La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 3 - aprile-maggio 1995

SALUTE E MALATTIA . . . DROGA E RIDUZIONE DEL DANNO Paolo Rigliano. Ambrogio Cozzi Parsec RIDUZIONE DEL DANNO O ASSUNZIONE DEI RISCHI?. Paolo Rigliano, Ambrogio Cozzi . Paolo Rigliano, psichiatra, ha pubblicato L' A_idse il· suo dolore, ed.Gruppo Abele 1994 e Nonostante il proibizionismo, Unicopli 1995. Ambrogio Cozzi, psicologo", lavora presso il Sert (Servizio tossicodipendenti) dell'Unità sanitaria 40 di Milan.o. · ♦ ··solo a prezzo ~ in virtù di contorsionismi ideologici e di illusorie iniopie si può ancora_far finta di non vedere come il proibizionismo abbia fallito gravemente in tutti i suoi obiettivi di-· chiarati, e abbia invece prodotto epotenziato un sistema planetario di macrosistemi disfunzionali,_criminali, c~e s?~o incontrollf,bili _e_,produttori di sofferenza individuale e sociale difiusa, endemica e assai prof onda. Riteniamo perciò che sia necessario riflettere e interrogarsi, proponendo passi concreti e procedure sperimentali, per porre oggi un argine forte alle conseguenze più nefaste, incontrollabili e irreversibili del sistema proibizionistico, per arrivare-domani a porre al-. cune condizioni 'del suo stesso superam_ento. Ma questo superamento non può in nessun modo avvenire nel .vuoto,· nella mancanza di una riflessione e responsabilizzazione, che non esitiamo a definire tragica, sulle relative conseguenze. Perché, mentre è-sempre più evidente che ci si trova di fronte alla necessità di abbassare i cost_i nsostenibili del proibizionismo e delle · politiche di controllo sin qui perseguite, biso- . gna anche saper indicare per quali attori vanno abbassati i costi_,per quali obiettivi e valori, in-· te.ressi e· costruzioni sociali, con quali mezzi e tecniche: e soprattutto, chi pagherà i costi e chi sopporterà maggiormente le conseguenze (le sofferenze?) di questa e _qualsiasi sperimenta- · zione. Le scelte saranno radicate (e come?) nella clinica? Come sceglier_e(e chi sceglie?) tra contenzione a lungo termine e intervento nella fase acuta? Ci sarà la possibilità di un intervento cli:- nico anche attraverso· il farmaco, metadone o eroina che sia? Si vorrà impedire oppure no BibliotecaGinoBianco l'ingresso di nuovi. soggetti nella tos~icodipendenza,.o questa sarà vista come una variabile in- . dipendente e/o irrilevante?·Come si impediranno le dinamiche di marginalizzazione e rimozione dei soggetti che soffrono il problema? Uno dei modi più corretti e utili per rag.ionare sulle strategie di riduzione del danno (rdd) e, più propriamente, sulle strategie di uscita dal proibizionismo, è di farne un esperimento sci~ntifico di confronto con le (riflessioni sulle) situazioni di estrema complessità, proprie delle società postmoderne: Ciò è tanto più urgente di fronte alla necessità di riconcettualiz~are globalmente, ma soprattutto in modo specificamente strutturato, l'intero contesto delle tossicodipendenze e che il proibizionismo abbia ormai raggiunto un livello di dannosità insopportabile. Si impone oggi .la necessità di cambiare presup- ·posti di pensiero - epistemologici e antropologici - e di metodologia, assumendo strumenti relazionali e sistemici: crediamo_che non si possa più giustificare l'attendism_o; la fuga nella complessità, in un'etica eh~ rischia :...a.mmesso che sia·affidabile - di essere muta e sterile di fronte alla necessità non procrastinabile di impedire ri- _schi,pericoli e danni, dunque gravissime sofferenze, che_pos~on~ ·~sprim'ersis_ocialmentesolo come costi aggmnt1v1. . Il dibattito sulla riduzione del danno si inquadra allora _in questa riflessione contestuale e strategica. Per contribuire a far chiarezza, cerchiamo di dare una definizione operativa della rdd: giacché già e proprio questo significa d_arneo precluderne interpretazioni strategiche liberatorie, socialmepte e individualmente emancipative. Oppure solo sedative e di controllo. Che cosa è la riduzione del danri~ Per s_trategiedi rdd si intendono tutti.quegli interventi che mirano a ridurre i pericoli connessi a c·omportamenti che espongono chi li compie a rischi e/ o pericoli gravi e ·talvolta irreversibili, connessi alla tossicomania, alla prostituz~qne, a p_ratichesessuali a_ris~hi?, al~acarce- · raz10ne e a1 comportamenti cnmmos1. conseguenti alle condizioni suddette1 . Per-quanto attiene ai comportam~nti tossicomanici, la rdd permetterebbe di raggiungere quattro obiettivi sostanziali, due attinenti al livello individuale e altri due, conseguenti ai"primi, al livello familiare e a quello sociale: · 1) impedire la diffusione delle infezioni da Hiv e infezioni. correlate; . . . . 2) impedire lo scivolamento della qualità di . vita verso i.più bassi livelli, tra_cuicarc.erazionee SALUTE E-MALA7TIA

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