L'Unità - anno III - n.31 - 31 luglio 1914

560 L'U N I TA li commercio inglese e il libero scambio. I _l"no <lcgli argomenti preferiti dai prolezioni– !-.ll cli tutto il mondo ~ la decadenza del com– mercio inglese. Ora in un opt1!,COl0 edito dal Cob– dcn Cluh , F. l. Shaw ri!-opondccon dati di fatt o ali' accu!-.c che si lanciano al regime liberista, colpovoh..• - secondo i protc1.ionisti - di aver il.uinc~giatu il commercio, clu.• sarebbe in dc– cadc:nla cosi per la qualità come per la quan– tità: cli aver obbliga to I' ln 1-;hiltcrra ad aumen– tare la sua esportazione di materiale grcz,o e semi-Jn\'orato, a scapito degli articoli finiti ; di non difenderla dal pericolo del dumping e di aver intensificato in misura pericolosa l' l'SJ>orta,:ionc del c.arbonc (t). Lo Shaw contes ta a nzitutt o la giustezza del prcconcetlo che crede scorgere un pericolo ncll' esportazione di malcria grcz.,.a. Se i protezionisti di tutt o il mondo potes– sero imporre lo lom vedute, nessun paese esporterebbe piii materia grezza ma tutti vor– rebbero espo rtare esclusivamente man ufatti . cd cffclti v:unen te si rcndc robbc impossi bile ogni forma di commercio inl crnaziona lo. Essi di– mcnli can o la 8cmplico ccl olcmc ntarc verità cho forma l' unica legge al riguar do : che cioè in cia.<1c11n paese l' c-iportazionc e l' importa– zione sono determinate da i suoi bisogni e dalle suo circostante spec iali. Per es. nel caso dcl– i' lnghilterra con un'arca lim1tati~ima in proporzione al numero degli abitanti è neccs– s..1.rial'importazione di molta materia pri ma: !lo il paese non fosse in grado di lavorar la o CSJX>rtarne i m;mufatti non potrebbe a sua volta acq uistare le sostanze alimen tari indi – spensabili alla su~istcn.-_..l elci suo popolo. L' Inghilterra non può dirsi un 1Xlesenatural– mente ricco, eccetto per le miniere di car – bone: ma quanto a l Cerro, al cotone, al grano e a molti altri prodotti deve ricorrere ali' cste• ro. Ccrtanwnte, a parità di condiz ioni, sarebbe pii1 vanta ggioso per i vari pac~i che le man– dano lo materio prim e e cho spc.<.so poi le ri– cov(mo tramu tate in oggetti di comu ne nc– cc-..•iitl,,lavorarlo essi stessi, i1t casa loro : ma fortun atamente per gli inglesi, questa parit à cli <.ondiz ioni non <-Sistc e la loro vita indu• stria le può conscn·arsi C?Si rigogliosa solo fa– cendo in modo clic i paesi stranieri trovino maggior convenienza a far lavorare i propri prodotti natu rali in Inghilterra anzich~ nel loro luogo cl' origine. l libcri,ti inglesi sosten– gono anzi che è appunt o il libero sca mbio una delle circos tanze che favoriscono ta le si– tuazione privilegiata. J-\lcuni dati del movimento commerciale nel 1 1 )13, che qui apprcs.so riportiamo serviranno ad av,·alorare le as.'>C'rzioni dello Shf;L 1,.po,1ado1111 f Viveri, beva nde e tabacco 7 .00 0.000 ,000 . i\lalcric t;rczze 5.500.000.000 E1po1Cariono Soo .000. 000 I ,700.000.000 ì\fanuratti .,.000.000.000 10 .000.0 00.000 I . Quc.,ti numeri pos.,ono far n.xlere in quale misura la Gran Br~tagna sappia attra rre nella sua orbita la materia prima cd csportar1a la, ·ora ta . L' A. fa però n')tare come le classifi• mzioni del :\Iinister o di Commercio non siano accurate nel distinguere tra materiale grezzo e manifatture, generando c~i r impressione che l'esportazione del prinfo sia mag~iorc di quanto in realtà non sia. Sono compresi, ad es., nella categoria • materiale grc1.zo • quoi materiali cosiddetti di rifiuto. cho effettivamente costi– tuiscono un valore e i by products o prodotti seconda ri : questi ultimi bcnchè di ,·alore in– feriore al prodotto principale, concorro no sen– sibilme nte al profitto totale d'un' industria, impic~ano mallo d" opera cd escono dalla fab brica pronti alla vendita. Osserviamo ciò che avviene per la lana . Della quantità imp or– tata nel 1913, corrispondente a.I valore cli L. it. 9H,7•B ,450 (assegnata alla categoria del materiale grezzo) si può calcolare che il 97 % fosse materiale grezzo puro, cioè senza sco– ria: nello slcs.<.oanno il ,·alorc della lana. espor• tata fu di L. it. 1J5,ooo ,ooo, ma di. vero ma– teriale cr.czzo puro non e' cm che il 30 % : tutto il rimanente consis tev a in materiale ri- (11 J.". J. su.. w, Q14111fil1 •I IJ,ifiJJ, 1',1111,. Lo11don 1914 (p11bb1h,d by 1h11Cobdco Chab). fiutato dalla f,'Tall macchina industri;Lle bri – tannica che però non lo la.sciava uscire che sotto forme inferiori si m;\ pur sempre utiliz– zabili come stoffe cli lana or<linarie, lana corta per materassi comuni ccc. ccc. Si può dir dav– vero <..hela materia prima , p"ra, di cui l'inclu– !ttriale ingkse permette t' esportazione, non rappresenta cho lo briciole che cadono dalla sua tavola. Senza tenor conto <lei carbone, che da solo costitui,cc un valore di 1,341,465,900, noi rileviamo dai dati !ò.ud <lctti,che su un' espor – tazione di pii1 <li 10 miliardi, 11 materia le grezzo, veramente tale, conta per un importo di T..... it. 112,537,050, cioè meno de,ll' 1 %– L'importazione (sempre nel '13) del ferro e dcli' acciaio corrispose a I... it. 380,767,350, mentre l'esportazione raggiunso la cifra di L. it. 1,366,.165.900. li resoco nto ufficiale enumera le varie ma. nifatturc oominci.rndo dagli og1;etti di lavora– zione pili rozza sino a quelli più pcrfczionati: ma non v' t stadio della produzione, in cui il commerciar\tc straniero abbia. moti\'O di ,·an– tars i del va lore di merce eh' esso manda sul mere.a.lo inglese, se lo paragona allu quantità cho l' Inghi lterra mancia ali' estero; e la IX>· sizionc va ognor più accen tuand osi a vantaggio dcli ' industria lo inglese a misura cho sale la qun.i:tà dcli' articolo, sinché ad un certo punto Ja importazione c<.-ssadel tutto. I limiti di spazio ci obbligano ad omettere altri dati inlcrcs..<...1.nti che confermano le as– serzioni dei liberisti: lo specchietto che ri• guanla 1• industria del peliamo dimostra come ivi avvenga ciò che av,·icuc per quelle dei m( talli: l'importazione totalo è per L. ita– lian o 733,·137,775 cli cui circa la. mefà è for– mata da cuoio rozzo o si riduce sempre pii,, finchè arriva a zero per gli articoli più fini come selleria ccc. Una delle idee fisse del protezionista inglese è, come già a.:ccnnammo, la nCfcssità di rimcl • terc in vigore una tassa d' esportazione n ,I carbone. J. Shnw vi rispondo ponendo in ovi– clon,~a come l'esportazione lihorn o quindi ab• bondanto del <.arbonc sia. parto intcg-ralc ciel– i' org:mismo commerciale inglese. Le SJX><::iali cond izioni dd l' ii,,ola esigono una importazione di materie prime ,·oluminosc e pesanti : p,.1.rtc di esse, come cercali e altre sosta n.tc alimentari sono assorbite dalla po– polazione.•, mentre il materiale da la\'oro \'iene qua.,;i per inter..o sotlopo"lt0 a quei processi di la,·ora1ione da cui esce poi trasfom1ato in ar– licoli pronti alla vend ita e ali' uso: è o,·vio però che se es.so , mediante quei procl'S.-.iacqui– sta in valore, perde in ,·olumc e in pt..'SO : ora, per l'armat ore che si assume i trasporti della ( merce, sono appunto il volume e il peso che contano, e se oggi egli si accontenta d'un da to compenso per le materie prime è perchè sa di riparti rsene con un car ico di carbone. Provocando , con una ta.-;sa sul C'arbonc un ristagno ncll' esportazi one di esso, lo com pa – g,tic di navigazione, i cui piroscafi dovessero lasciare le coste inglesi con un carico incom– pleto, aumenterebbero le tanffc dei trasporti, aumen to <'he ric..1.dreblx: sugli industriali e in ultima analu.i sui consuma.tori. Appunto in questo caJY.JS,<1.ldo ella recente agitazione protezionista. inglese vediamo af– fcrma.r..i 1 • errore insito nel sistema : col pre – testo di accrescere cioè i pro,·enli dcli' erario. s' impt..'<lisce, si opprime il libero progresso deJlc singole indu strie, quasi che queste col loro sviluppo non rcca.sscro a lor volta un van– taggio al benessere generale e quindi all'era– rio stesso. free /rader. Per accordi coWeditore Lat e :r.za i du e: volumi di Giustino Forh.ma to, Il Mer,r,o– giorno e lo Staio IlaUano, possono essere acquistati dagli abbonati dell'Unilà, che ne farann o richiesta pe:rmezzo nostro invian – docene l'impo rto, per lire 4, an: ichè. per lire 5 ; i due volumi de:i c.Dltci anni di vita 1/a//ana(1899-1909) di Fran cescoPapafava, possono essere. acquistati pe:r lire: 8, anzichè per lire IO. B1b1otec Gino Bianco Segni dei tempi. Il Consighn Comunale di Bo,·a ~larina (Reg– gio Calahria), preoccupato delle frequenti agi– tazioni delle das.-;i la,·oratrici, le quali chie– dono, 111 tjUl'St' anno cli cccc.tionalc carestia, un trattamento pili umano, appro,·ò n~Jr adu– nanza del 1° corrente un ordine ciel giorno, do\'C si dice che per allc.'viarc le trh-,ti conse• guenze della carestia o dclln disoccupazione oc.corrono pro\'vcdimcnti tr<msilori; riduziont· tielle tariffe sui trasporti fcrnwiari dei pro– dotti agricoli e di alcuni imlm;triali ; opc:-e pubbli che locali ccc. ; e pro\'vedimcnti a ca– rattero prrmmu11te: bonifiche idrauhthe o :igra– rit\ conduttura di acqua potabile, cn.. •dito agra– rio (!) ccc. Jn ma.,~ima. non si può dire che i criteri m• formali vi dc.•11" ordino del giorno approvato dal Con~iJ;liO non siano accettabili. \'i spira dcn tro una cert' aria di modernità. \.i M.)1\0 m >· menti della \'ita dei conservatori pili arrab– biali, in cui qul.'~t1 lasciano ~corgcre delle tcn– dcn1.c domocrat;cho. )la, purtroppo, :-.uno pa– renti !ti cho impr ov,·isamonte si aprono e im– pro,·visamcntc si d1iudono ! PH1 modes ti, ma pii1 pratici M>nc stati i lav oratori organizza ti clrl Comune, allorchè nei loro com ìti l1.111 0 spiegalo che i proprietari del luogo, se sentono realmen te la nt..'Ccssitf, di alleviare le tristi co1uegucnze tiella carc– sti.a, do,· rebbcro e~ per i primi compiere il loro dovt·re ,·c,,•rsc.> i contadini e gli operai, ~ non rnntcntarsi cli girare tutte le proposte e tutti i voti al Governo, il qua.Il" ha bensì alti c.'impreveind ibili do\'cri da <'Ompit.'rc, ma per ciò che rigu::irda taluni provvedim enti d' in– dole lrausitoria, e locale non può rispondere favorevolmente ali' ap pello - alm<no per ora - ; e ogni in!-istcn,.n non serve che a di– strarre l' atlc117,ionc.'del pubblico d.allc respon– sabilità cho :1pcttano alle cla.iti dirigenti del pac.sc o at mcdc.,imi ptoprictari nei )ore, rap• pon i wi lavora.tori. D' altaa parl<, i pr<'vvcdime nti a~cennat i noli' ord ine del ~iorno do! Con<;iglio <;omunalo non sono i ~oli llC'l'c.;sari, nè ;;onc, i pii, ur– gcnt.i. Le ideo della Lega dei lavorat ori di Dova ~farina !tOno rh:C>'iuntc nd scsucnt<' 01chnc del gic.rno: • lt1tcnuto che ò 11<!\..~•sariopron·cclerc al • miglioramento dt"IIC condizioni economico- • soc;ah dei lavoratori della terra: • Considerato che la mi!.Cria costr inge i • contadini ad abban donare le campagne per e trovare oltre r ocea no mozzi pili adeguati • di sussistenza ; « Considera to che per tale emigrazione la • mano d'opera si rende sempre più scarsa. • e l'agricoltura ne sofTr("; « Considerato l'aument o ciel prezzo di luttc • le derra te e il da nno prodotto dagl i eccessivi • da~i dogmwli e di consumo; u Considerato che una delle princ ipa li causro • del malc~s<'rc economico dei con ladin i ri• • siede nei patti· agrari antiquati cd ingiusti ; • Com:i<lcrato che la popolazione agrircla di- • fc.tta comp letam ente di a~i stc nza medii:a. e • di medicinali gratuiti in ~1..~odi bisogno, • come difetta pure d'istruzione p<"r insufli– « cienza di scuolt.' ; « Considerato che ò tempo di armonizzart.. • gl' in1cn.ssi <lei contadini con quelli dei • proprietari onde evitare o~ni ragioni."di con~ • flitto; OJ;l.lllHRA • Di nominare un.1 commissione di 6 per- • sono allo scopo cli proporre : • A) ai prop rietar i : « 1° d'accordare ai coloni, in quc ist' annn « di eccezionale sicci tà e care3tia, metà dei • foraggi e delle semen ti ; • 2° l ' nl>oliziono del cosi <letto ..add ho- 11shieru 1 (t) • 3° di non ric'hicdcrc, nei casi di morte • di l>c::,tiamc indipendente dalla ,·olontà dei • coloni, il prezzo del capo di bestiame scom- • parso . • B) .\Il' .\nunin1strnzione Comunale: • 1° l' a:,,f,Ìstenza sanitaria nelle cam– • pagnc; ■ 2° r istih11.ionc <li una scuola. di Stato ·• a S. Pasquale;; . l• I I coloni che ■lln1no i! ~ti,me dei ptopriet1ri 1 ~– ciu dn'Ono com,poaJcrc ogni annu un, dttcrm1r1411 q11-1n1ità d1 a:r,no, • 1110/0 .J, /•Ilo, 11 proprictui mcJc,ir11, ! !... DlaLIJII.RA 1!'-0LTRC • Di iniziare un'agitazione tendente ad 01• • tenere il graduale rib<,sso dri da.:, doganah, ■ sul grmto, sul ferro e s1_1ll0zucchc,o, e dli e dazi di commmo in generi di prima nc-ccs- • sità. • L1. Commi!'~iono s,·olgerà il suo pro~ramma • nei modi e nd tompo che roputer.\ pii1 op– « portuni per consegui re scopi scopi • AN~;;~;-G 1~VANNOZz1 1 g-ere11le-respo11sabile. Flrente • Stab, Tip. Aldlno, Via de' RMal, 11• Tel, 3-85 Per la propaganda antiprofezionisfa A. DE VITI DE MARCO, Per il mez– zogiorno e: per fa libertà commerciale. - L. ,_ A. DE VITI DE MARCO e G. SAL– VEMINI, Il Regime doganale della Libia - L. 0.15 GIRETTI EDOARDO, T ratt atidicom · merdo e politica comme rciale - L. J .SO. - I trivellatori della nazion e - L. I. G. CABIATI , Contro gli zuccherieri - L. 0.20. - Per il pane quotidiano - L. 0.25. G. BORGA TT A , Che cosa • e cosa co– sta il Pr otezionismo in Italia - L 0.55. L EMERY, Camilla Cavour antiprote– =ionista - L. 0.20. GIUS. IiJHERZR & flGlil - Ba~i EDIT ORI LIBRI D'OHO ANILE A. - La salute del pensiero. (N. 4) di pp. XVI 184. L 3,00. P RFFA1.IOSE. - PARTI! PRl:\IA : Peusirro e persoualillÌ tlllllHUI - L' Ct'<Jl11.tio11e del• I' 1101110 - Sislrma 11en•oso e u11st1:io1u• - PARTE SECONJlA : I.a 11ostm 1,i/(I org,mica - La 110,çtra tdta 111e11t(l/c - Pe11siero e ur- 11e/lo - Lti 110/ont,ì /1ber(I - I.e energie 11ma11e - La s11/u/edel pensiero - li trio11jo del pe11siero - La noslM coltura - L' cclu– ca::imu del/' uomo - PARTE T1.RZA : Le malattie dtl pr11sicro I m,oi1i clm•cri del mcdtto - I.a 11ostra salult. ,\ntonino Anilc ò ml"ritamente noto come uno dc; pili valorosi scienziati cicli' Italia d · oggi, modico-scienzialo e lettcratJ-pocta insieme, di labor iosa ponderazione, M!rcna figura di !'Crittorc d'austera nobiltà morale. E questa ~ua opera feliceme nte origimùo. che ora offriamo tra i • Libri d" Oro .. , è però scientifica e pratica insieme , di di– vulgazione d'idee e cli profilassi morale . L-i. vita umana ~ un sol nucleo unitario 1\ cui centro ò il pensiero: ogni concepito dualismo fra muteria e spirito, positivismo e .spiritualismo, ~ ienza e ideale non riesce che a scomporre quel!' equ ilibrio, ncll.1 cui ricerca ~ la verità, nella cui conq uista è la perfetta s.1.lntc della, nostra vita, che li vicenda cli materia lità che i.i spir ituali zza e di spirit ualità che si materializza. Cosi JX>ssono le scienze nalurnli staro a base del più as.whth) idea.li •;mo, l.'d è il pcn.'-'icr ~ al centro della vita nostra come di t utta la \'ita univcrsalo. 11 maggior nostro sforw per raggiungere la salute fisica e fclicitil interna non l perciò che conqubta di noi stessi come sp irilo, \'Olontà cli possederci interament e, pcrchè troppa umanità sof– fre incurabile da.i mc.·dici <" di cui il benes– sere non può ri:.tabil irsi che nella riequili– brata. ~aiuto del pensiero. li medico rcst.1. inopero so dinanzi a una rnoltihuline cl' in– fcm1i, nevropatic i, ab ulici. infelici cl' ogni mani era cho reclaman o invano la noiltra assistenza. ■ Non nuoce, scrive l'autore , se fra t.rnto forme di profll3$i si pensi onna i ad una profilassi morale. V'è t.1.nta parte d' umanit.1\ dolorante che non soffro che della mancanz.i. cl' un sostegno spiri– t uale... E non v'è amba.scia che non scompaia sot to 111m nuova riolabo rnzione menta le. Uomin i affrant i, por i quali non fu bastevole alcun bene esterioro, si sono riempiti cl' energia al primo· tenlati\'o che han fatto di possedersi •· Quindi il libro, che come divulgazione d'idee vuol essere chs\"elaziono d' uman.ita e dei suoi pili schietti valcri iclca.li , riesce opera cl' aiuto e conforto per chiunque ab– bia bisogno cli :,ercnità: esso ~ animato da spirito bC'ncfico e dal pili alto senti– mento umano. li medico oltre che giovarsi della scienza att inge ai risultati pili ecccbi e p_uri del pensiero. • Dlrlter e comm l11lool e va1lla a.Ila Cua 8dllrlcc OIUS. LATERZA & FIGLI, B■rl.

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