Studi Sociali - anno II - n. 13 - 16 agosto 1931

; "Egli é up. forte che ha bisogno della l\bertà e di .questo bisogno fa, la teoria che estende ai ,d·e– bbl.i, .senza pensare clhe a qu,esti invece necessite– rebbe d'esser difesi coµtro la libertà dE>iforti per "D_ella questione del man.giare e del bere, e cioé del produrre (la quale esige una compUca– .$i~sima organizzazione sociale tecnica e pra,tiCa, <1ubord,inante H cà,p·riccio e !'interess.e dei singoli all'interesse ragionato de1la massa) l'anarchico si oc.cup'a come d·elle prime· scarpe che ha. portato da bambino. E' I un ar,gomento ·di so,ver,chio pe14,e..: stre per i suoi voli e lo sor.pas.sa affermando· che già fin da, oggi si produce tre vo.J.te ]'·occorrente per tutti, tantoché non s,i tratta se non ,di rom~ pere i vinco.Ji deUa p,roprietà 1 e di. dare agli uomi– ni Ja. libertà d.i godere. '"Oo,1 vero anrurchico noll si fa breccia;. bisogna prenderl-0 com'1é, a,ppassionato e v,io'l,ento, o.ra 1ni– tissimç~: oÌ'a selvaggio, ing-enuo sempre, molto ambizj.oso, /ma, pronto al sacrirfi·cio, a~•pet,tando -che pas~ino gli anni -e J'és1perienza de.Ha vita e del'le cose lo tiri giù pei piedi verno la gdgia realtà, ci6 ohe nòn manca mai di fare quamdo é inteUi– gente. Nel qual caso egli si avvicina o passa, addi- - r:ittura a noi. "ca.sì GaviUi ha visto l'ardente sen– Nmento cedere all'e.s.perie~za e il sep.so p,ratico che ,é in ;ui e il bisogno d'essere utile pr.edomina– re e condurlo a una tattica C'he si usa ,ohia•1nare possibilista ... . STUDI SOCIALI ed aspetterebbe dal parlanrnnto , l'attuazione dei suoi ideali? Gli ,anarati-ici' sono Tivoquzi,onarii, vogliono ab:. ba,ttere l'attuale regime per m\'ZZIO deffinsurr,ezio– ne, perché sono convinti 0he •non v'é altro mezzo per riusci,rvf; ma· allarcihici là sono indipende.nte– ment:e da qwesta .necessita d'i~pi,egare i. mezzi vio– lenti'. Sono anaTc•hi-0i perclhé non vo.g,Jiono gover– no, non vogUono parla1m-ento, né alcuna ,,s1peciB di potere legisla;ti,vo; e se il parlamento avesse pieni poteri e non vi fosse pericolò <l'Ì vioLenza da par– te dei nrinistr-i 'id-elr-e,-eSsi satrebbero antiparlamen– ,taristi lo stesso. Se no, in che si distin,gtHirebbe– ro dai repùbblicani asten,sionisti? "La sodetà a•narc,Mca sarà preceduta da un pe- , riodo di socia·lismo autoritario". Pu6 dars.i; nia un anaichico n'on può desi'derarlo, né lavorare per– cshé ci6 avvenga. Il socialis:mo auto•ritarib non ser– v!ir•ebbe a pre•parare il popolo all'anar'chia_; ma sarebbe una fase della, lotta tra il principio di li– bertà ed il principio di,autorità, o, pratica,mente, tra _colyro che vog,liono essere ]'iberi e coloro ch•e non sanno dec,idersi ad essere gli .uguali di tutti e vogliono ad ogni costo stare al di sop,ra degli al– ,tri •e comandare. li popolo, secondo gli anarchici, si educherà a,'.– l'anarchia n;;~ ghç per mezzo d·el so~ia.Usmo arnto– ritario, ma lottando contro quello al pari che con– tro quàlsfasi altra' incarnazione dell'autorità. Oh~ H "vero a,narch\CO" n-0n si occupi della question,e del mangiare e del bere, cio<i d,eJ pro-· ,ct,urre, e che ·trovi _qu.,e,sto'aT1g.om·,ento"troppo -p·e– d•e,stre pei suoi ~o]i" é un'altra ... · licenza poeti- "__LHo ·udito la tua con.ferenza, (cos,i mi fece strin.gendo,mi H bracci,o in senso d'amicÙia) •e, ,francamente, "non c'é alti'o da dir.e". Una volta vi oàiaivo. Ora, n1'é persin.o successo d'aver s,pinto della gente a farsi iscrivere e•le,ttori. Tutto é buo– no, tutto serve. A-desso vedo che siete d,estinati a trionfare e che la società anarchica va,gheg,giata da noi d·ev'essere precedutà da un pe,riod-0· di so– cialisn10 autorita,rio". Se non av-essi la· cer:.1ez:izac 1 he le vie legali vi saranno sòppresse, 1-0 di-chiaro senz'a.itro, ve1Tei con vo-i, n1a ho questa I ce1·tezza ~-ximango ana-rchico.'' I- REVISIONISMO Nella, .nostra stàmpa da, qualche tempo si fa un gran p;r-lar-e di "revi·sionismo", p-ro -e contro. = * . , ' Noi lasciamo a1~1\forgari tutta intera la res.pon- sabilità di ciò che· egli dice del Gavilli. E dic:hia– ria,mo che ~il c,oncetto che Morgari si fa degli a– narchici é semplicemente burlesco; e c,hè se Ga– villi avesse reahnent-e e ,Pensatarnente ,d_etto ci-6 chg Morga,rj gli fa dire., e 11011 si tra;ttasse piutto– sto di conclusioni affrettate ,dedotte da qua,che pa.-rola detta in un rnomento d'irritaz-io-ne, Ga•villi 1 non :8a,r-ebbe anarchico, né '' -ye-r.o" né '_falso". ."Falsi" ainarchici sono i· fantbutti e le· spie che possono: introdursi in n1ezz.o a• noi, come in tutti gli altri partiti sovver.sivi ;-- ma, anche ess-end,o -•– ,nesto e sincero, non é anar0hico 0hi é autorital'io 'e ado1ll'e1~e!bbe ia violenza contr? i su9,i stessi co111- pagni1 'se 'ci6 giovasse ai fini dell'umanitU., come non é anarchico chi 1·i1n.ane aJJarc]ùco solo perché ha la certezza che il governo so.ppri1ne11a•le vie le- gaJi. I Vi .sono di que!H i quali, ingannati da certe contingenze deBa lotta presente, ha,r. creduto di p,o– ter soddis,fare in mez.zrr a noi e per inezz:io nostro . i lol'o isti!lti violenti ed il loro d,estdfe.rio d'im– posizione, ma essi •s~o_in contradiz,i,one coi prin– cipii a,narèhici e mal potrebbero spie'fare perché si dic~no partigiani dell'anarchia, e sono essi che; resi saggi dagli .anni, passano at s~cia,lJsti1 di governo ... · s-e non divE_:ntano qual~he c-03a di peggio assai. 'L'anarchico laticia ai Torquemada ed ai Ro,o,o– spiene di tutt.e le religioni e d.i t,utti i pa;rtiti l'a pretesa :di vo1e,r salvare Ja gente p~r, forza. Egli non si riconpsce il diritto 'd'impoTre con là forza la propria volontà, sia pure a fin di bene; e 'crede che· la violenza possa ben ·ser.yire per· opprimere e d·eprimere, ma sia< impotente per e'l~vate e~ eman– cipare; e:d ammette ed· adop_era la- forza n1a.ter.iale• solo per difendere sé stesso e gli, altri dal!a forza. mat,eriale ,,con cui il. govern.o ed i capitalisti ten– gono sottopost9 il popolo. .El che pensarè di un al)a•:·chico, il .quale dices– se che eg,li é tale .solo'' pe(ché il governo preclude le vh~ legali, e ohe altrilnen,ti andrebbe a v,otar,e BibliotecaGino Bianco I , . ' Ritengo opportuno riassumere le ragioni per le quali- anche io credo sia neces-sario Tiveà.ere e pas– sare sotto il va,glio de11a critica alcmie deUe tea, rie ana,rohieihe, guali ci v-en11ero tramandate, dai nostri maggiori. ,.,,Stan.do acl f>-..-Sse il pC'polO é. "naturalmen•te bno– no".; é l'arnbiente bor,g)he:se ohe lo co11r-0inpè, e q ~in.di basta ca1nbia.re rivoluziÒrnt1•,ihmente la so– cietà ·perché il' popolo si trasformi e ma.nifesti i suoi- istiÌi't-i naturaH che tendono, d 1 i ·per se· s.tes~ si, .aH';,ssocia1rlone spontan.,_ea, alla soUda.ri-eta, al– la Ìibertà, all;ana:rc!Ùa. J?i con,.seguenza la. funzio– ne degli anarchici pella s-0cieta pres-en te doveva , es·sere di negazione: seminagione del io ·sp·irito di r'ivolta con le parole . e coi fatti; pr-epa_razione rL voluz.iona,:-'ia per non ·la,Scia1; scappar~ l'occa,sione prop'iZia d,i una qualsiasi e,sp1os'ione di l11altonten– to popolare per la ri-voJuz.ion-e .sociale. Date le c9rrenti 'determh1iste/ e naturaListe• in ' voga cinqua-nt'anni addietro, queste i.dee, trovaro– no adesioni entusiaste fra gli in,teUettpa,li e fra la parte più eleHa del proletariato. Ma il pro.gresso d,ella scien,za che à!t questt u'1timi decenni ha pr.e·· so un, a!tro in'dii·izzo e sop,ratutt.o l'e-sp;erienza dL ci~•qua•nt'an'!)-i di .mo •virnen.to socia)}:e e di movimeÌI– to ana.rdh,ico, l'insuccesso d-ella, rivoluzione russa per quel che rigu';rda la ,conquista del)a libertà, il fallimento dei tentativi rivol,uzionari d•el dopo– guerra, la te.ndenL-1.1d-~l siste·IT\a dittat_odare a•.d 1 e– stendersi, éd altre c-au.se cui a,i:::c-euner6i'n s-eguito, hanno pio~bato il mov:irnento sociale in una cr-isr 11rofonda. Lim-itando la discussi-one a que-1 ~he pili 'ci r'L guarda collie anar-c•hi_ci, con.viene ri.e:prdare che pili di ve~ti a.nni fa Saver:lo Merlino lamenta•va corne l'ideale ana:rchico avesse cessato di attrarre a sé u-01~in"i sllperiorJi com.e •E1liseo Rechts e Pi-e– tra Kropotkin. - Adesso dobbiamo purtroppo con– statare che anche I la gioventù ci volta le spaJ,le, che molti ottimi elementi si ,w,paTtano e che il movi1mento ana.rchico non ha più l'ejntu§,ja:s·mo e la forza d'attrazione o di pro.selitismo di un tem- , I po. . Tutto' ci6 é .scor-agg'iante·.; e non d·e•:'e, meravi– gliare che ci siano dei compagni, che &pinti da1l natunil-e ·desiderio co~,une di ri,da:r-e~ al nostro moviment9' la,...volonta, la fed•e e l'.entus ·ias.mo di un t~mp~, inves;tigih-ino' gli err-0;r,i e _cerchino i ri-- 1ne4L Pu6, darsi che ce-rte loro anaUsi siano-.'errate, c3 ca del Morgari. Ben al contrario,. fra J.e tante ra– giòni che ci fanno respingere-i metodi autoritarii ~. dittatoriali~ preconiz·zati dai t:,efti rivoluzionarii, ;i é prin,ci,palissima la con•vinzlione che la ~ uesti~- ' ne d,eJ produrre é d'importanz.a •vitale e che essa non pu6 -esser•e riso,lu-ta auto:r.ita1 :iamente, ,:11a lo ·:deve essere per mezzo dell'o,pera diretta ,dei pro– dutto.ri stéS:s,i Uberamente a,'l'Sòciati. E d'altronde', uno dei. nostri scrittori pi,ù conosciuti, il Kropot– kin, si, é fatta una s,pecialita dello studfo tecrrico della questione della produ,zione specialme.nte a– grico,Ja. Al,cuni anarchici sqstennero, é vero, che fin 1 (:la; ora si produce ·molto più di ·que,llo c,hie occorrè-reb– 'be .a ,tutt'i, e fu g·I'ave errar-e; mi c.f6 non boota. anco·ra a giustifica1·e la f~·tastica idea che Mar~ .gari si fa de•! "v'ero anarchico". Quell'enore é in, tutti i casi meno gra-ve e meno perico.Ios-o per Je. sue conseguen~e dell'enore pTopa,gato dal Mor– gari 'che iJ soc,ialismo deve aspirare all'aumento di pro,duzione phma che a maggiore 'giti,stizia nel– la distribuzione. Se ne persuada .;1 Mor,gari: l'anarchico non é un tipo d'uomo differ·ente dagli altri; e,gli é sem– plicemente un uomo che professa. certe •deteTm'i– nat,e idee . .S'informi di queste idee, che son co– .nosciute col no·me di· anarchiche, ~ .sa 1 r:i al ca·so. di giudicare se uno pensa ed agisce confnr1m,emen– te ·a qu-e-lle id,e.e, e se pe'.rc-i6 é anar•0h 1 ico o no. ERRICO MiALA'DESTA. (Da "La Questione Socia.le" ùi Paterson· N. J. n. 4 dei 30 settembr2 1899.) <jhe i rim-edi che su~~geriscono -siano in1suf,fi-cienti o s,bagliati; rna é attraverso la po ·s.si, biHta di er– rori che ,si scopre la verità' . * P,er 1nio conto sono completamente d'accordo coi nostri maiggiori nel r,iteneTe che.,. solo un re– gime sociale senza capi e senza, autoo-ità pÒtrà permettere il massimo sviluppo deHa personalità e della felicità umana. Ritengo pero che siano· S'..liJ,1~1 1 :c le "idea su çui m-01ti ùi ,essi fonidavano le loro speranze per r~a.lizzare l'ideale comune. Va:le· a dtre.: non cre<;fo éhe il p,opolo sia,, ''natu– ralmente buono". Il po•polo. é composto di uomL ni, i quali sono sottoposti all'Imfluerìza dell'am– bienta,, ma _ques'ta si m.ani,fe~ta çì.if, fe,rente in cia– scun indi1viduo a s•eco!ida dei senthne-nti sqciali eTeditati e deHa sua ps,ic-0logia individ·ua,le. Fra i selva.ggi che vivono p..llo s·tato dt naturEi - 1::.e,resem•pio - vi sono tribù c-he 1ignorano l'autorità e praticano la solidarietà in modo a1p-. n1irevol-e, 111a ci sono anche tribli d'i ca,nni,~ali, altre' dove· lo stato di guerra é permanentB, ecc. 1 · Di conseguenza, se vogl1afno inst~urare un Te- gime· basato sulla libe1'tà e sulla solidarietà, sia– n10 p-èr una .cattiva stra,da quan:do' limitiamo la nostrJ funzione a un.'azi.one quas,i d 1 e,l tutto .ne. gativà,, nell'attesa· m·essianica "d-eUa ri,voluzione so– ciale. Se noi .as,piriamo a qualolie cosa di più so– Stanzi'ale cli un cambi-amento po,liUco, H quale pu6 ~ facHmente realiz,.za,;rsi ,co11 un cÒlpo di mano rL voluzionario, -se n·oi vog-Ham·o. cambiare f .ra,pport_i socia,1( le consu,etudini;· ii sis.te.rna di v.ita, s/e noi I ' vogli~m-q che questo camrbiamento si~ lib~rame~1- te accettato e non imposto dall'alfo con Ja d-it– tatuTa,. si deve conve,ni-r 1 e c-he qllest'op-era ymni.a~ ,ne non P1:16sorgere sòlo ~al1'azione negativa, da. t}n~ serie. di jaoq~eries, da una insurrezione a,r– mata,, ma essa sqrg,era da,ll'opera te-nac2, pazien– te,1 cop.tinua, fatta più ohe con la predicazi-one con l'esempio d·ella propria vita, paTte-cipan,do a tù,tte le in·iziative· a,Uie a. sviluPPare. e a f3rr entraTe ne~ gli. usi e nelle consuetu.diaui d,ella società sentime11- ti di \solid~arietà, di mu.tuo appo,ggio, di Jihera i– niziati-Va, 1 9~· .. responsabHHa indi.vidua1'e, di dover8 sociale, ecc ecc. , La ·fu'·nzi.on.e ne.galiva ·'degli anarc,hi,ci li i-ndu– c-e a trascurare e a non daire la dovuta imiportan– za a questo lavoro ,:iimHe ed -eroieo,' Ima li porta a sopravalutare il 'mezzo (rivolu·zione, uso d~lla 'viol-enfa) fino a C~l)-fOnderU ed i,m:m 1 ed-e.s,irna.rìj c-ol fine. D,i mado~cl\e ha,n preso, ctinitto di cittadr, na•?,~t.1,, anarchica sen.tim•enti che ·sono la ne.g.azio~ _ ne. dell'.anarc]\ia: .~di.o, vendetta, into,He.ranza;

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