L'Unità - anno III - n.10 - 6 marzo 1914

472 Non par giunto alla Direzione Cent rale del Partito radicale il momento di lasciare la giusta linea di prudenza finora seguita, per comincia re l'energica azione necessaria a dare alla volontà del Partito l'au torità a cui ha diritto? Si ricordi , la Diretione, che e1sa fu eletta allo scopo di tronc are l'equivoco insoppor • labile, in cui si dibattevano Partito e Gruppo parlamentare. Tanto essa quanto !I Partito nulla ban ni') trascurat o per evitare una dolorosa scissura. Ma poichè questa scissura comi ncia ad ap – pari re inevit abile, sarà bene affermare che essa non può rappresentare nessun ostaco lo 11 libero cammino del Partito radicale verso quella vita nuova dt sincer ità e di mora– lizzazione poli tica, alla quale il Cong resso di Roma ha dichiarato di voler ferm amente far conve rgere tutte le ener gie del Partito. Non può, il Partito rad icale, per lo spau – racchio della scissu ra, vot arsi al suicidio. G. Bruccoleri. della Dituion, C. ntul e del Parti to radicale, LE ACQUE MINERAL I sono un consumo di lusso ll<'i pae si, dov e I' acq ua da bere é ab bonda nte e sana ; sono un consumo c1uasi necessa rio, spcc ialm en~ riodo di siccit à. nei paesi dove I' act1ua pota – bile ~ scar sa o inesistente. Questo t) ;o me d;;; che la nuo ,·a tassa, su le acque min erali colpir t, il lusso nel!' Italia sctt ent.Tionalc e cent rale, e colpir à il bisogno in moltissime fra. le pi\1 desolale zon<• dcii l'r.:-: lia Meri~ e deÌÌc i sole. -- 1·. ira qua lche anno non man chcr:'1 c1ualchc eco nom ista, il qua le consiclcraru \o il prodott o d ella tassa su lle acqu e minerali come indic e d i agiate zz.,, e tr O\'andolo pili elevav, al Sud che al Nord , arr iverà alla conclu,ionc che l' Ita lia meridiona le ~ piìt ricrn tlell' ft alia setten tri onal e, e perciò non paga abba st an za tasse ! Letture raccomandate a chi vuol farsi una seria coltura sui principali e improrogabili pro– blemi della nostra politica interna : GIUSTINO FORT UNATO, ll ~u– soglorno , lo Staio Italiano ; FRAN CESCO PAPMA VA, 'Dieci anni di '<Jila il1.llaru, 1899- 1909 ; ANTO NIO DE VITI DE MARCO, cp,, il M,Hoglorno , p,r la /ib,rlà commtrclal t ; - Ptr an programma di a${Ont dtmo– crallca, L' OPUSCOLO della " Vou ., su la Qa,slion, m,rldlonal,. li 20 Opuscolo de.Il' Ut1ii!l e il 2° Opusc ulo della Voce dedica ti al Protezionis mo. I nostri abbonati possono otte– nerli a prezzi ridotti, facendone richiesta alla nòstra Am ministra– zione. Il terzo opuscolo dell' UNIT A' Nel du gll I.&forma dtffoitlv.t, abbiuno dovuto rlcooosc:crc cbe uubbe vcouto uo po• inorg.1ntco rei••• economic.amentc non convw lcntc, d.1to il preuo di l0 centesimi, se .&vaalmo voluto comprenckrvl anche il capitolo O Colonl,1 e madre p.ttria ,, che è. più adatto per un .altro opuscolo di prossima pub– bllc:.&:iooe. Il teno opuscolo dell' UNITÀ , dunqu e, e.be si pubblic:.t loslcme a qua.lo num ero ckl gfom.&lc, con· Liene: I. A. DE VfrI DE MARCO, 1 siderurgid e la. Libia.. 2. G. SALVEMINt , / cementa{ e l• libia.. 3. G. SALVEMINI, Gli zucch uiai e fa Libia. 4. A. DE Vm DE MARCO, L. esempio della Fr1v1d1. È mtsso in vendit.1 a ceni. JO: e si può oltt:nert: lnvi.1ndo ;1l1a nostr,1 ,1mmlnlstuzloot: (Lungu no Ve• spuccl l2 8 ) uoa cartolini con rfs~la. Per acquisti da JO copie In au, si co_ncdc il 20 °/u discoato. • L'U NI TÀ e/te ma i a q11rl/10,esto anda na radict1le-riform ' L' INVADENZA STATALE E I PARTITI POLITICI I sta, d e lendt a sosh l11ire dovunque . /' asso~u-li• smo bi,rocratico al/" azione demot rc,ilta degl rn- \ w,dau ,so/aJi , dtll e associa.ziom libere drgli enl, ocali . A 11clte dove teoricamen te l' opera dello S tato p11ò app arir e pìiì conve11_u1le d, quella deg/' rndw,dw, dtll e a.ssocaaz1om, drgl, et1t1 le,. cah. è 11uessario, oggi, in Italia , diffid are pra – icamente dr/lo St aio. Prrcliè lo Staio, rioè. • La legge sulla precede111.a obb ligatoria del malrim onio civi le. ha risollevate le vecchie polemiche anti clericali, alimentai e an che da un proge tto Comandini sul divorzio. La nota saliente, uni voca, in tu tt i gli or– gani democrati ci e liberali , é l'a ffermazione incessa.ntc e adchrittura dogmatica del diritto dello Stato ad int en ·cnire nei rappor ti che int ercedono fra il cittadin o e la p1opria con– fessione religiosa. So bene che dcm ocraz ij vuol dire stat alismo, che data la concezione conlralt ti.tlc della So· cictà mode rna , debba presumersi lcoricarnentc questo potere dell o Stato di fronte alla col– lett ivit à ; ma penso. se, anche nello •itl,tSSO amb ito dei pa rtit i poli tici non sia l'o ra di rea– gire contro la tiran nide ,ega lizz;1ta dello Stato. e ass umere la difesa dcli ' 111d1viduo, dcli' a~omo sociale, de lla cellula ca:..titut h a del tutt o, senza cura re troppo gli ast ratti~mi e i pregiudizi dc.I secolo di Houssea u. ' Noi assistiamo ad una tendenza invaden te, tenace, e sempre pii1 accen tuata dello Stat o ad int erven ire in tutti i rapp orti della vita individual e, a regolare tutt o, ad assumere le fun zioni più div erse, più disix1ratc e compl esse. È dimostrato teoricamente e storicam ente che 1' azione stata le no,i è ma, la m ighorr. Anzi difficilmente preva le ali' azione che tra e mo– vim ento dall ' impulso dcli ' individu o. ~ del pari cert o che lo Stat o non ha e non può assurgere a fun;doni moralisti che, pcr – chò è per sua natura amoral e. È evidente che lo Stato non de ve ingerirsi in qu estioni religiose pcrchò il sacrario della dic., no gli scr itt ori di diritto pubbl ico e i filo• sofi dc.I contrattuali smo. è sempre un ra ffron to di soggezio ne. con ta nto di carabinie ri. cli giu– dici e prigioni. Il rapp ort o fra crede nte e con– fessione (! invece libero , é an zi la supr ema manife stazi one cli libertà che I' individuo possa av ere, perché com piut'\ in una sfera invi olata della coscienza . Tra rap porto religioso e ra1>– por to polit ico non é, né può esse n I para Ile• lismo, sl da sostituire l'un o con l'altr o. Sic– ché per riuscire nel proposi to d i Salvemini , di sos tituir e il Curat o coli' Agente delle lm po· ste o col Poliziotto, bisogna prima clistTuggcre interamente il \'in colo religioso, edu care de lle gene.razioni cli ate i perfetti , e con una costru • zionc menta le tutta parti colare , che laccia sen• tire un senso cli veneraz.ione per gli agenti di polizia, cos., che è repugnanti ssima al nostro od ierno sentimen to. Ma con la democraz ia si posso no oth:n ere ta nte cose ... ! Cosicchè per dar e allo Stato una vernicia• tura etica e religiosa., bisogna ,!,st ruggere la religione. ì\fa allora I' opera dello Stato di– venta illiberale e tiran nica cd appa risce come menzognera la formul a dei libera li sui rap porti fra Stato e Chiesa. Non tocco affatt o q ui la qu estione se convenga ai fini della ci,,ilt;\ ccl ali' a\'venire ciel mondo , la elistru>:ione della religione , mi limito a porre il probl ema se ag li stessi supr emi fini del progresso, conv enga ;.tccentrar e nello Sta to una serie di rapporti sempr e. crescent i, e se con\'enga sopra tutto distrug gere nella cosc ienza dei singoli , ogni senso cl' indipendenza e di autonom ia. creando nello Stat o l' organo magno dislr ibut ore del coscienza possa resta re i1wiolato e libero . bene e del male. Tu tto ciò è d el I..a Pah ssc, lo so, ma é pure ( L' anti clericalismo, secondo alm eno qu el che vero che noi assistiam o ad una in\'ad cnza app.,r c nel dire elci dem ocrnti ci, non vuole Lirannica del Dio-Stat o in ogni campo del • esse re che la riaffuma .zio,ie del/' autor ità dtllo l'attività spirituale e prati ca. e quel che è più S taio. grave , ciò avviene col consenso di tutti i Questo culto del/' (Wlorittì dello Sltlto è una partiti gioco ndam ent e plaudenti al pre potere ma nifest azione sana cli vita e di pcogrcsso. o dello Stat o. non è piutt osto, teoricamente , un astrattismo Che la mentalità massoni ca ap plauda. non meravig lia nessuno: la formlf mi 11t,s di quei p, ofo,idi pt 11satori è ormai cristallizzata neltc idee alquanto ranc ide del secolo X\"11 l.. è più stra no che uomini dall o spir ito elevato, cd aperto a tutte le corren ti de lla "ita con• sorpassat o dal pen siero mode rno, e prati ca– ment e un mezzo per aumentare la potènza e quindi le sopraffaz ioni dei partiti al potere ? AGOSTISO LAS ZIL LO. POST IL LA tcmporanc~ . 1~on v ~gg.an~ quel che d~ peri- ( Ltgge,itlo q11esta ..... i11~e11~e,a ~a del/: (1mico L~,i- coloso e d1 ochoso \'t sia in ta le accrcscnnent o zillo, ci siamo slrop,ccrnll gi, ocd, per ass,cu• smi surat o elci poteri statual i. ,ar ei se sog11avamo o se eravam o svegli . Vederci, La polemica fra I' Uuil ,I e I' ltlta Dt mocra- i11falli, class,jicati fra i sosle,1ilori tiella • tira11• lica non si preoccupa affa tt o cli questo lat o. md e /egal ,zzala dello Stato• ci lta fatto ama che é esse nziale del problema dell' anticleri - strm,a i,,ipressio ,ie di stupor e e tlt sgomento. c.,lismo : epp ure la legge prop osta sul matri- ~ l ,itentliamocì be 11 e. Noi uo11 co11divìdiam o monio è un~ legge ~he ~dol~ I~ liber tà <~i ~are 11ienle afta/l o /' opi ,,io11e del Lan zi/lo che • l'azion .e o non fare ti matnm omo c1v1le. e costi tm scc staia/ e 11011A mai la miglior~ •· Vi sot10 atll - un a umento del potere dello Stato nel!' ambit o 11itrì,che il solo iudi viduo può compi ere coi mi- de lla \'ita famig liare cd intima . L ' U11ilà nel suo art icolo del 13 febbrai o 19 14 d.\ pro"a di una sla tofilia ad oltranza , conforme del resto ali' attit udine assunta eia essa nella questione dc.li ' insegna mento: il crit erio fondam enta le a cui pare ispirarsi que – sto giornale pur cosl spregiudicato e realist ico sar ebbe cli attr ibuir e allo Stat o la missio ne di sostituir si alla Chiesa o alle Chiese - di di – ,·entar c insomma esso stesso una Chiesa. In (JUCSto nuo,·o organi smo ecclcsi'asti co .che i demucrn tici, compresa I' Uuilà, \'Orrebbcro in parte perf ezionare, e in parte instaur:lre in Jt alia, le fun zioni di polizia di\'enterann o .. un sacra mento . - Vedere per credere l' art i• colo dcli' U11ità che affer ma che i poliziotti dovranno sosti tuir e i pa,rroci ! E non i soli poliziotti. ma tutta una teoria di hm zionari gove rnat ivi. paga ti a ta nto il mese, dovrebbe sostitu ire la missione oggi adempiuta dai S..'\· ccrdo ti. 11 ,·cram entc st ran o che la nett a. precisa realistica visione dei fatti e delle cose . che cos tit uisce la perspic ua mentalità di Gaetano Sa l\'emini. ven ga meno, c1uando egli discu te, In funzione dello Stat o e i suoi limiti . gliori res,,ltati ; e ve 11e so110altre, " cui occorre 1/ concorso delle forze associa te e o,ga Hiuate. E lo S taio A. insieme alle orga11izza:io 11i libere ç agi, enti locali, ,ma forma di associazione. me– gho adatla di qual,mqu e a/Ira a certe delermi- 1111/e frm :loni: vorremm o vederla, per es., la gi uslizia mm11i11ìslrata dagl' indi 1 1tluì .. In quali circostan ze e fin o ti qual punto I' a• zio11e coallivfl dello Staio o degli e,iti locai, di di– ritto pubbl,co possa utilm ente sostit uirsi (I quella degl' indi vidu i isolati o delle flssociazioni /i– lwre. - è problema, che 11011 si può risolv ere co,i aforis mi assolrfli , ma che nmm elle so/1,zioni dfr ersiss, me, ca.so fHr caso. seco,ido le singole q11est, oni , e secondo i diversi paesi, e i diversi momt 11li storici dr/lo stesso paese . h, ge,ierale. la democra zia tlovrrbbe diffidare sistemat icamente tlell' accentram ento statale, e considera re come sua ,mt ites, pe,; ,ia11e11te la burocrazia. Dx·e /' individuo isolalo si man ,fe• sta i11capau di riso/cere tm problema, bisogna ricorrere ,,Ile prove del/' associ a:io,ie libera, p,; . ma d, hn•ocare /' i11ter11e11to coattwo della lt•gge; e dm•e q11esl'hllen.•e,ito appare necessario, bi• sogna mtllere in moto gli enti locali pr ima di (111me11tarc le f1111zio11i dtlltr b11r°'mzi a su,tale. E i socùrhsti dovrebbero stare bc11e alle11li " uo11confomlere, comr han fatt o co11t1111umie11te nel decenn io p(lssa to h1 lta lw, lt1 • sOGia/iz. za:iont • co11la • statizza:io 11e •· .\l i,uslrri e gl' impieg ali che ne dipendono, ha fallo frn ora Ire• no, 101a così fHn.•ersa prova, citi' non v· lta spr opos,lo pii, gra,u/e che ,I volrr111! aum enlare le f,w:,o ,u e i poteri. E meno cltr ma, ci s,amo ma i sognai, di at– lribmre allo Stato • f1m.z1on1 moral,stu lte • e • rngere11u rn q11rslio11i religiosr •. C1 mancltr– rebbe altro I Alla legge sulla p, ecede ,i.ta del ,,u,trimonio civile. /' Unità si A oppos ta, appunt o pere/tè essa rappr esenta ,,,,a i,wtile e ingiusta limita– zio11e sulla !,bu tti b1dfoìd11ale. Qua11to alla HO-– stra • staloji l,a • nella q11eslio>1e del/' rnsegna– mento. rinviam o al pi ccolo arti colello, d e se– g11e s11IM oHopolio sco/aslico , e a/1!1 ,iostra av• versione ;,. i,uib ile contr o l'a i.,ocan one della sc110• /a cleme,itare allo St:ito . E qua>tlo a/In mi s– sio ,ir, che 11oi affideremmo allo St ato tli • sosti– tuir si alle Chiese e di di venlare addiritilf ra esso stesso ,ma Cltus a •• possiamo assic urare I' amico Lan zi/lo cJ,e egll }la Preso un grosso lfbbaglio. La colpa dt ll' eq11ivoc.o A. forse. ,m poco a,,clte nostra, i quali abbiam o scrillo s11/I' Unità tlel 13 febbraio :• E' necessaria mia nr,ova poli– tica democratica, e/te nella fid11cia delle mollilu • dì 11i rurnli soslitu isca al clero una ,iuovn gerar– cltia di fwu ionari laic, tleg,ii di pre,idere nei limiti del poss ibile e del necessario i/ posto dr.I clero : mtdici coHdolli, maestri elementari, se– gretari di org,w iz:azio ,,i, questuri,ii che arre– sti,10 i ladri invece di la.sciarli /ibe,ri fHr ragioni c/ellora/1, age11t1delle lasse da cui non OU01"ra 1/ife,u/ersi come dalla siccitd o dalla gra,idi,i e •· Mt1 il buo,i Dio ci pri vi della vista tleg/1 occhi, se co,i queste parole Hoi abbiamo inteso di Ira– sfor mare i poli,iotti in pa rroci, e le lasse in sa– c,am enli . .I/ clero callolico, quale si l andat o ,os tilr,e,1do ~ orga nizzando nei secoli del medio eL'O,ese"ita * due divers e f,om ·oni : ,ma frmz ione di predica- { zio,ie religiose, e ,norale, cltr è propria ad esso come ad ogm allra _org~11~z:a:i~11e. religio~a e. in c11i ,iessimo lta 1/ d1rrllo d1 1>1len,e nrre. e una f1mzio11e di 11,tela sociale e di ammi,ii - strazio11e politica, a wi esso tlovA sobbarcarsi a poco a poco, -per ,iecessild di cose, 11ei primi dieci secoli del crislia11esimo, via via e/te lo St aio romano si dìsorga,i(zza va e rivelava la propria incapacild a,,onì11islrali va. Col pr ocedere di q11esla disorganizzazio,ie. molle dr.Ile f1m 1ioni d' interesse co/lellivo, e/te ness,ma aulorild civi le pill compiva e e/te gl' in– dividui isolati non riescivano ad assol\'ere, erano assorbile dalla gerarchia ecclesiastica. L11 qual e, pertanto, (rndò nell'alto medio evo addos– saml osi mo/tissinre fra le f1mtio11i dello S taio, dtgl; ent i lo;ali, ,itlle libere o,gm irzaz,o, 1i : gi uslw a, be,nefice,1za, istnw one. viabih là, or– di,,e pu bbli,o, difesa mil itare. stato civile, ecc. uc . E ;,, compe nso dì q11esli servigi di int eresse sOGiale, acq11istò a,1clie ,ma , ,~ – litica , la qua e si aggi1~ 1jl11en:a reli– gios.'\ t5 morale , e alla fi,ie la asservi a sA, la perlurb ~ sse spesso a nulla. ( Col secolo X l A comh1ciala nella società eu ro– j>ta ,m a ,rnova evo/11:,one. Da u11 lato gli 11om ini 1ta11 comin ,ia lo a trovare i11 nuove forme di as – socia:ione m1 miglio re sodd1sfacimenlo tielle loro 11ecessi tà di vi ia civile : i Com,m i, gli Stati ,iazio nali, le orga.zizzaaZioni libere. s1 occ11pm10 delle scuole, della betrtfice ,i.:a, dello staio civile, dc/1(1 gi usliti a, della vi abililti ccc. l'CC. Dal/' altro /alo, ii progresso scientifico - me11- tre 110n intacca la sorge11le prima della fede re– ligiosa e della moralìtd - corrode lu tti i dogmi, con cui il c11llolicis mo spieg ava ,m a volta lfgli uomi,u I m u teri del mondo e della v,ta . Non è pensabile cli dare al rappor to fra lo Stato e 11c1ttadm o un cont enuto etico o relt– gio!'IO, così da sos tituir e il ra ppor to corrente (ra il fede le e la propria Chiesa. Che invero il rappor to fra Stato ed 111dividuo. chccchè ne f u //11/ui, poi, oggi, occorre essere pi1ì aut:ersi Co11t,o quts le due corre,it, - di cw la pr ima tt ,u/e a togliere alfo gerarchia cattol,ca ogni f>O· lere polit ico e ridurl a alla solt1 prtdi ca:ionc rtlig,osa e morale : e la seconda , demole,u/o i dogmi, tende a costringere la gert1rchia calto/ic a a rirlrlborare le p roprie ideologie e (I lr11sformar e in molti punti trnclte lti pretlict1z1011t morale - la gerarcltrn callolica l01/11 dìsfHralrm1c nle da B1b1otecaGino Bianco

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