L'Unità - anno I - n.42 - 29 settembre 1912

• problemi della vita italiana. Si pubblica il Sabato in Firenze - Direttore GAETANO SALVEMIN I - Direzione e Amminis trazione: Borgo Ognissanti, 40 - Abbonamen to annuo ordinario Lire 5 per il Regno e per i paesi ita liani dell'Aust ria e della Svizzera; per I' estero Lire 7,50 - Abbonamento sostenitore Lire 20 annue - Un nume ro Centesimi IO - Conto corrente con la posta. Anno I - N. 42 - 28 Settembre 1912, SOMMAR 10: Un anno dopo , l.'U NJT,\ . - Confronti tend enzi osiJ. P. S11.vA. - Ancora sul Problema delle Alleanze . F RANC RSCO Fo1unn1 . - Fecce toste!, l\li;a, - L'ortodo■siR cattolica, llA1.111;,.:o G1u• 1IA!'-:0 - La riforma della finanza comunale, G. I...AKANO- IJmnTr o. - Gli ■tudeoti cr oati io Ungheria, L '1TA t.l,\NO IN Al:STlllA . - La posta dell ' " Unità >: L'J ::tdo,.ado, G. ~I., G. SANNA, G. ~AI.VJ0,11N I. UN ANNO DOPO Otr .. tr_i I'. l 'ni t.'\ e,u,· _ 111'1l',11mii 1 ; rsa1io d.,•//" ._1 0• '*-- .. ~ -,h rlliara ::10,re di Klll'r, ·a a/111 'li1rcltia. 01;.1;i - t} fari/e · ;,,111m.{!'h1arlo .' - /111/i ![ N o,/[a11i ;.rra11di e pirrini del na::ioualisnw pili o meno ban– cario ed aff,,ris/a ris11011rntfl110 di iuni alla JJUQ• '"' KIQrù, l' )frandt•::::;(ld'//11/ia: 11oi a quel r/a– more, rltt! j)olrdd, c' aurlu: a;,•,:r,: lo SéQpo di s/o r– din • t· di fa r dimotli rare, pr efe riamo opporre qualch e njlt>ssione t! qualrlu· ricordo di 110 11 dub– bia opfH,rl1111ilti . Nirordùrm o l'odu si11smo 1111 po' similt: ad ,ma uhbrùrra/11ra rm, rui fu arrolla la dichiarar;i oue di )fflerra; la rnm•a rabbiosa sca/eua/11 ronlro i pochi pessimi sti oppo.,·ifvri; lo sl11pr/ ure11Ìc' ba– ;ra_([lio di ,·os,·r ill11sio11iron rui l'armala parli p r r la p.1s,cJ,:~i.11amilitare, i,, me:::::o al ro11u 11.ro del/' H11r11papl<r11de11/t', 1·,•rso lr: terre prome.<.se dallt.: mir.rbol,~11/iricchetrar, verso gli drahi aspel– la11/1a hn ,ro 11aperte i libaal ori. Che r1J.m rn ltt di /111/0qm 'f/o, dopo 1111 a 11110 1 La . /JflSft'.t{,([Ùl/a milit,1re è mutala i11l1m,1ra, dif – jir,/ e, st111Jr11ùo;w t:-11,•rn, ; la ro11q11isl,1rhL· si sa– nbbe doz'llla spint:n·e iu but;·c ;•il/ario sa al/' i11• kru o (trii} 11d/'olloh r,• /e n •t''l'll Ira il Co,•t:nto e i ror rispomle uli di ;r11rrr a l11pole111irap,•r auom– pag-11are il rorp o di sp;·di:::i01u· 11ell'rma 11=ala /) ,1 a,u ora limilttltr a pod1i r/1i/0111dri quadra/i pre sso la coslll: ;rii .,./ri,bi ,rspdtauli si sono 11111/ali ; 11 ostinali 1· irr ,'dudbil i a;,z•cr.rnri: /'H11rop11 è dif– /ide11/1• od oslik ; le tlesrri :io 11idi rirc/Je=:e e di lc'sori sono .!fior110 per ,,rionw abba/111/ee dis!rullc d,, """ rrilirn obhit:lliM b11sala sulla veri/ (! e sulla ,·t'a/1,1 ; la ,r111•rnt di r,•de11=io11t.' e di ron– quisla appa, ·e og-ui ,1:ior110 pitì ndla sua Iri s/a luce di impr esa di spu ula:::ioll(: •·0l11/a e mo11/ala 1/all'alla jù,amra osrillank Ira il c/erira/c /Janco di Roma e l'1·b,·ea /Ja11ra Conm1errù1l1·. 1ì1lf 0 è rnmln'nlo. ~l/a,,lo ,rei ;riorflali ro1tli• 111tlllO ad apparir e, di hm/o i11la11l0, i11lor110 alltr Tur r/Jùt sl rt'nut/11t· biS",1(11osa di pare 1' i11lor110 al– i ' i11101i11e11tc disl!rt'ga111t•11/o ddk /0,· =1· arabo– l11rd1,·, qud/i' 110/i::,ierhc .1rùt romin rim•,1110ad apparire tlt'/l' o//ob, c:dd/'<111110 sm rso... Tale il lrislt: bilancio delle disil/ 11sio11ie deg-li ,·rr o,·i. dd esso possim110 po · for /1111a contrap– porr e la br/lll pro. •d di OY,t[tmi:::=ll=ione e di ;,a– /or e data dlll/' esurito 1' dalla /lolla, e l'e11er;ria e la cosla11:::11 r/J,• il pao, · /u, moslrlllo di fro ulc ali' imprna n·l·r•la/asi ass11i pitì dijJirile ed aspra ,li qmllllo 111·ss1uw ,w,·sse pn ·iiislo. Il /J,lt!st•, in ,l(t:11,·1,zk, J appllr so uu i /111·(1, mi– .srliur1.·ass11id,:· suoi ,1.,"o:·e111ll11li,k' suoi n1ppre– Se11la11/i e d,:' suoi ,1,rior11a/isli ; /la da/o pr ov" di sa,,r,r,·:::=a e di buon .te11so, sped al11101/e di /ronle 11gli sra/111111,a/i k11/ali. 1 i rlr'i 11acrio11alisli, dit·elli " spiu_;.r1•r,· il KOl'l'r110-:·, rso pa:,c ,:srhc impr t·se. Sp rri11111 rlll' qu,·slr pro. •c di mt1l11riM e di Sll,([,i;e=::a 11()11 ri11w11.t:a110 i11/t'romk . La si/11aeio11e in l.!.:uropa 11 gr,n•,· assai: Pl'r di più si mr:Jicina rap iduuu·11/t.' il 1110111t.·11l0 tld l,: g-raudi derisio ni rlte do:•r1111,10 ddo ·111i11arr e fi.ssan· j>t•r ,,ari a1111i Id posieioue ddl '//alia 11dla poli/ira i11/enu1:::io- ""''· /11 /ali rirrvs lan=c. r piu rlu mai m:ussario 1'11S(I ,li qud'e qualild di so,f!,t(CC:3a,di prudeuea, di J~·rm, ·ec" di rui. s,· si arcll um10 porl,i .f!ruppi di sra/11uu111li e di pa =::i. l' opiui o,u: pu bblica ha dato pr o:·t1 in qut:sli ulli mi mesi. I rirordi dd 11t1doro1101i/ 11pri·p1 ra/a t' 111011- lflla 11c/li1 slamp" /' i111prat1di 'li·tjwl i. possono i11sr_l[m1re ,, dij/itlan· dd lit~l{"un,tr.J[io ,· ddk mosse di r,·rli ,trit>nmloui 11oslra11i. le ro111p/ir;1:3io11i e k d,j/iro/1,1 ddla po!ilirn n ,ropea, di mi questi 111,·si di .:tu ,.,.,1 //(111110 ri:-dalv /11/10 il :·ario e romp!csso .ft'i110ro, possono ÙtSt')(nare a malu rare ,. a />t·san· k ,k<isio11i, ,1 .,ruardar t· ••crso /'av– ,.,·,,ir e ro11 ""'.f:.t(ÙJre 1·spo· io1:;a e 1·011 ma,tr,g-iore raulda. ' l.,t illusio11i sulk rirr/Jr:;:;,: 1: su/1,1 /"'l' /iliM dt!llc' 1111,n•e rolo 11ic· so110 ormai i11 xnm par ie m dul c. Il /Jil('S/' d,·:•t· ora oppors i ai /m~u srlti p,·oJ:clli di spoe p11hblfrht· e di .tri·amli lm.·ori, r/1,· si lt '11l.mo di :·arare rol mira ,rtg-io di rendo·,: sfrulhz bili lt' rirdu:::::c ddl .r Libia, ma in rca/1,ì ,·o/lo sn,po di fi1;•t1, irl' pvdu' ,ttruppi di rapi/ali• sii e di c/r11l/t1l01 i. Si pensi rhi.: qtJd/e .srra11di 11po·,· pubblirlu-, di n,i si :'Il o/ dohzrr hz l.ihia, 11w11r,1110 q1111si11/1·,wu·111t-in ,t:r1 11pari e d '/11.1- lia . do:·,· sotto pi11 llt'tt'SJ't1rù·, J11;·c sono im:ort1/e d,1 lan/c, lr:mfa. Si po, si rht l' /lalitz r icor/,1 lm ,w rora dt1 ris ol:·o,· ,,,, _,r,·a:·issimo prob/e mll i11- len 10: /11 quulionc mtTidio11ak. Solo se /11/111 queslo a:·z·r•,·r,t 1.· u ,l(li t.Trori f ,1u,1/i sl ·n ir( z,111,J ttlmo w ad ,·c•ilarm: dei 11110:·i ,. più ,1[1'/J:·i. pol , ,·1110 dir,· che lfl dura e dolo – rosa n perù·n:rn di 111n•s/1111110 di guerra ha f or– lallJ qualdu t :'llnlaxei o 1/J11,·;1 ok al f,lt.' Sc.'. CONFRONTI In 9uesti Ì.1ltiTÌ1i mesi che ci sepa rano dalla scadenza della Trip lice All eanza è bene che presso di noi il prob lem a delle allea nze ,·enga ind:1gato e discusso sollo i suoi vari aspetti politici , milita ri, li11anzi:ui ecc., perch è il giorno dell:1 sc:1denza e dell,1 eventual e rin – novazione non ci colga, come ~ltre volte av– venne, impr epara ti. Con vi,·o piac ere, perciò , noi dobbiamo salutare le discussio ni che già fer\' ono intorno all'importanti ssimo argo mento,quella ad esem – pio sul lato navale de l prob lema, che de ntro e fuori d' l1alia è .stata solleva ta in que sti giorni da lla notizia della concentrazione Jella flotta france,;\! nel 1'lc:di terraneo: da tanto fervo re di d iscussioni tra tri plic isti e anlitri• plici sti qualch e nu ova scintilla di luce spri z- 1.erà l ~la talora si vedono cert i tripl icist i ad olt ranz a impiegare a sostegno della loro te!>i espedientj ed argo menti cosl tend~nzio si e storti da fare impli cit.11nente dubitar e della bontà della tesi slessa, e da rendere molto guardinghi quelli fra i lettori che non han perduto ogni senso cr itico , circa i motiv i d i certe c.:unpa gne. Qu esto aJ ese mp io, accade di pens:ue, al lorch è si osservano i tentativi. ormai quasi qu otidi :tni, per depr ezzare sui giorna li e sulle ri, •iste dav ..nti all'opinione pubblica italiana, la efli.;ienza militare della Francia Perfin o i gio rnali umoristici si sono dati a questo gene re di spor t : vedere per cred ere, le tirate antifrance si con cui settimanalmente il G ,urino J.1eschino delizia i suo i buoni lettori ambro siani ( 1). Ma le forme pii.1perico lose e d,10nose di siffatta propaga nda, sono quelle in cui la capzios it:\ della tesi si riveste della se• riet:\ di un ragio nam ento serio e spregiudica to, in modo da dar l' im pressio ,1c dell'obbiettività pili serena e del pili rigoros o 111e1odo scien– titico. Ecco, esempio caratteri stico fra i tanti, nel num . 79; del la N1101 1 .1 Ant ologia un :u– ticolo « Pericolo di guerra europ ea? » in cui Giu seppe Pol'l:t, .esaminan do la pre sente situ:izion e inl ernazional c e le pro spetth·e delle gue rre che pot rebb ero trav olge re l'll alia, trova m odo di is1i1uire un confronto tra l'eserci to franc ese e que llo au,.triaco, co llo scop o impli – cito di far risaltare la superiorità del secondo ~ul rrim o, e, quindi, la convenie nza per 11 I– talia di rimanere atlacca ta all'Au stria la quale è pii1 tem ibile dell :1 Francia. La capz iosità de i ragionament i del Por t:1 è tanto più d ifficile a coglier si a prima vi– sta in qua nto egli dice delle cose vere ed esatt t>, prese a sè ed in p.1rticol:ir e, poggiando i suo i dati su autoritit mil itari di alt o \·alore. L'errore e il dif etto della dimo strazione è essenzialmente logico: sta nel modo arti ficioso con cu i i confro nti fra le forze mili tari de lla Francia e que lle <lell'.Austria sono istituiti. Qua ndo si inizia un con fronto fra due ese r– citi, il primo punt o natural e di part enza è il (1) Cito, ,·ome sommam ente cara tter ist ico, l'art. int itolato: ,. La con\'enzione navale francc•rus• sa • nel Guuino del 25 agosto u. s. È ormai troppo lung:. la ser ie di ;.irticoli di car~1ltere politico-nazionalista che compaiono sul C11cri110 da quan do C scoppia ta la guerra. t proprio il caso di annoverare tra gli enett i pern iciosi della guerra anche quest 'ulJbriac:1turn nni or;alista da cui così stran amente è sta to deformato un gior – nale umoristico, che era una volta il rnppresen – tant e dfl più ec111ilbra to buon senso borgh ese. TENDENZIOS I paragone fra i loro rispett ivi effettivi ; umerici. ~la qui sarebbe :ti Pona cascato subito l'a– sino, da ta l:1 gran de superiori t.'1 numerica de l– l'eser cito fra ncese su quello aus1riaco . C he fa egli allor a? - Q iand o parla dcli ' eserci to francese, per no n ci1arne gli elfett ivi e la po– tenzialit ii, si trincera dietro questa osserva· zio ne: « Qu i non è luogo opportuno per elencare i batt aglion i, gli squad roni e le batt erie che si potrebb ero mettere in campo da una par te e dal1 1 altra 1 pcrchè 11011 sappiruno quali forze siano desti11a1e ad agire nei diversi scacchier i d'opera zione nell e singo le ipotesi di guerra, e pertant o non si potrebbe ro fare che delle con sidera1.ioni cerve llotic he •· Teor ia gi usta ~enza dubbio e basata sulla realt3: poicht', in caso d i guerra, la Franc ia non potrebbe rovescic1re su di noi tutt e le sue forze, lasciando indif esa la frontiera te– desca. Ma è teoria che ha valor e genera le, e dovre bb 1 essere applicata an che :,!l'Au stria. In– fatti, nel caso di una gue rra contro di noi, 11 Austria 110 11 pot rebbe mobilitarci contro tutto l'e serc ito, ma dov rebbe tenere alm eno 100 1 000 uomini fermi solo in Bosnia-E rze– govina, senza con tare le difese al confine rus– so. Im·ece il Port:i, q uando viene a p:ulare de l– :•AJ stdv., -:;,cppone seuz'altr o che I'Austl"i:.1. ab· bia le mani asso lutamen te lib en: con tro di noi, e a p. 483 -.p)4, Jopo aver enum erato con gra n cura tutte le opere di difesa e di offc:sa austriaca al confi ne italiano, parla delle 48 divisioni che l'Au stri a può mobilit :1re in un att i11101 de lle mitra glia tric i, dell e batterie di mont agn a ecc., cosi che l'ing~ nuo lettore, sbalord ito da quel fracasso d 1 :irm i e da que l numero di armat i, resta coli' im pressione che l'Au stria sola è mina ccios a e formiJ abi le, e che l'un ica no– stra salvezza è di getta rci nelle sue braccia! E con questo metodo proseguono i con· front i che... , non confrontano nulla: esaltando la preparaz ione e i mezzi de l\' Austria, tacendo o sott acendo o deformando que lli de lla Fran– cia . Si en umerano con compiacenza i tele– foni di campagna, i binocco li, i materi ali da pont e, i ca111ionsautomobili di cui sono prov• viste le divi sioni dell 'esercito au~triaco (p. 48-1), e nulla si dice dei corrisp ondenti serv izi nel• l'es ercito france se, qua si che questo ne fosse privo. Si parla (questa è :mche pili grossa) degli aeros tieri :rnstri aci 1 delle scuole areo11au– tiche1 dell 1 ,1cqui sto di dir igibili e di areoplani per l'Au str ia; e nulla si dice de lla Francia, mentre anche gli inc omp etenti sann o che in folto d: :1vi:1zione, per materiale e per uomini, l'ese rcito fra ncese è il primo del mondo . Si parla dell ':1do1.ione e distribu zione d i una le· nut:1 gr igio- bleu per <-1uasi tulle le trupp e austria che ; e per la Fra ncia si dice che « il minis tero della gue rra non ha ancora preso nessuna deci sione circa la trasformazione del vest iario, dcli' eq uip agg iamento e dell'arma– mento del la fant eria » me ntre proprio nel - 1' ultima grande ri vista d i l.ongc hamps il 14 luglio è sta io fatto l'esp erimen to della nu ova tenuta color reseda! Alle ope re di difesa au– s1riache al contin e, tre lung he note sono de– dic ate a p. 483 1 irt e di cifre e di dati ; per co mpenso nemmeno una riga è consacra ta a dire quali sono le dif ese da no i oppost e con – tro i prepara tivi austriaci {e sl che in qu esti ultim i anni , a detta di tu11i i co mpeten ti, le nost re for tificazioni al confine orientale hanno fatto grandi prog ressi !) ; e ,1cmmeno una riga è consac rdta a parlare delle fortificazioni , francesi all'opp osto contine occide nta le ! _. Nella parte ded icata alJ'esercito francese le prove della tenden1.iositl del Port a si inco n- . tran o ad ogni passo. Ecco a p. 47 3 accen- . nato il solito preg iudiii o che i governi de-· mocr atico • parlam en tari siano poco prop izi alla dife sa e alla prepara zione milita re, quasi che tutt e le esperi enze di ques t' ull imo cin– quanten nio non stieno Il ad insrgn arci che i paesi in cui gli aumen ti di spese militari incontra no meno oslacol i sono proprio quelli a regime democra tico-parla men1:1re : la Fra n– cia ava nti tutti ! Riconos ce a den ti strett i il P. (p. ~So ) che . in Fran cia il sentime nlo patri ottico ha pro -, fonde radici e la pre paraz ione morale alla guer-t ra è perfe tta ; ma subi to si afiretta a dire che l'e sercito francese è ben lungi dall'es~ere un mod ello di perfezio ne. Ma quale esercito è un– mode llo di perfezione? ( I }. Cit a il disagio mo– rale deg li uni ciali fran cesi, che dice dovuto in pane a cause sim ili a que lle ch e hanno torm entato i nostri quadri lino a quando il , tocc asana dell a guerra non le ha fatte sparire. di colpo (p. 48 1), e non aggiung e che pro-,. babilm ente accadre bbe In stesso in caso di·. guerra anche nell' esercito francese. Giacchè– prop rio questo non bisogna dime nticare quan• do si fanno computi di eserc iti e di forze militari in previsione di una gue rra : l'effetto pro dotto su di u11 1 organizz:n ione milit are e su di una compagi ne nazionale da llo stimolo stra ordinario di una gue rra. Nell'es ercito fran cese il Porla tro, ·a a rim– prov erare e la discipl ina di persuasione spinta 1 all'es tremo >. Ma <hti i temperament i latini, è proprio il P. sicuro che non sia preferibile il soldat o-indiv iduo al soldato -ma cchina alla tedesca? Il prob lema è per lo meno discutibile e discusso. Mo lti uHiciali che combatto no in Libi;1ricono sco110 che i nostri attuali successi (1) A prop osito di q uesto, è oppo rt11110 ,:itnre la seguente notizia 11ppars1-tnel mun . 12 settem– bre del Giornale d'Italia: LE MANOVRE AUSTRIACHE ,. Giun~e t.b Riva <li T rcn tl} destand o i più sva riati commen ti, la 11oti1.ia( ri ferita da l Gior– nale d'Ila/in) che le re..:enti ~raneli manovre au • striad 1e svo ltesi nella Curni ol:t, sono riu scite così infeli cemente d:1 impressionare quelle au- · torità. militari. J\nche i servizi logistici furon o constatati <li deficienza assoluta . ,. Causa il pessimo veltovag li:une 1to qualche compagni a di soldati obbed endo agli sti moli dell'ap petito e stam..hissi ma si rifiutò di mar– ciare. ,. Akun i si lasciarono cad ere esausti sulla via ed alt ri <lecise ro <li <lisert:1re. " Per colmo risultò la <leficenza di qu elle for– tifìcazioni e la inettitudi ne di parecchi alt i uf– ficiali che verran no ce1tamen te collocuti a riposo. " Gravi difetti di organiz zazione furono di– mostrati anche nei ser\' izi di s,rnit:\. u Il g:r.nerale Conrn<l e perfino l'ar ciduca esr.o – sero apertam ente un nrnlcontento vivissimo 11. Benint eso che da ques ta notiziH nryi non vo– gliamo <lcd11rresenz'altro che in cttso cli guerr;1 l'es ercito aus tri aco presen terebbe tali deficienze. È estr emam ente dinicile calcol:tre a prio ri l':1n• <lamento e i ris ultati di una gue rr a vtr a: se questo calcolo si potesse fart\ la ~11crr a scop – pierebbe immed iatame nte! Vogl iamo solo ins i• ste re sul fatto che anche gli altr i eserciti , e non soltanto il francese sono ben lungi da ll't:ssere modelli di pr.rf ezi o11r.

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