L'Unità - anno III - n.20 - 15 maggio 1914

su L ' U N IT À avegsc corso rischio di cadere vitti~;; delle insidie e delle congiure di corridoio èlei luogo• tenc1Ìti dcli' on. Gioli tti. Al Ministero Salandra prigion iero della ;tessa maggioranza che ha sostenuto ·sino ~IJ'.~ltin.10 I' on. Giolitti e riconosce tutta~ia in lui il suo ca1X>naturale ccl il suo ditta toro, iQ non potevo e non posso accordare la mia fiducia generica, pur riconoscendo lealmente il valore indivi – dual e e politico della ·maggior parte degl i uo– mini che lo comp ongono e le difficoltà grand is– sime, contro le quali esso si dibatte e contr o le qua li è forse destinat o a spezzars i, a meno che alla pros sima ripresa dei lavori legislat ivi, piglian do il propr io coraggio a due mani , non si induca a fare ciò che a tutta prima non si ~ sentito in forza per fare. Le strettezze finanziarie che sono indubbia • mente ~una 1-!elleprin Cipali preoccupazioni del Ministero · a\tu. le, a cui il MiniStcr o Giolitti ha lasciat o le casse vuote cd una folla di im• pegni pe r nucv J spese improrogab ili, sono comp licato dalla disorganizzazi one dei pub • blici servizi, de lla qual e si sono avuti due re– ce nti esempi nello sciopero minac cialo dei fer– rovieri cd in quel lo rea lmente avv enu to degli op erai de lle manifatt ure tabacchi. Contrar issimo alla•militar izzazio ne degl i im• piegat i dei pubbli ci servizi. io certo non posso ap provare che gli agenti di qualunqu e ordine e grado de llo Sta to app rofittin o della loro forza materiale per imporre le loro con dizioni a l Governo. nei moment i in cui questo ha tante alt re cose piò urgenti a cui provv edere. Né so nt posso dimenti care che, se i ferro· vieri e gli altri stipend iati delle aziende gover• native sta nno poco bene in fatto di salarli e di condizi oni di lav oro, vi è della gente che sta assai pegg io di loro in J tali a e che è sn questa gente, vale a dire sulla grande massa degli agri coltori e degli operai delle industrie. che non ha guadagni fissi, che non gode pen – sioni per la vecchiai a e la malattia. che non è ass icurata in nessun modo contro la crisi e la disoccup,.,.zione, che in ultim a analisi an . dran no a ricadere gli a umenti di sa lario ac– corda ti dallo Stato ai suoi impiegati non colle economie possibil i elci serv izii, ma su l fondo comun e delle impo ste. Quando però vedo i giornali conservatori o nazionalisti fare la voce grossa contro i ta• baccai cd i ferr ovieri e dcnµncia re i loro as• sa lti alla borsa pubblica, mi vien fatto di dom andare se proprio la causa della conse r– vaz_iol\c po litico-sociale sia bene affidata a tali difenso ri che non hanno ma i avuto una paro la di fiera protesta contro le ladrerie legali dei loro ~uon i amici delle industrie protet te e politicanti. o· altra parte . è pure doveroso di mettere in relazion e que ste poco riguardose domande de gli impiegati ed operai delle aziende govcr• uativc colla : famosa leggend a della floridezza ciel bila•ncio italiano accreditata dal Gove rn o Giolitt i durante tutt a la guerra libica insino al i' ulti.mae sposizio nc finanzia ria, nella qua le si cercò ancora di dare ad intend ere al Parlamento cd al paese l' esistenza di avanz i dov uti ad artifici conta bili addirittura rirrovevoli, che I' on. Sonnin o per so lito così misurato nelle esp ression i dcfinl co n parola acerba ricordan te una de lle peggi ori epoc he della nostra storia politiéa e finanziar ia. Dal momento che ci sono a detta del Go• vc roo quattrini per tutti a cominciare da gli in.saziabili bilanc i militari. non c· è troppo da stupfre se le classi piit umil i e meno pagat e deg li agenti de llo Stato rccla màno anche esse la loro cong rua parte nella favol eggiata torta co mun e. · Ho detto e ripeterò alla Camera, quante volt e ~arà i'icccssario, co me dico di nnanzi ai miei cfctt orì verso i quali sent o il dove re de lla mag • gioré sfncef ità, anc he quando questa può tor – nar e 1>6éo gra dita , che, doj>o la ubbr iacatura · libic;:1, se vuole evita re il peggi ore ma lann o di nuove ed iritollcrabi li gravezze fiscali, il po· polo italian o deve sott opors i ad un regim e risanato re cli astin enza seve ra . Bisogna per un certo lcmpo almeno mod e• rar e le propr ie esigenz e an che legittim e, resi• Mere·· alle tenta zioni moltep lici e persuade rci tutti ci1c per uscire al pii1 presto da lla ~risi che tutti ci tra vag lia, la prim a condizi one è que lla <.IJ volere conoscere la verità int era sullo §tato real e de lle nostr e fiÒanze e"'dei nos~r - pubbl ici servizi. 1>e~hè sar ebbe un a cosa fu . nesta ccl indegna di una grande nazione , quale noi pretendi.am o giustamen te di essere, il oon• tinuarc ad illud ere noi stessi, . non potendo · illud ere gli altri , con esped ienti cd artifici che • già all'ca volta ridu ssero il no:;t'ro_paesc pres/ sochè alla rovina mat eriale e mora le. Bisogna an che sa per trovare in qu esta tcm• poranc~ • politica cli flStinchza le condizi oni per rend erne gli cJTctti meno dolorosi e per ricav arne uno stimo lo efficace a tutte le no– stre sane e naturali energie produttive. Ì:: ch iaro•chc il modo n:tigliorc per r.lttcn erc e moderar e i ragion evo li desiderii di tutt i co• loro che in It alia stentano la vita, non avendo per sostene rla altri guadagni ali' infu ori di c1uclli che loro fornisce l' aspro lavoro qu oti · dian o ,;lcllc braccia o della ment e, è quello di rcnd Crc mc·no insuffit i~ntì gli ~ttuafi stipcndii ? salari i mediant e lo sgravi o dei prezzi dei generi di prima neces sità . La politica degli sgravi tributari pu ò essere ccl è di fatti una alt ernativa a que lla dei ma g• glori sti pcndii ccl ha su qu esta nel momento alt'ua le l'inne ga bile vantag gio cli c,;scrc una politica che giova indistintam ente a tutt i gli ita liani nella loro qualit~ di cons umatori, im• pon endo con un piccolo sacrifiz io, che può anche essere conve nient emente differito e ·gra• duat o per lo Stato , l'abo lizione dei pr ivilegi fiscali ora god uti da un piccolo numero di pa• rassifr a spes e cieli' int era nazione. Ho pot uto sin dal mio primo discorso in Parlamento ra ccogliere le approvazioni di molti colleghi dei vari partiti della Estr ema 'Sini : st ra cd anche di colleghi che seggono su aJ. tri banchi clolla Camera, afTcm1ando netta • mente il principio antipr otezionista del do• vere che ha il Governo democratico di difen– dere sempr e energi camente ad oltr anza I' in– teresse gene rate de l paese contro tutte le coa• lizioni degli interessi part icolar i. La lotta antiprotczionista non è soltanto lotta per la giustizia tr ibutaria e per laJi bcra– zionc dell e atti vHà sa ne del paese da tutte le forme di parassitismo che le infesta no e le sof– foca no, ma è ,so prattutt o lo tta per la rigçn<:., razione mora le de lla nostra vita politica, per – ché essa tende a richiamar e il nostro regime parlamentar e ai retti principii di discussione e di contro llo. Reclamando la sincerità intera e coragg iosa dei bilanci e la comun icazione al Parlament o cli tutti gli alti e di tUtt c le iniziative elci Governo che impe gn'a.'nò la respo nsabilità e la borsa della nazi one, ho informato cd informer ò la mia. azione parlaii1ci1tarc al principi o da mc fortcnUMtC cfbdt1to' 1 vero e giusto che il popo lo italia lld non è' 'un p'upillo od un inter• detto che dcb1,a venit'c condotto per man o dal suo tut ore, ;:,a è un aggr ega to di indi vidui coscienti ed inte lligenti , i quali hann o I' i1inc• gabi le diritto di di~l::u't 1 ér'C "e di deliberare la polit ica che intend Ono· cli ''fare e de lla qua le essi soli pagano le spCse. Nessuno deve aver e la facolt'à' cli sostituire la propria politica. sia pure a modÒ suo 1 .inspirat a alr ideale de l pu bb lico bene , all à' pol'itica del popolo , fatta a mezzo de i suoi legittim i ra p• prCSCntanti ed uditi liberamente i p.ucri di– verge nti cd opposti. Nessuna p,.1.rtce nessun ram o della pubbli ca ammini strazio ne deve potersi sottrarre a qu c• sta indecli nabil e garan zia di pubblicità e di controll o, neppure la politica estera e la J)(!– litica mili ta re. Pcr ch<1: è evidente che le spes e per l'esercit o e per la marina da guerra sono in rapporto stretti ssimo colla politica este ra che il paese vuol fare .· Vi sono' in quc sl a ultima politi ca oggi pili che mai alcuni lati oscuri e miste – riosi che i rappr esenta nti della democrazia in Par lamento devono cercar e cli mctlc"rc in piena luce allo scopo di evitare i gra'vi peri• cOli che in essi si possono celare per un avve– nire pii.1o meno l01itano . La. naz ione italian a sta gua rendo a caro costo delle sue illusioni libiche. i\la la lezione do lorosa de"e esse re util e. È quindi necessa rio cli · premunir ci in tempo contro il rit orno dì altre consi mili o peggiori illusioni , come sono quelle che ci potr ebbe prepa rar e il nuovo nazionalismo ita liano. Non voglio cert o far tort o al buon senso Biblioteca Gino Bianco dci la gran de maggiÒrnriza de i miei concitta • dini prend endo tr oppo sul scrio l'a gitazio ne di alcun e dozz ine di giov anotti esa.ltat i che per il momento rapp rese ntan o tutt o lo st ato maggio re del nu ovo e rum oroso. parti to na• zionali sta, il quale nòn sa tr ovar e di meglio 1>eraffer mar si nel paese che di fare l'ap ologia dcli' uomo cli stato che ci diede la disfatta ct· Ad ua e di elevare sulla piattaforma elett o– ra le ta luno elci gior'nali sti chè si sono segna• lati nel crear e con ogni sorta di fantastici ro• man zi coloniali l' ambiente propiz io per l'av– ventura libica. ...Voglio amm ett ere che una part e dei nazio• n·alisti sia in buon a fede. Constat o sempli ce• mente che r çtichetta nazi onalista si presta assai be ne per co prire e nascondere una merce av ariata purtr oppo ben nota in It alia. Sono diventa ti o stan no per diventar e .na· ziollalisti tutti gli orga ni che IÙtnn o sino ad ora rappr esentato gli interessi de lle industrie side rur giche e na vali strette in un lrrtsl mon – dia le all o scopo di meglio ass icurare i loro di• videndi collo sfru ttamento vicendevo le dei pregiudizii e delle gelosie internazi onali . , L;~ democrazi e che vogli ono sa lva re se stesse, eh~ non vogliono essere tra vo lte ed inghiot • tito .,nel baratro aper to della sfren ata co rsa agli arm a menti, devon o scorgere senza in du– gio il pericolo verso il qu ale si avv iano e tro vare di accorcio la forza. di resistere e di reagire . Questo, io credo. ò il compit o che soprat• tutto att ende in qu esto moment o r opera CQn• corde cd assid ua d i tutti coloro che nei par• bm ent i europei hanno il man dat o di rapp re• scntare il pensiero e gli inte ressi se mpre pii, solidari ed inter dipendenti delle gran di de mo• crazi e moderne viventi di lavo ro e di scambii pacifici . EDO ARl>O GI RETTI. 11 • panico aeronautico. Lo c.pcttacolo della battagl ia aerea, che i F :anccsi hanno alle3tito recentemen te in onore dei reali d ' ln~hilt crra, dove una flottiglia di a~rop lan i mosse all ' assalto di un dirigibi le con gran lusso di spari e fuochi art ificiali, dcv ' essere sommam ente piaciuto agli ospi ti e al loro seg uito. Poiché gli Inglesi, non meno dei F ran cesi, an zi più di loro, sono an imat i dalla co:;tant e preocc upazi one cli non lasciarsi superare dalla German ia, nei progressi della cosi detta • quinta arma •. L3 Ger mania - a dire il vero - è ormai famosa. per la conti– nua iettatura , che la J>erseguita ne ' suoi Zcp• pclin; ma ciò non impedisce a Fran cia ed In• ghilterra d i credersi, or più or meno, in stato cl' inferiorità in aeronaut ica militare rispetto alla Germania o di pro vvede re in conseguenza agli sta nziament i opport uni nel bilan cio. In Francia, fin da l 30 gennai o di q ucst ' anno, il mini str o della guerra Nou lens ha preso di– nan zi alla Camera l' impegno ca tegor ico di riorgani1.zar e su nuove basi la novissima arma. l~ppur c, da lle sue stesse dichiarazi oni risult a che la Francia possiede maggior numero di ap parecchi d'aviaz ione che la Germa nia, che possiede . inoltre un tipo speciale di aeroplan o blinda to e di aeroplan o destroyer, di cui si sta costruendo precisamente un bel numer o, e che fra poco va nt erà abbon dan za anche di diri– gibili del tipo rigido . Non è tem era rio imma – ginare che pcl min ist ro della guerra, e piit pei costruttori aer onautici fran cesi, il disgra• ziato<itt erramcnLo a vvenut o l'ann o scorso a Na ncy d'un dirigibi le tedesco sia stat o tanta manna . La stamp,.'l non aveva nean che biso• gno di gonfiare troppo l'in cidente, poiché l' impr essionabilità fran cese per tutt o ciò che riguarda I' abbor rita Germani a ha piu ttos to bisog no di essere calmata che st imolata ; e il patriotti smo dei contr ibuenti non negherà mai i fondi necessari 1>er disputa re a l nemico trad izionale il dominio dcli' ari a. Ma se la Fran cia va..soggc tt a periodi cament e a cris i di spav ent o areonautico con relat ivo aumento di preca uzioni militari co ntr o le po• tcnzc della Tripli ce, sembra fino a un certo punto scusabi le, in quant o son possib ili e an zi si verifican o di quand o in quand o in suolo fran cese att erramenti e sconfiname nti tedeschi. Non si può dir e il medesim o dcli' Inghi lterra gra zie alla sua posi:r.ione geogra fica. E il pa – cato e llemmati co merca nte inglese non sa• rcbbe dispos to dalla naturn ad esage rare le sue preoc cupazioni cl,i politi ca estera , che hann o poi sempre un contracco lpo sulla pr o– p.ria finanza. ~la gl' indu stri ali dcli' aviazi one e la stampa che li serve per to rna conto e pa• triotti smo, son sempre pro nLi a mont ar gli la testa colle fantastiche paure c1· un' invas ione aerea della Germania . Questa è, alm eno, r impr essio ne che si ri• porta leggendo la storia del p:rnico aeronauti co inglese dcli' ann o scorso, com 'è narrat a da l signor J. M. l-lirst. I prin cipali fomentat ori cli questo pani co • grottesco furono il Daily Ma il, lo Stamla rd •e la Jll/1itby Gazcltc. Cominci ò il Daily Ma il con un arti colo (24 febbraio) int itola to : • Una aeronav e su la costa orie nta le - alcun e testi– monianze •· Un avvocato di Sclb y, un dir et• tore c1·una casa ct· assicuraz ioni e un viaggia– tore di co mmercio fornir ono a l giorna le delle • informazi oni minut ament e circo nstanziate, · che ' conco .rdavano su per giù in q uesto : che una aer onave era passa ta di notte su Sclby Abbey, di retta ver so la costa orientale; e s'era po · tuto scorgere il cor po cieli' aeronave, distin• guerc i fana li. sentire il rum ore del congeg no. Il giornale conc luse naturalm ente esser otmai fuor di dubbio che un dirigibil e straniero, pre• sumibiJmente tedesco, andava facendo siste• rnati che CSplorazi oni su lle con trade ingles i. Il giorno dopo, un gra ve artico lo di fondo dello stesso giornal e lasciava intravvede re il lato affaristico dcli' agitazione appena iniziata , proponendo al governo lo stanziamento nel prossimo bilancio d ' una forte som ma (un mi– lione di sterline ) per la costru zione di nu ove aeronavi e accesso ri, e solleci tando il passaggio di ordinazion i su vasta scala di appare cch i 'd'i aviazione alle fabbr iche inglesi, • poiché na– turalmente non si può pensare di comprare sìm ili ordigni ali' estero•· Si vede che dopo fa propo sta di Michur chill , di regolare la co, struzio nc cli nuove tlreadnou gl,ts in ga ra ·colla Germania nella proporz ione d i otto contro cin• quc te desche, i Pa11ic•mo11gers, vist i sce m:: i.rc i profitti negli armament i ni\va li. avevano escogitato una nuova fonte imm ed iata cli gua• dagno negli ar mamenti aerei. ì\Ia la fretta con cui fu organ iZ1.ato il pani co aeronaut icd, pregiudi cò alquant o il successo sperat o da.li ' agita zione giornalistica . sebbene i costrutt ori inglesi non abbiano diritto C:i lamentarsi, poiché da una rispos ta del sott o– sei;rc ta rio della guerra ad una int errogazione nella Camera dei Comuni , risulta che f1 l\·lini• stero della guerra ·aveva, esso solo , nella sua lista ven ti fornit ori cl' aeronavi , i cui nomi p~1r tropp o non sono stati rivelati . · Ad aiutare nella nobile impr esa i giornali delra metro poli, si mobilitò anche una part e dei giorna li di provincia, i qua li s'ing egnarono di sba llarl e grosse , su 1>erat;1dosi r un r al tro nella gara. Si distinse fra tutti la IVhilby Ca• zelle con un ar ticolo de lla fme di febbrai o. co l titol o complesso e sensazionale: • Occorre un minist ro dcli' a.ria - l' Inghilt erra alla mercé· della Germania - la costa nord•est ispcz io• nata di notte da dirigibili . 1..-cc. •· Anche qui le tes timonianze ocular i ab bondavano . Le corri• spo ndcnzc furono piene dei ragguag li meti – colosi di un astrol ogo, ciel signor C. Prulltice juni or, d'un capitano mari t timo, clegl' impie• gat i postal i dc li' ufficio di Beclalc ccc. Un dirigibi le era stato vedut o un · miglio sop ra terra, cli nott e; av eva la form a cl' un sigaro, cçm un a piatt a forma di sotto e fanali e proict• to ri dalle parti. ·11 reda tt ore, al solito, co'nclu– dcva che si trattava di ae ronav i tedesche·: che il loro preciso int ento era cr ispez ionare le posizio ni strategi che della costa e provare l'azi one cl' un dirigibile a grande distan za dalla sua ba se, potendo esso oper ar'! dentro un ra ggio di 1 550 mìglia. Si scoperse poi che c1uesta fanta stica app,.'l• rizionc, che av eva seminat o lo sgomento nella tranquilla cont ea di Yor k. a\'eva un fond a• ment o molto p,.'lcifico e pros..'lico. Si trattava soltant o di un far mcr la" ora nte di nòtte, in

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