L'Unità - anno II - n.23 - 6 giugno 1913

, .. .,. . ,. • ,, problemi della vita italiana. Si pubblica il Venerd l in Firenze - Direttor e GAETANO SALVEM INI - D irezione e Am ministra: ione: Lungarno Vespucci 12• - Abbonament o annu o ordinar io Lire 5 per li Reeoo e per i paesi italia ni dcfl'Aus tria e della STiuera; per l'e stero Lire 7,50 - Abbooamcnto sostenito re Lire 20 annue - Un nu mer o Centesim i io - Conto corrente con la posta, Ann o Il - N. 23 - 6 Giugno 1913. SOMMAR1O: I mu tui per gli edifki scolastici, L' Us1T,\ - lt saogue dei povul , L 'UNIT,\ - La. statistica dtl lavori pubblici, L'U. - I p,utiti del lavoro nelle colonie iogfesl, DoRA 8. MO!'-TEf."IORE • L'UNITÀ - I nodi al pettine, C. CAR AN ? ·D ON\'ITO - It eonc rd ismo dell' Unii.i, P. CARADJO:LLESE- Ete.fanllul buroc r.1tlca, ruoli chiusi e sla lo giuridico, AGRICOLA - Per eU opo1GOU dell' Unltà. I mutui per gli edifici scolastici. D11ra11lt il prim o stmtSlr t dtll'am,o scorso, il Mi11isftro della P. I. si tsibi ;,riodi cnmmlt, ogni mtst, alf ammira:siom , allt1 gral,/11dù11 della na•ioue, puòblicaudo I, 11oli11ie dei prestiti, che secondo la 11011 mai abbaslan• a lodala ltgge Cn – daro erano concessi via via ai Com1111iper la coslr111siot1e o riparaa ione degli edifici per le scuole 1/eme,r/ari. E noi stguivamo 1>a•ie11tm1111/e fopera del ln– '"""n"lo Minis ltro come fombra segue il rorpo ,· , fa cendo via via I, somm e(Unità, ,rum.i :aJ., :a7, 4.f), andavamo 11ola11docl,, i prestiti erano qua– si /ulli assorbili dai Com w,i più riccl,i delf Italia s1/le11lrio1'ale, e che così v11 iva sempr epiù lum i– nusa,,111/e doa mttnla/a la nostra ajft rm az ione cl,, la ltgge Credaro tra sia/a /alla per comba t– ter, fa nalfabelismo solo nei Com1111i più ricchi co11c111/ra/i nel Nord, , ;,r consolidarlo nei Co– m,mi più poveri del Nord I del Sud . A 1111 /rallo il Alinislero rinm,-eiò alla Jegilli– ma so,l,lis/azio111 di glorificarsi mese per 111ste dopo che i pr,slili foss,ro co11cessi ,- e prefer ì a11- t1mu1iare i11preudemsa i11blocco i prestiti, che i11/111dtva f are a ciascuna provincia 111/tesercirsio .19.1a-19rJ. La riparl iBiont sarebbe sin/a falla nelle seg11111- li propor.-ioni : Jt1lla ut11nlrlon.af1: L. I' ◄S0,000. cioè O,SI per 1biu.nfe. ,:cnm,k • J,-tSOooo, • o,6o per abi1an1e mcrl dlon.111 e iaofc • 3,1SO,OOO,• o,66 pu :abiu cte. Comin ciava a corrtgg,rsi, fi nalmente, il vtc• cliio errore, per cui gli ai/lii per l'edilie ia scola. slica erano da/i prevalt1tlem111le, 11011ai Comtmi che ua110 piri poveri, più arretrali e pn-ciò 11011 si facroo110 a11a11/i ptr chiedere., ma a quelli che tSStudo più riccl,i, ciol ave11</011e 111110 6isog110, si lr01.Ja11a 10mrgl io ;,, grado di 11/ilùusare i fa– vor i delle l,ggi. La gi us/icia cominciava, fi11al- 11111lt, ad tssere prtsa in consid1ra:,io11e .fi11a11- che nei /rivi e negli a11gipor/i della Minerva. Nlll' mm tmsia rc, per allr~, il fausto evento, 11oi110/m;omo (11 . .f.f de/l'Unità ) che il Mù,isfero 11011 mau cava di fa r osserva re come q11alme11/e • 11011pochi co,mmi avevano già j>ralid,e ;,, corso alla da/a della p11bhlica~io11tdella lrgge indipe n– dent emente da lla ripar tizione fatta . ,- , P,-tsm– lavamo il de-plorr 1XJl1 sosp, llo cht • in ling11a po– vera, quella riserva volesse dire che la riparli– ~ioue a11111n.tialai11dicasst solm11111ft le somme minime assrgnale alle provi11cit1, al di là delle quali ci sarebbero sfati dei supplemmli a vaulag– gio, dei Comuni più inlraprend e11fi •· Purtroppo 11011 e' i11gmmavamo. lnfalli , dalla noia compie/a dei pnslili co11- ctssi per edifi:si scolaslici 11I seco11do semest re del 1912, risul/a la srg11t11/t dislri611cio11e reale: h.ilt .1 u 111ntrlon,1fc I I.. 4 s92. 92s ccnt u le • 9~3. '}00 mcrldion.al e e l1olc " 1.179. 300 Durnnl t la pr ima mtlà de/J'tstrcfo io .1912-13., dunqu e, il i\"ord ha consumalo già più della som– ma assrgnalngli, 11u11/rt il Ctulro ltn follo 11111u, di 1111 ltr!Jo dtlla strada, , il Sud ha ancora da. van/i a sè i sei stlli mi a11cort1 i11/alli di qutl che Minerva aveva cosi solnme meu/1 proclama/o di vol,rglf ,-iservare. Ed ora aspe/limno In Ji11t dd secondo stm erlre dtll 'tsercic io per mi surnrt1 ,lrfinilivammle lt pro– porcio11i tsalle dtlla nuova lurlupina/ura dtmo– crnlka . L'u ~tT,\. 11 sangue Or è un anno appunto, nell 'U11ità del • 1'8 giug no, parl ando della ingiustizia san – guinosa, di cui - auspi ci i deputati di tutti i part iti , e in prima linea , natu ral– me nte i deputati socialisti - sono vit– time g li emig ranti transoceanici , ana l– fabet i, disorga nizzati, prevalen temente meridionali , i quali pagan o 8 lir e di tassa d'imba rco al Commis sa riat o di emi– grazione, e vedono una parte di queste 8 lire dist ratta per l'assistenza agli emi • gra.nti europei, meno incolti, organizza • ti, pr eval entem ente setten trionali, preve – devamo che a qu esta ingiustizia non a– vrebbe reca to nessun rimedio la tesse ra ferr ov iaria del prezzo di una lira mess a a disposizio ne degli emigranti europei. E presen tava mo il sospetto che questa tassa molto ... fantastica avrebbe peggio – rate le cose. e Mentre la emigrazi one tra nsocei:1nica- no iscri– veva mo - contribuirà semp re al fondo dell'em i– grazione con due o tre milioni all'anno, la emigra– zione contin enta le non contribuirà che in propo r– zioni assai limitate ; nel bilancio preven tivo 1911- 13, dist ribuito or ora alla Can1era, sono stanziate appena So.ooo lire, su un'ent rata tftettiva di circa 3.goo.000 lire. E gl'istituti di patromllo e le orga– niuazi oni di assistenza per la em igrazione eu ro– pea , che già prima del 17 luglio 19 10, ci~ quando non aveva no nessu n diritto a fruire del fon do del· l'e migrazione, non si stancavllno mai di chiedere sussidi e aiuti, dive,,/era ,mo assai più esigenti dopo cl,e anche la e111ignr zione co11/i11enlaleco- 111i11cerd. a conlribuirt nlf oudo dell't mi,graziotu: e se nel 1910 la emigrazione contin entale pesava sul fondo dell'e migrazion e 1>er 219 mila lire (di– scorso di San Giuliano, 20 giugno 19 10), chi sa a quali pro porzioni arriveranno le pre tese da ora in poi • · Non abbiamo avuto bisogno di aspet – tare mo lt i anni per ved ere rea lizza te le nost re previsioni. Il 4 ma gg io la Camera ha approvata una legge per la riforma dei se rviz i per la emigraz ione europ ea. ponendone, co– m'era na turale, le maggio ri spese a carico del fondo della emigrazione, che è ali– mentato prevalentement e col sang ue deg li emigranti trans oceanici. La Vit a italia1ta alt'cstcro, nel suo ul– timo numero , co mmenta com e segue qu esta nuova ladreria: e Non è ciuesta la prima voila che noi elev iamo la nostra voce contro l'in giustizia CO.!it lui ta dal fatto che gli emigrant i contin entali asfflrbano gra n llart e dei suss idi des tinati annualment e alla orga– nizz.'\Zione ed al funzionamento della tutela di Srnto dell 'E migraz ione. Sebbe ne la nostra voce abb ia finora apporta ti scarsi risnltati, noi 110 11 possiamo far sfugg ire q ue– sta occa:,.ione per elevarla ancora una _volt a. E chiaria mo: la tutela di Stato in Ita lia non è fatta con i dena ri dell 'E rari o, dei contribu enti, ma c. sclusivamen te con la tass, d' imbarco che viene paga 1i:1,per il tram ite dei vettori (societ à cli navi– gazione), dagli emigrant i che si rec:rno al di là dello Stretto di Gibilt erra o del Cana le di Suez. So no qu esti g li unici emigranti i qunli han no per– messo e permettono, con la loro contrib uzio ne obb liga toria, la creaz ione e il funiio namento <lei• l'u fticio centrale de l Comm issaria lo e degli uffici succu rsali che questo ha n Milano, alle stazioni o e a Gino Bianco dei , poveri. frontitra dell' Alta Ita lia, ai porli di imbi:1rco, nei paui di Europa. Sono essi che dànno, inoltre , i denari che permettono al Commissar iato di sussi• diare i diversi Istituti ·Privati di tutela degli Emi• gntnt i, i qua li esis tono qua si esclusivamente nei paes i che da nno contr ibuto alla corren te di emi– grnzio ne continen tale, non a quella tra nsocea nica. Come e perchè il Comm issariato dell'Emigrazione ~ la Com missione Parlamentare di Vigih,nza sul Eond ò dell'Emigrazione siano .!itali indotti a sna– turare il co ncetto del legislator e, che voleva pro– tetti, con i loro denari, soltanlo gli emig rant i tran– l()('eani ci, è facile capire qu ando si con sidera che l'emigrazione contine ntale è compo sta prev ale n– tem1.:.nte di Lombard i, Piem onte si, Venet i ed Emi– liani ; e IR emigraz ione transocennicn è, invece, for– mata d" Siciliani, Meridio nali, ed, in parte, da Ligu ri. l primi sono colti ed hanno coscienza della loro forza , i secondi sono analfabeti ed incapaci di organizzarsi. I primi ha nno deput ati che pen • smo princi()Almente a\l' intere5 se gene rate. degli abitanti delle loro region i, i seco ndi sono rappre • se ntat i da deputati che si occur,a no unicament e dei loro clienti perso nali. li progressivo devolvers i del fondo ch:ll'emii,raz ione a favore de i conlinen– tall è stllto fa tait". E, men tre vediamo ogni gio rno ~mlgli0rars i i servizi di tute la degli emigran ti con– tinent ali, .1ssis1iamo allo sface lo dei ser vizi di 1u– tela degli emigranti tran.'W>Ceani ci. Contro ques to sta to di cose qualche deputato ha reclama to, ma è stato facilmente tacit·ato; e, per tacitarl o, I:\ legge de l 19 10 creò la cosidetta les– se,·a f trrovia ,·ia, acq uista ndo la qul\le gli em i– granti conti nentali hanno diritto .lei nvere un ri– basso sul prezzo del biglietto, d0 l paese di origine fino Alla ~azio1!e di con fine. Mentre, pe rò, il pa• gamen to dellA tnsi-a d' imbar co per i tran socean ici è ohbh'ta/o ,-io, l'i:1cquisto della tessera per i con• tinentalì è facol/ali vo ; e mentre l'imporlo della prima è di o/lo lire, il prez zo della seco nda è di ,ma /fra, Nonost~nte que sta diflerenza, i buo ni ra ppresentanti dei transoceani ci alla Camera si accontenta rono, e tutto fini 11. Mn il pili buffo è eh" la tesse ra 11011 produ ce nulla per chè 110 11 si vende, per il fatto che la Direzione delle Ferrovie di Stal Ò è stata cosi a,•ara nello stabilire ,•antagg i a favo re degli acquire nti della tesse ra, che soltanto a pochisJimi emigran ti convie ne di acq :.iistarla. ln– lant o la nu ova legge, ttslè ;1pprovata dalla Ca– mer a, aume nta ancora le spese nece~ rie ad or – ganizznre In tule la dei conlinentali. Quand o fini,;). que sta ingiuMizia ? Rei è possi– bile ch 1 e .-lla Cam era i depu tati liguri e mer idio– nali non riesca no a farla finire , ed a resis tere alla press ione dei deputati selte ntrionali, intellige nti, allivi, compe ten ti, per chè il Fo nd o della Emigra – zione l'Ìa amministrato con maggiore eq uità, e pcr– chè ad esso cont ribuiscano proporzio nalme nte an– che i cont inentali, e quest i finiscano di esse re i manlem,li dai trnn soce:rnici ?, S i noti bene : di qu esta lad reria sono r esponsabi li in egua l misura i depu– tati se tt entri ona li con la loro attivi tà a fav ore de i loro elettori, e i dep utat i meri dionali con la lor o indiffere nza pe r tu tto ciò che può interessa re la po vera gente dei loro paes i. E nel succ hiare il san g ue de i pove ri emigra nt i trans oceanici, preva lent emente meridionalì , a vantaggio deg li em igran ti eu ropei, preva lent ement e sett entri ona li, si trovan o d'accord o fra i deputat i set• tcn tr ionali i cle ricali che succ hiano per conto della Bonomelliana, coi socialist i che suc chi ano per cont o delle istituzion i lat'clte. Contro questa lad rer ia cleric o-socia– list a, è necessario combattere risoluta– ment e e intrasig entemente fino a che giu stizia non sia fatta. È nece ssa rio, come scriv evamo l'anno scorso e come ripeteremo sempre , che le entr ate e le uscite dei due fondi sieno te• nute distin te, in mod o che non sia pos– s ibile nessuno sto rno a dan no dell'uno c– a va ntaggio dell'altro . Se i cleri ca li e i socia listi del Nord int endon o orga nizza re l'assisten za per i loro elet tor i, bisog na che si adattin o a fare i filantropi a spes e proprie, e ri nun– zino alla comoda abitudine di far e I ge – nerosi a spese altrui. L' Unità . La st ati st ic a dei lav ori p ub b lici. li Botleltino de/f Ufficiodel Lavoro ha l'o ttima abitud ine di pubbli care petio– dic amente la stat istica della occu pa zione– nei lavo ri pubblici sotto la dipen de nza e la vigila nza degli Uffici del Genio Ci– vile. Nel fascicolo del febb raio 19 13 (pa– gina 196• 198) è pubblicata la statistica del 19 11. E da essa risulta che dur ante quest 'anno il Genio Civile dette lavoro per 9,139,696 giornate , cioè per circa 100 mila gio rn ate più che nel , 9 1 o. Sarebbe desiderabile che il Bollettino non pubblicass e qu esti dati stat istici in bl occo, ma li sudd ividesse secondo le reg ioni. All ora si ved rebbe che di qu ei 9 mliioni di giornate di lavo ro la massima part e– si conc entrano precisame nt e nelle reg io• ni più ricche d' It alia, cioè in quelle in cui c'è men o bisogno di « mett ere in va– lore le r icchezze latent i •, come dic e l'on. Turati. E se si pubblicass ero, divis e semp re per reg ion i, le stat ist iche di que sti ul– timi dicc i anni, si vedrebb e che tutte le ag itaz ioni social iste per e metter e in va– lore le ri cchezze lat enti • sono finite sempre con un aumento di lavo r ipubblici in que llo sole reg ioni, che di questi aiuti avevano meno necessi tà. Pe r es. dal co– muni ca to ufficiale pubblicato dai quot i• diani del 26-27 aprile sull 'esecuz ione della legge per frontegg iare la clisoccu· pazione , risu lta che da l 14 dicem bre 191 2 all'april e 191 J sono sta ti appaltati 6 mi– lioni di lavori idraulici e di bonifi che alle so le cooperative, dei qua li oltre 3 mili oni per le sole provin cie di Bolog na, F errar a e R.avc nn a. E le spese di que– sti aiuti sono fatte da tutta l'It alia., cioè an che dalle reg ioni che più avreb– bero bisogno di esse re aiuta te, ma re– stano semp re abbandonate perch è igno – rano l'arte del ri cat to. Invece d i parl are in gene ral e di lavo ri pubblici destinati a svi luppare la ri cchezza italiana, i dep utati e i coope rato ri socia – listi dovr ebbero pa rla re sempli ce mente di lavori pubbli ci des tin ati a far guad a– gnare un po' di soldi ai lor o eletto ri e ai loro orga nizzat i a spese di queg li alt ri proletari, che non sao no gr id are e che sono cost retti ad emig rare per fare le spese cli tutti i parassit ism i ita lici, com– pr ese que lle elci lavo ri concessi agli elettori elci candid ati socialisti. ~,ra allora non po trebbe ro più affermar si tutori dei diritti del e prolet ar iato in tutt o il mondo >. l' u. L'Amminis trazione è aperta tutti i giorni dalle ore 8 alle Il.

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