L'Unità - anno II - n.27 - 4 luglio 1913

328 degli i11seg,u111/i1 nou devi tras curare 11ess,mo dei problemi più g,·avi e pii, 11rgt11 /i che riguar– dano la scuola. La via stmbrtr<ia molli impa– •it uli troppo lunga t pm osa. Ma anche quesla volta la via lm,ga i f orse la più sicura / e se gli i1tstg11a11/i u dera11110 alla loro imJ,a.$iem:a e crtd tra,,110alf rjficacia dei promm ciammli e delle pro/es/e rumorose I si prepartrmmo una nuova delusione. Noi, invece, a costo di far ci dare degli ideali– sti, vornmmo proporr, pr.r il prossimo stl/em– brt la co11voca%Jio11e di 1111 nuovo congresso per lrallarvi di rm 1111ico tema: • I mali e i peri• coli della scuola media italiana •· GINO L UZZATTO. U " A vanti ,, e la questione doganale. L'Avanti del 30 giugno, dando 11otizia ai suoi tettori del vece/do arti&o/Qdi « at • tuaMà paljlita11t e • ml Problema doga – nale e parti to soc iali sta, da noi rien, - 111atodalla Criti ca soc iale dct 1903, ripro – duce anr,he la 11ostra domauda : " Hipeltrmmo oggi i socialisti rivo/11"io11ari l'errore di diui mmi or so110? Prts lera11110 a11• cora ,ma voi/a la complicità della loro indijft– r, 11:aai filibuslitri dello 1rncch1ro, del cotone t del /trro, cht si prepara,io ad aggredire ancora una voli" l'Italia ? " E risponde: L'U nità stia tranquilla. l socialisti rivoltr.sio- 11ari d'ogg i, il cui ri110/u#io11arismo 11011 può "' dtv, tss n-t co11/11s0 co11 quello di E11rico Ferri, 11011ri}f ltra,m o f, rrore già comm esso , qufodi 11011prts ltram,o t1tssm ,a vicina o rem ota., direi/a, o iudi rella complicilà ai pr1do11i delle foduslrit p,·otetlt. Noi abbiam o già acc,/lalo e dif eso per rag io11i ltoricl,e t co11ligt11Ula lesi 011/iprolessio• nista, tait tesi sosterremo l111acem111le a11cht se ciò dovrà condurci a /ollare contro talm11 cor• pora%Jioni optrait. L'Avanti! /,a già pubblicalo divt rsi arti coli a111i-protuio11i:sti , di autori cht vediamo spesso sullt colo11111 d,W Unità stessa. Uno dti capisaldi dtl programma per le prossime ,ltssioui sarà app,m to la ridm,ion t e ta soppres• sioue dei dat:i dogm,ali, sen,ea le comode disti11• .cio11ifra i11duslria e agrico//ura che ve1111tro rlmprovtralt a/Ira oo//a ai socialisti. Ora si traila• di orga mi:Jr:are la campagna a11ti•protezio11ista, di creare la • coscitmsa • a11/i-protecio11ista 11tl pats t o, meg lio, 1111 proletaria/o, percht la lotta sarà aspi¾l. Le orga 11i~aa1"io11idigli i11dustriali prottJtli sla11110 già preparando I, armi, Ma noi simno ctrti che il Partilo socialista farà tu/lo inltr o il proprio dovere •· I 11ostn·lettori le_grera,1110 queste di• rhi'arazicmi. senza d1166io. con la stessa viv a soddi'sf a=!·oue, con c1u· le abbiamo lette noi. Esse sono tant o pù 't.ù11,porta11ti", Ùt quanto vengouo da uomi'ui, c!,c - bi– so'gna riconoscerlo a loro pie no onore - ltanno dato finora prova sicura di· voler parlare come a,gis,0110e di saper agire come parla110. Questa, dunqu e, è davvero promi ssio bon i viri E noi 11etraiamo lieti attspici per t'avvc11i're. L'Unità . ABBONAMENTO SEMESTRALE D,d JO Lulio al 3J Dicembre J9J3, Ure 2 ,50 d,1 p•g•ni direttamente medl.&alengU a alfa aostu. •mmlabtrazioae . A bbonamento speciale per una serie di numeri successivi : dieci centesimi per ogni numero, L' UNITÀ Le nuove tariffe ferroviarie. Ab biamo visto nell'u ltimo num ero dell'Unità come nella compila zione delle nuove tariffe ferr oviarie per le mer ci siano stati messi da parte i cri teri economici pili razionali per la formazione delle tarifl e. La aempllUcuto oe dd(e tar!Ue. Or2 l'av ere trasc urato il principio della di– ver sificazio n.;:dei prezzi per ridurre alla mag– giore semplicità formale il nostro ordinamento tariffari o, rie sce in part icolar mod o a detrimen – to dei tras1>orti meri dionali. Convien rammentare che le tariff t: unificat e ann essi: alle convenzioni del 1885 non furono quuli le avevn. proposte In Comm issione d' in– chiesta dc: 1878. Esse , come dicemmo, risulta– rono da lla fusione di que lle già in vigore sulle reti de ll'Alta Italia, delle Ferrovie Romane e delle Ferrovie Mer idionali, e ciò semp re con l'intento di non intaccare i prod otti del tra f• fico. Ora dall'unificazione te nuove tariff e ri– sultar ono per l'antica rete dell'A lta Italia quasi sempre più rid otte di quelle nbolite, per le li– nee Rom ane in maggior part e pili ridotte, per le linee Meridi onali al contrnr io quasi sempre piCl cle ,•ate. Di qui un danno per queste ulti– me, attenua lo soltanto da due cs1>edienti che si adottarono dopo il 1BBs: l'applicazione delle tariffe differenzial i a sis tema ~ lga per le di– sta n1e cdmbina te, e l' istituzi one di alcune ta– riffe locali su lle linee dell'antica rete Meri – dional e. An che per tal conto In Commissio ne di rior– dinamento suggeriva la riduzi one sensibile di alcune tar iffe per riguardo nlle condizioni più difficili e più aggrava te dei traspor ti merid io– nali. Ma anche questa ragi one non ~ stata ap- ' prezza ta dalla attual e Commissione; la quale anzi per raggiungere la massima semp lici!:\ ha irrigidit o magg iormente l'unificazione togliendo per di pili, con la soppre ssione di quasi tutte le tariffe locali, il benefirio cli uno degli espe– dienti escogitati nel 1885. 11 voler consegu ire una semplicit.-\ tale nella s trutt ura delle tariffe che ognuno, ancb,e ._non pr atico, possa a primo tratt o e quasi ich, o– culi vederci chiaro, è un proposi to assurdo , perchè la materia delle tariffe ferroviarie è di per sè complessa; è un prop osito che non può recar si ad effetto se non contravv enend o ai prin cipi economici pili sn idi che gover nano tal e materia, e segna tamente al principio della diversificanzione dei prezzi. Non si contrasta che le nostre tariffe sia no disordinate, intricate in eccesso e che vadano quindi rimesse in ordine, semphficate e com– poste in un tutto organico; ma non può d'a l– tra part e volersi che all'èuritmia e alla se m– plicità ottenute con ingegno11iprocedime nti ma– tema tici vengano sacrificate non solo le norme raz ionali che dovr ebbero informar e un buon ordin amento tariffari o, ma 1 peggio , le giust e aspe ttati ve del commercio e gl' interessi eco– nomici de l paese. 11 metodo deUe medie. li :,ropos ito dunque di pervenire all'es tr ema semplificazione forma il vizio d'orig ine della prop osta riforma i il modo poi <lella semplifica– zione congiunto all'altr o cri terio follace di otte– nere la integri tà (leggi aument o) dei prodotti non nel complesso , ma per ciascuna categoria di merci, se dimostra le singolari att itudi ni al puro calcolo nei commissa1 i che l'hanno ideato, costi tuisce d'a ltra parte la più compi uta astra– zione dalla re.,.Jtà econ omica. Bas ta un rapido cenno del proced imento se – guito perchè ognuno se ne convinca. La Com– miss ione ha raggrupp ati in 38 tavo le i dia• grammi di tutte le tarifle generuli, speciali, lo– cali ed eccezionali spe llanti a ciascuna catego ria di merci, appoggi':l.ndosi per ogni se rie ai medi di tali diagrammi, mtdi che dove\•ano quindi costituire il diagramma teorico generale delle nuove tari ffe destina te a supp lire le attuali (1). Da siffa tta unificazione geometrica, aiuta ta mi– rabilmen te dalla carta da lucido, è chia ro che doveva no risultare ria!zate le quot e dei dia- (I) // r •·ogrtto Ji nuort larif, f,n·ori a,-i, : tl(Oli jion, «i • lfr4 .a '""''" J1ll'Auo,:i .1;io1tt Jtll • .$«itl,1 '" tfj;oni. Roma , 1913. grammi inferiori, rapp resentanli in genere le tariffe locali o eccezionali, e ribass:ne quelle dei diag ramm i superio ri raflìgurnn ti le tar iffe speciali. Se poi si ha riguard o all'alt ro criterio applic,no dalla Com missione , di ottenere per cinscuno se rie la comp ensazione delle differenze In 1>il) t in meno, si vedrà quali risulta ti dia questo ingegnoso ma anti economico procedi – mento tecnico. Un ese mpio: su 133 serie conside rate dei le attu ali lari0e speciali, per 66 si ha aumen to nelle nuove tariffe e per 67 sgrn ,•io, con le se– guenti osci llazion i: fino al s •1. da l 5 • 10 •1. • 10 •20 •0 • 20 • 30 .,. Difft rtnu nrlle nu01't 11ri1T, in piii in meno per 56 serie per ◄8 serie 8 JO . ~ . . 2 . 66 serie 67 1t:rie l1wece su 6o serie dell e vigenti turiffe locali, per 30 si ha aum ento_e per 22 sgrnvio, con le seguenti oscillazioni : fino al 5 .,. dal 5 • 10• 1. . 10 • 20' /11 Il 2() Il 30¾ " 40 " ,i:;o 0 /, Oìft:r tR.Ee ac,lle nuo"e ,.,if, in piu in muto per 2 1 serie per 15 serie 8 s 6 . o 2 " 2 " l " o " 38 ser ie 22 serie Da cotesto confronto si ha la prova che la semplificazione ottenuta col metodo adottato dagli ingegn eri della Comm issione riformatrice pregiudica grandemente i trasp orti che oggi fru iscono di tariffe locali, cioè a dire segnata– mente i tra.sporti meridio nali, rispetto ai quali l'i stituzione di siffatte tariffe era stato un cor– retti vo ripara tore e benefico della rigida unifi– cazione tarilTaria co111piutasi nel 188s. li tratt amento dei trupotlt me· rldlonaU . Se ai danni de rivanti dai criter i generali di riordinamento si aggiun gono quelli der ivanti dai crit eri specifici adottati dalla Commissione ris petto nl traffico del Mezzogiorn o, si vedrà quale minaccia rappresenti per l'int era nazione e più per le regioni merid ionali ques to proge tto di riform a tariffaria. Un'ing iusta spereq uazione, ad esempio, sta. bilisce la nuova tar iffa § 5 in sostitu zione della vigente 304 1 istituita nel 1908 per concede re a prez zi rid otti il carico misto delle merci ascr itte alle 'prime quallr o classi - escludend o dai be• nefizi del g roupagt le stazioni a sud della Ro– ma-Ancona. Le ,380.ooo lire di m:-tggior ge ttit o prev isto graveranno cosi sulle regioni meridio – nali, a cui sarà reso assai più difficile lo sma l– timento di molli dei loro prodotti nei mercati del nord . Nella categoria II, ser ie b - frutt a, orlaglie e verdure - che interessa m-.ssirnument e il Mezzogi orno, troviamo, sl, una ridu zione in fa– vore delle varie voci che ora fruiscono dell'cc • cezionale 1054 e che vanno sotto la denomina – zione gener ica di frutti meridionali, ma si trat ta di una riduz io1~eirrisoria (o, 6i ¾ J1minuzionc presun ta del prodo tto: L. 2,070). Al contrario per le s ole pat ate e castagne (attuale ttiriffa .1o65 c) si ha un aggravio de l 2 1 99 °lo (aume nto pre sunto del prodo tto: L. 4 1 4&) i e nel com– plesso la sudcleua serie .subisce un aggra,•io con un maggior intro ito dell 'Am ministrazio ne. Se a tali inasprimenti si aggiungono poi i rialzi porta ti da altr e tariffe interessa nti prod otti pre– valen temente meri diona li (olio, legn ame, liqui– rizia ) e l'aggravio c:-hearrecherà. nl traffico del Mezzogiorno il sis tema dei pesi virtuali, altra insigne astra ttezza matematica, sarà forza rico– noscere <'he il i\fozzogio rno, il quale non recla– mava favori e protezio ni dal nuovo asse tto tar iffario, ma non s'aspetta va certo venissero in tal modo dis conosciute le sue più vitali es i– genze economiche 1 non poteva esse r peggio 1bl1otccaGino Bianco • • • conciat o da questa riforma ch'esso dovr ebbe dep recar o e combattere con vigore (1). Ta riffe ferroviari e e reilme do– g.&nalc. Concluden do , il proge tto delle nuove tariffe per le merci delude le genera li a-,peltative esprimen tisi dai bisogni più imperios i de l traf– fico. È ragg iunta la sem plicità, è ottenuto l' in– tento finanz iar io {au mento totnle di circa un milione), ma con non lie,•e discapito dell 'eco– nomia nazionale. Il maggio r prodo tto previs to sarebbe poca cosa , ee res ult asse. da un aggravio delle mer ci che per il loro valore possono soppo r. tare l'aume nto, quando tale aggravi o fosse diretto a compensare le diminuzioni di tariffa stt1bilite pei trasp orti pove ri. Invece, da l procedimento tecnico Seguit o dalla Commiss ione, senzn que lla indagine delle cond izioni economiche del nostro traflìco che le era consig liata da i 1>recede nti della riforma, non pote ,•ano non risultare mag– giormente aggrava ti i trasporti poveri, i qua li pertant o concorr<"no all'aum ento comp less ivo con quote relativamen te più elev ate. Per di più, resta una classi ficazione nelle merci an tiquata, mentre ci si prep ara 11 svecch inre qu ella dogana le che è più r ecente. Ancora: il sistema proposto è cosi pri\fO<liela– sti cità, cosi rigido nella sua semplificata struttu ra geome trica, che non si pres terà punt o, se .non med iant e sostanziali rimaneggiamen ti, a correg – gere quanto potrà risulta re imperfe tto nel nuovo ordinament o doganale e ad eliminar e possi bili inconvenien ti dai futur i tra ttati di commercio . Chi sappia qua le stretta ana logia e qua li intimi legami corrono tra tariff e ferroviari e e tariffe doganali, come entrambe operi no alln stess a maniera sull'e cono mia di un paese, cosi che ad un'avve dula politica economica le une posso no a vicenda servire d' interpret azione e di cor– rettivo alle ultre, riconoscerà che sarebbe un grav issimo errore politico preludere alla ri– forma dei nostri ordini dazi arii e alla stip ula– zione deì nostri patt i di commer cio con l'ado– zione di siffatt o sistema tariff ario. È da spera re pertan to che le rappres enta nze economiche de l paes e, non potent..lo ottene re, com• è natura le, dal Consiglio Generale del traffi co una riforma della riforma, si adope rino concordeme nte e v\gorosam ente perchè il progett o delle tari ffe non sia discus so prima della rinnovazione dei tra ttati di comme rcio. Uoo R.uvFOLO . (1) Del qu1lo vigore ti hanno iu veri1à pochi u gnl. Delle C.• mt1e di Commercio meridion,li, le sole fin qui 1tl occuptrtl d,11, quution e sono t11t11 quelle di N, po!i t di Uari , le t1e C. mere ul1bresi: 111 to le • rroporrc, ouernzioni e 1'0Ci,qitelle di &ori , di Cowru.•. Nel Con1ruto dcli, tocictà commcrcUlli ltft1110ti in Rom, ai primi di 1i111no,il l.leuoriorno fo r•ppre:tcn1110 aol• un to d•i dcl•111i cklle C.mcre di Commrrdo di N, ,.oll, Bu i e C:-nu, Il PrniJtnic di que1t'11hima, ,n. Adolle Beu rdelli, fo il .al o • p1rlerc in direse dcgl' interttsi meridion11i con 11n di~or10 '-'"i nolcYOlt, che doH.:bbc 1t;f1'i1·e d' ind11men10 11le eltrc r1ppre1<1mnu del Mruogi orno fin oggi •tt enti d• qun10 impon• n1e J1b1tti10. Per la Lega anti protezionista, T utti coloro che intendono, senza di. stinzione di partito, aderire ad una se– zione: della " Lega antiprot e:zioni:sta n che si fonda a Firenze, sono pregati di inter– venire: la sera di sabato 5 luglio alle ore 20.30 nelle sale della Biblioteca Filosofica, Pi aua Donat ello, 5. Dotl. Assagio li Roberto , diretto re di Psiche. Dott. Gino Barlolomei-Gioli, direttore dell'fsti • tutri ..-\grir.olo Coloniale. Dou . Anz ilotti Ant onio. Prof. Borri Lorenzo , del R. Istituto di Studi ~upe riori . Brun i Arturo, de lla Giunta esecuti\!a della Ca• mera del Lavoro cli Firenze. Av\!. Camp oclonico Alde miro, cons igliere com u– nale di Firen ze. Dona ti GiusepJ>e, del giornale I 'A::iotte. Avv. Magini Ugo , consigliere comuna le di Fi– renze. Prof. Murray Roberto , del R. Istituto Tecni co di Firenze. Prezzolini Giuseppe, direttore della Voce. Prof. Sah ·emini Gae tano, direttore dell' U11illt. ;Voi sfomo sicuri c/1e lut!i i uostri amici cd ab/Jo11ali vor1·a11110 tiare a questo imdto la mas• sima diffusione e si adoprera11110percl,J la riu - 11io,,e riesca rfficace. L 'U NITÀ .

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