Studi Sociali - anno IV - n. 24 - 22 aprile 1933

ANNO IV ABBONAJIIENTI: Per ventic('lattro numeri Per dotlici numeri $ 2.– ,, 1.25 (All'estero lo stesso prezzo, equivalente in mone• ta degli Stati Uniti a due dollari per 24 numeri ed un dollaro e 25 cent. per 12 numeri.) SOMMARIO La Germania ~otto il tallone fascista (Lurar FABBRI). L1t base inorale dell'anarchismo (E1mrco M,\- LATESTA). XX !lfarzo 1.93.'I (LA HEDAZIONE). i problemi del/et ricostrnzione (Lucr.>l FERRAm). Conrnnisti e Socialisti (LUIGI BERT0~1). Il "Revisionismo" fuori drlla "Realta" 1·ico– luzion1tria (LUJGI l<~ABBRl). Bibliografia (CATILINA). Libri ricevnti in dono. La 6ermania sotto il tallone fascista Quello ch'era previsto da più di un anno é avvenuto. Il ,fascismo, sotto l'cquiYoca e men– zognPra ,den:~:::,::,.:one ai- '~"?cialismo inav,;'•– na e - iT1 rcalfii rovina della nazione e in– sieme dr! socialismo, - ha raggiunto il suo trionfo definitivo. La tragedia germanica, con lo spegnersi delle ultime vestigia di liberta in quel vasto paese, f. tragedia europea, anzi mondiale. Il completo assoggettamento al giogo statale e capitalistico nelle forme più assolutiste e tiranniche del po– polo piu numeroso del centro d'Europa non puo non determinare le conseguenze più disastrose nel senza più reazionario e liberticida, a danno clelfa pace e della sicurezza, pur cosi relative, minuscole e precarie, di tutti gli altri popoli, ,-,-non esclusi quelli che ancora conservano, per ·1•agioni cli opportunita, di equi] ibrio o cli com– posizione delle loro classi sociali, una larva di regime liberale. Lo spettro della guerra, che gia tiene accesi minacciosi focolari in Asia e in America. ne Yiene ingigantito e proietta la sua ombra f~nesta assai più di prima su tutti i paesi che ancora soglion chiamarsi civili. Ed i popo– li tutti vedono a,;.vicinarsi il momento in cui le catene della più esosa schiavitù economica e politica, appena paragonabile a quella elci più buio passato che la storia ricordi, li SPhiacce– rnnno sotto il loro peso. Se i popoli non troveranno in sé la virtù e la forza per spezzare le ritorte che si stringono sempre più, essi, carne da fatica e da macello, saranno perduti. Sotto il tallone cli ferro, sara reso loro impossibile ogni moto cli pensiero e d'azione, che non sia quello fisico cli sudare quotidianamente ad aumentare le ricchezze dei loro padroni e cli servire passiYamente, col proprio sangue, al gioco micidiale delle loro rivalita ed ambizioni cli dominio in tutti i pun– ti della terra. Possano i fatti smentire cosi lu– gubri previsioni; ma sia ben chiaro ed entri nel– la coscienza dei popoli, che tali fatti non si determineranno da ~é, ma solo possono scatu– rire da un grande sforzo di volonta e di rivolta dei popoli stessi, - dei quali le grandi masse proletarie, pi11 direttamente interessate, sono destinate dalla loro posizione cli classe ad es– sere il principale-elements di salvezza e cli ,,it– toria. MONTEVIDEO 22 Aprile 1933 N.o 24 ------------- • • • RIVISTA DI LIBf.RO tSAMt Per la redazione e l'Amministrazione ri– volgersi a: LUIGI FABBRI, rivista "Studi Sociali" Casilla de Correo Hl MON'J.'EVIDEO (Uruguay) Guardiamo intanto, senza perderci cl 'animo e conservando la speranza in questo intervento decisivo del proletariato internazionale e dei po– poli civili, lo SYolgersi dei fatti della Germania per renderci conto della brutale rcalta. Guar– darla bene in faccia s•èrvira per lo meno ad evi– tarci false ilusioni, simili a quella dello struzzo che nasconde la testa sotto le ali clinami al pe– ricolo. L'illudersi non ha nulla a che fare con la speranza; n ·é soltanto un surrogato velenoso, da cui le migliori speranze finiscono cli essere uccise definitivamente. Sperare senza illudersi pu6 soltanto dare la forza di resistere e cli combattere affrontando tutti i necessari sacri– fici. Cio che La prodotto il successo del fasrismo tedesco é ben noto. Anche da queste colonne se n 'é accennato talvolta. li popo1o germanico, dopo la dura lezione della guerra e della scon– fitta del 1914-18, guarito in un primo momento del cesarismo e dell'imperialismo inoculatigli da quasi mezzo secolo di fortunato predominio dei suoi signori in Europa, poteva diventare il fatto1e più importante di progresso civik nel mondo. E lo sarebbe divenuto, malgrado tutte le sue deficienze, se l'inesausta avidit,'t dcH 'im– pE'rialismo economico e politico dei paesi usciti vincitori dalla guerra non si fosse accanito su di lui pc1· mortificarlo, opprimerlo e ridurlo al– la fame. L'organismo convalescente é stato av– velenato peggio cli prima dalla disperazione, prodotto di quindici anni di prepotenza stra- 11iera e di spogliazione. Per reazione, é risorto gi– gante quel! 'imperialismo germanico che si cre– deva morto e sepolto. Larghi strati cli masse si sono accecate, sotto l'aculeo delle pifi dure privazioni; e il numero dei seguaci della li– berta e della giustizia sociale, che (senza tener conto qui delle sue gravi deficienze interiori) parve all'inizio prevalente nella sua varia e complessa composizione, ,,i é andato man mano assottigliando e impoverendo cli prestigio. G-iunsE' cosi il momento buono per i biechi sognatori di reazione, per gli avoltoi dell'alta finanza e della grande industria, per gli agen– ti elci kaiser esiliato, per i sordidi latifondisti, pei genera li e militari cli profes.5ionc, per gli avventurieri cl'ogni risma e per tutte le ca– rogne del capitalismo e della vecchia burocra– zia imperiale lasciati finora indisturbati all 'ag– guato. L'esempio infame dell'Italia era la a suggerire loro la via pel ritorno al passato. Sorse il fascismo, e coi detriti del vecchio e del nuovo regime, coi soliti 'bassifondi della so– cietii, come in Italia, intorno al fascismo tede– sco si raccolsero tutti i malcontenti, i delusi, gli accecati, i disperati divenuti legione innu– merevole, nella triste ma incoercibile e stupida fiducia che nel ritorno alla prepotenza milita– rista, alla servitù volontaria ed alla tirannia statale più assoluta stesse il segreto della sal– vazione, invano aspe1tata per tre lustri clall 'in– coerente tentennare cli una democracia falla– ce ed imbelle. In tal modo il fascismo crebbe e cliv.enne in poco tempo il partito ;numerica– mente più forte cleJ.laGermania. Giunto a que– sto punto, come poteva esso non trionfare e non raggiungere il potere f Ma non bisogna dimenticare quanto han con- RIVENDl'.rA: Per ogni copia $ 0.05 (Negli altri paesi lo stesso prezzo, equivalente a cent. 5 di dollaro. - Sconto d'uso ai rivenditori.) tribuito alla vittoria del fascismo i partiti cli sinistra, quelli che salirQno al potere con la ri– voluzione popolare del 1918, purtroppo cosi mo– derata e insufficiente, che rovescio i vecchi re– gimi in Germania. Essi han mostrato una im– potenza, una incapacita, una insipienza sba– lorditive. Costruirono 11na costituzione demo– cratica sulla carta, che qui é inutile discutere, ma lasciarono il capitalismo padrone clel cam– po, al kaiser e a tutti i principi spodestati i loro milioni, al militarismo palese e segreto tut– te le armi, agli alti funzionari e strumenti del vecchio regime i loro posti nei gangli più ge– losi del nuovo; e dove li sostituirono coi pro– pri uomini, questi non seppero che 5cimiot– tare quelli del passato. Senza energia cl: fronte ai reazionari ali 'interno e ai dissanguatori stra– nieri, seppero spiegare una feroee e criminale energia soltanto contro le sante impazienze po– polari, soffocando all'inizio nel sangue la ri– voluzione che tentava i suoi sviluppi. E si puo dire che il fascismo, di fatto se non ancora di nome, comincio in Germania con le stragi prolr',:ti<> di Berlino e di :'lfona(•O del 1919, per opl'ra dei clemocratiei (' s~~ial-clemocratici al potere, quando caddero assassinati Carlo Lie– bechnetk, Rosa Luxembourg, Kurt Eistner, Gustavo Lanclauer e tanti altri fra i primi mar– tiri della rivoluzione tedesca. Durante quattordici anni la clemocracia ale– manna, specialmente la social-clemocrazia che n'era il pifa forte elemento numerico, Coi seguito mastodontico delle sue organizzazione ricche a milioni d'uomini e cli danaro, non fece che scendere cli dedizione in dedizione di fronte al nemico che montaYa, screditandosi ogni giorno pifi, evirando e stancando le ma~sc. Dinanzi al pericolo incalzante, piuttosto che fare appello al proletariato ed alla sua azione dirclta rivo– luzionaria .. preferi .sempre retrocedere dietro i fragili e traditori paraventi d 'istituti ed uo– mini della borghesia più reazionaria, fino a ri– porre le ultime sue speranze nel soldataccio Hin– dcmbourg, il presidente della repubblica mo– narchico fino al midollo delle ossa e semprl' devoto al kaiser suo antico padrone. Cosi ,~ venuta la sconfitta; ed il capitalismo imperia– lista, dopo averne sfruttate tutte le debolezze e le transazioni, ora scaccia la democ-razia a pedate, abbandonandone gli uomini ai ,norsi ed ai colpi del cane rabbioso del fascismo. Sarebbe interessante, ma troppo lungo, esa– minare qui quanto abbia contribuito l'oppio del fatalismo marxista, - cla cui derivo principal– mente Ja rovina del socialismo in tutto il mon– do, dal 1870 in poi, - a disarmare dinanzi a[ suo nemico cli classe il proletariato tedesco. La responsabilit,t di questo fattore cli sconfitta si estende anche all'ala sinistra della social-cle– mocrazia, che dal 1917 se n'é separata per far parte da se stessa: il comunismo bolscevico. Poi– ché questo, se ha abbandonato alfine l'utopia legalitaria di quella ne ha in cambio accentua– ta e spinta fino all'assurdo l'utopia autoritaria e statale; ed ha preparato non poco la psicolo– gia popolare tedesca all'accettazione del des– potismo, accompagnandone la propaganda e la pratica avvelenatrici con una funesta politica di divisione, di rancori e di adii intestini in

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