Studi Sociali - VII - n. 2 serie II - 4 maggio 1936

.:...8 ___________________ .::S'..:'.''I:_':'._'lJDI SOC:,;;I,;,;.\.;;;;L;;;.I _____________________ _ BIBLIOGRAFIA. José lf. Lunnzzi: UECOXS'l'RUCCIO:Y EDUC.\.CIO:XAL. - Edici6n Iman. ·- Bue– nos Aires, 1935. PcchE- pagine, ma dense cd pensiero e infiammato di qutlla. pa~sione e ht3 lrasforma. in edu. Jtorc- 10 ,~ludiosn di peda~rngia. L'autc1 e inC'uminC'ia coll'inc1uadrarc il problema clel!'edutazio11e nel mondo c 1 ·oggi 11€.!i <Juale "un'edu– cazione eEercitata direttamente o indirettamente dal– l'ambiente, sostituisce le influenze della vecchia edu– célzione individualista e scolastica" (p. 16). Dopo c!·a,•er afferma.lo ancora <.lna volta "che ne3suno, nemmeno in nome della liberta del bambino, pu6 in– camminarlo per altra via che non sia quella dello stes~o bambino" (p. 20), Lunazzi afferma che lo stato, sebbene accetti alcuni prin<.ipi della "nuova educazione", per -verniciar~ ipocritamente 1a triste realtà dell'insegnamento tradizionale, non vuole né pu6 risolvere i mali che corrompo•po La :;cuola, per– ché non vuole ne pu6 porre rimedio ai mali che minano la società. L'attività dello stato nel campo c!ell'i1Begnamento é più che altro negativa. E anche i tentativi recenti di riformare l'educazione :,;econdo clivBrsi progetti dei moderni teorici della pedagogia, 1c,.n raggiungono che risultati superficiali. "I I g1 ave er1'ore dei pedagogisti moderni consiste nell2. pretesa cJi adattare l'insegnamento scolastico all'ambiente sociale, e non trasformare il mondo d'ac– cordo alle neces.:itii dello sviluppo del bambino" (Il, H). Più gravo (• il problema. nell'insegnamento s:::-c.0,1- dario chp, obbliga a scegliere prematuramcllle nn l'l– YOro o una profPssione, chP. a volte arriva a contr,t– staro lJen presto rou la. vocazione che ::;i sveg ia a suo t,cmpo. ]'eggio ancora, -<wnndo quesla vocazio.1e 6 soffocata da. ostacoli arlHiriali che lo ~lato su.;dta nel cammino degli studi, per combattere una prele.,a pietora di studenti o pro(essionisti, in un mo1hlo <love ci sono molli bamhini analfabeti e molti am– malali Ghc muoiono sen1.a as~;istenza medica. Fin qui c·on abbontlanza di logica e <li ,clocumentaziùne la 1 ilica alla reali.i. nttua'e. U..~ ,!a.L.Ja.LQ_iu,gll.41:0 al lato J)O-Silivo della 1uPslio11C', l. ,unar.zi basa la sua •·reronstrucciOn Pdu– ;.1cional" ~mgli 81C8Si prinriJli su -cui ,Sa. nlill.in ,, 1.It- 7.Ul tu basano la loro ''ricostruzione sociaile". h1 ;,ina ~:c.ciel:-ilibPra (r:,rnza stato uel campo oolitico, se1n:1 <"~))ilalismo nel campo ecoflornico) anc•hn la seuoh ~;ar.\ vcrnmenlo libera. _e verderil. le sue raraf1,,ri– slicho attuali allargando i suoi limiti fino a. far 1 i c·oinridero con quet.,li della. società e del1a viltL Ma, p,.ima cli ai rivare a questo, dovremo passare pr,1· 1111 lungo periodo nel quale il lr11voro scolastico diBimp'}– guera una mi&3ione importante. [1)",altra parte "l'-iv– ''<. 11iro bisogna prepararlo -vggi e solo esistera se si ,•ena forgiando fin d'oggi'' (p. 59). Per que~to bi– s0gna fo1mularo le 11ostre rivendicazioni in~m~diate, ~ il nostro pro~ramma per un prossimo donut1)1. "Vogliamo che la scuola sia ,consegnata completa– r,ente ai con•sigli d'alunni, di maestri e di padri (am– pliati dagli ex-alunni, studiosi, scienziati, artisti). In ogni scuola un Comitato Scolastico. In ogni citta un Consiglio Scolastico for·mai'o da delegati dei Comi– tati. In ogni regione una Federazione regionale d'E– ducazione, for""mata dai delegati dei 1Consigli. 11 Con– :dglio lScolastico locale formera ,parte del 1Consiglio Comunale, çentro (di relazioni poll_!ico - economiche e culturali. Il Consiglio Scol;:llstico locale sara respon– ~abile di fronte agli organismi -comunali delle atti– vita scientifiche, artistiche, culturali. La ,collettivit3 a sua volta provvedera locale e mobili adatti alla ecuola e pensera alla sicurezza economica dei su.;,i componenti ... Si, ,per6, Winetka o Decroly? Scuola del ,lavoro o scuola della vita? Questo ,lo domande– remo ai Comitati ed ai Consigli scolastici, alla Fe– derazione. Que.sto intendiamo per autonomia scola– stica" (pgg. 60-61). Uno dei capitoli più l1revi ed importanti di uesto libretto é ,quello che s'intitola "Unita d'azione cultu- gio per la societù, perché identificando i centri di studio con i centri di lavoro si atterra una s.zmpU– ecazione notevole del meccanismo btu-ocratico. Ora, nel mondo in cui viviamo, la reailta scolz.– stica é miserevole; per6 m,istono le condizioni per costruire un futuro mig(iore. "Le nuove teorie han trionfato gi3 teoricamente; il problema d'oggi é co– struire" (p. 73). L·autore finisce studiando i germi dello sviluppo futuro della scienza, nel magistero, negli studenti, nel popolo. Le forze stata•li s'oppon– gono a ogni progresso in questo senso. !Contro ùi loro, .quindi, sara la no:3tra lotta. ,Cosi, con un invito a-cl una vigorosa azione antistatale, conolucle quest'o– puscolo che, senza una sola parola retorica od am– pollosa, riesc;. a svegliare in noi quell'entusiasmo intimo e sHenzioso che !]On si contenta di discorsi. ( }'enner Urockway: ~L 'J'.R.Al'ICOSAN– GJtIEN'l'O. - Ed. Iman. - Buenos Aires, 1935. rutti conosciamo la responsabilità dei fabbricanti e commercianti d'armi nella preparazione del,:a guer– ra. Tutti conos("iamo alcuni casi che 1dimoGtrano la mancanza assoluta cli scrupoli con cui "l'internazio– nale sanguinaria" fomenta i: nazionalismo nei di3tinli paesi. Per6 ,Brockway non s'accontenta cli fare una vasta compilazione di tlali, nHL impiega i documenti per compiero un'analisi sottile e completa di. questo meccanismo -di morte. Il commercio d'armi é un buon affare: prosp ra sempre 1>ill a misura che a11- menta ·:a crisi. Il mercato degli strumenti di morte é l'unico che non si satur:-t mai, perché si alimen!::t. di se stesso. 1.Js richiesl~ ,tumentano fatalmente con l'aumento della vendita, perché neSt3nno vuol rima– nere indietro e le, compre di u11O stato inf 1 luiscoao su quelle dell'altro e viceversa, indefinitamente. Per questo i traffic.,anti hanno bisogno della compllicitU della stampa, delle h~nche, dell'e~;ercito e dei g":>– venti; e l'hanno. Impiegano ila subornazione, il .ri 8 cat.to , la menzogna farmi, per altro, perfettamente commerciali). Zaharoll é stato dalla Francia decorato con 1:, legione d'onore, dall'Inghilterra &bbe il tito- 1.• di guardiano dell'im1,ero, dall'Universita di Ox– ,ford il titolo di dottore "honoris causa·'. E' stato consultato durante la guerra su possibili trattative Cli pace, alle nalt si é (hch!c,rato assof'Ulamènte 6~,,. trario. Briand e Clemenceau :-son.os.lali uo1. am1c1. Le armi dei paesi nemici provengono dalla ste'3Sa fonte. Per distruggere la concorrenza che impetli– sce H rialzo dei prezzi le , arie [irme sono arrivate ad intendersi, legandosi strettamente in nn 44 tru 1t" universa1!e che ha anelli del1a sua catena spar:3i in tutti gli stati. Nel libro cli Brockway ~, dimostra come gli esplosivi e i gas asfissianti circolino dal- 1',lughilterra alla Germania, dalla Germania alla Fran– cia, da .questa ab:a Russia, ecc. come per le vene di uno stesso organismo. E la rete ,degli interessi é ancora pili amplia. Ecco qui una schematica rela– zione .cJ.iun semplice atto di vendita. "L'accordo dei quattro; 1a firma armamenti3'ta, la banca, la piccola nazione compratrice e il potere simpatizzante, da grandi va.ntaggi specialmente per il fabibricante. N venditore ùi armi convince il go– verno clel1!anazione piccola che deve comprare armi. Questa non ha fondi. La firma armamentista allora s~ rivolge alla •banca. La ·liane-a vuol esser.e ,sjcura che gl'intBressi cle-gl'impre.;tili saranno pagati, ,e a sua volta si rivolge al suo governo. Il governo -vede un'occasione •d'attrarre 1 a .piccola nazione dentro ia sfera della sua i•nfluenza politica ed economica e concede la garanzia. Cosi la firma armamenti'sta ùt– tiene le cyue richie.§.te, la piccola nazione Je sue anni, la banca la garanzia per i suoi interessi e la grande potenza ottiene un alleato" (1>gg. 181-182). E questa non é una ricostruzione teorica, ma basata su un'ab– bondanza di esempi recenti e, concreti. Resta adesso P più importante. Come uscire ,da questo circolo :~i ftn o che va stringendosi sempre pili? L'autore non é anarchico. Ci6 non ostante respinge come inu<ttle la soluzione ammessa da molti semipadfisti educati nella mentalita democratica: la nazionalizzazione raie'·, in cui l'autore sostiene che bisogna fondere la delle fab,briche di armi e ta ·proi'bizione del traffico 8Cuola con la vita. La scuola <l.i Medicina deve '313- internazionale. L'industria degli armamenti ci spinge s~re insieme ce-ntro d! .studio, d"as-sistenza medica, direttamente a'1la guerra. Pt~rù tutte le industrie ne~'.a d'igiene, di vigilanza ~ previsione sanitaria e crimi– noUogica. "La $-CUOlaagropecuaria -avrA come labo– ratorio l'irnrnensit8. della campagna". ~on <:I r;arà separazione !fra il teatro, il cinematografo, il lavol'O pratico dell'architettura ~ clell'abb&llimento delle cit– Li. e la scuc(a cli Belle Arti. E questo, senza arri– vare al pragmatismo cli Joh.n Dewey che vuole un'e– ducazione utilitaria e combatte la cultura per la cultura. Bisogna tendere a Hsviluppare parallelamente l'educazione intellettuale ed il contatto con le cose" (p. 63). Inoltre quPsto sistema cost!tuini un vantag- loro ansia di conquistare i it~rcati, ci Gpingono indi– rettamente verso ili lei. "Questo male ha la sua ori– gine nel sistema economico e solo con un cambia– me-nto fondamentale si m&ttera fine al traffico del sangue. Se la g.uerra si §.tatena sul mondo prima che sia avvenuta ques.ta trasformazione, allora no.1 ci resta aJltra spera111za che !a resistenza organizzata cli tutti i popoli -del nlonclo. La resistenza iudividua>Je. òeve estendersi alla resistenza di massa, se si vuole che sia efficace. E" superCluo dire che una simile resistenza condur-rebbe inevitabilmente alla lotta ar- mala fra gli operai organizzati e le forze dello stato ... Per finirla con il commercio sanguino-so bi• sogna 'fare molto di pili che nazionalizzare gli arma– menti. Dobbiamo provocare una rivoluzione ossia una completa tra.sformaziono nella base dell'attuale ci– vilta" (pgg. 255-256). I. f. Bilancio Amministrativ DI "STUDI SOCIALI" n. 2 del 4 maggio 1936 EN'T'RATE Sottoscrizic..ni Torrington, Conn. - E. :\'"eri doli. 1; F. Garzilli doli. 1, al cambio $ Sydney. - Carocari doli. 4. 72, per cheque " Detroit. - Parte del ricavato di una scampagnata a mzz.zo Boattini do:t. 7, per chequEJ Rep. Argentina. - V. B. pesos ur. 3 e– ·p. ar-g. 15, pari a Newark. - A mezzo ''Adunata dei Re– frattari'": Haverhill, Mass. - Liberty Club doli. 1.50; Parte ricavato festa 12 ottobre doli. 10. - Needham, Mass. Parte festa cl,! 26 ottobre doli. 15. Tota:& 4oll. 26.50 meno doli. 0.50 per òpese postali do,!. 26, per cheque .......... . Alicia Michigam. - A. Di Vitto per ab– bonamento doll. 2 a mezzo vaglia po– stale Youngstown. - A. Va-sconi <I.oli. 5; A. De To(tol dol:. 4; A. Beninni doli. l; P. Luzzi doli. 2. Totale doll. 12, per che que a I mezzo Tolfol ... Needham, Mass. - Bettolo sott. doli. 1, al camlJio s.-nta e (Rep. Arg.). - l. B. 1Hlr abb. e sott. , esos arg. 10, al cambio Buenos" Aires. - A mezzo ~- Fazio per sott. :-,-_Fazio pesos 2; A. T. B. pesos . r, ~'._p~SO·S 0.50; F,..!j:-D.e.~.Q.s.JLIHL • . . 1,esos . O; ,L.~. peso_:; 0.50; M. , . 1>esos O .,;-o; S. 'I'. pesos 1; •. P. pe– 'i"" 0.50; C. S. pesos 0.50; S. ,S. S. pe:io; !1. 50: R. A. pesos 1; F. A. pesos 1. To– thlll pesos arg. 10, pari a Farlgi. - Marcacci per sott. 4.- 10. 36 15. 43 56. 94 L25 25. 50 2 .15 5. 73 5 73 3. 80 New York. - Valerio, ri'cavato lesta de-I 25 gennaio u. s. a beneficio di "Studi , ociali'' doli. 60. 50, per eh eque ... .. 128.86 Newark. - A mezzo "Adunata dei Re– frattari··: New York. - Bernardelli doli. O.50; Needham, Maes. - Parte ricavato festa del 29 l&bbralo u. s. doli. 18; Pittston, i:la. - Parte ricavato· 'festa del 15 feb- 11raio u. s. doll. 5; Tunisi, - Nunzio Yalenza doli. 3. 36. Tota1le doli. 26. 86. ifer cheque 56. 93' Tota le $ 328. 55 Rimanenza in cassa numero precedentP " 308. 46 Totale entrate $ 637. 01 USCITE Co)Tlposizione, carta e stampa del nu- mero 2 .............. . Spedizione del n. 2 (compr-esa l'atrran- catura) - Abbonamento alla casella postai& .])e1· un anno a partire da nove-n11bre p.p. Spese <li corrispondenza (redazione e am– ministrazione) Spese varie $ 61. 50 12.- 12.- 3. 25 6. 59 Totale uscite 1$1 95. 34 RIMANENZA IN CASSA $ 541.67 I ,tnlora 111w. 1·olta "Studi Sociaii" esce con note/oze ritardo. Ragio11icli forza maggiore, fra cui lu, vrincivale é la m·ecaria salute cle/.lacoin– pilalri~e, lw,;mo imperiito che q11estonumero ii– scisse a suo te1Ppo. Pri1·e1110 il possibile perché cli aui i11 ava11ti il caso 11011 si ripeta .• 1.nalogo rita1·do ha subito /11tta la co1·1·ispo11clc<11w reld– fil'a ({/ IIÌfl/'11(/le,

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