Studi Sociali - anno II - n. 14 - 16 ottobre 1931

ANNO Il ABBON .tlUEN'l'I: re,'. ,·entiqunttro numeri Per dodici numeri $ 2.– ,, 1.2~ {All'estero le., Etesso prezzo, equivalente in mone• ta degli Stati uniti a due dollari per 24 numeri ed un dollaro e ~5 cent. per 12 numeri.) SOMMARIO li f11lli111e11io de/In Stato (Luig-i l◄'abbri) Intorno al "no~lro" anarcil'i.rnw (El'l'ico )fo– latr~ta) Il /111•01·0 l' la sua nuova organizzazione (Hugo 'rl'eni) Spirito l'Cligioso e $entimenlo rii libcrlrt ( Lucia Ferrari) Bernardino lfomazzini (Camillo B(•nwri) Oli ,I narchici e la Social-rlemocrazia (L11ig1 Fabbl'i) Biblior;rnfia (Catilina) Ilfallimento dello Stato !-ìe v'(• u11a idea i:he sembra passan' cli sco11- Iitta i11 sconfitta, in questo turbolento periodo storii:o. cle,;.•a é l'idea cli liberta. Dopo awr per quasi due secoli animato i po– poli n~lla IÒt·o ascensione ch·ile, incoronata dal mirto dei martiri e dal lauro dei poeti, inebrian– do cli s{• c,•nto rivoluzi'oni, l'ntusiasm,rnclo le fol– h· pc] ottrn!'nclo 1wrfin l '0111aggio ipocrita dei suoi nemici pi11 accaniti. 1:h<'han 1:ercMo f'alsi– ficarla t' porne in co1·so le più \'aJ'i<' mistifica– zioni, ogg-i la lib<'1·ta S<'mbra ,·olp;ere al tramon– to. La makdetta guerra del 1914-1/3 pare che abbia, col ·uo ·offio p;elido e avvt'lem1to, spenta nelle anime ,. nei cuori questa fiamma ideale clell 'eter1rn p;ioYin~éza di>I mondo. Da un lato la borp;hesia, che pur dpve alla libertà nel campo politico il suo trionfo come (•lass'.', dopo le ·ue tre storiche riYoluzioni - la lngles(•, I '"\11wrican.:.1e la Francese, - <' dopo a– Yr;. inutil111c11te cercato di adclom~stii:arla e ca– strarla per farsene un monil{' privilegiato, oµ:– µ:i la l'in11eµ:a cinicamente e risuscita c:>l fasci– smo quel despotismo che ali 'inizio aveva voluto spegnere 11<'1 sangue dei nobili e dei rr. E ci6, affrettiau1oci a elido, é lop;ico perché un l'itor- 110 al più feroce clespotismo p:ilitico (-, l'ultima i:at·ta che il capitalismo pu6 ancorn µ:iocal'e per salvare i suoi privilegi. Dall'altl'O lato (e que– sto invece l' un erl'ore terribile che rquirnle ad un suii:idio) il proletari:1to. che pure clcYe allo sviluppo della libel'ta l'essersi potnto elevare a clignita cli classe attraverso il suo movimento cli quasi un secolo, par divenuto scettico, ne' suoi pi11 lal'p;hi strati, dei beneficii della liber– t,1; e, o resta attaccato alle vecchie illusioni del– ia .democrazia statale, o si lascia sedurre. sull 'e– sempio cieli.a Russia, dall'illusio11e peggiore di potei' emanciparsi attraverso la rinuncia acl o– g-ni libertii r con la dittatura. Fedeli alla libertà restano solo µ:li anarchici e la parte di proletal'iato che ne segue pili o me– no la bandic1•.q, pi>rché forse sono gli unici che la libel't>t hanno inte ·a e compresa nel suo si– gnificato mig1iore e pifr µ:rande. Es.~i pero so– ·no ancora una minoranza troppo esigua per vinceri> le avverse corl'enti autorital'ie; rafforza– tesi e diventate più dispotiche dopo la guerra ultima. I loro sforzi embrano infrangersi con– tro l'indiffel'enza e l'ostilità non solo degli op– presso1·i ma anchi> degli oppressi; e la loro cau– sa sembl'a sconfitta con la sconfitta incalzante della liberta in quasi tutti i paesi del n1ondo. ;\fa é des~a una sconfitta reale 7 Hanno chm– qne torto gli anarchici, ed il principio d'auto– rità trionfa davvero nei fatti.V Lo Stato, che BibliotecaGino Bianco :\IOX'J'EV 1 DEO, 16 Ottobre 1931 N.' 14 • • RIVISTA DI LIBtRO tSAMt -------------------~------- Per la redazione e l'Amministrazione ri– volgersi a: LCIGI }'ABJJRI, rivista "Stucli Sociali" Cnsilln de Correo 141 lUONTEVrnEO (Crng·uny) gli anarchici neg-nno <' tendono ad eliminare, si dimostra nella realtà - ol'a che appare onni– potente - quella forza Cl'C,!ltrice di Yita e cl, conservazione sociale che si p1·opone di essere! Anche co11sidernto come strumento del potere economico cl!'l capitalismo. serve sul .·erio a que– sto altrimenti che com!' stupido sbirro incon– scio del domani, capace cli colpire alla cieca l 'av– vnsario, ma clistl'uttore nel medesimo tempo di µ:ra11 parte cli quei beni che dovrebbe ::;alva re: La risposta é già implicita nella domanda. ~o I l'idea cli i:-ìtato non trionfa; al contrario la sua sconfitta { sempl'e J)iu grande, quanto pili lo Stato clivi1•11ematerialmente fol'te, acc1·e– s1:endo ed accentrn11do in s<' tutti i poteri so– cjali. La sua non é chr una forca ncgativH, cor– ,·osiva e chnoiitrice. :\ia che importa clt 'ep;li 1·iesc11,con la violenza bruta, a schiantare intor– ~10 a s{· op:ni lib(\J'a re:si"itenzach·ile, a incat-e– !rnre o sopp1·ime1? g-li amici d?lla liberta. ad affogare 11rl sangue Of?ni riYolta d'individui o cli popoli. a soffocare il p!'nsiero nelle sue più .•mdaci e g-eniali manifestazioni. - t• ei riesce in realt,t semprt' incompletamente .. e spesso più in apparenza che in sootanza, - se poi die– tro que~t · opera sua <li distruzione ._,di morte la Yita sociale diventa semp1·e pili impossibile, si traduce in rovina anche pe1· coloro che ne sp1"ra1·ono una lorn eµ:oistii:a utilità, e minaccia per l'indomani rovint' maf?f?iOl'i e più spavento– se 1wr tutti! 11 fallimento dello Stato consiste appunto in ci6, 1:h 'e~so manca completamente alla funzio– ne di organizzatore della ,ocieta. in cui Yuol far consistere tutta la sua l'agion cl'e.·set·P. Pro– prio .ora che lrn 1·aµ:p;iunto una forza. in cui pa1· riviwre il potere a... oluto dri goYel'ni di ))l'ima cl~I 1789, lo Stato si addimostr'a come il coef– ficiente pili disastroso di disorgani:zzazione so- 1:iale. Basta ossrnal'io da Yicino e partitamente nella sua ecisenz~ti11 tutti i pa~i civili. per 11011 vedervi altro che trna piovra fernce malata di Plefantia ·i, la qual<> impoverisce e cli ·;angua tutto quanto tocca e avvolp;e coi suoi tentacoli. Potrebbe anch 'esser<' assomip;liato ad un<l for– midabile pianta parassitaria, che dà frutti scat·· si e minuscoli, alcuni inutili o velenosi, ed in cambio succhia dal terreno tutti gli umori Yita– li. sottratti co,i alle altre piante più utili; mentre gli illusi o 11wln1gi, che insistono a :;pe– rnrne salute o profitto, continuano a profon– dervi tesori di la,·oro e co.~tosi concimi per in– f?ra · ·ada e ingrandirla sempre più. La visione dello spettacolo d'impotenza nel bene e di capacità solo nel male, che stan dan– do tutti gli Stati della terra non fa che confer– mare !.9 critica che µ:li a1rn1·chici van fc1cendo chi quasi un secolo cieli 'idea cli i:-ìtato e del princi– pio d'autorità. Se si avesse la pazienza cli rie– sumare ci6 che p;li anal'Chici dicevano molto tem– po prima che i fatti ne confermassero le idee, - idee che essi avew1110 del resto dedotto da fatti anteriori, sia pure meno evidenti e spet– tacolosi degli odierni. - ci sarebbe da mera– vigliarsi della precisione delle lol'o previsioni. Che quelle previ sion i si avverino oggi cosi esat– tamente, non é forse una prova che gli anarchi– ci hanno ragione? che essi non ha11110torto ad additare la via della salvezza sociale nella ne– gazione dello Stato, vale a dire nella elimina– zione crescente dell'autorità statale dai rappor– ti sociali, nella sostituzione del principio cli li– be1·ta al principio d'autorità come gnida degli RIVENDl'fA: Per og·ni copia $ o.or .. (Negli altri paesi lo stesso prezzo, equivalente a cent. 5 di dollaro. - Sconto d'uso ai rivenditori.) individui (' dei popoli nella lorn vita economica, politica l' morale 9 Ché se é ve1·0, purtroppo, che· in questo infausto periodo storico troppa parte della collettività umana sembl'e preferire, sotto lo staffile dei governanti, la via dell'autorita a quella della libert,1, é anche vero che per quel– la via e,;sa eone pazzamente, e trascina con sé tutto il resto clell'umaniti\. verso la barbarie e Yet·so la morte. Si avverta che, quando parliamo del fallimen– to dello Stato, quest.1 cspre~sione non ha solo 1111 .~ignificato generico e figurato, ma anche il suo pl'Opl'iO significato letterale, finanziario. :-Tou v'é amministrazione stat,1le nel mondo, o~– g-i, la quale non denunci lo sbilancio più di– sastroso. Non sappiamo se vi fa ecel"tione qual– che nt 1·0 piccolo Stato - forse la Svizzera o l'Olanda - ma i grandi 'tati, anche i più rii:– thi, comr la !~rancia, I 'lnµ:hilterra o gli Stati (Tniti, hanno bilanci gover1uitivi in cui l!' usci– te superano le entrate. E tutti µ:li anni le spese aumentano. in specie pel militarislllo l' la bul'O– trnzia. mentre le ri.·C'os·ioni troYano un limite insorpa ..sabile nella poYert>t delle grandi masse tap;liep;g-iati>senza pietà con balzelli, e nella a– bilitA Jei cnpit,tlii;ti a -sot11·,1r1·(' il praprio r•!cl– clito al controllo sj>eculatorc statale. Tutti ri– cordano come la Francia, a causa del suo sbi– lanrio. fu t1·e o quattro H1111i fa sull'orlo della b:rnearotta governativa; e la crisi finanziaria cll'llo Stato i1wlese che ha condotto ultimam?n– t<' alla svalut;::ion'e della sterlina <' h.,1 diffuso u11 bl'ivido di panni in tutto il mondo fii)anzia– rio. (, troppo eloquentl' perchf Yi sia bisogno d 'illnstral'ia. li frnomeno, naturalmente, ,. strettamente colleg-ato con b crisi p;enerali> del i:apitalismo; ed in pm·te 11;,dipende. )fa si tratta di clipc•n– denza reciproca, poich~ anch? la crisi capitali– sta dipende in parte dalla elefantiasi statali>. Lo ste ·so capitalismo av,·e1·te che lo St:.1to. in quanto lo sen·i>, é un servo chr p;li costa sem– pt·<' cli pi(1, che gli fa pag.are i suoi servigi a pl'ezzo della usura pi(J strozzina; ecl in quanto tale si>1·volrn una sua vita indipendente e pri– vile<>i tutti suoi. gli si erge acc11nto <' talora con– tl'O :ome un concorl'ente pericoloso nell 'al'te cli tao-lie•miare le masse 50,met((' allo sfrutt~men– to"cleli\1110 e all'oppie.-·i~~w dell'altro. Xon v'(> s<>rvigio l'eso dallo Stato alla societ,t, che non sia e,e1·cito peggio e non costi mille volte di pifr di quel che costerebbe se affidato direttamente ag-li intere~.-ati; <' tutti i servigi st1tali costq110 sempre di più, sia pel laclroneccio che vi p~1·– petrano direttamente gli amministratori ed in– direttamente i capit.3listi, sia peri:h(> h 'tato s~ n? serve a ~ma volta p-er allarg-arr la :nta clientela con un numero crescente di impiega– ti e dipendenti, fatto gravi. simo dal punto di vista 1norale e sociale, poiché ruba energie al. lavoro 1·e.1lmente produttivo ecl aumenta nella collettivita lo spirito malsano del parassitismo. E sarebbe ancora il meno male se lo Stato a. saldasse solo un esercito cli burocrati, non oc– cupati che a sporcar carta nei tanti suoi uffi– ci! li maggior danno contigente ed il maggior pericolo per un domani, che fa realmente spa– vento, é l 'ingrauclirsi senza tregua in tutti i paesi clel militarismo. Si é fatta la pi11 orribile e sanp;uinosa guerra che la storia ricordi, quin– dici anni fa; e milioni di uomini_ sono stati man– dati al massacro con l'illusione di fal'la finitfl. col militarismo attraverso quell 'uUimo enorme

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