L'Unità - anno III - n.10 - 6 marzo 1914

• olio stcoli , diftnd t Hdo i suo, domi,ii a pal mo a palmo, pr onta sempre al co11tra.ssullo no,i ap – pena u 11ta inde bolirsi la fo rza degli at$ersari. ( Da q,,esla lolla ,io 1 rituuam o che la gerard1a callo/tu, 1m:rrd sco,ifilla , per 1/ be,ir di 1141/a I' 1onan1tà. Questo non vuol d ire che sparirti / og,ii fed e religios a. Ma se 1o u, fede reilgiosa soprawivr<l, tSSll cerio t1011 contra sterd pil i con lr esige11ze del pe11siero scient ifi co, no11 rn rd pi 1ì ltgMa agi' h1ùr usi drffe classi domi11a11ti, 110 11 sarà piri irrigidila t/<11/e difes e di 11110 ;.crarchia, che (1(/opt ra le sue forze politiche ptr la tutela ,li determinati dogmi religiosi, e le forz e morali d e le t•t 11go 110 dalla f ede rt li– J!IOSa per la ttae/11 di ddermrnat i i ,rterrssi so– c,al, e pol,t1c, . Tullo c1d de nt lk, soclet,i modenn democra– llra e ltuca usc,ta dal grtmbo tulesiashco e feu– dale, si fa giorno per g,on, o dallo Staio e d,igli -eHIÌ lo&ali J>'r orx,011,wr e bt.Hr i loro strvi.:1 (mtdici umdolt,, maestri tlrmu1tar1, ord,nt p11b– hltco, gi11sl111a tributaria, ecc.) e da!le orgaHÌ%- 1ni1on1 l,b •rt per sorreggere ! prottggtre I' in– d1vid110isolato, no11serve ,iit nle affatto a sosti– lwre lo Su,10 alla Chu sa su l terreno religioso e moral e. Serve solamente " ritforre '" Chiesa alle sole j,rn , io11i religiose e morali. toglie,idole sulle moltit"'l i,ii prolet11rie, specialme11te rurali, og~1i motivo di predomi11io d e -no~,derivi esclu• s,vamenle dalla jor,a intriHseca tiella sua pre– d,cazioHe religiosa e della sua opera di etluca– z,one morale. Dopo q14este spiegtu10,ii speriamo che l'amico lan,illo rico,iosu rà I' equi1JOCQ in cui è caduto. A /tre tose avremmo da opporre ad altre s11e a/Je,-,,Haz,on, : per es. al dispreuo de il LaH- 11llo lta per • le ,du alquanto rancide del se– colo XVIII, . Ma questo non è ,m giornale stori,o o filosofico, per Jort,ma dei lettori. g. s. Monopolio scolastico ? ( L ' Az10>1e di Cesena scrive che le nost re idee sono• favorevo li al monopolio di Stato dell'in– :,egnamc nto sccondnrio •· T rattandosi di qnestionc, che prima o poi a"! nmcrà. gra nde importan:r.a nella politica ita- liana ; - e date le relazioni di huona vici nan za, che abbiamo col giornale rii Cesena ; - e dato anche il !alto che il Yaina é collaboratore del nostro giorna le; - \ 'O• gliamo assicura re gli amici di Lesena che noi sia mo non men o di essi ostili ad ogni monopo lio di Sta to in qua lsiasi ramo d' insegnamento . Occu1'\:\ndoci appunto dcli' insegnamento sc– co1h.lario su I' r ·H,tà del 17 ottobre passato, noi scrivevamo l'Splicitamcnte : • 1 sos teni tori del monopo lio !ttata le anticle– rica le ~i dibattevano (fra il 186o e il 168o) in una contradd idone insanabile fra la im ·oca- 1.ionc dcll:t liber tà per tutti , e il divieto della libertà J")Ci clericali . Né qu esto dissidio ò an – cttr, .1 vinto in gran par t~ dei nostri partiti rlc– mocrntid . N~ sarà vin to, finchò non ci sare mo convinti che ,-i può essere preti, cioè intolle– ranti. e perciò ant idemocratici in diversi modi : nl1a Pio X e alla Na than, seco ndo il figurin o dcli' Asoto e 'K'COnclo il figurino de l .\fu /o: e nella democrana, come non e' é post o per i preti neri. C'OSI non cc ne dO\TCbhe essere nca111 .•hc per i rm.si. JI sis tema del monopoli o -.cola.stico sarebbe altrettan to stupid o e tiran– nico, quant o il monopoho go\•emativo della sla mp..t. Niè sulla stampa n~ sulla scuo la nes– sun uo mo . che abbia sensodi fierezza e di di– E:nità indi\ •idualc , po t1à mai conS<'ntirc allo S1at o, qualunque esso sia, un diritto <li esclu– ~ivil.à, che tcndcr chbc a tra.sfornrnre tutta la nazione rn una turba di schiavi, intellettua l· mente asse rvi ti al prep otere dei pa rt it i e delle coml>ricco lc di Governo . Tan lo , arrebbe ri– lornnrc a l sistema .... clerica le ! In Italia I' in– seg nament o privalo è, di fatt o, as50lutamen te libero . E.cl ~ bene che sia cosi, e non :n rcbbc un mal e se queg li artico li della legge Casa ti , che di\nno allo Staio un diritt o di ispezione, fos-.ero bcnz' altro abolita an he esplicitam en te. Il Governo tenp le sue scnolc e cerchi di farle and.lre megh o cne sia poss1b1le : e i pn – \'a.t1 rcstlno asso lutam ente hbc.ri. nei hnut1 delle lccu;i ro m un1, <11 orga mzzare le loro scuetle come mt;:;ho credono . 1-'l scuola pnvat'a può cs..,ere anche un u11le campo dt tcnta th ·i t eh ~perim enti pectagog1c1 a p.."ltto d1 essere L ' UNITÀ lascia ta del tutt o hber.1. Dalla concorrenza delle ~ uole privat e liherc le scuole pubbli– che - purch~ st1e110 sempr e in guardia , e sieno spint e da lla concorrenza a migliorarsi , e non pretendano n'!ghiuosamente eliminare con espe– dienti legali la conco rren :r.a stessa - hanno tutt o da guadagn:u c e nulla eia perdere•. (: Un solo monopoli o noi riconosciamo allo Sta t'>. in rri t w di scuola : q ucJlo della conce<;– sionc <li r-crtificnti scolastici aven ti valore le– gale. • Salvo che non si voglia pr<.>elamar c la as– solut a libert à delle profossioni liberali. e a11to– rizzarnc I' CSC'rcizioa chiun q ue senza nessuna limit.,.,iol\e preve ntiva - cosi scrh-evamo nel sudddt o arti colo - è evidente che le abi – litaz.ioni professio na li non posso no essere con– cesse che da CS.."lmin a tori di Stato indipendenti d3i candidali . Un insegnante di i.nitut o pri– vato, che sia pagato dai suoi alunni e che c(,rra pericolo di morir di fam e non appena sia abh,,.1u.lonato da gli alu nni , e debba nello stesso tempo t.'S.'t.minar e e giuchcare e classifi– ca re giuridi camente gh stessi alunni , s.uebbe per nccessit:\ cos tretto ad approvarne il mag– gior num ero possibi le. Solo un e~aminato re, la cui posi:r.ione (.'Co11omica sia ciel tutt o indi– pendente da l rcsultatC'I de gli esa mi - e ques to non si può :we re che con l' esami natore fun . zionar in di ~ia to - può gi11clicarc i candidati con una serenit à almeno relat iva •· Con c1 1esto non diciamo che oli esami pub – blici, come sono oggi orllinnti, rispondano allo sco po di una coscienziosa scli.:zionc e classifica– :r.ione sociale: tutt'altr o! Ma comunque si vogliono riordinar t>, un punto dcv ' essere te– nut o sempre fermo contro 81i lssa.lti c!el par • lit o cler icale : 1..-d é che ne-Ile Comm issioni di esame gl' insegn ami dell e M:uole private non dovono avere nessuna ins:erenza e nessuna r:1}1Prescntan1a. l'tt . Comitato di resistenza contro gli aumenti della protezione doganale. La Jl11J15tt1 Co,itemporuueti pubblica nel suo ult imo fascicolo : Il Cover,10 or /11 u,i a,1110 istituiva ima Com– ·missio,u ptr lo stud io del regime uo nomico dogn,wlr e dti tmllati di commercio, la quale, suo ,ulo le parole dtl mini stro, 11 dopo aver compiu to un inventario dr/"1 produ:J·one nn– zionnlr. au trlnte lt tondi:i om· ttrnfrh t rd J. costi di produ:ione; valut,lli i limiti dJ. re– siIUn:A di tiast una industria dJ' fronu ali, industrie sJ'mili strnnitrr 11, dOtJrvn • pruie– dtre ron spi rito di grnndr obbiettfr,ùà alla prtpnrn:ione dei prossùn i tra/lati e rompiere un' oprra rhe sia up r,ss J·one de/f inlertsse nazionale 11. A -pora diJtnnza di umpo un gruppo di indu striali ptrsundtva r A ssotin:io nt delle So– tit tà prr 11:ioni II to11votnrt a Roma un con– gresso di sorit t,1 commtràali, dal qua/è usciva un Comitnto cui ; stato affidato il compito di (Me tifi ltworo. cht sappia t drbba imp orn· n/111Commi ssione Rtt,lt . lù srmlo qursto Comilnto in mano di ,m o dei gruppi maggiormmtr prole/li dtll' i11d11- stria it11/ù111n, il p rimo suo passo ; stato di rauog lirre i,itorno ad una mira di maggiore protn.io 11t quanti più inurr ssi pott't'a; di acurrhia rt poi, t per vit i11dirrtlr vinto/art nnthr quellt industrie rhr avrrbbtro inttrrssi molto dit:rrgenti. Con.stgurn:a nrttSJaria di quuti tompro– mrssi, ro,i i quali un gruppo fl{{Otltoita e lati ta gli nitri, sarà un innsp rimenlo dei da:i indu.stria/i prr tonstguirr il qual, il gruppo (avoriffi, ovr sin -pos ibilr, anche l,1 ridu:ion e della prou:io,,r agricola. Alrnni r11mi drlI' agrit olt11rt1hanno invero /ano dei ltlllt.1tivi prr orgnni::,rrsi ,· ma per il dijrtt o di 1m -pia110,o ,,cortlr. mal potra11no riuscire da soli " cotllrappor si al -predomi– nio di quel gruppo industriale e al te,,talivo di appunta,, tulio il mt1l11morc n111iprotezio– nis1a to,itro il da:io sul grano, per mi si avrtbbt! u11a rtvi sione dtllt1 t.1riff11doganale ;,. "n st n.so the nntora pii, dt/I' attuale dan– neggtrebbr r uo nomia del -paur. Alr 11:ione di questo gruppo, eh, ouole im– porsi a tutto il rrsto della tollrllitriltì e dalla Comm i.uione Reale, intendiamo ronlrastnre rui sn11unu il urreno . Il Comitalo che noi abbiamo forma10, si i trocnto d' aao rdo nella 11eus sit,i assoluta di opporsi ad ogni aumento di protr:.io,u, e que– sto progratnmtl min imo uroi rtÌ di bt1st a tulla la sua a:ionr. Eu o 11011vuole rssrrr rappre – smlant f di alc11110 sp,cùil t grnppo di pro– tl,m ori td intmde rimmure al di sopra dei loro ;,,,,.,rs si p11rtico/ari, m,visamlo 11011es– servi 11/rromr::.o the questo prr arrivare ad un equilibrio tht rapprrstnli r utile massimo dal p1mlo di vina tosi della prod11:io11rtome dr/la tollruitiit,i dti ronsumalori. Prun a sua t ura sarà di rauog lirre tulio il matrrialr ojfi ti alr e prir:ato the possa Strvire a dart la rappru rnl,r:.J·onr più rsalla dtlle ton segur,i:.r drlr a/lualr rrgime doganalr, dr/la organi:.a:,iont t del grado di rtJÙtt n:a dei singoli rami d" indu stria, di tomplrtart qu.t– sto m.ntrrialr, o::r ouo rra, ron indagini nuoce t diuttr . Riguardo alle rondizio11i 11gricolc - che p resentano tr11 rrgio11e r regione una rosi grande diversità - per conoscrrt l' azione dei dnzii prouui vi s11/lt1distribuzione delle cul– ture si meller,i i11rapporto con Commissio ni regionali da ros1ituir si sulla sttss n bt1sr dtl Comitnto Centralt. In fine il Comi1a10si -propone di entrtlrr. in rtla:ione to n le Commi ssioni rhr., con uno stopo analogo, si vanno rosti1ut11do alf este– ro - dOtJtIn grnrrnlità dei tonrnma tor·i ,aon ha inttrusi Jivrrsi ,la qurlli che ha ,ul no– stro p,use - e ron gli 1s1ituti prrmantn ti di politira rommtrrialr, nrgli Stati in rui ui– stono; trtando in 1nl modo In pouibilità di rapporti tot1tinua1ivi e dirttti. Con I' appa rtrnrrr al Comitato i singoli 111tmbri no11 imptgt111no ;,, alrn11 mod" ,t partito od il gruppo di cui f11rrsstro parte, nl vin cola110 t11/tt1 /11 loro 111tivittJptrso11al~, rhr 11ella lolla vrrso q11rstostrsso fin,.-, rssi si riscrbt1 10 di portar, in q11ti ((Wtpi cht riter– nr,i,10 pi ,i fero 11di. L' azione dr/ Comit1110dovffJ tsstrt con• dona su pi1ì fronti ed in pi,i modi,· i pa r- 1ili, i gruppi pnr/n,nrn,nri, I, associazioni, i singoli ndotternn110 i crittri eh, rud ernnno più convrnienti ,· rispello a tuttr qutslt J·ni- 1.iatit•e, pur restando rstranro a/In politica dei pnrliti, il Comilnto aspira a dit•ettlare l'organo ten trnlr dr/ tnOtJimrnto di rrsisun:a ad ogni aumento doganale. Il Comitmo it1i:in fin da orn il suo lavoro fide1t1tt nr.lln rollahorn:i one di quanti, nttthe partrnd o da divrrse prrmrsu, cottrordino nei suoi propositi r s,,rd grato II t1111i roloro che vorranno in q11n/11,,q1umodo agrvolarne I' o– pera. Sen:uo re G10Rc10 A1tco 1.1!0, Prof. E N– R1co BARONE, Dcpuuno ANc 101.o CA– u1t1N1, Dep utato E·rro 1t1~ C1 co·rrr, Deputato U 11A1.Do CoMAND 1N1, P ro– fesso re G1usE 1 1 ttE Cu nos 1, On. Prof. ANTONIO DE V1T1 De MARCO, Depu– tato G. A. Co1.0NNA 1>1 Ces ARÒ, Sena– tore J,EOttOLDO FRANCIIET'n, Sena– tore L1,;oo, r1co GAVAZZI, Deputa to E DOARDO G11tETT1, Senatore G1RO– LAMO G1csso, Deputat o GAETANO Mosc A, Dott . G1No SCARPA, scgr. All mfu on d1 c1uesto Comitat o, e indipen– den temen te da esso - 11 che non vuol dire elle lo du e m111at1ve non J>OSS. 't.no e non deb– b;\no arntars, a vicenda bCCondo la opJ>0rtu– nità - si va costitu endo un • Comitat o or– ganizzat ore ant1prot ez1onu1ta •· Con lr o il • Com,rnl o cli r~11~le111..,,. • di Roma già gli organ i dc-li I cam orra protezionb ta h:mno iniliala la camracna dc,lc prote ste e delle int imida ziom . L'Eco110111,st11 tiri/' //alta Mo– duna , per e~. diret to dal comm . Antonio i \lon:r.illi. reliquia de lln Ban ca Homana , si do– manda se ~ I 1to ad un 11np1cgat o de l l\Ii – mstcro d'Agri rollt1r,, (il dou Grn o Scarpa) far.:!parte, come ~'."grctan o. ,lel Comitato, e lascia lxmtà lliliUa - al MirHllilitro la (u ra di risoh-e rc il qu u ito. \' oglnmo \Cdere se il protez.ionismo affaris ta s.1,r:1 cono;i<lc,ato dal– J'on Xitt 1 com e u, a inviolabile i~tit u:r.ionc dello Stato , e se 1°0.1 X1tt1 \ 1cter:1 agi' im– piega ti d"l suo M1111ste10 eh fare a:r1one an – ti protc1.io111'-ta nelle ore d1 hlX'rt!I, 1noBianco 473 Per la legge Daneo-Credaro La Sez.ione dell 'U nione Maoistralc Na1.ionale di Port o Maurizio ha votat o il seg uente or• dine dc.l giorno : • Considerando che attra\' Crso comp iace nti silenzi di gran par te de lla stampa scolastica e con inter viste autorevo li ri1>0rtatc da gior– nali ufficiosi si tend e ad inga nn;1rc l'opini one pu bblica : • Considerato che la legge 4 giugno Il) 11 è anc ora molto lontnna 11011 soltant o dalla sua comp lc.ta, ma dalla sua par 1.i:ilc app li– cazi one, poiché dopo tre anni dalla cinta della legge e dopo un non brev e periodo di pr epara – zione antccc.dentc alla publ>lic.uionc della legge stessa, una sola provin cia - quella di Livorn o - con 8 comu ni, 75 scuole, (>l mae– stri e un contribut o consolidat o di I. 65,-109.6 8 - è riuscita ad affidare l' amministra:r.ionc del la scuola al Consiglio Scolasti co; (I) • Rile11ulo che , J' assistenm scola!'it1ca. che il Ministro della P. I. dichiara diffus.1, raffor– z.ata, siste mata , si ò invece risolut::I in una vera derisione per il sussidio clello Stato ai patronati comunali III mgio111• d1 I.. 0,018 5 per og,11: abiltmlr, (.i) e che, mentr e i co1m1- nicati ufficiali dichiaran o cost ituit i l pat ronati in qua s.i tutti i comuni d' llalia, sta di fatto che - traendo esempio dalla nostra provincia che non ò tra le pii.1 arr etrate ris:uard o I' assi– stenza scolastica - in nessun Comun e il nuovo patronat o ancora fuiu;iona ; • Ritenuto che anche per quanto riguarda I' cdili:r.ia scolastica, al risveslio e all' interes– s.1mento dei comuni, riconosciuto dal Mini– stro, male ha corrisposto lo Stat o, pcr ch~ pure ant icipando i fondi del quadriennio 1913•19 17 - le provincie hann o avuto meno de l!' ot ta\ ·o di quanto chiedevano in corr ispon– denza dei loro imp ellenti bisogni ; • Co11s,dcn,i1tlu che mentre lo Sla lo nulla ha fatto per interpr etare e realinare il pen– siero genia le conlcnut o nella leggo Orlando per la i;t itu zione cd il fun:donamcnto della • scuola popolar e•. il Ministro e i suo i dirett i e indi – retti collabo ral ori e consiglieri gett a.no con un'in giuria la, rc~1xmsahiH tò dcli' insucçes~o su tutt i i scss .. 1.ntami la maestri d' Italia, dichia – rando che son essi non prep.1rati ad insegnare nel corso popo lare ; • Comiderando che, men tr e tu Ilo questo si è lasc iato pass..uc dall ' U. M. N. e da lla quasi tota lità degli organi cosidetti di classe tra la supina ind iffe.rcn:tn e il pii1 che colpe– vole silen:r.io, I' una e gli altri sono sempre facili a raccogliere lam entele e a promu overe agitazioni per questioni non simp..'t.tichc o di nessun a importanza per la pluralìt:\ dei ma estri ; • delibera di richiamare I' U . M. N. e per essa i suoi organi d irettivi allo stre tt o dovere d' infor – mare la pubb lica opini one dello slato rc;:1le in cui trovasi l'a pp licazio ne dello legge 4 giu– gno 19 11 - imped endo che i colloqui mini – steriali, pubbli cati da.li ' uOìcios: , Trihum, e ri– por tat i senza commenti o magnifi cati dag li altri giornali e dalla qua .sì tola lith.della stampa sco las tica, riescano a fuorviare l'azi one della classe magi stra le e il movi mento propul sore della Commissione Esecutiva ; • in,.•ita i maestri d ' Italia a scuotersi dal torpor e per guardare in faccia la reallà, senza lasciar si illu– dere, in una vana atte.sa, dall e menzogne ,.uf– ficiali •. POSTILl , A Q11est' ordine del giorno a noi 110~1 dispiace 11//atto. Speritm,o, an:i, che r.sso serva di esem– pio e tli i,icitlm1e11to r, "'o/ti altri maestri, li/fin• cM aprano 11111 h11011r,110/1(1 gli oc,n,: sul/' ;,,. ga,rno, in c11i sono tr,wti da ltrnta parte della loro stampa professio,,ale. Ma t-orremmo che i uuustri facesstro 1m passo pi,ì amm oso Htlla crit,ca dtlla 111,m,ione 11t– l11ale; e invece di lrn11lars1 a protestare contro r/ .\11>1,stero. de è Jn,lo ,ie/l' applica,,one della legge. abb,ano ,I cort1gg10 d1 prn,der e 111 esame la legge stessa, e r,co,,oscert cltt la legge è in h ) In -..ihl toa1ni il wffld, odello s.. 10 non l 1uffi"'"'" • peg■-rc l1 un , boll111 eh, lo S1.10 0 11c pu 1h 11ti del petro•

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