Studi Sociali - anno V - n. 30 - 16 maggio 1934

ANNO V' u A.BBONAMENTI: Per venti(Junttro numeri Per tlodfoi numeri $ 2.– ,, ].25 (All'estero lo stesso prezzo, :equivalente in mone~ ta degli stati Uniti a due dollari per 24 numeri ed un dollaro e 25 cen1:. per 12 numeri.) SOMMARIO La lotta, contro il fascismo (LUIGI B1,r:TON1), Q1;estio11~rvvoliiziona,•·ie (ERRICO MALATESTA). ll Corporntivismo fascistci italw.no (LUCE FAB- 13RI), Spimti critici e polemici (CATILINA). Kropotkin, Malatesta, e il Congresso bit. Soc. lliv. cli J,oncvra del 1881 (MA .. -: NET'T'I,AU). Nmidio Recchioni (L f.) _ P, ·ogram.nw e Organizzazione clell'Associazione Intenwzion ale clei la1Jm·atori (Er:mco llfALA– 'l'ES'rA). l,ib'l'i 1•icev11t·in clono. LaloUa contro il fascismo La preoccupazione di ci6 che sta per av– venire prossimamente é diventata comune a tutti, in quasi tutti i paesi, tanto in quelli gia invasi da1 fascismo, quanto negli altri <love la democrazia non ha ancora comple– tamente abdicato In Italia, a pa~te il fatto d'aver mutato gran parte dell'antico personale diploma– tico e governativo, mentre tutta la popola– zione veniva privata d'ogni diritto e d'ogni liberta, il fascismo non ha realizzato nulla di tutte le cose meravigliose che aveva pro– messo. La farsa corporativa é troppo gros– solana per prenderla sul serio; i lavori pubblici non han superato in importanza quelli del vecchio regime; il debito pubbli– co é aumentato del trentacinque per cento; fallimenti, bancarotte e protesti c'.lmbiarii raggiungono cifre favolose; disoccupazione ;:niseria e fame colpiscono milioni di abi~ tanti. Il ma1contento viene represso da una specie di stato d'assedio in permanenza, con un tribunale speci?,le che colpiE,ce fero– cemente ogni tentativo di opposizione. Il ~overµo, i~ piu c]ie sull'esercito, s'appoggia a una milizia volontar~a qi 4;00 rµjla \lOmini ed ha militarizzato inoltre 4 milioni di ra– gazzi e di giovà.netti dei due ses1:ii.Quanto durera ancora tutto ci6? e che cosa ne ver– ra in conseguenza? Néssuno saprebbe pirlo. Noi potreZD:motracciare un quadro consi– mile per tutti gli altri paesi su cui grava una dittatura, e farci 'la medesima doman– da: poiché il fasc~~mp npn é, soluzione per nessun p,rpblf;)ma, che cosa ne derivera? La rivoluzionf;) non sf;)mbra probabile per il J,Ilomento, osservan do la depre ssione gene– l,'itle; Il'\a a forza di accumula.re g11aisu guai e ro':ine su rovine, il regime p otrebbe an– che crollare per aver str,!'.1cato e (!eluso, se non indignato e ri_voJtato tutti quanti. Vero é chf;l ci6 potrebbe fitrsi ;i.spettare per un vezzo! E del resto una. simile attesa sarebbe il peggiore e ,iiiu perico'lo,sq guanciale di pi– grizia. Dunque lottare, lottare sempre, lottare malgrado tutto, lottare sfidando la spropor– , z\one delle forze, il g_enerale infiacchimento, la vilta dell'ambiente, ed an,çhe le succes- si ve •~confitte! · Ma 9he dicre pra dei paesi dove il fasci– smo cominçia a imperversare, senza pe~·6 es·ser~ene completamente impa(lronito? E'-il MONTEVIDEO, 16 MAG_G_r_o_1_9_34 _ ·2_·. :-_" ;i_,-_- _ __________ N_ 0 _3o__ • • • I Rl\'IST A DI LIBf.RO [SAMI: f • Per la redazione e l'Ammi:i;iistrazione ri– volgersi a: LUIGI FABBRJ, rivista "Studi .Sociali" Casilla ile Correo Hl MONTEVIDEO (Un1guay) caso dell'Europa occidentale, ed anche del– la Svizzera circondata da tre lati da tre nazioni passate al fascismo. Cosa strana! Certi governanti borghesi, pur sapendo·· erre· finiranno con l'es,sere cacciati a pedate, scherniti e magari bastonati dal fascismo, non gli oppongono alcuna resistenza; ep– pure ritrovano ancora tutta la loro ener– gia, se si tratta di reprimere la classe ope– raia. Essi son presi da un vero disfattismo di fronte a gente che li minaccia in modo ben piu decisivo e brutale che un socia1i .. smo tanto addomesticato! A rigore si pu6 capire che la plutocrazia desideri il fasci– smo; ma tutta la restante gran maggio– ranza della popolazione dovrebbe ben sa-– pere, per poco che si desse la pena d'ill-– formarsi, che la sua situazione non potra che trovarsene peggiorata, e perdera in piu anche il diritto di lamentar~ene! Ci6 che atterrisce forse ancora di piu é da un lato la credulita incurabile delle masse, e dall'altro l'intensivo imbottimento dei cranf da parte di quasi tutta la stampa. Non é raro il caso di sentire anche delle persone in buona fede parlare dell'ordine, del'la prosperita e della fiducia regnanti in Italia, mentre da tutte le regioni della pe– nisola, malgrado la paura della censura postale, giungono ogni giorno ~estimonian-– ze spaventose di una situazione d'uTJa gra– vita eccezionale per tutte le masse lavora– trici, condannate alla disoccupazione totale o parziale, oppure a veri salari <li fame che il regime corporativo permetti> di ri~ durre sempre piu. Tutto ci6 é cosi mostruoso e rivoltante, in tutti i paesi capitalisti senza distinzione, che non possiamo fare a meno di pensare che qualche cosa deve succedere. l\Ja che cosa? Un mese dopo l'altro non co·statiamo che delle sconfitte, e non é facile liberarsi dalla preocçupazione che delle altre se ne i;>reparino. Eppure, come non Sp(!rare altresf che la luce possa d'un tra'tto risp'lendere e che s,i prpduca alfine una formidabile rivolta contro tutte le forze malva 0 e del-– l'oppressione e dello sfruttamento? "' Com11nque sia, grandi itvveniinenti matu– rano nell'interminabile crisi attuale. Sa– rannp essi quelli che vorremmo noi? Per ri'Spo,ndere affermativamente, avrebbe biso– gnato una forte ellucazione alfa voi onta· ma invece dovunque i cattivi pastori no~ pensano che a formarsi delle greggie di ciechi e disciplinati partigiani. Eppure il mondo ~vrebbe S0J?,ratutto bisogno d'un va-• sto so~fio di anarchismo, di uomini cl,le non si lasciassero arruolare, ma si associasse1·0 volo~tariamente, per. sotti-arsi !l,ivecchi pa– drom senza darsene dei nuovt Il problema di una produzione abbondan– te sarebbe g'ia risolto: si tratta Òra di po– . terlo applicare. Ma come, se non con l'e– spropriazione dei_ m,ez~i di J?,roduzione? Il problema della- distribuzione sarebbe an– : clfesso riso:Iuto façilmente, dato cb,e é pos– . sibile oggi far giungere negli angoli piu _rempti la q~antita sufficiente d( ogni pro- dottp. Ma quanto é stato organizzat9 per la speculazione privata dev'e·ssere rjpreso in vista del beness"ere di tutti; ed anéhe ci6 non i ·p·psstbile che con l'espro,priai#one, RIVENDl'fA: Per og·ni copia $ 0.05 (Negli altri paesi lo stesso prezzo, equivalente a cent. 5 di dollaro. - Sconto d'4s0 ai rivenditori.) seguita dallo stabilirsi immediato di libere comunanze che s'intendano per stabilire uno scambio, scevro d'ogni r,peculazione, di tutte 1() ricchezze esistenti che dovranno essere riprodotte e aumentfate senza perdita di tempo con tutti i perfezionamenti neces– sari. C'é troppa gente, per disgrazia, avvele– nata di autoritarismo, che pensa e parla so'lo di successioni di potere, che confida per la salute del mondo non nello spirito d'associazione e di solidarieta delle masse, ma nelle dittature provvidenziali, da cui un sociali'Smo sedicente scientifico finisce per far dipendere le sorti dell'umanita. A noi il compito di reagire contro una cosi stupida mentalita. Noi anarchici siamo po– chi, purtroppo; ma la nostra forza risiede nel fatto che siamo i piu vicini alla verita. La menzogna potra forse trionfare ancora; ma non tardera ad apparire qual'é. Restia– mo dunque incrollabilmente fedeli alla no-– stra idea, - all'anarchia, che é l'ordine vero, senza padroni né sudditi, senza sfrut– tatori né sfruttati, senza privilrgiat.i né di– seredati, Gli avvenimenti non ancora remoti 4ii Francia e d'Austria, e anche quelli di Spa– gna, ci ·rivelano una vasta offensiva fascista in via di svolgimento sul terreno dei fatti, mentre minacce sempre piu chiare si fanno udire in Svizzera, nel Be'lgio e perfino in Inghilterra. L'atteggiamento da tenere di fronte al fascismo é all'ordine del giorno; si scrivono una infinita di articoli su que– sto tema, - e bisogna dire che talvolta neppur quelli di parte antifascista brillano croppo per chiarezza, logica e sincerita, nwscondendo sopratutto delle mal dissimu– late mire di dominio. Non intendiamo occupa_rci qui della im– monda stampa fascista, che confessiamo di ~eggere a fatica, tanto essa é menzog1~era e rib,uttante. Ma anche 11er npi si po~e la questio1w del~a lotta conti;o questa reaz\one che vuol rico11:durci un secolo indietro, ed anche piu, giacché negli anni che prece– dettero il 1848 era possibile pubblicare u.. n'aj:>b9ndante letteratura rivoluzionaria, ci6 che non é piu permesso ora in piu della meta <l'Europa_ . Il rimedio che viene p,iu spesso propo-sto é ,quello di raccogliersi attorno al proprio partito e di accettarne, piu che le idee, la disciplina, gli ordini, l'egemonia. Ma su _questa base, non solo non si fa l'unione, bensf le divisioni e gli odii aumentano. E– videntemente, non ,sarebbe possibile unil'll che sulla base anarchica dell'az.ione diretta e del diritto uguale per tutti. Ma é proprio questo che i partiti non vogliono punto, éd avviene ci6 che Emilio Leverdays aveva cosi ben deplorato a suo tempo a proposito <li tutte le "unita" preconizzate dai politi– èanti: "L'unificazione ottenuta, per via arti.fi– ciale é r,tato sempre il gran cavallo dell'Au– toritarismo. Si parla di unita, che risgra-– ziatamente é conosciuta solo di nome, tanto si é saputa fa'lsifioare la cosa; ma si ,sa che significa. Regòla generale, quando ve-

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