L'Unità - anno III - n.31 - 31 luglio 1914

558 stosi s!:.imc cd assai inferiori alle stesse somme da lle varie leggi destiuale ali' uopo. Ino ltre, questo maggior svilu.ppo non è solo dov uto ali' azione degli enti inter medi, qua nto (forse pi\1) alle condi zioni di favore cui i prest iti agrari son fatt i, sovratutto al saggio genera lmente pili basso di quello possi– bile agli agricolto ri in quei sottomercati , na – t uralmente a spese dei con tribuenti, che pa – gano le differenze. Non si deve però negare che una concreta opport una efficacia l' azione degli enti inter– medi l'a bbia, specia lmente in Siçilia, dove la loro piì.1 intensa partc-cipazionc ali' opera della sezione del I3anco è anche dimostrata dal fatto d1c gra ndiss ima parte deg li istituti intcrmNli considera ti come buo11i fa effett ivame nte ope– ra zioni e gran pa rte clei cas tcllelti aperti è effett ivamente impiegata , a l cont ra rio deg li en ti della Cassa de l Ba nc'.>di Napo li. L' ente intermed io locale ha p<nsìbili 1lLdi pili oppo rtu– namen te dist ribu ire il credit o, cli meglio se– guirne l'imp iego , di c.omplcta r~ con ,iitra azione il credito agra ri o aperto d;;1lla legisla – zione ufficiale. Esso è meglio conosciuto . ispira maggior con fidenz a ag li agr icoltori, Cl~i può seccare andare presso i gra ndi isti tuti, in città di vers e, compier e comp licate form ali– tà, ccc. !\la l' utili tl1 m:1ggiorc de l siste ma è forse nella spinta ind iretta eh' esso <là al sor– gere di nuo,·i, ad intensificar l'a zione de i vec– chi enti, spec ie societari e cooperativ i, in queste regio ni. Le facilitaz ioni fisca li, le condizio ni spccialì di dispon ibilit à delle somm e, l'azio ne di prop agand a svolta dagli isti tuti centra.li, 1,pecie dai Ba nchi di Na1x:>li e di Sicilia , pos– sono app un to costi tu ire queste spin te in pe– riodi iniziali, dopo i quali gli enti proseg uono la loro funzio ne associ ati va coopera tiva credi• tizia anc he oltre i pun telli artificiali. La re– spo nsa bilità illimit ata deg li ascritti ag li ent i cooperativ i serve non solo per garanzia dcl – i' en te, ma a favo rire l' opera di con trollo, ed u. caz ione, mu tuo a iut o tra i soci chiama ti a rispo nd ere ciasc uno de lle obbl igazion i deg li altri . l n <'ampl esso però la legislazione elci credito agra.rio in Ita lia ~ ch iara prova dcli' inefficac ia delle macchi ne legislative che pretendono cr~arc le conseg uen ze di fenomen i di cui non toccano o qua si le condizion i determ inant i. Come gli st rilli più fort i pcl credito agrario sono elevati da agricolto ri già indeb itati o per scopi consuntiv i, il prest ito anche a con – dizi oni di favore non ha capacità. <li rialzarne le sorti: ove gli istituti contro llino un po' pili 8c,·ernmentc l' efTettivo invest imen to prod ut– tinl <lei mut ui, l' agricoltore è costretto a ri– nunciare ad essi : e ques to in parte spiega gli scarsi rb ultati del la legislazione italiana . ::'lfal– grado il controllo, le relaz ioni degli._ Istit-ut i centrali , specie del Banco di Napoli, lamen– tano ancora spesso le dest inazioni puramente consu n ti\'c dei prestiti cd i sotterfugi cui per farle gli ag-ricolt.ori ricorrono . I L'inefficacia e l' inutilità (h•l credito agrari o artificia le nel nostro m<'ridiona le sono state rile\'atc si può dir unanimc·mcn te dai commis– sari dcli' ultima inchiesta, da l ~i1li all' Azi• monti; nelle domande di pro ,·\·cdimcnti la Commissione non ha cred uto opportuna alcuna prop osta in merito, ~al\'O per la Sicilia per cui si consiglia la continuazione dcli ' efficace opera della sezione de l Banco . Invece del ' ' offa di questi ist it-uti speciali e condiz ioni di favore limitate a qualche g,up• pelta, il Governo italiano farebbe assai meglio a lasciare ai meridionali i gi~1scarsi risparmi eh' essi riesc ono a produrre, oggi in copia maggio re pcl contr ibuto degli america11i: men – tre il Governo fa in realtà il con trario , per quanto le conclusioni della Com mi ssione d' in – ch ic:.ta, sah·o errore, non vi accennino. La forma più efficace di que!ito assorbi mento di risparmio meridionale cd americano da pa rte del Governo che non lo in\'cste poi ccr• , tam cnte nelle impr ese ag ricole od industriali f delle regioni in cui lo assorhc, è la Cassa Po - stale. :\la non è la sola, pcrchè con le nonn e ' che obbligan o casse eh nsparm10 cd altn enti ad mv cstJTc certe porz10111dei loro capt – tah, n sen e, clepos1ti, cauz10111, 111 tit oh pub – bhc i, lo Stato assorbe coatt,vamcnte .litro n spa rm10 che pot spende co1 cntcn dct pohh· can ti che dommano a Roma Da.sta guarcl.1rc L' UN I TÀ alle somme depositate dall e varie regioni alla Cassa Dcpo!iiti e Prestiti e confr ontarl e coi m utui che rispott i\'amcntc questa loro fa per , avere un eloquente esempio dello squilibr io tra assorbimento e rcin\"cst imcnto del rispar• mio da parte dello Stat o nelle regioni meridio – nali , a tutto svantaggio di quest e ulti mc. L' assorbimento del rispar mio pri\'ato da parte de i gruppi politici, che avviene attivis – simo in tutto il regno e spiega gli alti corsi conservati dalla rend ita pubb lica ment-re i gruppi prcxlutti d pr iva ti ne man c:rno o deb– bono pagare assai alt i saggi, è poi particolar– mente dann oso nel merid ionale, do,·c i saggi mcdi sono pi ì.1 alti, il clispon!bilc è minor e, pii1 viù i suoi bisogni da parte delle industrie , ag ricole o ma ni fatturiere che debbono ini;dars i o miglio rare . 'f-: da coccodr illo intener ii-si sug li all i saggi che i poveri agr icoltori volente rosi dc blxi,ito pagare, elar gendo l'!gginc per mitigarl i artif1- cia lmentc ; e viceversa togliere coscie nteme nte l'uni ca cond izione che ofTct.tivamcnte ril>asse- · rebb c la med ia dei saggi e degli investimenti privati: la relat iva abbond anza del risparmio che vi si produce di fronte alle domande di agricoltori o indu strial i e conul1ercianti meri – tevoli , che si avr ebbe se lo Stato non lo pom– passe a Roma e lo lasciasse invece agli en ti e b..1.nchicr i privati del mezzogiorno. Oltre a ciò. anche in qu<"sto pr ob lema la migliore azione dello Stato è solo mdiretla : il credito agrario si svilupperà spontan eam ente e con inve stimenti pii1 sicuramente produttivi, quando saranno migliorate le condiz ioni tecni – che c<l economiche dcli' agricoll'orc mer idio– nale. E lo Stato può per sua parte concorrervi colle scuole, colle vie di com11nica1.ionc che al nord ha ;:!ià fatto, con una politica doganale che e.la una parte diminui sca i costi dei con– sum i e degli strumenti di cui l'agricoltore ha bisogn o, da ll' altr;:l migliori le condiz ioni dei mercati cui vanno e, pHt, poss ono andare, i prodott i nat ural i dc li' agricoltura ciel ì\Iczzo – giorno. ' LA QUES T IONE DI FIUME I[. Il Governatore conte Wtckcabu:rg. i Il gen eral e che comanda l'as salto è il gover– atore conte Wickenburg agli ordini immed iati cl generalissimo, conte T 1sza, presiden te del minist ero ungherese. Avuto l'ordine di attac• care, pensò tr e mezzi: sp ezzare gli ostacoli immediaLi, prendere la città col tradimento, assalirla alla baionetta. L'ostacol o mas simo era il Consiglio Comunale ove era in maggioranza il partito au tonomo , pr esie duto dall' on. Z<Jnella; ed egli lo sciolse senza motivi. Altro os tacolo era l'organizz azicne dei giovani italiani della 11 Giovine Fiume "; ed egli la sciolse, non per– mettendo nemmeno che al posto suo sorgess e un'altra società sia pure sport iva o di qualsiasi altra nalura. E dopo la 11 Giovine F iume n sciol se altre tre societ à cittadin e che gli parv ero so– spette, Terzo ostacolo, il più grave, ern lo Sta– tut o, ed egli lo lacer ò alla legge ra, con in.i r– rivabilc cinismo. All'att o dell'inse cliamento a– vrebb e dovuto pr esent ars i al Consi glio e pr o– mette re di risp ettare lo Statuto. Non venne , Avrebbe dovut o rispettare le disposizi oni di or– d ine amministrati vo e nazionale, contenute nel– l'autonomia cittadina. Le violò invece, ape rta• mente, nei punti principali, per conto su o e cli Budapest, al fine di cr eare altr ettanti prece– de nti dann osi in ordin e ali' interpr etazi one di sing oli parag rafi de llo Statut o. Per lui lo S ta– tut o fu vio lato nelle di sposizioni relat ive al di– ritto elettorale, alla polizia comunal e, alle scu olej per lui la dignità comun ale duvetlc abba ssarsi e umiliar si, e il rvlag 1strato civico (Municipi o) ridur si a stru ment o dti suoi voleri, e la polizia comun ale divent are org an o di Stato .... pa ga lo dal Comune, vale a dir e orga no ùi persec uzione deg li ita liani nella vita politica, soc iale, e per– fino nella vila famigliar e: per lui infine i gior• nali ungheres i di Bucl.1pes t e di prov incia ri– prendono la campugna difl'.amat or ia in odio alla città e riapro no, a danno de i c:tta dini e de lle istituzioni, le fogne della cal un nia e cieli' insi– nuazio: ie pilt tu rpi . Sbarazz atosi degl i osiacoli più grossi, il cont e y1ickc nb 11rg Provvede alla spiccia nd mandare ad effetto la sec onda pa rte del piano : conq ui– stare b citt à col tr.adimento. Com incia con l' in– trufola re nella lista elettorale qua nti ungheresi può e col ca ncella rne i fiuman i ,a centinaia. È la prep ara zione de lle schi ere alla batt aglia; ma sa rebbero ancor deb oli pe r l'urt o finale. E al– lora cerca alleati•; ne tr ov a, pa rte in buona Cede, part e illu.:;i, parte che sono carne da mercato . Ne crea un par tit o colle ttiv o da contn1ppors i all' italiano e lo sp inge al potere con l'aiuto dei suo i. Elezioni edifican ti!Arr i\•ano dalla Croaz ia e dallo interno dcli' Ungh eri a treni che porta no a centinaia gli elettori ungheresi , i quali alla stazi one ricevono la scheda elettor ale di cui ignorano il contenut o, e si rec ano a votare senza sape re nemmen o do ve sia il Muni cipio, dove Jia la sede clell'elezione, guidat i dai capi ufficio come mand re cli pecor~ ; volano e.... ri– par tono co!l'2 bbondan te compan ati co forn ito dalle tasse governa tive. I cittadin i, intant o, che so no mig liaia e sono spoglia ti del voto , devo no limitarsi a guardar e come i fore stieri, le onde d'ignoti, di stranie1 i,ne ppur domiciliali a Fium e, che al Comun e non ve rsan o un cent esimo d' im• post a, la facciano da pad roni e si arroghino il diritt o cli de terminare l' indirizzo amministra– tivo e politico del pa ese. Conqll istat o in tal modo il comu,e, il gene• raie Wi ckenburg comincia a disporne a suo ta– lento, avendo ormai un piede in casa, avend o orma i collocato nella rocca del Comune il ca– vallo di Troia, E fa e disfà, asservisc e la po– lizia comun ale alla sua volontà, ne fa un istru– mento cli spi om-1ggio a carico dei cittadini, inol– tra a Budap es t ed a Vienna ra:>porti di spi e false a carico di galantuomini di sp ecchiata virtù, fa apparire Fiume come un covo di ri– belli che congiurano giorn o e notte ai danni della dinas tia e della monarchia. Quando il po• destà dott, Franc esco Vio e il deputato dott A. Vio, accor gendosi, purtroppo tardi , d'ess ersi prestati all'infame gioc o del governo, e di aver per esso combattuto il pa rtito autonomo e dan – neggiato il proprio paese cN ro no a Vienna a scongiurare la minaccia della polizia cli Stato, per tutta risposta si vedon<• mettere sotto il naso scartafacci volumino si. Son o i rapporti del governator e, i rapporti delle spi e false ; sono denuncie assurd e, puerili , a caric o anche de i più innocui e più pacifici italiani dì Fiume; sono esa geraz ioni scand alose di fatti innocen– tissi mi. A un pubblic o concerto si applaude un cor o dell'Emani ? Ecco creata un2. pr ova <li una tendenza irr edenti ~ta. Al teatro si ap• plaude il coro del Nabucco? Ecco ura pe– ricolosa dimostrazione se parati sta. Si port a il cappe llo a cencio ? Si por ta all'occhiell o mrn mar gher ita? Si è soci in qualch e sodaliz io ita– lian o? Si fanno gite in Italia ? Si leg ge qu esto o quel giornal e? Sintomi, pr ov<", documenti d' irre den tismo. Alcune cent inaia di giovani si re can o a Raven na in sacr o pellegrina ggio alla to mba di Dant e? Al ritorn o so no pr ocessati per alt o trad iment o. Un cinenrntograio proi etta un a film francese di ep isod i de lla guerra li– bica? li propri eta rio è accusal o di provoc are di mostrnz ioni cont ro lo Stat o. Le mont ature, subitamente gonfiale dai pcnn3ioli prnzo lati, acuiscono la campag na cliflamato ria de i giorna li un gheres i: si domandan o pro vvedime nt i re– press ivi, rappres aglie, persec uzioni, proc ess i. Pe rch è non addiri ttura la forca? La potfila di S1ato. Scno nchè anco al part ito polit ico che se rve da para vento ai piani di W icke nburg, la pillol a appare tro ppo amara e non va giù. Ha po tut o inghiottir e la 1, nost rificazio ne dei di plom i ma– gistral i "• ossia la soppressione del diri tto de i maestr i e professor i it alian i di far c(,nosc ere o complet ar e a Fium e, in lingua italiana, il di– ploma cons egu ito in Ita lia, mentr e adess o han no l'obbli go di nos tri ficarlo a Buda pest, in unghe• res e, pr evia perm an enza per i maes tri, di un an no in una scuola no rmale ungher ese di Bu– dapes t; ha potu to qu el partito adattar si a molli altri soprus i ciel genera le, assistere alla minac– ciat a magiar izzazion e dc! tribunal e, subi re le sem pre più false infram ettenze dell'au lorilà mi.. BibliotecaGino Bianco litn re e clcg li organi gl vc rn olivi negli tff ari del municipio e de lla polizia, tollerare la me– nomazione della dignità della pr e$-idenza mu– nici pale, accoglie re l'ordin e di er e.ire cittad ini tutti i ferr ovier i ed i facch ini un gheresi e per– si no i croati; ha potut o, insomma, non op porsi all'attu azione de lla seconda par te del piano d'invasi one : ma la polizia di Staio 11011poleva ma mlarla giù . Sotto l:i pre ssio ne dell'opi nione pu bb lica, te.rrificato da ll'un anime ed alta pr o– test a di tutti i ci ttadi ni, l'eteroge neo partito creat o dal i;overnat ore si ribell ò, e riconobbe e dich iarò fìn:ilmen te il 1>roprio errore, e torn ò al partito aut onomo ita lian o, col quale si fuse ne lla cer tezz a de l grav e pericolo imminent e. Il generale non si scompose i se non gli riu– sci va di a\•ere la città col tradimento, avanti con le baion ette! E cominciò l'a ssalt o in tntta re~ go la. Sc iolse perdò anche il II suo " Consig lio e si fece nominar e Commissario governativo " con pieni poteri e ser?za responsabili tà verso il Co. mune "• sebbene le legg i ungheresi lo vietino. Ma in tem po di gucrrn le leggi non cont ano; non conta che la forz a. E la forza il \.Vic'kcn– burg la doman dò e l'~bbe nella forma di un centinai o di gua rdi e di Stato che un bruttis– simo giorno calarono a Fiume dell' Ungheria, scelte tra le più bruta li. Eran o arm: 1tc fino ai denti, con fucil e, baionetta, spada e rivoltella: i cittadini le accolse ro a fischi, ai quali rispo• sero le cariche violente, selva ggie <lelle guardie a cavallo, e gli assalti san guinosi degli altri polizi otti manda ti a protegg ere i nuovi colleghi. Civile modo cli presentarsi! Fu in que st'occasi one, .il 25 giugno 1913, che il P rof. Zan ella affrontò il go vernatore-, tra t• tandolc- di vigliacco f Alla aperta offesa il conte \.Vickenbur g p.irv e voler risp<'nd ere con una sfida, poi con un proc esso, e ai giornalist i di Budapest, acco rs i subit o a Fiume per assistere allo svolgimento della v·erlcnzn, pr omise di rea– gire in qualche modo e sotto il contr ollo della opini one pubblica ungher ese; ma finì poi col dimenticars ene comp letamen te. Ma il generale poteva es ser content o. Av e,a orma i c,\tre i suoi seimila cittadini, oltre alla metà. del,{li elettori, anch e dei veri pr etor iani, che disp ose all'a ssalto mett endo loro in mano poteri discrezionali a uso ru sso. Cosi, per esempio, la legge sui fo– restieri, che è quanto di più mostru oso si possa immaginan.·. Basti dire che per es~a poss ono es– sere allontanati dalla città, entro 24 or e, e senza nessuna mot ivazi one, tutti coloro r.he non siano cittadini, se anche sono di passa ggio, se anche si recano al letto di q1rnlche caro mor ente ! I colpiti non possono chiedere il perchi'::; dl'!vono sub ire la viol enza, fossero pure innocenti come colombe. Intanto vengono i colpi grossi, L' ex vice-pod ~stà di Fi ume",av v. dott. lci lio Baccick– Gin,rdelli, di\'entato eia poc o cittadin o ilal hrno e pas sato a vivere ad Ancona, tonrn a Fiume a salutare la madre, le sorelle, i parenti, gli a– mici, e a regolar e e.erti affari. I~ sfrattat o. E nessuno sa per chè ! Baccick pr otesta, vu ole sa– per e i motivi dello sfratto, d ichiara di ricorr ere ; ma tntto è vano; egl i de ve par tire en tro 24- ore, mentre i cittadi ni fremono di ind ignazi one. Un giornali sta italia no, Amede o Fava, viene a Fium e e impianta un giornale , al qua rto nu– mero, è soppr esso, la redazione è inva~a da i rnililar i, e il Fava è cerc at o per esse re messo al buio. Perc hè? Pt"r sospe tto d'i rr ede ntismo . La ,, Voce del popolo "• or gano ba tta gliero degli italia ni, è se ques tra ta ogni giorn o ; il procura– tor e del Re P.d il giud ice inqu ire nte de l trib u– nale sono in piedi fin da ll'a lba pe r firmare il decret o di seq ues tro, g:ià. pro nto, già sta mpa to, al quale devono aggiun ge re so ltanto i titoli de gli artic oli da incr imin arsi. Appena il giudice ha firmat o il decre to, gli sgher ri della polizia di Stat o - che att end ono in is trad a - vanno a bloccar e la st,u np eria, corr ('nO alla caccia de i riv endit ori e degli strill oni, stra ppa no il gior – nale dalle mani <li chi lo legge , e per po~o non minacciano di violar e il do micili o privato degli abb onati , pe r ru bar e le copie sequ estrate , ma s fuggite alla perse cuzione poliziesca. Il pr ov– vediment o nei sequ estri è scan da los ~unc nte il. lega le ; ma nessu na pro tes ta giova . A11zi, si rin – cara la dose. Per colpir e il giornale al cuore, la po lizia di Stat o ne ba ndì 11redu ttore Emilio l\farcuzzi e gli ord: nò di parlire <::ntro 24 ore. Il Marcuzzi è nato a Fium e do ve ha sempre abital o ; ha man tenuto sem pre una cond otta ir-

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