L'Unità - anno III - n.8 - 20 febbraio 1914

L'UNITÀ -"i A PASSEGGIATA MILI T ARE Oramai, rn llalia , 11011 e' è pi,i 1m indi viduo. che sia disposlo ad ammellere di avere mai affermato tht la Libia sarebbe staia la .- terra promessa • dcli' ltal ,a, tn,bou;ante di acqua. di fosfati, di zolfo, r pronta ml assorbiYt milioni di emigrm1ti i11 pochi a1111i, e a,i e/a11te di acco– gliere a brt1ccit1 aperte e con le bandieri ne i .- bema tc,/i(lllll •. N o11 sarà, pertant o, i11opportw 10 rh1frescart ,,,, po' /e, memori<,a certi smemorati, ries11111a11do alcu,ir fro le p;,; ct1ttgoricltt afft rma.zioni, co11 cui si cr..-ò le, gramle ubbriacalura della Jaci/ilà ,le/la co11q111sta. • La Tur chia in Tri politani a ha poche mi- 1,:liaia <li solrlati, e non potre bbe aggiungerne altri, J>('rch~ clov rcbbc mandarli per mare , e per mandate so ldati per mare occorre avere la via libera o es,e rne padrone ... Dire in qu esta occasione che I' esercito e la mari na non sono pronti, significa che non siamo capaci cli met – ter<>insieme un corpo cli ,·enticin quemil a uo– mini e un paio cli divi sioni nava li •· Idea na– zionale, 3 ap rile 1911. • Fra qu alc he an no non si potrà pili a ndare a Tripoli paci fica ment e, con due inc rocia tori e qu alc he traspo rto mili ta re " G 1uS EP rE Bf> VIONE , StamJ><,, 27 agosto 1911. • La popola7.ionc araba odia il tu rC'o, che considera com<' usurpa tore. In fondo accog lie– rebbe a bra ccia aperte qua lunque potenza . Come simr,.'\tia , ~ ,:erto che le maggi ori sono a ncora per noi•· Vico MAXTEGAZZA, Giornale "" /t alla, '28 ago,to 191 , . • Gli arabi, \'Cri pad1-oni del paese, amano I' It alia e det~tano i tur chi •. R ELCREOI, Adria– tico e Giornale d' ll alia , S sc-ttemb rl! 19 11 . • Difficoltà militar i degne di questo nome non se nf'! incontrerebbero .... I.' t"SCrcito può for– nir e scnra sforzo i 12 o 15 ,000 uomin i necessar i ali ' openuione •· Gfornale d' Italia , 13 sett em– bre 19 11. • Tu t ti !\ann o a Costantinopoli, nei circ oli diplomati ci, che in fond o l:1 Tur chia a lla per– dita clclln 'fri politania é già rasseg nata : e che la rcsi.sten za può da rsi nùn sia fa tt a che so1:i.– mentc pro form a•· Vico l\1Ar-.TF.GAZ7.A, GiDrtrale d' ltalin, q sctt . 19 11. • 1 cap i di 10 tribù si prese nta rono al ì\fuss.'\– te rif cli Bengasi, chiede ndo i mcZ7i per rista– bilire l'ordine e c.1.lmarc gli affamati , e mina c– ciarono di chitderc r interven to dcli ' Italia qua lora la Turchi a ritauta~se i prov,·e,Jim enti •· Gionml e d' 1Jal1a, 17 sctt. 1911. • Il pensiero di un dip lomatico, che conosce i turchi. - A Costantin opoli oramai tutt i sono ,convinti che I' lt.1lia \'Oglin occupare la Tripo– litania, e a questo avvr nime nto la Tur chia é già rassegnata . La T urchi a, sia per terra che per mar e, non t in grndo di opporre ali ' Itali a un a seria resistenza . J1 momento a ttual e é \'C:ram ent e unico, L.1.resistenza, se non è oggi, po trebbe esserci doma ni - cd invece <li una semp lice passcg::!iata milita re, dovreste ricor– rere ari u n' impre$..1 guerresca costosa ccl in– Glorios.1. ( 'a nnessio ne pa cifica, se annessione ci d<'\'C essere, deve c-ompiersi pron tamente •· Corriere d' Italia , 17 settembre 1011. "'Le z,.m,e (corpora1-ioni religiose ) pili im– portant i, che qui som mano a dodic i. si man– tengono calme. ~ da S<'~nala~i specialmente la dignitosa conèotta de lla :au ia dei Senussi{!). 1.c trihll a cava llo dci Corag lia , che dimoran o nelle campagne prossime alla Mcscia, non hanno fino ad oggi risposto ali' i1wit o segreto dei Giovani Turchi per un' <l7.ione anti -ita – liana •· Gfor,ia/~ d'flalia , Sla mpa, 21 settem– bre 19 11. • l c:api delle zrm ir, i ver i capi religiosi, si mant engo no neut mli •· Giornale d' flalia, Cor– riere ,le/la Sern, 22 sett embre 1011. • La znuia clei Scu ussi(l) csprim ::: ma nifest e intenzioni defe ren ti per noi •. .llallùJo, 22-23 !'ettemh re, 1911. • f.: giunto a Peni gia eia Bencas i o,·e è im. piegato ne.Ila fioren te agenzia del Banco di n oma , nel qu ~Jc ~ cassie re, il sig:nor Corrado Nannini, figlio del procuratore general e. Ho 3\'Uto con lui un brc,·c colloq uio che vi ria o;;– sumo. f>omanda to se cre<lc ,·i siano se.rie op– posir.iot1i d:1 par te dei turchi , eg li mi ha rispo– sto che crede che allorch~ le nostre corazzate si prC!entcrann o avanti a Tr ipoli, Dcrna e Bengasi, le nostre trup pe saranno acco•te con "ero cntu ~ia-.mo dag li arabi, i qua h nutr ono per i tur chi un vero odio . La sua 11npressione è che gli italiani si imp adro niranno della Tr ipolitan ia senza colpo ferir e •· Giornale d'Ita– lia, -i5 sctt c-mbr c 19 11. • Pe nso che Tr ipoli sarà italiana senza guerra •· Gemo P o nn RC<.A •, Gic-rnale del Ma!– ti,io, 25 sett embr e 19 11. • Fui e !!arò osti lissimo avventme militari coloniali. Deplorai perciò spt"\.lizioni Erit rea e Be:iadir che co~tarono molti ~acritici e frutta – rono infiniti do!ori . l\la penetrazio :1e Tripoli– tania esclude pericolo imprese miEtari. risol– ,·endo urgente problema economico socialt: pro– lc-ta.riat o Sicilia e l\lenogiomo. Impossib ile quillunque ~udono militare turca meno che per mare. sul quale b.1.sta un a sola cora1.1:ata ita– liana a tenc1c in iscacco la famosa notta turca , che vidi {ug:girc rcccnt cmen•e dinanzi a piccole uniti\ greche. Constami. per informa zioni sici– liani stab iliti Tripolit.1nia, che, meno pochi fanati ci m u~ulma ni, gli ahita: 1ti, s~cia lmP.nte ar,lbi, osh lissimi Turchia, accogliera nno en– tusiasmo penet ra zione civ iltà it.11i,,na. Quindi mia ripet uta profon da convinzione, affer ma ta precede nti riunion i Estre ma Sinistra, che pc– netr o.;done ital iana c-ompi reb bcsi ripetendo frase Andr ea \ osta senla sacrificare ,iè wi uomo ,iè ,m soldo. l\fa pii1 grave è la conside razione economico sociale involgent e gravissimo pro– blrma Sicilia. l\lczzogiomo. Nessuno ignora che tre c1uarti dellil. emigra zione permanente nelle lontane Americhe compost1 da merid! onaJi, mentre Tripolitania , estesa mille chi lometri cost iera sopra are.'\ trcccntoqmuantami la mi– glia quadrate ciOOquattro volte pii1 vast a del- 1' Ita lia, con quak he milione appe na abi tant i, rimane pressochè inco lta , a tredici ore da Ca– tania, (Juasi quanto Milano dista da Roma ! Coragg iosi emigra nti cata nesi, caccia ti da lle ost ilit!\ ott oman e, rifcriscon1J1i esistervi agru – meti, vigneti , oliveti, ccc. e!<otesìssimi. Pin – daro, magnificonnr. cavnll i, micie, fru tt a. H:o– ma m considera rono Tripo litania pa e,;e pii1 fa– vorito da l cielo ~ulla terra: Speriositae loti,u t,rra e fiorentis(J). Ven<'ziani rit cnero11la loro gra– nai o(' ). Viaggia tor<' ligur e Cella (sit:) nel 18 1 i di– mostrandnnc fcr.1cità esortò stf\b ilirvi colonie italian e(? ). Rccentrm cnte c:i.pit.,no C.1.mpe.rio ri– ma-.cne entn~iasta Oltre ciò visitat ori catan~i prulanmi esistenza vR.Stissimr min irre zolfo, antim onio, carbon fos~ile(!). E tutt o ciò. ripeto . a poche 01e eia CaLlnia, mc-ntre i lavorat ori ~it.:iliani affrontan o clis.'\gi, tort ure. incertezze lunga nav iiaz ione in lontanis'ìimi pal:!si. Tripo – litania pc1 1,oi creerebbe que lla t"m1rr.1zionc– t<'mpnra nea che ha miE:l:oral"o condizioni pro– letaria to Alta, Media llnli n, m('rct emigrant i ogn i anno rc,·nn tisi Europa Cent rnle, da cui ritornano port ando gruzzoli cli idee nella te– sta e cli !tOldi n('lle tasche. Convinto che sorte prol ctai mt" Sirilin, Mezzogiorno ò intimamenh ~ lcgnta problema colonizzazi one Tripolitania, clesirlero ardentemente che Ita lia ufficiale n ti– risi infau sta Eri trea JY'lletmnclo civilmente Tripolitania, (1rcna1ca che, come sopra dimo– ~trai , mm costerd tiemmn10 utr colpo di fucile . Errt"rò, ma amore a llo -.viluppo cconom;co . ~ocialc Sicilia. )l ezzogiorno e conoscc-nza per– sona le luoghi occupabi li infond onmi questa mia profonda ronvinzionc •· G1u st..PrE DE FE- 1. 1-:1:, l j St"tt c-mbrf" 191 1. • I.' element o arabo (in Tr ipoli) non (ci) è con tr.irio, trnnn e pochi fonatid eccitati dagli ufficiali t urchi.... La popolazi,.ine (cli Tr ipoli) è fa"orev ole ngl' italiani. Noi (dico no gli am – bì) ap rirem o le Lna ccia a chi ci toglierà eia qu esto sta to verE; gnoso. Nun ci s :i.rà nessuna rep ugn:una che uno st.a niero possa occupa re il suolo arabo •. Gior,ia/e di S,c,!ia, _27-28 set– l<'mhrc 19 11. " I.a popolazi one indigena cli Tr ipoli non è certo appa ssionata per i tur chi ; perciò una part e di essa recita in caso di guerra quella solita p..1.rte, che rappresenta la popolazi one indige na nell'Afri ca ,ettent rionale in tempo di osti lità , ci~ la p.ute di spettato re... . La Tur – chia non può far guerra .... Se I' lt dlia vuole seriam ent e la Tripohtama. non av rà che da farlo•. Corriere d' /Jt1lia, 28 set1. 19 1, . 1noBianco • L' element o tu rco ò III preda a un p.1.nico assa i grn.nde. l 1 fficiali e soldati piang ono giorno e notte, im·ocan ·lo d' e~,;.crc 11nb.1.rc.1t.i pe1 le lvro C'ittà native . l!ssi desiderano di fugs-irc per J),:'\Hra di un a unprov vi.s,'l apparizione de.Ile navi eia guerra itaJiane . Cli arab i accogliern nno gl' ita liani - se ,·orra nno nnclarc i - con g-rande spera nza e pi1'1 gran de fiducia. Noi - av reb– herv chchiaral o - - ripriremo le bra ccia a chi ci toglierà. la quc'ìto stato vergognoso d i ina– zione. regresso, miseria ,. Tribuna 28 sctt cm- brc 1911. • Può cl:1rsi che la nostm occupazi one si romp1a senta colpo ferire; può da.rsi an che -- e sarebbe per pH1 rispetti dcsirlerabi l<' - che essa richieda qualch e cosa di pili rlello spi"gamcn to della fo:1a • ldta 1ia:io,iale, 28 settemb re 1911. Enr ico Cutugno , condiret tore del Banco di Roma a Triµoli, dice al G,or,iale d' llfllia: • Ho lasciato ~li arab i tranquilli ssimi. Il primo giorno erano un po' ag itati per l'incert ezza clella :-:1tua z1onc; ma ora essi, cl," ci attencl c– va nO da tanti) tempo, desidera no che gl' ita– liani ristabili scano la qui ct<' e riattiv ino i traffi ci. - Ounqu o l' elemento arabo é con noi ? - - Ma -.icuro : lo constat iamo noi, <'hc vivia mo nel t ruffico quot-idiano con essi. Le trup p<•turche ne-li' intrrno tenteranno con lu– singhe di as50eiare a loro P,li arabi meno so– cievoli, ma questo perico lo è insign ificante. Gli arabi non ,e ntono la antiitalia nità •· E I' ing. Enri co Cont ini : • Cli-ara l,i. per ~ stessi, sono fa,·ore,oli.ssim i o. noi, specie in citt à•· G1on1a/e d' Italia, .5 ottobre 1<)11. • La guerra, come fatt o militare, ~ destinata comunque vadan o le cose, a rima nere un avve– nim ento cli mc1ioc re 1mpor t:rnza .... Al!' in– fuori della miliiia rec olare turca armata e ordinata ali ' europea , con chi potrebbe aver da fare In nostra sped izione ! A quali mani po· trebbc ro cs,c r affidate le armi , che ci dicono sbarca te a migliaia a Tripoli cli recente? ... Su la costa, dove dovrebbt, avv enire h prima presa di possesso, probab ilmente un' occupa– ;done euro1x-a non mcont rercbbc resiste nza : e i tur .;hi lo sann o C08l bene, che quando nel 1897, per timore di un nostro ~barco a Tripoli, si di'itribui agi' indige ni una parte dei fucili tenut i nt>i depos iti, 110 11 si clrtte ro le muni– zioni. Il governatore ebbe o. dire che non se ne fidava . Nell' interno .... la situazi one é più incerta .... Ma l'important e è cli metter ?iede su la costa . Senza pretende-re di nasco ndere le difficnlU o cli attenuare i pericoli.. .. é l« ito prevedere cl.e anche la grnd ual<' occupazi one cieli' int erno 1lcl tciTitorio potr~ cs.~ re com– piuta ~enza grande spargimento di sangue e di,pe nclio cli forze e cli J>('Cnnia "'· ld en 11azio- 11ale, 5 ottob re 191r. ..Trip oli é dh entata trrrn italia na - mi dice stamane un arabo - e vrclrete che i tur– chi si sban cler:mno completament e, proba hil– mcnt r- senza ult c-riori tcnt:tti\' i cli resis tenza. - I contin gen ti sbarcn11 finora sono pii1che suf– ficie nt i per con tinuar e la pcnetra 1.ionc pacilica, senta spargimento di q,angue •. G. DF. FF.1.1~,.:, M es.rnggtro, 15 ottoh re. • ~on reste rà ad essi (ai tur chi) altra sal– vezza che nella resa . lln nuovo tentativo di resistenza n~ SC@.ner bbe il ma,s.11acro.Certo noi no11scn ti:\m O il bisogno che le nustre truppe si misurino con un nemico, cl1e non può resi– ste re: sa rebbe una troppo fa<.-ile vittoria• Gtorna/e di S,crlia, 1 7 otto bre. li terzo opuscolo dell'UNITA' Oi iedlamo KUU agli amici, I quali aspettano da due meai che noi m, ntenlamo la promessa di pub– blicare l'opuscolo dell' 0 Unità ,, 1u I cler{call e la scuola.. Lc: molteplici e Imprevedute oc:cupulonl, da cui , lamo ,tatl via via 10praffattl, cl hanno impe– dito di condurre a fine questa Iniziativa, Entro Il mese di marzo promettiamo di fare uscire l'opu– &eolo, Intaoto ne pubblichiamo un altro, di grande at- !j!~~io10E\i'1'?;toE ra~~ a;u~M ~ SAL VEMINl su Dogane e IA'bor-i pub blici in l ibia. L' opuacolo di pactnr: •a coollr:nr: ar:rur:oU u- pltoU, I. - / sidc,urg{d e la Libia Il . - I cement ai e la Libia ID. - Gli au«hcNcN e fa Libia IV . • L'ese mpio dc/(,1.F,,1.nda V . . I u-1 pubblici I• libi a. È mnao In vendita a uni, 10 : e si può otkn r:rc inviando aUa noalra amm lnbtruloo e (Lungarno Ve• apucd 12 8) uoa cart olina con rùp01ta. Per acquisti da IO copte In su, si conudt ti 20 °/ 0 di ac.ooto, 465 La precedenza del matri– monio religioso sul ma– trimonio civile. Cosi bisog11crebbc i11litolarc il progello di legge, che gh 011.M11rchcsa110e La– briola hanuo presentalo alla Camera, in sostit'llzionedel progcllo, b11.f1011esco anzi che 110, prese11t11to dal M,'.,nistro Finoc– chiaro-Aprile per dare ai dep11tati radi– cai,: 1m pretesto per contù,.uare a dichia– rarsi mini steriali. 1'11/alliil progcllo Afarchcsa110-Labriola stabilisce che il parroco, co111pi11/o il rito religioso, deve dar,ie 1,olizia immediata- 111e11/e alt' ,tJ!icio dello sia/o civile, e co" questo i due sposi 1iovelli s' i11temieramio ·incatenati fra loro in eterno anche agli effetti delle leggi civili. Cioè si dichiara ;11dissol11bileagli ef– fe/l i civili anche il semplice malrùnonio religios:1. Il solo malrimonfo, che finora conse,i• tfoa... il divorzfo, era il mnlri 1 no11r'.o col semplice rito religioso ; perchè la legge ci– vile lo ignorava. E, a dire il vero, il 1na.– trimonio religioso, tiop() che rra stato prit-ato d·1'. ogni :,alorc gi·nridico, av~• va molto acquistato 1°,1, conlenulo morale. Ci si accusi p11redi clericalismo. Ma fra il matrimo11iocouchiuso imia,1zi al Sindaco con lutti gli obblighi e con_/11tte le volgarità di 1m contralto legale e di 1,ti affare economfoo,e il matrimonio /alt<> li– beram ent e e senza Yincoli lega li itrnanzi al brtnn Dio, - '1wtrimonio chepuò essere sciolto senz' altre respo11,5abilitàse 1ron quelle sa11cile dalla legge religiosa .... nel– /' altro mo11do, - J cerio clte il rito reli– gioso è più simpalicJ, p,:,l nobile, più 1011ano. Ebbene, da ora i11f>oianche il rilo re– ligioso sarebbe i11di.<solubile e a11tipatico come quell'altro. I.o Sia/o.... laicoindiretta– mente ne smtcircbbe la. eternità. E que– sto mentre si doma·nda il divorzio I Un amico ci scri'.ve,iuvitandoci a pro• porre al progettoMarchesa110-Labriola l'ag- iunta di un articolodiretto a rendere sem– pre pi,ì solidi i lega111idella fa111igliae ad evitare il pericolo di 1110 /eplici unioni con grave delrimento dei suddetti legami. L' articolo dovrebb' essereco11cepilo - ado– periamo questa parola per rimanere in argomento - press' a pòto cosi: • Ogni alberga/ore, e/re veda entrare 11el suo al– bergo due ù,di vidui di diverso sesso, e trallenersi in. uua slnnza dcll' albergo me– desimo per p,:1t d1'.dicci minuti senza te– stimom:, è tenui.oa darne immediatamente notizia alt' 11jfi.cio dello stato cit1ile, che ne prende 1'.mmc,l,jatame11lc nota 11ei registrr'. matrimom:ati ; e con questo i d11c suddetti i11div,:dui s' intendono civilmente coni-u– gati ». Me11tre i dep11tati d' Estrema Sinistra si affa1wa110con /anta passione a guarire i mali della f a111iglia, i clericali prote– stano come oche spennale co,i/ro 1·t pro– gello della precede11za govemali va. l3isog11a che faccia110 cosi ajji11chi! ; deputali radicali possano dirr alla loro volta : 11 Vedete.' 1'. rlcricali 11011, vngliono la legge: dunque do!Jbiamo vo– lerla noi; e dobbiamo dijc11dere il M i11i– slero Giolilli contro l' oscurantismo degli elerm:nemici della ciuilld; se n.o,:parliamo dalla ,,,,aggioranza, c/11'. restcrd in essa a d1fc11dere lo Stato laico contro .... la. mag– gioranza? n. E con queste g~[Teco111merlic, dep11ati a11ticlericali e clericali spera110di t11rl11,pi- 11are 11el pross,>mo bie,mio il paese, e ritt• novare ;1 regi111e dogana/~, nella disatten– zione 1mivers,1le, ad onore e gloria della di!la .\1arai11i, Rola11di-Ricci e C. È uscita la seconda ristampa del primo opuscolo cieli' UNITA' " Per un pro– gramma di a:ionc clemocratic:a" clell'on, An tonio de Viti dc Marco, con la risposta ai contradd ittori cont enuta nel n. 41 ciel– i' UNITA' . È posto in nn dita dalla nostra Amm. al prcu o di Ccnt. 15.

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