Studi Sociali - anno V - n. 33 - 25 agosto 1934

8 malati nelrimpoosibilit8. di nuocere e si occupen"t · ,premurosamente della loro guarigione. • " ., Insomma. rTnternazionale vuole sosiituire: a Dio la Scienza; allo Stato, l'organizzazione spontane·1 dell'umanitll sulle basi della solidarietU univer:;ale. cioe l'Anarchia; alla. Patria, l'Unita del consorzio umano; aJla Propriet.-\ individuale, il Comunismo; alla .F'amiglia, l'Amore; alla Concorrenza tra gli uo– mini, la Lotta contro la natura per la felicita di tutti quanti gli esseri umani. E per raggiunger9 questo ideale crede indispensabili l'Abolizione com– pleta e simultanea della proprieta individuale e del ,potere politico, mediante la RIVOLUZIONE, fatt,, contro il Governo e contro i J>roprietarii. Dunque, obbiettivo primo. esseuzfale, immediato: la rivoluzione. E poiché su tutte le parole si é sparso l'equivoco e v'ha c;hi affermandoisi rivolP.· zionario vuole poi viceversa che rivoluzione non se ne faccia mai e cullo. il popolo con vane speranz:., e palliativi impotenti, é bene s1>iegar~i chiaro. L.1 rivoluzione, che l'Internazionale prepara e rara, é la rivoluzione annata, violenta, quella eh-e :;.i po– trebbe definire l'appello alla forza materiale per di.strug~ere un ordinamento c;he si sootieno colla forza materiale, e sostituirvi uu nuovo ordinamento, cui colla forza si nega il diritto a esi~;tere. Le su>.! armi sono le bande e le bar·ricate, i fucili e la ùina• mite, il ferro e il fuoco, messi in opera per d!– titruggere gli eserciti. le f:lotte, le fortezze, le car– < -e.ri, e tutto ci6 che .si opI>0ne a.I trionfo del socia- 1i-smo, costringendo il po,•ero a sopportare la su,l 1 riste condizione. ~• doloroso per nomini di cuore, che han cori• sacrato la loro vita al bene dell'umanitr\, il dover ,p;rnsare in mezzo al sangue prima cli giungere alla fl·na promessa. ·E• doloroso. massime •Quando si ~a d1e rnomo é la conseguenza i!ell'ereditA fisiologic:t f' rl-f>trmnhientc cosmico e sociale, e c.he per coni;e– :;uenza gli stessi proprietarii e-d i birri o tutti co– loro C'ui saran diretti i eolJ>i della rivoluzione i,ono ns..~i stessi delle vittime irresponsahili cle11a societr1 l'l1e hau trovata bella e ratta. F~" doloroso perché rtiwi soldati coi quali n, 1 r:i luogo il primo scontr". ~t.ono quasi I 11 tti proletarii strappa ti per forza :t' loro laYoro ed ai loro affetti, e fra e:-5é3i vi .:.,ono molti ~ompagni nostri che v~tono fremendo l'odiata divisa. 1,:· ùoloroso, ma é necessario. [ privilcg-iati non c·c-deranno mai Yolontariamen1n i loro privile~i. per quanto il <·e·derii potrebbe es– fi<'rc ntil<' e net·e.ssario per loro stessi. Tutta lii ~toria lo prova: mai si é fatto un progrooso verso l'e-~ua~lfanza. o la lilJert..i. senza la rivoluzione; mai nna. <·011c·e.ssio11e é stata fatta dai fo1,ti ai deboli sr- non (, stala loro strappata. dalla roa,liziot11.:· mi– naecianf P dei ùeboli. La notto del .f agosto 1i89. in rni i nobili francesi fecero il sac.rificio, in ap• p;lrPnzn volontario e del resto illusorio, dei lor1 diritti l:)ignorili, fu possibile solo perché v·era Mtata la .~rande giornata. del 14 lu;;lio iu cui il popold a\·c•va abbattuta la Bastiglia. e perc;hé la rivol:,1 rumor(\g-giava. a. Pari;:;:i e nella provincia e i nohi'1 prmmntivn.110. tremando, la. sua. terribile Pnergia. No. i privilegiati non cederanno. o lo mostra il contegno attuale dei governi e della borghesia. Le r~pressioni l"crori ron cui si é risposto ad ogni tenlativo d<'l proletariato, la [ebbre 1·eazio11:nin, da cui é invasa la horgllC'sia oggi elle il socialismo é dh,·p11tato milHH'<;iooo, mostrano <"11iaramente ch·essa non (' mPno ~tupida né meno brutale di quante east.:•~ o c·la.~si privileg-i:itC' ti l'icorrla la sloria. K necC".:iSario l'imJ>icg-o della forza. della forza fisi<-a. r g-o,·('rni hanno sgherri. soldati. cannoni. carceri, m(lzr.i Ptiormi per intimi.dire o per corrompere; i propriol.nrii dis1>0ngono dei mezzi di vita. cli 1utta quanta la popolazione, hnnno complic·i i preti chè ahhrutis<:0110 le masiie e J(', Pdutano alln soggezzione. son dif~~i dai gover11i 1 l:t c·ui forza morale 0 malerialP (! tutta quanta orgnnizzaLa J)<'r loro. t'Om<' sppr;up di poterli vi11cere senza forti e radkali f'Spedionti'! E' vano sperare nell'opera ciel suffragio univer– tialc•. I,er quanto gli Stati moderni. m;.1ssim~ xe l'C'· puhl>llcani, pretendano rii Pssere basati sulla vu– J<.;uta popolare. li voto, Jo vrova l'esperienza ed 1! ra~ionamento, dato in mano ad un popolo affamato ed ignorante. non é che uno strumento di Jliù in mano delle cla.11Ssi dominanti. che serve mirabilmente a garantirle contro la. rivolta, facendo credere al servo ch'egli é il pa-dron~. Di [ronto a. questa. posizione non v·é posto per il sP-ntim<'ntalismo. :Ai-sogna. scegliere: o acr.etL,; -i.re l'ordinn di coae attuali con la miseria e rignoranz1 della gra11de maggiorranza, c·o11 la prostituzione, i delitti, lo galero, le guerre P lo periodiche sommo:;,H' sorfoca.l<' nPl ~angue; o accettare la rivoluzione, eht' pur pro<lure g-randi dolori. ma dolori t'e-condi che sono arra di futura. feli<'il:I; - o .~uhire 1111orcline– rhr produco, in un solo giorno, più vittime di Quello ehe t'aC'ci:1 in tutto il suo co1•so la più terribile delle rivoluzioni: o necettare un disordine c;he aprir.i al• l'uomo il rf'gno ùoll~l paee. c:uiùaLa ùalramore J)er gli uomini tutti. (·011:.H·i:1 ehr In colpa 6 delle istituzioni 1>iù c-he delle 11er– xo11<\ l'Tnternazionale non dimentica però c;he la rivoluzio11< é guerra e che in guerra la <·On:iide· raziono t'!1P domina. tutto é la, necessita di vincere. 1\~on a ~rog-o di odii, 11011 a scopo ùi ve.ndetta, ma trn&1>intn. dalla roxcieuza del .su.o fine. l'lnternazio• uuJo vuole uua rivoluzione inesorabile: non deve rc~taro pietra ~u piHtra. detrerlifizio dl ingiu&tlzie, di delitti e di p,,ei::iucllzii che· opprimo il mon<lo - e chiunque o qHa.lun.que coHa si opponga alla. STUDI SO('l.lLI grandf> OJH'ra di demolizione deve eadere. O al- tl'iJll('llti <-:Jdrà la. Tivoluzione! fJna rivolmdonc l'hC' l<•11ten11a é 1111arivoluzioue perduta; cd il solo modo per risparmiar :mn~ue e- 1 1 ovinr-, s~nza satriricaro il SlllTe,sso, é quello di colpir forte e presto. • • * JTallrontlP, xi ac·reUi o no il prinr·ivio rivolti· zionario. rivoluzioni no sono sempre avvenute <' ne :n,,,e-rranno fino a qunndo la ~ociet:i sar{1 fondata sulla s<-hia,·itu e sulla. miseria dei più. E prim'..l <·lrn rar·ccntramcnto della. proprieta e lo svi.luppr, ùel meccanismo avrà ridotto le mas6e nelrahbruti• mento completo e nell'impotenza d'ogni pensiero di rh-olla. una grrtnde ;.;-uerra sociale avvern'i: tutt1 lo fa Jll'C'Sentire e bisogna essere ciechi come un borghese per non vederlo. Dunque la posizione real·~ si conereta. cosi: o 1.111 partito cosciente o organiz• zato isc;rh•e nel suo programma la. rh·oluzione ar– mata o la. dirigo alla emancipazione· completa delJa umanit:i OJlJ)res-sa. e ue fa sorgerè una civilt~ :n <·ui la violenza. diveuti per sempre inutile ed i111• possibile: o la rivoluzione sarà ::;ommossa di masse irritate, senza ehiara coscfenza del fine e dei mezzi. lliretta. più ron1ro le' persone che contro le cose: la quale verserA c·ento YOlte più sangue tli quell.1 c·ho t,ia neC'essario. distrugger..\ i por,tati della scienza e della eivilt.i, c-he le masse non possonv apprezzare perché oggi, accaparrati dalla borghesia. son~ ~t.rumeuti tiella loro miseria. - e, dopo stragi ternb11J. mettent eapo a nuove e pili brutali 011• pressioni, o.ccompagnate probabilmente ùaJJa gia 111:– nacf'iante reazione clericale. Colla somma enorme ù"odii e- cli rancori che la borghesia ha saputo a.e r·umulare contro ùi lei, rollo stato d'ignoranza .3 di abbiezione in cui oosa ha mantenuto le ma:i~e. solo un partito coscientemente e decisa meni e rivo• luzionario pu6 umanizzare la rivoluzione e farla app-ortatrice di civilt,\. ( 11 seguito al prossimo numero.) ERRICO MALATESTA. BIBLI06RAFIA · G11~v11r11 'i<•otl'Ì: S'l'OHJ.l ))EJ,J,A ~l('J. UA °"}:J,I.E HIVOLl'ZIO~Ì 1' Hl\"OJ!l'E. J~dil. ltalinn Publisher~. 135 Bleecker St. ~ew York. J9:J4. - 1.-:dizione con dorumenli incdili e il– l11s1t'azio11i. - lht ,•oh.une (pJl. 24-7). •- $ 1.7f;. Abbiamo ritro,,ata, c;on questo libro, una ,·ec-chi.l <' ,·ordialt:> rono:wenzn di drca trent'anni fa, quandL' ra.mic·o Nic-otri. sot•ialisi.a "legalitario·· (come dice· v:imo :1Jlora lOll 1a terminologia del tempo). non sr11~::;-ivn la <'umpngnia Ù('g]i anarchil'i e si rumpia– <·rva di (•ollahornre qualche vol~1 nellP nostre pub• hli<·nzio11i C'reticali e irrh·erenti. L'avevamo da 11101 tfr•-dmo t-c•mpo pf'rdulo cli vista, ed ec;eo che ci tonni prc.•~Pute e-on la riedizione dl (111esta sua opera. arn:·h:>– lni in c>~ilio ed in arnii no~li Stati Uniti C'Ontro ,~ r:1·;ei1mo. Ahhi:nno rilPtto e-on piac·en• nella Huova etlizio110 il 8110 lihro che, a dire il vero, avevamo din1e11Li– c·ato altravPrso IP vieende fortunose, degli anni; e vog-liam <lii'<' che l'A. ha fatto hene a ripubbJic-arlo. Ci :--nno tnul i siciliani sparsi per il mondo, sJ}eC'ial- 111rnte nrgli Stali U11Hi. o 11011 é male l'11e uno ...;cTitto vi.hrantp d':1111ore J}Pl' la c·omune terra natia. (·om'(, questo dC'I :"licotri. ri~o11evi il loro spirito Henz.:t c·aù<'rn in 11n gretto regionalismo; anzi. elevi quPl· l'amore più in alto possibile. facendone una co"a ~·oli.l r·on lo spirito di fraternit;.""1 umana e RC'rve11- dosrn<' nobilnw11tp. per e:-rnltare lo spirito di rivolt t e lw tanta parte n1pprrse-nta nella l-itorin cle11a Si• <'i~ i:1. ('f 1 rlo. ro111P uomini <! 'il.le -e e di battag:lia militanli in una sC'l1il•ra un p6 diversa dalla sua. non c·onve- 11i;1mo i11 tutto e per lutto con l'A. Quakhe ri.:;ervc1 tlovr<'rnmo far('. per il tono tro1lpo rostantemente aµolo~0Lic•o. J)OI' <:erti acc;onni troppo reverenti a 11ersont1litfi por le, .quali. - vivo o morta che '.;ia!lo, (PC'I' e~:--;. Roosevelt e Ferri) - noi non isentia.m'J reverenza alcnna, per qualche !rase incidentale :rni 1apnorti fra rivoluzione e rivolta, per qualche, giu– dizio politico, ere. 1\1a son questioni, in gran pxrte, di forma o incidentali o secondarie, c.he non han 1 rcP}JO r:1 PJlOrlo diretto con l'argomento storico e rritiro dl'I lihro. <' non· oc-t·111>anopiù <li pochP ri~·IH' qua P !(1. ~011 v:tle quindi la pena rii sonerm:1rc:i s11 ciO. li libro dC'I :-Jieotri é somma.mente ilneressantP J)Pr lo sbutlio:;o, od anche per il rivoluziona.rio. Il primo ,·i trova. rn~gr111>1>ate le cognizioni, che a fatic:a Hi ril'ercherobhero altrimenti in una infinita cli opere div1>r;30 iu cnl sono :iparse e come affogate, sul poslo Pmine.nte che O(..Cupa Ja SiciUa nello aviluppo della. civilt<i mediterranea. ~una formazione mille 11:iria tiella natura etnica delle :me popolazioni in c·ui h:111 lasriato im1wonte indelebili elleni, arabi d 11ormHn11i. ed altre variamente minpri e pur note– voli fenici, s1>;.ignuoli e francesi. Le lolle e, volta n Yolta. le sog~ezioni deHa terra siciliana solto lloma. anticil, sotto la Chiesa . .sotto gl'invarosi stra· nieri. sotto le tirannie paesane e Infine sotto la Monarchia dei Savoia che di-sgraziatamente dura an– corot, sono passate- iu rassegna dall'A. con rapida • fPlke ~lnte,i. Di qne!ita 6toria il riv-oluzicmario trova ne'll'o-pera tll'•l ~icotri l'ievocati gli episodi più saliC'nti di ri– hellione. - ed essi sono l'argomento princ·ipale del lihro o Quello c;he a noi più interessa., - lumegg-iati dal I' A. <·on speeiale a.more e pili ricc;hezza di parU– {'Ulari: i tentativi di vita. libera sotto gli arabi e· a tempo degli Svevi; la rivoluzione del Ve:,pro Sk'. liano; le varie insurrezioni loeali contro la domilltl-· zione spagnuola. in specie que11a capitanata. da Giu– sepp0 d'Alooi ù0l 1647: la rivolta di :11e5sina del" IG7-1; e infine tutti i moli 1>osteriori alln Rivolu· zione ~'rancese (1812, 1820. 1822, 18~0, J837) <'ile· furono represi--:i uel :-;:-.111g11e d i siciliani. fino alla· rivoluzione vitt.oriof-:t. sin pure per breve tempo. del 1848. Il capitolo sul ''Quarantotto" é dei mi– gliori. Viene poi la rivoluzione del l860. che ha per <:oronameuto la spediz·ione dPi )ififle, storia LrOJlII0 nota per soffcnnarc.i6i. Infine l'A. parla df'i tumulti e Lentate irnmrrezion:– dopo l'anne•,cdoll~ all"ltalia: ùel 1862. del 1866 (ùf Palermo, <111:·:i11te7 ::;-iorni e mezzo). cli altre di mi11or·~ importamrn. e infine de1le notissime sommo'-=· se, e del movimento da cui erano scaturite, del 18!)?,. !).4. che furono repressi con lo stato cra~:;sedio. l~ fu<'ilatc r i Lrihunali di guerra, e restarono nella· 1-tl o ria siciliaua col .nome dei "Fasci dei Lavoratori'' .. Anehf" questo é un capitolo molto tliFfu:;o e nartlc·o· Jarrgg-ial.o; esso Hi chiude con la riproduzione di una poesin del 11o~·tro Pietro Gori. nc1tivo di )Jes– sina. il <1uale (nel g-ennaio di quelT'an.110) 11ei ~uoi" \'Prsi esprimeva tullo i1 suo sde.gno e il gl'ido di: rihellione che gli strappa va ùal cuore lo stl'nzi , mitierando della sua isola nati\"a da parle del mal– ~o\·eruo e de.Ile violente répressioni statali. La storia vera e, propria, delle rivoluzioni e deJh-i rivolte si arresta, si pu6 dire, n questo punto. Vi sono per6 altre parti del libro c;he seguono nnchP più a vanti lo sviluppo d~lle idee sociali in Sicilia. V'é una rievocazione P.ssai interes~aute. [ra l'altro. Bui p1·ogressi della coo]}erazione in Sicilia c;ontro il latifondo; ed insieme vi sono trattazioni su temi co:– laterali e connessi sulla questione meridionale. :rnlla maffia., sull'emigrazione siciliana in America. ~u:– J'lnternazionale, sulla massone-ria, ccc. Manca, evidentemente perché prematul'o o Jlei– mancanza di elementi, un capitolo. che sarebbe -stat.,_ interessante, sulle resistenze che ha opposto rinsof– ferenza popolare .siciliana al fascismo. Ma 11011 im porta. Speriamo che l'amico :-Jicotri ve lo aggiun– gera. quando rara una nuova edizione del suo libr" All'indomani della rivoluzione italiana. e ci pa.rleni. c;;8i anehe della parte che avra cli sicuro nel movi– mento liberatore -da noi sperato l'insurrezioue a11ti· rasdsta delle plebi siciliane. CATILINA. Bilancio Amministrativ 1 di "STUDI SOCIALI n. 33 del 25 agosto 1934 ENTRATE Sottoscrizioni Montevideo. - S. R. Rosario Santa Fe. A G. c:ontl'ihnto alle spe:-<' cli posta. un peso argentino. al $ 5.- cumhio U.5!) Bronx, N, Y. - Sott. P. Susi dollari 1.50: .\. Malozzi 1: al cnmhio. per théque !i.25 Buenos Aires. - S. Z. chieùendo al'l'P- trati. :! pe808 argentini, al cambio . 20· Cleveland, Ohio. - A. Pistillo. ahb. Une do Ilari. ;1 I cambio . G:! Detroit, Mich. - Parte per "Studi So– ciali" del ricavato della scampagnata del 2-1 giugno u. s. a mezz.o \V. Houy, dollari 7, per vaglia postale ·· 10.51 Buenos Aires. - Sott. A. Maizanti $ 3; :'\. Jommi 5 8.- Ginevra, - Abb, e sotl. C. Frigerio !r. 5; J. Ruga 5 (dolhu-i 3 per c-héque), al e-ambio 6, 90 1'otal0 $ -Il.% HimanC'nza <1.-ll numero prC'cc>ùPntc 8. 17 Totale entrate $ 50.43: USCITE Ccmposizion<'. stampa E' tarla del n. :t'.{ • ~ Gl .50 Spcdizioue del 11. 3~ (c·om1>re~a rarri·a.n- eatura) '" 12,~I Spes.a lii c·orrispondenz;L (amminif;trazion(' u, redazione) :1.? 1 : Totale uscite $ 78. 98:. DEFI-CIT $ 28, 55

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