Studi Sociali - VII - n. 4 serie II - 20 novembre 1936

6 apre la serie degli -studi ·sistematici sul pensatore 3 sullo scienziato. A dif!ondere e ad elaborare il pensiero federali– sta del Cattaneo Ila particolarmente contribuito La Critica Politica di O. Zuccarini, e anche non pochi giornali repubblicani, pr-imo La Riscossa di Tre• viso. Ci6 nonostante Cattaneo non é ancora, abba– stanza ben conosciuto dai r-epubblicani, ed -é in con– siderazione di questa lacuna che ho scritto queste pagine, alla sommarieta -delle -quali é scusa lo scopo di un'ampia divulgazione. Non m'é possibile dilun– garmi• ad esporre quei ritocchi e quegli sviluppi che la nostra concezione politica e sociale conduce ad apportare al sistema federalista del Cattaneo. Quant::, tale si•stema risponda ai tempi nostri, se contenga contraddizioni, se abbia costituzionali deficienze po– tra essere materia di discussione. Ma, per conto mio, anche gli anarchici hanno da guadagnare, per la loro cultura politica non solo, ma anche per una chiara ed organica visione dell'Italia rinnovata dalla rivoluzione antifascista e socialista, dalla conoscenza dell'opera di questo sqmmo scrittore. Se il suo federalismo non tiene conto, e non lo pu6, d·elle nuove forze direttive sort,e e potenziate dalla grande industria, dalla vita sindacale, dal coo– perativismo, é compito dei repubblicani di avan– gtardia andare oltre il Cattaneo, si che, come egli, nel 1848, la;sciò i libri e le carte per farsi condot– tiero d'insorti -e super6 la propria posizione program– matica, cosi la sua opera acquisti una funzione ri– voluzionaria e ricostruttrice. Cattaneo pu6 ancora contribuire a fare della sto– ria. Egli, che diceva che per navigare non ci vuol solo lume di stelle ma anche forza di venti, sarebbe ben lieto nel vedere l'Italia condotta dal grande vento à-ella rivoluzione sociale pill in 1a di quei limiti po– sti dalla sua prudenza di positivista. E sarebbe ben lieto -di vedel'e i repubblicani affrettarsi ad integ.rare e a dare più ampio respiro al proprio pensiero po– litico e sociale, alJa vigilia, che dobbia1no volere pros– sima, di un nuovo '48, senza tradimenti di moderati ecl illusioni di temporeggiato-ri. C. BERNERI. A p p E L L o In questo momento d'angoscia e di speranza nes– sun dovere é piU urgente e piU sacro, per i mili– tanti nostri d'ogni paese, dell'aiuto al popolo spa– gnolo. La propaganda locale, le opere d'assistenza, i giornali, tutto, de.ve passare ora in seconda linea di fronte allo sforzo che bisogna compiere per dare ai nostri fratelli di Spagna un appoggio positivo sotto tutte le forme possibili. La situazione é grave, i bi– sogni sono immensi, il pericolo é per tutti supremo. Nel paese eroico in cui anche le pietre si sono sollevate contro il fascismo, si combatte ora la no– stra. battaglia; la battag_lia di tutti gli oppressi, di tutte le coscienze libere contro il potere internazio– nale. dell'oro. In Italia·, in Germania, nei paesi in cui la liberta é stata completamente schiacciata, i popoli aspettano, in un silenzio illuminato di tanto in tanto dall'eroismo di qualche sacrificio fecondo. In Spagna si combatte anche-· per loro. Mussolini, Hitler, C'armona lo sanno e mandano il c.ontri6uto dei loro aereoplani, delle foro armi perfe– zionate, del loro danaro, all'esercito di Franco e di Mola che ,é per ioro ben piU d'un esercito alleato: é• l'avanzata scoperta del loro stesso esercito. Dall'altro lato delle iiinumerevoli trincee, un popolo male armato, nell'ebbrezza della passione, in un'at– mosfera di miracolo, resiste all'urto còn tutte le e– nergie di cui l'uomo· é capace nei momenti supremi. E tutti i lavoratori del mondo costituiscono l'im– mensa retroguardia di questa milizia eroica. Bisogna che tutti i proletari lo sentano; bisogna ripetere in tutti gli angoli della terra, dovunque un uomo poss·a ascoltare un altr'uomo, 11~ppello com– mosso: Date alla Spagna! Datele la forza del vostro brac– cio, il prodotto del vostro lavoro, l'entusiasmo della vostra parola! "Studi Sociali" non apre una sottoscrizione, per– ché si sono gia prese iniziative in questo senso in tutti i paesi. Per6 se ci fossero dei compagni che per una qualsiasi ragione trovassero comodo spedire il loro contributo a questa rivista, saremo ben lieti di registrarlo su queste colonne. Tutte le somme che ci arrivino, destinate alla Spagna, saranno passate al "Comitato d'aiuto alle milizie pperaie spagno1e·dell'a C. N. T. e della F. A. I." sorto recentemente a Mon– tevideo. Da parte sua "Studi Sociali", facendo uno strappo ST,UDI SOCIALI alle regole, contribuisce con la som_ma di $ ·2'00 (mo– neta urug,4a:Y.ana) alla sottoscrizione iniziata dal sud– detto comitato. Crediamo che quest'eccezione sia giustificata dall'urgenza del caso e non possa dispia– cere ai compagni. La redazione. Somme ricevute fino al 1·5 ottobre e passate al "Comité de ayuda a las milicias obreras de la C. N. T." che Ila- gia provveduto ad inviarle a desti- nazione: Studi Sociali ............... , . , .. L. F .............. . N. N. Dr. A. G.................•. ,., ....... . N. N. . ............. ,., ....... . Di Vr. e R ............. \. F. M. Totale RtVOLIJZ!fJNE DI MAGGIORANZE O DI MINORANZE $ 200.00 10.00 20.00 10. 00 " 100·.00 2.50 1.00 343. 50 .Ci sem 1 bra platonismo s.terile il d-eside,rio di ve-• dere rea·lizza,rsi Ca •rivoluzio.ne sociale simultanea– m-ente in tutti i paesi, accesa ·come una stris,cia di polvere da qualche fatto o qualCille risonante trionfo. Come oggi, ci sara domani un'evoluzione disuguale dei popoli. Allo stesso modo che esistono• selvag,gi e popoli civili, non ostan.te tutti i m-ez.zi ·di comuni– cazione e d'i.ntercambio, •ci -saTanno ·pr.olba:bilme,nte zone <li vita anarchica e altre di convivenza capi– talista. ·E ·fo•rs-enon -ci ,3ara .soi:o -cliffe 1 Penza da un terri– torio all'altro, ma esisteranno probabUmente nella stessa regione. forme economich~ e .sociali .nuove vi– cino a resti, ·più o meno importanti, di ,trogloditismo. Nemmeno il rçigim-e pre•s-ente 1ha potuto ,livellare la vita, malg•rado i suoi s'forzi e la -sua 1poternza. Meno ancora "bisogna s·perq,re i,n un !livellamento nel futuro, i.n cui per e,3e,mp,io gU anarchici ammettono la va– rieta e la libera iniziativa su pill va-sita .scala. 1Sara ·]a nostra una rivoluzione di ma:g.gioranze .o di min.oranz.e? Proha1bHmente .sara ,di minoranze, ma i,n 1 questo .caso poco imponta. :Se •per un caso qualun- 1que·s.iamo maggioTaniza in un-a -ri~oluzione, ,ò.ob ,biamo ri•spettare le minoranze e consentire -che mettano in J)ratica i lor.o metodi di vita, purch·é ris:peittino la convivenza degli a'ltri. .Se .saremo -minoranza dovne• mo re(}lamare ·dalle maggioramze iJ rispetto a-Ile no– stre idee, alle no•stre istituzioni e [orm,e lf1i la,voiro, d'in,tercambio e d'organiz·~azi.one. Dopo la rivoluzione ,staremo su ,per .giù nelle stesse con-dizioni d 'o-g.gi , ·se continueremo ad essere ,mino– ranza. Ci trove,remo di fron:te ad una •ma'ggioramza cli tendenza autoritaria che noli risipetteira in noi più di iqueno ·che noi istessi sapremo ,f,ar ris,pettare. For\3'0 le po-ssibHita saranno maggiori, n·e.i primi tempi i lacci dell'autoritairismo si alUenteran•no e la commozione ,spirituale provocata -drugli avvenimenti pcrtera nelle nostre file molti seguaci. IMa tutto questo non ,cam-bia !'-essenza •d•ella nostra posizione: com,a ma,ggioranza riconosceremo il diritto di vive-re la propria vita a1;1e·min.ora ,n.ze autoritarie• o -conaer– vatrici, .se non -danneggei_:anno con ci6 la nostra Jl– bertà e la stabilita delle no,3,tre. istituzioni; corno minorianza lotteremo perc-I1é sia riconosduto a noi lo stesso diritto. 01,bene, siccome é mo-1:topro·blie-ma:Uco il progresso ge·nerale e unLforme, non 'solo in .zone geografiche diverse, ma an,che in ·nna ,stessa so'Ci-eta, crediamo c110 1 3ia un errore idi m·etodo il rimandare e-o.pera · costruttiva ad un ·domani post-rivo•luzionario dhe pu– treb:be, in ;H,nea ,generiate, metteirci di fronte agli stessi ostacoli del •regime attuale. Se dobbiamo in– cominciare la nuova vita com·e. 1nin.9ranza, quanto prima, :tanto meglio. Quello che ogigi si :fa -su ,_pk– cola scala, in circostanz.e poco propiziè, avra mag– giori difficolta per svirlupparsi, per6 se porta in -seno un -ger,me sano e v-itale .non Bara ,s•offo·cato-.ctall'oGti– lita dell'ambiente, come non si é potuto soHo<,-ar-e l'ld-e,ale liber.taTio, non ostante le fe·roci crudelta di tutti i governi. Di :qui proviene il riostro desid·eri·o di cominciare, di fare la rivoluzione ,da oggi s,t.esso, in piccoilo se ·non si pu6 -fare in gran-de, nolla condotta .se non si pu6 !fa.rej nell'economia, in un -ragigio d'azi-one semp.re maggiore. IL'importallite é opporre- al mondo morale vi•gente un monclo mora·le nuovo, r-esistere attivamente allo stato negandogli il nostro aiuto 111011 solo nel pa·rt~amento,' ma anche nella -vita quoti<liana, -nell'rutteggiamento rispetto aHe -sue I,egigi -e nella sottomissione alla sua m:acchina ·di •comando. Quello che più hnporta é ,nc..g.are il .più -pos:sibile la noatra coUaborazion·e al capitalismo, eludere- ,le sue leggi economiche, non ma.r-ciare all'uni-sono con la. societa. attuale ·e ce-rcare -di realiz-z:are di fronte ar~o stato• e al capitalismo la nostra vi-ta, la pratica delle nostre– as,pirazioni ne:lla- misura pill amplia pos3i,bi.Ie. Se nella vita ,quotidiana saremo sudditi. obbedienti. deClo .stato, ar-rivera il mome•nto in cui lé-·classi pri-– vile,giate non si s.pave·nteranno ùe'1le no•3tre parole,. si a-bitueranno a -sentir parlare ·delle nostre idee e· ces.seranno di sentire ili noi una minaccia. L'opposizione puram-ente ide·ologica non é suffi~– cionte e a ,lungo anda-re si sterilizzere 'b.be completa-– mente e ·diverrebbe ino.f.:fensiva. Bisog·na presentate: u.n'oppo•3iz-ione attiva, non solo nelle idee, ma anc·lle– ne•i fatti, ne.gare il pill possi·bille ,la .coop,erazione di– retta o indiretta al capitalismo e .allo s,tato, eman– ciparsi -sempre pùù dall'obbli'go di lavorare per i padroni qua ,n.do ,é ·più facile -e ,meg.Jio lavorare per noi stessi, secondo le nostre necessi.ta e i nostri •gusti. Una volta convinti di ique-S'to non ,saremo noi che. dovremo elaborare ·panacee, metodi ,genera.fii a-pplica– •bi-liin tut:te le ci-Pcostainze. 'Ohe ogni individuo, o-gni gruppo, ogni -co11ettivita ce-rchi la soluzione e la metta in .pratica, correggendo -gli errori, perfezio– nando le abitudi'ni e i sentimenti, fortificando 10 posizi·oni •di ·di'fesa e d'attacco contro il mondo ostile. Non ci .sono ricette uniche e -nemme,no .soluzioni osclusi·W. L'ana,rc•hia non ,é un dogma ,fisso e intan– gtbile, é Ca vita ch·e si -libera delle ,coercizioni arti-. ficiali e s'esprime come J)U6 nella liberta. Que·llo -eh-e più c'importa é che Gi rompa ,l'abiiu-– dine -dell'inerzia -e dell'obbe{lienza, dhe ci J·ende i• noffensivi: é ,neces,sario che si pro-Ouca un dista.eco• eftfettivo del nostro movimento :an.tistata.le -e antica– pita.lis.ta -di f.ronte al capitailismo e allo stato. L'opposizione i.de -alogica a-ccon1pagnata ·dall'ohbe– di0nza passiva ·a -qua·si tutte le, prescrizioni del re– ,gime pre•:rnnte non ,basta. Non .basta ,d.al punto di vis,ta del progresso rivoluzionario, deU'opera ·di 'tra– sformazione -social$-. che U'Oi ,de,sideriamo, né basta, dal punto di vi'3ta, de·Ha nost•ra pro.pria educazion0• per Ja vita -libera, 'P€ff la .convivenza ,socia:le, per iL fomento della -libera iniziati-va. D. A. DE •&ANT •I.LL :AN. In questo momento in cui un fervore di opere sta. rinnovando la Spagna, pur sotto le raffiche della mitraglia fascista, é interessante vedere che cosa diceva .qualche anno fa, nel campo della serena ela– borazione delle idee, uno dei migliori nostri com– pagni, elle é ora in prima fila tra gli artefici della nuova ,socleta spagnola. D. A. de .Santillan é l'or– ganizzatore delle milizie catalane .e, con Carb6 e– Fabregas, é Ira i principali orientatori della rico– struzione ecoilomica in Catalogna. Per contribuire a dimostrare la -continuita - che alcuni negano - fra le pr.emesse teoriche e le realizzazioni pratiche dell'anarchismo, pensiamo elle sia utlle ripubblicare quest'articolo, che chiarisce la posizione anarchica. di fronte alle altre forze rivoluzionarie. Atti li o Scaltri Mentre nella Spagna eroica le vite dei nostri spa– riscono a migliaia, in un :t:ulgore di gloria e d'en– tusiasmo, creando, colla loro morte, la vita nuova, nell'Italia triste e .silenziosa si muore, non sotto le granate, di faccia al nemico, ma sotto il peso schiac· ciante ed invisibile delle catene. Quanti dei nostri compagni di lotta se ne sono– andati cosi, oscuramente, in questi ultimi anni! In– torno a loro il mondo si -faceva sempre piU grigio, l'aria s.empre pill pesante. · Le nuove generazioni mostravano ai loro ,gguardi il volto indifferente di chi non ha conosciuto aitro tempo ed altra vita. E la vita loro in cambio era tutta nel passato e nell'avvenire, nel sogno d.elle antiche e delle future ribellioni. Quelli che sono so– pravvissuti e sopravviveranno a -quest'immersione a– trocem0nte prolungata in aria di palude, avranno la missione di ricollegare il passato al futuro, al di sopra dell'abisso del fascismo. Non i-isu-s·citare il passato: nessuno di loro lo vor– rebbe; ma dare alla rivoluzione italiana •quelle radici salde, quel contenuto ideale sicuro, che in clima fa– scista non si possono -creare dal nulla. Il fascismo -tenta d'isolare nel tempo e nello spazio tutto un popolo; di sottrarlo alla sua spontanea e naturale· 0volt1zione storica, imprigionandone il pensiero, sot– traendo alla. sua vista i documenti e i v.estigi d'una. parte del suo passato, fermando alle frontiere la feconda e tumultuosa corrente d'idee, di fatti e di passioni da cui sorge sempre nuova e sempre varia la storia· dell'uomo. Contr·o il .silenzio di morte che -s'estende sull'Europa, la vita si difende e grida la sua potenza, la sua ribellione. Il grido che sorge dalla Spagna riempi.e il mondo. E anche Ji dove si soffre e si muore in silenzio, la vita rivendica in mille modi i suoi diritti, più rapida degli automobili cli polizia, più forte dei plotoni d'esecuzione. Quella frase dell'operaio di Pistoia: "In s·IJ_)agnavinciamo noi" é il linguaggio della vita, che ba fiducia nel suo trionfo e sente la -sua inscindibile unita attra– verso le froll'ti.ere ed i mari.

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