L'Unità - anno III - n.21 - 22 maggio 1914

516 L'UNITÀ dentale e la Russia nella parte orientale, per preparare l'a v\•enire. il caso di nuovi :acquisti territ oriati nei Balcani, acquisti che non potev:ano a\•,·enire che verso la Serb ia, il Montenegro e la Maced onia . ~lessa a posto con ques te due prom esse, ~ a doveva rinu nciare ali' ingeren za nei Balcani, "';7; sciar li1'era l'Au stria di fare a modo suo. Per il momento, in fatto di acquisti territo– riali e di com pensi ali' Italia non c'era nulla da reali zzare. L' impo rtante era che l'Austria avesse nel prossimo futuro mano libera per organizzare la sua influenta economica fra Serajevo e Salo nicco : da cosa nasce cosa: in poli tica estera occo rre saper aspettare. (,011fi11ua) P. Silva . A questo punto è interessante per noi ila• l~ni notare com e l'Italia.sia s1ata nell 1 accordo di Miirzsteg com pletamente ign orata dalla sua alleat a d'oltre Adri atico , per tutto ciò che ri– guarda i Balcani. Quando nel 190 2 il mini– stro Prinettì affermava col Golu chow ski il di– ritto del l'It alia di essere consultata dal!' Austria e dalla ~ le riforme di Macedonia, il cancelliere austriaco respingeva con ironia le affermazioni del ministro italian o. IL NAZIONALISMO ECONOMICO / L, Tripli ce Allc•nza. I Per spiegare questa sprezzante disinvolt ura, basta ricordare la situazione che ebbe l'Ital ia per i primi ventian ni nella Triplice . eanza. 6 Sfoed t(alt:1questo soggetto ~ e cd ampieua, illustran o assai ~ i on– àeggiifmentl de11apolitica estera itali ana dopo il 1870 , incert a sulla via da prender e, oscil • lant e tra la Fran cia e gli imperi cent rali, fin• chè nel 188 1 Bismar ck spinge la Francia a Tuni si, mina ccia di risuscitare la Ques tione romana dot>Ogli incidenti avvenuti in Roma per il trasporto del le ceneri di Pio IX (estate 188 1), e costri nge cosl l'Itali a ad entrare con la corda al col lo nella Tri plice All eanza . ~pe· cialmente per que l che riguarda questo atteg · giame nto de l Bismarck nella Questione romana, le pngine dello Steed devono essere poste in rilievo, e contrappo ste a certe recenti pubb li• cazioni in cui per fare l'apo logia di C rispi, e glor = e rami cizia fra Crispi e Bismarck , quest'u ltimo à..E:.eP resent ato --:- non so con quant o spirito di verità storica , - come un gra nde ami co dell'Italia e come uno che tenesse in gran concetto il nostro paese.:r..J.l_ verit oho ·versa ,J3 ismarck disprezza_Y.il ~ i con le min accie e co\ ncatto 1fu. ~ a entrare nell'alleanza; inflisse a Um– berto I I' umìli azione del viaggio di Vienna nel 188 1; compilò il tratlato d'alleanza con condizion i sfavorevo lì ali' Italia; lasciò che il trattato da segreto diventasse subito palese e ciÒ per buttar la Franc ia contro I' .!!_a~ia; e specialmente dopo nver concluso nel 188 4 il trattato seg reto di reciproca garanzia con la Russia, con tinnò a trattar e I' Italia col massimo disprezzo. E dura nte i prim i anni la posizion e materiale e morale dell' Italia nella Triplice alleanza fu assolutamente disa• sLrosa. Chi Ila. nei limiti del possibile la dignità nazionale, fu Robila nt nel 18 5-1886 . Con Crispi, dopo il 18~. l'alleanz a divenne sl più intima i ma la posizione d' inferior ità dcli' Italia di fronte alle alleate non mutò, anzi peggiorò via via che si inaspriva no le relazion i con la Franc ia i la cresciu ta int imità assunse la forma di un vero e ro rio servi – ~ Bismarck non con s1 era va 1 n spi che co me un servitore zel~~ uono a com– prome ttersi per i padron i, ma per cui i pa– dron i non devono compro metters i mai sul serio. Sggg xsd tà, _queste, che è bene siano dette e -;'r t~ di fronte a certi tenta tivi di glo rifi· cazione, in cui si vanno impun emente travi· sando tutti i fatti. Gli accordi italo-austriaci del 1897 e 1900. La posizion e dcli' It1lia verso le alle ate di venne più dignitosa quando , caduto il Cri • spi, le relazioni con la Fran cia cominc iarono a migliorare . Gr azie a que sta nuo va situa• 1ione, nel 189j il Visconti Venosta p0tè concluder e con l'Au stria l' accordo verbale riguardante l'inte grità dcli' Albania, accordo che diven ne scritto nel 1900 con l'aggiunta de l diritto di compen si ali ' Italia nel caso di un ingrandimento del l'/ ..ustria oltre la Bosnia– Erzegovina. Ma pur essendo cosi migliorate le relazion i, il con to in cui l'It alia veniva te– nuta dall' Austria per que l che riguarda i Balcani , era ancora nel 1902 molto basso: e l'i ncidente Prinetti -Goluch ows ki ne è la l>iv sia loda to' C:li spiri ti magni ciel nazio– nalismo side rurgico italiano. anzi 1talico, han – no accerta to nel Congresso cli '.\hlano il com– pleto falliment o pratico• della dottrina socia– lista e della dottnna inchv1dualbta, entrambe basate su una 111 conce ,done atomi.;tica . cosmo– politica e matena hst1ca d~lla 'iocietà e dello Stat o•. ed hann o proclamato i princir t del naz.ionahsmo economico. I quali sono C'he bisogna • con,.iderarc i fe– nomeni econo mici in modo positi ,·o e riguard o alla cconorma na1ionale • : che la politica eco– nomica ,leve • mirar e ad ottene re l' aumen to della ricche1La mediante l' aumento della pro– duzione interna, I' e~pans1onc ali' este ro e !"ele– vam ent o delle classi lrw ora 1rici • : che ò bene che • lo svo lgimento <lei fenomeni economici sia cli regola la11ciato all'azio ne privat a • ; che I" inte rvento stata le ò legitt imo solo • llci cas i in cui I' iniLiativa privnta non sen·e o serve im~rfc ttame nte all' intcrcs~ naziona le•: ccl altre simili scope rte nuoviss ime cli cni nes• suno ave"a m:u sentit o par lare prima che il prof. Rocco si prend esse la testa fr.t le mani e le po,11.assc. Stra ordina ria è sopratutt o la scope rta che I" int ervento statale cle,·e in,·ocarsi allorché la 111iLativa privata non esiste o contrnsta con I' interes<,e n31ionalc. li che-, secondo il pro– fessor Rocco, può avve nire in parN:chi casi : 111 tu ti.e le volte che vi ò contra sto fra I" inte– resse di uno o più inclivid111 e quello cli tu tt a la colletti vità vivente•. • c1uando l'int eresse economico dcli' indivicl11n ò in contras to con I' interesso mornlc e politico della nazione •. • quand o l' individ uo male inter pretando il suo intnc~se , ~i cl;rnncg~ia ill\'cce di otten çre un effetto ut ile da lla ',\13 t1zione •. • quando I' indiv iduo abns..'ldella funzione socia le, che gli ~ commessa•· Dopo queste <;coperte. l'art e del governare gli uomini e del render grandi le nazioni ò cl1,·cntata semp licissima. Ba::;ta che gli uomini di go\'erno tengan o sempre presenti le formule ma~ichc del prof. Rocco e non pot ranno mai pili errare . Tr o,·erann o certo una qualche clifficolta a determinare caso per caso se ,·i è n non vi è contras to fra I' individ uo e la • collettività vive nt e ~,se l' individ uo interpe1ra bene o male il suo interesse, se l'i ndiv iduo abHS.'\ o no delb sua funzione sociale. :\la basta mandare caso per cnso una cart olina con rispost a pa– gata al prof. l<occo, e la rispos ta non si farà aspe tt are. E tutt e le volte che i sideru rgici avra nno eia tra tt are qualche nuovo affare colla 111 collettiv ità vi\'cnte •. noi possiamo essere si– curi che le aspirazi oni dei siderurgi ci saranno bat tez1.ate dai nazionalisti neceso:arie giust· ap– punto alla 111 collctt h·ità vh·ente •· Dopo di :ne re stab ilito sub sfNcu attuui– lah s i princi pi dèl nazionalismo economico, i naziona li~ti s1 sono occupati anche della que– stione dogana le. I 'no cli essi ha fatt o una ri– velazione impre ssionante: • gli sono giunte informazioni eia Homa che un gnippo cli ca• pita listi tc<le,chi ha dis tribuito larghi fondi per una campagna liberista •. motivo per cui , non si può essere liberist i senza essere per i tedeschi cont ro gl' italiani ,. e 111 chi è liber ist a (; o un illuso o ò una canaglia •. Dopo cli che il Congresso ha affermat o: , 0 • il libero scam– bio come principio 1-;cneralc non può accet– tars i •• perch~ anch'esso risponde alla solita concezione 111cliviclualistica. interna zionalistica, e mat eria li-stica : pro va. -i 0 il protezionismo può cs-,erc oppo rtun o L'Ital ia veniva, in fondo, con siderata dal· 'S anche per • su'iCitare le energie produttive • l'Au stria com e una vic ina incomod a, poco te- ~ della na,i onc. - Q11e<11i somarelli non hanno mibile per sè, ma che occorreva tenere un ancora imparato che 11 protez1oni-;mo, nella po' a bada per evitare che si unisse alla migliore delle 1pot~ i. 111chri11a in un senso Russia e agli Stati balcanici : perciò bisognava \ piutt osto che in un altr o le <.'nergie produt- assicurarla per quant o rigu :irdna l'A lbania, ., ti,·e, non può su'i<·itarle do"e non c1 sono ; e prom elterle un compenso (il Trentino ?) per 3° il protezionismo può• raffonare l'eco - B1bli eca Gino Bianco nom ia degli alu sa lari •· -- I M>marelli non han no capito che occorre spiegare se si tratta cli alti salari per la intera classe la\'Oratrice oppur e per i soli la\'Oratori delle indust rie protette a spese della re'ita nt c classe la\'ora – tri ce; 4° 11 protezionismo • ele\'an do 11 coeffi– ciente d1 amcclumento della nazione• (su). può far d1mrnu1re la em1grn1ionc. - Cli spi– riti magni ignorano che in Italia la emigra• zione delle plebi agrico le ~ proclotta in lar ga part e appunto dal disagio prodott o in esse dal prote zioni,;;,mo indm,t riale; 50 il prot e1ionismo de'"e avere per iscopo cli 111 stimolare la cspan'iionc commerciale della nazione all 'este ro •· - Il che ~ q11ani'o dire che i ponzatori della gra nde Italia vorrebbero esport are senza importa re, cio~ vendere senza comp rare, cio<' regalar e il frutto ciel capita le e del lavoro italian o agli .... stra nieri. Dopo avere stab ilito che 11 libero scambi o non può accett arsi come principio genera le. mentr e il pro1e,don1smo può accettarsi a patto che riesca utile ngr inte ressi p.'lnicolari dcl– i' avv. Par odi, del senat ore 13ombrini e di altri sim1h cg:re,;i patrio ti, il Congresso di '.\li– lano ha chchiarato che la quest ione della ne– cessità e della 1nisura dei sacrifi.ti da imporre a tu tt o il paese a favore eh ,leti:-rminatc im– prese economiche ~ • questione da risol\'ersi secondo i luoghi. i tempi e lo condiz ioni delle industr ie in Itnlia •. M:1 si ò bene guard ato dallo spiegare come si deve risolvere 01u;i. in Italia, di froutc al contra sto fra protezionisti e antip rotezionisti. Gli antip rotczionisti domandano, oggi, i11 ltalw. che sia gradua lmente, ma rap ida mente ridott o, fino ali' abo lizione tota le, il protezio• nismo sider urgico, zuccheriero e grana rio : e si ferman o c1ui per ora. Discutano , dunq ue, i nari onalisti in concreto queste tre questi oni, senza prender la tant o larga col materialism o, coli' idealismo. colla collettivit..\ ,·iven te. col– i' atomi smo e con altr i simili perdi tempi . Ci spieg hino. per esempio , come e pcrchè il pro– tezionismo siderurgico, sia necessario alla col– lett ività vh·e nte oltre che al nu0\'O giorna le quotidiano che essi stan no per pubbl icare. Tu tto il resto ò cianfr usag:lia da chiacchieroni. e clìversivo da politicant i cho cercano cli dis– simulare a furia di... filosofm la propria soli– dar ietà coi grandi ladroni che succhiano il sangue al popolo itali ano. Di a ffer mazioni sui nostri problemi doga– nali immedia li non ne abbiano sent ita nel Congresso nazionalista che una sola: quella ci~ cli uno spi rito magno. il qual e afferma che • se la popolazione elci settent rione paga il pane a due ce,i/es,mi cli più al chilo, lo fa ncll' inter esse della popolazione del meridi o– nale ,: e tutti hann o applaudito. Do"e si vede come qualm ent c nè I" orat ore nè alcuno di coloro, che applaudi vano, sanno 1° che il dazio sul gra no fa aum entare il prezzo del pane di almeno sette cent esimi al chilo e non di due centesimi ; i 0 che il Mezzogiorno - sal\'o la Capitana ta - è un paese importa 1ore cli grano in pHt larghe proporzioni che il ~ord. e che qu indi il da zio sul grano pesa pii.1 sulla popolazione ciel Sud che su <1uella del Nord, e dal daz io sul grano ricavano assai maggior vanta ggio i proprieta ri ciel Nord che i famosi latifondi sti meridiona li. Ed i: con questa conoscenza delle condb:ioni ciel loro paese che i naziona list i parlano della necessità di studiar e i fenomeni economici • in modo positivo • ! '.\la quando c' ~ la sa• Iute e la faccia tosta , si può dire tutto quel che viene in mente, e magari essere credut i, in un paese che ha già creduto ai fosfati e agli zolfi e ali' ac<111a della l.1b,·a itali ca. .\ C,RICO LA. II prof. AchilleLori a cioè a chre quell' cconomtSt..'\, che aspetta. la soluzion e del problema sociale dagli arcoplani - 111 quanto che gli 11om1111S.'\lcndo sugli arcoplani potrann o sfugg ire ali' oppressione del mono1X1lio fondia rio e nutn rs1 cli uccelli, - il prof. Achille Loria fa sul S u olo del I mt\g· gio una solenne i11emernta ai liberisti, i quali • condannano con veemenza ogni n1ione dei lavora1ori volta a strappare nl capitn lc condi– zioni pii1 \'anta ggiose, sia poi un pii, alto salario, od una minor durata del ln,•oro. ccc. • : e confessa che • il suo scarso intclle tio • non riesce a compr endere c1uest" att eggiament o elci liberisti ; cd infl1g~e ai lett ori una buona co– lonna d1 prosa per comb..'\1tcrc qucst' erro re dei hbcn st1. Solame nte , 11 prof. Loria ha dimenti cato di indica re con precisione chi sono precisa – mente questi hbcn st1, che condanna.no con ,·cc– mcnza . ccc , e su quale giorna le e con qua.li par ole prec isa ment e condannano con ,·ec– mcnza ecc. Il prof. Loria vorrebbe che ìl liberis mo c_,i limitasse a chiedere il libero scamb io, cam po nel quale • h:-1tanti allori da mietere , tant e ingiu!-tizie da eliminare, trnl e beneme renze da raccogliere •· Il consiglio, in questo molllcnto, è proprio superfluo: perch~ i liberisti italiani non han sentit o il bi~ogno cli aspettare il verbo ciel prof. Loria per iniziare appunt o la lott a con– tr o il protcLioni',lllO dogana le. Il prof. Loria, in, cce dt dar con~igli inutili e di combattere mulim a \'ent o. dia il suo aiu to attivo alla lotta antiprotex.ionista, do\'e ci sono tan ti allori da mietere. Far ebbe cosa assa i pii1 uti le, e mieterebbe anche lui qual che alloro. • li venir sene, come fa lui, a suscita re polo• miche d cotl e a denu111iarc fonta..stiche • esor– bitanze liberiste • propr io nel moment o in cui i liberist i sono impegnat i in c1uella lott J an tiprotezionista, chr egli stesso crede neces– saria e benefica - significa rendere un servi• zio a quegl' int eressi protezionist i. la cui scon• fitt a il prof. Loria vuol far credere cli desi– dera re. IL LI UF.Rl~TA Ol~MOCRATI CO. A . De Viti De Marco ai Georgofili. Domeni ca. 24 maggio. ali ' Accademia dei Georgofili, I" on. Antonio Dc Vitr de :\farco parlerà su • L'att uale movimen to ant iprote• zionista e i trattati di commercio•· I bigliett i d ' invito si possono ritirare alla • Libreria della J/occ "· Letture raccomandate a chi vuol farsi una seria coltura sui prin cipali e improrogabili pro– blemi della nostra politica interna: GIUSTINO FORTUNATO , ll Blfta– aogiorno t lo Staio It. liano. - 2 voi. L. 4. FRANCESCO PAPAFAVA, 'Dite/anni di vita italiana, 1899-1909. - 2 voi. L. 8. ANTONIO DE VITI DE MARCO, 'Per ti Mtnog iorno t p,r la libertà commerciale. - L J. - Ptr un programma di a~lont dtmo– cra/ica. - L. 0,15. GHINO VALENTI, Studi di politica agraria. - L. 4,50. L'OPUSCOLO della "V oce " su la Questione meridionale. L. 0,35. Il 20 Opuscolo della V°'e dedic ato al Pro· tezionismo. · L. 0,55. A. DE VITI DE MARCO e G. SAL– VEMINI, Il Regimt doganale della Libia. - L. 0,15. Come siamo andati In Libia. Studi rac– colti a cura di G. SALVEMINI. - L. 3. I nostri abbonati possono otte– nerli a questi prezzi ridotti, fa– cendone richiesta alla nostra Am– ministrazione .

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