L'Unità - anno II - n.36 - 5 settembre 1913

366 L' UNITÀ La pr emessa maggio.re non richied :! lunghe dimostraz ioni. I consorz i tra indus tria li, come quello siderurgico o il cotoniero o l'unione zuc– cheri, che si sono costituiti in Ita lia, quegli altri consorzi che per altre industrie sono auspicati cd a cui gli interpr eti pratici dei disco rsi ministeriali hanno subito rivolto il pensiero, sono la stess a pre cisiss ima cosa dei sindacati tedeschi e dei tru sts americani. Cam biano le form e, le modalità estrin seche, i nomi, ma la sos tanza è tutt'u na. Gli interess ati, è vero, pr otestano e si irri tano quand o noi si dice che i consorzi italiani sono la stessa cosa de i trusts americani. Si irritano perchè la parola u consorzio II ha un sapore class ico, benigno, di impr esa comun e utile al• l'univ ersale, che importa conservare perchè fa buona impress ione sul pubblico ; mentre la pa• rola " trust s n è già divenuta, anche in Italia, odiosa ai più p·erchè indissolubilment e congiunta coli' idea di rialzo dei prezzi 1 di danllo ai con– sumatori. Ma come il giochetto, di confondere colle 11 pa• r ole t1 le idee neJla testa del pubblic o, non riu – scì ai trivellatori ameri cani, così non riesce ai loro sozi ita liani. Gli americani scelsero la parola "t rust t1 che ha H dolcissimo significato di • fi– ducia,, ; ma non riuscirono a persuad ere il pub – blico ad aver fiducia in loro. I trivellatori italiani, anche se riuniti in • cons orzio " non riuscirann o ad ingraziars i le mass e. Poichè queste hanno fine l' intuito della realtà; e 'compr endono faci\• mente che tr enta indu stria li dello zucchero o cinq ue stab ilimenti sideru rgici non si uniscono solo per II disc iplinare •, " regolare", soffocar e l'idra della concor renza ana rchica e tuttavia vend~re agli stess i prezzi di p rima . Esse ve– dono qual' è la mora le della favola: prezzi alti all' interno , tanto alti, quanto è possibile da ta la protezione dogana le esist ente, e scarico even– tua le all'estero, a prezz i bass i, anche infe riori al costo, non del sup erfluo " assolu to ~ ma di quel supe rfluo II relat ivo,, dell a produzione che ali' interno non s i può vendere senza far ribas – sare i prezzi. Gira e rig ira, i consorzi, le unioni, gli accor di, le int ese non possono essere altra cosa ; una bruttiss ima cosa, almeno agli cechi dei consuma tori e delle industrie str ozzate. Fatta la prem essa maggio re, è evidentiss ima la premessa minore : che cioè una protezìone governa tiva ai trusts o conso rzi può esse re coti– cepibi le in un governo, come quello pruss iano , che è in mano dei ju nker feudali e dei grandi indu striali , trive llato ri del gra no, della sega la, de lla carne, dell'ac ciaio e de l carb on fossile ; può ess ere spiegabil e in un governo, come quello rus- . so, in cui le piccole cama rillc aristocratiche fon– diarie si mettono d'accord o coi pescicani di certe indus trie art ificialmente patenta te dal governo per taglieggiare i contadin i nei mod i raffinati mo– derni, ora che dell'ab olizioqe della servitù della gleba è stato celebrato il .9inquan tenar io; ma è un assur do in Italia , dove il governo afferma di trarre la sua forza dal consenso popolar e ed ogni giorno si odono cantar e le lodi di nuove • provvidenze a fa\iore. delle masse lavoratrici . Oh ibò I propri o in un momento in cui gli Stati Uniti, paese d'origine de i trusts, danno un esem– pio memorabile del modo con cui sul serio si combatt ono i trusts , non alla mani era ciarla tane– sca del sa ltimban co e doma tor di fiere Roosevelt, con process i sensazionali, ma con la riduzione all'osso dei dazi dogan ali protettivi i proprio in un momento in cui un professo re, il \.Vil!:ion,giunto dalla cattedra ~Ila pres idenza della repubblica, pertinacemente vuole attu ate le sue idee e trae forza nella battaglia contro i privilegi dalla cer– tezza che solo per queste vie è possibi le com– ba ttere la corrutt ela politica, non la corrutt ela spicciola dei singoli parlamen tari, e funzionari, more Palazzo di giustizia, ma il corro mpimento profondo delle istituzionipar lamenta ri ridotte alla difesa di piccoli interessi dei gruppi econo mici elettoral mente potenti ; e comba tte non per un i– dea le dottr inal e, ma perc hè è cer to che la lotta c?nt ro i trusts, per mezzo del ribasso dei da.:si doga,ialt', è stru mento potente di arricchime nto e di maggio r lavoro; propr io adesso si osa so– stenere che in Italia i professori divenuti mini• stri intendono assum ere la difesa dei trus ts cont ro il popolo, dei tri vellatori contro i lav oratori, e promettere l'ai uto del governo e del parlamen to ai piccoli gruppi d i falsi in– dustriali, abi li lavora tori della politica, pescatori di profitt i e di prem i nel gran mare del bilan- cio italiano, ossia delle imposte pagate da lle masse pove re dei contri buenti! Mai no ! Siffatta interpretaz ione può esse re stata i,Tlmag inata, perchè deside rata, dai trivel– latori i ma non può esse re la vera. La conclusione vien da sè : a meno di sup– por re che un governo che si dice sor to da l con• se nso delle masse ed in qu este ha avuto tant a fiducia da largir loro, non chies to, il su ffrag io uni– versale, che afferma di nulla aver tanto a cuort; come il benesse re delle masse , improvv isamente e sfrontatam ente venga a dir e, in discors i ufti– cia li : 11 vi siete sbagliat i. La mia bandiera era un inganno per salire al potere : ma in realtà io voglio governa re, come i ju nker tedeschi ed i lati fondis ti-i1Hlustria li russi, a prò di talune pic– cole coalizioni di fabbri canti privilegiati, ed as– sicurare ai loro consor zi pacifici profitt i, a spese dei consumat ori nazionali e con vanta ggio even• tual e dei consumatori strani er i. Ope rin o, come credono, gli Asquit h inglesi ed i Wi lson am e– ricani, che vogliono il pan e, il ferro, lo zucchero, la lana, i tessuti di cotone a bu on mercato; la mia democrazia consis te nell'incoraggiar tutto ciò che tende al rin caro dei prezzi della vita• , finchC queste parole stravag anti non si legga.no in un programma governativo, io mi ostinerò a credere che l'on. Nitti non abbia voluto dire ciò che gli_industriali ascolt atori hann o immaginat o•. ri.fa 1 poichè, nonostante la mia insanab ile in– credulit..ì., vi sono tra gli amic i libe risti certuni che temono sempr e il peggio , non rima ne che invocare una inl.::rpr etazione autentica. Che cosa ne dice !'on. Nitti del contras to sorto tra le di– verse categorie di interpre ti del suo pensiero ? L UIGI E IN AUDI. Se fosse stato un francese. Il Corriert della sera del 20 agosto, nella co• ·tonna dei lib1i e riv iste, ci fa sap ere scherz o• sament e in che modo il Baed eker del 1913 in- · forma i suoi lettori sulle condi zioni dcli' Italia settentrional e. La quale sa_rebbe un disgraz iato paese , in cui li sole d'estate è si cocente da pa ralizzare spess o l'energ ia fisica e morale i i dintorni ,di Milano, Pav ia.' Mantova, Ferr!lra, Ravenna, Mo; 11 tara, Coliço e Cc1salm onferrato sono infestati dalla malaria; in general e, in Ita lia, chi è punto da una zanza ra, farà bene a strofinarsi subito con amm oniaca; l'accattonagg io è per il basso popolo una sor gente nor male di guadagno, ecc. Il Corriere dtlla stra sorride di queste scioc• chezze i e fa bene. Ma se il Baedek er, invece di ess ere stampa to a Lipsia, fosse stampat o a Parig i, v.i immagi nate le furib onde protest e contro il malanim o galli co, contro gl' insult i della " sorella latina "• contro la trad izionale sdegnosa ignoranza fran cese in fatto di cose italiane? Quella guida darebbe origine per tre o quattro mes i di seg uito a una intermina bile serie di arti coli virul enti di Cirmeni 1 di Rasti• gnac co, di Corradin i, di De Fr enzi e di tutti gli altri modes ti e minori luminar i del nazio– nalismo italico. Si tratta , inve ce, di un libro ·tedesc o, e nes– su no assume pos~ tragiche. La moda è oggi d' essere francofobi, come era dieci anni or so– no di esse re irredentisti. Bisogna bene trovarlo di tan to in tanto un prete sto nuov9 per aumen• tar e le spese militari ! Il primo opuscolo dell' " Unità ,,. Abbiamo riprodotto in opuscolo, che mettiamo in vendita ~l preuo di cent. l0, la conferenza dell'o n. A NT ON IO DE VIT I DE MARCO , Per ,,,, pro– gramm a di azio r1e democratica.. Iniziamo così la collezione degli Opuscoli de{– [' " Unità 11 . E al primo speriamo farne presto se– guir e altri, che possano più specialmente servire du– rante la prossima cam p.tgna elettorale. Il primo Opuscolo dell' ~, Unità II si può acqui– stare presso tulti i giornalai, .che vendono l'Unità ; e si può ave re inviando aUa nostra ammin istrazione una semplice cartolina con risposta pag.1ta. Ri cordiamo agli amici , i quali ban no pa rtecipalo alla sottoscrizione Fer la nostra collezione, che essi han no diritt o ad ottenere tanti opuscoli per un im– porto eguale al contributo da essi versalo , A questo proposito, ci semb ra assai opportuna una proposta, che ci viene comuni cata da Vgo Guid o Mandolfo. « Sarebbe bene - scrive il nostro amico - che « i sottoscrittori, i quali volessero acqu istare un cerio • numero di opuscoli a scopo di propag.tnd.t, uon li « distribuissero gra tuit amen te, ma cercassero di ven– « derli, e dei den.tri cosi ricavati facessero una nuova « oblazione, ricevendo in cambio altri opuscoli "per « egua l prezzo, e cosi di seguito. In questo modo « si evita che gli opuscoli vadano a finire in mano « di persone, che non avendo speso nulla per averli, « non si curano nem meno di leggerli ; se ne diffonde « un maggio r numero, pt rchè ad ogni nuova offerta « dei sottoscritto ri corrisponde un nuovo inv io di « opusco li ; e si assicura meglio l'esito finanziario « della iniziativa ». T occa agli amici accogliere la proposta di U, G. Mandolfo e metterla in pratica. L'U NITA. Bibt1otecaGirio Bianco Funambulismo nazionalistico. È nota la f?rmul a naz ionalistica, commentata pili volte _ar:che su ques te C{>lonne : Sopra gli interess i di classe gli interess i della nazione. È noto anche però che, quando si tratta c~i sod– disfare l'a'ppetito di qu ak he zuccheriero o si- . derur gieo od alt ro grosso pa rass ita dell'econo– _.mia nazion_ale, la bacchetta magica del nazio– nalismo in quattr o e quattr 'otto tr~muta in.... na zione il benemerito indu striale, ed ord ina alle class i, cioè alle masse operaie, alla molti– tudine dei consumatori e dei cont ribuenti, in– so mma ai 999/1000 dei cittad ini di cede re · di fronte ai supremi interessi di lui. Capita anche qual che volta che per neces – sità demagog iche, da cui neppure lo sdegnoso nazionalismo rifugge, sia opportuno carezza re anche certi grupp i che appart engono al vilt ptc11s, solitam ente disprezzato e pr eso· a calci. E così anche gli insegnanti medi lasciarono sperar e in un certo momento di poter esse r at– ~ratti nell'orbita nazionalisti:::a, ebbero il loro quarto d'ora di car ezze e, in un comizio tenuto a Roma nella scor sa primav era, furono elevati ~lla dignità ~i.... nazione. La cosa poteva tut– tavia parere abbastanza rag ionevole mercè la legitt ima identificazione degli intere ssi deg li inseg nanti con quelli della scuo la, e di questi con quelli della nazione. Ma I' on. Gallenga , ltader parl :.unent 8re dei nazionalisti, ha supe– ra to di gran lunga la disinvoltura dei suoi compagni di fede, elevando al grado di nazione i licenziati delle scuole pra tiche di agricoltura, della cui associazione egli è pres idente . Che gli interes s i dell'agr icoltura siano tutt' uno con que lli della nazione, dovrebbe semb rare di– scutibile ai signor i nazionalist i, corifei e pala – dini di tutte le cup idigie degli indus triali pro– te tti, soddisfac endo le quali si è reca to e si reca au~agricoltura un dan no irreparabi le, un vero flagello. Ma che, in ogni ~od o, gli interessi del• l'agricoltura sian o da identificar si coi presunti diri tti de i licenzi ati dalle scuole prat iche ad ott enere un miglior trattamen to e una più van– taggiosa messa in valore dei loro diplomi, ~ affermaz ione che parrà ad ognuno - per · dir poco ~ alquanto azzardata. Queste eJ altre ragioni non hanno però im– pedit o all'on. Gallenga di affer mare domenica 3 agosto, in un congresso tenuto a Senigallia, che gli interess i di que i tali licenziat i sono gli interessi della nazione, e di invitare i congres • sisti a negare il voto nelle pross ime elezion! a chi non prenda forma le impegno di sos tenere le loro richieste. Vedere, per credere, il giornale di Se nigallia, la Fiaccola., del 9 agosto; e interrogare, per per suadersi meglio, le pers one prese nti ali' i– naugu razione di qud congresso. Se i signori nazionalisti piegano così facil– mente le stesse formu le solenni inventate da loro a significare ciò che fa loro comodo, figu• riam oci in che modo tratlan o quella cosa tanto meno augusta che è la ve rità ! È assai eloque nte a tal proposito una pole– michetta svoltasi sulle colonne del Mar1:,occo., organo letterario del nazionalismo . Nel num ero del 20 luglio il signor F. V. R. pubblicò una recensione del volumetto del Ricchier i su la Libia., move ndogli alcuni appun ti non lievi. Il Ricchier i si difende (e 1 a parer nostro, assa i bene, quan tunque un po' proliss amente) nel n. 0 del 20 agos to. Alla risposta del R. la red a – zione fa subito segu ire una replica di F. V. R., il quale conferma le sue accuse, sp iegando che non ha voluto far colpa al Ricchieri " d'a ver " scr itto un cattivo libro di geog rafia, sibbene " di aver fatto opera non completamenle lode– " vole perchè soffusa di scetticismo "· E continu a bravam ente così : 11 Da ques to 11 scetticismo il Ricchieri si doveva tener !on• 11 tano, tanto più lontano in quanto il ~uo vo- 1, lumt! è dedicato al popolo, il qua le è se mpre 11 più inclinato alla critica che alla esal tazione 11 di ogni impresa 1 azionale e pel qualé il leg- 11 gere, per esemµ io, nel libro del Ricchier i che 11 nelle atluali condizioni sarebbe imprude,zf'- i11- " coragg iart I' a,Dlusso dti noslri emigranti nei 11 paesi della nuova conquista, deviandoli dalle u ltrrt americane, dove la popolazi<f11e sovrab– " bom/anfe d'Itali a trova ancora così facilme nt"!' " lilvoro f ruthfero non può a meno di ingene- " ra re o di coltivare una corrente d i spirito 11 contrario ali' imp resa della Trip olitania e, 11 quel che più importa, all'avv enire delle CO· " Ionie "· Capite: mentre to stesso gove rno s'affanna~ dissu adere gli emigra nti dal tentare a Tr ipoli la ricerca di fortuna e di lavoro , e impone a quelli che volesse ro farlo un depos ito di 100 - 200 lire per le spese dell' inevitab ile rimpat rio, al prof. Ricchieri è fatto ogge tto d'acc usa l'o– nes ta dichiarazione della verità, sebbene egli con cautela e condisce ndenza sove rchia vi ag– giung a : nellt al/ua/i condiJJioni I Frattanto il Corra dini va recitando al pub– blico de lle cento città 1ina s ua concione lette• raria, in cui proclama che il nazionalismo vuole essere scuola e trionfo di verità ! Muc. Il liberismo della "Stampa,, « Bergerel > in un articolo a'grodolct sulla costilucione del comi/alo fior enti,,o della Ltga A nliprol etionista, mentre addita ai polili Canli ·i/a/iani l'esempio degli Stati Unili di Am erica, in cui le grandi batlaglie e/ellorali si combat– tono intor no ad U'10 o due pro blemi economici urgenti, st la prende contro chi vuol dare an– che alla campagna anliprottzJonisfa 1111 carallere idealistico td aprioristico e vede w1 segno di questa tendenz.a generali{{a lrice nt l f allo che si voglia gabtl lare tutti i grandi quotidiani come legati alla causa delle industrie protette e si mostri di ignorare l'ap 'one della Stampa di Torino,« la quale pro pugna da molli anni la rifo rma doganale in sm so liberista ed è mt rata immmt ri volte in campagna contro i privil egi del grano, dello ;.uccl1tro 1 del ferro »-. Pt r quel cht ci ri"gu.irda, saremmo ben lieti di riparar e alla noslra dimentica11{a e di ag• giung ere il grande quotidiano piemo11tese a/Id' list,z dd nostr i adtrenti, se rm recentissimo ar– ticolo della stesso giornal e non ci fa cesse sor– gere, i{ dubbio che il suo anlip rotetionismo sia ispiralo da ragioni ben dive~{~ e possa difficil • mente accordarsi col nostro. In un articolo editorialt , cht vuol suggerir e al gov;rno ~mo dei p unti fonda mentali del suo program~na dtmocratico, la Stampa invoc; ... la soppressione del/'« inutilt > datio sul grano- e p ropugna con grande Vivacità la 11ectssità e l'urge11{a di questa r,f orma. La proposta è otti– ma e noi dovremmo essere i primi ad applaudire, perché la sopprt ssiont totale o ptr lo mtno la gradua/e.riduti ont dtl da{iOsul grano deut costi– tuire uno dei capisaldi di ogni programma anti• pr otep'onista; ma 110,, si pu ?Jacce/tare ù1 via asso– luta d1t sia questa la sola nf orma doganale, che si vogli a includtr e in un programm a per prossime elezioni. N tll'arlicolo della Stampa 11011solo "o" si parla aff atto di una lotta con– tro il prot tti onism<Jinduslr iale, ma la ntces– sità ,U sopprimere il dat iO sul gran o è soste• ,wta con tali argomenti da f ar dubitar e che si voglia per questa vi,1 concedere un nuovo rt – galo alle industrie protei/e. e Se i sala ri, scrive il giornale, no n pos• sono venir e e levat i nomin almente a spese dei profitt i, possono però assai be ne ancora ve– nire accresciuti realmente attr averso ad un a riduzione de l costo de lla vita ». « Se non è possibi le di riversare sui pro• fitti delle indust rie gli oneri per le magg iori mercedi , spetta al Go verno di trovare ad esse una nuo va via per cui possano cont i• nuare la benefica ascesa >. Dunque il costo dei viveri dev'essere abbas• salo perchè gli induslriali, che 11umle11go110 e for se aumentano la pro letione dog,111ale, pos– sa110 tener basso il livello dei salari ; e l'a – grico/lura sola deve pagar, le spese di questo 11uovo benefic io fa llo agi,_'industria/i, Ci si ob!;ie!lerà - lo sappiamfl - che in. Ingh ilterra la conquista del libero scambio è cominciala con la lolla fa mosa per l'aho/{;Jone dtl dazJo sul grano . A1a si trai/ava di 1m paese che aveva pre• ad ulo di almeno un cinquantc,mio lufli gli altr i Sta/i del mourlo 11ell'•i11lrodup·om delle macchine e della grande industri a capilalislica, di 1111 pa ese che poteva a cuor leggero andar incontro alla minacciala rovina del!t, sua agri– ço/lura pur di assicurare a/ suoi protio/li imlu– slriali il mercato mondiate. Nel/' l ta/iad'ogg i le co11di\io 11iso11bm divtrse:

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