L'Unità - anno II - n.26 - 27 giugno 1913

I • , problemi della vita italiana. Si pubblica il Venerdl In Firenze - Dirett ore GAETANO SALVE MINI - Direzione e Km mini strat ione I Lungarno Vespucci J2' - Abbonament o annu o ordinario u: e 5 per Il Re2n o e per i paesi itali ani dell'Au stria e della Sviz:e ra ; pu l'e stero Lire 7,50 - Abbonam.1,0to sostenitore Lire 20 annu e - Un num ero Centesimi 10 - Conto corrente con fa post a. Anno Il - N. 26 . - 27 Giugno 1913. SO) li\l ARI O : l~ p.i~ibilH.ì. - L.i politk .i dog.1.n.tle e Il f .lrtilo soci.1.Usl.t, Elll' R'DOCLE, L' l: NtT.\• ..!. L' lmpo1t.1 f.tbbrk.tti, R . D 'ORSA. - La rlform.a delle t.1riffe [errovl.1rle, U. R u:FFO LO, - Le ferrovie In Libi.i, L UNIT,\. - Sul fondo ckll• emlgr.a:lone, S. j ACINI, g . s. - Post• dell'U nità. INCOMPATIBILITÀ Questa legislatura si chiude f ra una strie di pr oblemi, che il rinvio aggrat•a, perd tè ne/111 solu;J'o11e i11fert:it 11e, ton i comi;J generali, il paese. ftf a a tull e /e a/Ire sovrasta ,ma quellùme di ordi11e moralr, cl,e rru nti rpisodi ha1110a, ,,ito. Cosi l'esteso s1J[frag10 avr,) un co11/e11ulo ac• ressibile a lulli . BisogJ1a d,e il P arlamento, come rappresenlania, senta q11esto nuovo dovere che speno sfugge e si off usca drnlro le aule chit,se delle ass,mblu . La dimostra 1111 n u 11le nnu/Jolo svo/losi in una di q11esle ultime Ion ia/e del Sena/o. U11. lrgge dr/ 13 l.11gli o 19 11 conu de d1- lermi11ali <omptn si alla roslru{'Olle delle navi per conio ,lei t1a;Jonali, slabiluulo p er() che 11011 si abbi"a od 1u 1drre, per questi compensi e p er i premi slohilili ,/alla legge del t 90 1, la cifra di u i mili011ie dutem lomila lire per ogni tserciti'o finan;Jario. Or con esempio raro, the può d/rsi 1 111Co, venne presentalo nl Stnalo, nella seduta del 14 giugno, per it1i(l',1/iv,1 ,lei senatori Piagg,"o, Rolamli J<icci, Salvart{{ a, NtJ''"'" di, Paler11ò, Gunll eri'o, Colombo, ,m diYg no di legge dire/lo a sopprimere ml /es/o 13 luglio 1911 le parole « per conio dti 11ap"o11.1/i • e ft rciò ad esten– dere i comp<nsi ,li toslru(Ùnlt anche alle navi cos/ruile p1r conio 1/i slranirri, chiedm dosi allo Sia/o ,m nuovo priviltgio " f "t'Ore del/' ùu/11- slri'a delle coslru;Joni mn•ali ; perchè slando la l1gge come è oggi, la c,fm nwssum, di Lire 6. 200.000 11011san) r"ggiim/11 1 me11lre i11vece, actella/a la modi/ica\ione proposl<1, quella som• ma san) assorbila fi no a/1 1 11/limo , , nlesimo. Non orrorre dùc11/ere s11/l 'anomalia di que• slo mtlodo, col 9110/e I' ini\ialiva di una lel gt p11ò rappresentare 111/ertSli di pri tJali o dill e o socitlà. In l.1/ mo.lo po!rthhero patrocinarsi, voi/i, a r:o/Ja, direru induslri'e o a\i111de o aff ari . mente si riduce il costo di pr oduzione di tu tti i prodotti ind ustria li, il loro cost o di tra sporto. ccc., si dà impulso ali' in• tcns ifica1ione dei traffic i : e si lascia così • un margi ne pe r futur e co nqu iste dirette o indi rette di più a h i sala.rii. In gene re, co n questa cam pa gna si avrebbe un'otti ma occasione di all arga re g li orizzont i ment ali della classe la,·o• l a propositi / 11 svolla, a nome di /111/i i • proponm li, dal sma /or, Roi'"ndi Ricci ,,ella ser/11!(, del 16 Giugno. E il P,eq 'dm le del • ratrice, di persuaderl a che il pr oblema Senato, s01111u1riamtn le e u rlo per d1'slra\1"o11e, • soc ia le di venta un pr oble ma di distribu– dic/u(,rò ot>t.•emtla ,ma p,-es~ in .,ronsitleratione, ·: zione solo a cond izione che in ogni mo– che no;, era . hm _,ons/a/al,,. I.:. TJ, ro the lp • m'éuto èS9Ò sia., r~sol to nel senso che prrsa m com1derap o11e da p-,r/e delr asstmhlea • . " . } un mero allo di tontJtnirn;_a; ma è pur r:ero, _ass1om'a la _massima prod _nttt vitlt : Ot1J_,a, th~ in /ali rasi può di'Jt11/are oa asio 11 e o pr e- per chè og 111 fatt ore abb ia Ja massima ltslo a 11011 pochi i11com•e111"t11li. r imuneraz ione, bis ogna che la sua pro• Tullo I' msieme della sosla11;_a e della for ma du tt ivi tà. si a stata massi ma css; nd ochè s11scil~ vivi malumori, che av,rbhero d,1l0 luogo in un sis tema ca tallatti co, c'orno inseg na a q11a/1he vivace di'scussi'o11t o i11/erpellm1\a, se non si f osse pr esa lfl decisione perenloria di il Clark, og nuno si ha pr ec isa mente soffocare ;,, fa sce il distl!'IO di legge 11011 0111• quant o produ ce. Dir ei an zi, ch e i l va lore mtllendolo all'esame degli uj/ici. pedago g ico di qu esta ca mp ag na supere• Il lm lalivo dei prolr;_,"onisli è, hmquef allilo. rcbbc tutti g li a ltri suoi preg i, princi- E noi siamo lidi d,e auclu in Stnalo siasi pa lmento pc rchè essa educa ad un tempo mamfe slalo questo risvegiio d,e non p,,() restare sen<a « o, ""ti deve ,ssere a 11 spiCJ"o per r:SOI- a va luta re i van t:i.ggi immed iati , a rico• vere le grari e de/i'ca/e qu,s t,() 11; ti' i,,compati- nascere la necess ità delle lim itazioni pr a• bi/i/d mora/,~ che sono daucero 11rgt 11/i e im• tiche, e man tien e semp re limp icla innan zi pr orogabili. /.la l'episodio mal riuscii:, è rive- a noi la visione de lla meta più lonta na . ifilore di "" me/odo, conlro il qual, l'opinione L 'episodio e il tutto si rischiarano a vi- pubblita deve reagire. conda. LA POLITICA DOGANALE D ello cos ì della co nve nien za e della opport un ità. di qu est a cam pag na , accen– nia mo bre vement e ai lim iti n cui, seco ndo noi, clo\lrcbbe rest ri ng ers i, pc rchò l'effi– cacia ne riesca mass ima. E IL PARTITO SOCIALISTA Ne ha un a? Sente il bisog no d'av erne una ? Non si d irebbe . Il fotto è curioso. perchè è in questo ca mpo che c i sarebbe modo di illu stra re uno dei più beg li esemp i stor ici cli lott e di ,c lass i. :Mentr e in Gc rm a nin. e In Jng hi lterra agrarli e indu str iali so no dh 1 isi, o lo fu– ron o in linea di massi ma quas i sempre, e schic.rati gli uni cont ro gli altri ; in l tnlia si ha i I blocco, si ha il co mpro– messo de lle principali catego rie di pro– d utto ri prote ll ì, industri al i cd ag rarii. A pp ena appena c 'è qualc h timida crepa . I cl assici motivi dcll"cloq ucnza intrans i– gente do,·re bbc ro, dunqu e.-,ave re qua lche amb izione di ricchctrg iare an co una volta fieri pe r le a mmorbate e addom esticato aur e dc.I be li' ital o regn o. Una cam pagna a nti prot ezionist a, po– trebb e riporw rc il par tito ad uno elci mo– mc.nt i della sua vita mig liore. In essa pos– sono essere egua lme nte utili zzabili le par– tico la ri co noscenze e competenze dei tec nici e l'id ea lism o scient ifico dei do tt ri– na ri. J n essa pot rebbe an che il p... "trt ito soc ia list a , o pe r megli o dire potr ebbe ro I su oi st udi osi. av er occ as ione di innestare sul vecc hio tr onco della dour ina qualc he ra mo no,·ello, e tirp anclonc qu alcu no fat– tosi secco e non più rispondente a lle muta to co nd izioni del le cose o de lla sci enza. Giovand osi di quel bu on se nso relativistico che fu s ing olare pregio de i primi :umi della vita del pa rtit o, potrcb • be non esse rc i difficile erige rci al di sop ra delle tradi zionali contese de i pro– tezioni sti o dei libe ri ti, fondendo in una visione più larga cd unit aria que lli che pe r lungo tempo parv ero du o ne mici ir– reco nci lia bili e da ndo de lla libert,, un più am pio concett o. T a le campagna seg nerebbe inoltre I' i- nizio dctr cn tr ata del proletaria to ne lla poli tica co mme rciale, che, co me g ià la sci enza delle finanze o il dir itt o civ ile, comin cereb be a recar l' impronta della nu ova classe ; e forse in iorn i non lon– tan i potreb be av,rcrar si il ,·ati cinio di Luig i l. uzzatti , di tra ttat i Internaziona li in cu i la merce lav oro foss e rigu ardata al meno co me tu tte le al tr e. almeno co me un e lemento nu ovo da considerar.si . L' c• migrazi one così sa rebbe fin d'ora un clc• me m o gregg io dest inat o un giorn o ad a ver ciu adina nza neg li acco rdi Interna• zionali. Questa ca mpa gna non ma nc herebb e an che de l fasci no d'una ce rta grandio• si t:l. che le viene da ll'esse re ora una ques tione no n solo itali ,111a, ma mon• dl ale. Essa fu la base dcl l'ulti :no re/e – rem/11111 svi zzero e delle ultime e lezioni ge rm aniche; lo sarà delle prossime ele• zionl ing lesi e de lla futu ra campagna pres ide nzia le america na... E avr ebbe, poi, pa rticolarme nte per noi. il preg io incom– mensu rabile di esse.re il natural e co m– ple men to de lla lott a di questi ulti mi anni pe r l' increme nt o de i sa lari. E non a caso diciam o co mple mento. Jnfatt i, ad esempi o, nell' indust ria de l cotono i profitti so no orn de l 12 . de l 16. de l 18 •1 0 ; mentr e. nei pr imi anni. se nza protezione que st' indu stria non ;n·reb be potu to reggersi, ora è espo rta tr ice; cio– nonostan te i sa lari degli ope rai del co– tone non si sono se nsi bilme nte accresciu– ti. l co ton ieri si sono pre ,·iclcntem e nte or– ga nizza ti co nt ro le coali zio ni ope raie. O r bene , I' Indust ria del co tone, lna ggrcd i– bll e da qu esto lato, lo ò da quello della protezione. di cui og gi più non ab bi– sog na . E così dicasi per l'in du stria de l ferro. R idu cendo il dazio sul ferro, indi ret ta - l1otcca Girio Bianco Uno elci pili compe tenti tratta tisti di poli tica commercia le, il F onta na R uss o, così riassumo i risultati dello studio sul- 1' :Ita lia o sul suo regim e dog ana le (pns– sim da pag . 144 a pag . 237): • Illeciti sono i profi~ti di que i manifatturieri i quali, non più bisognosi di tutd ;1, co11tinu.1no l'c,crcizio delle industrie all'ombra di e!Sa, de– volvendo a proprio ,·antagg io gli effetti dell a protezione. Se <11esto stato di cose è tollerabile , e forse 11ccessurio 1 quando le fobbrichc muovo• no i prim i loro passi nel cammino industrinle, esso diviene 111giusto 1 economic:11nente perico– loso e socia hnl"'nte iniquo, allorquan do l'oµero• s1tà manifallnn era si svolge in 1>ieno rigoglio senza nulla invidia re alla gra nde !11dus1ria este– ra . In Italia poi, ove misere sono le cond izioni dei consumi, il f~nomcno di cui ora si 1.hscutc acquista forme e proporzioni più per 1colose e più gra,... Convinti che la produzione più in ltalin che nll'cstero meri li s1>ecinli Iig11ardi, noi 110 11 ,,oglinmo togliere ogni vnlorc prolellivo alle gabelle di confine, ma vorremmo che esse si ridu cessero ad una giusta ed onesta proporzione, non dim('n ticando che alle cause sf.ivore,•oh in cui si svolge l'operosità man ilatturi era,bisogna collegare quelle che danno ad e a speciali \':ln• llggi (bauo livello dei salari in llalin). " Alcuni rami dc li' industria i1alhurn hanno raggiunto tal grado di pcrfcz1on::u11en10 1 da far 1 itenere inopportuna e noch·a buono par te de lla tutela goduta. Le fabbr iche di cotonerie, pe r esemp io, d1mos1r:rno di poter vivere e prospe• nre senza la pr otezione, che ne stnnolò l'alli– ,,uà, rinvigorendone l'organismo. La d,min ulla importazione, l'aumec to rap ido dcll'espo rtaz1onc e i tent ativi già fatti per limi1ar e la produzione sono prove evidenti che I' industri,1 cotoniera può fare or mai da sè, se nza 1imori di sopraffa. zioni da parte delle cotonerie fores 1iere... An– che l'in dustria serica, la quale ha sem pre ma– nifestato forti attitudini hberah e che par ecchi setaioli vorrebber o sottoporre nel un regime di libero scnmbio, in alcuni suoi rnmi gode tutela soverchi~. Lo stesso si può dire dcli' industria della cnrt a e delle pelli. Pt:r la hurn. unn ridu• zìonc è da invocarsi pe r op1>oste rngioni. T:,li sono i bisogni di que sta industria e tali le <.-On– dizioni in cui essa svolge l'opcrosil!l sun, che essa non sen te gh stimoli della tutcln. La pro– tezione non è med icina che possa guari re ogni male; csSA non può risuscitnre Gli organi af– flitti dn lroppo grnvi infermitl'I cos1itu.do 11ali. " LA tu tela non è divenuta sove rchio solo per ~certi rami dcll'attivilà m:rnufottric(', rnn altrest pi r Q{1alcwrn dc-Ile indU&lri(;...cbe ai ct'lllegan o all'economia agr aria. Ta le è il caso del caseifi – cio. I centri manifattu rieri sono anche gran di consumatori di derrat e agnir ic e, n mezzo dei consumi, fonro sentire all'a gricolturn i benefici delln lorn prosper ità economica. In llafia, senza dubbio, qucstn cnpncità di consumo, s1)ed e se compn rnla ngll ese mpi fores tieri, non è ~rn n cosn. Ma ess:i, ad ogni modo, non trnlnscia di assorbire buona rar le dei prod otti del suolo, i qual i. invece cli correr l'alca dell'es por1r1zione verso l'c!lero, è sempre meglio che trovino in paese sicuro consumo. " Natura lmen te le riduzioni dell e tnrifff" in– dustrinli, che noi vag heggiamo e cha s' i111,011- gono co111t una rngionc grnvc di gi11sti1.ln , do– vrebbero servire n sosp ingere verso l'estero i nost1·i 1>rodottl n,i;trarl. Ta le è la struttu r., del- 1• ltnlin economica e lali furono gli eflcll i del protezionismo doganale, che i1 nostro Mezzo• giorno non può aspirare a di\'cnir paese indu– striale. Or111ni ~ trop1>0lardi ; le fabbric he set– tentrionali hnnno gi:\ ammortizzr1to i capitali d' cs rrciz lo ; esse conoscono le risorse tutte elci regime 1111nifn1turicro e soffoche rebbero ben presto i:;li opifiit nuovi che, per ncccss ill'I Ji cose-, dovrcblJcro produrre a più caro pre1.1.o. • Di fronte a questa condizione di cdsc, due misure s' im1>onjlono: ridurr e, mediante con– tratt;fzioni con l'es tero, la soverchia protezione di cui godono alcune indm trie, e ser\' ìrsl di questa riduzione per sosp ingere ve rso l'estero i prodotti ngricoli. Cosi facend o, In 1>nrtc meri• dionale d' ltalin diverrebbe mi campo sempre piìi utile all'nperosilÀ. manifotturicrn del Se llcn• triont\ d1c orn ha an zi da lagnars i per In scnrsn captlcith di R(<111isto del Sud "· Ques te le vedut e del F onta na- Ru sso, notC\loli e si nto matiche in quan to eg li affetta disp rezzo p('r i prin cipi e le teo rie ast ratt e e crede che la protezione abbia gi ovato a llo sv ilu ppo ind ustri a lo ita lia– no. afTrcua nclolo so non provoc and olo. V edu te notev oli, pcrcl1~ mos tr ano che, indipcn de11te mcn tc da l modo di giudi – ca re le espe rienze passate, vi son o amici an che in ca mpi so tt o qualc he aspe tt o av ve rsa ri. Chi da opposta ba nda , ha prim o a l– za to la voce co nt ro il sist ema dog a nal e vigente con magg iore a utor it:ì e lar – ghezza di vedu te s inte tiche, è stato di po i l'on. Dc Vi ti Dc Marco nel suo di– sco rso di Lecce e ne lla sua co nfer enza (19 ap rile 1903) di Na po li, dichi arando che il 11oslro g rand e int eresse ,, 9,u /10 dt." co1116al/erc it pr otc:io11is1110 nt tutta la li– nea. P er !"argo me nto che c i rigua rda, le ragi oni llb crb,tiche rafforzano e rendono più e fficac i, so tto lo schema di una tco• r ia, le ri sulta nze emp iri che cie l 1-;-ontan a– R uss o. È d unque ad esse elio dobbi am o\ chiedere bu on a part e dell' cfiicac la de lla ca mpag na da ap rirsi; ad esse , che In fin

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