggio può torrnrc co,I all,\ m:uina fortC' <'Ollll' a ,1uell.t cl1•hoh•,giact.'ht 111111 rap– prt.-scnta che un premio alla ~nrn•tlt•11a e· alt' a.<,luzia ~<•Il' altra •.-i:, Nlt,lit·,uiunc, ,h· I blocco clri porti l·ommrn·iali, ~ daunn.,o M•m– prc, ma a,,ai ~J)("',somane.\ al suo ~upo Jlt'f \'olont:l -.tc,.,a tll Cl\ll'lh du~ ('Ontnbm:-,cuno nuhanh aftinch~ li\ Iloti,\ lo imponJ,:.i. I s Il quarto opuscolo dcli' UNITÀ Abbiamo riprodotto in opuscolo, che p<>· niamo in vendi ta al prezzo di Ccnt. 20, il discorso dell'On . ANTON IO DE VITI DE MARCO su /1 problema doganale e l' al/uale momento po//1/co. Pe·r richieste superio ri alle JO copie, si concede il 25 % di sconto. l vecchi abbonati che ancora non hanno pagato l'ab bonamento per il 1914 sono pregati di farlo 31 più presto per evitare le noie < le spese della tratta postale.

RkJQdWJsaXNoZXIy