L'Unità - anno II - n.41 - 10 ottobre 1913

\ , problemi della vita italiana. Si pubblica il Vencrdl in Firen :e - Diretto re GAETANO SAL VE MINI - Direzione e Ammini strazione I Lungarn o Vespucci 12• - Abbonament o annuo ordinari o Lire 5 per Il Reeo o -e per i paesi italia ni dell'A ustr ia e della Svitur a; per l'es tero Lire 7,50 - Abbouamcat o sostenitore Lire 20 annu e - Un nume ro Centesim i tO - Conto corrente con la posta. Ann o Il - N. 41 - IO Ottobre 1913. SOMMAR IO: . L'on. Credaro e i clericali, L 'UN ITÀ - Protezionismo riformista, A. DE-VITI DE-MAR.CO - I ruope:ratorl di Su• Mautà , G. L. - Elettori e ckputaU, Il. La radirt del male, AGRICOLA - A propos.ito delle e.indlda ture dei direttori geneuli , MANFREDI S10TT0-P 1NTOR - Posta dell' Unità. - Una quntlooe di b,IUc:,1, G. L1·zzATTO - Gli incidenti di Molfet1i1, G. S,u .v1rn1s1, L ' on. Credaro e i clericali. Leggiamo ,iel/a Tribuna: I clericali si lam e11la110 che le lasse delle scuole p11bbliche sie110 troppo miti e /' 011. Credaro cerca di acque/are ancl,e su questo campo, t1ei limiti del -possibile, i suoi 11emici iutimi, aum et1• l<mdo le lasse scolastiche di lire 366 per I' i,1teYo gh wa sio e di li1'e -z58 per l' i,ilero liceo, me11tre au me,rla di sole -z5 lire le lice,ize dei pri vatisti gi m1asiali, e di sole lire 50 le lice11ze del liceo. Tre mesi dopo (v. U,iitd, a. ll, n. 3 t}, quando si tlicevfl. che l' 011. Credaro dovesse emigrare dalle sue 111011/agne native per muovere alla con– .. q11ista di ,m collegio mer,o ùtsidialo r!{llla mi– naccia cattolica, t1oi riaff ermavamo il 11ostro dubbio • che la lotta dei deYicali di Tira110 con– tro di lui fos se ,ma comm edia, ccm' i r,,ia com– media il suo radica/ls, 110 at1liclericale •. Ed oggi ricordiamo queste ,iostre previsio 11i 110n p.e,- chiedere il rico11oscime,rlo di ima facile profezia, ma pe,- mettere ;,, guardia a11cora ,ma volta contro /tJ p,-ofo,u/a 111e11zog11a che si na – sco,ide sollo I' ,rnticleri calismo di parala di certi 11omi11i,di certe sWe e ,li certi partiti, d e so,io effettivam ente '(li str11m~ lli pi1ì utili della pene– tm zio11e e della co11q11isla cattolicti. L 'UN ITÀ . • Sono sta.te risolte in questi giorni dall' U– nione Elettorale Cattolica, d'accoi-do col Vati– cano alcune ira le situazi oni più complicate e più inter essa nti per i cattolici, che si erano pre– parate nell'attuate inizio di lott a elettorale. Ve– niamo informati che una di queste sit uazioni, forse la pH1 interessante , ~ stata risolta proprio ieri. Si trattava della lotta del collegio di Tirano, ove cont ro il ministro Cred .i.ro si pre– sentava l' on. Mauri, candidatu ra questa pret– ta mente cattolica. Ora, appunto perché il Mauri è un cattol ico cd uno dei cap i ufficiali del pa rtito, il Vaticano non voleva togliere il non expcdit nel collegio , essendo un o dei capisa ldi delle dir ettive vat icane cxlieme di impedire a ogni costo l'entrata in Parlament o di un numero di deputati cattolici maggiore dcli' attua le, e ciò per i noti pericoli che il Vaticano vede nella costit uzione di un forte gruppo cattoli co par lame ntare . PROTEZIONISMO RIF ORMIST A • La question e venne risolta col rit iro della candidatura Mauri, il qual e appunto ieri an– nunci ò alla presiden za dell' U. E. la sua de– cisione. • Una situazione simile , se non iden tica, si presen tava altresl nel collegio di Sass uolo ove i clericali volevano ad ogni costo po rta re un loro candidato contro il sottosegretar io on. Vi– cini. li Vat icano ha deciso che nessuna candi– datura catto lica deve essere posta •· La ,,oli zia Ho,i ci sorpre ude affalto : alla strombazzala mi,,a ccia clericale contro il mi,r i– slro e coHtro il soltosegrelario della Pubblica Istruzi one HOH abbiamo mai prestalo fede, per– di sia mo stati semp re co,ivùiti che il Vatica,io dovesse senti rsi piename,ite soddisfatto della ,po– litica scolastica dei due radi cali della i\1i>ierva. Dal 1859 i" poi, scri1Jeva,,ro già nel maggio SCO'l'SO (Unità, an . JI , n. 19), nesmn 1\1i11istro della Pu bblica I stm zio11e lrn fatto al partit o <,/e– rica/• com:essio ni pili ,mmerose e pi,ì gravi, the 110n ·ne abbia fatte in questi ulti mi tempi l' on. Credaro So,io co,icessioni appar enteuumle f ram men– tarie, lasciMe cadere alla chetichella, 11ell' ig 110- ., ,an.ta e ttella disallc11t io11egenerale e nella opi – nione assai diffu sa che 1m ministro • Yndicale • 110n possa aver ,ress,m amore ccl partito cleri– cale. Ma quelle conussio ,ii spiccio /ate, messe i,rsie me, ccrrispondono a quasi tutto il p ro– gramma scclastico imm ediat o dei clericali. I c/e,-icali, i,ifatti, domauda,r o che le scuole pri vate f>ossauo aL,ere 1rna rappresentam :a ,rei/e commi ssio~,i degli esami pu bblici di liumra e di mat11ritd per a.ssislere i loro candidati. e I' OH. Credaro wtrod11ce di straf oYo, 11e//' ari . 70 della ll'gge 4 gi11g110 19 11, 1111 comma secondo cui delle commissiom · d 'es tone, a cui so,io sottoposti per I' acce,-tame11lo del 'obbligo scolll.stico gli CJ!um1i delle scuole pr ivate, •f ard parte ,m i,,seg11a11te della scuola pri,•altJ •· I clerical i donurnda,, o cl,e sia libera al candi– dato pri vt1tista lt1 sc, llr, della sede di esame, e /' 011. Credaro ·11el regolam c11lo sugli esam i. san– cisce questa libtrl tì, che permetlenì lii clericali di conce11trare gli esami dei loro a/mmi presso quei soli islilull pubblici in cui ci sot10 inse– g 11a,ili am ici, e pume llerà .sopra/lutt o la co,i– ct Hlra.:iom: di Iuli, , dtficie11ti presso quei re– !ugia. asinorum "' cu, gli esami •si fam1 0 ,iolo- 1'rnme,ite.... a tanffa . I e/erica/, domauda,ro de le tesi d. esame sie ,ro ug ,wli pt r lulle le scuole d1 pari grado e /' 0 11. Credaro stab,lisce co,i c,rco/are del 28 marzo 19 12 che s, faccw come a, clericali piace, alm e,w per lt scuole delltJ stessa cillà . La mia innocua. e quasi clandestina confe– renza di Firen2.e, a cui l' Utiità ,·olle da r l'onore di una ma ggiore pubbli cità in uno specia le opu– scolo, ha a, •ut o la insperata fortuna di far perdere le staffe e la tram ontana a due brave e miti persone : ali' on. Cabrini e all ' on. Tre – ves. Ciò non era nelle mie intenzioni; ma . confesso che mi fa pia cere. Poiché i miei due . critici rappresentano - se pur io sono al cor– rente delle bizantine division i interne del pa r– tito o de i partiti socialisti lombard i - il tra– sformismo ortodosso e il trasformismo prote– sta nte, e q uindi dànno un certo sapo re poli– tico di pa rtito alle loro pubb)jche manifesta – zioni. Le quali - rese sincere dallo scatto, della irrita zione - diventano due caratteri– stic he affermazioni in favore del prote zioni– smo indu stria le e contro il :\fou.ogiorno. Non vorrei però perdermi nella polemica spicciola rilevn nclo tutte le vecchie e ormai sccobri sciocchezze che gli antenati protez ,o– nisti dcli ' on. Trcvcs attribuirono ai miei an – tenati libero-scamb isti, e che egli ci 5CO<lella come un min estrone che esce caldo dal fuoco. Sono cose che accado no a chi con passione , ma per la prima volta, si occupa di argomenti vecch i. F.tlsiflc.t:lonl poft:mk hr . Invece mi pare un po' piit util e cli rilevare, come sintomo dello stato di agitazione in cui sono entra ti i miei illustri confrate lli, il fatto che essi falsificano in modo estremamente in– genuo e visibile le mie precise manife staz ioni di pensiero. Ciò, per vero, è stato avve rtit o da chi, senza conoscere il testo della mia con– ferenza, ha letto soltanto l'arti colo Trev es de lla Crilica soeiale {1). Si vede che posso con– tare sul buo n senso de l lett ore, per non essere obb ligato a prender tutte le falsificaz ioni con le molle, una ad una . l\la ecco ne alcune. 11 Tr e,·cs afferma che, col propo rre 1a ridu– zione dei dai.i doga nali, io non tengo cont o ,lei dann o che il Fisco ne risen tir ebbe! E,·i – denteme nt e qualche spi rito •prot ezionista gli. ha sugge rit o qu esta vecc hia bana lità, e l' on. Trevcs ha. ced uto alla comoda suggestione cd ha comm esso un f t,lso, aggra vato dalla circo– sta nza. cli aver e per suo conto confusi i dazi tloga nali fi scllli con qu elli prot ettivi. Ecco, in- (1) Eccone una prova caratter istica: , Gen01.·a, Via Felice Romani, 1"1. • On. A. de FIii de .li arco - Roma. • Su lla Cr,llca Socrnle di Milano :'.\'. 17 del • 10- 15 sctt. corr. lessi l'arti colo • Libero- • scambi smo democra tico imper ialista • che fa • un'ace rba cri tica de l suo opusco lo • Per un • programma di azione de mocrati ca •· • Conoscendo le di I.ci tende nze, panni che • I' articolis ta le fa dire cose che credo non • !-ieno nel di Lei pcnc;:iero. - \"orrebbe usarmi • la cortesia di mandarmi una copia del suo opusco lo succitato ? Ringra ziando Dcv.mo lng. F. :'.\'1c oL A. • lioteca Gino Bianco fatti , che cosa é scritto ncll' op uscolo inaimi– nato. l\letto in maiuscolo qualch e par ola e frase, che dcsidcmno di esser ass icurate con – tro le tra\'e ggolc cicli' on. Trev cs: • Ala ,rna t'Olia che sia svegliala e messa in • moto 9uesla forw popol are contro la j,olilica • proiezi onista, il compromesso sarei doma11dalo • dalle altre parti imptg11ate nella lollt1, cioè • dalle imluslYi e pro/elle e dal FI SCO; - e al • compr omesso b,sog,ierti adclive11i1'e, pe_,- evitare • elle si arri vi al tiuovo assello liberista a trn- • verso u,rn troppo grave crisi eco11omica ... . •· Segue I' elenco dei compr omessi riguardanti le indu stri e da lla lett era a) aJla lette ra d) e poi: ' . e) E INF INR CON VEN IAMO CIIE UISO· • GNERA GUAROAlrn AC I.I l~PFl!TTI CHE OG:-.1 11 RIDUZ IONE DI DAZI Plto DUCI~ SULI.E l'UH– " U11CHE ENTRATE. Qu 1ts T' ULT IMA CIRCOSTAr,:- • /.11, JIA UN r 1~so SPl!CIAI.E Nm .1.' ATTUALE MO- • MENTO• (pag. 33 e 34). Infine propongo la impo sta sul redd ito che clovrebl>c integrar e le eventuali perdite del fisco. L ' on. Tr evcs affer ma an che che il mio libe– rismo econo mico e il mio radi calismo non mi fanno • ri1111egare la Libia, HA il militar ismo terrestre marittimo e aeYeo (!) • ; e mi attri – buisce per comodo di polemica tutti gli sdili n– quimenti pse11dode,,,oi,,atici e ,ia.zional i.sti no11- chA imper ialis ti e tutt e le illusioni economi che o i preconcetti di utili zzazione economica , che molti hann o sulla nuova Colon ia I li che o non mi riguarda , o cl il• diametra lmente oppos to èli quant o ho scritt o, ancor prima di chiunque altr o, nella U,1itr1, int orno alla nostra poli tica colonia le rispe tto al Nord Africa. (N . 7- 14- 17-30- 33 del 1911). E gli stessi concett i sono sin teti camcntc espressi anche nella conferenza cli Firenze: • Col01'0, clie per RAGIONE POLITI CA app ro- • varo110 I' impr esa. libica, hamt o pi1ì clic mai • o}gi il dovere di imped i1'e cl,e la ,ir,ova colo,iia • serva di pretesto ~ ,. tra.sportare nel No rd- • Af rica q11el Yegime buroirallcc, dogattale, SPEN- • DER ECCIO E AFF ARI STICO che ci accitrgiamo a • combattere m lla lw • (pag . 35). E della necessità politica di appro,·a re l' im– presa libica cons idero cd ho considerate respo n– sabi li la democ razia rad icale e la democrazia socialista, che hanno conse nt ita la prepara– zione persiste nte cicli' impresa; e lo ripet o nella conferenza a pag. 13 . E qu esto è, secondo il Tr eves, il mio imperia– lismo! In altro punt o I' on. Trevcs mi att ribuisce il pensiero e il calco lo mirabo lante, che la spesa delle leggi sociali in Italia sia enorme e qua si eguagli c1uel che rende al fisco • il dazio sul gra,io, s11/ferYo, rnllo zucchero, sul caffi e via, di questo passo I •· :\lcntre è ovvio che un cosi straord inario calcolo cli cifre è germ inato soltanto nella testa contab ile e finan ziaria dcl– i' on. Trc,·es. La mia tesi è stata cd ~ qu esta : - che col miraggio di c1ualchc leggina sociale, che costa poco, e giova. a. poch issimi , • si i riu.sciti " staccare dal movtmento clemoc,-ahco a larga base q1ug/J eleme,tl, appuuto, che aL•,-ebbero dovr,lo esscr11e la me11te di rtllir:a • (pag. 14). Raddoppian do poi la dose del mio impe ria- lismo non che milit aris mo ecc., I' on. Treves afferma che io .voglio • sfro11dare gli sperperi che Yimpr overo allo Stato sop,-a "" solo capi– tolo : quello della legisltuio He soeiale. •• per me– glio alimentar e il capitolo delle spese militari e della Libia! Diam et ralmente opposto é il vero di quanto penso . Infatti io ho dett o nella conicrenza fam i– gerata : • Lo sperpero, elle si è fatto dei fed eli avauzi • Ila caratterizzato l' 11lt imo decenni o di goven 10. • Non occorre ,wm crare e sommar e ; poichè • siamo sfo/i lull i lcstimo11i. dcllt1 largl,e..zza re- • gaie, con cui si so110appagati t111ti i bisogni, • lutti i desiderj, llllle le doma11de cl,e con qua/d e :~~'~é~/T'b':~TE~d~f~' 0 D a S~l gt~l 5 :l~ • ogni regione e da og11iprovùrcia : - aum e,iti di • S!iJ?endi s~uza ,-ifo_rma dei ~e~iti amm i,iistm- • l,v, . premi , suss,d,, sovven.z,0111, couco,-si, eseu- • zio,r( ~· i11~post~,lffvori pubblfci, leçgi specia li, • mmuet pa/Jzza.z,0,11, - quasi mai calcola,ido • la spesa it1 ,-apporto del torna cotrlo eco11omico • nel p11bblico i,lleresse ecc. ecc. •. Non una par ola cli leggi sociali ; le qual i anzi sono escluse da l novero degli sperpe ri, ammesso che l' on. Treves , come qualcun o dei suoi col– leghi, non consideri lesge sociale que lla sulle sovvenz ioni alle società di navigazione e ai ca.nticri. Vi ha cli pi ù : a pag. -z3, concludend o su qu esto argom ento dico: - • Concludo : - alla facile polilica delle - imposte e de,: debiti bisogna opporre a1tzitllllo " ,m a politica ri/orma trico delle spese vecchie e " anclle mw polltiet, di rigoroso controllo sulle • nuove spese elle si propo11gono NE I DUE u 1- • LANCI MILITARI B NE L IJILANCIO COLON lALE •• Credo dopo ciò che il mio imperiali smo e mi litari smo divent ino per lo meno molto aerei . Ma la criti ca (chiamiam ola pur cYilica per cort esia) cieli' on. Tr evcs non sta in ciclo e non sta in terra ; e quindi apparisce alquanto solte,-ratiea. LA lt:flslu looe 10 :l.tl ,. E veng o, dopo questi esemp i cli falsificazioni apportato al mio pensiero, al punto più im– portant e. Cosl I' on. Treves nella Criti ctJ Soeiale, che I' on. Cabrini nel discorso di Pescarolo - ar– cades ambo - affermano, sulla fede dei loro informat ori prot ezionisti, che io sia un deciso, intra nsigen te avver sario clclln legislazione so– ciale. Quando e dove ho io fat to questa profes– sione di fede ? - Che io, di fronte ai grandi problemi cconomico-tinan ziari, che inter css.."lno tutte le classi popolari, consideri la politica delle piccole leggine sociali manipolate finora in It alia come un a picco la fabb rica cli giuo– catt oli, é vero. E lo é per evidenti e dimostra te ragioni cli ra ppo rti e proporzioni economiche. Ha mai intuit o l' on. Cnb rini che la spesa co-~ spicua calcolata dall ' on. Sonnino in 18o mi• !ioni per le modeste pensioni operaie - ch e pur sarebbero una grande riform a.·utile a tutta. la classe pro letaria, e non picco li cmp iastri come le leggi ne di cui ta nto si sono dilettat i finora i socialisti riformi sti - rapprese nta cerlame,ll e meno di quanto le classi povere e lavoratrici cl' Ita lia pagan o per il solo dazio sul grano, non al Fisco, ma ai proprietari fon– diarii ? In qu esto esam e <li rapp orti tra le questi oni piccole che hanno finora asso rbit a tutta l' at – tivit à ciel partito socialista e le qu est ioni grandi, da cui il partito é stato assent e, sta il pensiero politi co cen tral e del mio discorso cli Fir enze. E dcli' errore finora comm esso si sta ra vvedendo la democraz ia socia lista e radi cale. :\la nello errore par che vogliano persist ere i riform isti ; il che dà forse la spiegazione più probabil e del loro attacco al discorso cli Fi ,. renz e.

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