L'Unità - anno II - n.26 - 27 giugno 1913

326 L' UNITÀ unit i ad un terzo: la migliore utilizzaziou e de l peso del veicolo , 11000 i principal i coefficenti della tariff a. A 0 determinai:e la qual e, pertanto , necess ita conoscere , oltre che gli sva riatissim i elementi che compongono la spesa viva, il va. lore delle diversi merd, le quali occorre gra– dua re in una classificazione, che movcndo dai minimi di tariffa per le merci pov .ere, ascriva · via via le più ricche alle classi più tassate. Ora la clas sificazione in vigore è quella de l 1885. Nè da allora si è tenuto mai conto del variato va lore di molte merci per provvedere agli opportuni spostame nti di classe e quindi col vari "re i prezzi. Ed il recente progetto non muta sost anzial– mente, la classificazi one del 1885. Si ha e si avrà quindi che merci, il cui valore è cresc iuto a segno da poter sopporta re un aggravio di tariffa a vantaggio de lle merci povere, che do– vr ebbero essere sgravate, god ranno invece della tarifla di trenta anni addietr o, e procurer anno al produttor e-sped itore della merce favorita un sov rap rofitto, che tornerà in danno dei traspor ti pover i! Ora, in Italia, allorch é si parla di merci ric– che, si parla di prodotti prevalentemente indu – str iali e setten tri onal i i le merci povere sono in prevalenza special i al Me-.zzogiorno agricolo. Cosl la nu ova tariffa ferroviaria sarebbe pel Mezzogiorno un nuovo danno . Ma di questo a mt altr o articolo. UGO R UFFOLO. Cedola di commlssloot librarla. (Ha li~ ro cono come Jlampa. Regio Decreto 3 Aprile 1889 1 art, 76, 78 Rtgol. Postale M.J Indirizzi di possibili abbonati a cui l'Amministra. %ione cieli' Unffà è invitata a mandare numeri di aag~o. I• .... z. 3• . 4. ..... 5, . 6• .. 7. 8. ... 9. IQ, _______ _ 11. .. 12. .. CM desidera di a.vere un'altra. copia non sciu• pata. di questo numero per conser'barla. nella. co//e– ~ione, è pregato di sottolineare le segu_enti parole: si desidera un'altra copia del n. 26 e noi, non appena. rice'buio {/ presente talloncino riempito con g/' indir{szi, ci fa.remo un do'bere di in"biarg/i la copia richiesta. Nom e ed indirizzo di cbi Invia il presente talloncino. Le ferrovie in Libia. Seco11dole uotiz.ie comunicate dal/'011. Ber• toli11ialla Camera, souo stati finora costruifj in Libia 87 chilometri di ferrovia, ed entro l'anno venturo altri 250 chilomeJri saranno aperti a/l'esercizio. La costruz..ioue e l'eserciziodi queste linee sono stati avocati direttamente allo Stato, con esclusjoue della inizJativa privata, perchè è impossibile - come dice 1m co1111micato uffi– ciale (Giornale d'Italia, JO marzo 1913) - « valutare preventivam ente il costo dei lavori in ·rapportoali' impiego dei capitali occorrenti, e reudersi conto dei prevedibiletraffico locale » ; e in queste co11diz..io11i le costruzioniferroviarie sono un sallo nel buio, iu cui 11essmui impresa privata farebbe la pa:rzia di rischiarsi. il buon popolo italiano, invece,si arrischiaa occhi chiusi e... paga. Nat uralmente, per mantenere i conlrib11eut-i italiani in quella buona disposiz.io11e di spirito che comente /111/i gli arrembaggi, bisogna con• tinuare ad esaltare le ricchez.z.elate11tidella nuova magna parens. Ben inteso che queste ricchezze 110n si trovanopili sulla costa, a portala di mauo, ma bisognerli andare a cer– carle... ù, ferrovia, rnlraltopimro, cc A che cc scopo - scrivela T ribu1u del 5 maggio - < incaricaredelle 1\1.issiouiscientifichedello « studio agrologico dd/a regione litora11ea, e « vagheggiarenelle sabbiosedistese della pia– « 1111ra rm avvenire agricolo,mi ritorno de/– e< l'oasi fiore11te lii dove 11011 regna piri che << l'arida duna smosm dai veuti? A chescopo, e< quandoquassri, su/l'altipianogebelico,a meno « di cento chilomelri dalla costa., delle zone « grandiosenon attendono che la mano che e< sem;,1;e che raccolga? Possiamo noi di– << menticare che queste terre fu rono giti im « tempo il gra11ile di Roma? )) Il giornale del senatoreRolando Ricci ha ragio11e:a che scopo studiare, quando basta 1m pO di faccia tosta per ripetere ancora una volta la spudoratissimamen.zvguachela Libia sia staia il granaio di Roma ? Nel numero del 5 maggio, il magno or– gano protezionista , affarista esalta le ricchezze ag·ritole•de/l' iutemo. Due set1i111aneprima, mi 1mmerOdel 22 aprile, avima proclamata la 11ecessitlt di grandi costru.zioni ferroviarie col miraggio delle ricchez.z.e.minerarie, esisteuti 11aluralme11te sempre ... pilt iu li,,, Udite, udite: « /11Libia, per le.necessiti,. militari, si sono cc i11i;zJatee sta.uno completandosi le linee da (< Tripoli al Garia,,, ad 1-Ioms, a Zrw.zur;;-; « ma la regione e vastissima, e ben più estesa « rete di ferro vie dov rà coprirla . Ci'ssatele. << esigenze strategiche, basteranno i prodolli « agricoli, che si preswtauo come una pro – « messa realizz abile ,a lunga scadenza (sic) ,e a dar suHiciente alimento alle.ferrovie, e, e tale da incoraggiare la coslrn.zioue? Oc– « corre cercare altri coeflicicnti favorevoli « allo sviluppo delle ferrovie. Uuo di questi « p110 esseredato dalle risorseminerarie del re paese. e panni che il tracciamento ddle <e lineeferroviarie dovra essereill gran parte ,e guidato da/l'accerla111e11to di redditivi gia– <c cimenti 111i11erar i. • Capite, o amici le/lori? 1\Tella Trmisia - che, secondomt'altra spudorata.men.zog11a dique– sto slessoarticolo della Tribuna, era uel I 88 I deserlae. desolata com'Cora. la Libia! - i fran cesi, avendo lr(nmto,q11i11dici a111i dopo foccupazioue del paese, dei depositi 111ir1e ari economicameute sfrullabili, ha11nocostruito le. ferrovie necessarie per traspor/are i prorlolfi de.Ile miniere ttei luoghi di com111110, o negli scali d'imbarco per I' esporta{io11,. Nella Tri– politania, invece, dovendo costrnire mw estesa. rete f erroviaria (di ciOnon si spiegala ragione, ma il sagace lei/ore 1rou stenta a capirla da sè), faremo bene a cercare e Jrovaregiacimenti minerari da sfrullare: allrimeuti ci sarti il rischio che le ferrovie 1w11 sara11110 redditizie.I Ossia, in altri ter111i11, finora si credeva che le f errovie si costruissero per trasportare i prodolli, quando questi gii,, ci sono; secondo la nuovissima teoria genovese, invece, prima. bisogna costruire le ferrovie e poi cercare i prodo!li per re11dere reddiliz.Jele ferrovie già costruite. Sarebbero teoriepaz..zesche., se al di sotto· della appareule.paz.z.ia uou si a1111idnsse il pi,t torbido affarismo. Biblioteca Gino Bianco Sul fondo della emigrazione. OPERA DI ASSISTE NZA OPERAIITALIANl:EMIGRA TI IN EUROPA E NJ::L IAH'ANn ,: Caro Saive mi,,i~ Non cred o che convenga rip rende re la pole– mica intorno alla dis tribuzione <lei fondi de l Commissariato d'emign,zione. Gli argomenti, che militano a favore della ruia tes i, contro quella pr ospettata da Lei e dal Preziosi, furono da me ampiamen te lumeg giati l'a nno scorso ; inol– tre, il tono che la polemica ha assunto neg li ultimi nurn er i de l'U ni/ti mi fa dubi t.-1redella possibilità di una discussione serena. Mi limito dunque ad alcune constatazi oni di fatto, sulle quali saremo certamente d'accordo, dichiarando però di mantenere integ ralment e le mie argo• mentazioni, altra volta es post e : a) Lo stato dev e la pro:lria tutela a tutta la emigrazione , sia transocean ica che cont inen– tale ; b) è giusto ed è razionale che i fond i oc– corre nt i alla tutela dell' emigrazione siano pre• leva ti sugli utili dell'em igr:.izione st essa ; e) è posi tivo ch e, ment re tali fond i si ot– tengo no facil1nente mediante la tass a su i vettor i, è quasi impossib ile (e probabilm ent e lo sa rà an• che in avv en ire) ottenere una somma corr ispo n– dente dagli emi? ranti continental i, median te la Concessione XX. Qui ndi bisogna abbando nare ogni falso pudore e ripristii 1are In tassa sui passaporti, che permetterà di abolire le 8 lire de lla tassa sui vettori e di d istribuire i fond i equ amente fra l'E uropa e l'America. Jn ques ta dis tri buzion e, pero, specie pe r quan to riguar<la le sovvenzioni alle opere di patronato, il Commiss;\riato deve ten er conto c1nche di un altro elemento: dell'organizzazione e della effi– ci~nza pratica degli istituti stess i. E qui mi per – metta di farle osservMe eh<",come ha dim o– strato anche il recente congress o, l' Opem di assi'.slewJa è tecnicam ente pari all'alto suo com– pito e quindi, non solo merita i suss idi ottenu ti, ma rapp rese nta una fonte di econom ie ingenti per lo Stato, in quanto provvede, e berte , a svaria ti serviz i che lo St ato dovr ebbe disimpe– gnar e costosame nte e male per conto propri o. Ringraz iandola, mi creda Suo S, jACI NI. POSTILLA Non vediamo perchè il jaci ui dubiti della pos– sibi/iti,, che sr,I nostro gior nale avvenga tma u discussione serma " a proposito delfondo della emigrai,ione . Se per u serenità !f s'intende semplicemml e il desiderio di 11011ttrlar e uessuno e l'abil11dù11di ma,ifmersi sempre o/impicamm te e glacialmml e calmi dinau.ei a qualunque più sanguinosa in• giustis;ia~ - i urlo che di questo g,mere di "s e• re,,il(i " 11oi siamo assai scars(lmtnt eforuili . Ma di siffatta "serenità., iu llal ia ce ,i't 1011/a, che :~;~:po~;"'/ /~ ':i:;~:te,!::~~~~;~ "J/ :.'~::e~:}~~'~ formale ci impedisce di avere in dose s11/ficie11/e quella 1, serenità ., reale, che più deve co11tare, e che ; il desiderio della g ius!i1da e la ostilità coulro qualunqu e for ma di privilegio, sensm ri• guardo a Perscme o a par/;ti, 111 questo secondo senso, noi senliamo che 11111/a è più 11 sereno n della camP.agna che facciam o a.Dì11c!tè i Jo11di della emigrn zi oue lra11socea11ica, che pagn, 11011 vmg a" o stornali per assistere l't• ,m"gra.eione wropea, che non paga . E ci pare che, dopo lutt o, il ./acin i 11011 sta discord e da uoi, dal mom ento che rico11osce auclte Jui la 11ecessiltì che al fondo deJ/a emig raz ione co11trib11isca110 gli turopei come i lra11socea11ici, e che le e11/rale del Commi ssarialo sieno " equam enle n dislrib11il• fra le due corre,ili m igrator ie. A vevamo scritto le paro le, elleprecedono, quan– do abbiamo dc evulo la setr1u)1/e lettera, clie ci crediamo in debito di pubblicare int eg-ralmenle: Milano, 23 giuguo 1913. Sig-. Dintlore de l'U nità, quando giorni sono , io inviava a codes to giornale una tempe • rata re ttific a, mi trovavo a3senle da Milano (epperò la rettifica sudde tta fu risped ita costi pel tramite della Se gr eteria dell' Opera di assis lmza) . Non ave vo quind i letto l'ar ticolo int ilolato " Il bilancio del!'emigrazione" apparso nel numero del 20 corr . Vi prego colla present e di prendere atto che le banalità sconvenien ti contenute in detto ar– ticolo, con violazione grave cieli' imparzia lità che ho sempre arnrniratu nel Vostro giornale , mi inducono a ritirnrmi dalla polemica, dichia – rando che non int endo più oltre discutere con i'U11ilà. Col sig . Pr esiosi 11011volli discutere mai. Prego pubblicare. STEFANO ] ACINI . C'è bisogno di commentare 1 Ci basterà osser– ;,a,·e c/1e qu-esta lei/era 11011dimostra nel suo al4- tore su_Dìciente... serenità. g. s. La posta deW " Unità Il " gruppo d'a zione ,, di Roma. Roma, 21 giugno 1()1]. Cari ssimo Sal vemini, per evitare qualun • que interpr etaz ione erron ea della costi tuzione del nostro Gruppo di propag anda e di azio ne a favo re del Mezzogiorno sarà bene rend ere esp li– cito ciò ch'è soltanto implicito nel resocon to del • l'Unità. NeW interesse comune mi preme dichiarare: 1. ° Che il nos tro non è un blocco eletto- -– rale; si dis interessa di elezio ni e si limiterà a denunziare al pubblico , come alleali dei ladri , tµtti i protezio nisti d'ogn i partit o, qualunque sia la loro posizione politica. Siamo tutti d'ac– cordo nel ritenere che oggi la qu estioae doga:– nale sia una questione morale. 2. 0 Noi presci ndiamo da i di~ersi e spesso Contrastan ti motivi da cui og nun o di nOi tra e la pr opria con\·inzione liberata. Quindi noi con– serv iamo singolarme nte piena libertà di com– bdtt ere come e dove vog liamo a favore del li• berismo. Unica neces sità comune è combattere con tro il protezionismo : 3. 0 L'ope ra nostra sa rà sop ra tutt o un 'o~ pera tecnica: forni re a chi ne ha bisog no gli ele menti necessa ri, per la ca mpagna an tiprote– zionista, ciò che ognuno di noi farà secondo il proprio orientamento politi co e con piena li– bertà. In conclu sione il nostro II bl occo " è sempli• cemcn te un impeg no morale di ope rosi tà anti – protezionista. Ques to è necessa rio dichiarare poichè molti de i nos tri amic i sono, per ragiont pol itiche, ass olutament e alieni da qlle lli che CO• munem ent e si chiamano blocchi. Ti sarò gra to se vorrai pubblica re. tuo aff.mo NICOLÒ FANCE LLO. Per gli opuscoli del!' e Unità •· Sc,mma preced ente lng. C. Azimonti . . · L. 457,95- 5,00- Totale L. 462 1 95 ANG IOLO GIOVANNOZZ I, g-ere11/e-,·espo11sabile. Firenze· Slab. Tip. Aldino, Via de' Renai, Il • Tel. 8-85 GIUS. Illl.TERZll. & flGill - Batti E'DITORI B. CROCE - Saggio su/[o Hege/, seguilo da allri seri/li di storia de/[a filosofia, pagine Vlll-454 • • • • L. 6,00 Il scn:1torc Croce h:1 r:1ccolto in questo vo• lllme, oltre :1 SllOm:iggiorc s:iggio sullo 1-fegel (CiOche è vivo e ciò che e morto ,ulla filosojindi J·legel) gi:\ d:1 tempo es:iurito e riccrc:itissimo, e che resta fond:imentale ncll:t profond:1c s:igace 1 s,·isccr:lzione, per Jir cosi, del pensiero del grande filosofo di Stoccarda, altri s:iggi che lo coadiu– vano e lo compiono, giaccht nati per lo più d;i occ:isioni polemiche intorno al primo, si s,•olgono però come piene originali tratt:vio ni a illuminare particolari aspetti e problemi dell'hcgelism o. Se il compito della filosofia moderna è di studi:tre lo 1-fegcl {>Cr criticarlo, porsi uella sua covente storic:1 per serbare tutta J:l iienialit:\ ,,it:tle della su:1 speculazione, rifiutandone le !"Corie: ricono• scere insomma Hcgcl profondo di fronte allo He– gcl superfici:ile di alcuni discepoli e ,avversari.,.. tant o che si ,può <lire hegelìan:imcnte clabor:it.1 negli ultimi ann i, iiìtlt:tli:'I: in FranèH~irr'lnghil– terra , tutta la mcditaiio?1e più vi"a che nella sto– ria contcmporanc:l aspetti un futuro, i saggi del Croce rappresent:mo uno dei maggiori sforzi e dei più fecondi tenta th 1 i in Europ:1.per sistcm:ire in una superiore comprensione l;i critica dell'hc- gclismo . · Altri s:aggi seguono nel volume concerne nti la storia della filosofia dal scc. xv all'alba del xx, da Leon:irdo al Kant, allo Schclling, allo 1-!crbart, dal Vico e dal Galian i al Dc Sanctis. al Nietzsche, al Wundt, nei qu :1.li tutt i l';iutorc mira a un:t critica i1uegr;ile dall'alto , che di1 :il tempo stesso comprensione e giustificazione sto-– rica non meno che programm:1. di nuo"i problemi da impostare e risoh 1 crc. Nè minor prcgi·o del libro è l:1.faci'e spiglia– tezza e lcttcrnria cur:1. con cui è scritto, senza astrattezza d'astrusa termino logia ma con chia• rczza, precisione, trasparcn1:t di stile, ch'è im– mediata rivel:l,.ionc di pensiero, perspicuità lumi– nosa nel m:lneggio delle idee, e non ultima ra– gione per cui il Croce ha potuto oggi tanto in– teressamento risvegliare in lt :1.li :l per la filosofia anche nel pubblico dei non filosofi, nel quale l'intelli genza dei moderni problemi del pensiero sar:\ di molto rischiarata da questo volume di s:1.ggi:l "ivaci sprazzi. Dirigere comml11lonl e vagli■ 1111 C111 edit rice OIUS. LATERZA « PIOLI, Bari. LIBRERIAPOLITICAMODERNA ROMA • Casella Posta le 29 - ROMA È pubblicato • ARCANGELO GHISLERI LA GUERRA E IL DIRITTO DELLE GENTI Un volume di 172 pagloe In caria Lire UNA i: un libro di scienza e di batt:l~li:l. Confuta le buµ:ic e ie ;iberr:1.zioni del nazionalismo di tutt i i partiti. Socialisti, rcpubblic;ini, clericali nessuno ,,i è risp:irmiato ; e di tL1tto si d:\ ragione con molte pagine di note e document i. SOMMARIO La spedizio11r. • Aggunlo • La colt11rndellarea– zione - Le tre gra11dimr.11zog11e - L'obliala espe- :·iTJ"p::!''JJ"'Z :;:1,;1,t~e- (f: ":;;g,.;:f ~ i'':t:Jft:'J;~,: - ge11ti - La tradi{_io11e ilt11iam1 negli scriltori - La tradizione italia11a11ei fal bi. la tradizione italiana nl Congresso di Giue-vra - La guirra balca11"ica • Il progra111111n di ,1\,fo:zti11i• Gli errori della « bella :11erra • • 1 popoli bàlra11ici - APl' ENDJCJ:

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