L'Unità - anno III - n.16 - 17 aprile 1914

498 L ' UNITÀ della legge . Ecco una gencroc:;ità che non è costa ta allo Stato italiano nient e altro fuor che la rep utaz ione dei suoi mini stri. ~on ci dovre bbe più essere cultura estensiva poichè lo Stato è dispos to a dividere tra i rinnovator i dcli' agr icoltu ra sarda l'inge nt e somma di L. 25.000 . Non ci dovrebbe essere pili abigeato pcrchò un'a ltr a legge speciale tut to ha preve – dut o e a tutt o ha provved uto. Non ci dovreb – bero essere pH1 incendi camp estri, per ragione analoga. Invece .... Pro prio non vale la pena di occuparsi delle leggi specia li ! La Giustizia e 1a giusliz ia. 11prob lema econom ico della Sardegna è molto complesso , ma il prob lema mora le è più com– pie~ ancora . Se si potesse risolvere ques to, anche que llo si risolverebbe. Il popolo sardo rifiu terebbe di paga.re le imposte ad un go– verno che non costrui sse d' urgenza i serbatoi montani (1) o che non ria prisse con una poli• tic:i dogana le liberista le vie del comm ercio este ro; con trollerebbe la politica interna ed estera per renderla conforme ai pro• prt interessi. Disgra ziatamente il popolo sardo non esiste: pocos, locos, y male un idos - di· ceva no gli spagnuoli, Ogni comun ello ha una vita autonoma ccl isolata . L' isola. è un com•• plesso di num erose isolett e. E nel!' interno di ogni comun ello la popolazione è divisa da ini• micizic di fam iglie, da cont rasti cl' interessi. eia lott e municip..'\li. Divisioni tragiche il cu i effetto economico è enonn e. Grav i spese giu· dizia rie, frutte ti rasi al suo lo, mandrie in• tcre ucc~. false testi monianze, omicidi. Guar• da re spassionatamente i comu ni sard i é come gua rda re una goccia d' acqua sporca al micro-– scopio : quale enorme traged ia in cosi picco lo spazio I Lo Stato nat uralmente ha fatto del suo me• glio per accrescere e perpet uar e uno stat o di cose in tollerab ile. • Giust izia • in Sardegna è sinonim o di disastro, Infa tt i la giustizia si trov a assai pH1 spesso accan to al fucile dei banditi o alla scure degli 41 sgarret tat ori • che nella carta bollata dcli' autorità giudiziaria . Coloro che pret endono risolvere la crisi mo• raie della Sardegna coi reali carabin ieri, non conosco no l' isola. Neanche un corpo cl' escr • cito può arrestar e il brigant agg io e ta nto meno gli incendt ca mpestri, i dann eggiam enti alla ca mpag na e agli animali. I reali cara binieri non san no nea nche evitare o scoprire i furt i di bestiame; tanto è vero che in Sarde gna esiste un'apposita ist ituzione sarda: un istituto di ass icurazi one con un corpo armato ; la compa· gnia ba rracellare. In S..'\rdcgna non c' è giustizia. Moltissime sent enze pena li !'ono delle incognite giuri diche e rnoral. La mag istra tura dov rebbe subire gran num ero di destituzioni, Le corti d' ~ – sisc dovrebbero essere abo lite : non prescn• tano alcuna garan zia, Chi ha un morto in casa non può sperare nulla dalla Giustizia. Chi ha ali ' ergastolo un par ente innocente ha il dan no e le be ffe. E qùestc non sono ipo• tesi : son casi di tutt i i giorn i. Vana spera nza é vincere la crisi morale della S..uclcgna coi corpi d' esercito , Lo Sta to si copre di ridicolo : tra un ba ndito e un reggi• mento la vitt oria é sempre del band ito. Occorre rin nova re la \'ita chiusa della ~rclegna . porre in discussione i grandi problemi , scuotere I' isola contro i pessimi funzionari da cui è inondata , imporre il rinnovamento economico dcli' isola. :\la per far quest o, che solo una minoranza d1 pioniéri può ave.re la forza e il coraggio di fare , occorre pre ndere di fronte tutti. senza esclusione, i depu tati, i consiglieri comunali e provinciali, tutti i ca ndidati alle ca riche pubb liche, t utt i i giorna listi della Sardegna ; tutt i coloro che ne costituiscono la. cosi detta. classe dirigente. Pcrchè <1ucsta gente è quella che pili ignora i problemi sard i e ne ritarda la soluzione. Essa prete nde nascondere o scu• sar e i mali della Sardegna , mentr e noi voglia mo ri..olutam entc mett erli a nudo. Colui che ,·o– glia rinnovare la vita S.'\rda, si tro\'a a lottare lii t il pronc dimcnlo più 11r1rnic e inditpt11Mbile per la s.,. dr1na , Ed li •nchc il pronntim.nu , piu u mplicc, data la co– rn111rioM OfOll:raliue idroara6c, dell "i.ol ,. O.re l"acqn alla ,S.,J,;n , •ign16c, pcrmcunc ti piani del Campidano di di.,cnirc I, •alle padana della Su Jc; n, , e ,Ile 1'•11i della rr o1'incia di s.. wri, di protp tru c mcrHiahota mrnt c Altro cbc leggi e rrc• nu : ,tqu• lii •110/c ! contro un cumu lo di av\' crsari: governo. autorità politiche cd amministrati,·e, partit i di avanguardia {non escluso il par tit o socia• lista) e contr o la quasi totalità dei sardi stessi. ~1a Gian Giaco mo Housscau, che ai suo i tempi stava sul scrio ali' avanguardia, può insegnare an che a noi qual che cosa: • li y a dans la. meditation dcs pcnsl:cs honnète uncs sorte dc bien-ètrc quc le méchants n'ont jamais connu : c' est colui de se pln.irc avec soi•mCmc • NICOLÒ fAXCELLO. Lt equivoco radicale. La Jli1n de l 10 apri le pub blica il seg uen te resoco nto dell' Assemb lea del!' Associazione radi cale romana, in cui il nuo vo Consiglio direttivo, e.letto dai rad icali di sinist ra, ha esposto il suo progr amm:1. • Il pro(. Cai.u s1 comp iace dello sviluppo sempre maggio re della fioren te associazione, cd augura al partit o, che ha ritrovato ormai per merito del recente congresso, il contatto col paese, nuove vittor ie per il tr ionfo degli ideali de mocrat ici. , li Presiden te del Consiglio Dire ttivo On. Scipione Dorghcsc, saluta to da un grand e ap• plauso, rievoca l' opera assidua cd energica del passa to Consorzio Dirett ivo, cui si de ve l' organi zzazione della par te intran sigente del partit o su questi du e concetti fonda mentali : la necessità d1 spezzare l' equi voco giolit tiano, facendo ritornare il pa rtito rad icale aJle sue origini di par tito di estrema sinistra, e l' ur – genza di stabilire una serie di conc rete riforme democrat iche da mett ersi come base de l!' azione rad icale nel Parla mento e nel Paese. Tali con• cett i ebbero la vitt oria nel Congresso; l' or• dine de l giorno Murri richiamava il partito alle sue origini democratich e, que llo De Viti Dc Marco stabi liva i punti del programma immediato del partito specie nei riguardi della politica doga nale in senso ant iprotezionista. Assicura che egli ed i suoi collabo ratori sara nno gli interpre ti fedeli e convint i de lla tendenza di sinist ra. Annunzia intanto che sugl i argo• menti più importanti: questione doganale, problemi della scuola, riforme politiche e tri– buta.rie, il Consiglio sta organizzando una larga serie d i conferenze e di meeti,1gs di pro• paga ncla per port are a conoscenza delle masse i problemi più gravi cieli' ora presente e per diffondere le soluzioni concrete proJX>Ste da l Par tito Radicale. Nei riguardi delle 41,ezioni ammi nistrative dichiara che il Co11siglio ha nominata una Commissione Tecnica per lo studio del program ma e che fra breve l' As· semblca sarà chiamata a discu tere dcli"even• t uale partecipa zione alla lotta d · accordo con le altr e frazioni della democrazi a. Jl discorso dcli· On. Borghese ha raccolto le più vive cd entusiastiche approvazi oni del· l'Asse mblea. • L ' Avv . Carlo Scimo nelli, interpretando l' unanim e pensiero della Assemblea, plaude alle recise chchiara zioni ant iprotezioniste del Consiglio Direll i\'0 ed approva l' idea di dil• fondere con conferenze e comizi la conoscenza de l problema. Il partito radi ca.le - egli dice - deve prendere chiaram ente posto in difesa dei consumator i. . 11 Prof. Orrci è anc h' egli idealmente libe• rista, ma pensa che in questo momento le condizioni dcll' economia na zionale non com– port ino una politica di audaci riforme <loga• nali, Pure riservando si di discutere a fouclo i: problema, è fin da adesso cl' accordo sulle ne• ccssità di oppor si a nuovi aumen ti di prote– zione e con questo significato egli cd i suoi am ici hann o aderito al banchetto in onore dcli' On , Giretti. Analoghe dichiarazioni fa il Prof. C~cinicllo. Il Prof. Majan o cd altri ora– tori si dichiarano completament e soddisfatti delle dichiarazioni cieli' On. Borghese che di– mostran o come fmalmentc il Partito radicale abbia compr esa la necessità cl' integrare il proprio progra mma politico con le audaci ri· forme economiche. • • L' Avv. :\licali non è sodd isfatto del modo come vengo no ;unm cssi i soci. Egli tTO\'a che il passa to Consiglio Diret tivo non avrebbe dovuto ammett ere l' On. Dc Viti Dc Marco sul conto de l qua le ripet e alcune delle note accuse elettorali . '< I..' Assemblea protesta cont ro l'o ra tore ccl impr ovv isa umt calorosa dimostraz ione all'On. Dc Viti Dc Marco chC è presente. • L' Avv. Scimonelli a nome del passa to Con• siglio Dirett ivo si dice fiero di avere ammesso I' On . Dc \'iti Dc ) larco che é una delle figure più preclari della dem ocrazia italiana . 11 Le parol e dcli' Avv . Scimonelli determi • naron o una lunga O\'azionc ali ' On. Dc Viti; 11qual e, benchè atta ccato d1 sorprcs.'1., dà le pili minute ~picgaz10111ciel suo operat o. Il Prof. .\l ajano pronun cia un comm◊!,--SO di'iC0r'iO nlevanòo le doti d1 fierezza, di intc • gnt iì moral(', <1 c.1ratt crc che fann o del Dc \'1u una delle più nob1h e complete pc.rsona– litJ. del partito rad1c.1lc. Egli è com ·mto che sh attacc.1 1 al Dc \'1t1 tend ono :;01t.1nto a B1blio ca Gino Bianco. svalu tar e la sua prop aganda hbcrista. L' Av, ·. Balsamo porta il saluto de lla dem ocrazia pu· gliese che conta il Dc \'1t i tra i migliori suo i uomini . Gli applausi si rinnovano quand o par – lano , portand o la solidari età dcli' Assemblea . al De Viti , I' A,·v. Crispini, Ccfaly ed altri . , Chiuso l' increscioso incidente, fra s ii ap • plausi dcli' Assemblea ali" On. Dc \"iti ed al Consiglio Diretti vo del quale egli fa p..'lrtc. I' Avv , Scimonclli propone un ordine del giorno di completa fiducia .il Consiglio Diret– tivo che è ap provato eia.Ila gra nde maggi o– ranza. Un gruppo di soci dichiara cli astenersi dand o però .:di' astensione significato di aspet• tativa deferente per la futura opera del Con• siglio Di.rcll ivo •. Questa riuni one dei radi cali romani è inte• ressa nt e, pcrc hè mc te::in luce b tatti ca de i radi cali di destra , servitori di casa Giolitti e dell' af fari smo zucc heriero-siderurgi co : di• chiararsi • idcalment c libcri sti •, e mag ari a• derire alle manifest azioni :rntiprotezioniste; ma nello stesso tempo cercare di sva luta re que ste. manif estazi oni e di paralizzare ogn i seria azione an tipro tczionista del parti to, pr o– clama ndo che non è possibile ncssunaw pol i– tica di audaci riforme •, susc itando incident i pe rso nali cont ro i miglio ri condo tti eri de lla lotta antiprot ezionista, e sopr:ltutto bat– tendo il gra ncassonc dc li' ant icler icalismo. I rad ica li di sinistra - se non c' ingan– niam o - non si rendo no conto esatt o delb raffinata abiliu\ e dei pericoli di questa tat– tica dei loro consoci . Tutt i int enti a rallc· grar si dello « sviluppo sempre magg iore ,1 de l Partit o, dive ntato la cloaca massima it alica, essi non vedono che appunto la pletora de lle ade sioni equivoc he o add irit– tura sp regevol i è la causa ve ra della stas i del radi calismo . E da questa st ::si il Par– tito radi cale non può uscire, finch è i radic ali di sinistra - o meglio, quelli fra essi, che non hann o avuto l'in ca rico di fare la com– media del sinistri smo - non la faranno finita co n la famo sa unità del partito. • Pochi~ ma buon i • - dov rebbe esse re la form ula di quei radi ca li, che co me dice Scipione Bor– ghese, intendo no seriamente II spez zare l' e– quivoco giolittiano e ricondurre il pa rt ito alle sue origini •· Invece, pur di far numero, e di pote r canta re senza ripo so il gau dtamu .s igit ur, i rad ica li di sinistra sono cost retti a far le viste di non vedere che fra essi e i rad icali di dcst rn non e' è nessuna pro– gram ma di :1zionc com une, e quindi non è possibile convive nza comun e se non a patt o che i sinistri si ada ttin o a fare quel che fanno i de st ri ! E se è così, valeva la pena di far ta nto baccano al Congre sso di Roma ? Non era meglio lasciare, anche ufficialmente, padron i di indica re l' in ririuo generale de l partito i Sacchi e i P anta no ? Noi non militiamo nè nel Partit o rad i– cale , nè in nessun altro pa rtit o : stiamo al1a finestra ad osse rvare i sintomi di dege– nerazione o di rinnovamento, che attra– ver sa no i partiti dem ocratici, e cerc hiamo senza esclusi vismi siste mat ici cd apriori– stici di in corngg iar c, dovunque si affaccino alP azio ne, tutti gli clementi disposti a farla finita co n le vecch ie commedie . Per que sto abb iamo salut :ltÒ con simp atia il . tent ativo dei rndicali di sinistra. ~fa inco• minciamo a dubita re che quel tcn tati,· o sii ora mai :1boni to. L' U:,; rTÀ. Un 'eco del banchetto a E. Giretti. Siamo lieti di pubbl icare, per gentile con– senso del Comitato, le parole che I' on. A . De Viti Dc Marco pronunziò al banchett o in onore di E. Giretti . Esse fotografano perfettamente lo sta to att uale della propaganda antiprote• zionista in Italia. 11 Noi siamo riuniti sta.sera, anzitutt o, per onora re, nella persona del nostro amico, la sinceri tà intell ettual e e la tenacia combatti\'a, che egli ha messo al serv izio dei suoi con-d n• cimenti e <ici suoi icleali politici. • Nella sua vita 1n1bblica non ha conosci uto che la lotta . • Combatt endo con pochi :ùlcati contr o nu• merosi nemici ; soltanto combatt endo; senza comprom essi ; con rara coerenza ; con asso• luto disinteresse - egli è giunto tardi in Par lamento; ma vi è giunt o armato di tutt.i i suoi ideali : epperò, appena entrat o a lln Ca.• mera, ha ripreso, senza !:IOluzionc <li cont i• nuità , la lolla vecchia ncll"ambie nte nuovo. in mezzo alle avve rsioni pcr'iOnali degl' in• tcrcssi ostili. • Ed ecco pcrchè, onorando lui, rendiamo omaggio a quello insieme cli qualità che sin– tetizziam o nella J).'\rola rnrallur , di cui tutt i constatiam o e r.immari chiam o la crescente ra• rcfazio nc nella \'1ta pubbli ca Italiana . , :\la noi \'0gham o fare <,tru.era ,1ualcosa di più che offrire i nostn pcr-.onah .tttC!>tati di st ima ali " :mu co, a cui <;0110 noti i no<;;trisen• tim ent1 d1 ammira1.1one e (h ~ lida rictà. Xoi intendiam o fare un ' ~11fcrma11nnc d1 caratte re polit ico, in difesa elci prrnc1pj della libcrt."1 economica - o, sia pure , de lla libertà com• merciaie! - che sono p.'l.•,sa ti dal campo dcll ,1 propaga nda inte llettual e in <1uello dcli' azione parlam entare risolutiva , 11 Pro\' enicnt1 da lle cl1\Cn,e fraLioni della dc-• mocraz ia, pure ave ndo a tt eggia menti di\' CTS1, noi tutti concordiam o in c1ucsto concetto di– rett ivo: - che la lotta antipr otczionista - come del resto insegnano i paesi che ci hann o preced uti nelle batt aglie e nelle vittorie de lle libertà popolari - è piii che il simbolo, è la q uintessenza delle lotte , che le de mocrazie modern e combn.ttono da per tutto contro il privilegio economico, cout ro I' alfa rismo poli– tico e cont ro la corru zione e la decad enza cl<•I• l' istitut o p..'1.rlamentar e. • :\fa , pure pro,·cncnd o da lle diverse fra . zioni della democraz ia, noi non rn:'presentiamo– an cora, né tam poco pos.'!iamo considerar e, come i mand atarj del pensie ro politico dei grupp i a cui apparteniam o; poiché questo pcn • siero politico non f: ancora di\'enta to in es~i siffat tam cnte compl eto e maturo , da prod urr l" l'esplosione dcli' az ione politica. 41 Epperò a noi resta ancora il compi to cli opera re in mezzo ai nostri stessi compagni di fede, con az ione persistente di propaga nda cli persuasione, di eccitame nt o e di censura, affinché ogni gruppo dc li;, dem ocrazia acqu i– sti la chiara visione del prcpondcrnnte valore polit ico. che ha acq uistato il prQhlcma della riform a dosan:.,lc, a torto considera to finora come un prob lema tecnico cli secondaria im• por tanza. • Questo compi to spe tta a noi, vete ran i ; ma spet ta anche e sopra tutto a voi giovani e ba lde energie, a cui siamo lieti di affidare le sorti de lla guerra , • Da questi sforzi concorda ti, da questo la – voro di propaganda interna uscirà la nuo\'a coscienza antiprotczionista di tutta intera la democra zia ; e forse ne balzerà fuori il nuovo fascio dei partiti popolari, che muoverà ali' as– salto vitt orioso delle posizion i nemiche, forte – mente tenute dal fascio delle forze nco•conscr– vatrici, che usurpand o il nome cli liberali, di tu tto par lando e della riforma dogana le ta • cendo, mira soltan to a conservare il priv ilegio economico, e a continuar e il pacifico sfrutta – mento delle masse. Ed ora facciamo i nostri auguri alln fortun a politica elci mio vecchio ;uni co; ma anche, col suo consenso, al successo de i nuovi com– battenti. ~ -- ~ ANGIOLO GIO VANNO ZZI, g'lYl 1flt •t'eS/>OHSabile. Flrc■H · Sfili. TI,. Aldlao , VI• de' R,.111, 11. Tel. l •U ' GIU S. hll.TE ~Zll & flGhl • Bui EDITORI SCRITTO RI D' ITALIA DE' MEDICIL. ILMAGNIFICO . Opere, a a,,a di A. ~~i ,·':ft 1..1,i ~~• ~~' ~Pf.' !!!). L. 5,50 Dopo l'edi zione fiorcntinK granauca le delle Ope re di Lorenzo il MaJ;nifico, procur ata nel 1825 da Leopoldo li coi tipi del Bodoni, edi– zione t_ipografi camen te insigne ma senza scru • polo d1 mdodo, una ris1a111pa integra le e cri• tica delle scrillure poetiche de l gnm principe borghese fiorentino, la quale direllamcnl~ si rifacesse dai manosc ritti, era da tempo dc• siderata e giustamente si potca dep lorare che mancasse. Onde l'cd i1.ione che con assidu ità di lungo lavoro ha compiuto orn Attìlio Si• mioni, con allen ta metodica nccuratezzu, riu· scirà cert o grad ita agli stud iosi come opera critica il più possibile per fetta, per la quale sono stati consu ltati e confrontati tutt i i ma– noscritti esi stenti conosciuti e le più autore• voli edizioni antiche. Con questo secondo volume ci si offre in ~°:ifi:~lon~,~ rsdu~ l':rucr::~~ ~~j~sC:: ~i~n 8 i~ nelle scri tture spirituali e nelle gioconde, poichè colui che nello spasso dei carnevali fra 11 popo lo sa pea mostrarsi sccUicamcntc gioioso e insieme godendo metteva In beffa la vita v1llertccia con tanta vivace grazia di fantasia pitt rice, sapca pur idillicamente di- ~:~;~~ ~ì'1:d~~~~a J ! :1~r~~v~:i:~:. lniq:rs~ ~ volume si comprendono due capitoli, il poc• metto dia logico framm entario degli Amori di Vem-rt e Mar te, indi In Ct1uia col fr,lcotte, n.irabi le di comic he scenette, e un' i\ lterca – zione o disput a intorno alla felic-ità, di pla- ~~~;~a Jf~at:~~~ 111 ~eegp;: ,~ ae fe"~ ; !e'~~ : rituali, e quindi quasi a contrasto la Nencia da Barbtri,,o, nel suo genuino testo quale un sol codice ci ha conservato, mentre nell'edi• zione vulgata la precoce popohtri1à del bur• lese-opoemetto fHcilmente rnnestò altre ottav e o stram botti plebei lurba ndo11c I' orig!nalc grazià, il parodist ico Simp osio ovve ro i Beoni, le Canzoni a ballo e i Canti c11rn11scialc schi, per 1-: quali ultime feliciss ime cose poetiche di Lorenzo l' uamc dei manoscritt i ha per• messo di portar e notevo li modificazioni alla traduzi one a stampa, onde pnrecchi compo• nimcn ti sono stati rcleJ::Hi fra le rime dub– bit-, ment re altri o inediti o di mar noti auto ri si assegnano invece al Magnific-o. Così alflnc complete e corrette s i potranno leggere in edizione rigorosa e senza peda n• ten a arcaidc le opere del gran qu:ntrocen• tista, nel cui spirito leggiad rnrnente fiorivano, tra le fosche macchinazio ni della politica 1 i gentili fiori dell'arte. Dlrlccrc commlnlon l e va1II• • Il• C111 f dltrlci; OIUS. LATERZA & FIOLI. B■rl.

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