Studi Sociali - anno IV - n. 27 - 1 novembre 1933

ANNO IV MONTEVIDEO, l.• NOVEMBRE 1933 N.• 2'l • RIVISTA DI LIBERO [SAM[ ABBONAMEN'.l'I: Per ,·entiquattro numeri Per dodici numeri $ 2.-– ,, 1.2ò (All'estero lo stesso prezzo, -equivalente in mone– ta degli Stati Uniti a due ,dollari per 24 numeri ed un dollaro e 25 cent. -per 12 numeri.) SOMMARIO La R1issia e la. Sitnazione atttiale (LUIGI F'An– DRJ). Scienza e Riforma sociale (ERRICO MALATESTA). La preparazione degli elementi civili per la guer– ra (GAsT6NLEvAL). Alcuni dowmenti sulle origini dell'ana:rchisrno comunista (MAXNETTLAU). Question·i di tattica rivoluzionaria (LUIGIFAn– nm). Spunti critici e polemici (CATILINA). Riesumazioni d'attualita. Al popolo e ai com– pagni di Cuba (ERRICO MALATESTA). Bibliografia ( CATTuINA). La Russia e la Situazione attuale La Rus·sia, per la. sua posizione geogra– fica, per la massa della sua popolazione, e sopratutto pei profondi mutamenti scaturiti nel suo seno da una delle rivoluzioni piu grandiose della storia, le conseguenze e ri– percussioni dei quali sono tuttora ben lungi dall'es·sersi esaurite, sembra destinata a rappresentare nel tumultuoso periodo at– tuale dell'umanita una delle forze direttrici piu importanti degli avvenimenti di carat– tere internaziona.Je. Forse noi siamo troppo vicino, troppo contemporanei, per giudicare d'un comples– so e aggrovigliato fatto storico di cui non vediamo bene tutti i lati; di cui sopratutto non scorgiamo bene l'influenza spirituale che quel fatto, d'importanza mondiale, e– s~rcita. sopratutto fuori della Russia, e tan– to piu grande quanto piu lontano si va. Ep– pure questa influenza determina a sua vol– ta, dovunque, altri fatti, azioni e reazioni di varia indole, alcuni chiaramente visibili, altri di cui l'originé resta dissimulata, pic– coli o grandi, che tutti insieme peseranno enormemente sul prossimo avvenire di noi tutti. La sorte della Russia non é piu oggi, come al tempo degli czar e prima della guerra del 1914 - 18, in certo modo staccata da quella degli altri popoli della cosidetta ci– vilta occidentale. La rivoluzione ne ha con– servate le barriere ufficiali, é vero; ma in ca~bio ha anche moltiplicati, ed in misura infinitamente superiore, i legami di amori e di odii, che si appuntano verso la Russia da tutte le parti della terra. Una volta ci6 che destava interesse della Russia, negli altri paesi, erano fatti di ristrette mino– ranze: gli scandali di corte, le glorie lette– rarie, le cospirazioni, gli attentati terrori– rtici, ecc. Ora si segue con occhio attento e preoccupato tutto il movimento di un po– polo e tutte le sue tragedie piu varie. La rivoluzione ha dato "col sangue alla ruota il movimento"; e questo, bene o male, con– tinua, allargandosi nel mondo a cerchi con– centrici sempre meno visibili ma piu larghi. Proseguendo sotto a,ltro aspetto questo paragone, ,si, pu6 dire che H movimento Per la redazione e l'Amministrazione ri– volgersi a: LUIGI FABBRI, rivista "Studi Sociali" Casilla de Correo 141 MONTEVIDEO (Uruguay) continua, si diffonde ed estende la sua in– fluenza, anche se al punto d'origine esso si arresta, o devia o degenera; cosi come in un lago la forte scossa di un masso caduto in un punto si propaga man mano verso le rive piu lontane, dove ne arrivano ancora le onde, mentre gia dove il masso era caduto le acque son tornate tranquille e apparente– mente immobili. Gli stessi gravissimi errori di coloro che si sono impadroniti della ri– voluzione russa per dominarla e deviarla, non sono riusciti ad arrestarne cbmpleta– mente il corso, che prosegue come pu6, e meno ancòra a diminuirne eccessivamente il prestigio sobillatore nel mondo, malgrado gli éffetti disastrosi e piu che negativi della inabile e scriteriata propaganda degli a– genti diretti o indiretti del governo russo. La Russia resta uno dei punti della ter– ra su cui piu converge l'attenzione univer– sale, in cui si appuntano a ragione o a torto le speranze o le paure di tanta parte del genere umano. Ci6 che in· lei va avvenendo, ci6 che di lei avverra in mezzo alla crisi infernale che scuote tutti i paesi, non man– chera quindi di avere dovunque, fin negli angoli piu remoti del mondo, le ripercus– sioni piu profonde, - specialmente per. tut– to ci6 che riguarda il movimento di eman– cipazione e di libera,zione degli sfruttati e degli oppressi, a cui oggi si collegan le sorti di tutta la civilta umana. Quando parliamo della Russia e della ri– voluzione ,russa, Io sanno bene i nostri lei.– tori, non intendiamo riferirci ai governanti attuali dell'ex impero né al partito cui essi appartengono, benché ufficialmente essi la rappresentino di fronte agli altri governi ed anche, purtroppo, dinanzi ad una parte notevole del proletariato internazionale. Noi– consideriamo grave disgracia che il partito bolscevico sia risultato cola il padrone della situazione, dopo l'abbattimento dello cza– rismo e la cacciata della democrazia bor– ghese; e, come i nostri compagni russi al– l'interno del loro paese, noi in ogni dove restiamo avversari del bolscevismo, ne combattiamo gli errori e ci sforziamo d'im– pedire ch'esso riesca a dare la sua impronta agli altri movimenti rivoluzionari. Ma que– sto non ci rende meno preoccupati delle sorti del popolo russo, meno solidali con quel valoroso proletariato, meno desiderosi di contribuire a salvare quella ch'é ancora la terra della rivoluzione proletaria, - non importa se all'interno imbava,gliata e sfrut– tata da una sua fazione, - dai possfbili pericoli che la minaccino dal di fuori, dai paesi nei quali noi risiediamo. Il popolo russo e la, causa della sua rivo– luzione hanno due nemici: quello interno, rappresentato dal suo governo e dalla nuo– va classe sfruttatrice che, attraverso le ge– rarchie del partito dominante, la burocrazia ed il militarismo, si sta riformando; ed il nemico esterno, rappresentato da gran par– te del capitalismo internazionale e dai suoi va.rii governi, che guardano alla Russia con un senso misto di paura e di cupidigia. RIVENDITA: Per og·ni copia $ 0.05 (Negli altri paesi lo s.tesso prezzo, equivalenU, a cent. 5 di dollaro. - Sconto d'uso ai rivenditori.) Contro il nemico interno, dal di fuori e da lontano, poco é possibile fare, in aiuto del popolo russo, tranne che un lavoro di pro– paganda. Contro i nemici esterni della Rus– sia rivoluzionaria, invece, molto largo é il campo di a.ttivita che si pu6 svolgere, in ogni paese, contro gl'intrighi dei propri Stati e borghesie. Sopratutto utile e neces– saria é l'agitazione popolare e proletaria, quanto piu é possibile a carattere rivolu– zionario, contro ogni intenzione o progetto statale di guerra, contro la Russia sovietica. Va con sé che l'opposizione-piu energica alla guerra resterebbe doverosa e impre– scindibile lostesso ed in ogni caso, contro qualunque nazione si facesse, e contro la Russia stessa anche se questa fosse retta da, qualsiasi altro regime, per altre ragioni generali e superiori di vitale importanza, nell'interesse proprio e in quel1o dei popoli chiamati "nemici". Ma il caso di guerra attuale con la Russia vi aggiungerebbe anco maggiori motivi di doverosa ostilita, ed of– frirebbe nel contempo opportunita migliori di attua.zione pratica all'opposizione anti– bellica. Il ricordo della rivoluzione russa, iI mito che n'é restato nella psicologia di lar– ghi strati popolari in ogni nazione, potrebbe. essere dovunque un elemento fortissimo u– tilizzabile. contro l a gue rra, sia per riuscire a impedirla, sia in ca.so contrario a trasfor– mare piu tardi lo stato di guerra in rivo– luzione contro i propri governi. Questa questione della possibile guerra contro la Russia sovietica é stata discussa molto in ,questi ultimi tempi, ed é tornata d'attualita poco dopo l'andata al potere del fascismo in Germania, quando il governo di ,questa tento a Londra di ottenere dagli altri governi il permesso di armare per [ "espandersi alì'est", cioé a danno della Rus~ sia. Sopratutto ne hanno agitato lo spau– racchio i comunisti bolscevichi, facendone oggetto di una agitazione internazionale, che per6 mal dissimulava il suo fine non tanto d'impedire una. guerra quanto, in caso di guerra, di sollecitare l'intervento attivo degli altri paesi in aiuto della Russia. Da ci6 una esagerazione metodica e parados– sale del pericolo di guerra contro la Rus– sia, facendo d'ogni erba fascio, vedendo la guerra nei fatti piu insignificanti o di carattere il piu lontano,. fino a cader nel ridicolo, - ottenendo con ci6 un risultato opposto a quello voluto, poiché la gente l'iniva col non credere neppure a quel che poteva e pu6 esservi di vero nel pericolo denunciato. Ed una parte di vero c'é, checché ne di– cano altri che, per reazione contro le mene politiche del bolscevismo, lo negano com– pletamente. Il pericolo maggiore di guerra, per ora, é ben ve_ro che non é quello conìro la Russia, bens(il groviglio che i criminali trattati di pace hanno creato e complicato sempre piu in occidente; -e i fascismi d'Ita– lia e Germania vi agitano in mezzo la fiac– cola incendiaria. Ma un altro pericolo cova pure latente nell'Europa orientale, sui con~

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