L'Unità - anno I - n.16 - 30 marzo 1912

problemi . della yita italiana. Si pubblica il Sabato in Firenze - Direttore GAETANO SALVEMINI - Direzione e Ammrni razionc : Borgo Ognissanti, .O - Abbonamento annuo ordinario Lire 5 per il Re2no e per i paesi italiani dell'Austria e della Svizzera I per l'e stero Lire 7,50 - Abbonamento sdstenitore Lire :ZO annue - Un numero Centesimi IO - Conto corrente con la posta. ... Anno I - N. 16 - .~ O Marzo 1912. , S0:\ 1MARIO Le bilan ce della demo crazia, MuG. - A propoaito di rifo rma tr ibuta ria . UN \'BCC HIO CONS~\"A TORE. - A ncora il viaggi o di Bevioo r , 1\1. P. - I «iooa■l m agl1 tr al i, Rooot.FO M0Noo 1.1,·o. - Dogane trip oli no e inte res si merid ionali. C. MA KANE l.1.1. - Ill usioni t rip oline. G. C AR.ANO--lJ oN\' ITO . - Veu o una lega d'uomini di buona vofon tà ? A LIGIIIERO (C IATT INI, I.' U NITÀ . - 1..'on. Eu &enio Cbleaa. - La poeta dell' " Unità ... / foif ali ddl'avvocnlo. G. R1cc nrnR1. - l ramment i di v ita ita liana. A. m. . Le bilance della democrazia. L' organt{{at1011e magistrale della provincia di Bergamo ha diffuso in questi giorni la no– ti{ia documentala tu/I, e'1ormi e sistematiche violtq ioni, che delle leggi sco/aslicl,e si commet– tono nei comuni d; quella provù,c ia dalle im– p ,r anti e impervers11nli ammini slratio11i cleri– cali. I p arli/i popfJlari se ne varranno nalural– "'m t, p,r combatter e gli avverur i calloli'c, nei f uturi (un po' lontani , a quanto pare) comi{i elellorali ammin,Slrativi; il loro organo di Ber- 1""'" ha già comincialo a halfer, il chiodo. E sta "' "': noi che non siamo sollo questo punto di vis/a certamente sospelli di sellorismo, non abbiamo nulla da ridire, ""{i troviamo di buona lega 11nanticlericalismo che miri ad imporre ai cattolici l'i mpero dtlle leggi, massime quando s,' trait i di leggi sull' islru{ione. Se r,on che uno di i grandi prole/lori J,I po– polarismo in provincia di Bergamo è - se non andial#o trrali - ,m u na/ore dal nome esotico, clN fu /J IJ p, r divenire, onni oddielro, gran maestro della Massoneria. Orhtne CO!Jlui, che ùpira , dir,'g1 la coalitio ne popolare riu scila di rec,n/1 vi/l(lriosa nelle elet•'oni amminislra– tiw di Trtv i'glio, tiene sollo le Sl4t ali protet– trici 1111 prof 1SS4rl dtll a IJil!IJIII /,cn ic11regia di Tr~ itli o; , infischiandosi tli ogni legge, gli ha f allo da p iù l, mpo affidar, l' incarico d,/la dire(1't>n1 di della !JCNOla, violando il dir itto di un altr o profes!Jore, eh, ha ri'corso fino ra al Mi11isl1ro della Pubblica Istru tùme, invano. Su questa viola1ione di legge e di dirill o lta nrosso inlerr oga(i"one al Mù,i stero /'011. Can,e– roHi, drpulalo ca/folico di Treviglio. E alla do– manda ha risposto alla Camera il sollomli,islro, OH. Vici11i, non negando il fallo, no" negando l' ill,golilà de/fa llo; ,na cercattdo di trincerarsi di'elro la for111a inesa/111in cui era f ormulala 111domand11del Camero11i, e rùlucn,do tutta la queslio11ead u11a bega e/e/forale del deputalo ca/folico. E l'E strema !Ji11islra trovò mollo / a– u la e di huo11gusto l'all usione : e giù a gri • dare conlro il cleric"lr, come per celebrare una villoriOsa "fferm a\ione ,li pri 11ci'pi. Il deputalo clericale di Tr4,'t•igl io f u mosso a protestare co,.tro l'arbitrio commesso nel suo collegio, propri fl da desiderio sinrcro di giu– sli;Ja ? Sarebbe sia/o cosi /entro della legge e del dirillo, !,e "I posltJ dispu lalo, co11proc~di– menlo ancl,e più illegah: di quello drnu,,cialo da lui, fo sse sia/o tl01#i'1alo 1111 buon clericale, the at•es!Je potuto rendergli, a momento oppor– tuno, quald,e b11on scn·i\ ,"oek llor,,I.:? Il dub bi'o, ;,, questo genere di fa rcentle, t1on è 111ai f uori luogo. Ma nrss111sospello sulle inllfl\ioni p11ò lo· g li'tre il f allo clu a Tret•1'glioil ftli 11islfro de/– I' islru:Jo11c, p er f ar pi'Ja re a un !Jmal ore a11li• c /1.rk alt, /,a violala l,1 legge scolastica. E se clii pr olesf,1 {' "" de ri'c,,lt cù) mm diminu isa in neS!JU" ,nodo il ilot•tre di og,,; g.il.m/1101110, ancl,e se sia d' Eslrt ma e anlidaùa le e mas– !,One, di 4/ar ragione" chi ha r.1gione e di e!Ji• gere per fui/i , su fui/ i il risp, llo ddl " legge. Demotra{':, è p ur ,mche, se non t'i11g,um1"amo gr ossohmamcnlt , suhordina:J o,,, d, lulli alla lt'gge. E il dc ricaHsmo 11011 si comhalle con lt sopr,~o t,;Joni Stlla,·i'e, ma col d~Oi}l/d&rc, ;,, opposi;Jo,rc al sd larismo tl t rfrale, il srulim wlo I, il ,.;sprllo dtl Ji'rillo di /11lli t /., rt!,isltll{a tonlro /'a , bilri o di chi11t1q11r. I dtmocralici anlid erfrali di 911d di & rga• n,o 11011 rimmcera11110, nd la / 11/ure tlc{ioni am- tninislrative, ud allegg iarsi a vimlici, oltrtchè del libero pensiero, anche del rispello ,11/lalegge violala dai clericali. lita se in u,; caso o i11 pochi ca,i e i11genere i11folli i cas,~ in rni torna loro possibile t comodo, si mellono anch' essi !JOIIO i piedi la legge e ogni ragion di dirillo; se il Ministro democralico per fa r piacere al !Jenalore democralùo viola una l,gge che esso avttia l'uffi cio di far rispellare e appl icare; se i deputali democratici trovat10 /11/10 questo di loro pima soddisfa{ iom e appla uJono il Sot– tosegretario democralù:o, che fa la burle/la in• vece d,' giustificare I' allo illegale; con quale di– rillo e con quanta speratt{a d,' esser creduta potrà poi la democra{ia alleggiars i ton/r o i clericali a vi11dice det r1Spello alla legge ed alla giusti,ia ? 1 Oggi la Minerva è in piena dtmocra,i a. I l .Ministro è democralico. l i Sollominislro è de– mocratico. E alla Minerva '10tt c'è staio mai, dopo ,· bei tempi di M,si, ,!,e " ", del resto, anche lui democratico, ,m cos} f rrquenle e sùle• mali'co dispre{{Odi og"i legge, Ji ogm dirillo , ,li ogni giusli{,a, come da '"' anno in qua, !,O/I O A proposito di Auai opp ortunam ente ed efficacem ent e Luigi Einaudi ha richiamato nell' Unità, n. I 5 1 la au enzione di tutt i coloro che non sono deputati pr ofessi onist i, sulle ingiustizie e su-– gl' inc onvenie nti , che presenterebbe una nuo– va tassa sul red dito glo bale, qualora rim an~ sero im mutati gli attua li congegn i di ac– certamento dei reddÙi. I quali co ngegni sono pr ecisi pe r i redditi dei pubbl ici im piega ti i co– mi ncia no a rallenta rsi e fun zio,ia re mal e, allor– chè si tratta di redd iti fond iari i sono come la prov erbi ale tela di ragno, allorc hè si tratta di reddit i indu stria li e professionali. l' at– tuale sistem a tribu tario italiano è il parad iso della ricchezza mobile ; il purgator io della propr ietà fon diaria i e l' infern o dei pub bli ci im piegati. Nel parad iso e nel purga torio, poi, c'è un magg io r para di so e un mino r pur ga– torio, via via che ci si avvicina ai redd iti cioè ap partenenti a persone o a gruppi socia li forn iti di magg iore capacità di pressione sugli agenti delle impos te. A proposito , anzi del la facilità con cui i pezzi grossi riescono a sfuggire all' imposta di ricch; zzc mobi le, sarà bene den unc iare all' o pinione pub blica anche le evas io ni dei giornali . li Corriere de/I.i sera, per es. paga per un reddito di sole L. 1 I 6.1 50, mentr e tutti sanno che i soli stipen di e g li onorari deg li' scrittori, che do n ebb ero anch 'ess i pa• gare I' imeo sta, am mo ntano ad una som ma assai supe rior e, e che inoltre gli utili netti annui deg li azionisti super ano il mezzo mili one. Occo rre, dun que, perf eziona re il con gegn o deg li acce rtam enti, e int rcdurn e dei nuovi. Uno di ques ti congegni nuov i dovr ebbe es– sere la. nullit à deg li att i non regi strati. l a De– stra, ai suoi temp i, ebbe la eroica idea di di– ch iarare nulli tutti gli atti no n regis trati, affin• chè g li « onesti » ital iani si per suadesser o una buona volta ad ottemper are alla legge, la quale pr esc rh·e la reg istra zio ne degli atti contrat– tuali. La inosse rvan za è causa soltanto di multa. La Dest ra vo le\'a punire l:1 inosservanza con la nullità dell'a tto. Con questa legge , tutti gli att i sarebbe ro registrati : e mo lti reddi ti e indizi di redd ito no n sfuggirebbe ro all'oc• chio del fisco. ~la i leg•li e i leg ulei "gri da– ron o allo scandal o : co me ! una inadempienza fiscale costitu ireb be causa d i nul li1.ì di un il sole J 11lgido della demo&ra(ia a11/enlica C bol– la/;_ Si è à;r ivali persino ad abrogare co11un tl«"'ret'!, per certi casi determinali, una precisa d1Sposi\io11e di legge, con uno di quegli arbi– tr i, d,e P elloux f or/lm,ifamwl e non potè ·ad– durre ai suoi /empi contr o I' Estrema come pre– ce,lenle storico per giustificare i s11oidecreti. Cosi è falla , it1 /Jalia 1 la democra{ia. Le sue bilance son f alse. I democratici u5urparono negli ant1i passali la fid ucia del pttese, pro/e– slatJdo co,r/ro le iniquità dei conserva/ori; ma giunti oggi al potere, si rivelano eguali in /11/10 e pt!r tu/lo a,' co11senia/ori / e fo rse peggiori, cl,è le mo!Jc/11 aff amale sog/ 1"ono esser più cat– lit1e e più fa slidi'ose delle mosci,, satolle. E 11ei par/ili cosl del/i estremi ne!Js1mo sente il bisogno di demmciare queste bilance false della democratia ·; nessuno sm le il dovere di ri11negare certe solidarietà: f a11t10 lulli a co– p rirsi a vicenda ; una mano sporca l't1ltra e tull e e due spor cano il viso. Ed ecco la nece!Jsità della no!Jlra ballaglia: cor1/ro i demot ralici prr la ,lemocra{JÌ1. Mug . riforma tributaria. atto cont rattu ale? apriti cielo I I cavilli dei legulei, però, ser vivano a dissimular e la vo– glia di dilende re dalla tas a di ricchezu mo– bile i.,olll •fr•ri . li il disegn o di legse n1111• fra gò, alle urn e, per un sol voto, e il m ini• siero Minghett i fu battuto . Chi oser ebbe oggi rich iam are da lla dim enticanza la vecc hia idea? E chi la voler ebbe fra tanti deputali e de– mocra t ici - ? Un'altr a riform a utile, anzi necessa ria, a pre parare la nuova tassa globa le, consiste reb– be nell'in trod urre in Italia il sistema ing lese, che non amme tte nè per la rend ita pubbl ica, nè per le azio ni di società prh •ate , tito li al port atore, ma tutti i titoli sono nomin a• tivi. A nche una riforma d i questo gene re fa– rebb e strillare sul serio chi sa quanti dep u– tati di Estrema Sin istra I ( 1). Mt nlre, però, il lavoro indicalo da ll' Ei– naudi è necessario, ed è co lpa suprema dei poli tican ti di tutti i partit i il mette rlo nel dime nticatoio , f arm do le viste di batters i solo pro o cont ro la nuova tassa glob ale sul red – di to, prog ress iva o no, - io non vorr ei che i p reliminari ci facesser o per dere di vista, o proclamar e in ulile, o deridere la rìforma. Que sti prelim ina ri, in fondo, dovrebbero serv ire , non tanto ad aumen tare il peso delle tas~e quanto a red istribu irlo più equame nte. Cosi il nuo vo catasto - ahi, quanto di là da venit:e 1 - dovr ebbe pere quare megli o il peso della im posta fond iaria : i m igl io ri ac – certam en ti della ricchezza mob ile Jovrebbero, co me l' Einaudi gi ustam ente osserva_, servire a pe rmett ere un ribasso de lle altuali ali quote, che s,u ebbero confiscatrici 1 se gli « onesti » itali ani non frodassero il fisco . Ora nuove im poste o prim a o poi, saranno necessarie. Anche indipende ntemente dal l'a / • /aire di Tri po li, anche ind ipende ntem ente dal (r) Non str11lcranno : stia tranqu illo l'amico consc rv,ltorc : se ue disiuten ssua nno: e I asce• rann o che i conse rvatori continuino a.... conser– vare lo slaltt quo. Ques la è la. l:.tlt ica della no– str ana democraz ia : ignorar e tull e le ,·ere rifor– me democ,at iche, lasciare indi stur ba11 gl' inte· re~si J ci conscn ·atori, e gemere pen odicamen• tt sulla immatura mr,rte del Signor Giorda no Bru no. .V., /. D. fatale aum ento di tutt e le spese. che non possiam o sperare o pretender e sieno sempre paregg iate o supera te da ' un in inter rotto au– mento delle entr ate ; occorre rà, o pr ima o poi , allegge rire le lasse dogana li e le im– poste di consumo ; occorre rà riorgan izzare su basi più log iche e più liber e le finanze lo – ca li. E qu esto non si potrà fare senza nuove form e di im posi zione. E la sola forma nuo va possibile ~ quella della im posta prog ressiva sul reddi to gl oba le, Dirò qualcosa di più. An che quando non ci sieno i prelimina ri prop ugnati dall'Eina udi, la impos ta prog ressiva sul reddit o gl obale, pur essendo una ingiustizia nuova aggi unta alle antiche, mi sem bra che sarebbe sem pre una minore ingiustizia che il sempl ice e co – mo do inaspri me nto delle imp oste anti chf', pur chè fosse acco mp agnata dell' esenzio ne delle quote minim e. Dunque""'"" f acere et allerum non omill ere. E tanto per co min cia re coi prelimi nari , non si pot rebbe esigere che al Par lamen to, ad ogn i prin cip io di sess ione, fossero com u• nic at i ufficialme nte i redd iti di riccheua mo– bile denuncia ti'da ciascun deputate,e senatore? l a pubblicni one talla dall'Einaudi, su cui /11/i i giornali di tu/li i p artili, come ha os– servalo l' Unità, hanno 1111 la congiur a del silenzio , se fosse ripe tut a ogni anno, non man– clw'eblla cli ~ ~ •if,ltct..el llla(L ~ Un vecchio conservatore am ico dell' Un,1à. Ancora il viaggio di Bevione I dubbi suscitati sull'Un ità (n. 15) intorn o Al– i ' autenticità del viaggio di Giuseppe Bevlone in Cirenaica e perciò intorno alla ser ietà delle no• t izie che il llevione dà su queati paesi, mi hanno eccitato ad esamina re prop rio coi mie i occhi co– me stanno le cose. Or confrontando le corrispondenze pubblicate da lla Slnmpa con le da te segnate nel volume Come siamo n11dnli a Tr ipoli, ho notato un' al– tr:t contrad dizione, assa i grave, su cui vorrei ri• chiamar e l'attenzione dellepersone di buona fede. U.11 volume Come siamo a,1(/afi a Tripoli ri • sulte reùùe fhe il Bcvione, torn ato a Trip oli dall a Cirenaica sulla fine di maggio, avre b',e fatt o un vinggio a.d ll oms, da H oms a Tar n•lmna e da Ta rra hun:a a T ripo li, fra il 29 maggio e l' 8 giugno. Jn questa esplorazionr , naturalm ente, il Bcvionc :wrcbbe incont rato ovunque prove di merav igliosa fertilità, ricchezza, abbond,rnu , CCC, CCC, Durnnt e In giorn 11ta del 2 giugno, il Bevione si s.irebbe trovato pr ecisamente ,. in se lla fra Jloms e Msellau, ", sotto ,. ulivi col~ssa li, alti e vas ti come querce, verdissimi, car ichi di frutta, di un rigoglio indic ibile • i di un uliv o di ce che nientemeno " <licci ara bi non potevan o nascon– dere il tronco " i • per giorn ate si cavalc a tr a gli oliveti ,, ccc. ccc. (pag. 99 ciel volume). Or– bene nella · Stampn del 3 giugno è pubblicata una cor rispo ndenza teleg rafica a firma Giuse p– pe Ucvione, in data 2 giugno, da Ojcrba , E Djerba o Gerba C un' isola nella Piccola Sirti, a pili di 200 chilometri ad ovest di T ripoli, mentr e Msel– l.1ta è a circa 100 chilome tri ad est. Dove si trova va il giorno 2 giugno il Devio– ne? A Gerba, opp ure fra 1-loms e Msellata '/ Ad occide nt e o ad oriente cli Tr ipoli? E se il 2 giugno il Bevione stava a telegra– far e a Gerba, dove se ne vanno a finir e gli ulivi colossali e tulle le altre mcra vii;lie compiu te, osst rvate, viste e udite nel viag~io T ripo li• l lo111s-l\-lscllat a•T ar rahum1-T ri1>0li? Non s:n à, dunque, ma i possibile trovare una corr ispondenza di giornalista tripolino, in cui non si debba intravYeder e il sospcllo di una mi– stificazione? ~I. P. ·

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