Studi Sociali - VII - n. 4 serie II - 20 novembre 1936

8 cuore fraterno. Da rilevare, nello .stesso numero, l'articolo di fondo in cui, dopo aver rivendicati i fini rivoluzionari del P. O. U. M. (Partito obrero de unificaci6n marxista, che in Spagna riunisce i socialisti che .non aderi– scono né alla II, né alla IH Internaziona-le), contro le dichiarazioni comuniste secondo cui in Spagna , si combatte "per •l'ordine rep_ubblicano nel rispetto della proprieta privata", pone nei suoi giusti ter– mini il problema pauroso ed ormai inquietante della prossima guerra. Per combattere contro H fascismo e difendere le posizioni conquistate bisogna avan– zare. E se il conflitto s'estendei·a, .sara inutile e dannoso avvicinarsi ai generali fascisti dell'esercito francese, militarmente alleati dell'U.R.S.S., facendo appello al loro patriottismo sulla base d'un "fronte francese'' prettamente nazionalista e conservatore, come stanno facendo i comunisti. Bisogna far leva sul proletariato, contro il capitalismo; seguire una politica di compromessi significhei:ebbe falsare il significato della lotta iniziata in Spagna e condurla a sicura rovina. Anche "Giustizia e Liberta" (18 settembre 1936) guarda con occhi di simpatia e comprensione l'e– sperimento catalano. Interessante a questo proposito un articolo di Magrini "Guerra di sterminio e rivo– luzione -costruttiva", che rileva il caratter,e umano e non burocratico, proletario, ma non operaista, del– l'affrettata organizzazione della nuova vita. Carat– teri com].)letamente anar-chici, inerenti non solo al temperamento, ma a tutta la teoria e la tattica dell'anarchismo. Per6, -se Magrini avesse -seguito il lavoro di preparazione che da ann! si fa in Spagna nel campo nostro, si sarebbe accorto che questo primo tentativo di costruzione sociale é affret,tato. ma non improvvisato com'egli crede. Sar,ebbe poi interessante come esperienza e come base di ulte– riori discussioni sapere quali "idee .marxiste al cento per cento'' son'o state accettate d~gli anarchici, sia pure come cosa ,secondaria. Se questo foglio potra capitar fra le mani -di Magrini (non sappiamo dove e quando, giacché egli si trova nella colonna dei volontari italiani sul fronte di Huesca, guarito, spe– riamo, dalle sue ferite), lo preghiamo di rispondere a questa nostra domanda. Dopo •aver scritte queste linee, abbiam potuto avere altri cinque numeri dì "G. e L." (dal 25 set– tembre al 23 ottobre). Riapro questa gia lunghis– sima rassegna perché ro credo Chl:3sia indispensa– bile· in questo mom-ento raccogliere le voci amiche. Annotare le insinuazioni, ribattere le •calunnie, sta bene. Bisogna guardarsi le spalle. Ma pill hnportante ancora, in questo mo.mento di mcrtale pericolo e d'immensa, trepida speranza, é l'esser vigile perché nessun elem.ento sf perda, di ·quelli. che po·sson far pit"i: salda l'immensa catena di volontA, tese, attra– verso i tentacoli del mostro, v·erso la vita nuova. Lec coincidenze di pensiero, di .sentime1ito, d'azione, non vanno trascurate. E in questo momento ce ne sono parecchie tra "G. e L." e noi, se la di– stanza e la carta stampata non ci ingannano. Ma, sopratutto, sono preziose- p_er noì le testimonianze sull'opera. dei no-strr co-mpagni in Uatalotna. Niente di_ piu• utile che l'elogio e la critica di chi giudica· imparzialm·ente~ dal dL fuorf, da un punto di vista che- non-. € il nostro .. Nel numero del 2 ottobre1 ill una corrispondenza dal fi'onte d'Aragona,. v 1 é: un. accenno interes·saute agli' ottimi risultati del rapido prc,cesso di socia– lizzazione, dovuti sopratlttto alla comprensione e buona volouta dei contadi'nf,. generalmente cosf dif– ficilà -da otten'.ere. ~e:llo st~~so numero· leggia:m·o ,d.elle ·osservazioni d,iè Veniero Spinelli·, aviatore sul fronte di Madrid, iri.:_ cut· troviamo. frà ralti:o: "Io penso c he la gu erra non: potra raggiungere,· f suot o-biettivi centrà.li, an– che: militari', se non vernt fm11ostata, c ome in Ca– talogna, sul terreno. SO'cia:le:-La Spagna é sempre stata. dom ina,ta dai g rand ii propri'etari agricoli del s:ud·: La burocraz.ia, . r.ap: nresentante dei loro inte– ressi, ti-ene a ncora. nelle: mant· le- leve di comando dello Stato. E quindi', sabota la 1ivoluzione". E, dopo aver· CJ:iticato il comunista Uribe che- prom.ette Ia terra. ai contadini "per domani", soggiunge: "La lot– ta- contro i proprietarf agrarii non pu6 esser-e di– retta· che dalla Catalogna.. . . La marina é oggi in mano dei marinai che. st sono messi a disposizione della, C.N.T., della KA.I e del P.0.U.M. Dalla Ca– talogna le 1nilizie pupo-lari dovranno sbarca re in A.nd.alusi-a e portare ava-ntì la rivoluzione socia.le di'cendo ai contadini: "-Pi··endete la terra; costituite i vo&tri comitati. .. ". Questo portera il colpo defi– nitivo a Franco ed ar centri di resistenza ancora annidreti a Madl'id!'. Magrini, dal canto suo, difende il piano della C.ì:·.T. che quest'organi:Zzazione vorrebbe applicato in tutta la Spagna. Queste propostE-, che il governo di Largo CabaHero ha respinte, per decidersi a di– scuterle- e. ad ammetterne la parziale attuazione su una· base non s,indacale, ma governativa, solo ora che il nemico é alle pol'te di Madrid, sono giudicate da: Magrh1i buone e vitalf. "Il sistema dei comitati, organizzati in Catalogna - egli dice - funziona meglio che i resti di lmrocrazia mini-steriale". E questo sistema non é frutto necessario e spontaneo della. difesa, c0-1n'eglì crede, ma il risultato d'una lunga, •elaborazione teorica e tattica. L'unica critica ch'egli fa all'anaroo-sindacalismo spagnolo, quella di concentrare tutta la. vita nel sindacato, molti anar– chici la sottoscriv-erebbero. Ma l'impres-sione che si ba da quaggiù é ,che la realta stessa, aiutata dal buon senso e dall'agilitA caratteristici di chi supera le posizioni rigide dello Stato e compendia nella parola "liberUt" la parte essenziale del suo pro– gramma,. si stia incaricando di eliminare certi esclu- ·STUDI SOCIALI sivismi. Nel numero !lei· 23 Òttò~bi·e un articolo di Trentin in cui molto ci sarebbe· da i·ibattere, ma di cui n01~ vogliamo rilevare qgi: cP,e· lo spirito ·di sincerité. e di comprensione. In genere, il motivo dominante di quest~ co1:rispond~n?~. d'oss·ervatori imparziali ed intelligenti é la sorpresa: La causa di questa· sor– presa é la sça1~sezza d'inf9nnazioni sulla storia del– l'anarcl~is-mo in S p~glla e sul suo v,ero carattere negli altri pae.si, che fa considerare come un'im– provvisazione e u n cambi~mento di tattica ci6 che non é se non uno -sviluppo (accellerato,' se vogliamo dagli avvenimenti) di tutta la tradizione teorica ~ pratica del federalismo libertario. Basterebbe leg– gere le opere -di Malatesta per convincersene. LUX, Scrittori Libertari RAFAEL BARRET'J~ II Alcuni scrittori ·che conobbero Barrett nel periodo della sua adolescenza, ·che assistettero -poi, attoniti ed increduli, alla sua metamorfosi .i:pirituale e mo– rale, vedono nel disprezzo con cui lo tratt6 la so– cieta madrilena le radici d-ell'ininterrotto apostolato di quest'uomo. Il problema •é, por noi, più profondo di questo semplice fatto. Ci sono, indubbiame:nte, cause ante– riori che contribuirono a plasmare questo suo spi– rito, maraviglioso nell'azione, nella sua enorme com– battivita, nell'acutezza d-elle sue c,•iti-che, nel suo amore per -gli uomini. Molta, gran parte della ragion d'essere e d'agire di Barrett ·bi-sogna cercarla sopratutto ed anzitutto nell'ambiente impregnato d'amarezza in cui si .svolse la sua infanzia. Coloro che l'han· conosciuto hanno osservato s'em– pre una dolce tristezza nella profondita dei suoi grandi occhi di pensatore buono. Da tutto l'essere suo irradiava un affetto soave. Tutta la sua persona era un riflesso di 1questa vasta e serena facoltfl. af– fettiva, per6 anche d'una profonda malinconia. Ep– pure ·quest'uomo che trascin6, insierae alla tristezza sua, ,quella di tutti gli uomini, non fu mai un di– sperato, un amar-eggiato. C'é troppa speranza nei suoi articoli, c'é troppo amore incontenibile, c'é un desiderio troppo ardente_ <ii v~dere quel che c'é d'u– mano e di buono, e di r-endere libero e...giusto tutto ci6 -che esi-ste. Non son queste le convinzioni ·e le qualita caratteristiche di chi si sent<.'. vinto e dispe– rato. In lui, cosi umano, la tristezza non poteva essere altro che uno spr9ne destinato a renderlo piu ribelle e piu combattivo. Questa tristezza sua, che non rese infeconda la sua vlta, fu per6 sempre per lui un punto di partenza per comprendere la tristezza altrui. Tutta la sua lotta ebbe questa causa e questo scopo: fare -che cessino d'esistere, sulla terra, uo– mini tristi, bimbi tristi. Il ricordo doloroso della sua infanzia gli servi ·sempre per comprender-e, con sentim!;mto quasi materno,. il dolore degli a.Itri. L'infanzia senza Iucf, senza giuochi, senza calore e s-enza carezz.e, l'infanzia che passa come un •Sorso amaro, pu6 lasciar-e nell'anima degli uomini degli effetti terribilmente funesti. Quando il bambino vede cali>estata, disprezzata la -sua a.ffetlivit~, quando -si sente frenato e misconosciuto nella sua ansia biologi-ca ed incosciente di superazione, molte cose possono succed-ere; fra le altre che entri nella vita un vinto. un senza cuore, uno s-quilibrato, un irre– sponsabile. Solo quando un solido senso morale, una auto– critica severa o un ricordo penoso delle sofferenze pas-sate trovano un material-e .ada.tto in cui incar~ m1..rsi e sublimarsi, pu6 sorgere, da un'infanzia tri– ste, l'uomo. 1ru questo che salv6 e form6 Barrett. Ci figuriamo la sua infanzia, infanzia cli bimbo triste, senza affetti, pieno di turbamenti e preoccu– pato da grandi problemi, con un desiderio enorme d'elevarsi e, sopratutto, con un grande amore per tutto ci6 che é umile e semplice. Quest'amore co– stituì il pr-ologo, lo svolgimento e l'epilogo di tutta la sua vita., che fu come un prolungamento di qtrnl– l'affetto infantile insoddisfatto. La sua adolescenza volle essere una reazione con– tro la sua struttura Sl)irituale, contro tutta la sua maniera ,d'esser.e e ·di sentire. Per6, in quell'epoca, non fu lui. Non era sua, ,àal punto di vista spiri– t-uale, quella vita dissipata e artificiale che cercava di bruciarsi rapidamente come se si vergognasse della ,sua vacua superficialita. L'incidente che ebbe con la societa di Madrid non fu per lui che l'occasione d'incontrare sé stesso e\ di riconoscersi. Quello o un altro sarebbe stato· ugualmente sufficente per fargli comprendere che la vJta é utile qu~ndo é animata dalla preoccupazione· cOstante di redimere ,gli nomini e i fanciulli dalla fristezza e dal dolore che li opprimono. 1 Conoscendo la sua infanzia, noi diciamo che Bar– rett era gi;i armato, in potenza, per e-ssere ci6 che· fu; per questo neppure la mia giovinezza con quel-· l"aspirazione angosciosa alla superficialita, riusci ad alterare ·quella profonda e serena armonia che esi-· steva e rimase in lui. I suoi drammi di bimbo a cui s'aggiunsero le sue• t9rture d'adolescente non riuscirono a distruggere· 9{ ad intaccare la sua peraonalit.i né a fare di lui un disperato. Solo servirono perché egli facesse· della sua vita un apostolato. Nella sua infanzia, ·senza dubbio, bisogna cercare· le radi-ci di questa sua tend-enza alla bonta, al co– raggio, alla giustizia, le radici di quei fatti essen– ziali che -contri,buirono a renderlo pietoso e tolle– rante con molti - per6 non con ,se stesso. Fu que– st'ansia smisurata d'essere sempre un rigido crn-– sore di se stesso, che l'indusse a trascurare coscien• t.e1nente la Sua salute fisica. Questa non importava, non contava per lui. Ed é per .questo che, mentre la tisi lo divorava, le -sue labbra pronunciavano le· parole che solo uno spirito serena·m·ente grande ed augusto pu6 dire senza cadere nella volgarit;i, ner ridicolo o nell'assurdo: "Ci vuole cosi poca energia per -muov·ere la penna, che scriver6 fino alla fine". E l'apostolo della tolleranza, del coraggio, della bont{t, adempi ad oltranza la promessa che aveva fatta a se stesso. (Continua) VIRGILIO BOTTERO. Bilancio Amministrativ . , di "S'rUDI SOCIALI" n. 4 del 20 novembre 1936 ENTRATE Sottoscrizioni Bronx. - Pio Susi doli. 2; Salvatore Sat- ta doJ,J. 2; al cambio $ 7 .3& Yongston, Ohio. - Parte ricavato pic-nic del 20 luglio u. s. doli. 3 a mezzo "Adu- nata", per cheque Haverhill, Mass. - Parte ricavato pic-nic del 2 agosto u. s. doH. 12 a mezzo "Adunata", per cheque ... Needham, Mass. - I. Bettola ricavato vendita opuscoli doli. 3; R. Devincentis 5. 52' 22.os. •sott. doli. 1, totale doli. ~, al cambio " 7. 36' Alfort. - Mesnil per sott. doH. 1 al cam- bio 1. 8◄. Roxbury, Mass. - Parte ricavato pic-nic d·el 16 agosto u. s. doli. 20 a mezzo "Ad-unata", pe1· cbeque ............. . Haverhill, Mass. -- Or-este, parte ricava- to pi-c-nic del 23 agosto u. s. a mezzo 37 .80 "Adunata" doli. 10, per cheque 18. 90· Haverhill, Mass.·- Liberty a mezzo "Adu~ nata" doli. 1, per cheque . . 1. 89 Montevideo. -- A. B. $ 1; B. S. $ 2 3.00 Tota-le $ 105. 75 Rimanenza in cassa numero precedente· $ 533. 61 Totale entrate USCITE Com-posizione, cn.rta e stamrm del n. -i Spedizione del n. 4 ( compresa l'affran– catura Spese di corrispondenza (redazione -e am– ministrazione) Spedizione di arretrati Contribuzione di "Studi Sociali" al ",Co- mité de ayuda a 1as milicias obreras G39.3G: Gl. 50 12. 00 1. 33 O•. 99 espafiolas dc la C. N. T." " 200. 00 Spese varie 4. 9·2" Totale uscite $ 280. 74- RIMANENZA IN CASSA $ 358.62

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