L'Unità - anno III - n.8 - 20 febbraio 1914

466 / come si applica la legge Daneo-Credaro. Cara , Uuittì •, siam o in Toscana, provincia di Siena, co– mun e di Cetona, classe prima elementare mi– sta. r: insegnante il .5 gennaio u. s., rivo lge domanda, in relativa ca rt a bollata, a l Sinda co del Comune, affi nchò ave ndo un num ero di iscritt i e freque ntan ti superiore ai 70 (oltre 80) , a termin e della Legge Or land o 190.1 la sua classe venga sdoppiat a. li Sinda co, forte dcli' av ere già conso lidata la spesa per I' istru;,ionc primari a secondo la Legge 19 11 , gira la domanda al R . Pr ovvedi– tore ag li St udi, President e dcli' Ammini stra – zione provincia le <:-colastica. li R. Pr ovved itor e scrolla le spa lle: • Che e' entriamo noi ? 11 bilancio del Comune è consoli dato; ma il decreto reale per la pro– vincializzazio ne delle scuole è di là da venire. D unqu e ? Segretario, risponda .. • 1L R. Provveditore avv erte che ai sensi del R. D. 23 <liccmbre 19 13 n. 139'4 /o sdop• pi mnento deliri cltlsse dovri:bbe rip ortare lti pr e• ve11tiv<i <mlori:za.zione del 1\'I in istero drll' istru• zione, sent ito quello del T esoro. T rova ndosi però le scuole in un periodo tra nsitor io pros simo alla fine, ritiene oppo rt uno che r insegnamento conti nu i con la classe unica /<mio più che m i cambiamento <i melfì d'a,rno ti' ort1rio e <li c!as• si (!Il) 11011sarebbe cons igliabil e neppu re sotto l' a.spetto didaltic o •· Il 12 febbrai o u . s., il Sinda co part ecipa alla maest ra ta le significati ssima rispos ta. La po– ve retta rimane sorpresa. E la legge 1904 ? e i miei So alunn i rinchiusi in una stanzaccia d i 32 metri quadrat i di supe rficie, e 96 metri cub i di volume, vale a dire in un luogo dove a ter mine d i regolamento non potre bbero starn e più cli 30 ? Il soffitto è screpo lato. il piantito smatto nato, i ban chi vecc hi st ravecchi cigo – lano per troppo conten uto ; 20 alun ni siedo no ne lla pr edella de lla catte d ra cd altri 10 pe r terra; oh ! qual campo per un vero aposto • lato ! Un altro anno, grazie a Dio, ripor tata la preve ntiva aut-ozizzazionc ciel Ministero ciel• l' ist ru zione, sentito qu ello ciel Tesoro, emesso pare re favorevo le per ragio ni didattiche de l R. Provved itore, la classe sarà sdoppiata ... pe r l'a nn o pr ecede nte. Alla maestra rima ne la conso la1.ionc di at• te1!dcre i d ue quinti di st ipendio per lo sdop • piam ento effettuato n<'ll ' anno 19 12•13 e che il Com une non le ha ancora pagat o per ragioni di prev ide nza. La. legge c'è. . ma i regolamenti l' hanno messa in disparte. Sa luti e grazie. G 10VAXNI l\•IA RCHI. POSTI LLA. Finchi la nuo va. ·1m,ccltimi ammh1 istratiua 110,i sia messa su fino alf ultimo pezzo, i ritardi e i rifiuti di creazioni di nuo ve scuole o di sdop. pi amc11li di scuole troppo fr equentale, sara,mo spiegati con lo slato di trmisizione fm il veccMo e il 1111ov regime. }d a. rrnchc quando 1·1 passa!!ctio sarà avvenuto, è cerio che gli sdoppùu mmti e le creazioni di 1111ove scuo le co111iuuera11110ad essere rift11Jati su larg(i base. E questo per la ragioue sempt i– c~s,(ima che la leg-;e Creda ro non ass<'gna per q ursto lavo ro i fondi ncce.,;sari. La leggenda messa ùt c-ircolazio11e <h;g/iamici'. dcli' on. Credaro, allorchè bisognava far credere ad Oi:Jlli costo che la legge rat,pr eseutas:;e un grande sforzo contro l'analfabeti smo rural e e meridi o11ale, fu che la legge mettesse a cari co dello Stato l'obbligo di fo11darc le scuole · man• ca,1ti. E ,m arti colo della legge promette, i11fa1ti, ciò. Ma, stando ai calcoli pitì slreW, bisogna.va sl1tn • :iare, sia p:1re gmdw ,tmentc, almeno 30 mili olt'i w11wi di spesa maggiore, affinchè la disposizion e, clte me/le a car ico dello Stato le 1wo1.c scuole, potess e essere attuat tt realment e. r,wece, la legge sltm zù, a questo scopo 11-usolo milione nel bi• lancio 19 11• 12 , e di a,rno in a11110 gli stan zia.• ment,: sal iram rn ad 1111, massi mo cli 10 milioni m:l 1920< !1. E magari questi 10 milioni f ossero siettr ·i I S iccome si è p reveduto gùtst ame11te clze la legge L' U N I T À porter<Ì per aum em i di {jfi_bend10,per pensio· 11i, ecc., 11naspesa maggio;,r di quella che è .data pr event ivala , per q11eMosi ; stabilito 11ella legge stessa che in rnso di bisogno ,l d<'ficit verrà colmalo cou eco,wmie da lrovarsi 11ec:li stt111ziame nli delfo legge stessa. Ora è evide nte che il cap itolo t/e{ilÌ· nat o a sopporta re queste r.co11omie 11011 p1tò es• sere che quello dei mil io,,i sta11zit,:i per le tmow scuole. E lc,. si tuazion e reale creata dalla fcm10.~a legge è oramai questa: i Comuni 11011hann o pii':, ob• bhgo di fond ar 1rn01i:sc:110/e, pcrchè quel/' impe - 1:110 l' ha assun t> lo Sfoto; e viceversa lo Stato non disp om: dei fondi ttect ts ari per far front e at/eg,wtam enle a quest' impegno. E le scuole nu ove finiranno col 110,i essere Joudat e 111! ,fai Ctm11mi 11è <lrrllo Staio. E se qualche scuola nu ova sarti fondata dopo il perm esso, ri.;l,iesto per legge, del Mini stero del Tesoro, essa andrà prevale11teme11te ti fawr e dei Com,m i più -intraprc11de11ti, rappre.,Jentati dti deputati pit ì. i11jlue11ti.e ù i realt<i meno biso• gnosi di aiuto I I Comun i pi1i poveri, meno in• flu enti , meno capaci di 'arsi av1111li,co11li111e• ra11110 a rinumere acca11to11ah, pagando l·e11it1• teso semp re la loro quo/ti di spe_,;;(1 generale sco• last!c,i per regalare le nuo ve scuole ai Conmni più ricclii. La legge Credaro concr.de allo Stato 1· mert i per i11tr11sificare fr, loll<i contro I' am,tfabdis mo nei com1111i che 11ehann o meno bisogno: e meUe 1m fer mo dirnstrosn aliti medesi ma lotta 11ri co• ,mm i poveri delle campagn e del No rd e del Cen• tro d'Ital ia e in tulti i Comuni riel M eucg ioni o e delle lsolr.. Questa l la dura verità., cl,e ness11110 vu?le an • cnm riconoscere esplicitam ente, percM della co• /ossa/e mi slifi~azione cru lariana t11lli sono - chi per ig11or<wza, chi per allri peggiori moti,1i - responsabili. 1· li. ,,1/0N. COLAJANNI è monta to su tutte le furie, perc hé un • Pad re di fam iglia » ha av uto l'a rdire di osservare (Um.là, 23 gen naio) le enormi di fferenze di prezzo fra i ge neri de ll' llt ,iom: cooperativa , di Milano e quelli delle Galeries l.afay ette ,u Pa• rigi, e si è ar rischiato a indica re fra le ca use cli qu este d ifferenze il prote zion ismo doga nale. Chi osa toccare il protez ioni!-mo, può es• sere sicu10 di essere subito acc usato da ll'on. Colajann i di essere • ignoran te o in ma la fede •. Questa, oramai, è un a formu la consacrata della polemica colajannesca . Chi osa non esse re cra c• corclo con I' on. Colaja nn i, non può essere che a ignorante o in mala fede ~. l i sole non ha il di ritt o di w rgere o cli tramo nta re, se non ne chiede um ilmente il pe rmesso :di' on. Cola· ja nni : se no, è I! ig norante o in mala fede •· Im mag inarsi se poteva sfuggire a qu esta terribi le acc usa il povero • Pad re di fami• glia •, che ha avu to il barbaro coraggio cl i attrib uire al protc1. ion ismo doganale le dirfo . renze di prezzo fra I' U11io11e. cooperativa cli Milano e le Galeries Lafa yc l!c di Tor ino. L' on. Colajan ni, però, non si limita a lan• ciare contro il • Padre di fam iglia • il solito bi fido fulmine micidiale. Vuole an che <limo• strare che il fulmine è giust ifica to. E ;:;crivc: 1 Quel povero Pa dre di famig lia non sa che il regime dogana le della Fran cia ò alt rettant o protezionista quanto que llo dcli' Ita lia, e che la merce spedita da Milano a Parigi av rebbe pagato L. 2,50 e forse piì.1 di dazio doganale •· E cos ì scr ivendo I' on. Co\aj;;rnni "t!à una nuova brillantissima prova di quella finezza e rigidità logica, che è cosi necessa ria in un pr o fessore di sta tisti ca . L'e ssere, infa tti, !a Fran cia un pae se altret ) ta nto e ma ga ri pili stoltamente protez ionista che I' ltalia, non toglie niente affatto che nel• la produ zione deg li arbcoli di abbi gliament o un po' raffina ti, d i cui si occupa va escl usiva • mente il • Padre di fami glia •, !a ind ustria franc ese abbia una grande superiorità sulla industria degli alt ri pa esi. e che possa vend ere gli stessi prodotti assa i pili a buon mercato, e che <1uindi il • Padre d i famigl ia • avesse mille ragioni a lament a rsi di dov er pa ga re i prod otti italiani piì1 ca ri di quanto non pagherebbe i prodotti fran cesi. La Germa nia é pro tezion ist a quanto e ) pili dc li' It ali a; eppure il ferro ted esco noi potremm o comp rarl o a prezzi assai pili conve• 1 nienti che non dobbiamo pagare il ferro dei grandi affa1ùti genoves i, se non ci fosse il protezio nismo doganale. Che logica sa rehbc J qu ella di chi a qu esta osservazione di bu on senso rispondes se : • Voi siete ignorante o in ma la f<'de; perchè an che le Germania é pro tc• zionista come I' Italia ? •· Framm enti di vita italiana. Gli irr esponsa bili . " Al pri ncipio di qucst' anno il ff. eh pre side de l Liceo :\!fieri di Torin o. e il provv<'di tore di Torino tra sferirono, mal grado le vive pro teste cieli' interessato, un insegnant e dal liceo mocler• no al liceo classico col pre testo di inaugurare un turn o tra gli insegnan ti di d ue istituti, che ancl 1e i biclclli sa nno profon dame nt e diversi per mat erie di inseg namento e per spirito in– formatore. Stup ì il mondo sco lastico torinese di que• stc nuove ved ut e pedagogic he. L ' int eressa to ricorse, e ott en ne, co me <'ra hcn pr eve<libi l<', che la Giun ta del Consi~lio Sup erior e dichia • rassc erronei i crite1 i di assegna zione delle class i segu it i a Torin o e ina ccettab ile il turn o. Noi non dubitiam o che il i linistc ro vorrà ora· prontam ent e resti t uire la sua classe ali ' in– segnante a cui fu tolta. Piutto sto vog liamo osse rvare che qi;and o l'arbi trio di un superiore perturba l'a ndamen to di una pubb lica ammin istra zione e dann eggia ingiustamente un funzi onari o, a que llo sba• glio dovrebbe con ispo ndc rc una rcsponsabi • lità preci sa. No i abbiamo . oltr e ali' irr esponsa•) ~ statuta ria del capo dello 'Stato, una irrespo nsa bilità, illega le e immora le, spes so terr ibile, qu ella della bu rocra zia. La qual e, anzi, piì1 sgove rna le ammmi ~ ion i o di la• pida i milioni, e p1l1vede crescere la sua forza. Parec:chie buon e leggi di risanament o, co me quella sullo stat o giuridi co degli inscgnant-i, ,·cn • nero da essa cos tant emente eluse. Nel c-.1so nos tro é pr obabile che i due valen • t uomini sur ricorclati, per pu nizione de l loro arb itrio, siano chiamat i al i\'linistero , ove la vedago gia impe ra, a collabo rare co lle lor o ve• d ute pedag ogiche a qualcu no r!ci molti pro• gett i di grand i riforme . con cui ogni anno il l\·tinistero dc li' istruzi one si trast ulla . Potranno ad es. prop orre I' inseg na mento a rotazion e e per cla'isc e per mat eria in ogni ord ine <liscuola, co mpresa I' un iversità . ANG IOLO G tOV AN NO ZZI , gere 11le•nspo 11sabile. Flre01e • Sl1b. Tip. Aldlao, Via de' R.-.oal, Il • Tel. ll-85 GIUS. 11.11.T.E ~Z.II . & fIG II • Bari E DITO R I GOETHE W. - Le esperienze di Wil– helm éMeisler. Trad uzione di R. Pi– saneschi e A. Spaini, - Voi. I (N. 7) di pp. 372 • , , , , • !.. 4.00 Della m"g:nifica opera goethiana, cos i uni• vc rsnlmcnt e fascinat rice ncll' inte resse del va rio e fluido racconto e int ensa mente spi• rituale nella morale sua tr as par enia bio• grafica e sign ifica zione idea le, cosl diffusa• mente studiata nella civiltà d'ogni paese e in var ie lingue piì1 volte trad otta, questa si può chiamare la prima degna versione italiana , oltre a un' ignovi le acciarpatura di de rivaz ione fran cese, che ma le può spa c• darsi per t rach11.ione. Il Wilh elm .ll e1ster, che fu libro co mpagno per piì1che cinquan ta ann i della vita e delle poetiche meditazi oni dc li' autor e, è stat o definit o una vera 0<lis• sea cicli' eflucaz ione pe rsona le nella visione del còmpito ecce lso eh' è al poeta pr ecett ore cicli' umdnità. Sono le prim e conosce nze cl' un' inge nua nobile natura del mondo e fra gli uomini, sono esperienze preziose de l cuore e dello sp irit o, tutto un noviziat o idea le nel var io C'ommcrcio della società e nella scope rt a dei pili dolc i mister i d i am a• bili crea tur e, t irocinio nei sogni dcli' arte con siderata qual e piì1 nlta espressione della cultura , nella semp re luminosa timi dezza se rena d'un o stil e nurco. La tradu zione è stata condotta, con sq ui• sita fedeltà ne lla ma ggio r possib i'e preci. !-ione cl' ogni sfum a tura lirica, sull'o tt ima cd . LJubildums•Att sgabe) curata da W . Crei• zcnach, col confront·o, pel risco ntr o cli tutt e le lievi va rianti elci manoscritti. della <:plcn• dida edizione comp leta delle opere del Goe• the pubbli ca ta so tto gli auspic ii della gran • du chessa Sofia di ~asso nia. E questo primo volum e conti ene un 'a mp ia introduzione cli A. Spa ini che , parte ndo da ll'esame dc li' O· riginaria « ì\lissio ne teatrale di \\'. ~I. ~. prose gue nella com plet:l esp licaz ione crit ica del mond o sp irit ua le de l grande romanzo, il qua le, incom inciato fra le agitat e asp ira • zioni dello Sturm uml Drang con roma ntica fede , attraver so va rietà succ<'ssiva di sen• timcnti e di d sioni e cli ideali . magnifica• mente si concluse nella sereni tà cl' un ;'lito in segna mento morale. Dlrli ere commlHlool e vaglia alla C1u Edllrlce OIUS. LATERZA & FIOLI, Bari. Biblioteca Gino Bianco LIBRERIA DELLA VOCE Esmo :t'JSi l'opuscol o del.' lJnit:\ Stil prc · tezio ,,ismo co11s1g/i(lmo 1/ 1ece11le e completo t'Olumeito di 100 pag . d,rJ doti. Gi, :o Bor– gat1", collab:m 1tore {e!' a Riforma :Xi'\le e d!ll' Unità util •ss.mo pu i dc1t, ,·uenti che utilil!.?a e pt r /'ampie :za dei probl emi sfu• dial i. Opu scoli dt lla VO CE, n, 2 Oolf. GINO BOl{ GA TTA Ghe eos' è e eosa eos ta iI protezionismo in Italia Manual etto ant iprotezionista SOMMAR JO Pr efaz ione : no , ioni genera li sul J)T('•blcma doga nale. 1<> L!l q11Mlio11edoga11ale e l' • opinione pub• blic:z • ; la scade nza dei tratt a ti e le que• stioni che ap re : tariffa e trattati o dop• pia tar iffa ? Man ca un' opinione pulr blica ; le recen ti elezio ni . La po lit ica. do• gallale e di vari partiti : loro dip endenza e impotenz a di fronte ai gr uppi prote tti : I' attcggiamenh.1 de lla • st ampa •· 2° Lo st1iluppo e gli effetti del proteiio nis-mo italiano. Un po' di storia: da Ca vour alla tarifta 1887 : le mod ifi..::azioni !-nccessive. li movimento generale de l nostro com • merci o cd i so fismi protezionisti : esso d ipende c!a molti fatto ri; il rialzo ck i prcn i ge nera li da l 1897 ad oggi ha alle• mwt o i dazi protett ivi ; di verse sme nt ite che i fatt i hann o da to a i protezionis ti. 3° / maggiori dazi protettivi e le loro couse• guwzr . Le indus trie tess ili : il cotone e la su;i. crisi ; I:\ b na . Lo scanda lo zucche– riero. I pr ivilegi ai grupp i siderurg ici e meta llurgic i : i danni dc li' erario, dc li' i11• dustria meccan ica, dei cons umatori cd i pericol i dcli ' avv enire. Il protezio nismo marittimo. I tr ivellat ori de l petr olio. Le indu str ie de l cuoio, scarpe cd altr i ma• n ufatti. La ca rta. La lavoraz ione de l le• gno. Altre minor i. Il pro tezionismo m11• nicipale. Il dazio sul g:rano e gli interess i dcli' agri coltur a : pr0<lotti agr icoli pro• tetti e non prote tt i ; loro v:tlore e dist n • b uzionc regionale : i va!:tti danni del da• zio sul grano . .11 cos to de l protez ionismo per le industr ie libere : la ~eta (sua im• po rta nza), le elettr iche, estratti ve 11011 protette, le ferrovie e tranvie pr ivate. l' indu stria della pesca, ccc. Altr i gruppi danneggiati (operai, commercianti, pr o• fcssionisti , impie ga ti) . Il rialzo de i prezzi pcl protezionismo <'<I il • costo della vita •. 4° Il p,·oblema. doganale e la vita tiazio nale. 11 movimen to de lla ricchezza ib. lian a dur ante il regime prot ezionis ta . Prote• zionismo e quest ione mcrid;o nale : i dan ni della polit ica dog ana le e de lle prote• zioni ind ustr ial i per il sud agri colo. Il problema doga na le cd i bisogn i fiscali de llo Sta to : i dazi protez ionisti sc,no pessimi st ru menti fisca li : il costo del protezionismo per lo Stato. 11 protez io– nismo cd il mov imen to naz iona lista : q uesto ind uce una psicologia ge nerai~ fav orev ole ai sofismi dei grup pi prote tti e li favo risce aum entando auto mat ica• n:.cnte 11 consumo cli molti loro pr odotti ; il regim e dogana le de lla colonia. Pro– babi lità e voti nel momento a tt uale: l'attegg iamento e le do mande protez io– ni ste de lle Camere d i Comm ercio e de i grupp i prod uttori; pcrchè i pr0<luttor i non pr ote tti no n cost ituis cono un orga• nico mov imento per una politica più libera le. I pr incip ali pa esi cl' impo rta• 1.ione cd esportazion e co l nostro e proba • bilità di nuovi accordi. Le doma nde min ime e In tatt ica dei liberisti ita lian i n"II' ora presente. Pr ezzo del voi. di pag. 100, ceni. 55. - Chi ne prende più di IO copie sconto di 1 /. 1 • Opu scoli della VOCE, n. 3 I. ZA NG WILL Le su ffr a giste militanti (Tr1d. dall ' lo&lcse di MAROHERITA S.4.RFATTJ) Cent. 25. Opu scoli detla VOCE , n. Pro f. ATTILI O C AB I ATI Contro gli zuc cherieri Opusco lo d i 40 pagi ne di ve ra attu alità nella prese nte battag lia pt r lo sgra vio del prezzo dello zucchero , ut iliss imo per la pro– p.igand a. Cent. 20. Diri gere offerte alla Libreriadella Voce, Jòiren ze, via Cavour, 48, o all' Unità.

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