Studi Sociali - anno V - n. 30 - 16 maggio 1934

8 respingere il vaglia al mittente, fu uno dei dolori ohe piU amareggiarono gli ulti.mi giorni di vita del– l'esule. Di R:~cchioni ricordiamo la fermezza attiva nel– l'opposizione alla guerra 1914-18. Fu tra i firma tari del manifesto internazionale (contro la guer.ra e la corrente interventista Grave - Kropotkin), Insieme a Domela Nieuwenhuis, Malat~sta, Emma Goldman, Berkmann, Bertoni, ecc. In quel tempo ,cooper6 al periodico inglese "Freedom", restato intransigente sulla breccia. Dei ·socialisti italiani, andati a Lon– dra per i loro convegni in quegli anni, si trovarono spesso con Recchioni, e ce ne parlarono al ritorno con sensi di ammirazione. Nel 1919, finalmente, in Oècasione di un viaggio in Italia, alla sua vecchia Ancona, avemmo il piacer.e di una sua imP.r..ovvlsa visita in Bologna. Ed era sempre il medesimo. Ci portava i sal_uti -di Malatesta, preannunciandone l'ar– rivo, ed erz.: tutto fremente per la grande speranza d,ella sua vita, la rivoluzione, che finalmente appa– riva possibile e vicina al trionfo. Fu tra gli iniziatori, fondatori e ,primi finanzia– tori del nostro quotidiano 0 Umanita Nova" ~i Mi– lano e Roma (1920-1922), nel quale collabor6 costan– tem·ente 1dal principio ali~ fine .com~ cor~ispon~ 1 ente da Londra col suo vecchio pseudonimo Nemo . Non ci rivedemmo che molto pi\J tardi, due o t·re volte nel 1927-28, a Parigi, dopo la sconfitta, - ohe· egli per6 non credeva definitiva e non accet- Si'UDI SOCIALI tava. Stava sempr,'! sulla brec;gia, ed il ~-uo odio forte ed attivo er~ ora il fascismo. Propugnava l'a– zione; e con noi che c..uravamo al lor-a un periodico, "La Lotta Umana", dièeva mezzo scherzando che perdevamo tempo con là carta stampata ... mettendo poi mano al portafoglio per aiutar.e a farcene stam– ,pare ancora. Quando partimmo, per forza, per l'A· n,ei;-ica, cl scriveva quaggiU: "Avete fatto male, tu e R., a lascia re l'E~ropa ... " ,Secondo lui, biso9nava ~t~re vicini a.ll' ltalia, al focola·r~ della lotta, spento solo in apparenza; e In fondo anch."? l'allontanarsi degli amiCi gli dispiaceva, di certo. Ma, nonostante, comprendeva la prepotenza delle nece ssita (nvincibili. E ci r~stava vicino in ispirito; r.ié soltanto spiritualmente, poiché questa mod--:?sta ri vista, che Ora manda alla sua memoria il piu af• fettuoso saluto, riceveva anche da lui a suo· tempo il viatico fraterno. L'ultima sua lettera, del gennaio era ancora ·un incoraggiamento a resist-?re all'av– versa fortuna. Si doleva •di certe lacune e difetti eh.e lo amareggiav~no, ,ma si 1sentiva loro supe– riore. Ed era, sempre, sicuro eh.e vinceremo; che, specialmente, il fascismo e i suoi uomini presto morderanno la polvere. Questa sicurezza, fi-glia della sua volonta indomata, e.periamo che abbia mitigato almeno, in lui, n.ell'ora del supremo distacco, l'ama'– rezza di non aver visto l'alba tanto aspettata. I. f. DOCUMENTI STORICI Programma e Organizzazione .de!I' Associazione Internazionale dei Lavoratori {-Pubblicato a cura della redazione del giornale "La Questione Sociale" - Firenze, Tipografia C. Toni - Via V.errocchio n. 1 - Giugno 1884) ASSOCIAZIONE IN'fERNAZIONALE DEI LAVORA'fORI ATTO COSTITUTIVO (Lon.dra, 28 s.ettembre 1864) "Considerando: ''Che l'emancipazione dei lavoratori devo essere opera dei lavoratori ,stessi; "Che la lotta per l'-emancipazione ùei lavoratori non deve tendere a costituire nuovi privilegi, ma a stabilire per tutti gli stessi diritti ,e gli stessi do-– veri; ",Che la dipendenza economica del lavoratore dal ~ ...,.-4-,.11.:a..=~ pr.ima..e deglL strumenti cla lavÒro é èaus-a---prima della eervitù .. i11 lntt~ 1. 8ue rorrò."e: -Jolitica·, morale e materiale; ... "Che i,erei6 l'emancipazione economica dei lavo- rat é il grande scopo al .quale deve essere subor- , din'!Ìto o~ni movjmento politico; _.,.. • ''Clre' ~i sfoi-zi tendenti a questo fine fallirono nuora,...pel mancanza di accordo e di solidariota fr~ i, 1avoratt:iri delle diverse professioni o dei diversi 1r>!l!à;: "èfi!'>:-l'emancipazione dei lavoratori uoi11 P pro~ JJ1ema locale o nazionale, ma mondiale, eh~ inte– ressa tutte le' nazioni civilizza~ fd aò~isogna per la. 6 ua soluzione del loro concorso teorico e pratico; ''"Che il movimento· che avviene tra i, lavoratori dei paesi più industriusi, mentre risveglia nuove sp-eranze, d;t s·oJenne avvertimento di non rica;dere 1f nei ve.echi errori e di riunire senza ind1u_g:io gli s[orzi ·1• finora isolati; ..Per queste ragioni _. ;.. ... ·:·· ''Si é Costituita l'Associazion.e lnternazio.nale dei Lavoratori. Quest'associazione e tutte le. socie tà " individui, çlie vi fanno adesione, ricono,~. co.no c~me base della lòr.o co1,~otta vN:<o tutti gli uomini, sen,za distinzione di colore, dì f•redenze o di nazionalitA, fa veriti, la g.iustizia e la morate, e ,.c...'-Otj~iùerano (!ome un do.vere. di reclamare i diritti di":uomo e di cittadino 110n solo pei membri dell'Associazione, ma per tutti coloro~ che compiono i loro cloveri. ,,, ·"1)1,ES~UN DIRITTO SENZA DOVERE;' NESSUN " DQVERJ;: SENZA DIRITTO" (1). ' ,'J..-;". -: ,. ' i,' PRELIMINARI il\ L'Associazione Internazionale dei La--WOL"atori, co– stituitasì ·fin dal 18~4 allo sco1>0 cli· "Stabilire un centro df com:nnicazione e di cooperazlétne fra i la• voratori dei varii paesi aspiran~ al inedesimo B·CO· po, çio'é ,il muti/o cohcorso, il .prog1'èsso e -la eman– cipazione completa della classe iav,or<1trfoe'' non riconos.c~va alla sua origine altro progi-affima che quello ùil.eraIÉ, esl/resso nell'atto costiluU.vo ripor– tato .più sopra. Era un programma vago ed incomplelo 1 che met– teva i problemi phi ,che non li risolveva, -oh.e non d1>termil)ava ~a posizione clell'Associazione cli fronte alla Società in mezz-o a cui sorgeva, e taceva sulla questione del metodo cli lotta e dei mezzi d'azione. Stabiliva l p;rincipii, ma non n e espri111evn. le con• tieiuenze, che p>rse la mas.sa dei suoi memhri non urcvedeva. nemmeno. A prima giunta poteva sembrare che que:-;t"A- 1 s0• .çié).zione non fOSS:e che la ripetizione in grllnde di l1uelle Società Operaie d1e da molti anni s'aspetta– rano l'e111,a_i;icipazione dell'ol?era_io Uan,a cooperazio• ('0~;~ cl 0 1e:t\~rfr~;l~ fa~/:~n~ 0 ~· ~~~ 1~·s-11~f~X·uz~6!~~~ t;: stua.Iç ù'rlla d_ichiarazione di cosfituzlon"e della l.• Jnter– nazfonale, fonl:Iata. nel 1864. ·11 testo df, ~1olntr-sta co- mineia· subJto al)vresso. :..· i •· ne, dalla resistenza legale, o da leggi protettrici del lavoro, senza ribellarsi alle costituzioni poljtico– soèiali dei diversi paesi e senza· uscire dai confini del mondo borghese. E sem br6 cosi infatti a molti, tanto che l'Internaziona 1 le ai suoi pri.mordii, mentr9 da m1a parte il governo francese tentava di attirarla nella sua orbita e farsene strumento d'influenza e di ,corruzione in mezzo alle classi povere, dall'altra 11arte era oggetto dei plausi e degl'incoraggiameuti di molti membri influenti del partito Repubblicano, che più tardi, quando 11 suo programma incominciò ad esplicarsi ed a portare le su.e conseguenze pra– tiche, furòìfo tra i &uoi pil.l accaniti nemici e piu feroci persecutori.· raragonata a molte organizzazioni e partiti poli- - ]ìCf"1!~, es1st'entl, 'mtofimz1u1ra 1 , , h-'11 siervJt.tjtp superfi-clali, cosa- anodina e magari anti– i oiutiiH ria; ed intanto, ladd.ove quelle organiz– , zazioni e1quei partitl o sono scomp/lrsi senza lasciar trruècia di loro, o ·Bi sono riv~lati francamente bor- ) l ~l1esi è ·11.·eazionarii, l'Internaziona.le ha arri,c_cllÌto ~Elmpre 11it\ ll suo programma di tutti i c·isultati \!ep:t fCiehza sociale, ha spiegata sempre più alta la fua 'bp.n,cl'3ra reden•·ice, si <\ messa alla testa della •Rivòlnziolrn ed· é diventata, antesignana clella nuova civiltà, che cl,ovnl sor/;ere-.sulle ..1:9vine cli questo vecchi!) ,;non~o org!Ìeee. · I · ,I. Quai'/\. il s ·eto della riuscita dell'Internazionale? 1.tulll éll:l ra,g one di questa immensa fona di espan– sione e di assimilazione che in po.chi anni ha fatto dell'Internazionale il terrore dei pri,vilegiati e la spe– ranza dei rrloletarii? L'Internazionale, partorita spontaneamente dalle vi!-ceri del popolo, mentre rispondeva ai più sentiti bisogni, agli istinti più invetera:ti delle ma,;s'e op– Presse, si basava fin dal cominciamento sopra prin– cipii esclusivamente umani, -sopra una filosofia rea– lista che ,studia la vera natura della s-ocieta umana ed ha ideali, conformi alle leggi naturali di esistenza e. di sviluppo: e,;sa conteneva in gernrn tutta la rivol~zione fil_osofica e sç,ciale com,.presa oggi nel suo l,'rogramm_a. IUconos.cendo che la dipendenza economica del la– voratore dal ·possessore d~lla hiateria prima e degli strumenti del lavoro é la prima causa di ogni ser~ vitU, l'Internazionale aveva, fin da-l suo primo passo, messo a base del suo programma la verità più im– portante della sociologia, il fondamento stesso d€1 socialismo, ii fatto cio'é cbe la que<otione economica domina tutte le questioni politico,sociali, e che l'e– mancipazione economica dei lavoratori é la sola via . P;\lr la quale s!. può giu.n,gere al trionfo della giu– stizia e de~ beness·~re per tmtti. Affermando che l'emaucipazione dei lavoratori non deve tend&e a stabilire nuovi privilegi, ma acl abo– lire ogni regime di clas,se e. stabiii,~e diritti ç doveri -eguali per tutti, l'Internazionale riconosceva che non é possibile €mancipare realmente e comp)e.tamente la claese lavoratrice. se11za em,a\l,cipare tutta l'uma– nita, e rifletteva i sentimenti di solidarieta. che at– traverso i secoli si -sono sviluppati, malgrado mille ostacoli, nel cuore dell'uomo. E Jl"f ·n suo carattere un,ivcen,ale, come per la sua dichiarazione che tutti hanno diritto ad esser t'rattatt secondo i princiJ.lii della verita, della giustizia e nella morale. senza distinzione di credenze, di, co)ore· e di nazionalitii, ~stendeva quella sqlidarieta a tutti g,uanti i popoli. Affermando che l'emancipazione cle-ilavoratori de– ve -essere l'opera dei lav-oratori" stessi, l'Internazio– nale mos-trava Q.l comprenòer~ che giamlljlai una classe privilegiata rinunzia ai -suòi privilegi, pe1· quanto pç~esse- ·spin!l"ervela W suo atesso beninteso · interesse, ch'ella non compre!1de. ma\ cla sé -. e presentiva tutte le neees.sitA i;jyoluzionaric che com• plicano la soluzione del ,problema sociale. PeTci6, ~razie 3. pochi prinçipii veri e gl'azie agli istinti delle ·classi lavòratrici, tanto lar.gatne11te ru.p– :,,re«entate nelle sue file, la -timida Internazionale dei primi tempi é diventata in bieve tempo la te– muta Internazionale cor,,unista - anarchica - anti– religiosa - rivoluzi,o/naria - antiparla~enta·re, che pre– tende di stare al 'avanguardia del progress'o ed intende dis!n1g.gere d'all.:\ tondamenta tutto '.n'mon!lo .sociale attuale per alza.rr~ sulle ,sue rovine un edi– fizio ù<i pace, di liberta e di benessere (1). Non riandremo in questo opuscolo le fasi per le quali é l'assata qnternazionale prima \li assumere il .carattere nettamente socia.lista e rivoiuzionario, che oggi la distingue, perché tale esame ci .spinge– rebbe più lungi -da quello che ci proponiamo: - cer– cheremo soltanto di esporre in brev.e le ultime con– cliusioni, a Clji l'1~1ternazionale é fino ~d oggi arri– vata. (Il ~e9uito al prossimo numero.) . '" . . - ., '' ERRICO MA'LATESTA. _.,J·, .,•, ' (1~~-JI'i/rse,-;i~~l 1S84, Malateata era. n.nçora favorevole ad una Internaz101~ale con specifico programma. di parte a– narchica. Pit:r 'tardi per6 cambl6 parel·e. "Ogni tentativo d'Imporre al movimento operaio un'opinione J)Olìtica uni– ca produrrebbe la di'.sgregazione... Ci slamo molto in– sultati tra. Marxisti e Bakunisti: la veritA. é che noi vole- ~f,;1~i·n;~~~a~11 ~f1\;o~~!~ntgro~:a~~~ ~~ 1 ~c}~\~ 1 ; 1 f t:e ~~1:~ lotta, f_ra centralismo e federalismo, tra autoritarismo e ~l~~;f~~ 1~1 1h6srtr~~~rd::,!~~! r~-re~-~~:i::~~~~ e (k1}1~ff:St~ 00 dt E: 1\L al Congresso Operaio e Socialista. Internazionale d! ~Ol}dra d~l ~896). Le stesse idee, rafforzate da mag– g1or1 argomenti, troviamo ri1letute da M. assai pitl di recente: "La Prima Internazionale" In Umanita Nova di Roma (n. 1S7, del 9 settembre 1922) . Libri ricevuti in dono Domenico Saudino: SOTTO IL SEGNO DEL LIT– TORIO. LA GENE.SI DEL FASCISMO. - Pubblicato a cura della "Federazione Soèialista Italiana" degli Stati Uniti. - Eclit. Libreria .Sociale, 1011, Blue Lsland Ave .. Chicago, 111.1933. - Prezzo: $ 3,50. Max Nettlau: DE LA CRISI$ MUNDIAL A LA ANARQUIA (Eugenesia de la sociedacl libre). - Traduccion y pr61ogo de D. A. de Santillan. - Edi– ciones ".Solidariòacl Obrera", Barcelona. 1933. - Prezzo: IPtrua. 3. Pedro R. Piller (Ga.st6n Leva!'): PROBLEMA$ ECONOMICO$ DE LA REVOLUCION SOCIAL ESPAfilOLA. - Segunda ecliei6n ampliada. - Edlt. ""ilillcneca 1ilii u 5S, Valencia. t91lf. •--r= -1- Ptas. 3. Frank Harris: LA BOr;lBA (La conresi6n de nn ana:r!quista). - Romania. Ediciones "Nervio", Buenos Airee. - $ 2. Bilancio Amministrativo; · di "STUDI SOCIALI" n. 30 del 16 maggio 1934 ENTRATE ~ottose:rizioni Bellinzoni(I. - Rinnovo di abbonamenti e sott., a mezzo Fr. M. per chéque (in moneta uruguay3ina) , 15. 6fl• Chicago, 111.- ·sott., parte per ·'Studi Sociali" della festa del 24 febbraio u. s. clolJ. 10, a mezzo de "L'Adunata", per ehéque . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ,. 24. utr Philadelphia, Pa. - Sott. parte .per "Stu- di Sociali" della festa del 24 febbraio u. s. doll. 10, a mezzo L. A.. per chéque ., 24. 66 Totale $ 64. 92 Rimanenza da·l numero precedente " 86.,52 Totale entrate $ 151.44 USCITE Composizione, cart~ e stampa del n. 30 . 6 l. 5r Spedizione del n. 30 (compresa l'a 1 fran- catura) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12. 7::, $.pese di corrispondenza {redazione e am- ministrazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1. 90 :slolo annuo casella postale 141 (fino a maggio del 1935) . . . . . . . . . . . . 12. ~ Spese varie . . . . . . . . 2. 45 Tota re uscite $ 90. 58' RIMANENZA IN' CASSA $ 60.86

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