La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 7 - settembre 1995

VORREBBERO IL MARE nell'ultimo intervallo intercensuario, è possibile osservare guesta tende;11z~;?el 1991 la di: mensione media delle famiglie e composta d1 Peppe Lanzetta 3,4 persone. . . . , Nella periferia nord le famiglie sono p1~ numerose che in città; a Scampìa nel 1991 nsultavano mediamente 4,5 persone per fami: Blia. Un ~Pr~of<;>nd_ii:nen_t~ condot_to su ~lcun~ mdi ca ton p_m.s1gmf1~at1v1.delle t1polog1~ d~1 nuclei familiari, ha ev1denz1ato che la pen~er~a nord è abitata prevalentemente ':1a ~a.m1~he mononucleari, numerose e con s1gmf1cat1ve quote in espansione. . . Le condizioni abitative di queste famiglie, per effetto dell'intensa attività ~dilizia registr~- ta negli ultimi dece1;1ni, S?~o s1cur~m~nte migliorate; si è potuto mfatt1 rilevare, m lmea con le tendenze nazionali, sia un incremento delle dimensioni medie degli alloggi che una riduzione dell'indice di affollamento. Ciò nonostante, quest'ultimo valore è ancora assai alto, una persona per vano, ed è su~ periore sia al dato medio d~ll'area napoletana, pari a 0,8, che a q_uello naz1~nale, calato u!teriormente nell'ulnmo decenmo attestandosi su un rapporto di 0,7 persone per vano. . Le dimensioni degli alloggi sono altresì mdubbiamente aumentate: il dato medio rilevato nel~o st?ck edilizio cittadino e p~ov\nciale è pan a circa quattro stanze per ab1taz1one ocrupHL . Il dato di Scampìa, quasi 5 stanze per ab1~azione, è assai più alto anche del valore nazionale ma poco si~nificativo nel confronto. Gener;lmente l'edilizia abitativa pubblica è caratterizzata, risJ?etto ~ q~ella priv:ata e soprattutt~ al patrimomo ab1t~t~vo sto.neo d_elle grandi città, da una superf1c1e med!a as~a1 contenut~ associata a un alto numero d1vani. Nella realta si tratta di alloggi mediamente piccoli, che superano raramente una dimensione di ~5 n:iq e sono coml?osti di vani a loro volta d1 esigue dimensiom. Per valutare più precisamente le condiz_ioni abitative delle famiglie residenti nel quartiere, occorre tener presente che gli all_oggipubb_lici costituiscono ben 1'88% del patnmomo abitativo del quartiere e inoltre considerare un parametro più significat_ivo. çio~ quepo che mette in relazione le dimensiom medie delle famiglie con le dimensioni ~edie deg~i allog~i. A Scampìa questo rapport? ~ appena m p~reggio 4 5 persone per famiglia a fronte d1 4,8 sta~z; per abitazione; in città il val.~re è più fa: vorevole- in altre realtà urbane pm mature s1 può rile;are un'eccedenza di quasi due stanze per famiglia. . . Un indicatore indiretto del livello qualitativo delle condizioni abitative è quello relativo alla quota di appartamenti in aff\tto, che a_ !'fa: poli resta ancora molto alta e ~iguarda p_mdi un'abitazione su due mentre a livello nazionale è pari a una su quattro. . . . . . Per effetto della forte incidenza di edillZla pubblica, pari a un terzo del totale cittadino, anche gli altri quartieri d~lla_zo;11ai:i,or?.presentano valori molto elevati di ab1taz10m m affitto non dissimili da quelli di Scampìa (64%). Un test condotto sull'abitato delle Vele, totalmente di proprietà pubblica, è interessante se letto come una delle possibilità indirette che .i censimenti generali offrono, quella cioè di essere utilizzati parzialmente come sondaggi nella misurazione di dati ~erti. . . La consuetudine degli assegnatari d1 alPeppe Lanzetta è attore e scr(ttore. I! suo_ultimo libro è Una vita postdatata, edito da P1ront1. • Dietro le inferriate biancoospedale delle palazzine di Scampìa, 11° e 12° piano alto al~ to, i ragazzi hanno sporco e spade tr~ le ma_m, saltano sul pianerotolo e alla meg!to fuori al balcone vistaniente, vistacarcere, vistazero. Dov'è papà? Tornerà stasera? Non tornerà? E mamma' sta sempr'incazzata, sarà il caldo, sarà che non ci sono soldi, sarà... Se lo sognano il mare. . E intanto schiattano in questa morsa africana e ridono di loro, del loro non sapere, del· loro 'non imrr:aginare nemmeno, e intanto il mare sta sempre lì... . . E questa Scampìa di fuoco pr~ma o po_i esploderà, di dilaterà, forse lo raggiungera, il mare, e se lo po_rteràlì, s~tto le Y~l~, comefos-. se Antibes epoi verrano i ba~mr:i,.i p_edalo,gli ombrelloni, gli abbronzanti e i libri per non penare. . Verranno gli H otels 4 stelle, verranno i_ francesi, porteranno lo scolo, si ftt:ràl'a_mor:e,~i ballerà tutta notte, si uniranno i corpi, gli aliti, le carni, gli afrori, i cafor~e con essi i colori, gli umori, le salive, le epatiti. . Ti amo, Scampìa, per quello che non hai, che non avrai, perchè poi ti ameranno pure quelli che non ti han,novista 1:1ai. , Quelli che non t hanno vista bardata d_azzurro nei giorni felici e non ora, orfana di un Diego che ti fece sch~zzare,v~lare?sognare. Quelli che non t hanno vista m un ottobre di acqua e di malinconia, pioggia battente sugli slavi sconvolti al tuo semaforo centr:ale, scappati da un orrore che fa_si che tu ~ia la_ Mecca, il sogno, l'Araba Fenice, tu con_i tuoi vialoni spinellati e bucati, Tu col tuo mente e con le tue ore di canicola e l'ombra cos'è, dovè? Ti amo perchè ora ti vedo di _me_n_o,mi tenti di meno, mi scippi di meno, mt fai incazzare di meno, mì intristisci di meno e forse per questo ti amo di_pi~,':d~olo_ra~aSc~mpìa, perché hai segnato i mtei gwrm dt periferia .... • LA CITTÀ

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