L'Unità - anno I - n.11 - 24 febbraio 1912

Roma e di K.ipoli, dove pure l'Arabo s 'insegna, principa l sede di <1uesti studii dovrebb e essere Palermo, dove la dominazione araba ha lasciato cosi dur evo li tra ccie di sè nei maggiori manu. menti artistici e perfino nella toponoma stica loca le. Invece ,d.1.- credibile dictu l'insegnamento d'A – rabo a Palermo tace o, per dir meglio, parla po<:o, perc hè il professo re è stato ced uto in prestito graz ioso alla Univers ità libera del Cairo. O nore "•ole ufficio, si dice , sia per l' uomo sia per il paese cu i appartiene, <1uello di esser chia – mato a inseg nar l'Arabo fra gli Arabi. !\fa il trop– po stroppia, e strop pia vera mente che le lezio ni debban o per anni resti,,re al di sotto, trop po al di sotto del minim o legale, senza colpa natu ral– ment e del professore che fa quello che può, q uand o anche ìl minimo legale appar poco per una lingua di cui si deve incominciare dai ru – dimenti, e accanto al professore non si dispone come pur troppo non disponiamo noi, di un mo– de sto lettore. La riprova è <1uesta: che il pro– fesso re Schiaparelli a Roma ha fatto l'altr'anno olla 11ta lezioni. La conseg uenza è quest'altra: che per l'insegnamento dell'Arabo novcllamente istituito nell e scuole tecniche a Palermo, si è <lo\'uto ricorrere a due frati : il magg ior titolo -:lei <1uali é per il primo quello di esser nato ad Ale ppo che, se non sbag lio, i: nella Sir ia, pe r il seco ndo quello di essere scolaro del primo. Come si vede, alla previd enza di Minerva non I FEUDATARI Lo Stato guadagna 35••.• Dalla Ri vista del se,-vi~io millerario nel 1910 si rile\'a che la produzion e tot ale dell' industria s iderurgic a fu, in cifre tonde , la seg uente: Ghisa di 1.a fusione Ferro . Accia io. Tonn. 355.000 » 310.000 • 670.000 Dalla « Statistica del com merci o speciale di im1>ortazi one e di esportazion e dal 1.0 gennaio al 31 dicembre 1910 • si rileva ancora, che fu. ron o importa ti dall 'este ro 6-29.000 tonn. di ma• teri ali grezzi di ferro e tonn. 300.000 di mate• riali lavora ti, cosi ripartiti (cifre tond e) : Jlfaleriali gre::::i {nn. 663, 664 e 674 della sta• tistica) : Ghisa in pani Rottam e di ferro Ferro e acciaio in masse lli Tonn. 200.000 • 400.000 29.000 Afaleriali l,worali (dal n. 665 al 729, escluso il n. 674): G hisa , in geni greggi e lavora ti To nn. 27.86o Ferro e acciaio, in laminati e lavori diversi 272.000 La quantità di ghisa di 1.a fusione, o in pani, trattata dalle varie fonderie per la fabbricazione di ge tti greggi e lavora ti essendo cli circa ton– nellate 55.000, i consumi totnli di mat eri ali di ferro in Italia, nel 1910, furono pertant o i se– guenti: Ghisa i11gtlli g reggi e /avornt t': rifusa in Italia Tonn, 55.000 importata 27.86o Tonn. 82.86o Fo.,-o " ,u d a io /a.10,·ali: 1tazionati importati Tonn. 980.000 272.000 1.252.000 Totale gen erale Tonn. 1.334.S6o Nella cifra globale di tonn. 1.335 ooo i mat e– riali di ferro la,,orato imp ortati entr ano per .300.000 tonn. circa, cioè per meno di un quarto. Lo Stato ha riscosso per i dazi di imporla • i:ione : Sui mater iali /atiorali: Tonn. 2i .86o di ghisa. in getti greggi e lavorat i 272.000 di ferro e ac– •:iaio,lavora• ti, di,·ersi Sui materiali grte~ i: poco meno L. 29.000.000 di . ·-ronn. 200.000 di ghisa in pani/ I•. 2 .000.000 400 .000 di rottrtme di ferro ì . . L. 6.j97.500 29.000 fer1;o ~~i~ \ in masselli I.. 797.500 . Totale I.. 35.797. .500 (0 Siamo lieti di riprodurre qui la p11tt 90~1aru:i1lc dcll 'opu• 1C'Olo delr in,:. Riboni, di (UÌ parini Edoardo Girtt1i ndl'a1ti• -colo p.,,..uili,- ,i itl'U f"çi•o Jd n. 9 dell' Unii• . A quuto mi• rabile $audio ne ,ucceJeri pruto un altr o sullo 11eMOargom ento dello s1n10 autore . L'UNITÀ man ca che ist ituir e delle borse di studi o per mandare i nostri stud enti .... al C;1iro a ragg iuil– gere il loro pr ofessore e aum entare cosi ,rnche essi il prestigio della nostra cultura ; o, che t più facile in tempi di anticl ericalism o dem oc ra• tico , J>regare la congregaz ione di Propa ganda che ci faccia \'enire molti insegnant i di Arabo volgare tripolino da tutt a la Mésopotamia (1). V1NCEKl.O U ~SASI . {I) Una seria or1taniuu iono de11:li ttudi di arabo avrebbe dO\'UtO prc(cdere 11 con(1ui111 di Tripoli. Invoco finora in !calia nulla C 11:110mai fatto a questo scopo. Vi sono C'atledro di arabo diu eminal o qa~ e t:\ i11 varie univen it;\, ma noQ o,i– ll e neuun centro di stud i bono org:aninali e 1istcm1tici. La coMeg:uonu. i, 11at1 cho, al 1opr11.v,•enire della g:uen&, ci siamo trovali ,cuu. un (Otpo ,li interprcli di (ui ci 1i pou a ,·c11mentc fidare. Carattcri1t1co ~ quanto d 1crivo un ami(O dalla Ciren aica ; ~ 11 no1tro maggioro ha al 1crvi~io inte rpreti 11:1oho1cadonti. Ti b:uti uporo cho quello di cui 1i 10,vo il colonnello nou,o (C'omanda.nte di tutta l'ar ticlieria) non 1a leg1crc nemmen o lo uampato, o 11am.i !Ì in tre in1erp1e1i (uno ~ ca.-a.liero o commendato re ) non hanno saputo dire IO una ca rta con1ene,1 un peuo di Corano. o dolle infounuio ni re• la1ivo ai no11ri preparativi >• - Sono problorui di ori;:1niua - 1ìono i11Jtn1a, C'hooccorre avere ritoluti io tempo di paco con uno 1fouo di riforma inltrna, affioC'hii si pona a,·ere in cat o di bi1o!n,. la e auerra .-iuorio,a "· I na,ionalisti, invece, pretendono C'ho la .- g:u.cru.vit1orio1a , (arà nHcero ali arabi- st i belli o fauì. /I', d. /), Si pregano vivamente quei signori, che ricevono l' UNITA e che non intendono abbonarsi, a voler respingere il giornale senza staccare la fascetta per evitare un la– voro inutile a questa Amministrazione. DEL FERRO (I) Se a qu esta so mma aggiungiamo quella percepiÌa dallo Stato, per il diritt o fisso di L. 0,50 per tonn. di minera le scavato, ossia, per tonn. 532.67r (sca• vate nel 1910) . L. 266.335 si ha nel total e di L. 35.963.S35 la somma compl essiva che percepisce lo Stato per il regime doganale del ferro. .,•.e perde 50 I Sarebbe errore però il conclud ere che il re– gime dogana le sul ferro cos titui sce un cespite di entrata per la finanz a. Qualc he considerazion e basterà a dim ostrare che ciò che l'erario riscuote per le doga ne , esce, ed in misura ma ggiore, per le forniture dello Stato. I dazi di importazione- che colpiscono i pro· dotti di prima lavor azion e, cioè quelli fabbricati dall e oflìcine siderur giche, variano da un minimo di I.. 6o a tonn. per i laminati gross issimi e per le rotai e (\'Oci 275 a-, e 276 della tariffa doga– nal e}, a L. go per i laminati piccoli (2;5 a-3), a L. 100 per le lamiere inferi ori a 4 mm. di spes– sore (275 C-2), a L. 120 per le lamiere inferiori a 1,5 mm. (275 C-3). Quelli che colpiscono i prodotti di seco nda la– voraz ione, varian o da un mini mo di L. go a ton n. per i lavor i greggi di ferro e d( acciaio del peso di olt re 50 kg. (279 a·t ) fino a Soo lire per gli oggetti di ferro e di acciaio bruniti, gli • aghi e gli spill i (2$9 e 290 ). La ghisa, in getti gregg i e lavora ti, C colpita da dazi cl:\ 50 a So lire alll.\ tonn. Si è visto che per le 300.000 tonn. circa di mater iali di ferro lavorat i importati, la doga na ha riscosso poco meno di 29 milioni, cioè , me• diamente, L. 96,6 per tonuella.ta di materiali. Pur tenendo presente che fra i materiali im– portati ve ne sono di fini (eia!! gravati di dazi ele,·ati } in proporzione magg iore che fra quelli forniti dalle industrie paesane, il valore med io del ctazio che protegge i prod oll i offerti al con– sumo delle indu strie di 1.a e di 2.a lavorazione del ferro è certamente non inferiore a L. So alla tonn. I cousumat ori italiani, o genericame nte, l'e• conomia nazional e è stata gravata nel 1910, pe l solo effetto del regime doganal e sui prodotti si. derurgici, di una maggior e spesa non inferiore a 112 milioni di lire, cosi ri1>artita: Dazio sulle 300.000 tonn. di ma.• teria li la\"ora ti importat i Pe r la protezione media di So lire su tonn. , .035.000 di prod otti L. 29.000.000 lavorati clall' industria italiana • 82.ScxJ.000 Totale L. 11 J .SOO.ooo Vedia mo qua.le parte di tale gravame ha col– pito lo Stato . La sola azienda ferroviaria ha consumato cir- ca 300.000 tonn ellate di mat eria.le d i ferro dei quali: Ton n. 120 di rota ie (a L. 60 alla tonn. di dazi o) . Tonn . 180.000 di mat eriali di– versi, per arm amento, per co– struzi one di ponti, cli tett oie, di materia le mobile ecc. (pei qual i ammett eremo un dazi o medio di L. So) I premi di costruzione alla ma– rina mercanti le (essi sono do• vuti soltanto per il fatto della esis tenza de i dazi sul ferro ) as- L. 7.200.000 14.400.000 sorbono all'erario ph) di » 5.000.000 L'erar io ha pure risrosso in meno di L. 6.50 alla tonn. per 532.671 tonn . di minerale estra tto dal• l'Elb a (1) » 3,595.529 Totale L. 30. 195.529 Se alla somma di 30.195.529 di maggior esito e di mancato introi to per i cap i anzidetti, si ag• giung ono quelle p2gate per i ma ggior i prezzi dei mat eriali di ferro (almen o 250.000 tonnellate ) impie gati nelle costruzioni della marina da guer • ra e dell'ese rcito, dei lavori pubblici, delle po– ste e telegr afi ecc . non è temerar io il calcolare in circa 50.000.000 di lire quanto ha speso in più lo Sta to per efletto del reg ime doganale. I da=i sui prodolli siderurgici 11011ha,1110 911Ìlt– d; 11essu11 ej}dlo fiscale. Essi cost ituirono, nel 1910., una perdita per l'e• rario di almeno 14. 000.000 . La decima che paghiamo al feudatari, È interessa nte di vedere quant a 1>arte del gra– va me genera.le di 112.000.000 è impu tab ile di– rett amente alla indu stria siderurgica propria– mente detta, cioè a quella di 1.a lavorazione. Essa ha trattato circa: 500.000 tonn. di ghisa (di cui 145.000 tonn. (2) imp ortate) 500.000 tonn. di rottami di ferro (di cui 400.000 tonn. imp ortate) 29.000 tonn. di ferro e acc iaio in masse lli. 60 a So.ooo di ghi-.a, ferro e acciaio deg li anni precede nti ed ha prodotto : 310.000 tonn. di ferro e 670.000 • di acciaio, in laminati di\"ersi. I dazi pagati per i materia li grezzi importati ,come è detto sopra, ammontano a L. 6.247.000 (3) Se ad essi si aggiungono 266.335 per il dazio di L. 0,50 a tonn. sul minerale elbano tratt ato, si ha il totale dei dazi pagati in I prodotti fabbricati furono in gran part e CO• stituiti da lamina ti mcd i e piccoli, nondim eno, per tenP.rci al disotto del vero, ,•aiut erem o a sole L. 65 alla tonnellata la protezione media loro : Ciò ammonta per 9S0.0:io ton· nellate di prodotti ;J Alle quali de, •onsi aggiungere di numcato introit o di da1.io sul minerale elba no. Tog liendo i dazi pagati sulla ma h:ria prima in . si ha nel totale di . l. 63. 700 .000 3 3.595.529 • 6.5 13.335 L. 6o.782 .r84 ciò che ha costato all'economia nazional e, nel , 9 ro, la produzione del\' indu stria. siderurgica propriamente detta. Sessa nta milioni e mezzo (la cifra è inferiore alla reale) per la protezione di una sola indu• stria, costituiscono un sacrificio ingente per un paese di economia limit ata come l'It alia; simile sacrificio non lo si può fare se non con la pro– spetti,·a di vantag gi ad eguati. J rottami dt ferro e I piccoli cooaumatorf. L' Italia è l' unico paese de l mondo che im• 1 ,orti il rottam e di ferro. I nostri siderurgici lo comp ran o ovunq ue: in Europll, in America, in Giappone e persino in Australin. Sono circa 400.000 tonn. di rottame di ferro che si impor– tan o all'an no . Kella maggior quantità, il rottame serve alla prod uzione dei ferri al pacchetto; le 310.000 tonn. di ferro prodott e nel 1910 sono , quasi e– sclu sivament e, di ferri al pacchetto . Sono trop1>0 note le man chevolezze ~ i difetti dei prodo tti che si ottt:ngouo per <1uel processo meta llur gico, tollera bile appena 20 anni fa. (1) Il dalio di o,porlnione del mineulo citi.no ef& di L. j ;l; , ment re i fonditori i11.lian! pagano tolo I,. 0,.50 alla tonoe llata. (2l Dedoue le ;;.ooo tonn. pa.tt ;.te allo foodc ric di 1hi11. (.}) Dedotte L. sso.uoo di da1io dell e ;.5,000 1onoclla.10 di ghisa panate allo fonde rie. 43 Le dett e JIO .OOO tonn. di ferro son confezio– nat e in laminati med i e piccoli per i consumi delle piccole ind ustrie, dell' edilizia de l cemento armato e <1uell i minuti. Pertant o, i consumntori minu ti non solo paga no il ferro da 35 a so °lo di più del vnlore, m:l hanno materinli di me– diocre cpialità. Le toduatde dt 2.• Javorad ooe. Per la prot ezione delle indu strie di 2' lavora• zione, il sacr ificio dell'economia nazionale l! rap – presentato pc! 1910, alla diffe renza che si ha togliendo dal lotale di 112oO().ooo, . la somma ;1ssorbita dnll' indu stria del ferro di 1 1 lavora– zione (60, 7 milioni ) e quella percepita d;1lla do• ga na (36,0 milioni). Esso è di circa 15 milioni e mezzb. No n tutt a questa somma resid ua va effotti,·a• mente alla protezione di quelle indu strie. Tranne poclle di esse (I' industria della fab– bricazione della latt a, ad esempi o, assorbe per la sola applicazione dello stagno alle bande nere circa due milioni di quella somma ), tull e le altre, nella gra n maggiora nza , non sentono alc un van– tagg io per il reg ime doga nale , pur sembrando dal confronto delle ,·oci della tariffa, che esse goda no di grandi benefici. Le indu strie del ferro di 2• la,·oraz ione sono nel ma ggior numero di impianti limitati di qual– che centinai o, se non soltanl o di qualche decina di migliaia di lire. L'aggio più elevato del capitale in Italia fa sentir e maggiormente i suoi cllctti nell'elie rcii io loro, dovendo esse pai;,are !I ferro di 1" lavora• zione da 35 a 50 % di pi1) del \'alore. Cosi di• casi de i rischi comm ercia.li . Le elev ate tariffe doganali stabilit e sui prodo tti di 2• lavorazione, pili che dal biso gno di pro– teggere i fabbricanti, sono sor te come neces– saria conseg uenza. del!' alta prote1.ione di quelli di 1a lavoraz ione. ' Ne lla produzi one delle industrie di 2a la\'O• razione l'elemento princip ale è generalmente la mano cl 'opera; il combu stibil e entra nella linea di conto della spesa per una frnzione del primo. Trann e che per qualche fabbricazione speciale e limitatam ente al p,eriodo di a\'viamento, non vi è bisogno di prote zione per le indu strie di 2 1 lavorazione. I.e num erose domande di imp ortazione tem, poranea per i più svariati prod otti del! 'indu stria di 1a lavoraz ione, pro vano all'evidenza eh' esse possono misurarsi sul mercato aperto della li– bent. concorrenza straniera, llasta lascia rle vivere e sviluppar e libe ramen te. Che, se per qualc una si riconoscesse necessario . un aiuto per qualche tempo, esso potrebbe es– sere dato pili E"flicacemente sotto forma di pre- mi. Evidentemente, non si intendono compre se fra le indu strie di 2Ala\'orazion e c1uelle specia li, quali: la Terni (per la sola part e che riflette la preparazione ,degli armamenti ) la Armstrong (Pozz uoli) e la Wickers-Terni. Queste hann o finalità diverse; e per esse lo Stato deve fare tutt o ciò che è giustamente necessa rio perché possano soddis fare ai bisogni Supremi della di– fesa del paese , Un pcr 0 icolo tmmaa:toado. Trent'a nni fa, lo Stalo era troppo preo ccupato di risolvere il problema di dotare il paese delle oflicine capaci di fabbri care gli armamenti ne• cessari. Era una questione di suprem o interesse .per la difesa nazionale, e ogni forma di aiuto fu co ncesso per l'impi anto e l'ese rcizio delle ofli– ne di Terni e poi per quelle di Armstrong. J\ta si \'Olle coltivare anche l'ide a di voler produrre in Itali a il ft:rro necessario . Si stabilì il daz io di 10 lire a tonu. sulla ghisa (18871per aiutare gli altiforni a carbone di legna. Si fecero larghe prot ezioni doganali ali' indu str ia dei ferri di rimp a!òòtp che pre se grande sviluppo e infine, per poter prod ur re in paese la gh isa e l'arciaio, si fecero le disgraziate concess ioni del minerale ciba no alla Società Elba e alla siderurg ia napo– letana. c,'b malgrad o che fin dal 1881, la voce pili aut orevo l<! :,vesse chiaram ente indi cata la cons istenza dei giacimenti elbani. I.a ragione principale era <1uella di difendere il pae.:iC da. un possibile blocco sul lerro .nel caso di conflitt i in Euro pa . I':: la ragion e che ancor ogg i vien messa avanti. Ma essa non ha alcun fondamento. Già fin d'ora l' Italia im porta pili dei 314 del ferro che consuma (sotto forma di rottame e di lavora ti) e tra bre, ,e dovrà importarl o nella totalità, o sotto forma di minerale e di rott ame, o sotto forma di prodotti di 1a lavoraz ione. Nel giuoco degli interessi intern aziona li, non è ammissibile ogg idì che si possa bloccare un pae.:ie per il ferro . E, dato e non concesso che un blocco pos sa essere stabilito, assai pili facile

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