L'Unità - anno II - n.36 - 5 settembre 1913

368 L'UNITÀ I trivellatori del petrolio. Quando, dopo il 1887, lo Stat o por tò il daz io d'ent rata del petrolio americano e russo - che cost ava dall e 16 alle 17 lire per quintal e - nientemeno che a L. 48 per la stess a unità di misu rn, alcuni specu latori scoprir ono dei giac i• menti, prima nell'Abruzzo chietin o poi nel par– mense e nel piacentino, e scavarono dei pozzi, da cui estra sse ro una quantità di quell'o lio mi. ncrale, fra le sc i e le ott o mila tonnellate. Si trattava, come si vede, di una piccolis3ima in– dustria, sor ta occasionalm ~nte e che si avvan – taggiava dell'ottim a circostanza per cui l' ingor– digia fisca le de i nostri governi concedeva una protezione involontar ia del 200 °lo sul valore del pr odotto. Fino a quand o il petrolio servi va al consumo per illu minazione della 1>overa gente, il dazio mostru oso ven ne mantenut o. Ma quand o si svi– luppò l'uso i,u{11strit1le del petrolio, si abbassò a L. 24 al qu intal e il dazio, che si è ridotto poi a L. 16 dal 1. 0 genn aio 1911. Per tal modo la pro tezio ne doga nale di que lla impr ovvisata e piccolissima indu stria veniva a ridu rsi appem, al 100 °fo. Cosa fanno allora quei quatlr o indu slriali ? Corro no dal min istr o d'a– gricoltura - che, guurda combinaz ione era al• lora propri o un piacentin o, l'on. Rain eri - e gli raccontano che le loro im1>rese sono • profon – dam enle feri te» , tanto che è da temere l'abban– dono di quei pochi pozzi e la decadenza di un'in• du stria cosi promett ente, ove sia lascia ta senza unn sufficiente protezione da part e dello S talo (e cioè una protezione del 200 ¾) alla merci d ella concorrenza str aniera. A questi gr idi il min istro dell'ag ricolturn si commuove e trova subit o, senza esitare, nelle piegh e di <1uello stre– mato suo bilanc ino, le so mm :::necess arie per gnrnnt ire 1111 pr emio di 30 lire per ogni metro lin eare cli foro di triv ellazion e, che abbia per ogge tto In ricerco del petrolio e che sin scavato olt re 300 metri di profo ndi tà. Per chiunqn e ha seg uito la storiu molto mo• d ern a di cer te indu stri e in Italia - ad esem – pio, que lla dello zucchero - è ben chiaro ciò che si prepara. Due anni or sono si chiedevnn o 3000 00 lire per perfornr e 10.000 metri I Un bel giorno si dirà che i buchi sun incominci .. ti, ma che !I premio non basta. Si sarann o tolte 24 l,ire all'Erario per ogni quintal e, per darne al– tretl :mte e più a un nuovo gruppo di "pr opul • sori del lavoro nazi onnle ! 11 Non si trovano le vie per diminuir e il prezzo del pan e al popolo, ma si scopro no i biglie tti do mill e per aiutare le indu strie più basse e imnm ginarie, util i solo ai por tafogl i privati di qualche specul~tore di spiri to, che fa prendere su l serio persino il petr olio nazio nale! Tutt o questo merita riflessione : poichè le ra– gioni per cui i govern i italiani rifiul ano i prov – ved imenti per la lotta contr o gli ele menti art i– ficiosi del rincaro elci viveri, sono proprio le stesse per le quali sosten gono le industrie paras site. II protezionismo patri o non è solo una fonte di lucri partic olari a spese della collett i– vità: ma rapp rese nta una delle manif estazi oni della pigra e cam orristi<.:a animu ccia itali ca. Per ess o si sono cos titu ite delle oligarchie tru s ta– iole in quasi tutt i i rami della attiv ità indu– striale, le quali senza rischi e con benefici del tutto sproporzionat i racchiudono le forze mi– gliori ciel nostro Paese in una cros ta incoerci– bile di privi legio. Lottar e contro ' il prot ezionismo non è solo romp ere que sta cros ta a beneficio della Na'zio– ne, ma è educare i lavoratori a can tari'! solo sulle propri e forze, a crearsi un'a nima viri le, ad abituar si a trovar e in se s tess i le energie crea trici del bene e della ri cchezza. È a questa educaz ione rinn ovatrice che lutti dobbiamo dar opera con tr o il monopolio oli– garch ico che oggi ne opprim e. AT Tll.10 CAlll,\T I. Il prossimo nume r(l, del 12 Settembre, sarà tutto dedicato alla propaganda anli– profez.éonisfa, in vista della prossima lotta elettorale. Sono in ·vendit a pr esso l'Amm, poche collez;oni del 1912 al prezzo di L. 10 per gli abbonati e di L. 15 per i non abbona ti. La posta delr " Unità ,,. 11 pro tezionismo idroelettrico . Caro Dire/lor, . Mentre il comrn. Esterle e i camo rr isti di alto bordo della deputazione lombarda protestano contr o la II inva sione " delle forze idoele tt rich e svizz ere, dandosi l'aria di voler tutelare gl' inte• ress i delle " provincie minaccia te ,, ma ben sa– pendo che di minacciato c'è solo il di viden– do degli azionis ti delle in1prese idroelett riche aventi sede in ltn.lia, (azionis ti, sia detto di pas– s:i.2gio1 che so110 in maggi oranza tedes chi, o belgi , o fran cesi , o svizz eri), e le industri e delle • provincie mina cciate ,, avrebber o tutto da gua– da gnare o null a da perdere d:i. un deprezza – ment o delle forze rnolrici; - è curi oso notar e come al di I:\ della nostra front iera vi sic no dell e persone, le quali invoca no alla loro volta dal Governo sv izzero il div ieto di esp ort azione delle forze idoe lett riche prodo tle in Svizzera, perchè questa esportazion e sa rebbe dann o;;a alla Svizzera e utile agli alt ri paes i. li joumal de Geuève del 13 agosto, p. e., so– slien e, con l'autorità di un professo re di fisica tecnic~, che " la Svizze ra deve riservare tutte le sue forze idoelettri chc per il suo uso escl u– sivo • · " Non si ved e di qual e utile potr ebbe ess ere a ·noi h1 vendita dell' energ ia fuori delle nostre frontiere. Cer to non sarebbe utile alla nos tra indu stri a, le cui condi 2ioni li' esistenza, già diOìciliss ime, sarebbe ro peggio rata se l'e• nergia a buon mercato, il solo vantaggio sc rio di cui ess a disponga, è mess a cosi n dispos i– zione dei concorr enti strani eri più vicini "· E continua spiegando che la espor tazione non ser• vir ebbe nean che all'agri coltura , che non potreb• be utili zzare l' energia esport ata Per la produ– zione dei concimi e per le lavoraz ioni meccani• che ; essa sa rebbe ulite solam ente ad alcun e ,. ban che indu stri ali, sos tenute spesso da capita li strani eri , che vedo no nell'es por u.zione un mezzo per intrapr endere gross i affa ri, e di realiz zare fort i e sicuri bcnefi cii" immediat i • · Il ragiona mento del giornale svizzero camm ina piutt osto mal e, come in general e tutti i ragio– nam enti dei prot ezionisti. Par tendo dallo stcss.:, punt o di vista, l' Inghilterra dovrebbe impedi re l'espor tazione del carbone e de l (er ro, l'Italia do– vrebbe imp edire l'esportaz ione de lla seta, ciasc un paese dovrebbe mettere sott o cat enaccio tulle le ma terie prime prod otte nei propri confini : e poichè il prodotto di un' inclus lria funziona nove volte su dieci come mater ia prima di un'a ltra , bisognere bbe vietare anche l' espo rtazi0ne cli tutti i prod otti capaci di funzi onare come ma– terie prime, sempre per imp edire agli ~ stra– nieri ,. di far concor renza ali' industria " nazio• nal e "· Il che sar ebbe l' ass urd o più goflo che si pot ess e immaginare. La veritl\ è che non esis te " un'indus tria na• zionale • : esiste una infinita moltep licità cli " in• d ustrie nazionali n. L'indu stri a idoelettr ica sviz• zera è anch' essa un'i ndustria nazional<",come tutt e le f'hr e che utili zzano la forza mot rice i e se ci sono capi tali "s tran ieri " nelle industrie idOelettri che svi zzere, ce n•è in tutt e le altr e industrie naz ionali, in proporzioni forse mag• giori: il capitale è interna zionale e cocre dove tr ova migli or i impiegl1i ; perci ò è altr ettant o sciocco voler imp edire l'espor tazione della forza motrice, quant o sarebbe il voler imp edire l'e– sportazion e del cioccolatte o del legname o dei gioca ttoli. Ma questo è affare che: riguarda gli svizzer i. Quel che interessa noi, è il notar e come gli industria li e gli agricoltori protezionisti della Svizzera si trovin o allenti coi protezio nisti iilro– elettrici italiani, nel voler sott rarre all'indu stria e all'ag ricoltu ra lombarda il van t=iggio della forza motrice a buon mercato proveniente dalla Sviz– zera. L'on, Nitti prom ette il suo benevolo inte• ressam ento rigli str ozzini idr oelettri ci • 1mzio– nali "· E i grandi giornali trovano natur ale che l' idillio fra I' on. Nitli e il comm. Esterle fili benis simo. E si tr overa nno mngari a centinaia gl' imbe cilli, che sarann o c01win1i di trovarsi di fronte a un caso lau dabi lissim o di II naz iona– lismo "· Un am ico dell' Unità. Biblioteca Gino Bianco Frammenti di vita italiana. La morale di Scipio, Dopo l'elmo ci vole\•a anche la moral e di Scipio. A ques1a ha pensato il Ministero della P. I. col tema di \•ersio ne dal latino mandato per gli ul– timi esami di licenza liceale. Il tema era facile e, per di più , non compii• cato dai soli ti sproposi ti tipografici: un passo di Cell io, senza stile ; nè mancava in esso un co• struu o grammati cale, che gli esa mina tori nvreb – bero dovu to notare come errato ai candid ali, se lo aves sero trO\•ato nelln \'ers ione dall'i talia no in latino. Eviclentemen 1e <1uesto passo attrasse I' atten - zione del Ministero, non per l'elega nza della forma , ma per il conte11u10, che è verame nte di gra nde attu aliu\. Seco ndo Cellio alcuni dir etti pre cursori del – l'on. Chiesa ebbero, ai bei tempi in cui I' Italia porta\'a su la tesrn l'e lmo di Scipio, I' indi scre– zione di \'Oler veder chiaro nelle cose di Africa, e chia maron o in giudizio il sullodato prode gene– rale. Al che Scipio ebbe quello che in napoletano si direbbe « una bella pensata »: si ricordò che proprio in quel giorno ricor reva l'a 1111iversario de l raid dei Dard anelli, o piutt osto - si parva licd compo11ere ,11ag11is - della batrnglia di Zama ; ed invitò il popo lo a piant ar in asso chi voleva i conti (reli11quan111.r lum e 11elmlo11e111l} e a st guirlo in Campidoglio per liii solenne letiemn di ringra zia– mento a Giove Ottim o Massimo. Se mpr e secondo ques10 tema di licenza liceale , Scipio a\·eva, pare, giura to inimicizia contro la Corte dei Conti e tutt i i controlli del pubbl ico denaro. Infatti , in un'o ccasione analoga , messo alle streu e, estrasse beQSI il libro dei conti , non però per prese ntaclo all'assemblea, ma per strap• parlo dina nzi a tutt i, sdeg nato che si chiedesse ragi one del bollino di guerra a chi aveva tant e volte salvato la palria. Vogliamo esse re facili profe1i. L' ann o ven– tur o, quand o si dovra nno pur prese ntar e al Par– lam ento i conti della grand e avventu ra mediter– ranea e non ci saranno nemmeno, come per Sci– pio, le attenuant i del grande bottino (il nostro botti no lo hanno turchi, arabi e senussi gra ndi e piccoli, che da due anni succhiano le risorse presenti e foture del nostro paese), i nostri na– zionalisti si ricorderan no probabi lmente della le– zione di morale politica e di rag ioneri a colonial e impart ita da Scipio a tutli gli scipionc elli in di– ciottesimo del!' avvenire, e troverann o sempre qua lche anniversa rio libico da commemorare. E sarà stato merito della Minerva avere pre– parato la gioventù ad accog liere coi mer itati ap- plau si la « bella pensata • · a. b. ADESIONI alla " Lega antiprotezionista L'a sterisco tiene luogo di ricevuta per le quote pagate, Per mezzo dell' Uné/à. Avv . F. Evoli,• Roma. - Avv. Silv:o Dra – u:o .. Roma, - Dott. Giuseppe Luise ; Ischia. - Prof. Pietr o Silva; Livorno. - Associazio ne Naz. Med ici Condo tti, CHstclbolognese . - l\·l1- chele Viterbo,· Castd lana. - Pr of. Carlo ln– vernizzi ," Abbia tegra sso. - Prof. _avv . F. l'e r– rone/ Napoli. - Avv. Augu sto Foà,- Milano, (aderen te al Grup po d i Milan o). - Camill o Bel• lieni Marras .. Napoli. - Prof. Aldo Patta, · Pa via. Pe:r mezz o de:Ha Voce. Dott . Lu:gi Ceroni; Como. - Sig. Luigi De Meo; T orrenrnggiore. - Avv. Giuseppe Am– brosi o,• Roma. - Consorzio cooperativ e,• Fi– renz e. Adesioni al Gruppo di Roma. Goffredo Alterisio, Oneg lia. - Guglielmo Qua• drotta, pub blicista, Roma. - Dott. F l\fottola, Tr opea. - Rober to Tav erniti, pubblic ista, Ro• ma. - R:i.g. Michele Barillari, Rad icena. - Circolo " La Giovane Calabria • , Radic ena. Peri odic i aderenti . T,u-ra nostra, Roma. - li Corrz'er,, Rom a. - Il Fo!flietlo, Lucera. - La Voce tllazJJùi irwa , Raven na. - La C<nupa,w , Borgoses ia. - La Lima, One glia. - La Sci ntilla, Napoli. - La Sorgente, Mer cato Saraceno. - La Riscossa, Par ma orga no de lla Fede raz. socialis ta provin• ciale . * Le redazioni dei gio rnali ad ere nti sono vivamen te prega te di inv iar e reg orlame nte co– pia dei loro periodici alla Segreteria del Comi– tato di propaga nda, Piazza Campo l\farzi o, 5, Roma. Gruppo di N apoli. Si è cos tituito a Napoli un Comit ato provvi– sori o <l'uomini di diversi partili politici, pe r la fondazione in questa citi:\ di una Sezio ne de l• l'Assoc iazione di Propuganda e d'Azio ne a fa. vore del Mezzogiorno . Ad esso h~1nno ade rit o : l'on. Carlo Alt cibell i. - Roberto Marvas i dire ttor e della Sci ntilla. - Gennaro Avoi io dire tt ore della N uova Rifor ma. - li prof. Gio\fanni Sannn . - Il prof. Tulli o Ten tori. - C •mm1llo Belheni. - On. Ett ore Ciccotu . - Avv . !Ivano Fasulo, dirett ore della Pr opaganda. - Prof P1e1,o Lu pò. - Sig. Da rio Ascard li, com•11erciante. - Sig. Fer dinan do Booss. com111ercir111te. - Sig. Gen tile segretano Borsa de l Lav oro. Indirizzare le ades ioni a Canullo Bell1eni. - Via Mon1eohv elo, 79 Adesioni editoriali .ili.a ldku .lpt'-rt.t dlrell.i da G. Pre::oUnl al comm. Pietro 8;1rbu,1 Dott . Guido Martint'lli, geren te dello Casa Edit rice L. F. Cci~liati. Milano, impm itmt e ttf iHlr111,sift nle bber,sta, t1ppnJ11a In j,rotrslc, ,,ef. fi11ftrrsse drgli rditon italia "i , dtlla coltura. On. Gui do Podr e<'ca, Socie tft edi 1orittle Culi• lco Galilei , Roma , ci scn ve : Soli dan·rtà co11lro tutli i prottci o11ismi 111getali, mintr flti, anima li! A./<1, prr Bacco I Pir11a ed i11tera ! lst1tu1n eclt1ori,.J..- • li Pen sier o • Fire nzf": Toto corde Le ntt111diamola nostra t1desionr.alla l rgt1 a11t1protrtJio11isl<1. AN GIOLO G 10V ,\ NNOZZI , g't!re11te-rcspons,1/Jite. Flrta te • S11b. TI,. Aldlao, Vl1 de" Ru1I, Il • Ttl. 6-U GIUS. hlHERZll & flGhl • Barì ED ITORI Opere di ALFREDO ORIANI Sono pubblicati: I. La Disfa.Ifa , romanio, di pp. 320 L. 3,50 li. Vortice, romanzo, di pp. 20.1 . • 2,50 11. Gelosia, rom:mto, di pp. 218 . • • 2,50 Ne L11Disf al/11 ~ rapprcscn1:ato tutto il pro• gTessivo svo'gimento e disfacimento anemico se nile di due "itc in lenta cat:astrofc Ben meri• 1:1vaquc-.to libro, cosi d:l\'vcro rigurgit:wtc di spiritu:ilit:\ commoss:1e di penoso senso umano, nuova attcntio ne dal pubblico dopo un quindi– cennio di <1uasi assopit:1 dimenticanu.. Esso ri· : 0 Jfc rf\?~;:~i~::e 1 ib:i 11~~~1~!~•1.f~n 0 ~ 1 f>éo 1 ,~~~ 32 j~~~ umane ncccssit:\ e rivcl:nionc dell'onnipresente spirilualit:\ del rc:ile. Nel Vorlicr. poi sono le impressioni come finali e le sensazioni ccce1ionali, fra le piccolcztc della più comune ,,ita provinciale, dcli' ultima giorn:11:1 d' un ignob le suicida. 1-.fa potente ,,i è l:t pcrct'– zione come n.110 di coscicnt3 del reale volg:ire; vi sono p:iglnc di rara potc1ua su~g·es1iv:a, ra• t~:,i t~ili s~::~ s~~:~Hi~~fior~tir~;!d~~ c~::~,/°c::c l'Oriani, che p:tssando fr:i le mediocrit:\ pro saiche ne redime la verità interiore, anche in un'anima ottusa e povcr:i. tro"a modo d' impo• stare una tragicit.'I profonda. E in Gtlosfo brucia una passione, che, fr:i l'egoismo e il capriccio, assorgc in orc:ismo e mcsta1nente trap:,ssa L1 donna è allenata :a ci\'ett:irc con l':imintc quasi rcr sollc1ico di r;1pprcs:1glia, egli acceua dapprima il torneo per friu·ante compi:tcen;,a di ;•:~\~t• r~~~:~t,1:iag;li;;iJr~i tr~l~:~ 1 ; ~:~ ;:~ ~, ,~ a scoppi di terribilit:\ \'eramentc insurrc,io nalc,• ~~ft;~~l,:~ ~.':~1~:s~.r~~;o•~~r~~:~e;c r~ 1 i~a~~:~J;e ,~::; · mediocre, prepotente e vile e fra le contingucnr.c dc~ffr~~~fu(5~t ,~i 1 ~~~~ è un aris1ocr:11ko della fr:ise e 110 11 un raffinato cerc:llore d'emo zioni, ma schietta e maschia possiede l'energia spiri – tuale dello stile, che suoni d:tv\'cro come sco– perta e ri,·elazionc nuo\'a d'anime e cose I.a presente ristampa anche per lcvigat:1 fini• lczta di mìnuzic ortogr:tfiche è st:tt:t curata con attiva scrupolosit:\, e tro"er;\ forse o~gi svaniti molti pregiudizi, giov:tndo a fare pili attenti i lettori ali' interiorità che alle scorie. Seguir:inno nel prossimo novembre : IV. No. rom:into . . . . L 3,50 V. Olocausto, rom:tnzo . . . • 2,50 V I. Fuochi di biv acco, scritt i \'ari . . • 3,50 È aperto un abbonamento ai sei \'Olumi del complessivo prezzo di L. 18 per L. 12 , pagabili :ti momento in cui si ritirano i primi tre Dlrl1ue commist ioni e v111111111 C111 Editric e OIUS. LATERZA & PIOLI. Bori. LIBRERIA POLITICA MODERNA ROMA • C1sell1 Po1t1lt 29• ROMA È, pubblicato • ARCANGELO GHISLERI LA GUERRA E IL DIRITTO DELLE GENTI Un ,·otume di l7Z paalae In c1rt1 qre UNA È un libro di scienza e di batt:tgli:t. Confuta le bugie e te aberrazioni del nazionalismo di tutti i partiti. Soci:ilisti, rcpu1>blicani, cleric:ali nessuno ,·i è risparmiato ; e di tutto si d:\ ragione con molte pagine di note e documenti. SOMMARIO La spt,liiJ011e - Agguato - La rolt11radtl/a rt.a. '{_ione - Le tre gra11dimt11'{_ng11r. - L'obliatti r.spe– ri111~a Jell'Erilrra • Le cbimr.re dr.Il' Imperialismo - La pace di Losa1111a • Le origini drl dirillo dtllr. gt11ti • La tradhJ011 it11lia11a 11tg/; scrilfori . La tradi'{_io11e italia11auri /alti • La lradi-;,Jo11r. ilalìa11a al Co1tgrrsso di Gfott•ro - La g11r.rrabalca11ica - li programma tli MaH,_illi • Gli errori dr.llti « btlla g111rra » • I popoli balcanici • APPEXDJCJ .

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