Studi Sociali - anno VI - n. 39 - 8 aprile 1935

~:i. t1tw11do :-:i. ttatla (lel Jatto cu11c1·eLo lli gente d.1e i::i H 1 1i--c,i <· coonlina i suoi s[orz.i per deter– minai i. obil'tliri. J-: n-oj, che non ~iamo uu'acca~ dt'mia tli filologia, sLian10 al signifitalo usuitle e. :.:c-netalw<mk a<.:<:cttnto, ,l'he tulli com1,trenclono, ;,,1•nza p~idcrci iu di:-;tiuzioni sottili per spnccnre llll capello i11 tjU:ltll'O. .Anch-c Malatesta. iu u11a :-:na paJ.emichellu del I !I:!, JH'ofJtio ,-,;a 1·•'AdmHlta· 1 tli<;(•n1: "'Iu rcalt[t -ul'g-a11iz.z,1zio.1c Ctl nssociaz.ion<' sono :--iuonimi o qua,i. Funw. :--1• ,··e differenza, cs:-:u é elle l'asso~ dnziv11c l· il (·c11cctto :tRtr:ilto, <.• 'l'organizzazione ,·. L1~so<:i:1zio11t• rcalhzata" ("La Lotta Umana" cli J ·arigi. <h.'i :!:! 111,n·z,, 1 !):!S). lufalti ~i dice ·'orgn~ 1.izz.are nna a:--:-:1>:·iazi1 Il('··. l"io6 1·cnlizzarJa in pra– tka c:urne :-:i dirc,-bbl' ~·1 ;;.111b:zare un ~l'llllllO, uua Htwietù_ UJ1a rcle di :--carnbi. un St• rdz.io pubblico, t'<'C-. Apprna l'a8:-;ocinzione diventa t' alto concreto ,i 1rad111·1• in I r.~·:tnizz.:iz.i1n1{•. :e1npl'c f' iu fl.~ni 111 u110 :--t·ritlo <lei 1,-.;!)7, 1·h<~ 1ipi-o<lm·ia1110 jn ljllt"-ilO 1t1P•d( 1 :,;i1110 IIUlllPl'o <ii --~tu(li So(•iaJi'' .. \1:1· lale'-tn d1 riuint :q,JHllllo 1·nr.i.rn11izzazio1a· (·u111t• l'aE'sociazione per uno scopo determinato, con le ,forme e i mezzi necessari a co_nseguirlo. :-;econ(lo noi. f1uincli (Cd anche, obiPttiva1nente 1 "€'<·011(10, l'oso), l'm·ganfazazione (• il fatto dell1as· -suc·azioue <.li dnl" o ph1 pcrson'.} che si rpropongouo <li rdgg-iungere fiui comuni, o:·ganizzata in 1nodo <"11-:• 1.r0.:is;I :Cuniionare. coorclinandone gli (ìrgani ne· -cc~sari e gli :-:forzi iu vista di un funzionamento 1:1 ·ncorcle ccl armonico. (Adopriamo all'incirca le ."'it: :~ .. e parole 1lf'll"'Adunnta'', eorreggendone soloi qu:1lt·1tH~t l'il·l" d ~(~mbra rlif,,tto:~a.). 8P i fini COHIUHÌ dcll':1s0-ci:1r.io11c sono nnlo1~it:ui, e •eo~i i metocli, i -.:istemi ed il funziuJJnrnento, abbiamo una organiz· zazione autoritada; se invece l'associazione é rea· lizzafa per fini e con ~istemi, metodi e funz.lona– mouto libertarL aHora l'organizzaziou~ 6 anarchi· <'ll- Nia co~l'es"cre anarchica l'associazione non cessa. L' Agitazione per .\Ironso Petrini é nalo in Ancona da ramig-lia o]}eraia. All'eta cli 12 anni dovette l'a~ciare la scuolu. per dedicarsi al lavoro. ~el 1913. giovanissimo, sim– patizza,·a. mollo con le idee anarchiche e si inserisse nol gruppo " tucli Sociali .., abbastanza noto in .An– <·ona. :--Jel 1914. il 7 giugno. giorno dello Statuto, d'ac– eonlo con ht campagna che ferveva in tutta ltalia <·outro le, compagnie di disciplina e il militarismo, t>bbe luogo un comizio uei locali di un circolo J'e– puhhlitano aneo11elano chiamato "Villa •Rossa'·. Alla fi1w del comizio, nei pressi del locale, la polizin ;l;?;,L?,Tt'di ~, rnano annata i ,tlimostn,111li che si accin– P.P\'ano a rincasare. Vi furono molli re-riti e tre morti tra il popolo: il re11111Jhlicauo Antonio ,C'a· :--ac:C'ia, il giovane Nello Budini ed il nol:itro nmalO ,<·ompagno 1Attilio Giam.brignoni. Mentre ,quest'ultimo <·ndeva fulmiuato da.I piombo mkidiale, Alfonso J>e. trini ,si trovava accanto a lui. Come si ricordera, ,quell'eccidio di proletari e lo ~ciopero generale che ne segui in tutta Italia. .g-e– ·ner6 il morimento detto della "Settimana. Rossa". perché lo seiopero as:suuso nelle Marche ed in Ho– magona il carattere di una vera. insunezione. ·du– r::nle la. ,quale - appunto per uua. intera settimana. ~ il popolo reslù padrone assoluto di grau parte •,,!elle due regioni. Alfom.;o Petrini 1n·eF:e parte attiva a -quel movi– mento, e. continnù a militate fra gli anarchici n~- 6tando so~io del gruppo "Studi Sodali" che l>Ocu dopo cambi6 H suo nome in r1ne-llo ·di Attilio Giam– brignoni. Ad o gni sciopero , .fld ogni manires•tazione di piazza; egli pa1tecipa.va con ardore giovanile. Chi i:;crive. {tueste · p arole lo ricarcta. attid·;simo. quanùo nel 1914-15 si preparara l'intf'rvento d.ell'Halia nella ;:;uena europea, nella lotlu <'OH1 ro gli inten·enth:;ti rantori cìella. guerra coi c11iali si ha.·tté ad ogni oc– <:asiOue con energica risolutezza. ~el 1919 si costitah·a nel rione anconetano deì Piano S. La.zzaro, · do\'(' Petrini aJbita va, il gruppo .miarchico "La Ginestra"; ccl egli fu tra i fondatori "'· più tardi, tra i suoi rliren>dori più ardenti, .quau<lo ncll'agost.o del 1920 ·ìf' bande -fa,s-ciste invasero All· cona. Por;o prima. 1:-r! .!!iugno dello ~Lesso aìtno. <1uanclo i bersaglieri d'una caserma della città si eranb rifiulali di ll~trlire ,per l'Albania, e i rivo– luzionari anconetani insorsero al fianco loro. im– J>Oneudo armata mano al governo il ritiro clellP tn1P1~e dalla s1mnÙ4Lalbancse. Petriui Hi trovava tra l ribelli. Ji..:gli 'tii batté eia leone f' r<•::16 [e-rito a uu·1. gamba nei primi scontri rou l.1 !JUli.da. .•\rreslato e processato nel 19.Zl, •dopo 13 mesi cli c.11·cere preventivo, imputato <l.i aver ucciso un uu1- 1rescial10 de·i carabinieri, Petrini fu assolto insieme a.gli altri jmputati. Ma nel 1924, in seguito ad una ina,bìle pubb1icazione ;della "Voce Repnblblicana" che a.<:(•usava un degenerato passato al fascismo come a.ntore cloll'ucebdone nella suddetta sommossa del tenFnle Tbmel1a (c:acluto menlre ordinava il fuoco <·outro i .rivoltosi ,id 11na compagnia cli soldati), Mus– :"'Ìolini ordinav::i l:1 r.iapertura. del processo. Il tris-te ri~;uro pei- veu-ditcn:-;i tlonunciò parcr·chi compagni. (.h<' ,·e1111Pro anl•~t,1ti. PerU !Pelrini. ch'era fra i 1h•n11nc·ia1i, ritrnri a fl~ggire e a rifuiiarsi a Roma •:-;otto allro nome. Qui continu6, 110110~lantè. a spie– g-an~ tra i compagni tutta l'attivitù ancora possi– bile: e fra que~li il nostro Malatesta lo ebbe c·a• 1·issimo. /S'l'1;01 SOVJALI d:dl'i..S$Cl'e un'organizzazione; mentre un'associa– :r.ion-0 nou organizzata sarebbe com.e..• un pran,zo né pr, pll'ato ué messo in -tavola, elle non toeche– l'èbbe un deule ad alcuno: una parola astratta. " 1nai un fatto. Anche ammesso, del re.-.to, che-. come dice 1"'.A 1 1u11ata '1, .. Ja paro:a oi·g-anii:...:nzioue abbia !-<ignifi· hlto di\·ei-:.:,,oa '-Ct:oiula rli chi la usan (:ì HOi, a dir rero, nou pare). ci sembra. che (Jttando i compagni a11liorga11iz:1,atori di~c:utono rorgu.nizzazione a.11.ar- – <.:hi<.'a volut:1 eta a11a,rchid. tlo,Tebbero cliscuk-rla se<.:onllo il sig-1tificalo ello qncsli le d[umo, e ni001 cul proprio. che, coincide c·ol scn8o dnto aH·orga– ui;,;zazione di1gli auto1itari, e che gli anarchici or– ga11izz.atori rPspingono. Fai·<• altrimenti equivnrreù– lw e.c,mb 1 1ttere i mulini a. ,·euto. Si continuerebbe :1 f:lre all'infinito questioni di 1w1·olc, surchbe sa– <·rifi<.:ata la 111·O1}riet{t di linguagogio 1 <' 11e:,;~:una di.· s{·t1:--Sic11t' :-:pri;1 (' pl'ofi<-u:1 x:11·{'hhf' po!--:~ihil1•. CATILINA. Nota. IJuall'lH· ami<-o (·i ha fatto us:-1•1·,·;fft• dk 11 .. J 11unw1·0 s(·n1·~,, :--i pal'i:-t\')'\. in f!Ut·i-na. ruh1·il':1 <h·lla .. pn,s,·- 1·uzi1i11t• llP\J'".\clunata" (it,,I\;'\ 11ota pokmic·a l'•HI /,otl<' ~od:di'. 11wn11·•• la po\emic•:-i er.L g-lù l(·1·minata. 1-:· Yer11: 111:l lo ~punto µ,,h.. 1 111ico s11ll':1q.i;om1·11tn c·1·n :--.t:l\r) lol/·1·ilt1, (•uaiHlo (ILh·ll:l <lur:1\'a : l.ll( 'Ora o nc,11 t-t·a :111,•1,r ~dunta fi1w (l ~1oi la sua filH· (t·IH• F}H:rinmo th•finilh:tl. Il compagno Luigi Fabbri prega gli abbonati 1 let– tc.r i e sostenitori di 11 Studi Sociali" di scusarlo del ritardo piU lungo del solito con cui esce la rìvi2ta, malgrado che essi non lascino mancargli il loro ap· poggio. La stessa cosa dice ai numerosi corriGpon– denti ed amici, per non avt:r risposto alle loro \et• tere. Da piU di un mese egli si trova infermo (forse dovr3 ricorrere di nuovo al chirurgo) per una malat– tia diversa da quella passata, ma non meno molesta, lél quale gli ruba gran parte de:I tempo necessario al lavoro. Promette di riguadagnare il tempo perduto appena migliorera o sara guarito. Alfonso Petrini L'anno (l0I)0 (1925) elYlJl~ luogo hl. Aquila. il se– condo processo por i fatti di Ancona. fatto "pro– forn1:.1.·• porche le condanne erano giU. slale pre– ,·e11Un1mente ordinale da Roma. Il che si capisce, se si ricorda che [ra gli avvocati fascisti della. parte- civile a aoslenerc l'accusa v·era anche .i\ tristamenl.(• noto llt>berto ]i'ariuacci, laureatosi cla po,·o J)er mel'iti ,:-;quaclriSti e allora segretario gene– ralo del Partito li'nscieta. Quivi Petrini In coucla11- na10 ì11 confumacia a 2:::- anni di reclusione. J;'u allora chf' 1111 !lOto cornunisla, suo amico, (eco pn1tiche- pre~~so il partito holscevico 1le1· trovargli modo e mezzi per rifugiar:.:;i in Russia. Pelrini nou era troppo eulu8iasla delht cosa; ma a.lfine. anche ~n c-onsiglio favorevole cli Malatesta. \:;i -décise a pari.ire. {liu11se a ,Mo:wa il 4 oltobre 192fi insierne a una de-legazionP <li opera.i che anelavano a. visi– tare la -Hu:a:sia. !La :;era stessa -clell'arriro lo sep:1- rar-0110 dagli .-1 ltri, alloggiali ull'holel delle dele,ga– z:oni. e lo m:mclal'ono nella villa degli emigrati politici, eon ordine di sorvegliarlo, perché le aulo– rit:.1 ,·usso ave,·ano -3aputo da un comunista di Roma. dì<' egli aveva ·promesso a !Malatesta cfi11fonuarJo snlla. YP.rila di quel che snccedeva in Hussia. Ai' pl'imi ,(li gennaio del 1927, -mentre Petrini ;;i lr-0va va in casa di una. compagna russa, la. polizia clella G. P. 11. ulle l1 di notte, -dopo bloccale tutte– le u,-;cite tlel casa.mento. invadeva l'ahilazione e perquir;iva i presenti. tutti anarchici. Ma. non tro• ,,·,rndo nulla di grav-e, i poliziotti 1 a perqui~iziOne ul– lima•l a.. si ritirarono s·euz'allro. A manm e·gli ebbe 11.na cliscussio110 con un comunista. italiano. certo :\T ale; e dopo una settimana un altt'o comunista che egli aveva conosciuto a Roma, di nome Foschi, 1o consi,ç;li6 <li 11011 più discutere cli politica, avver– tendolo che ·qualche brutto guaio gli sarebbe capi– t.:lo ::-oavesse continuato. ~el giugno seguente, con– tro l3Ua ,•olontù. non poté fa.i-e a •meno d'intavolare altra discussione col comunista Galbiati; e (fuesti slupidamenle gli conf'idava ~l'esset·e stato coman– dato di recarsi in l•'1•;i ncia ad at-ientare alla vita cli Ne.slor Makhno. J?ctl'ini parl6 di tntte c111este cose tra, compagni, ·e venne alla dé<.:isione di far prnti-che per ·pa.rlil'e dalla H.us• sia. Ju[ ut.ti f'.~li inoltro 11na domanda. per ottenere per– mPs•.:o di partire ed il "vis-to" al passnpol'to. A?– lora <legli incaricati del partilo comunista gli co• mu11it·aro110 che non sarebbe stato ·salubre per lui rPr·:ir~i i11 Pranl'ia. eo11t le couclanne che aveva ri.- 1,u1 tait'. {ina 8etlimaua. {lopo Petrini si accorgeva clic il pa::;sa,porto era ,sparito dalla· sua camera (pili tai--cli egli lo Yiclo negli umci della G. P. U.); e 11el medesimo lempo il comunista !Sormen-ti lo aY– vertiva che se non avesse smesso cli parlare della sua. i11l~nzio11e- di 11~,cire dalla Russia sa.rebbe stato arre·slnlo. Egli si rivolse allora. al rappresentante -del })artilo comunista italiano; ,ma 1questi gli os– servò che. dal momeilto che lui non aveva pilt H pc:~-3::;aporlo. non ;!li garebbe stato possibile uscire dalla tl.lussia. ]i"u allora che il Petrini replic6: "E se io, in <1nalilà d'italiano, mi rivolgessi pel passaporto al console d'Ilalia solto altro nome·? sarebbe allora possibile la. mia partenza?'' - [/altro si mise a 1·idere, dicendogli: ",Sciocco, come non capisci cha il console italiano conOsce tutti gli italiani r&3identi ,, Mosca?:· Nonostante, non sapendo più su che !-:iper:-u·e, ;Peti'ini decise cli anelare dal console; e 5 cosi reee ai primi di ,settembre, ·on l'intenzione di dare pe-r 8UO il norne cli un suo cognato. -Dì che paese siete? gli domandano. - Di Au– <.;ona, risponde Petrini. Ma quale non fJ1 _la sua. 60!'· lll'esa al sentirsi repli<.'are: - 1..!\llora voi vi cllia– n,ale Alronso Petri11i; che cosa desiderate-'! - J<:;gll allora credé inutile [inge1·e, e rispose: - Che desi– del'o'? 1111passa.porto per rientrare in Italia. Sa.prete ,·erto eh(' io fui conch:.nnaito a. 22 anni di earce,-e. im1rntato cli aver ucciso un ufficiale; e siccome po~– s~: .. pro,·are la m~a. innocenza. per questo ratto spe– c1t1co. e:.;:;e1Hlo ·10 stalo ferito prima che quello rosse colpilo,. mi far6 ri1.111ovare il pro-cesso, dato a11rh0 cl1e per i reali senza omicidio polrei usu-– fl'uire dell'amnistia del 1926. - Il console pr~c nota _della richiesta e congedo il Petriui, dicenclog-!i che, u?Jl0 una qnara11Lin:t di gior11i gli avrebbe dato una: r1sp.osta. dovendo lui chiedere 1ffima rauloriz• zaz1one rn Italia. , Ei·.ano _ pa_s•.:mti gi;i, alcuui giorni, quando Petriui ~, YHie lllV1tato da.I u,munista Genna11elto, rappn•– sentante ciel_ partito comuni.sta d'Halia, ,ul un ap– P.untamento m un lo<ale dei sinda<'ali: ma quaiu!o s~ p~·esent6, invece di (:ermauetto trovo due. poli– ~10lt1 della <:. P. lT. ( Ile lo trM:ISCl'O in a.rre·sto. JJ:!l' r?1·1u11a qnal<·uno aveva i11L11ilo la 11w11ov1·a e. .saiwio 1 }1.1 .r~~to._ 11~11 .. l~rd6 a i11~•i:t; u_e ln notizia al ·'Libor– ~~;/ e cli ·I .111g1, <:he JH!IJIJhcu uu arti(·olo (li prote- Da q11~1la volta lo SC'l'iv:.111te di queslL' nùtf\. die conobbe 11 _l~etriui ri11 dalla nascila., i11comin<'i6 uria c:ampa~·na. d1 •.,;tampa i11 di[esa cli lui. qunn.:to ancor:L Hon :-;1 sapeva quasi nulla. e si temova anche la 8ua. 111_orte. Fu allora che la stampa comunista in– lern~z~onale, ~>cr giustilì .1re la pen;ecuzioue contro I'et~·rn1,. vubblic6 lll~a quau;t{t cli calun11ie-. di origine. moscov1t.n. c?ntro 11 nostro compngno, non escltrna :1ne!la. cli · J11onagg-io a favore del .:.ovcrnu .f,ir:;cista. italiano ... L.l c~n_1pagua. iniziata no "La Lotla u. _mana."_ ;1 f'ang1, prosegui ancor viù fervida. ha– •;:~ndos, .;opratntlo sul ratto ~he ne:--:-;uua prova. ve 1:~' ? da.in _dalla stampa calunniatrice· COllluuista. al– I mtu1_n1 <11 un documento in mio 110 sse:;su e n~o p11bhl1c:o a _s1~0te!uj)o, che afferma.va csscro l':w– ~ n~<! •~ .l.'etr:111 IHH_-Ha daµ;li nftici dr.l ministro doµ.11 mtenn [asc-1:-.lu cli Homa. Più tardi .il .Comitato lnternazionalo A1rnrc-hico di ~1:t~xellP:; ~' t:;~~111.';e _l'incarico di conlinnare !'agi l.~z~on_e l)et l etrun. liTa, l<!11te :.!lire 1 watichc cd j. 111z1al1ve._ <J_l.1e.slo Comitato 11en86 di rivol;.;-crsi ai ~?lllPa~n,, cl Ola11c!a. che a 101:0 voHa fecero pre-s s1~ue s~1lla.mbascwln ru~!-a col:."i, ottP11enclo con un 1>r11110 llllfT\•eulu di ~ ttr)ere che Petriui non er,t m?1to (c:;01110 era st.no ('Orn11nicato alla sua. rami. g!ia), ma bensi concL.1nuato ammiuistrativamcnle, . c10c senza p1:oce~:;so. - ~l 10 anni di pri,:.:;iuno. 1('on 11_11. se-?oiHlo rntervenlo si ehbero ,queste- altre 110 t..1zie. rn dala di ,5ette,ubre l9;1t, dal '·(;oniituLO {li t;occorso ai prigionieri politici" in .Mosca: ··.e. G. P<-'C'hkuva. 111 rispo:--la alla YOHlra t.16 n~ancla ri illforrniamo r-he. mercé il no~lro intcros s_~n:e1:to. il proce::_;~~.l l'c•tri1Ji é stato rjooa.minalo .. J1..-glt,e slè.1 t o lilJerato _da Solov'ietzl, vy e g;li é st~ 1 to p~nuesso di fissarsi J~clla citt{1. di Astrakan. ch'e– gli l_rn :;cellu_ .qualP luog-o · di Soggiorno. Le provvi– g~om c_llo t;h a,•ele in,·iale, le ha ricevuto e vi r111grazia. - Per il Comitato ... ecc.". Dopo questa. comunicazione si poté trovare il mo– do di conisponcl·ere con Petrini e ,quut5i lutLe IC' :'itrn lettere (eia r-ui apprf'nclemmo tutto quanto é sopra es?osto) fl~rono rese 1rnhbliche dalla slami>~ auar– ch1cJ'. specialmente in ''Lotta Anarchica·• di J'arigi. llt' . ·'JI H.~sveglio'' di Gine,•ra e ne "L' Aduuata rh-•1 .Rclratl'al'I .. di New Yol'k. iJ~gli continua a rive-udi card il suo diritto di la,sc:iare la 1llussia, a proÌ.('- 1:ttart> contro le inra·mi calunnie lanciategli contro, a_d ~LCCmrnn• specialmente j dirigenti comunisti ila-· !Ia111r1~111, vili ~lit[amaJori, e a derrnnciare le mlsun" 1 ~•a:1.iouari..1 e lilrnrlieide con cui il governo holecl'.'– v1co russo col·pisce ;;li anarchici. Petrini afferma.· dF! a 1liù riprese l'auloril{t ,bol– S<~ev~ca gli ha lll'OJ>Osto di entrare ne-I llttrtilo co– n1unH;ta, o che il suo ri(iuto é 111m clclle cuusi:– originarie delle perseruzioni contro di lui. Inutile dire ch'egli ha smentito particolaregghttamente tutto lC' accuse elci libelli comunisti, mostl'a.nc.lonc con' l)l'Ove più di una ruenzogna; e s (i<la, tuttora. colotfJ c-he insi"Stono a diffa n arlo, ad affronta.re (,ml suo t~~so il giudizio cli 111, i commissioue in terna zionale cli uomini liberi, di gente imparzhtlf' c.he non sia . a! soldo del .~overuo cli Mosca. •Si compro!1de IJeue che il goveruo •cli S.talin, ap– punto perche é un governo, non riconoscera mai at..l., tW anarchico dei diritti tanto e-lemeulari. Ma chl IJOtrebhe sostener mai cho le richie.9tè cli l>elrini. siano esagerate? · Parigi, 15 gennaio 1~35. FREMO. Ricordianno il dovere di aiutare le vitfone pal;itiche! Ragioni di spazio c'imq1ewiscmw di 1·iprodiirre a:ppelli, circolari, resoconti, ecc. che. appaiono in altri periodici, diffusi fra compa– gni ancor pitt e/ella nosf'l'a, ,·ivista; nia ci6 é ima ragione cli JJÙt per noi cli mccomandltre a·i let- ' toi·i il comvimento alacre e solerte del sac"O impegno della sol-ularieta, cloV1da dlt t11tti ai cacfo.ti nella lo/ili ecl alle loro famiglie: ----- -.-_,,._ ... _. __ _______________________ ,,, _ _______ .... .

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