La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 5/6 - lug.-ago. 1995

~anno dato gli arresti domiciliari perché ero incensurato. I o ho detto che vi conoscevo e che ero in contatto con voi; l'assistente sociale dell'istituto dovrebbe farsi sentire. lI "L'estate ci sorprese, piombando sullo Starnbergersee Con uno scroscio di pioggia; ci fermammo · nel colonnato, E avanzammo nel sole, nel Hofgarten, E bevemmo caffè, e parlammo per un'ora""· C'è poco tempo per fermarsi a riflettere e per pensare all'accaduto. Dopo aver deciso di "farci carico" di Giacomo ci mettiamo in contatto con l'assistente sociale dell'Istituto di Pena per capire cosa è successoe se possiamo renderci uti[i. Il capo d'imputazione è pesante e il processo sarà fatto tra circa un anno. Cosa succ~derà quest'anno? Cosa fare perché la situazione non precipiti? Decidiamo di fare a Giaco_mouna proposta: ripresa degli studi, mantemment? co_stantedef rapporto con me e verifiche penodiche con l amstente sociale. Giacomo accetta e parte il progetto. Si riescono a coinvolgere alcuni insegnati della sua scola;una ragazza del quartiere volontariamente lo aiuta ·nello studio, due volte alla settimana ci vediam? per _valutare l'andamento del rapporto con gli altri componenti del nucleo familiare. Insomma un progetto da manuale. E i risultati non tardano a arrivare: Giacomo riesce a ottene_rela P:omozion~ a Settembre; il giudice to- · glie la misura degli arresti domiciliari e gli concede f!_eri mesi. es~iv{la possibilità di uscire di casafino alle dieci di sera; anche il clima casalingo si fa più sereno; il rapporto con me e con l'assistente sociale è costante e in continua evoluzione. Giacomo sembra contento e contente sono anche tutte le persone coinvolte nel lavoro. Nonos~a_ntela ~ostanza di Giacomo nel rispetta_regli imf_egmpresi cominci a calare (diminuzione dell'impegno a scuola, ritardi e assenze negli incontri con me, progressivo disinteresse per la s~a vicenda giudiziaria) il progetto continua e si protrae durante tutto il periodo invernale e primaverile fino alla data del processo. In questa sede, grazie alla relazione presentata sul ~v_oro_svolto, si ottiene il.miglior risultato pombile: il perdono di Giacomo e la cancellazione del reato commesso. È festa grande per tutti e.molta la soddisfazione. Qualche giorno dopo, il processo,passata l'euforia per il risultat? :onseguito rivedo (!iacomo: è felice per come si e cottclusa la sua vicenda ma uripo' preoccupato per l'esito del suo anno scolastico.Proviamo a ragionare sul da farsi ma visto che il suo disinteresse per un tentativo di recupero e per una p_ossibileconti~!'-11:ztoned gli studi è esplicit?, gli propongo-di iniziare un percorso di avvicinamento al mondo del lavoro. · III "Quali radici s'abbarbicano, quali rami crescono su queste macerie?( ...) Dall'ombra vostra che da mane vi cammina dietro Dall'.ombra vostra che da sera si leva a incontrarvi' Vi mostrerò il terrore in un pugno di polvere" ,:- ' Gia~omop_ren_de_unasettimana di tempo per pensa_rcie poi mi viene a cercare per darmi la sua risposta: . "S~aarrivando l'estate, fa caldo: non ho voglia di cercare lavoro e neanche di pensare alla scuola. Vediamo a settembre"! Sono perplesso: "Ma come? Cosa vuol dire 'v_ediamo_a_sett~mbre'? [acciamo le persone serie: o decidi di rimetterti a studiare o, e mi sembra la soluzione migliore, ci mettiamo a cercare lavoro! Hai 18 anni, vuoi passare un altro anno a scuola a scalq,are il banco.. ? Dai, sii onesto: no'!-hai voglia di fare un cazzo. Costa troppa fatica fermarsi, scegliere, individuare che strade percorrereper realizzare le cosea cui tieni. - Oh, è così, che ti devo dire.- Silenzio. Giacomo se ne va, abbattuto, incazzato e felice dell'arrivo dell'estate. Precipito. L'amarezza è molta: abbiamo lavorato un anno coinvolto scuola, famiglia, servizi sociali, vo~ lontari. Non succede quasi mai di riuscire a coinvolge_re_interlocutori così diversi, di farli lavorare insieme per un anno in modo costante, con verifiche periodiche. È difficile sperimentare percorsi alternativi alla detenzione, che non siano l'invio in comunità residenziali per minorenni, e che consentano ai ragazzi di non essere sradicati dal loro territorio e di essere accompagnati è "sostenuti" nel periodo di attesa del processo. Cerco di non farmi prendere dalla depressione. Provo a individuare le ragi_onidella sua scelta e mi riguardo gli appunti di un anno di conversazioni fatte con lui, a casa sua, in piscina, ai parchetti. · Giacomo ha ottenuto il suo risultato: è uscito in_de1:-nedal processo. Questo era il suo unico obbiettivo. E la prosecuzione del progetto? La scuola, il rapporto con i genitori ... Finalmente capiscoche tutte queste cose apPt1:rten,evanosolo a noi. Lui la sua filosofia di vita l aveva espressa chiaramente dopo due mesi dall'inizio del progetto. - lo, quello che voglio? Ma è semplice: a me le cose che interessano sono soltanto tre: avere sempre i soldi in tasca, esserevestito bene, conoscere i 'balordi' giusti. Se no sei uno qualsiasi. I? se ho queste tre cosesono a posto: la gente mi rispetta, ho gli amici e con le ragazze non ho problemi. Cioè, io ti ammiro, tu stai bene così, non te la meni: mica dico che tu sei un babacchione. Però è un altro mondo ...Tu hai la 127, hai le scarpe da 'vecchio', i pantaloni che non si usano più. A te va bene cosìma per me è diverso. Ma sì, lo so che ci sono 'altre cose. Uno può esse~e intelligente, simpatico, bello, però ... Se vuoi contare, essere al centro dell'attenzione e non farti mettere i piedi in testa è così. . Chiudo il quaderno degli appunti. Il progetto era ben fatto, la gente ci ha lavorato sodo, i giudici sono stati attenti e comprensivi. Ma c'è dell'altro. Perché mai Giacomo avrebbe dovuto preoccuparsi di qualcosa di diverso dal processo? Avrebbe forse dovuto ripensare al suo modello ideale di vita per scoprire che esistono valori differenti dai suoi? Ma dove? Basta_v_al'ope:a~ore del quartiere che organizza gli incontri di calcetto, realizza le feste, ecc.? . Eppure ... Berlusconi nel frattempo varava il suo governo. ,..da La terra desolata, di T.S. Eliot, traduzione di Mario Praz. ♦ /Il/O I F r~IT/1'/

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