L'Unità - anno II - n.6 - 7 febbraio 1913

L' UNITÀ Unt ultima parola sui Non intc111..levo ass olutame nte nel mio articolo ·su / Coujim "dtll'Albania de l n. 1,913 de1l'U11ità di chied ere ,,I Fobe rt i, come si suol dir e, carie ;,, lavo/a. Volevo soltanto sottoporgli fonti di– verse dal1e sue, quasi per chiede re se non gli sembrassero di tal peso da indurlo a modificare parziahn ente .l e sue opiniori (U,iit,ì, n. 3}sopra un punto secondari o rela tive ai confini della me• .,fia Albania che deve costitu irsi. I limiti dello spaz io m' impedi scono di di• scutere partitam ente i passi delle opere generali, su i qua li il mio cortese contradditt ore riti ene saldamrn te basa ta la propria tts i. ri.Hbasti sol- 1ant o, per ricambiare il suo riguardo con uno altrettan to doveroso, di scegliere una pubblica– zione di A. Bakl.1cci, fra le molte , che conferma assoluta mente l'es clusivo alban ismo dc ll'in tiera zona situata fra il Drin Grande e la Bojana, nonchè di qnella del Drin Bianco. Lo scritt o è .questo : Dal Mo11/mtgro al golfo d' Amhrocia: Co11sidr,·a:;io11i elnografich e. (Boli. Soc. Geogr. lt. 1902, pp. 208-:t7). Il confine etnico setten trio– nale de ll'Alba n1a è fotto passare deulro il Mon• teneg ro attual e per 13 linea seg uente : Antivari -monte Sutorman- Zr1bliak-P odgoritza -lagh etto di Ricavaz press o il m. Com. Aggi uuger ò che le pubbl icaz ioni m1striache anterior i al '78 desi• gnan o l'estr emo mezz ogiorno della O,ilmazia , da Cattaro in giù, come Albania austriaca, e che Spitza a N. di Antivari conserv a tutt ora il co– stume ed in pan e la lingua albane s<-. Conclusio– ne: ,. Il domini o alha11ese .-.; agi lt1quindi cou pieno ,iirillo f ra il fium e Boja11a, i versa11/isellc,,lrio • ,,a/i delle Alpi e/te for ma110fqrco Scutari-/pe!. 1 il Dri no Bianco, il Drino Nero, i versanli occi· dentali del Grnmmos ed il fiume Glykys. A"osovo ,lis/mt<,ta fra bulgari, strb; e valacchi, l'Epiro i,rftriort t for irnlale occupato dai grui t dai 'l.la – lacclti, potranno ricadere sollo /'i11flr1r.n:;;alba• 11tse? Ecco to ur domanda """ quale io ,·ispomlo a mnli11c11oree non sen:;;a tsi/<1:;io11e ,ugat iva• mmlt • (ib. 2 12). li Fobert1 allarga però la discussion e por– tando la io un campo dove mi è imposs ibile, t:on di~piacere, di seguirlo. Egli ritiene pe• .ricoloso invocare il crite rio della 11a:;io11a• lilà al/ualt, sia pur in combinazione ai coef– ficienti geografici cd econom ici, per i rima • ncggi ;.unenti di frontiera: da ta all'Alba nia la vRllata del Drin Bianco, oggi popola ta di alb a– nes i, ma che fu ser ba nel M. E., egl i tem e com– promesse le spe r,mze della Venezia Giulia e di Tr ieste , che per un fenomeno mrnlogo ed in gran par te m1tura le vaon o ogni giorno pili mescolan – d osi di sloveni o di ser bo-cro ati. Ebb ene, pur spieJtnndo mi la torza di tali considerandi sen ti– mentali, cflscient e del dover e nostro di difen• der<", di aiutare ogni seg no d'i talianità in t,,1/e que lle terre , non credo di dover insi stere coi lettori dell'U11it,i sull'impr ecisione estrema, la confu sione, i rischi impli citi nel criterio del Fo– berti . Dove fcrnw rci, infatti, pe r trovar e qucl– l'auno normale al qua le ricon durr e la distribu• zione normale de' popo li sulla faccia della terra ? e dove sareb be (crollat o il papa to politico che potè compie re qu:ilche volta un'a zione simil e ne' sec'oli pa!:>Sati) l'aut orità internaziona le suf– licicnte a ricondurre le nozioni sct)nfinnnti dentro i termini sancit i dalla commissio ne de– limit:1trice? Mazzini, mera,•iglios o suscit:.torn di idee e mae stro di coscie nze, non t:rcdo pc1ssa esse r qui pili guida escl usiva :t nessuno . O non dovremo, per questa par te, rivolgerci piutt osto all'altr o polo, il r<-:.1lis tico, del Risor– gimento: a Carlo Catt aneo? Ecco con quali par ole .sintetizza va I.iene il pensiero di Cattane o uno dc' pr imi agitatori triest ini, Pacifi co Valuss i, rin da l '.18: .. Fra lt1Sl,w ia meridio11ale che sorge e l'/l a– li a che /on1t1 di sè, s/111110 qursti parsi misli come 1111 auri/o di co11gi,m:;;io11e.... li lt111po de:.:edai• dcrr quale delle due civillti, la più giov ane o la più 111·cd1i11,possa g ,uul,1g 11arlrrre110 sull'a/Jn,... For st fra q11akhc strolo la Dalm a:;;ia cg li trllri paesi lilonm ri dh.•ermmo s/m,i t1JTallo;ma il mt~co m igliore di lt1sciarc che gli slavi corra no .-:pedi/i urrso i loro l11mi11osi destini, i di lasciare ,,,, /c,:rmo 11e11/ro fn, i 1/uepopoli, come lo frcr ro la ,u1/11rll I! lt1 sloria. Bisogna J,trsuadrre quri nostri f ralelli " rimt1uere buoni amici dei crfla/i e dtgli altri slavi. Clre se, com 'i! nalural,, cronli .:ssi 11011 possouu divrnire, fiu cht almeno l'opera /mln dtl tempo 11011 abbia dc:ciso /i 11tralchlltr qucsliom· ddl c 11a:;;io11aliJi, 1 rinurngmro volt11tù:ri confini delrAlbania. f ra ilaliaui e slavi terreno promiscuo • (cit. in Vt,·ASTH, Jrredculismo adriatico, 113). Nell' ipotesi, che tutti deprechiamo, di una scompar sa dell'elemento italian o cli fronte allo slavo in qu<"lle regioni {come scomp arvero gli slavi di fronte agli albanesi nella vallata del Drin da loro per qualche secolo dominata), non mi sen tir ei alla tto di s1iggerire al mio paese la poli tica della conqui sta arm: ,ta e dtll a rinaz io– naliZ7:azione for:tosa di genti ormai gravi tant i verso l:l Slav ia meridional e. Col che non si dice che tutt i i problemi di confine della nuova Ita– lia (e a maggior ragione nel Trentin o) nel Friuli orienta le clebb:rn rimaner risoluti in eterno da l• l'armistizio 25 luglio 1866. La divisi one dell' Eplro, Son ben lieto invece di const atare un accordo complet o col Foberti quan to alla delimitazione del confine :1lbanese merid ionalè: la linea del Tratt:1t o di Berlino alla Grecia, ma non Gian. nina . Non si tratta qui (come alcun i pensan o) di • queslioni di tlellt1glio • da risolversi sul terr eno per mezzo di commissioni arbitn ,li, ma di un pun to essenz iale di vita o di morte pel nuovo Sta to. li distacco di un Epiro greco o greci zzato, da ann ettersi all:iGr ecia.clall'Epi ro magg iore o bassa Albania, dove gli albanesi e i romeni, a parte ogni violenza ed ogni truffa, prevalgono, s' im– pone veramente: probab ilmente sul Glykys o, quanto meno, sur una linea che lasci all'Albania la pia zza forte di Gia nnina. Nell' imp ossi bilità dì rnlutar e qui in base a sta tisti che esa tte ed imparzi ;ali la disloc;1zione par ticolaregg iata delle maggi oranze etnic he (1), il problema devesi int• pos tare ancora sul punto di vista centrale , ge. neralmente amm esso in Italia: la vitalità del nuovo stato, tenendo conto quanto si può pre– ciso dei precedenti é delle condizio ni local i de l vilajc t. V,ve nell'Epi ro maggiore o bass a Albania la più gra n par te dei duece ntomila ru meni o kutzo,. valacch i <lell' Imper o Ottomano. È chiaro , quanto ad essi , che nel!' imposs ib:lità di rivendicazion i territoriali irreden tistiche, separa ti come sono rlalla madre•patria, il compr omesso miglior e consis te nella loro aggr egaz ione, colle debite garanzie scol ustiche cd eccles iastiche, allo stato alb anest", dove si troveranno sparsi dovunque come piccole isole nnziona li. Consangui nei, secondo i più recen ti ~ludii, all'elem ento illiri co non romanizzat o, oss ia agli alban esi, essi diedero chiara pro\ •a del loro stato d'animo fin dal 1881,quando l'ann ess ione della Tes sag lia alla Grecia fe' cess are d i colpo la lra11- suma 11.:fl dei (>astori valacchi del Pindo verso i suoi piani , pro vocando l'emigrazi one inte nsa e poi la decr1dcm:a dc' comuni romeni tlella zona di l'l e;1sa dove si trovano tuttora numerosi re• nitenti :1lht leva militare grec a. L'lti111: 1ncntc, il grand e comizio romeno tenuto a Vienn a il 6 de• cem bre sco rso sott o la presidenza di Per\"isc Hinw, albane se di Ocrida, e del prof. 13 alamn..:ca, romeno di Valona, segnava l'ap erto fr:1tt:rnizzare dei tlue clementi. t; n accorg imento sul genere di quello ncccnna to sarebbe l 1 11nicn.sodd isfazione possi bile verso una piccoln nazionalit:'lbalca nica, che ne merita veramente per l'att iva ope ra di progresso civile e per lo slancio patrio ttico con cui ha corrispos to in vent'anni nll' inizi:,tiva su• citatfic c di Apostolc-l\largariti. A <1ucsta osse rva zione si aggiungono e ven– gono a con\"aliliarla altre d ue di J1'l n min ore momento. S::nza Gianni na, come senza Scutar i, le due stor iche capitali della Tosk eria e della Ghc– ghe rin, l'Albania che sorgesse sarebbe un corpo decapit:Ho. Un paese, senza gran di città (quale (Il XC'!X Congres..o Jei h O,i onu,listi lcmllo a Roma, nel 1~.I) il pal1ioo, 101ffeno V, ;\ , U,echi a. a11>0;:~i:Ho d:i.D.:n·i1c llmrn ,l11c1to1e a1\ora ,le!l11 l<i~i•t• 11l61111ù Ji U,u~d lu , :wev.\ p1upos:o :alla ••·i ,ono atodcn Il• fo.,u u ione eh una C<munin iono J, 1!.lt:1 e1uo pei ,nc,1,.11cati d'un sopraluo11:o 11 K.olc1u1i• pe r 111 cosu u~ione d' u11a uria etno1,t1a6ca 11!!,,ml ,h ft : la pr opo sta, ptr me,chini 11p.cchi, c•dde. Fu po,ò 1ipo,: a1• l'a nno scguen le do.I p,o(, U~IJ•cd •l Congr euo nazìon11le di '-lila no, ,love fu solennen1c nle approv .. 1:0, ..• per euc,r fatt a pa1t Are •itli :uchi1·1i. S: b. seco nda ri1oh1t1one. u1,a volta 1anl o. non fone llata llC• çadem i,:1. 1· 1-.:urnp.l dc,l1beun10 ti lrover d ibc oii:11 1011°0.::cb:o un ma1eria!e etnografico un po• meno frammcnta ,io e 1op1a– tut10 meno pauf onalo di quello cho 1i conl ieua nei 1·arii me• mo,11.,,la deicli inter. :ss.in li. Tutte le c~ite c1nog1:afìche oicgi u .uc,11 comp,ua <111clladel .:'olariael h l ultt ono per qu el che n !.,;ono le fot1ti fstaun iche, , ar gia toriJ sulle quali eue sooo Gino Bianco t separa to dall:t Serb ia il Montenegro ) oggi è destinato preventi vamente ud uno stcntnto vi• vacchiare sull e soglie della civil tà. Ora si pensi che l'Albania dovrà proba bilmente sac rificare per rngìoni politiche Dsknb ;1lla S erbia e forse nnche ~lonastir alla Bulgn.ria, bcnchè l'elemento albanese si trov i nella ci/là in maggi oranza. Ebbene, che cosa sono allora, se non grosse bor • gate Dura zzo con i suo i 10.000 abitanti, Elbas– sun co' suoi 14,000 , Val ona con 9 .000 , Tira na .e Bcrnt con 5 o 6.000? Nessuno d'essi si presen– ta, nè ora, nè nelle prossime probabili t3 quale centr o di entità tale da poter servire ali' im– pianto di quell' insie me d'org anismi amrninistrn• tivi, econom ici e cultu rali che sono indispensa – bili ad uno stat o moderno. Solamente Scut:1ri e Giannina si trovano in queste ~ondizioni, sia per il valore numerico de lla popo la:.:ione, sia per il sib7mficato storico sia :,oprnt utto, per la loro J>OSizionc commer ciale, politica e milita re. Giacchè il nuovo stat o dovrà pur ave re delle frontiere ~trat eg1camente difen– dibili mentr e la Greci a conquisterà nel golfo d'Art.a una formidabi le base mili tare e navale in faccia alle isole jonic : fidarsi è bene !... Sen no e giustizia ,·ogliono che la trattazione dei J>roblemi, di Scutari e di Giannina , non sia sdssa , di fronte al MQntenegro, come di fronte nlla Gr<'cia. T al chinro para llelismo si è ri scon– trato del resto nelle stesse vicende della guer rn, s,•ohasi in amb edue i settori propizia all'ese r– cito turc:o quivi fatto nova rnente scudo e non più mart ello della nazional ità alba n<'se. Data Giann ina alla Grecia, si sarebbe costretti a ce• dere prima o poi nello stes:,o modo Scutari al Monten egro che può accamparvi egua li, se non più fort i pret esti; ma C'On quello stesso tratto di pen na si verr ebbe a sottoscrivere in prec edenza la non-,•italità albanese ed :1 decretare la rivo– luzione in permane m:a nei Balcani. Nè serbomao l, oè elleaohg l. Non credo che convenga all' Italia, nel momen • to pres ente, nè una poli tica eccess ivam ente ser• bofiln. quale 1~ropugna il Conitre della Sera, nè un'altra addi rittura elle nofaga come vien proda • mala dal la St ampa. {Acc: nno ai due principa li organi del pensiero liberale del Nord che, in fin de i conti, ci governa ). La prima sacr ifichere bbe alle imperia listiche mire delle due dinas tie serbe i nostri più seri i int eressi nell'Alta Albania; ma l'ahra rischia di :alienarci simpati e, che a un de– terminato momento intern:11.ionale (.>0trcbbe ro pur esscrCi preziose . Non sempre si gioca im– pnncm ete ai birilli con interi paesi, sian essi la Grec i<to, puta caso , la S, dZ1;era. L' Itali:, ha d:, reclamn.re subito e senr.a am– bagi, in nome ~uo e non come mandataria della Tr iplice, l'effettivo riconoscimento cieli' ind i1>en• denza albane se per par te degli alleati collo sgo m• bero serbo e montenegrino dell'Al ta Albania e collo sbloccam ento greco della Bassa; deve far sen tir la sua voce alta e competente nella que• s tione dei confini ; de,·e far amm ettere una de• legazione alba nese insieme a quella romena a part ccip:1re ai n<"goziati interbalcanici di Londra. Con che autorit:\ mercanteggerebb ero, getton e di scamb io, i negozia tori turchi di fronte agl'in– viat i !,ak an :ci unn.regione dell'Imper o, che sanno preventivnm cnte non dover loro, in ogni caso, appar tenere di fott o mai più ? Poi, a liquid:izion e compiuta, verso gli alleati che la sua energ ica nzionc verrebb e necessaria– mente in questa fase r1d urta rt-, trove rebbe I' I– talia più d'una eccelle nte occas ione a dimostrare il proprio benevolo interess a1nento, svilup1>ando una politic:1, che (divc rsnment e th1 quella della .\u str ia) tenda :id avvici,iarli , ad eliminarn e gli attr iti, a forma re della Confc J crazione Balcanica quel tutto omogeneo e duratur o, che pesi qual– che cosa ncll:, vita int enrnzionale e che poss a evc ntu.liment e cooperare col gioco d ei nostri in• tcressi . i\\ •'!vo accen nato nel passa to articolo, un po' come a una lid la utopia, nl progetto di una più intima unione fra il l\lontenegro e la Ser bia . Ebbene, il cmu,rd sembra fars i probabilit:l, se m• pre meglio definita, di legami doga nali e mili– tari (v, Corriere del/i, Str 11, 15 genna io). Se mbra che una forza di per5ua~ione i1,sita alle cose lm·ori a ricondurre i popoli balcan ici sulle vie della logica e a cercarsi sulle loro diretth ·e più natu rali dei compensi pili reali della sopra ffa– zione. Badiamo ai nos tr! fini, di assec ondarli e lii non disturbarl i troppo coll'ope ra delle no– stre diplomazie. Com'è forse il caso pe r la Greci a. Un comu - 243 nicato II Stefani " di colore molto oscuro, datalo del 14 e rib :idito il 25 gen naio ci ammonisce che • fltalia ha modo di favorire la Grtcia ,.,, a//rt queslio11i • come compe nso alla sua adesione per la ricostitu zione della sovranità turca su tutte le isole conqu istat e dalla sua marina o libera te da n<'i nel corso dell'a nno passa to. lo no!l intendo di trattare di nuo,•o su queste colonne la questione dcli' isole dcli' Egeo, che è stata svolta cli proposito ed, a mio credere, as– sai felicemente da C. Or don (n. 47 1 1912). I re• sponsabili della nostra politica es tera son soli probabilmente nel momento attuale ad .-ver la prova che l'evacuaz ione turca della CireMica sia rea lmente condiziona ta per noi <la una resti tu– zione pura e semplice di Rodi e del Do<lecaneso alla Turchia , sia pur conso lata dal funeral e di terza classe d'un firmano imperi ale di rifo rme. Nè vog lio affacc iare anche per assurdo l'i potesi che la ritardata partenza dei soldati <li Enver bey,contr o i q,1ali non ha luogo frattanto ness una azior?e mil itare, dipenda invece pr oprio da qu al• che pattuizi one segre ta agg iunta all'ultimo mo– mento al Tra tt ato di Losanna per evitare che le isole, app ena sgombra te da noi, pot esse ro veder soddisfa tto da parte della m;.dre -patria il loro voto di annessi one. l\li limito a rilevnre che sembran o assai meno limpide e conv incen ti altre rnoti\'azi oni tutt odì sbandi erate dalle ~olonne della nostra stampa pili o men accesa mente naz ionali sta, riguardo alla propost a italiana sulla sort e dell' isole. E– sprim o il timore che le sugg estioni di questa stampa non abbian o a far acccuare troppo fa. cilmente alla nostra pubblica opmi one l' idea di una specie di permuta fra I' Epiro (quello mag:• giar e beninteso) alban ese e non conquista to dal – la Grecia contr o l' isole grec he Jcll' Egl'o. Essa sotto colore Ji soddisfare il nostro orgoglio na– zionale, finirebbe collo scomodare (e a nostro danno, in definitiva ) due pedine dello scacchie re balcanico, per non mette rne a posto nessuna. Ao11a, 26 cennaio 191J. El ;G ti~IO VA !:-.A. POS TI LLA Nè serbomani 11èt llmof<1gi,amico Vai11ll:d'ac• cordo, Ma m anche nlba11oma11i. Per questo ci stmbra doveroso f-1rt le 11osh·epiù ampie ristrvt sul vt1lort di cerli comi~i t1lba11rsi • ,·,mu ni twuli a Virm,a, e sulla teoria che la esislm :,a di,,,,. citi vt1lacufo11i ;,, alcune zone co111rrmi11i al ler– ritorio compallam eult albanese debba essere co11• sidt ra/1 da sè sola come moti vo /,gilli mo ptr aggregare qutsli ltrrilori alt Alha11it1 E sopra/111/0 cerchiamo di 11011 p,rdert di visla il problema fo 11dtm1t11/a/e dd f11J11ro t1sstl/o ;,;– terno de/I'Albm ,ia, la r11im,tonomitr 11011 de;.,e tS• S(rc lt, masclura o il veicolo di uua più inlms a e più lt,rga i11jl1u11oauslrinca. [I problema dei co,,fi,,i, comepiù volle abbiamo spirgalo, t come del reslo la s/esst1 discussione /m il FobtrJi e il Vt1i11a dimoslrtr luminom • meule, 11011può rssere decisa co1111ess1111rigido criltlio 11C g,ografico, ,,è t/ 110l(rt1fico, ,,; slor,co, prrchè qursti criteri fmmo a pugni l'11110 col– /' t1llro, e ms s,m crilrrio bas:a dt1 sè solo " i11- dicare "'" ' sicurfl vit1d' uscila i11qurslo lt1btri11to alh,mtu -1m1ctdom. Bisoguerir, prrlnnto, che il problema sia dedso a furia di compromessi e di fr1wsa:;;io11i rteiproc!te: c!tt si cltiama110 com– promessi e lra11sc1:io11i appu11/opere/,~ si riconosce che rm crilerio assoluto di ,liscrimi11a:,io11t 11011 esislt, E in qursli compromessi snrtbbc nssurdo prcltmltrr. clte 11011avessero 11ess111pe,o lr. con • quistc mili lt1rifalle o da fare dagli Sta /i ba/ca- 11ià. Cltr. Sculari e Gia11i11a sù 110 nlba11esi o 111011• trgriue o grrche, cou/ess iamo che e·111/rrtSSll solo fino " ,,,, cerio p,ml o, vislo e co11sidcralo che altr e ltrrt piti o mw o albmU'Si dez10110 nectSS fl· riameult essere aggregat e agli Stt11iviciui, salvo che 110,, si voglie, coslilttirt I" g ra11de Alb<111it1, che si rslmd crr.bhe n /111/alll Jft1crdv11iat com – premierebbefimmclr e il Stmgillccalo di 1\"01.1i /Ja– ::;ar I Quel che c'i nteressa assai, è clte r Albania au • /011oma, con o seu:,a Sculari e Gùm iua, Sili dltl0• nomn sul scrio e nou per bur/fl. E s11q,u slo 11011ci snrtiam o 11irute (IJlàllo lra11- q11illi. Per tst mpio, che cosa t staio palluit o / m Ila/in e A11slria rig uardo al prolt/lomlo dri a1/lolici del ' Albania ... . ar1/01toma ? Ecco ,m punto, su cui sarir oppor/11110 fc,ure gl i occlti bene spalaucoti, mt11fredisc11liamo i11tor110 cri/a cslr11sio11e geo• grafica, ueassaria pel normal e svil uppo dr.Inuovo Staio. L' U:-.n.\.

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