Studi Sociali - anno VI - n. 38 - 20 febbraio 1935

----~---~-----------.S_T_U_D_I_S_O_C_I.A_,._L_I _____________ ,,__ w_•--➔w--~'! ~aMiseria· in nmeric~ IV. Chi ha letto lo s-plemlido lhbro di José Eustasio Rivera "La Voragine" (romanzo della sel va a me– riea·na), ohe ,é di 1rn verisnw crudo, Jlu6 ' faur.si una. idea. appl'os-sim-ativ.a li.elle -concliz,ioni di .spaventosa tra,gedia nell'interno di certe .repubbHche <leU'Ame• ·J·ica. la,tina. Non si -meravig:liera 1 quando saiprà che in Columbia i 30 mila l·av.orato-ri dei ca,mpi di ba– nane, sfruttati dalla ''United Fruit ·Compan-y" sou-0 <Obbligati ad una Yita vera•mente :da .schiavi. Quanido quesiti irnfeHci nel 19·28 tentarono con uno s,ciopero 'll"i ot:tenere <]'ttalche mig.liora.rnen to, ftu-ono -miti,a.g1iati com•e tanti cani. JDp.pure, a •G1'is,igiU. inco1ninci.ata in tutti i paesi del Centro e Sue! America, ,quella Ccm·paguia realizzava ancora un beneficio di circa J2 milioni e mezzo .cli cloHari (nel 1929); •e nel 1931, nonostante i,1 magglol'e ina:s,pr1r•Si deH:a crisi, il bene– ficio rag.giungeva ·.sem-rH·-e quas.i. 7 milioni di dollari. g nelle miniere <lella Boli.via? Quivi parte della .paga é data ai lavora.too·i in akool. Non es.istendo 1 quivi af 1 fa-tto ,ia legge delle 8 -ore, i mi·natori, iche. lavorano sni :monti, a. quattro 1m,i,1a metr.i sul liv-ella ù-el mara, •sono solt·oposti ad nna ,gior,ÌJ.,3Jta lavo:rativa ,che va dalle 12 alle 16 ore e,u~le 24. Dal lavor-0 notturno non sono esentati 11é le donne né i bambini. g .potremmo ·continuare, perché ·nOn. sono i dati Jh.~ i documenti che man{)hino, ,ben,ché quelli ufficiali 8iauo di una deficienza ~ergognosa, -e voluta:. Un 1ato pal'ticolare <le11a q,ue&tion·Elnon pu6 farn a meno d'i,o,teressaro quanti si occupano ,del pro– l>lema del lavoro nel Sud Aimerica, ed é il .problema dei nativi, degli inclia.ni, ancora cos-i ·uu.m.erosi n-eI Sud e nel <Centro. \l.10s,crittÒre pernau,,. Haya ,della To.rre in un mes– :saggio 1nanda.,to dalJ'esi.lio ad uu g1·uppo •di giovani ,!del suo paese cosi si es•rrhneva: "E' meces·sari-o ri• •,cordar•e che nelle regioni <le! Centro A:merlca l'in– diano .soffre tanto come. nel Sud; basti pensare alle condizioni degli·indigeni di Huanuco, o a queJJi ·d·ella ,Colombia o dell'J<)qua,dor.. 11 problema non é ,regio– nale, ma fa1tèrnazio.nale; é veramente un ,problema <li classe ... L'indiano -é .sfruttato dal ,nord nel Mes– sico, fino ·,a1 .Sud, nell'rArgentina e. nel Cil~ dal lati– <fondls<ta · o• ,clal signore feudale importato 'dalla Spa– gna, il quale ·mantiene lo spagn-oHs,mo tuttavia im.pe• i·ante nella nostra America". __ L'-IncUano americano, che nel Messico in Colom– ·:b1_i:l ener P er(i aveva raggiunto-q~u-eno' ,cihe Joyce ,chia·m6 ia ", ma.gniifi.ca 1barbar1e", ,con co11cezio1ii .po– 'liti -ch- e ,e sociali str aoTdinarie e, per qua,nto ai ri•fe-– -ri, s.ce agli Inca-s, senza ugua,li a1la s-ua epoca e in :tutto ,corrispon'dente -al ·progre,s,so ,di qualunq ue altro, ,popoLo del mondo, vhle a1Testato il suo cammi.no verso ,la civilté, dall'imposizione del feudalismo. Il .comunismo primiti-vo ,d·ell'Impero Incaico era giunto :ad una orga·nizz·aizione ''d-o.v.e non c'era ·miseria per– ,cllé il prodotto :c1elle terre dello ,Sta;to 'l'eniva im- 111agazzinato e tenuto ,pronto, oltre {)he ,per qualche ~pedizione, per 8€S·ere maudato in qualunque punto aet'l'~m1pe,r.o ·dove vi fosse -penuria, 1per aLleviare la rame; ~anto c-he la condizione d·el !Peni fn a un ce.rfo momento più vidna agli· ideali socialisti che ln nes.sun altro ,paese del mondo". PElr scusarsi del traHamento ignobile usato agli in-diani, i para-s.siti che 1,i ,s;frut<tamo obi,ettano una. p1'L'll.uuta inferiorita di ,quelli. Dicono d1e gl'Indi sono dei laiclri, ·menz9"g11eri, ubriaconi, svogliati, cru-deli, vendicativi, ingrati, eg-0iisti, ecc. -Certo, ,non man– cano numerosi tipi del genere; ma -c:i6 J).O·Ìl vuol dire cne tutta la razza sia co•sl. ,Moralmente l'indiano non é inferiore o •Superiore al bianco o al meticcio. Quante volte, .del resto, non abbiamo sentito par– J,a,re allo ,stesso modo, in Europa, -della po.polazione operala! Gran pa,·te dei loro difetti, s-pecialmente i ,pegglol'i, gl'i,ndiani li hanno -contratti dii bianchi, dagli Invasori e immigrati, e sono diventati ,per quel– li un'arma di difesa o 1·00.i-stenza :contr-0 di q-uesti. LI prof. -Mitnnel G. Alastos, hi alcune ,conferen,-.e ,:.sul proNema degli indigeni a [.,ima, sosteneva fra .fl'altro non essere affatto vera la deg.enerazlo11e or– ,.ganica degli india,ni: "Fisicamente l'Indio é ,dotato ·_..:at ·aimmirevole fo.rza. e di =costumi sobri •e,,.mentJaJ.· :. inenté, 110'11 é nn i,diota né un imbeci lle ... Il ritratto. ..=de-ìl'indiano mora.;mente • degenera.to, che al:cuni {l•e– . scrivono ,con colori tanto os cm·•i, !é una menzogna". · ·n.. giornalista pernano Manuel Seoaue, cita,to altra ,•bLta, :S·crive.v,anel ,suo libro "Co.n el •Ojo IZiquierdo": "E' .:ve1:o.che l'indiano é iindolente, ma 1ci6 é .pere-bé sa. ,che quando lavora e prndnce. vien derubato. E' bevitore, ima il bere é l'unk:.:o lllodo -per lui di at– tutire i 'SUOÌ dolori. . . Divenba .sanguinario e vio– lento,. ma quando gli si fa passare a, fol·za tutti i· limiti deHa rassegnazione ... !E se non crede più agli aiuti .clie ,gli •s-i promettono, ·é ,perché per 400 -anni- ~ .,stato s,em?re in·ga11nato, prima clai considetti Ucivilizz-atori", ,poi dai "li-ber.ato-d" e infine dai "de· moeratici .progresiS. is.ti' '». 'Tutti ..gli studiosi e ·conoscitori dei costumi degli incl'iani sono conco1·di nel rite-vaire che qru.esti hanno . uno ,s.pir(to di solhlarieta ,molbÒ ,s,viluppato. E dò ,si .,.spiega col ·a·icordo del loro comunismo ,primitivo, dei te•n11pi .in. cui e.ran ,padroni di se et.essi e vivevano e iavq-ravauo in :comune le ;loro terre. ,11problein.a. indiano non é di lieve importanza. Al contrario· che sulle sponde 'dell'Atla.nti-co, dove per le relazioni, più dirette {)On .!'<Europa la grande mag– gior{l.n_za-d·ella. popolazione é bianCa, .su1le ,coste clel • Paci 1 fico la ma-ggio 1 nar..za •é ind.igenn,. J.n Bolivia e nel P·erù la popolazione in-diaua rap,p1·es-enta a:l;meno il 70 per cento della po,polazione totale. rNel Para– guay é ,più ·della meta. In .altri paesi, -come né-I 1Cile, in Col1om 1 .bia, .nel Venezuela 1 nell'IDq.uaidor, nel ,Mess,ico, ecc. é ,preponderante. Cosi, sono gl'india:ni che in tali .paesi costituiscono il maig,gi·or conti,n– genVe cli bra,ccia da. sfrutta,re. Ji .pr,oblem,i della foro emancipazione e.i fonde 1:>er ciò nel ,pr.oblema gene- 1•,ale dell'emancipazione cli tutto il p1'ol-etariato ce,11- tro e su-:la-meri-cano. Ma lo :sfruttamento degli indiani é più faci'le, in quanto essi s-ono privi d'ogni mezzo di difesa, al– l'infuori del metter«i in stato ,di aperta rivolta: H la .rivolta, irnf•atti, di tanto in ta:DJLO di,va,mpa e s•c1uote ·vaste regioni del continemte, quando la loro dispe.– razion8 di sfruttati, di affan1ati, 1 di torturati a.rriva al più cieco parrosismo· . .AJllora si rivelano le carat– teristiche id.i ribellione e d'indipendenza. della "ra-zza degli uo1ili ni di . bronzo", niente .affatto inf-e,riori 111a soltanto dh, er.si .da ·CJnelli della razza che li op.prhne. Purtro1>po, ,p er6, quesrte-'ìoro, rivolte veng,0110 s•empre so;ffo·cate senza pietà dalle- ,repr,e,si.S.ioni 1 mi.Iitari più feroci.. Che meraviglia Che anch'e,s,si, nei -momenti di lfnrnre e cli br.eve liberta nella rivOlta, an-ivi,no spes,so alla ,violenza p iù bruta le contro i loro esosj 011-pres.sori? La loro viole.nz: a .s,i c-omprende benis,· ·simo, 60 si .tien conto de l .modo come ,;on.o abituai- ·J mente trattati dovunque. Lo scrit-tor,e Tristan Maroff, ·già citato, in un ap– p'ello "a.i minatrn:i, contadini, studenti e soldati" del– lo. BoHvia,, notava incidentaln1e.nte ,che nelle .campa– gne migliaja e ,migliaLl di indiani v.engono fatti ~a– vorc.u;-e senza paga alcuina e sfruttati ·cosi s-enza mi~er!cordia, trattati dovunque a bas,tonate o mitra– gliati quando r-eclamano i loro diritti. . . Come, del n;sto, 1'85 per ,centò .degli stessi lavoratori bia nchi, non 6anno leggere, non dormono -in letti, , n.ou cono– scono i rucliwenti 1>iù elementari dell a dv ilta e .vegetano nell'lg.noranza, miserabili e ,c, ef.rauda.ti di tlittd, alla mercé cli una. minoranza di pa,droni di minier6 e di impresari politici, che li trattano come una volta s.i trattavano gli schiav•i af.ricani. In al– cuni pae,s-i a preponderanza inodige-na, scrive Roberto Hlnojc;sa i.n ",La Ribellione d,e'lla Razza cli bronzo", si posso-no ancora leggere nei g}or.nali -degli annunzi di vendita. {li aziende con °pongos.", cioé con an– ne.ssi .lavoratori indiani, ed il valore dell'azienda é più dato dal numero degli schiavi che poas.iede, chB non clal'i'estensione e qualità della .terr,i:. · V'1é d,i peggio ancora. Anche agli indiani che a·ie– scono a sottrarsi al lavoro nelle miniere ,e a ,quello della terra dei latifon,Jisti, perché possono coltivare fra loro dei campi di loro legittima proprieta, capita quello che capit6 qualche a.nno fa a diverse tribù indiane che vivevano 1iacificamente su propl'i teT• reni, in Bolivia. "Il governo boliviano vendette per .S milioni ,di dollari alla. ":Standa·rd ·Oil" ci.I"rcatre mi– Honi idi ettari •di terreno petrolifero, non suo m-a appai,tenente in gran parte alle suddette tri'.bù in– diane. Gli indiani ·furono, ,semplicemente, es,propriati e caccl ati 'Via con le mitragliatrici! Si potrebbe,ro - riem.pi- re pagine e pagine slmili 1Sul piU intenso cl olm·è dell'infelice popolo indiano, &fruttato e mail– .trattato ,cl ovunque: in Bolivfa {)Ome nel Perù, nel Cile come nall'-O1Hluras, ecc. •Come dicevamo gia, il fatto che nei paesi a pre– valenza indiani, sia ìn diana :la ,grande •m.aggioranza della classe operaia occu,pa,ta iu fotti i meccanismi della prncluzlone e dell'&r,ganismo sociale, fa si che ' 4 i1 •pr·oblen1a ,degli indig,eni é un proble1na -eco no· mico-so·cia 1 le.". Ci6 aff.ermava per H primo, or.ma- i é giA rµolto tempo, il poetà. pentano d'idee anarch-i,che Gonzales- Prada, e ripeteva .più s·ecentemente il suo comiazionale Haya de ,Ja Torre,· candi,dato clell'oji– posizione alla ·pre,sidenza della repubblica, in 11na. intervista co<l quottdiano "Critica" di .Buenos Aires: "Il nostro problema indigeno é ani.itutto un pro– ·blema sociale e-cl econo,m.ico. Gl'indiani sono l'-im– men.sa maggioranza de-Ila nostra classe produttrice; es si per .la maggior parte souo i no.stri contadini, i nostri soldati i nostri ope'rai. Eppu,re e,;s.i sono .schiavir,zati cl;,_ un sistema obbrol>riosci di sfrntta– mento primitivo. La base delrla liberazione e dell'e– levazione integ,rale della razza indig,ena é quindi economica. lL'indiauo, .Io so 'l)er esp,erienza, é .p-ill del meticcio e spesso più del bianco, ada,tto a tutti i lavori. La. 6ua forza é .stra-o-1~dina·ria, come straor– dinari :sono la sua h1tellig-enza e iil ,suo .spirito di clisdpJi.na ·e cli cl,eci,sione. 1Ma egli é {)ostretto a su,bire l'o1ipress-ione :dalla fori.a ·e mantenuto schiavo dalla miaeri-a''. Quale •pu6 essere la .so<luzione di quooto proble– ma'? Varie se .ne propongono. Lasciamo da part& quEllla dei comunisti, che danno si:>mpre ·la mede– sima formula, da applicarsi secondo essi indistinta– mente a tubti i ,paes.i, dalla Francia aH'Onduras. La -soluzione che .prnpone ili partito aprista <lei Perù, molto forte e a tendenzEl socialiste, sa1·ehbe in que– sta r-o·rmula: "All'indiano la 1te1~ra che é capac·e di 'lavorare". Formu'la eccellente, che per6 s.i ,spezza contro· lo s·coglio ,del latifomlò,, in mano, di grandi terratenenti e per gran parte cli -compagnie .stra– niere fortissime, non disposte a cedere e con alle s,palle le forze militari .del loro paese. ,So<lo una rivoluzione .Sociale e .,gene-ra,le, che applicas,s,e la formula "la terra agli i.n:diani che la lavorano" ri– solv-erebbEl il ,problema; e .tale formula potr,e]jl:Je tras·ci-nare alla 'l'ivoluzione il popolo infilano, in cui è ,profondamente ;radi·caita ·f'a.s.pir.azion.e a 1 lla ,terra libera. ,A,ltri, ,bas.a ndos i sullo s11irito -di ,solidarieta s.vi– luppatils,siino f.ra gl' in.di- geni, pr,aiporrebbe-ro un siste– ma -Che 1cons,ervass.e delle modalità di certe comu– nità indiane, che peI·mettess.e sottrarre gli indiani a 1 l 1 la schi:1:vitll. eco1101ni-ca: e ci6, introducendo una forma ,di cooperativismo di .pr.oduzione, {)Omincia,ndo dn.lle c:omunitù indiane ,più progrerliit..e-. La coopel"a• zio,ne infatti, 1 qui in A·merica come altrove, ,se ap– _plicata sana.mente, pu6 contribuire all'emancLp.azio· ne economica ,c1egli sfruttati, -e sostituh'e .J'antagoni– sn10 e la concorrenza •con la -s,olLdarietà, a .profitto cli tutti. Ma bisogna dire che ·questo come a'ltri prov– vedimenti, che anche de,gli elementi borghesi riten– gono .giusti e necessari , risulterebbero utopistici se-n_za una ri,v,oluzione ra.di' cale, poiché non baste- 1·.anuo certo i bei disco,r,s-i a vine.ere lo s1pirito di gua·<lagno e di rapina Che anima gli· attuali .padroni1- de1la tern1., i q.unli .a 1 qualunque tentativo anche pa.cif-ico idi mU1tare i:l pre'Sente cor,so deHe cose -O·P· porra-11no sempre In loro fo.rza brutale ,del -danaro e delle rnitra.gliatrici. * * ,N-cn ins_isteremo mai abbastanza sul fatto, cui ab– biamo accennato più volte, -e fin ,daH'.inizio di que– sti ar_ticoli, dei! contrasto - anche in America - fra l'opulenta riccheZza e -la •m.iseri a più bassa con tutte le terribili ,cou.s-eg·ue.nze che , qu.es, ta trae con sé, benché ·questo ,Continente più di :qual,s.i-asi altro avrebbe nel'le .sue ricchezze naturali tutto il neces– .sario .per ,rend.ere meuo acuta 1a lotta per Ja vita, meno aspri i ,contrasti ,s-0ciali. .Quesiti paesi, infatti, sono i pill graiHli produt– tori di d-errate alimenta•ri del n10.11do: v'.é g:rano, ·carne, 1frutta ida inondarne .tutti gli altri .continenti. Ep.puTe, i popoli che li abitano, specie nel'le cam– ·pagne sono in preda. all'ino,pia pi,ù nera, che arriva is-pesso altla. :fame insaziata. tLe. :straordinarie a.·ic– chezze clellei te.rra e del sottOfluolo sono anzi, ap– punto perclté monopolizzrute da'lle .caste privilegiate, una ragione di miseria cli più per i diseredati. Sol– tanto i ,pri.vilegiati vivono nel 'lussò ,più s.facciato e accu,mulano ·dcchezze favolose. Di qui una situa– zl-un·e g.enerale insostenibile, ,c:ui 110n s-i pu6 preve-– !lere alcuna s.oi.uz.ionEl pos,sibile fuori d.ella rivolu– zione: una rivo!luzione radicale, in armonia con ,quella cti tutto. il mondo, cui l'America nou ;potra sfuggire, se si vuole davvero metter fine alla mi• •seria •dei vari po1ioli e vailorizzare sul serio le ric– d1ezze a,mericane a vantaggio cli tutte le JJopolazioni <li que~ti ,pa,8€.i. Qui la .rivolùzio1rn non .si ,present'.l com:e una poss-ibile. ,panacea, "sogno di menti ma– late" (come -dk.ono i reazionari d'ogni tinta), ma vseramente come un'ineluttabile necessita. Porse :}a ·lotta ,sarà ,qui anco,r pili cruenta .che altrove, perché su due fronti dovrà combattere la. rivoluzione: contro il capitalismo interno e le oli– garchie locali, e contro il capitalismo straniero e le enormi forze imperia'listEl che lo s,paUeggiano. E una rivoluzion e americana avrebbe ·certo inevitabili conseguenze p.er gli altri {)Ontinenti. T11tti i po.poli, anche i pill lo ntani, ne s-entira•nno una rLper-cus• sione non lieVe, .poiché il .mondo ·moTlerno non con– .sente più compartimenti stagni: esso ,é governato ormai -da tali necoos-ita econ omiche ,e sociali co• munì •e infrangi,btli, da far.ne {)Ome un organismo unico com·p·le-sso ·e ìndivisilbile. Es,so ten-de 1quindi, ;per fo1~tuna dell'u·manihi ,di domani, aod elimina-re sempre più le clivis.ioni e .-contradizioni attuali, i contrasti .stridenti e le odiose disarmonie. Per l'economia ,sociale El ,politica e relative ca– ratteristiche s.pecia'1i del Centro e Sud-America, que– sta parte de'! mondo la si .potrnbbe ,paragonare, come mi ,paI·e ·qualcuno abbia' gia fatto, ad una pagina bianca in cui si ;po1tre-bbe scriver-e il p.iù bel poema, •'m.a anche, a ,secon,da dei casi, i ,più ordbil.ì scara– bo"èchi. Il suo processo ,evolutivo ..pu6 assumere, sotto l'influenza d·egli a,vve.nimenti loca.li e interna– zicnali un ritmo acceilerato, che rp otra. provocare nella ;,,aggior .parte degli altri' ,paesi un i<lentico a,cceleramento ,rivoluzionario; -ma allo stesso modo ,una. sua involuzione reazi0naria influirebbe nefasta.– mente .sul resto di,! <mondo. Il :sud America ed il ·Centro o.ffl'irel>be un t'e'l·– reno molito f .e,rtile -e pro,pi·zio a un rinnovamento umano ,per le par.ti- colari condizioni di •ric-chezza na– tura,le, •di cui abbiamo parlato abbastanza, e per lo stato relativamente vergine cli tanta .parte deme stie popo,lazioni. [Pi,ù e meglio che aLtro,ve saTebbero qui .pos:sil>ili le pi-il: ar•dite rernlrzzazioni e i più gran<li ooperimenti ili vita nuova, a patto per6 che v1 si ,sfugga a.I pericolo di volere in ,tutto imita1·e, 'Special1me.nte nei ,difetti, la vecchia coltura e i 'Vec– chi ;pessimi costumi -europei, - ·come purtroppo av– viene nel momento attuale ,con ·questa specie di fregok't dittatoriale, per •cni non pochi paesi. sono caduti sotto le ,più svariate forme cli ti,rannicle poli– ,tica e militaresca. Ma v'é a sperar-e che tale fregola di suicidio pas>s.e1·a ,qui anche prima .che in altri :paesi; e l'evoluzione civHe ri-prendera il suo corso .normale e benefico. Allora ,sara !\America che a ,sua volta influirà sugli avvenimenti ,c]el {)Ontinente europeo, stanco ed esaurito tla ogni ,sorta di esperi– menti <leleteri. 1 Nel ·sud -e 1 Cen tro Ame•rica vi 1sono spazio e rie~ ,chezze suf.ficienti per rendere poos.ibHe qua-lcosa di ,nuovo e cli solido; manca solo un terzo fatto~e, 1)er ora: la buona 'V.olonta. ,s.e questa sor.gEl U iPOB• 1,ibile diventerà ,·ea!,ta. Determinare il formarsi di ,qn e,sta bu ona volontà spetta aùe minoranze attive di pens.ie, ro e di azione, che sappiano svolgere un'o– pera e fficace cli e ducazione e cli .capacitazione delle masse ·e dei s.in, goli: Allora l' Ameri-ca latina non •sa-ni ,più il ,paese schiavizzato odi13rno, ima ,Si met• terà all'avanguardia ,del progresso e contri:buira co•n l'esem.pio delle sue SO'luzioni radicali a sping,e,re il mondo verso quella Yita nuo,va dell'umanita, in cui siano eliminate tut<to le contradizioni clol o,rose e spesso •crimina'li in cui si dibatte tuttora la socie.ta borg,hese e capitailistica.. Fine HUGO TRENI.

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