Studi Sociali - anno VI - n. 37 - 16 gennaio 1935

DOCUMENTI LeCandidature p oteste Caro Adamo t J I. Yorrai scu.;armi ,;e rispondo puhblicamente alla p1opo:-;ta. <:he a nome di nwii amici mi !'ai. di portar,! nrllt- prossime elezioni generali il mio nome lu Ull q!lald1e colle~io di Homagna siccome eandiclatura cli 111 (;Lest:1: ma a me 1>reme cli non parere con:;en1.iente ì,1 1111a co:;a <:hr recisame11u..• riprovo e rli tagliar (·ono. He mi rie ~:·t:'-. con una ten:lenza che mi sembra CT::1\'ida cli pericoli per il uostro partito. La:,cio eia parte i ringraziamenti, la gratitudine, l'onore immeritato e tutta la fl"a~<'ologia dep;li a,-;pi- 1·,111li deputati. e vcu;go al :;odo. ChP t·o.m é una candidatura 1Holeata'? 1~· un punto di mezzo tra J'a.:"teuzione e la 1>arteclpazione alln 1011.1 pf'r a\·ere 1111 deputato: é 1111 andare all'urna c·oll'aria di non ,·o!erla toccare; é un dir no nel 111ome11toche si fa si; in una parola é l'eztuh•oco. 1,;c1P rcquh·,>co che noi dobbiamo ao1Hatnlto <'Olll· bat lel'C, J)uP vie chiarL'. nelle, logiche. io vcggo aperte in– nanzi ai socialisti veri rc-lati,•amente alle elezioni. O ai <'l'ede utile <:ile· i i:;oci..1,li1lientrino nei parla– mc~nti ml nitri c:orpi rap1wesentalivi e si c.re- :Je .::1u'3- st::t utilitcl tale cla compen·3are ln spe·;a materiale '"' n:ora!P delle elezioni ed allora btmgna acegliere i 1,roprii candidati e lottare per la loro riuscita contr.> tutti i c·atdidati e tutti i partiti borghesi. O invece ~d crede che i deputati non 1>0:.;sono far null.i di lrnono e elle la speranza nei mezzi parla– menta,·i :•da. (•onnttrice ed antirivoluzionaria, ed a.1- lora hisogna astener&i e. tHedicare l'astensione. O~ni altra ,,ia menu necessariamente a ri-sulta.ti ovvosli a <1110111 che- i socialisti vog'liono raggiun– ~crP. sia che uno r-simetta sul Jlcndio dello alleanz<" ,, drlle tra11:rnzio11i. sia che si prP-:;celga l'impieg-o della tattica astensionista. ]1,ra le due vie, tra i duf' metodi noi dovevamo ':-:icegliere. e scegliemmo rastensiono. 8ccgliommo rasten:;ionc,. non tanto 11er !"impo– tenza. del resto ben constatata. dei deputati e con:.;i– glieri socialisti: non tn.nto per l'azione corruttrice-. ,,nrt.roppo tlrovata. <'he ramhiente parlamentare e• :-;orcita ,,.u~li oprrni e ~ni rl\'oluzionarii, quanto per il danno che pro~lucr- alrorganizzazione del partito. cd ulla pro1>agantht <lPlle idee socialL;te e dello s11i– rito rivoluzionario. il la,·orio che precerle le elezioni. la lottn prr la riu"3cila delle proprie candidature. Su':-:ic·ita stollr speranze 11ei mezzi 1>arlamentari; la lottu economica la.;c... ìata in seconda linea, quasi cli· rne--nUcaLa-· i rLvoluzionarii che si appassionano allp ir1:t'l'l'i('(·inole personali den·urna e dimenticano a. po('o :i 11oco la rivoluzione; le masse che r..ii ahi• 111:1no a !:\JIPl'are 11Pl governo o negli individui ed :1hh:111tlon:1110 all'iuizialiva dei ra1>1>refientanti quelle rh·rnclicazioni o quelle riforme. che forse si potreb– he, o oltPnerP anc·hr dtll':illl" il regno borghese, m;.1 ~olo mediante un·agilazioue minacciosa. un conte– guo virile the mostrasae nel popolo la.ferma volont{1 di ottenerle a qualunque c-osto - ed insieme a que– sto le rivalitii a11erte o nasco: 1 te. e le mal3ane am– bizioni. che nascono fra coloro che sono o si cre,lono in grado di aspirare ad un posto di deputato o ad 1111posticino di consigliere. J~bbene. tulti que;;ti danni sus:;i,tono tali e quali ~oRtiluenclo allr proprie e vere candidature qnellt-"' 1·\H': ,·og1iono chinrn:.u;,i ea1FHdature di protesta, (>Ol~ l'::tggravante di un 11011 so che di timido o di ipo- 1·riLa c-hr in que:;te ultime si nasconde. ' Drl rr~to :i me µare. e re.,perienza rinora mi d:i ragione, che tutti questi varii modi <li tattica ele1.. tonde. in pratiC'a. va1:110 pOi a finire allo ste:;so rnoJo. 0d in[alti r-Haminiamo un poeo c·ome :,i :;volge e come finii"ico nua ran:.lidalura p.-oteHta. Ecco qn gruppo di socialisti che non crede né in r1t•1rntnl1. né in parlamenti; ma ,·ede che il pe– riodo ololtorale ~Pgna una maggiore attività nella vitn puhblica del popolo cd offre occasioni uniche per varlure a tanti. ehe orclitrnrinmente restano i- 11acceSt'>ibili alla nostra 1wopagand;.1; e vuole profit– tarne. ~ienlP di più giuslo: ma invece di profittare del– rot'C'nsio11e PPr dare ma~;-dor im1rnlso alla propa~ !.!;UJHl.l ordinaria e J)arlarc a tutti ed a ciascuno, in 1111bbliro ed in privato. dei principii socialisti e dzlla Jl('CCHsit;-"1 della rivoluzione e della inutilitù e del lia11no elci parlamenti 1~:'r cecitare nella gente il di:::gn.,to dL'lia poli Ii<·:1 e preparare gli animi all.1 rivolta. il noi:;rro gruppo si lascia attaccare anche <'b~O dnlla malatlia dei nomi e mette avanti una <'andidalura, ehe. tanto per salnne la contraddizione. (:}liama di proteHta. Al principio pare una cosa •li nulla: si porta cautlldato uno che sia ineleggilJile. ov1niro uno d1 ,··11isi é sicuro che rinunzierA, o r,;i erede di esserlo. 1,: cl'allronclr. ma :-;e nemme110 ci ;-;i pensa alle po:~sibilita di riuscire! si tratta cli C'Ontar'3i, di a.r~ fln11arsi e nello stesso tempo di protestare contro 1rnn qnnlthC' ingius1izia. ~é ci :;i rimette nulla: tutti di :-;l'orzi ~aranno de:lic·ali alla propaganda; solo, il _µ;ionio delle elezioni. inve:--e di andare a apa:.tio, d Ya a mPlterf' un hollettino nell'urna: ecco tutto. Ma poi vien lc.1fehh1 e deilla battaglia, l'amor pro• JH'io del c:anildato. P quello dei suoi so;;tenitori, in– fill(' la \'Oglia li vincert"'. in qualunque modo: Clw tliarolo! C:- riuseito il tal(?, e riuscito il tal altro; (1) Adn1110 )Jau<·ini. noli, anardtivo Nl i•X lnlf'rirnzio– rn1li!-:ta di lmola, <.'hc(•blJl" a ~O~l{•fl('n· YinH.:i ))OIPmklH· •.·,,n .\nd1·1·a 1'0:--la fin n•nio il IX!tl. :\lorto da J><>c.:hi anni. La Redazione. S1'UJH SOCIALI perehé 11011 riuscirei anch'io! - uno si dice. E per– ché fare la fi~m·a ridicola di non raccogliere dm i>oc·he CC'ntinaia cli voti'? Una bella votazione per il caucliclato ..;ociuliRta non é forse un trionfo per il socin lismo '! J~d intauto l:.1propaganda incomincia naturalmente a clh·entare sempre più personale: siccome lo scopo immediato C:• cli ottenere voti per un tale, si sci-vo1u sui prinripii e s'insiste sui meriti (se reali o im- 111a;.dnarii non importa) cli quel tale; si smussa.110 g·li angoli, si ad:lclciscono le asperilU, r3i nascondono Je intran:;igenze. Poi si casca nelle alleanze. nelle ,·oalizioui ('. qm'.i e 1ft. perfino ncl.le bugie e nelle promessP•. ~ si dh·enta un can'{}iclato od un se-nsal(:: lii voti. come qualsia:iì altro. Infine arri\'a i.i giorno delle elezioni. Se il c·andidato resta sconfitto, tutto sta bene. So– lamente non awlate più a parlare cli astenaione. poiché la gente vi tirerà fuori la favola della volpe. clH: non potendo arrivare a prender l'uva. dice,•a <,he era. acerba: e. a dire il ,•ero. mal si saprebbe dar IOl'IO allo scetticismo della gente. quando si 1wnsa cilr in tutti i paesi. e massime in Ita,lia ed in Francia. i socialisti che aspiravano a di-ventai· deputali hanno qua~i sempre incomincialo col pro• pugnare le ('Hlldidature prote:,ta. Se poi il candidato riesce eletto. allora Yien rnori un altro ordine :li cOJl':Siderazioni. (:iacché. si dke, ormai la s1>e~.rn é fatta e si é subito tutta 1a per.dit~1 di tempo. cli dignitù, cli caratter_e. che nna elezionP porta seco. perché non profittare a.Imeno, in quel chP. !-.i pu6. del trionfo ottenuto? l ·n rleputato gode di una certa inanuuitù; puù viagg-iare ntalia per lungo e per largo neH"intc• ress•e della. propaganda: puO cli tratto in tratto dal– l'alto della tribuna parlamentare rinfacciare ai rap– presentanti della borghesia le so[[erenze del pof)olo e portare ne1 sa.ntuario 1 parlamentare l'annunzio mi– naecioso della rivoluzione che viene: 1rn6 : 1vela.rc al pubblico le vergogne del mondo n[[ic;iale; pu6 es– sere una proteGta ed una minaccia L·ontinua. vivente contro le istituzioni. Perché privarsi cli questi vantaggi? F'orse per lo stupido pregiudizio cli un giuramento, a cui n~ssuno crede ed a cni l'obbligazione leva ogni valore'! O torse perché ~i é tanto poco sicuri di sé da temer<' il contatto corruttore deLla borghesia? ).lo, il ritinto sarebl>e una viltci: bisogna andut~• e~l affrontare il nemi(,o nella sua fortezza. p:;c1 ecco d1e il nostro neo-deputato se ne va in parlamento, animato eia propositi battaglieri, r;eh•a– tico. intrattabile, pieno il catlO di concioni terribili, di apo-stron sanguinose. Ed intatti, se il momento rosse propizio e la ri– voluzione davvero rumoreggia'iSC a1 di fuori. egli saprebbe torse trovare qualche accento ma:;chio. a11alche fl'a:ie scultoria. che farebbe saltare i c.olle– ghi cc;me nnu ,3fcrzata su viso e commuoverelibe il JlOpolo ad opere forti. Se in crnei giorni cli hur• bPra intransigenza la. [olla invadesr.;e l'aula parla– mPntare. egli snprebbe eccitarla a cacciare a calci i deputali e<l a procedere nella via rivoluzionaria, forse darebhP egli stesso l"esempio cli metter le mani al colletto clPi ministri. del presidente e di tutta la ban.J". Ma disgraziatamente i tempi volgono etimi (ché aHrimenti nemmeno si parlerebbE' di caudi.datllre) ed il nostro deputato mal potrebbe, senza cadere 11el ridicolo. provocar<\ appena entrato una tempeet..1 a freddo. Deci:le quindi di studiare- l'ambiente o tli aspettare l'occasione. Intanto, invece di trovare uei suoi colleghi il tipo ciel borghP~e IJurbanzo;..;o. insolente, ignora11te, avido. spilorcio, ch'egli era abitualo a vedere ai1a direzione delle offiC'ine 1 trova della gente di buona e.clncazione. g-entilc, affabile, cordiale, spesso dotata di spirito. ( hc, almeno apparentemente, s·interessa a tuttn IP q11c,3tioni cli sc-ienza. cli politica. di leltP· ratura. e che sa co11rire i suoi vizii. la sua corru– zione, la sua i11sensihilit{1 di borghe.,c colla magia dello b11011e 111a11iere e della <·orte~in. Quella gente• lo eireonda. l"aC'carpzza, vanta il suo ingegno, can– zona delicatamente la sua sclvati<'hezza e la :ma intransigenza. Eppure, chi lo avrebbe detto? che ,giovane simpa– tico• che bella intelligenza! mormorano i colleghi tra di loro, m,1 in morlo rhc egli po:;•3a comprendere. Andato mo n trattare male, se vi riesce. della gente che vi tratta tanto atfabilmente! E poi .~li di<-0110thc anchr e:--;sisono socialisti nel fondo ciel niorc; nw che i tempi non sono maturi. che u•rl(' CO,i(;'non sono praUcabili. ecc. B lo invi– tano a dbc11trrP, a dar delle cont:erenze. a :;crivere dei libri. Noi non domandiamo di meglio che capire la que– stione; spiegatecela, fateci delle proposte ,pratiche e vedrete che saremo con voi, gli dicono i più insi– n11anti tra i C'alleghi. E cosi 1 mezzo coglionan<lolo e mezzo adulandolo. lo trascinano nei loro ritrovi. lo pre.;;entauo alle loro mogli e figliuole, rimpegnano ir. cliscu;..;sioni ~eniali ... insomma diventano amici. n·a1tn1 parte- vi sono gh elettori, vi sono i com– pagni clH• non vogliono a.vere un deputato per non servirsene. Vi é il tale che é perseguitato accanita– monto dal dl'legato di P. S.; il tal altro che é stato an1111onito J)C'r esser socialista; v'é uno che sta a domil'ilio coatto e ve lo trattengono nitre il IPlllJlO legai<•; un altro e,he Hta in prigione e non ~li fa11110 il proc~so: v"é questi che reclama giu– Htizia. q11Pll';11lro che ha bisogno d'un favore, - tutti scrivono al rJe:1rntato. vanno a trovare il de– putato: 0~11i <·osa domandano .. pretendono da•l depu– talo. Se il deputato li lascia dire- P 11011se ne incarica. é un Irarlitore 1 un vigliacco. che ha dimenticato i poveri P gli amici ora chr si é mei---soa sedere. SP :11 vecP vuol<--'contentarli. bi:,og-11a JlOi bene che ntda 7 a far visir..i al eapo dh·isio11P. o al ministro. elle si raccomandi ai colle~hi, cht) brighi J>re.sso ~li uffici! Ji_: al-lurn? In <:011clu:.;io11f'. tru le lusin,!:;"he rlri colle~hi e lo osiJ:,"ellZCr1C"'gliamici, il nostro de-pntato. l·he clovc•va portare la rihellio11e in Jl:Hlamento. non1.11tanove volte stt ('Cllto. diYe11ta.. un dr-trnlato <·011H;tutti gli allri. ]\·fa (' poi vero c-hr t utli i soeialisl i ;rnhirebht•ro h stc.;sa trasformazione'! -Cel'lamcnte, nclrimo [ouclo della Hlll:1 cosrieuza, ogni uomo credE' <·hr e;li ,3al'ebbe appunto quell'uno per ceni.o o per mille capace di rcr;faterc ~l.'ll'am– hie11tc parlamenlario P consen·arsi deutro. siucero sociali ,;la " rivoluzionario come lo era ruori. A– vreblJe tro1>Po bassa opinione di sé. sal'ebbe giii moral111e11te conotto chi stimasse r.;c atesso conut- 1.ilJile. M'a npJrnnt.o prrc·hé ogni uomo cli cuore pensa 11aturnl111ente henP cli sé. il partito (indipendeute– mentp dalle altrP ra~ioni f'he com1tg•lir1110 l'trnten– Rione) t:arehbc 01>rra saggia pe,nanclo 1111 p6 male :li tutti. e 11011mC'tfcntlo i snoi nella <·ondiziune di guastarsi. Cari Adamo e compagni, Credetemi. lu vo.-ilr:1 propo"5la é cli un genere 11e– ricoloso. Ù!.;°11i uo1110 che• ha lottato per lunghi anni in co11dizio11i f)PI' tutl i i riguardi svantaggiose e che di trntto in tratto ha l'animo straziato eia atroci tlising;.111ni. sente c<'rto volt('_ non fo.;sc che per un i.itélute, il bisogno dft·l riposo e magari quello degli applausi. Coglietemelo i11 uno di quei momenti pai– cologici con una pro-posta. di candidatura. e voi avrete 1::>ciu1mtoun nomo e perduto un <'011111agno. Lasc-iate du1qnc rurna ai politicanti. ~ quando ,·ione il JH'riodo elet.tontlJ. tate pnre come fanne i cacciatori ·li voti. cioé iusinuate\'i dappertutto e pal'Iato nd uno ad n110 a tutti gli elc•11ori clel vostro collegio; :11.1 i11Yece di cantar loro le lodi tli uno o di un'allro, pal'lale loro della riYoluzio1rn che ab– battenl gli oppressori. del socialismo che apparteni. ùeues:-H'n· a 1 ntli. Tnl li l'Oloro che per opera vostra !-iarau110 ;;tram>ati all'urna. san1n guadagnati alle bar– ricate. In rluanfo a mc. 1:i bor~hcsia, poi· rorgnno della magistratura roma11n. mi qualit1c6 111alfallo1•(1 eù io non veg~o ragione per protestare. JlOiché rea'imentc mi sforzo di fare atrordine bor~he~;e tutto quel p6 di male che le mie forze permei tono. Mi ]lare auzi ( ltc posso Jlortare con orgoglio quel uome di "mal– fattore", quando quo:~to non m'impe~lt'!"•H.'t-"' di potermi dire COm})a.~110\'OSll'O ERRICO MALATESTA. (Dal periodico "L'Associazione'' di Londra. - n. 7 del 23 gennaio 1890.) BIBLI06RA.FIA. Arturo Lahrlolu: J)J<:'l'A'J' E'J' L,\ ('HlS.E. Etude sur la dépression actuelle. Edit. Lihrairie de::,;Sciences Politique:; et Socialei M. Riviére. Parb. 1933. - Un rnlume IP]). 369). - Prezzo Fr. lii. Ripetiamo qui ahhre,·ia.ndo, alcune uostre i:lee su! recente libro di A. Labriola c.he più cliUu·.;amente abbiamo esposto in una riviata di lingua spa~nnoh ("~ervio•· di Bueno8 Aires), perché crediamo che anche pei 1ettori italiani \'alga la pena cli parlarne. Non siamo d'accordo cou Lahriola uomo politico, ma Labriola studioso c'interes;,;a sempre: dPi suoi libri ,si pu6 non condividere la tesi, diciamo co;;i. "ufficiale", ma "1i 1 i si trovano semprp una q11anti1;i d'i:lee collaterali. di rnat·eriale cli pensiero. di doeu. mentazione utilissimi. sia alla coltura in generale, sia alla coltura rivoluzionaria in parti<'olare. Vi cir• cola dentro, inoltre, una sottile vena di ere;.;ia ant.i– statale .qua-si costante e spesso cosi a::.uta e cono• Biva. malgrado la veste scientifica d'imparzialitA della presentazione, che anche a noi anarchici puf. fai' piacere e di cui possiamo, in ogni modo, servin; come argomento di propaganda. Questo libro é costituito dalla raccolta di lozioni dal!· A. tenute all'Istituto di Alti Studi del Belgio. in Bruxelles. clur-anle l'anno scolastico 1931-32. NPl· l'insieme é un buon contributo alla comprensione dell'attuale momento tStorico e nel tempo stesso nn appoggio scientifico a quell'orientamento anti-::;tata1P dei riipporti sociali e dell'inteq>etrazione dei tatti che noi crediamo indispenc.;abile all'avvento d'unn societa più giusta e libera. Lo studio cli carattP!'P accademico del Labriola é infatti tutta una dimo– strazione della nefasta ed antisociale influenza dP.l· l'intervento dello Stato nella vita economica. "La cTisi attuale (egli dice) é il risultato degli sfor• zi di tutti gli Stati per sostituire un'economia locale– alla vPcchia Pconomia internazionale ... Tutto bPn considerato, la depressione odierna é 1·e1·l"•litA della grande guerra. che ha gettato le basi dell'economia nazionalista. ed ha creato questo vasto movimento di concentrazione delle forze sociali dello Stato rl1° vien chiamata con nomi differenti: fasci'.;mo. 1utzio– nalismo, soviettismo, unionismo coloniale e impr– riale. statalismo, ecc.''. E pili particolar•mente n proposito del fascismo: "Non si é considerato nP-! rasci:--mo f'hr- il fenomeno della •soppressione dello liberta politiehe e personali. Da questo lato ess0 si ria.llarcia al triste passato. Ma il suo caratterP– storieo particolare é la concentrazione di tutte 1P forzP Hoch1li nelle mani dello Stato. Qui é- il fa.tto nuovo ..

RkJQdWJsaXNoZXIy