Studi Sociali - VIII - n. 6 serie II - 20 set. 1937

8 STUDI SOCIALI --------------------------------- I! pericolo é evidente e tutti lo sentoì10,- pur senza avvertir~ che pu6 essere un pericolv mortale. Il fattore ·che più P.esa in favore dell'assorbimento di parte del movimento prolètar10 nei quadri coniunisti é espresso da ''Italicus", nel n.o del 14 agosto del "Nuovo Avanti": "Ci sono i· processi di Mosca Che hanno pòsto un doloroiso caso di coscienza. Ma· c'é anche· l'aiuto dell'Unione Sovietica alla Spagna .. In tutta una serie di paesi la classe operaia é CJ11- dannata alla disfatta senza l'unione fraterna, senza l'azione. comune dei socialisti e dei comunisti, senza il concorso dell'Unione sovietica". E lo stes:30 con– cetto costituisce il fs,ndamento dell'articolo inviato dall'Italia da Carli ("La funzione del nostro partito nello sviluppo della Rivoluzione spagnola". - "Nuo– vo Avanti" del 28r agosto 1937). Certamente, viste dall'Italia, dove i comunisti di base han dato es-empio d'e:·oismv e d'abnegazione, l'alleanza ed anche l'unita si devono prnsentare sot– to una luce diversa. Ma é molto dubbio che i mili– tanti comunisti di ora, il giorno della riscossa, ri– mangano tutti nei quadri d'un partiw che nega - non nelle parole, ma ne-i fatti - .tutte le esigenze per cui é .nato e per cui i suoi gregari si sacrifi– cano. Per6, in genere, il ''realismo" del ragionamento utilitario riportato, cade, .se si considera che la Russia, non solo ha il dovPre d'aiutare il proleta– riato spagnolo e mondiale per l'aiuto disinteressato e senza condizioni c'h'essa ricevette nel momento del supremo pericolo, ma questo dovere coincide ançlw ç9\ ~119!rrt~r~~~e pilj yitale, Tra i militi spa– gno!I e la U. R. S. S. non si sa davvero chi ela il debitore, giacché in cambio delle armi ricevute i soldati della liberta danno 11 loro sangue in una difesa che é anche difesa della Russia. Esigere, ol– tre il prezzo del danaro e del sangue, anche quello politico della servitU, é veramente ec·cessivo, anche restando nel campo della fredda poli.tica Tealista. E, se non la Spagna, presa con l'acqua alla gola, il resto del proletariato mondiale dovrebbe e potrebbe·· rifiutarsi a s-ottostare al ricatto, che lo salva da Scilla per condurlo a Cariddi. Questo ricatto inol– tre induce a ilresentare demagogicamente come u– nita delle forze di sinistra un'alleanza ch'é invece fattore di di·visione, giacché le forze rivoh1zionarie ne sono escluse proprio nel momento in cui i fatti dimostrano che le file si stringono spontaneamente solo intorno ad avvenimenti rivoluzionari ad alto 1>0tenziale trasformatore. D0vrebbe bastare l'esem– pio della Spagna dove, 1quando si faceva la rivolu– zione c'era l'unita, e <love la controrivoluzione (con la piattaforma di Fronte Popolare che i OJmunisti Yogliono dare al partito unico, meta delle loro a– spirazioni), ha ·prodotto la divisione dell'antifascismo. • • Se la lunga tradizi,one dei partiti socialisti fa si che questi atteggiamenti non ci sorprendano nel "Nuovo Avanti", non possiamo occultare la nostra sorpres.a e, un po', 1a nostra delusione, nel consta– tare le stesse tendenze in un movimento giovane e dinamiCJ come Giustizia e Liberta, il cui organo da qualche tempo va perdendo in efficacia quel che guadagna in diplomazia. Pure la spinta in avanti di questo n ucleo era e rimane troppo forte per po– ter tollera.re il regresso in senso riformista e, dicia• mo lo pure, r eazionario, che la frazione che ha le redini in man.:>vuole impone all'agognata "unifica– zione socialista". Il numero del 6 agosto pubblica una dichiarazione in cui sono contenute le sue ri– serve fo ndamentali, tan,to fondamentali da ,trasfor– ma.J :e.la convergenza in divergenza: l'unita, neces– sari.a , d elle forze antifasciste deve essere animata da ·spirito rìvoluzionari-o, deve porre dei limiti a de– str~ ~t:òp1.e li ha. gifi posti• a sinisfra, ·-deve mirare ad abb~tì'er~ monarchia, organizzazione politica della Chiesa, grande capitalisnio, e a socializzare imme– diatamente i settori chiave dell'economia e quelli che possano essere gestiti direttamente dai lavora• tori,.-·iu ragi011e della loro capacita tecnica e poli– tica. Moltissime riserve avremmo da fare a nostra volta a questo-· programma, toccato anch'esso da que– sta strana epidemia di~ concessioni e compromessi nel moinen-to in cui il nemico spinge le cose pili a fvriclo. P~r6 non possiamo riegare che su questa hasa - e purché i giellisti continuino a m-ettere l'accento· sul fattore "libèrta" come han fatto fi– noii - sarebbe piU facile, per dei rivoluzionari, d'intendersi. Ma per i•l momento G. e L. sembra ]}iù preoccupata d'in.tendersi coi comunisti. Dal 11ostro campò si son-0 gia elevate proteste per afferma– zioqi inesatte e parziali sulla situazione spagnola, pubblic.ate da "Giustizia, e Liberta" che tanto con• tributo di testimonianz_e serene .ha dato in .un re– cente passato. Non re ripeteremo qui. Solo ci sia permesso dolerci che un giornale a cui siam0 af– fezionati, a cui ci lega la memoria gLo riosa di Ros– selli, che ci fu assai yicino con il s.uo spirito com– prensivo, stia perdendo ùna delle s ue p rincipali ca– ratteristiche: l'abitudine d'affrontare a viso aperto ,tutti i problemi, di parlare senza falsi pud-ori e senza asprezze polemiche di ci6 che unisce e di ci6 che divide. Anche per G. e L. l'assa,ssinio di Berneri é un tragiCo errore· e Niu non merita c'he si dedi– chi una parola al suo ricorùo? E' impossibile che la tragedia clella retroguardia spagnola, che deve essere studiata perché pu6 essere la nostra storia cli domani, sembri a G. e L. una cosa tau to tra– scurabile da n-on doverne parlare che di sfuggita. Una J>rova che la tendenza all'unita si manifesta ora .con una forza con cui bisogna fare i conti é la generalizzazione del fenomeno. Non solo Giusti• zia e Liber.ta s'é fusa con !'A. R. S. (Azione repub• blicana socialista) ma ancha I gmppl anarchici ita– liani di Parigi hanno stretto nn patto coi socialisti massimalisti che fanno- capo ill'Avélnti. E' un ·1le• ne? E' un male? -L'"Adunata dei Refrattari" di Nuo– va York nel numero {lei 21 agosto ("Pruriti inter– mittenti"), condanna tn blocco tali avvicinamenti. A me iSembra che, se la fusione di tendenze non '·identiche é sempre un mal~ (che, per giunta, non é affatto necessario) perché porta a rendere più vagv il programma e quindi più vacillante o ipo– crita l'azione, in cambio gli accordi, pratici e Jimi– .tati, di varie correnti rivoluzionarie ed operanti su terreno rivoluzìonario, possono essere utili quando non portino a rinuncie né di principi, né di tattica; e ,questv crediamo e sPeriamo che sia il caso dei compagni di Parigi. Non voglio chiudere questa rassegna dedicata al– le varie opinioni sull'unita, senza citare, al di sopra d'ogni polemica, due begli articoli su Berneri ap– parsi nel nurnero del 22 maggio del l<Nuovo Avan– ti"; uno é di Tasca e l'altro di Jacometti. Checcl10 ne dicano i c.:>munisti, che finiranno col farci con– siderare dei simili articoli come veri e propri atti di coraggio, é bene non di menticare che, piU in alto dell'uomo di parte sta, se-mplicemen.te , l'uomo. E questa é una delle poche garanzie che rimangono all'idea di libertà. Al 1>rossimo numero, la rassegna della stampa no– stra in relazione con i tormentosi problemi che pone al nostro movimento la situazione spagnola. LUX. Scrittori Libertari RAFAEL BARRETT (Continuazione) In questa maniera dolce e solenne di dire le cose risiede il segreto che fa di Barrett un essere cosi comunicativo, un amico capace d'insegnare senza fe– rire, di guidare senza cercare d'imp.Jrsi. Non é lo scrittore che in tono pontificale insegna la strada, collocandosi al cli sopra di tutti. No; quando ado– pera la frusta l'adopera prima di tutto contro se stessos E ci6 che lo avvicina agli altri, che lo fa amio~ e maestro, é appunto que•l suo tono, quella sua scrupolositA morale, quell'insegnare prendendo se stesso come materiale d'esperienza. Ha ragione Rodolfo Gonzalez Pacheco, - che per l'opera sua, le sue idee e il suo temperamento é molto vicino a Barrett - quando dice: "Leggere Barrett é come entrare nella sua ca– mf.l'a, sedersi ed asmfltar1o. E" •l'intimit:l senza al· · cuna posa. Conosce di tutto e ne parla senza sforzo. Ma, pur sapendo tanto, più che insegnare, rivela; non é il mentore, é l'apostoJ.o". Non ci deve sembrar strano che Barrett, rac– chiudendo in sé tanti valori morali ed intellettuali, dLsimpegnasse il suo lavoro di giornalista - che fu il lavoro di tutta la sua vita - in modo essenzial• mente diverso, in quanto all'orientazione, al sapore, allo stile, da ci6 che é ed é stato il giornalismo ir tutto il mondo. Stupisce veramente pensare che nel la trattazione sintetica e chiara di temi in apparenza triviali, si p.Jssa trovare completo non solo il Bar– rett giornalista, ma ançhe il Ban~ett pensatore, cri– tico, c-onferenziere, novelliere, cronista, teorico e uomo d'azione. L'agitazione quotidiana e Ìebbrile della sua vita, il suo temperamento di lottatore, le difficolta eco• n-omiche, ja brevita della sua esistenza, l'ostilita del– l'ambiente gli impedirono cli coshuire un libro or– ganico, cosa• pòssibile e fa0ile per la sua intelli– genza, per6. difficile p~r la s.ua con testura spiri– tuale. Per6 questa lacuna é solo· apparente, perché é difficile trovare altrove quell'unita di mire e di ispirazione che esiste in tut.ti i suoi scritti. Al chiaro ingegno di Barrett non poteva sfuggire la formidabile potenza d'un gi01:nalismo coraggioso ed impregnato di senso umano. Non poteva sfuggir– gli la forza d'avvicinamento che fatalmente esercita il commento o la critica' d.~i fatti del giorno, noti a t~1tt\ " quasi vissuti in comune. ·Solo a un'intell1- genza originale e forte é possibile e permesso rea– lizzare dalle pagine d'un periodicO un'opera d'orien– tazione, d'agitazione spirituale, di combattimento, cli critica. E tutto questo in Barrett é rialzato dalla caratteristica· più saliep.te d~ll'uomo geniale: la fre• sch·ezza, l'attualita, il permanente potere d'esempio e d'insegnamento delle sue critiche, dei suoi arti– coli. In questo lo si pu6 paragonare a quell'uomo ·stra– ordinario che fu ,Malatesta - superiore a lui nella dottrina, inferiore nella bellezza dell'espressione - che, scrivendo come giornalista, fu nello stesso tem– po, ed é ancora, il teorizzatore piU vig"roso e logico del 1novimento anatchico contemporaneo. Il carattere dell'opera giornalistica di Barrett fu determinato, non nella sua essenza, ma nella veete esteriore, dall'ambiente in cui gli tocc6 vivere ed agire. "E• cosi che fa del giornalismo sanguinosa– mente ironico, violento e mordace, quando collabora nel "Diario Espafiol" di Buenos Aires; fa del gior– nalisDlo essenzialmente combattivo come cronista del "Diario" di Asaunzione del Paraguay, per arri– vare ad essere in "Germinai", periodico f,ondato da lui in quest'ultima cittA, pensatore, artista, filosofo orientatore, uomo in tutto j.l suo valore. E come se le raffiche di violenza gli avessero intaccato quella sua sana ironia, riappare a Montevidoo, in seguito alla deportazione dal Paraguay, con un'attivita gior– nalistica meditata e serena, dolce e profonda, sulle colonne della "Raz6n", che gli si erano aperte per intercessione di alcuni suoi amici. Li l'opera sua arriva ad avere la massima. diffusione. Ed é qui a Montevideo che, ,tremante ed emozi,onato, assiste al– l'apparizione del suo primo libro. (Continua) VIRGILIO BOTTERO. Bilancio Amministrativ di "STUDI SOCIALI" n. 6 del 20 settembre 1937 ENTRATE New Haven. - Circolo Coltura Operaia a mezzo S. Di •Cenzo doli. !>, per cheque $ 16. 38" Tunisi. - N. Valenza doll. 2 a mezzo "A- dunata dei Refrattari", al cambio 3. 64 New Eagle. - S. Ferrari doli. 2 a mezzo •"Adunata dei Refrattari", al cambio 3. 64 Needham. - Rocco Devicentìs di Revere ·doli. 1; Bettola cloll. 1 a mezzo Bet- ta lo in tutto doll. 2, al cam!Jio .. 3. 64 New York. - Ricavato festa del 4 aprile prJ S. S. doli. 36; colletta fra compa– gni doli. 8; in tutto doli. 44 per cheque a..,mezzo Valeri,o .... ,........ ·-·. . . . . . . t 75. 24 5. f'ra ~·sa, Cal. - Paolo aoll. 2; Joe Goracci doll. 5 in tutto doli. 7, per che- que 11.97' White ,Plains. - Raccolti fra compagni doli. 3 a mezzo S. De Cieco, per cheque " 5 .13 New Guinea. - T. Saviane ½ lira ster- lina australiana, al cambio . . . . . . . . . . . " 2. 9-0 Rosario (Argentina). - C. pesos 1; Z. pe– sos_ l; F. pesos 1, in tutto $ 3, al cam- hlo ................................. l.U, (Con lo stesso invio $ 2 pro vittime po– litiche passati al Comitato Anarchico Italiano pro Spagna - Parigi - al cambio $ 1. 04). Chicag,:i; - Club Columbia doll. 5 per vaglia postale a mezzo C'eresani G. Philadelphia Pa. - Parte ricavato festa del 25' luglio u. s. del Circolo d'Eman- cipazione doll. 5, per cheque a mezzo 'IL. Alleva Svizzera. - Dai compagni di Zurigo e Bellinzon~ doll. 4, a mezzo Bertoni . " Grenoble. - S. Da Rif franchi francesi 20, per vaglia postale·· .............. . Rodez. - Joe Mozzanini franchi francesi 5-0,pe\· vaglia postale ............... . 8.- 8. 65 6. 92· 1.17' 3 .20• Totale $ 152. 04 Rimanenza in cassa numero precedente " 288.46 Tolale entrate $ 440. 50 USCITE Composizione, carta e stampa n. 6 . . . . $ 61. 50· Spedizione del n. 6 (compresa l'affran- catura) 12. 20 Spese di corrispondenza· (redazione e am- ministrazione) .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. 9. 69 Carta per la spedizione . . . . . . . . . . . . . . . . 1.10 · Spese varie ....................•... A un volontario 7. 7-0 60.00 Totale uscite $ 142.19 RIMANENZA IN CASSA $ 298.31

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